11 Ottobre 2011
Cinquecentomila tir in meno ogni anno, 44 milioni di tonnellate di merci trasportate e 1,4 milioni di viaggi. Questi, in sintesi, i numeri del progetto Autostrade del Mare, che ha permesso un risparmio di 411 milioni di euro in termini sociali e ambientali nel triennio 2007-2009. I dati sono contenuti nel dossier, che l’Ansa ha anticipato nei giorni scorsi, redatto da Rete Autostrade Mediterranee (Ram Spa), la società del ministero dell’Economia che opera come organismo in house per il ministero delle Infrastrutture per la diffusione della rete di trasporti marittimi in alternativa alla modalità su gomma. Trasportare le merci via mare da un punto all’altro della Penisola e del Mediterraneo conviene, quindi, come conferma l’analisi relativa all’applicazione dell’Ecobonus, dalla quale è emerso che, in tre anni, i 124 milioni dei costi sostenuti per i viaggi via mare, sarebbero pesati sulla società civile – per consumo di energia, congestione della rete stradale, emissioni e incidentalità – per 535 milioni di euro se gli stessi viaggi si fossero stati effettuati su gomma. “In questi tre anni e nonostante la crisi – ha affermato l’amministratore delegato di RamSpa, Tommaso Affinita -, il sistema di autostrade del mare ha tenuto. Nel 2009, cuore della crisi, pur con una contrazione delle merci trasportate (13,4 milioni di tonnellate contro i 17,8 milioni del 2008), i viaggi hanno mantenuto una quota vicina a quella del 2008, con 479.313 viaggi contro i 489.128 dell’anno precedente”
Nell’anno di partenza, il 2007, del sistema di incentivi, le merci spostate sono state 13 milioni di tonnellate e i viaggi 461.849. Sulle vie del mare i principali operatori battono bandiera italiana. Si tratta di armatori che hanno effettuato importanti investimenti soprattutto sul naviglio di ultima generazione, occupando posizioni da leader sui mercati internazionali dello shipping.
“L’esperienza italiana del sistema di incentivi per favorire il traffico sulle Autostrade del mare – ha continuato Affinita -, che dal 2007 al 2009 ha erogato circa 170 milioni di euro, più altri 30 per il 2010, è risultata quanto mai utile e adesso si sta pensando ad estenderla a livello europeo. Infatti gli uffici della Commissione Ue hanno indetto una gara per uno studio di fattibilità per un Ecobonus comunitario.
Il sistema di incentivi messo a punto in Italia prevede il rimborso fino a un massimo del 30% del prezzo pagato dalle imprese di autotrasporto che scelgono la via marittima su determinate rotte: 35 itinerari che collegano diversi porti italiani e alcuni di questi con scali comunitari. L’Ecobonus è consistito in aiuti pari a 45,6 milioni di euro nel 2007, quasi 63 milioni nel 2008 e circa 60 (59,9) nel 2009. I porti interessati sono Catania, Civitavecchia, Genova, Livorno, Napoli, Ravenna, Messina, Palermo, Termini Imerese, Trapani, Salerno, Milazzo, Savona Vado, Marina di Carrara.
Fonte: RAM