Navigazione satellitare per i trasporti con MEDUSA L’utilizzo di dispositivi di monitoraggio e di tracciamento basati sulla navigazione satellitare è sempre più diffuso nel settore della logistica. Da qualche anno si sta valutando anche la possibilità di un impiego istituzionale, per supportare e facilitare gli adempimenti doganali alla frontiera e migliorare il controllo sull’intero flusso delle merci. In futuro potrebbe essere un obbligo. Da anni sono state intraprese varie iniziative di ricerca finanziate dalla Commissione Europea, e in particolare viene incentivato l’utilizzo dei servizi di posizionamento forniti dai sistemi di navigazione satellitare europea, a partire da EGNOS oggi e in previsione di Galileo. EGNOS e Galileo consentono una tracciabilità delle merci in tempo reale più affidabile e robusta, e quindi favoriscono il trasporto “pulito” delle merci, garantiscono i regimi di responsabilità nel trasporto intermodale e contribuiscono alle politiche della Commissione Europea in fatto di logistica, quali l’ “e-freight” e i “corridoi verdi”. Il progetto MEDUSA di cooperazione Euro-Mediterranea ha recentemente effettuato una dimostrazione reale relativa all’utilizzo dei servizi EGNOS per tracciare container merci intermodali attraverso il Mar Mediterraneo e veicoli commerciali su strada in Giordania. Avviata nell’aprile 2014 e ancora in corso, con il coinvolgimento del Ministero dei Trasporti giordano e delle autorità doganali giordane, tale dimostrazione sta facendo uso di tecnologia sviluppata da Telespazio, coordinatore del progetto MEDUSA e socio ordinario di TTS Italia. MEDUSA (MEDiterranean follow-Up for EGNOS Adoption) è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Euromed GNSS. MEDUSA ha l’obiettivo di assistere i paesi non europei del bacino del Mediterraneo a utilizzare i servizi forniti dai sistemi di navigazione satellitare europea, EGNOS e Galileo, e di guidarli verso la relativa introduzione operativa e adozione, principalmente nel settore del trasporto. I paesi dell’area coinvolti (“paesi Euromed”) sono Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia. MEDUSA sta realizzando nell’area un programma di azioni tecniche di assistenza mirate alla formazione, alla promozione, alla creazione di competenze e capacità tecnologiche, e all’identificazione di un percorso ottimale e un piano d’azione nazionale. La dimostrazione in Giordania è una delle azioni tecniche di assistenza messe in atto dal progetto, ed è specificatamente orientata all’utilizzo di EGNOS per il trasporto delle merci e stradale. Il 21 ottobre ad Amman, MEDUSA ha presentato i risultati della dimostrazione in occasione di un evento pubblico aperto ai paesi Euromed. Da quando EGNOS è operativo, è la prima volta che ci si è spinti a utilizzare i suoi servizi in casi concreti in zone così lontane dall’Europa. I risultati sono stati positivi e incoraggianti, in termini di fattibilità tecnologica, benefici operativi e interesse da parte della Giordania e dei paesi del bacino del Mediterraneo a cui il progetto MEDUSA è rivolto. La dimostrazione di MEDUSA ha chiaramente mostrato che la copertura di EGNOS si estende ben oltre l’area europea attualmente servita. In particolare i paesi non europei intorno al bacino del Mediterraneo possono già beneficiare dei servizi di EGNOS, anche se con minori prestazioni, perciò in parallelo alle attività di estensione della copertura di EGNOS nell’area da parte della Commissione Europea, i paesi interessati possono cominciare a sperimentarne l’utilizzo e verificarne i vantaggi. Durante l’evento di Amman, i rappresentanti delle istituzioni e dei principali stakeholder dei paesi Euromed presenti, partendo dall’esperienza della Giordania, hanno discusso sulle opportunità offerte dall’uso dei servizi di navigazione satellitare nel campo del trasporto merci e stradale, condiviso interessi e strategie in ottica nazionale e regionale, appreso analoghe esperienze e casi di successo europei. L’evento di Amman segue di qualche mese l’analogo di Tunisi, tenutosi lo scorso giugno, nel quale erano stati presentati i risultati della sperimentazione dell’uso di EGNOS in aviazione, in particolare nelle fasi di atterraggio di un aereo. Similmente a quanto avvenuto a Tunisi, anche ad Amman i paesi non europei del bacino del Mediterraneo hanno confermato l’interesse verso i sistemi di navigazione satellitare europea, avvalorando il fatto che EGNOS e Galileo possono fornire benefici non solo ai paesi europei. Anche ad Amman è stato riconosciuto a MEDUSA il ruolo chiave di guidare i paesi nel percorso di adozione, a cominciare da EGNOS e nella prospettiva di Galileo. Perciò, MEDUSA riconferma così il proprio ruolo di ampliamento degli orizzonti della navigazione satellitare europea nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente affacciati sul Mediterraneo. Inoltre le esperienze di MEDUSA sono utili e possono fornire spunti validi anche ad altre regioni e paesi non europei interessati ad usare EGNOS e Galileo. Fonte: Telespazio
Pluservice gestirà il servizio di infomobilità della Regione Puglia E’ giunta al termine la procedura di gara per l’affidamento dei servizi di progettazione e realizzazione del sistema denominato PVM-Infocity – “Pianificatore di Viaggio Multimodale” da parte del Comune di Lecce.
L’aggiudicazione definitiva è andata a Pluservice, socio ordinario di TTS Italia, che quindi, dopo il Friuli Venezia Giulia, curerà anche il servizio di infomobilità della Regione Puglia.
L’appalto prevede appunto l’erogazione del servizio di infomobilità regionale per i prossimi 18 mesi attraverso la progettazione e realizzazione di un sistema informativo aperto, indipendente, integrato ed interoperabile, in grado di fornire, su diversi media, informazioni statiche e dinamiche prima e durante lo spostamento (pre-trip e on-trip), relativamente all’offerta complessiva di trasporto ed alle condizioni del traffico in tempo reale, geo-referenziate e personalizzate sulla base delle reali esigenze dell’utente finale.
L’importo di aggiudicazione è stato di € 371.250,00, cosa che ha consentito un notevole risparmio sull’importo posto a base di gara.
L’obiettivo principale del sistema PVM-Infocity – “Pianificatore di Viaggio Multimodale”, è quello di armonizzare ed integrare i sistemi informativi relativi al trasporto unimodale in un’unica piattaforma informativa attraverso la raccolta, la fusione e l’elaborazione delle banche dati relative ai diversi Operatori TPL (es. informazioni statiche e dinamiche del trasporto pubblico locale, informazioni sulla viabilità e sul traffico, informazioni sulla sosta, ecc.).
Il servizio sarà in grado di supportare l’utente finale (cittadino, turista, viaggiatore, ecc.) nella scelta del percorso e delle modalità dello spostamento sulla base del suo profilo, delle sue esigenze e delle condizioni di traffico e della rete viabile caratterizzanti l’ambito territoriale attraverso il quale si sposta in quel momento o prevede di spostarsi per raggiungere la sua destinazione.
I servizi erogati dal PVM-Infocity saranno fruibili attraverso le diverse reti di connessione disponibili sul territorio (GPRS, GSM, Wi-Fi, ecc.) e una molteplicità di dispositivi, sia fissi (computer, pannelli a messaggio variabile, chioschi informativi, paline intelligenti, ecc.), che mobili (smartphone, tablet, ecc.).
Per quanto attiene gli aspetti legati all’integrazione dei sottosistemi da realizzarsi nell’ambito degli interventi di localizzazione previsti per l’Area Puglia, si precisa che il PVM-Infocity sarà predisposto per interagire, ovvero per interoperare con i sistemi già sviluppati o che sono in corso di realizzazione.
Benché in questa prima fase realizzativa il PVM-Infocity si connota come un sistema “pilota”, ovvero dimostratore degli obiettivi progettuali previsti nell’ambito del più ampio Progetto Infocity – afferma Giorgio Fanesi, presidente di Pluservice – abbiamo ritenuto proporre la realizzazione e messa in esercizio di un sistema completo in tutte le sue componenti applicative, cioè non solo in grado di erogare tutte le funzionalità previste, ma che, superate le fasi della sperimentazione e della validazione, possa anche rappresentare il riferimento per i futuri sviluppi dei sistemi di infomobilità su scala regionale. Proprio per assicurare questo risultato, abbiamo deciso di proporre come framework di sviluppo la nostra piattaforma myCicero, ormai già applicata con successo in tanti altri territori italiani. Evidentemente – aggiunge con soddisfazione Fanesi – la stazione appaltante ha gradito questa scelta, riconoscendo in myCicero tutte le caratteristiche richieste ad un moderno ed efficace sistema di infomobilità multimodale e multicanale.
Fonte: Pluservice
Project Automation si aggiudica gara per le ZTL di Torino Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da 5T Srl per la realizzazione di un sistema di controllo accessi alla Zona a traffico limitato della Città di Torino nell’ambito di un progetto denominato "ZTL rinnovo tecnologico varchi elettronici esistenti ed estensione nuovi varchi della città di Torino". Fonte: TTS Italia
Sicurezza stradale: Rapporto Aci-Istat 2013, morti in calo del 9,8% Sono 368 le vite umane risparmiate sulle strade italiane nel 2013. Si tratta di quasi il 10% in meno rispetto al 2012, con risultati rilevanti per alcune categorie come i ciclisti (-14,0%) e i motociclisti (-14,5%).Questi sono alcuni dei dati contenuti nell’ultimo Rapporto ACI-ISTAT “Incidenti stradali in Italia nel 2013″, presentato a Roma nella sede Aci, socio fondatore di TTS Italia. Nel 2013 sulle nostre strade si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone (-3,7% rispetto al 2012), che hanno causato 3.385 morti (-9,8%) e 257.421 feriti (-3,5%). In media, ogni giorno 9 persone muoiono in incidente stradale e 705 restano ferite. E’ necessario specificare però che sul dato complessivo pesa il tragico incidente avvenuto nel luglio 2013 sull’A16 che ha coinvolto un bus turistico e nel quale sono morte 40 persone. Nel 2013, le statistiche circa l’incidentalità sulla rete viaria principale, mostrano che le autovetture rappresentano il 73% dei veicoli coinvolti; mentre i veicoli merci il 12%, con il 7% della mortalità (vittime a bordo veicolo). Ciclomotori, autovetture e veicoli merci segnalano una maggiore riduzione di mortalità a bordo rispetto alle altre modalità. Per quanto riguarda i veicoli merci, la riduzione in percentuale della mortalità nel 2013 rispetto al 2012, è di circa il 17%. Sette incidenti su 10 avvengono sulle strade urbane, ma è in città che si apprezza maggiormente il calo dell’incidentalità: in un anno i sinistri diminuiscono del 4,4%, i morti dell’11,3% e i feriti del 4,2%. Sulle extraurbane, che comunque fanno registrare un miglioramento soprattutto della mortalità (-9,8%), la maggior parte degli incidenti si concentra sempre sugli stessi tratti, come evidenzia lo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2013” realizzato dall’ACI. Il Raccordo Autostradale di Reggio Calabria, nel tratto vicino al capoluogo, è la strada dove si verificano più sinistri (14,8 incidenti/km a fronte di una media italiana per la rete extraurbana di 0,68 incidenti/km), seguito dal segmento urbano della A24 Roma-L’Aquila vicino Portonaccio (14,6 incidenti/km) e dalla A51 Tangenziale Est di Milano all’altezza di Cologno Monzese e Brugherio (14 incidenti/km). Solo su questi tratti il numero di sinistri è 20 volte superiore al resto della rete extraurbana. I Comuni che presentano il più alto indice di mortalità sono Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31), rispetto alla media nei grandi Comuni di 0,71 decessi. Se a bordo delle automobili si muore di meno (-12,2% decessi rispetto al 2012), per le due ruote i miglioramenti sono più netti: -14,5% per i motocicli e -14% per le biciclette. Tra i conducenti le fasce di età più a rischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni (219 vittime), e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra i pedoni diminuiscono le vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%; le fasce che fanno registrare maggiori incrementi di decessi per investimento sono tra gli 80-84enni e tra i 90-94enni, ma vittime in aumento anche tra giovani (15-29 anni) e bambini (0-4 anni). In ambito extraurbano la distrazione si conferma la prima causa di incidente (20,4%), seguita dalla velocità troppo elevata (17,5%) e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, è l’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggior numero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocità elevata (9,5%). “La sicurezza stradale migliora grazie a una maggiore consapevolezza dei conducenti – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – e lo dimostrano i dati sulle quattro ruote ma soprattutto quelli relativi a moto e bici. La formazione e la sensibilizzazione funzionano, quindi vanno intensificati gli sforzi per l’educazione di tutti gli utenti della strada. Le novità del Codice annunciate dal Parlamento, alle quali ACI ha contribuito fattivamente, potranno accelerare i miglioramenti permettendo al nostro Paese il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Unione Europa. L’Automobile Club d’Italia insiste con la campagna internazionale MY WORLD dando voce su www.aci.it agli automobilisti che sollecitano l’ONU e gli Stati mondiali ad adottare provvedimenti concreti per trasporti e strade migliori”. Con 56,2 morti per incidente ogni milione di abitanti l’Italia supera la media europea (51,4). La UE ha imposto la riduzione del 50% delle vittime entro il 2020 rispetto ai valori 2010 e verso questo obiettivo il nostro Paese si posiziona nella media dei 28 Stati membri (-17,7% nel triennio 2013/2010). Fonte: Trasporti-Italia.com
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Convegno “GLI ITS NELLA PROGRAMMAZIONE 2014- 2020″ – 3/4 dicembre 2014 – Roma il Convegno “Gli ITS nella programmazione 2014-2020”, è ormai alle porte! Organizzato da TTS Italia in collaborazione con la Regione Marche e con il progetto europeo RITS-NET, e con il patrocinio di PON Reti e Mobilità, il Convegno si terrà a Roma presso la Sala Cargill dell’Hotel Londra & Cargill (Piazza Sallustio,18 – ottieni indicazioni). L’obiettivo del Convegno è quello di mettere in atto un momento di confronto e di conoscenza tra domanda e offerta riguardo a quanto le Amministrazioni Comunali, Regionali e Città Metropolitane hanno inserito nella programmazione per il periodo 2014-2020 relativamente al settore ITS. La nuova programmazione dovrà infatti essere coerente con i contenuti e le priorità indicati nel Piano d'Azione ITS Nazionale che è stato adottato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti lo scorso 12 Febbraio e che costituisce il riferimento nazionale per tutte le azioni, progetti e iniziative nel settore degli ITS per i prossimi 5 anni.
Siamo lieti di confermare la partecipazione in qualità di relatori di: Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica – PON Metro; Roma Servizi per la Mobilità in rappresentanza del Comune di Roma, Comune di Rimini, Comune di Torino, Provincia di Firenze. Come già anticipato, saranno presenti tra i relatori della giornata:
ANCI Comune di Bari Comune di Bologna Comune di Messina Comune di Venezia Regione Calabria Ministero per lo Sviluppo Economico Direzione Generale per lo Sviluppo del Territorio, la Programmazione ed i Progetti Internazionali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Regione Campania Regione Emilia-Romagna Regione Liguria Regione Marche Regione Piemonte Regione Puglia
In particolare, la giornata del 4 dicembre, interamente dedicata ai POR, è organizzata in stretta collaborazione con Regione Marche e con il progetto europeo RITS-NET (Regions for Intelligent Transport Solutions Network), il cui obiettivo è quello di pianificare e implementare strategie regionali di mobilità basate sugli ITS. Sono previsti interventi da parte di rappresentanti regionali provenienti da Irlanda, Spagna, Bulgaria, Ungheria, Grecia, Lettonia e Slovenia che esporranno i loro piani d’azione ITS per i prossimi anni. Questo scambio inter-regionale si prospetta particolarmente utile in vista dell’uscita dei nuovi bandi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Le conclusioni saranno a cura di Luigi Viventi, Assessore per i Trasporti e la Mobilità della Regione Marche. Non mancherà un’area espositiva dedicata agli Sponsor del Convegno che mostreranno le più innovative soluzioni legate al mondo del trasporto e della mobilità. L’evento è sponsorizzato da: Platinum Sponsor: Autostrade Tech, Thetis, UIRNet Golden Sponsor: Swarco Mizar Silver Sponsor: Almaviva, 5t, Continental Automotive/VDO Le iscrizioni si sono chiuse il 24 novembre 2014.
Per il programma dell’evento sempre aggiornato consultare la home page del sito TTS Italia.
La Presidente di TTS Italia allo Smart Mobility World di Torino Dal 12 al 14 novembre si è svolta presso il Centro Congressi Lingotto la nuova edizione dello Smart Mobility World, evento che si pone come riferimento per il mondo della mobilità del XXI secolo. L’iniziativa organizzata a Torino, sede dell’ Autorità dei Trasporti, si pone un obiettivo di fondo: valorizzare la città, come la SMART MOBILITY CAPITAL CITY EUROPEA, Città guida per lo sviluppo dei servizi ITS – Intelligent Transportation System – digitali ed innovativi per le «città intelligenti» e per la mobilità sostenibile. La manifestazione, organizzata da ClickutilityTeam, GL events Italia-Lingotto Fiere e Innovability, con il supporto della Camera di commercio di Torino, nasce dall’aggregazione di tre Forum internazionali già consolidati: ITN Infrastructures & technologies for the Smart City Forum (www.itnexpo.it); Telemobility Forum (www.telemobilityforum.com); Green Cars Forum (www.greencarsforum.com) e prevede oltre 20 convegni e 140 relatori. La conferenza internazionale di apertura dei lavori del 12-13 novembre “Connected Automobiles” (www.connectedautomobiles.eu) ha visto esperti ed aziende tracciare lo stato dell’arte e gli sviluppi futuri di questo promettente business. TTS è stata protagonista attraverso l’impegno e la partecipazione della Presidente Rossella Panero, Chairman della sezione: “ITS in the digital agenda” e relatrice al convegno: “La tecnologia a supporto dei modelli di governance delle City Logistics ”.
TTS Italia al Seminario “Energia ed ICT nei sitemi di trasporto” – 12 dicembre 2014 – Torino Il 12 dicembre si terrà a Torino, presso l’aula 29B del Politecnico di Torino, il seminario “Energia ed ICT nei sistemi di trasporto”, organizzato dalla Sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’AIIT (Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti), in collaborazione con la Commissione “Trasporti: mobilità, infrastrutture e sistemi” dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino e in sinergia con TTS Italia. Il seminario si suddivide in due momenti: nella prima parte sarà sviluppato il tema del seminario con approfondimenti sugli argomenti trattati durante gli interventi; nella seconda parte i partecipanti alla tavola rotonda affronteranno i problemi proposti con un dibattito aperto. Al seminario sono invitati gli operatori del settore, le autorità pubbliche competenti in materia e i tecnici interessati ai temi dell’incontro. La tavola rotonda sarà moderata da Rossella Panero, Presidente di TTS Italia. Tra i relatori della giornata, anche 5T e Politecnico di Torino, soci ordinari di TTS Italia. La partecipazione è gratuita previa iscrizione obbligatoria entro il 4 dicembre. Per la registrazione: per i partecipanti iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino tramite il sito www.ording.torino.it. Per tutti gli altri partecipanti tramite il link https://docs.google.com/forms/d/1AXm4FBn618ACNwpZAXV2oTf8DPI0IJ8S-UoBBfnYpAo/viewform. La partecipazione al seminario consentirà il riconoscimento di 3 CFP. Per il programma, clicca qui Fonte: AIIT/TTS Italia
TTS Italia entra nel Cluster Trasporti 2020 TTS Italia è entrata a far parte del “Cluster Trasporti 2020″, l’associazione dei maggiori player industriali e scientifici italiani promossa dal Ministero dell’Istruzione e Ricerca con la missione di favorire il recupero della competitività del “made in Italy” nelle filiere della mobilità su gomma, su rotaia, su vie d’acqua e dei “trasporti intelligenti”. L’alleanza, sottoscritta a Roma il 10 aprile, vede fianco a fianco grandi player pubblici e privati: circa sessanta realtà fra industrie, enti di ricerca e pubbliche amministrazioni.
Un compito importante, quello del Cluster, finalizzato ad aggregare le maggiori realtà del paese al fine anche di indirizzare le politiche di ricerca per i trasporti dei prossimi anni. Nel quadro della strategia Europa 2020 in materia di cambiamento climatico ed energia, Cluster Trasporti Italia 2020 ha l’obiettivo di approfondire i temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le questioni che si affrontano sono relative alla decarbonizzazione e all’impiego di nuovi materiali, alla connettività per il miglioramento della sicurezza, allo sviluppo dell’intermodalità per il trasporto merci e all’efficienza dei nodi di scambio e alla gestione intelligente del ciclo vita del prodotto, attraverso avanzati percorsi per la riduzione del “life cycle cost” dei sistemi di trasporto collettivi.
I “Cluster tecnologici” sono promossi dal Miur per sostenere la nascita e lo sviluppo di aggregazioni organizzate pubblico-private nelle aree strategiche per il Paese. Le sinergie fra Industria, Enti di ricerca e Pubblica Amministrazione offrono un valore aggiunto per affinare la concorrenzialità in un settore strategico per il Paese quale quello dei trasporti. “L’obiettivo – spiega il presidente del Cluster Nevio di Giusto – è definire uno scenario tecnologico nazionale che, in coerenza con la Programmazione comunitaria di Horizon 2020, favorisca la valorizzazione delle eccellenze, facilitando i processi di aggregazione e sviluppo strutturale del Sistema economico, a livello regionale e nazionale”.
TTS Italia in business trip a Singapore e in Indonesia TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale Olga Landolfi, ha organizzato un business trip a Singapore, dal 12 al 14 novembre, in collaborazione con ITS Singapore e la Land Transport Authority di Singapore.
Il business trip prevede il 12 novembre l’incontro con ITS Singapore per la firma di un Memorandum of Understanding (MoU) per favorire future collaborazioni/partnership/sinergie; e visite tecniche sia presso la centrale di controllo del Porto di Singapore sia presso un’area dedicata ai test dei veicoli autonomi. Il 13 novembre sono invece previsti l’incontro presso la Land Transport Authority e visite tecniche presso la Centrale di Controllo Traffico e la Gallery. Oltre alla Segreteria dell’Associazione, sarà presente anche il socio ordinario di TTS Italia, Pluservice che incontrerà rappresentanti della Land Transport Authority per approfondire tematiche relative ai sistemi di pagamento per la mobilità.
Inoltre, TTS Italia prenderà parte al “1st IRF Asia Regional Congress & Exhibition” che si terrà in Indonesia, a Bali, dal 17 al 19 novembre, organizzato in collaborazione con il Ministero per i Lavori Pubblici dell’Indonesia.
L’evento, dal titolo “Building the Trans-Asian Highway”, sarà l’occasione per condividere soluzioni innovative per le specifiche esigenze nel settore dei trasporti del paese, nonché le tecnologie e le best practice grazie a relatori provenienti da tutto il mondo. Non mancherà una sessione istituzionale.
L’Indonesia è la più grande economia nel sud-est asiatico ed è considerata una delle più importanti economie di mercato emergenti del mondo. Ha una grande rete stradale che conta più di 213.649 chilometri di strade asfaltate e circa 154.711 chilometri di strade sterrate. Proprio in quanto economia emergente, l’Indonesia sta facendo significativi investimenti in infrastrutture di trasporto necessarie per mantenere il passo con la sua rapida crescita.
Per contribuire a colmare questo gap infrastrutturale, il Ministero della Pianificazione e dello Sviluppo indonesiano prevede di investire 536,1 miliardi di dollari in progetti infrastrutturali tra il 2015 e il 2019, di cui 104 miliardi di dollari nelle sole strade.
Il Segretario Generale parteciperà in qualità di relatore nella executive session “Innovations in 21st Century Transport” con un intervento su “Co-opertive Mobility Services in Europe” Per la galleria fotografica, clicca qui Fonte: TTS Italia
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Italia
Distribuzione urbana delle merci: presentato a Roma il progetto Citylogin Si chiama Citylogin il modello imprenditoriale per rendere ecologica la distribuzione urbana delle merci nel centro storico di Roma. Il progetto è una start-up nata dalla collaborazione di Fm Logistic e Mag-Di ed è stato presentato nei giorni scorsi. Citylogin, che offre servizi logistici specializzati con mezzi elettrici o bimodali, è basato su una serie di aree di prossimità, ovvero zone di stoccaggio vicine al centro storico che permettano di avvicinare la merce al destinatario e ridurre al minimo la distanza finale percorsa dai mezzi. Inoltre, è previsto l’utilizzo di un sistema di geo-posizionamento e controllo della funzionalità dei veicoli. “In questo caso – ha spiegato Roberto Mastrofini, di Mag-Di – siamo in grado di monitorare i mezzi mentre operano, cioè possiamo seguire e tracciare la loro movimentazione”. Il progetto permette di gestire le attività legate alla micrologistica, ossia quelle attività che comportano lo stoccaggio anche di piccole quantità di merce e che fanno fronte alle esigenze di una o più filiere merceologiche. A tal proposito le due aziende hanno investito in un portale che consente di coordinare una serie di attività tra cui il controllo dello stock e delle scorte, il riordino diretto al fornitore e la spedizione al proprio punto vendita. La piattaforma permette il monitoraggio delle merci, la connessione tra sistemi gestionali cliente-fornitore, la gestione dei pagamenti, degli incassi legati ai prodotti e riesce a realizzare un sistema di interscambio informativo tra tutti gli operatori, comprese le amministrazioni pubbliche. Ricordiamo che Citylogin utilizza il modello di business sperimentato da Logeco, il progetto di logistica urbana gestito da Unindustria con la collaborazione di Roma Capitale e Agenzia Roma Mobilità. Fonte: Trasporti-Italia.com
Milano: prima città italiana dotata di un servizio di scooter sharing Milano si avvia a diventare la prima città italiana dotata di un servizio di scooter sharing. Come già preannunciato dall’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran, l’amministrazione pubblicherà un bando per individuare gli operatori idonei a fornire al capoluogo lombardo ciascuno una flotta di almeno 100 moto in condivisione. Il bando resterà aperto per sei mesi. Il Comune è intenzionato a coinvolgere sia le associazioni civiche che le aziende interessate a concorrere al bando nella definizione dei criteri selettivi per l’assegnazione del servizio. Il servizio di scooter sharing dovrebbe partire già dal prossimo anno, prima dell’inizio di Expo 2015, fissato per il 21 marzo 2015. Il Comune ha reso nota la sua intenzione di dotarsi di una flotta molto ampia di scooter, non inferiore alle 1.500 unità, in modo da riuscire a coprire un’area vasta. Più che probabile, dunque, che il servizio verrà affidato a diversi operatori per garantire una maggiore competitività e la massima copertura del territorio urbano. Tra i nomi delle aziende che potrebbero concorrere al bando si fanno quelli della Piaggio, che offrirebbe una flotta di MP3, di Yamaha, Motit, Renault e Quadro. Tra queste quella che ha maggiore esperienza è la spagnola Motit, che già eroga un servizio simile a Barcellona. Per quanto riguarda i costi del servizio, le tariffe potrebbero essere fissate in 25-30 centesimi al minuto. Fonte: www.greenstyle.it
Sicurezza ferroviaria: conclusa a Roma la campagna Ansf Nel 2013, su 62 persone decedute a causa di incidenti ferroviari, ben 58 non erano né passeggeri né operatori. Nel 2012 sono stati registrati 66 decessi, su 69 totali, di persone non direttamente coinvolte nel viaggio in treno, ma a seguito di comportamenti scorretti in stazione o nei pressi di passaggi a livello. Sono questi i dati che hanno spinto l’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), a ideare la campagna per la sicurezza ferroviaria la cui tappa conclusiva si a Roma nei giorni scorsi. L’Ansf, insieme al Servizio Polizia Ferroviaria (Polizia di Stato) e alla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), si è impegnata a diffondere presso i giovani la cultura dell’autotutela e dell’uso proprio e corretto del mezzo ferroviario, utilizzando, come forma di comunicazione, la contaminazione tra le regole del civismo in ambito ferroviario e le regole dello sport. “Nel nostro Paese manca la cultura della sicurezza ferroviaria – ha spiegato Amedeo Gargiulo, direttore dell’Ansf – Il fatto statistico ci ha spinti a dare una risposta che gettasse le basi per responsabilizzare i cittadini. Partire dai bambini ci è sembrata la scelta migliore: insegnare ai più piccoli le regole del rispetto attraverso sport come la pallacanestro e il rugby. Queste discipline, a differenza di altre, presentano una caratteristica particolare: la struttura di fondo è rigida, i giocatori si muovono rispettando il loro ruolo e sanno perfettamente come si muove il proprio compagno; per questo ci è sembrato opportuno accostare il senso della disciplina che emerge alla necessità di apprendere l’importanza delle regole relative alla sicurezza ferroviaria. Attraverso la campagna abbiamo raggiunto finora 20.000 bambini”. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 400 bambini, accompagnati da insegnanti e genitori, provenienti dagli Istituti comprensivi Virgilio e Visconti di Roma, intervento reso possibile grazie al supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, e da alcuni Centri Minibasket FIP di Roma e provincia. “Nella prossima campagna prevediamo di dare una maggiore capillarità alla comunicazione raggiungendo comuni più piccoli, mirando alle ferrovie locali – ha aggiunto Gargiulo -. Coinvolgeremo inoltre le aziende ferroviarie per divulgare messaggi sulla sicurezza. E’ chiaro che operazioni come quella di eliminare i passaggi a livello sono la priorità: in Italia, siamo passati da 6.000 a 3.800 passaggi. La riduzione però è vincolata da fattori come i fondi a disposizione e le possibilità tecniche di realizzazione dell’opera. Opere infrastrutturali come la Roma-Lido, concepite e realizzate senza la necessità di utilizzare il passaggio a livello, sono casi rari ed eccezionali. Grazie a tale caratteristica, infatti, la linea è stata presa in considerazione per diventare la 4° linea metropolitana di Roma”. Il programma educativo della campagna, ospitata nelle piazze più suggestive di nove tra le maggiori città italiane (Bari, Milano, Firenze, Torino, Verona, Bologna, Venezia, Genova e Napoli), ha previsto il gemellaggio tra la “linea gialla” di sicurezza che è tracciata sui marciapiedi delle stazioni ferroviarie e la riga che delimita il campo da basket. Alla campagna di sensibilizzazione è stato dato il nome “Non calpestiamo la linea gialla. Restiamo in campo” con due filoni di attività: l’allestimento di playground itineranti e la realizzazione di uno spot andato in onda sulla piattaforma Sky e sulle reti Rai Sport in occasione degli Europei di Basket. Lo spot, scaricabile dal sito www.ansf.it, è stato girato nella Stazione di Santa Maria Novella a Firenze con la partecipazione di prestigiosi giocatori della nazionale italiana di basket (Luigi Datome, Andrea Cinciarini e Giuseppe Poeta). Fonte: Trasporti-Italia.com
Sicurezza stradale: a Roma il tavolo del Road Safety Toward 2020 Si è svolta a Roma, nell’aula del Consiglio superiore dei Lavori pubblici di piazza di Porta Pia, la Conferenza internazionale sulla sicurezza stradale, organizzata dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, European Road Safety Council e Fondazione Ania per la Sicurezza stradale, nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio europeo. Si è discusso di sicurezza stradale e del contributo che il nostro Paese intende fornire per l’obiettivo europeo dell’ulteriore dimezzamento delle vittime da incidente stradale entro il 2020. “Il tema della sicurezza è uno degli obiettivi prioritari, non solo del semestre di presidenza italiana. Peraltro, anche su questo tema l’Italia è in prima fila per raggiungere il comune obiettivo di riduzione degli incidenti, che travalica qualsiasi barriera per fare il possibile e l’impossibile al fine della salvaguardia, non solo della vita umana, ma anche della sua qualità. La possibilità di riunire i maggiori responsabili ed esperti europei di sicurezza stradale consente di individuare un momento di approfondimento, confronto e scambio di cui far tesoro, per approcciare in modo sempre più scientifico, strutturato e sistematico gli impegni di miglioramento della sicurezza stradale in prospettiva 2020”. Educazione e prevenzione sono stati al centro del dibattito: formazione nelle scuole, patente a punti estesa anche ai minori, sono tra i fattori che Lupi ha riportato all’attenzione di tutti. Il Ministro ha poi insistito sulla necessità del cambio di atteggiamento necessario anche da parte di istituzioni ed enti locali, che ad esempio dovrebbero investire il denaro delle multe nella sicurezza, fino a puntare all’obiettivo zero sanzioni. In merito all’iter del Codice della Strada, Lupi ha detto: “La legge delega che prevede la riforma del Codice è al Senato, che auspico acceleri l’esame del nuovo Codice, nonostante le oltre 40 audizioni previste dalla Commissione: ho profondo rispetto per il lavoro parlamentare, ma forse dovremmo capire che se le stesse audizioni le ha già fatte la Camera, si dovrebbe fare tesoro del lavoro svolto. I tempi del Senato rischiano di allungarsi troppo, il governo potrebbe decidere di anticipare con altri strumenti alcuni provvedimenti ritenuti più urgenti”. Il Ministro ha quindi toccato l’argomento dell’introduzione del reato di omicidio stradale sottolineando che si tratta di un tema che necessita di una valutazione non solamente in ambito nazionale ma europeo. La Conferenza si è svolta in due sessioni, a cui sono intervenuti rappresentanti della Commissione europea, autorità delle istituzioni nazionali ed esperti del settore.
Fonte: Trasporti-Italia.com
Sicurezza stradale: premiati i vincitori del Progetto Icaro Negli scorsi giorni si è svolta a Roma la premiazione dei vincitori della 14 edizione del Progetto Icaro, l’iniziativa sulla sicurezza stradale rivolta ai giovani. “No Dixtraction” era il tema sul quale gli studenti delle scuole medie e superiori sono stati chiamati ad esprimersi attraverso spot a tema, videoclip, manifesti e brani musicali. L’iniziativa, promossa dalla Polizia di Stato, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, quello dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Movimento italiano genitori (Moige), la fondazione Ania per la sicurezza stradale, è stata realizzata con il contributo di Avio e Avio aereo. Il progetto ha l’obiettivo di far comprendere ai giovani l’importanza del rispetto delle regole per evitare che i ragazzi abbiano comportamenti pericolosi alla guida. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte di giovani: secondo i dati Aci-Istat nel 2013 sono stati 781 gli under 30 che hanno perso la vita sulle strade, con una punta massima nella fascia 20-24 anni. Fonte: Trasporti-Italia.com
Torino e provincia: entro il 2016 solo biglietti e abbonamenti elettronici per i mezzi pubblici A partire dal 2016 niente più biglietti cartacei per viaggiare sui mezzi pubblici di Torino e Provincia. Il ticket per tram, metro, autobus e pullman di linea sarà sostituito da una tessera elettronica, da scegliere tra il Bip, il biglietto integrato in funzione da circa un anno da passare sui lettori a bordo dei mezzi, e un biglietto ricaricabile per le corse singole. Il cambiamento inizierà a breve. Si partirà dai pullman del consorzio ExtraTo, che coprono i trasporti nella provincia di Torino. Dal primo dicembre gli abbonamenti Formula cartacei, settimanali mensili e annuali, non esisteranno più. In commercio si troveranno solo le tessere Bip. Per i carnet da cinque o dieci corse e i biglietti da corsa singola l’operazione di abbandono del cartaceo dovrebbe essre completata nel corso del 2015, attraverso l’introduzione dei Cheap on Paper, biglietti con microchip da validare nello stesso lettore ottico delle tessere magnetiche. ExtraTo assicura che il prezzo dei carnet rimarrà uguale, mentre quello delle corse semplici crescerà di dieci centesimi a causa del maggior costo dei materiali. Una rivoluzione che interesserà circa 7 milioni di utenti sui 20 milioni che usano i servizi extraurbani. Anche a Torino città si lavora per mettere al bando il biglietto cartaceo singolo, usato per circa 30 milioni di passaggi in un anno su 200 milioni in totale. Per i carnet da 5 e 10 corse invece il magnetico è già una realtà da marzo 2013: in un anno e mezzo a Torino sono state rilasciate già 210 mila tessere. L’obiettivo della Regione Piemonte è quello di mettere al bando la carta in tutto il Piemonte. Fonte: Eco dalle Città
Tpl: a Torino il trasporto pubblico si paga con lo smartphone Accedere al servizio di trasporto pubblico con il cellulare: ora si può a Torino. Parte dalle Nazioni Unite il nuovo progetto che, grazie alla sperimentazione tra Gtt e PosteMobile, renderà possibile acquistare gli abbonamenti ai mezzi pubblici Gtt dal proprio smartphone attraverso l’app PosteMobile. Sarà inoltre possibile obliterare l’abbonamento avvicinando il telefono ai tornelli o alle macchine validatrici. La novità è resa possibile grazie alla tecnologia NFC (Near Field Communication) che permette uno scambio di informazioni tra due dispositivi, semplicemente avvicinandoli tra loro e consentendo di utilizzare l’abbonamento in modalità senza contatto. E’ necessario munirsi della nuova Super Sim Nfc di PosteMobile, di uno smartphone abilitato e infine, scaricare gratuitamente l’applicazione PosteMobile dal Google Play Store. Per attivare il servizio basterà aggiungere la tessera Gtt nella sezione “Carta” dell’app PosteMobile e poi recarsi presso i Centri di servizi al cliente Gtt di Corso Turati 13 o di Via Cavour 25 per completare l’operazione. Per i cittadini già in possesso della tessera, invece, basterà la conversione della carta fisica in formato digitale. Per i primi sei mesi dal lancio del servizio l’attivazione della tessera Gtt nel telefono, non comporterà alcun costo aggiuntivo. “Con questo servizio, si apre una nuova fase e importante per il trasporto pubblico – dichiara il presidente e amministratore delegato di GTT, Walter Ceresa – La facilitá di acquisto e di rinnovo dei titoli di viaggio è sicuramente una delle caratteristiche più richieste dagli utenti attuali. Ma consentire le operazioni di acquisto e rinnovo con lo smartphone, rappresenta una novità in grado di attrarre anche nuove fasce di popolazione, migliorando l’appello della proposta GTT. Siamo particolarmente orgogliosi di avviare questo percorso con un importante socio ONU e il Gruppo Poste Italiane “. Fonte: Trasporti-Italia.com
Trasporti: ecco i temi dell’ultimo incontro europeo del 2014 Si è tenuto in Commissione Europea l’ultimo meeting di quest’anno sul Dialogo sociale del Settore del trasporto passeggeri e merci su strada. L’appuntamento tra le associazioni in rappresentanza delle aziende di trasporto e le parti sindacali come portavoce dei lavoratori, alla presenza, tra gli altri, di Anav, ha chiuso le consultazioni del 2014. L’incontro è la sede in cui avviene la vera e propria consultazione delle parti sociali europee sulla definizione ed applicazione delle normative del settore. Durante il confronto di novembre sono stati toccati temi importanti per il trasporto, come la diffusione di nuovi modelli di business nel mercato del trasporto passeggeri e delle forme anomale di quest’ambito, come il car sharing “BlaBlaCar”. Altro tema di discussione è stato la revisione della direttiva comunitaria (Direttiva 2003/59) sulla qualificazione e formazione professionale dei conducenti. Il dibattito si è soffermato poi sulla proposta di legge Savary secondo la quale sul territorio nazionale non è possibile effettuare il riposo settimanale regolare degli operatori a bordo dei veicoli. Provvedimento su cui varie associazioni, tra cui Anav, si stanno battendo. Infine, si è affrontato un argomento caro alla Commissione, ovvero l’istituzione dell’Autorità dei Trasporti Europea e l’individuazione delle principali competenze.
Fonte: Trasporti-Italia.com
Trasporti: un Master sul Tpl per creare nuove professionalità Partirà a febbraio del 2015 il “Master di II livello in “Management del Trasporto pubblico locale” organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale dell’Università “La Sapienza” di Roma con il patrocinio del Ministero dei Trasporti e in collaborazione con Anav (Associaziona nazionale autotrasporto viaggiatori). L’obiettivo del corso è creare nuove professionalità che possano supportare la gestione del traporto pubblico locale. Attraverso il percorso formativo multidisciplinare, infatti, si intende istruire i futuri dirigenti e funzionari delle Regioni, degli Enti locali e delle aziende esercenti i servizi di TPL e di trasporto ferroviario. Proprio per questo, al termine del piano di studi è previsto un periodo di stage presso aziende operanti nel settore, amministrazioni pubbliche competenti e all’interno di gruppi di ricerca. Il corso di formazione avrà una durata di 18 mesi con una quota di iscrizione di 9.000 euro, è a numero chiuso e l’ammissione avverrà attraverso una selezione per titoli e successivamente tramite un colloquio conoscitivo. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 gennaio 2015.
Per ulteriori informazioni www.diag.uniroma1.it/~mastertpl/.
Fonte: Trasporti-Italia.com
Europa
Air Quality Report 2014: l’Europa in crisi
L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha pubblicato l’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria negli Stati membri: Italia tra i peggiori, con record di decessi attribuibili allo smog, assieme a Bulgaria, Romania, Turchia, Polonia e Slovacchia. Gli inquinanti più problematici, il Pm10 e il biossido d’azoto “principalmente a causa del traffico veicolare”.
Gli inquinanti diminuiscono costantemente da un decennio, ma i risultati raggiunti sul fronte Pm10 e biossido d’azoto sono tutt’altro che esaltanti. La Pianura Padana continua a detenere il record delle concentrazioni, e il calo registrato è troppo sottile per ritenere gli abitanti dell’area al sicuro dal punto di vista sanitario. Se da un lato oltre il 90% dei cittadini delle aree metropolitane è esposto a livelli di PM2,5 e Ozono superiori a quelli indicati all’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’altro va ricordato che è proprio il Nord Italia a segnare i picchi più alti, ben oltre la zona limite per la sicurezza. “L’inquinamento atmosferico è ancora troppo alto in Europa – ha commentato il Direttore dell’EEA Hans Bruyninckx – una situazione che genera costi altissimi, su tutti i fronti: per il nostro ecosistema, per l’economia, per la poduttività della nostra forza lavoro e, il più grave di tutti, per la salute dei cittadini Europei”.
Tra i Paesi più inquinati troviamo l’area balcanica al completo, gli Stati dell’Europa dell’Est e, unica nel blocco centrale, l’Italia. Per il Pm2.5 in particolare, la classifica vede al primo posto la Bulgaria seguita da Polonia, Slovacchia, Cipro, Reppubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Turchia e Italia. Ma in campo particolato è ancora il Pm10 a far registrare i dati più allarmanti. Le concentrazioni giornaliere medie si attestano su livelli altissimi nell’area Padana e in buona parte della zona Est-Balcanica già menzionata. In Italia, Polonia e Turchia le medie superano i 75 mcg/m3, contro i 35 previsti da una legge troppo blanda che andrebbe revisionata. Situazione analoga, se non peggiore, per il biossido d’azoto, prodotto principalmente dai veicoli diesel in costante aumento nel parco mezzi Europeo. E una parziale conferma di questa relazione tra auto ed NO2 è data dalla triade che guida la classifica degli Stati con le concentrazioni più alte d’Europa: la Germania, il Regno Unito e l’Italia, con picchi giornalieri vicini ai 100 mcg/m3.
Con circa 3.370 morti premature all’anno attribuibili allo smog (dati 2011), l’Italia si è guadagnata il primato europeo. E’ bene ricordare che sul dato pesa ovviamente l’elevata popolazione italiana. Le altre peggiori in classifica sono infatti Francia, Germania e Spagna, nessuna delle quali tuttavia raggiunge neanche lontanamente il record italiano. (La Germania si ferma a 2300, le altre tutte sotto).
“Alla luce di questi dati -ha dichiarato Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – risulta inconcepibile il fatto che la nuova Commissione Europea stia ipotizzando un possibile ritiro del ‘pacchetto sulla qualità dell’aria’, in discussione già da diverso tempo e su cui si era arrivati alla fase finale di approvazione”.
Fonte: www.ecodellecitta.com
Bio bus: l’autobus che va con l’umido Il bio-bus entra in servizio per la prima volta nel Regno Unito e la promessa è quella di abbattere l’impatto dei trasporti pubblici sull’ambiente.
Il veicolo da 40 posti, che fa la spola fra l’aeroporto di Bristol e il centro della città termale di Bath, funziona a biometano, ricavato dal trattamento di escrementi e rifiuti alimentari, il cosiddetto ‘umido’.
I creatori assicurano che l’olfatto di nessuno corre rischi perché nella produzione del gas dal liquame c’è una fase di purificazione che evita la permanenza dei cattivi odori.
Si calcola che per fare il pieno di gas nel serbatoio, posto sopra il veicolo, servano i rifiuti organici prodotti da cinque persone nell’arco di un anno. Il bio-bus ha una autonomia di 300 chilometri.
L’automezzo, di proprietà della società Bath Bus Company, si concentrerà sul collegamento dei centri abitati limitrofi all’aeroporto di Bristol, costituendo di fatto un servizio navetta. Il carburante biologico è invece realizzato da GENeco, una controllata di Wessex Water, che si occuperà dello stoccaggio e della trasformazione dei rifiuti in biometano.
I rifiuti biologici e di cucina di ogni singolo viaggiatore, prodotti in un anno e recuperati per realizzare biofuel, sono in grado di alimentare l’autobus per quasi 100 chilometri. Un dato che, moltiplicato per la popolazione locale, rende praticamente la linea di trasporto per sempre autonoma. Nonostante la natura del carburante, infine, la società produttrice assicura che la presenza di questi veicoli su strada non emetterà alcun odore sgradevole in atmosfera.
Ogni anno la città di Bristol genera 75 milioni di metri cubi di scarti fisiologici, a cui si aggiungono 35.000 tonnellate di cibo gettato. Una quantità sufficiente per generare 17 milioni di metri cubi di biometano, capace di alimentare 8.300 abitazioni sia sul fronte energetico che sul consumo di gas per riscaldamento e cucina.
Fonte: Clickmobility
Il Regno Unito riforma la Highway Agency In base ai piani del Governo del Regno Unito, la Highways Agency (HA) verrà trasformata a breve in una compagnia statale responsabile di oltre 6.920 Km di strade e autostrade e con una maggiore flessibilità nella gestione della rete stradale stessa. La nuova compagnia prevedrà inoltre due sotto strutture, una responsabile del monitoraggio delle strade vero e proprio e l’altra di valutare i bisogno dell’utenza. La riforma della HA è parte dell’Infrastructure Bill, introdotto nel 2013, per garantire una gestione delle strade più efficiente e trasparente. Fonte: Traffic Technology Today
Il sistema di antislittamento per i veicoli diventa obbligatorio Nell’Unione Europea l’electronic stability control (ESC) diventerà presto uno standard universale, con il sistema antislittamento obbligatorio per tutti i nuovi veicoli e per i veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate già dal 1° novembre 2014. Nel 2015, lo standard sarà invece obbligatorio per tutti. Dal 2011, l’ESC è diventato obbligatorio negli USA e in Canada per tutti i veicoli fino a 4,5 tonnellate; lo stesso vale per Australia e Israele. Regolamenti simili si avranno in Giappone, Corea, Russia e Turchia nei prossimi anni. Mentre in Europa l’84% dei nuovi veicoli risultava nel 2014 già dotato del sistema antislittamento, la percentuale a livello mondiale è solo del 59%. Secondo quanto rilevato da studi indipendenti, circa l’80% degli incidenti legati allo slittamento avrebbe potuto essere evitato. Dopo l’introduzione della cintura di sicurezza, l’ESC è ritenuto il più importante provvedimento per aumentare i livelli di sicurezza del passeggero. Utilizzando dei sensori intelligenti, l’ESC è in grado di comparare 25 volte al secondo se il veicolo si sta muovendo nella direzione scelta del conducente con il volante. Se i valori raccolti non coincidono, l’ESC interviene riducendo la potenza del motore e qualora non basti, frena le ruote individualmente. Nel 2011, l’ESC ha permesso di evitare oltre 33mila incidenti e ha salvato più di 1000 vite negli Stati Membri. Fonte: Traffic Technology Today
Internet nel 2020 rivoluzionerà il mercato dell’auto Saranno l’internet delle cose (80 miliardi di dispositivi connessi nel mondo entro il 2020) e gli oltre 1.200 satelliti che verranno lanciati globalmente nei prossimi 6 anni a cambiare lo scenario della vendita e della circolazione degli autoveicoli e anche le loro stesse caratteristiche. Lo ha annunciato la società di analisi Frost & Sullivan.
Lo studio ‘New Mega Trends impacting the Future of Mobility’ disegna uno scenario in rapida evoluzione, conseguenza della sempre più diffusa utilizzazione di internet (nel 2020 ci saranno 5 miliardi di utilizzatori del web) e della crescente disponibilità di dispositivi collegati alla rete (saranno 500 ogni chilometro quadrato della superficie terrestre entro il 2020).
”Il futuro ci porterà molte più soluzioni integrate di mobilità, anche door to door – ha detto Sarwant Singh, senior partner di Frost & Sullivan – che permetteranno di far interagire il sistema di trasporto pubblico con quello individuale. Soluzioni che faranno crescere ancora la disponibilità e l’ampiezza dei servizi di car sharing nel mondo”.
Singh ha citato l’esempio di Londra dove nel 2020 si dovrebbe arrivare a 800mila utilizzatori del car sharing, con quasi 120mila veicoli eliminati dalla circolazione; 820,6 milioni di miglia risparmiate; il 4,2% di ingorghi in meno e un taglio del 5,6% della CO2 emessa e del 5,7% del PM10 e dell’NOx.
Secondo Frost&Sullivan la crescita esponenziale dei veicoli connessi permetterà anche di sviluppare nuovi sistemi di possesso e di assicurazione (pay for use) per le auto di proprietà individuale.
Ma muteranno anche radicalmente il modo di scegliere e acquistare un veicolo nuovo e di programmare o richiedere interventi di manutenzione e riparazione, comprese tutte le opportunità offerte dalla diagnosi in remoto e dal ‘remote fixing’ come già oggi avviene per molti settori (macchine da ufficio, PC, ecc.).
”Nel suo complesso il mercato mondiale dell’auto – ha precisato ad ANSA Singh – continuerà comunque a crescere, con una proiezione a 100 milioni di unità vendute nel 2020. Questo per effetto di maggiori vendite di modelli ‘basic’ nei Paesi emergenti, in sostituzione della mobilità su due ruote, e soprattutto per la crescita in Cina e India, ma anche in mercati come Indonesia, Nigeria, Messico e Turchia”.
Fonte: Clickmonility
I veicoli ibridi ed elettrici in costante crescita nel mercato mondiale I veicoli ibridi ed elettrici fanno registrare una costante crescita nel mercato mondiale. L’istituto francese di studi e analisi Xerfi ha condotto uno studio sulle prospettive di questo mercato ecologico al 2020. Secondo le stime dell’istituto, il mercato dei veicoli elettrici ed ibridi si attesterà, tra 6 anni, a 7,5 milioni di unità su un mercato mondiale stimato a 107,3 milioni di unità. La maggioranza dei nuovi veicoli ‘verdi’ sarà ibrida (7% del totale) contro l’1% di elettrici. “Questo perchè – sottolinea Pierre Paturel, autore dello studio – l’autonomia dei veicoli esclusivamente elettrici non sarà ancora sufficiente a convertire gli acquirenti a questa tecnologia”. Sul mercato mondiale la crescita dei volumi all’8% (oggi si è al 2,5%) riguarderà principalmente l’Europa, l’America e la Cina. A determinare il successo complessivo dei veicoli ibridi ed elettrici, secondo Paturel, saranno tre fattori: oltre agli incentivi all’acquisto dati in alcuni Paesi, la diminuzione del loro prezzo d’acquisto e le più stringenti regole sulle emissioni di CO2. “Dopo un ribasso del prezzo delle batterie del 50% tra il 2010 ed il 2014 – sottolinea il responsabile dello studio – si prevede che il calo raggiungerà il 60% da qui al 2016. Un ribasso che inciderà sicuramente sulle loro vendite, se si considera che la batteria incide in media per il 30% sul prezzo totale di questi veicoli”. Inoltre i nuovi e più stringenti limiti per le emissioni di CO2 (95g nel 2021 in Europa, 117g in Cina, 105 in Giappone e 121 negli Stati Uniti) non potranno essere rispettati se non ricorrendo a queste tecnologie. Fonte: www.ansa.it
Londra: una consultazione pubblica per la Ultra Low Emission Zone Il Sindaco e Transport for London (TfL) hanno lanciato una consultazione pubblica sulla proposta di implementazione della prima Ultra Low Emission Zone (ULEZ) al mondo nel 2020 al fine di migliorare in modo significativo la qualità dell’aria della città. La proposta prevede che i veicoli che attualmente viaggiano entro l’attuale area di Congestion charge dovranno rispettare nuovi standard di emissioni, 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Tale provvedimento, nello specifico, dovrebbe diventare operativo già dal 2015 al fine di accelerare il raggiungimento degli obiettivi e di stimolare il mercato legato alla produzione di veicoli a basso impatto ambientale. L’ULEZ è pensata per dimezzare le emissioni di ossido di nitrogeno e PM10 dai veicoli esausti, raggiungendo i livelli previsti dalle legge entro il 2020. Nel contempo anche il TfL sta lavorando per limitare le emissioni inquinanti dai propri autobus. Fonte: Traffic Technology Today
Uno studio norvegese mostra i benefici dei sistemi di controllo della velocità La valutazione dei telecamere di controllo per la velocità in corrispondenza di 14 sezioni stradali in Norvegia ha riscontrato la riduzione del numero di incidenti tra il 12 e il 22% e di quelli mortali tra il 49 e il 54%. Lo studio è stato condotto dall’Institute of Transport Economics (TOI) del Norwegian Center for Transport Research ed è stato finanziato dalla Public Roads Administration norvegese. Ogni sezione di strada controllata consiste in una porzione compresa tra due telecamere oppure in quattro telecamere collocate su strade bidirezionali. In entrambi i casi vengono registrati tutti i veicoli con il riconoscimento automatico della targa. La velocità media è calcolata in base a tempo che passa tra la prima e la seconda telecamera. Fonte: Traffic Technology Today
Resto del mondo
Arriva il mobile ticketing anche a Toronto La città canadese di Toronto offrirà a breve ai propri utenti del trasporto pubblico la possibilità di acquistare i biglietti dal cellulare. Infatti, a seguito della firma di un accordo tra l’agenzia governativa di Toronto responsabile del trasporto e un’azienda con base a New York, verrà sviluppata una soluzione per il mobile ticketing. Il sistema verrà applicato sulla Union Pearson Expres (UP Express), il nuovo servizio ferroviario di Toronto, un progetto del valore di 456 milioni di dollari e operativo dal 2015. Tramite apposita app, l’utente potrà acquistare i biglietti dal proprio cellulare ricevendo un codice QR per la validazione a bordo mezzo. Fonte: Traffic Technology Today
Collaborazione India-Giappone per gli ITS Il Giappone ha offerto il proprio supporto all’India per lo sviluppo e l’implementazione di Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS) in alcune aree urbane del paese. Si è svolto un lungo incontro al termine del quale il Joint Working Group Giappone-India ha identificato nuove aree di cooperazione nel settore dello sviluppo urbano. Il Ministero per il Territorio del Giappone, in particolare, assisterà l’India nello sviluppo di un’architettura ITS e di anelli stradali in alcune delle maggiori città indiane quali Delhi, Bengaluru, Chennai e Hyderabad. Fonte: Traffic Technology Today
Lo studio di Minneapolis sulla Midtown Greenway: Se le piste ciclabili ci sono, i cittadini le usano Un nuovo studio della Carolina University spiega l’importanza dell’investimento sulle infrastrutture. Lo studio in questione, guidato da Penny Gordon-Larsen, Ph.D. presso il Dipartimento di Nutrizione dell’Università della Carolina, ha analizzato le conseguenze sugli spostamenti quotidiani degli abitanti di Minneapolis a seguito della realizzazione della Midtown Greenway, una pista ciclabile di circa nove km che permette di attraversare la città senza dover ricorrere ai mezzi a motore. La pista ciclabile è stata realizzata una decina di anni fa, con una serie di interventi di messa in sicurezza progressivi, e da allora il numero di ciclisti è stato in continuo aumento. Secondo i ricercatori dello studio, tra la popolazione che vive nelle zone in cui l’accesso alla pista è più facile, la percentuale di persone che scelgono la bicicletta per recarsi al lavoro quotidianamente è aumentata dell’89% dal 2000 al 2014. Per quanto i numeri restino bassi – parliamo comunque di un 3,4% della popolazione, contro un 90 abbandonate che sceglie i mezzi a motore – il messaggio è inequivocabile: le infrastrutture funzionano. Se le persone hanno la possibilità di andare al lavoro in sicurezza, senza spendere e rispettando l’ambiente e la propria salute, lo faranno. Fonte: Eco dalle Città
Nuovi pannelli a messaggio variabile per Singapore La Land Transport Authority (LTA) di Singapore ha completato l’installazione di nuovi e più efficienti pannelli a messaggio variabile, in grado di garantire ai conducenti una migliore leggibilità. I nuovi pannelli sono in grado di inviare sia messaggi di testo che grafici in tempo reale con informazioni sul traffico. La LTA ha avviato i lavori su alcune delle strade del paese e l’estensione del progetto ad ulteriori arterie è previsto entro il 2017. Fonte: Traffic Technology Today
Veicoli a guida autonoma sul mercato dal 2020 Navigant Research ha rilasciato un documento nel quale si afferma che entro il 2020 i primi veicoli dotati di guida autonoma faranno la loro comparsa sui mercati, con significative prospettive di vendita entro il 2025. Nella sua previsione, Navigant Research ha poi precisato che nel 2035 circa tre quarti dei nuovi veicoli di serie in vendita potrebbero disporre della capacità di condursi da soli. Le prime categorie ad essere interessati da veicoli automatizzati saranno quelle delle consegne a lungo raggio: l’accoppiata camion ed autostrade è particolarmente favorevole a questo tipo di tecnologia, sia per limiti ambientali che per ritorni pratici. Per l’automobilismo privato la questione è più delicata, non tanto tecnologicamente parlando quanto legislativamente, soprattutto in merito alle responsabilità civili e penali dei conducenti e dei costruttori. Fonte: www.veicolielettricinews.it
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