Primo Piano
TTS ITALIA, PRESENTATO A ROMA IL POSITION PAPER SUI SISTEMI DI PAGAMENTO
"DALLA BIGLIETTAZIONE ELETTRONICA AL MOBILITY AS A SERVICE IL VIAGGIO È LUNGO. SERVONO LINEE GUIDA E COLLABORAZIONE DI TUTTI GLI STAKEHOLDERS"
Soluzioni di tipo locale, non integrate e con una diffusione limitata. Sistemi anche efficienti, ma con scarsa offerta di servizi aggiuntivi, destinati a non dialogare tra loro e ad accompagnare l'utente solo per un breve viaggio. E' questa la fotografia dei sistemi per il pagamento della mobilità in Italia scattata dal Position Paper presentato da TTS Italia nel corso di un convegno organizzato a Roma il 14 Dicembre scorso (con il supporto di Pluservice e Smarticket.it – Platinum sponsor – e AlmavivA e Tandem – Golden sponsor). Il documento "Gli ITS per il pagamento dei servizi di Mobilità: dalla bigliettazione elettronica al MaaS. Analisi del contesto e posizione di TTS Italia", è nato in seno a un gruppo di lavoro creato da TTS Italia, che raggruppa i maggiori stakeholders del settore, per studiare l'evoluzione di questi servizi e proporre soluzioni in grado di favorirne la diffusione.
Il pieno sviluppo di sistemi di pagamento integrati e interoperabili porterebbe benefici su tutta la catena del valore, a partire dall'utente finale che avrebbe la possibilità di pagare con lo stesso strumento diversi servizi e ricevere utili informazioni, fino alle aziende di TPL o di altre tipologie di servizi e mobilità per le quali sarebbe un valido aiuto per incrementare gli accessi e abbattere l'evasione tariffaria, per la pubblica amministrazione se si considerano la politiche legate all'ambiente e infine per i fornitori di tecnologie e gli istituti di credito. Ma come spesso accade, manca una visione d'insieme.
"Nonostante il recente decreto sulla bigliettazione elettronica – ha detto Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia, presentando durante il convegno il lavoro dell'Associazione – Ci sono ancora molte criticità per lo sviluppo della Mobility as a Service. In primis, sarebbe utile definire delle linee guida nazionali per l'interoperabilità delle diverse piattaforme di pagamento dei servizi di mobilità e in prospettiva dei servizi MaaS in Italia. Queste linee guida possono costituire uno strumento di supporto e di indirizzo sia per la PA sia per le aziende fornitrici della tecnologia nella progettazione ed esercizio di tali sistemi. Sarebbe utile che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti promuovesse un programma finalizzato alla definizione delle linee guida, allo sviluppo e validazione, con test pilota operativi in diverse realtà territoriali, di regole e protocolli standard tecnici per l'interoperabilità dei sistemi creando le condizioni tecniche per lo sviluppo di servizi MaaS". A questa richiesta ha risposto durante l'evento Carla Messina del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che ha promesso il sostegno del Ministero come interlocutore per lo sviluppo di servizi multimodali.
Dell'evoluzione dei sistemi di pagamento per i servizi di mobilità si è parlato durante la prima tavola rotonda, coordinata da Rossella Panero, Presidente di TTS Italia. "L'EPAL, l'European Parking Association, di cui siamo soci – ha spiegato Lorenzo Bannerman, Segretario Generale AIPARK - sta lavorando per connettere tre mondi: l'industria dei parcheggi, i costruttori di auto e gli sviluppatori ITS. Vogliamo creare un linguaggio comune e percorsi di scambio sulla definizione degli standard, per ovviare alla pioggia indiscriminata di App. L'obiettivo è creare una piattaforma intermedia che unisca operatori del settore della mobilità, utenti, mondo dell'automotive e pubbliche amministrazioni per creare standard per il pagamento dei servizi con card elettroniche interoperabili, evitando di avere una card per ogni operatore. Qualcuno parla di modello booking.com, ma in realtà nel settore della mobilità siamo molto lontani dal poter utilizzare quel format".
La piattaforma messa in piedi dalle autostrade è stata spiegata da Maurizio Rotondo, Coordinamento attività tecniche AISCAT. "Nel caso delle autostrade c'è stato l'inserimento di un soggetto terzo, le società di intermediazione finanziaria, tra gestori e clienti. Siamo quindi in presenza di una triangolazione cliente/società di intermediazione finanziaria/società autostradali. Il modello booking.com non si può applicare perché nelle autostrade entrano in gioco le istituzioni, non è solo un rapporto commerciale: il pedaggio è fissato da una convenzione con lo Stato. Quindi creare un'interfaccia è più faticoso ma va fatto e se vogliamo servizi di tipo MaaS dobbiamo essere disposti a pagare un sovraccosto di sistema". Il punto di vista delle aziende di TPL è stato esposto da Massimo Roncucci, Presidente ASSTRA. "Nel TPL abbiamo ancora molta carta, troppa, mentre quando si è digitalizzato lo si è fatto spesso con iniziative singole, sistemi ben funzionanti ma locali, che parlano poco tra loro. Noi pensiamo che le piattaforme digitali debbano essere regolamentate: è il cittadino che deve poter scegliere come muoversi. Le FS stanno lavorando a una piattaforma aggregatrice digitale e hanno consultato anche noi: vogliamo capire come funziona, perché da lì passeranno dati e informazioni. E visto che FS è il principale operatore nazionale per il trasporto ferroviario e che sta per partire la concorrenza o le conoscenze e i dati sono al servizio di tutti oppure è un problema. Anche l'ART dovrà intervenire per regolamentare le piattaforme". Una conferma sull'avanzamento tecnologico dei sistemi arriva da Claudio Claroni, Direttore Generale Club-Italia. "Le tecnologie ci sono e anche molto avanzate. Dopo il varo della legge 50 e del dlgs 255 sono state introdotte regole straordinariamente nuove rispetto al passato. Di veramente interoperabile, nel pagamento dei servizi per esempio di trasporto pubblico, abbiamo le carte di credito, vedi l'esempio di Londra: inutile inventarsi altro". Mentre Stefano Andreani, Amministratore Smarticket.it, ha presentato il proprio sistema "operativo solo su smartphone. Forniamo un hub – ha spiegato - che aggrega le aziende di TPL e parking e fa mobile banking e mobile payment. Abbiamo lanciato il servizio con CheBanca! e ora lavoriamo anche con BNL". Infine, la parola è passata a un rappresentante del mondo del credito: Massimiliano Gallo, Vice Presidente Business Development Mastercard che ha messo l'accento sull'interoperabilità. "Le tecnologie che utilizziamo come Mastercard e Maestro sono globali, aperte e interoperabili. Le stesse regole valgono in Giappone, in Australia e in Italia, le stesse tecnologie. Ora stiamo completando l'introduzione delle carte contactless: l'Italia per noi è tra i primi paesi al mondo. La digitalizzazione delle carte è solo l'inizio: la meta finale sono i pagamenti smaterializzati. In dieci anni non avremo più tutte queste tessere di plastica in tasca. Il nostro vero nemico resta il contante".
Il secondo momento dell'evento, coordinato da Carla Messina, MIT, è stato focalizzato sulle "Opportunità per il MaaS in Italia".
"Con il contributo di ATM Milano – ha spiegato Valentino Sevino, AMAT Milano - stiamo sviluppando una piattaforma digitale con tutti i dati di Mobility as a Service per Milano, un hub che integri tutti i dati forniti dai provider delle diverse forme di mobilità, anche sharing. Su questa piattaforma si potrà andare con l'abbonamento, poi la nostra piattaforma potrà aggregarsi con altre piattaforme analoghe che stanno nascendo. I dati sono essenziali: se non conosciamo quelli non possiamo programmare nulla". Giuseppe Mascino, Responsabile Commerciale Pluservice ha illustrato MyCicero "che già oggi – ha detto - fornisce la multi modalità. Lo si può usare in maniera integrata per tutte le opzioni del trasporto: comprare i biglietti del bus, del treno, pagare i parcheggi ect. MyCicero è un sistema di regole, accordi e tecnologie, una piattaforma nazionale che nasce però con una forte logica localizzativa. A breve metteremo in rete il portale web, sincronizzandolo con le App. La nostra è una piattaforma MaaS ma per arrivare al vero MaaS, il salto è offrire veri pacchetti di mobilità, di cui si percepisca la convenienza. Noi vendiamo lo spostamento da A a B più lo spostamento da B a C, ma dove è la convenienza per l'utente? Serve l'integrazione tariffaria e su questo però c'è bisogno di un intervento politico-normativo". Raimondo Orsini, Direttore Osservatorio Nazionale Sharing Mobility ha invece sottolineato l'importanza della condivisione di dati e conoscenze. "La presentazione del 1° rapporto nazionale sulla sharing mobility ha favorito la creazione di una community a cui hanno aderito aggregatori, sviluppatori di app, aziende di sharing mobility. Abbiamo capito che la nuova mobilità, la mobilità dello sharing impone lo sharing di idee e dati, che bisogna raggiungere il massimo di apertura e trasparenza. Avendo l'esperienza di viaggio come stella polare. Quanto al ruolo del pubblico, penso che debba regolare gli obiettivi, non i dettagli".
Quindi la parola è passata alla pubblica amministrazione. "Le Regioni hanno un ruolo importante, sono strategiche per l'Italia dei MaaS – ha riconosciuto Giuseppe D'Angelo, Coordinatore Tecnico Nazionale della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province autonome - Ci siamo attivati perché i bus nuovi che il governo sta comprando siano dotati delle tecnologie necessarie a sviluppare i MaaS: ovvero il conteggio dei passeggeri e l'AVM per rendere tracciabile e misurabile la mobilità". Infine, Carla Messina ha proposto il MIT come interlocutore per lo sviluppo di servizi multimodali. "Servono regole – ha detto - regole che siano obiettivi o regole tecniche. Come direzione del Tpl del Ministero abbiamo coordinato due tavoli, una sulle linee guida del PUMS e l'altro sulla bigliettazione elettronica, tavoli con gli operatori e le pubbliche amministrazioni che poi hanno prodotto due importanti leggi. Ci proponiamo come interlocutore anche per la direttiva sui servizi multimodali".
Per la presentazione del position paper, clicca qui Per il position paper, clicca qui Per la galleria fotografica, clicca qui
Il Convegno è stato organizzato con il supporto di:
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Il progetto NEWBITS per nuovi modelli di business per gli ITS
Il mercato degli ITS sta cambiando rapidamente: temi come urbanizzazione, sostenibilità e digitalizzazione stanno cambiando l'ambiente nonché il prossimo futuro. Nonostante gli investimenti nello sviluppo tecnologico e i dimostrativi sul campo, la sistematica penetrazione delle applicazioni ITS sul mercato rimane la sfida principale. Il progetto europeo NEWBITS ('NEW Business models for ITS'), che vede TTS Italia tra i partner coinvolti, finanziato dalla Commissione Europea nell'abito del programma di finanziamento Horizon 2020, sta affrontato questa sfida con lo scopo di fornire una maggiore comprensione di questo cambiamento attraverso l'analisi dell'attuale mercato europeo e sviluppando nuovi potenziali modelli di business ed incentivi per accelerare la diffusione degli ITS. Nell'ambito di NEWBITS è stata condotta una ricerca di mercato per ottenere preziose informazioni sul mercato di riferimento e una solida base per lo sviluppo di modelli di business innovativi. La ricerca analizza il mercato, identifica gli stakeholder chiave e definisce le catene di valore per ciascuno dei 4 casi di studio considerati nel progetto. Tutti i studi di caso, che si basano su progetti pilota, sono stati accuratamente selezionati e validati come rappresentativi dell'attuale mercato ITS, coprendo diverse modalità di trasporto: stradale, ferroviario e fluviale. Inoltre, diverse aree geografiche e servizi ITS sono stati identificati e analizzati: un servizio di carpooling in Spagna, una soluzione di controllo del traffico urbano in Italia, una soluzione di tracciamento per il trasporto di container nei Paesi Bassi, una soluzione di manutenzione predittiva per le operazioni ferroviarie nel Regno Unito. L'analisi completa della ricerca di mercato è disponibile su http://newbits-project.eu/publications/deliverables/.
Per maggiori informazioni sul progetto NEWBITS, potete visitare il sito web www.newbits-project.eu oppure seguirci su Twitter (@NEWBITS_CITS) e LinkedIn (Progetto NEWBITS).
Pluservice firma il Sistema di Monitoraggio Regionale del TPL campano
Secondo i risultati dell'ultima indagine conoscitiva realizzata nel 2016, sono ben 3220 autobus, 87 filobus e 54 tram i veicoli in dotazione alle 112 aziende che producono il servizio di trasporto pubblico locale sul territorio della regione campana.
Per governare questa imponente e complessa realtà operativa, nel 2016 è stata fortemente voluta la costituzione di un Centro Servizi Regionale (CSR), il cuore di tutto il progetto ITSC, nell'ambito di un piano varato all'inizio di questo decennio dal governo regionale per la realizzazione dell'ITS campano.
Chiaro ed esplicito obiettivo del progetto ITSC è stato la promozione, lo sviluppo e l'utilizzo delle moderne tecnologie informatiche al fine di razionalizzare ed ottimizzare le sempre più esigue risorse disponibili al TPL, offrire nuovi servizi orientati al cittadino e migliorare la sicurezza dei servizi di TPL.
Per fare questo, volontà di ACaMIR, l'agenzia regionale a cui è stata delegata la realizzazione e gestione dell'intero progetto, è di procedere all'allestimento di tutti i mezzi, sia quelli esistenti sia quelli di nuova acquisizione, con le moderne tecnologie offerte dal mercato dell'ITS, per creare i presupposti per lo sviluppo di nuovi servizi e modelli di governance.
Il progetto ITSC ha previsto, nel percorso di realizzazione del proprio Centro Servizi Regionale la creazione di un Sistema di Monitoraggio Regionale (SMR), un Sistema di Vendita Regionale (SVR) ed un Sistema di Infomobilità Regionale (SIR).
In particolare è demandato al Sistema di Monitoraggio Regionale il compito di comunicare con tutta questa tecnologia periferica per realizzare al meglio le attività di monitoraggio, comunicazione, controllo e regolazione dei servizi di trasporto pubblico locale eserciti dai diversi gestori terrestri e navali della regione campana.
Ad esso sono, quindi, collegati, con un continuo scambio di dati e di informazioni, tutti i sistemi tecnologici di cui dovranno progressivamente dotarsi tutti i gestori del trasporto pubblico locale terrestre e navale della regione.
Nel corso del 2017 la realizzazione del sistema SMR è stata appaltata a Pluservice, l'azienda di Senigallia che, forte dell'esperienza di alcuni anni fa nella realizzazione del CSR (Centro Servizi Regionali) della Regione Piemonte localizzato presso 5T a Torino, sta procedendo a tappe forzate nella realizzazione del sistema, basando lo sviluppo sui più moderni standard e secondo concetti di irrinunciabile interoperabilità, al fine di rendere il futuro SMR perfettamente integrato con il complesso sistema di gestione della mobilità regionale costituito dai centri di controllo aziendali (CCA), fisicamente realizzati presso le aziende, ovvero virtualizzati presso il SMR stesso per tutte le aziende che non fossero in grado di dotarsi delle necessarie infrastrutture tecnologiche.
Ad ogni CCA è demandato il compito di gestione e raccolta dei dati di servizio. Per fare questo il CCA integra le funzioni di una centrale AVM dedicata per ogni azienda, a cui sono collegati tutti gli apparati periferici a bordo dei mezzi (posizione, validazione, conta passeggeri, apparati di infomobilità e di videosorveglianza a bordo)
In estrema sintesi, il SMR:
- gestisce per l'intera regione Campania sia il servizio pubblico programmato, su ferro gomma e navale sia l'effettivo servizio erogato, acquisito tramite un collegamento diretto con i sistemi tecnologici delle aziende erogatrici dei servizi ovvero monitorando direttamente i mezzi;
- redige il consuntivo del servizio erogato che costituirà il supporto certificato per la gestione del contratto di affidamento del servizio steso, comprensivo dei dati sull'offerta erogata, la domanda servita e i dati di validazione dei titoli di viaggio;
- elabora i dati per pubblicare un efficiente servizio di informazione all'utenza;
- assicura la raccolta e la storicizzazione dei dati di esercizio (consuntivi orari delle corse effettuate, km percorsi, passaggi alle fermate, transiti sui nodi notevoli della rete di trasporto, …) e relativi alla sicurezza
- produce report e statistiche per una comprensibile sintesi dei dati raccolti con vari livelli di analisi e di aggregazione.
In particolare, a Pluservice è stato richiesto lo sviluppo del SMR che ha l'obiettivo di:
- monitorare e controllare in tempo reale la flotta dei mezzi in circolazione sul territorio regionale, tramite collegamento con i CCA o direttamente con i mezzi delle aziende non dotate di CCA autonomo;
- acquisire i dati per la certificazione del servizio svolto;
- analizzare le informazioni raccolte attraverso sofisticati strumenti di business intelligence;
- diffondere i dati raccolti secondo il paradigma degli Open Data
Nella fornitura dell'SMR è inclusa una customizzazione di myCicero, il noto servizio di Pluservice che rende disponibile un'APP installabile su smartphone (Android e iOS) che permette la pianificazione di viaggi intermodali con relativi pagamenti dei titoli di viaggio ed eventualmente della sosta del veicolo privato.
Evidenti sono i vantaggi per tutti gli attori del sistema di trasporto:
- per la Regione
- Utilizzo dei dati raccolti per migliorare la politica dei trasporti del servizio (data driven decision).
- Possibilità di promuovere più efficaci servizi di trasporto multimodale che favoriscano l'utilizzo di mezzi pubblici.
- Possibilità di avviare politiche premiali verso le aziende TPL che maggiormente perseguono la qualità del servizio erogato.
- Possibilità di erogare servizi innovativi di Infomobilità per i cittadini ed i turisti
- per le Aziende
- Utilizzo dei dati raccolti per migliorare la pianificazione del servizio (data driven decision).
- Monitoraggio della flotta in tempo reale che permette di intervenire per controllare e migliorare la qualità del servizio.
- Riduzione dei costi di manutenzione straordinaria ricevendo in tempo reale la notifica di eventi ed allarmi (esempio: accensione di spie di temperature, livelli e pressioni).
- Miglioramento della qualità dei servizi di informazione offerti ai propri utenti.
- per gli utenti
- Aumento della puntualità del servizio TPL.
- Informazioni attendibili ed in tempo reale su eventuali ritardi e/o disservizi anche su canali informativi mobile (App).
- Possibilità di utilizzare Travel Planner per la pianificazione del servizio che presentano tutte le soluzioni di viaggio sul territorio regionale.
- Feeling di vivere in una regione che pone attenzione alla mobilità pubblica.
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TTS Italia dà il benvenuto ai suoi nuovi associati! A seguito dell'approvazione da parte del Consiglio Direttivo, TTS Italia è felice di dare il benvenuto a cinque nuovi associati:
– AVR (www.avrgroup.it): si occupa, oltre che di manutenzione, di sistemi informativi e di sistemi IoT applicati alla mobilità e alla gestione delle infrastrutture, nonché di sistemi dedicati all'infomobilità dell'utenza. AVR è stata di recente coinvolta in qualità di partner in un importante progetto europeo, AUTOPILOT, focalizzato sull'implementazione su strada di veicoli a guida autonoma.
- NMi (www.nmi.nl): è leader mondiale per certificare precisione e affidabilità degli strumenti Smart Mobility e ITS (ANPR, misuratori di velocità, colonnine di ricarica per autoveicoli, ecc.) secondo i vari standard internazionali e nazionali, garantendo un veloce ingresso nel mercato per gli operatori del settore. È inoltre, fondatore e promotore della realizzazione di nuovi standard europei/internazionali per favorire il progresso tecnologico e soddisfare le esigenze di tutti gli operatori del mondo Smart Mobility/ITS.
– QMap (www.qmap.it): supporta aziende pubbliche e private per aumentare la competitività dei propri prodotti e servizi basandosi su informazioni digitali georeferenziate. Realizza prodotti e servizi in ambito ITS (Sistemi Intelligenti di Trasporto), con una specializzazione nel settore dell'infomobilità. Tutte le soluzioni QMap sono basate sulla piattaforma geo-spaziale Qube Map (QM) e le informazioni erogate sono accessibili tramite API.
– Tandem (www.intandem.eu): un broker assicurativo focalizzato sulla gestione del rischio nei trasporti e logistica; in particolare forniscono servizi per il tracciamento e monitoraggio dei veicoli e delle merci (specie per quelle deperibili) per la gestione e riduzione del rischio al fine di garantire una riduzione della RCA alle aziende di trasporto merci.
– Vitrociset (www.vitrociset.it): si rivolge a mercati fortemente competitivi ed estremamente diversificati – dalla difesa alla sicurezza, dalla logistica ai trasporti, fino allo spazio e alle smart cities – e si arricchisce costantemente grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo. I principali settori di attività sono: Trasporti e infrastrutture, con particolare focus sui Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS); Spazio e Big Science; Difesa; Sicurezza interna.
Fonte: TTS Italia
ACI promuove il confronto tra auto elettrica e carburanti tradizionali per fare il punto sul futuro della mobilità Auto elettrica e combustibili tradizionali sempre più 'puliti' a confronto nella 72a Conferenza del Traffico e della Circolazione, organizzata dall'Automobile Club d'Italia, socio fondatore di TTS Italia, svoltasi il 22 novembre a Roma alla presenza di Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti; Altero Matteoli, Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, e Michele Pompeo Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera. Il rapporto, "Quali energie muoveranno l'automobile?", curato dalla Fondazione Filippo Caracciolo – Centro Studi ACI, raccoglie il parere dei massimi esperti nazionali e internazionali del settore. I prodotti petroliferi soddisfano ancora il 96% della domanda di mobilità, non solo su gomma, un dato, questo, che lascia presagire uno scenario in evoluzione di medio-lungo periodo, anche perché tutte le strategie istituzionali indicano, in prospettiva, un contributo decisivo da parte dell'elettrico. Più di 1 auto su 2 immatricolata in Italia nell'ultimo anno è diesel; il 5% dei veicoli nuovi è GPL – il doppio delle ibride a benzina – e il gas naturale è un vettore energetico fin troppo sottovalutato in un Paese come l'Italia che eccelle per mercato e rete di rifornimento. La sfida decisiva sarà negli investimenti in ricerca e sviluppo delle Case automobilistiche e nel progresso tecnologico, che aumenteranno sia l'efficienza energetica che la compatibilità ambientale della trazione. "Il futuro arriva sempre – dichiara il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani – e sta a noi fare in modo che sia migliore del presente. La mobilità non fa eccezione. Anzi. Uno degli aspetti più importanti del futuro della mobilità è l'alimentazione, soprattutto per le evidenti implicazioni ambientali. Per questo il tema della 72a Conferenza del Traffico e della Circolazione è 'Quali energie muoveranno l'automobile?'. Perché l'auto è il cardine della mobilità, ed è oggi che si decidono l'alimentazione o le alimentazioni di domani. Per decidere, però, è fondamentale conoscere. Solo di fronte a un quadro chiaro della realtà e delle sue linee evolutive, infatti, è possibile compiere scelte ponderate, sensate ed equilibrate. Scelte che, per fronteggiare al meglio le grandi sfide ambientali che ci attendono, sono chiamate a confrontarsi con le mille variabili del comparto energetico, estremamente articolato e complesso, ma anche a tenere conto dei bisogni dei 'consumatori di mobilità' – automobilisti, in particolare – i quali, per scegliere in quale direzione muoversi, devono avere un'idea, la più precisa possibile, del futuro che li attende". "Per questo l'ACI ha riunito intorno al tavolo della Conferenza alcuni tra i massimi esperti del rapporto energia-mobilità – continua Sticchi Damiani – per cercare di fare chiarezza su un tema così importante, delicato, complesso e urgente. Tema che l'ACI continuerà a monitorare, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale di osservatore indipendente e di garante degli interessi degli automobilisti, e dei 'consumatori di mobilità' in genere, così come di tutti i cittadini, che hanno diritto a una mobilità sempre più sicura, efficiente e sostenibile". Fonte: ACI
Anas e MIT: al via la nuova campagna per la sicurezza stradale Sulla strada non siamo mai da soli: c'è sempre un #buonmotivo per essere responsabili. È questo il claim della nuova campagna di sicurezza stradale promossa da Anas, socio sostenitore di TTS Italia, e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) in collaborazione con la Polizia di Stato per sensibilizzare gli utenti della strada sulle situazioni di pericolo che possono venirsi a creare, per se stessi e per gli altri, quando non si rispettano le regole. E sono proprio "gli altri" i veri protagonisti della campagna. Si tratta degli utenti più vulnerabili: ciclisti, motociclisti, ciclomotoristi, pedoni. Ecco perché è importante ricordare che quando si è al volante, non si è mai soli. Nel 2016, stando ai dati Istat, si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, con una diminuzione del 4,2% del numero dei deceduti rispetto al 2015 (-145). Tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9.6%) e i ciclomotoristi (116, +10,5%), mentre risultano in calo i motociclisti (657,- 15,0%). La fascia oraria durante la quale si sono verificati più incidenti è quella compresa tra le 22 e le 6: sono decedute 816 persone (pari al 24,9% del totale delle vittime registrate nel 2016) mentre i feriti sono stati 35.758 (pari al 14,4%). Testimonial della campagna è il cantante Francesco Gabbani che presta volto, voce e melodia allo spot che sarà trasmesso dal 4 dicembre al 3 gennaio 2018 su tv, radio, web e sui canali social. Intorno alla musica ruota l'intero progetto della campagna. Con il lancio dell'iniziativa, infatti, sarà avviato un contest rivolto prevalentemente a musicisti, cantanti e band emergenti. Ai concorrenti sarà chiesto di comporre un "buon motivo" per guidare /muoversi in sicurezza. Ci si potrà candidare tramite registrazione sul sito dedicato alla campagna www.buonmotivo.it dove è presente anche il regolamento per partecipare. La selezione sarà affidata ad una giuria di esperti e ogni fase del contest sarà promossa attraverso i canali social e il vincitore avrà la possibilità di presentare il proprio brano su alcune radio locali. Inoltre, tramite i social network e il sito dedicato, gli utenti della strada sono invitati a raccontare il proprio #buonmotivo con frasi o foto. Fonte: Anas
A4 Holding festeggia il suo anniversario: 65 anni in continuo movimento A4 Holding celebra quest'anno il 65° anniversario di attività nella gestione e sviluppo di infrastrutture di comunicazione. Nel 1952 infatti la società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., socio fondatore di TTS Italia, fu costituita da una alleanza di enti pubblici ed economici appartenenti a sette province: Milano, Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia. L'obiettivo societario primario era quello di congiungere le due autostrade esistenti: la Milano-Brescia e la Padova-Venezia, favorendo così il collegamento autostradale tra i capoluoghi della Lombardia e del Veneto. Alla tratta della A4 fu poi fusa per incorporazione a metà degli anni '80 l'Autostrada Valdastico, fondata il 23 settembre 1970 con la denominazione originale di Autostrada Trento Valdastico Vicenza Riviera Berica Rovigo Spa. L'apertura del tratto oggi percorribile da Vicenza a Piovene Rocchette, che attraversa le zone di Dueville e Thiene e interconnette i diversi distretti industriali del vicentino al restante sistema industriale del Nord Italia, avvenne nel 1976, mentre il tronco a sud fra le province di Vicenza e Rovigo è stato completato ed è operativo dall'agosto 2015. In questi 65 anni è stata fatta molta strada, integrando competenze e capacità di progettazione alla realizzazione e gestione di grandi infrastrutture. Con la nuova configurazione organizzativa e con A4 Holding a capo del sistema di governance è stata data forma e sostanza all'abilità del Gruppo di promuovere iniziative nell'ambito delle infrastrutture di comunicazione e di mobilità. 448,5 mln di euro di ricavi, un Ebitda 211,7 mln di euro pari al 47,20%, un risultato netto attestatosi a quota 22,8 mln e 235 km di autostrade gestiti: questi i numeri del 2016 del nuovo modello industriale che oggi comprende tutte le capacità e le eccellenze che risiedono all'interno del Gruppo, implementate poi dall'apporto di Abertis, il cui ingresso nel 2016 in qualità di socio di riferimento ha accresciuto ancor più l'expertise della Holding, anche a livello internazionale. All'interno del Gruppo, in particolare sistemi di controllo del traffico, verifica e sicurezza degli accessi e pedaggiamento sono invece gli ambiti di intervento di A4 Mobility, socio ordinario di TTS Italia, e che, grazie alle competenze sviluppate dal proprio laboratorio tecnologico interno, riesce a fornire le risposte più adeguate per venire incontro alla complessità dei fenomeni del settore della mobilità e avvicinarli sempre più alle esigenze della smart mobility. La società progetta, sviluppa e applica un'intera gamma di sistemi ITS, Intelligent Transport Systems, propri della mobilità telematica: un system integrator che permette quindi la raccolta, comunicazione, analisi e distribuzione in tempo reale di informazioni e dati tra soggetti, veicoli e merci in movimento, nonché tra questi e le infrastrutture per il trasporto. Per il comunicato stampa, clicca qui Fonte: A4 Holding
5T attiva la prima antenna IoT di tipo industriale aperta a tutti Dopo oltre un anno di sperimentazione, è entrato definitivamente in funzione il gateway IoT (Internet of Things) in tecnologia LoRaWAN, installato da 5T, società in-house della Città di Torino e socio ordinario di TTS Italia, nell'ambito dell'iniziativa mondiale "The Things Network". Per Torino, si tratta del primo dispositivo di questo genere installato in modo fisso, con caratteristiche industriali ed in grado di garantire stabilità ed alti livelli di servizio. The Things Network è un progetto nato ad Amsterdam nel 2015 con l'idea di realizzare una rete IoT mondiale, gratuita ed aperta a tutti. Start-up, università, imprese, singoli cittadini: tutti possono usufruirne e tutti possono contribuire all'espansione della rete. La tecnologia LoRaWAN permette infatti di connettere dispositivi di costo contenuto (telecomandi, sensori, contatori) con la possibilità di ricevere e trasmettere piccole quantità di dati a distanze nell'ordine dei chilometri, senza l'utilizzo di connessioni Wi-Fi o di operatori mobili. Apparati di questo tipo hanno consumi bassissimi e possono funzionare in completa autonomia anche per anni, senza richiedere manutenzione o sostituzione delle batterie. Piero Boccardo, Presidente di 5T: "Dispositivi come sensori ambientali o localizzatori sarebbero in grado di trasmettere un segnale a chilometri di distanza. Tale segnale può essere ricevuto dal gateway più vicino e trasmesso via internet alla rete The Thing Network, e poi alle applicazioni o ad altri servizi quali Telegram o IFTTT. Le possibilità sono infinite ed aprono la strada a centinaia di nuove iniziative, start-up, piccole e grandi aziende; il tutto in modo assolutamente sicuro, trasparente e democratico. Inoltre, trattandosi di una rete di diffusione mondiale, chi volesse sviluppare un nuovo servizio o proporre un nuovo dispositivo, si troverebbe automaticamente di fronte ad un mercato senza confini" Torino era già coperta da diverse antenne LoRaWAN, e data la vocazione "aperta" dell'iniziativa, è prevedibile che molte altre se ne aggiungeranno in futuro. Fino ad ora, però, si è trattato principalmente di sperimentazioni ed installazioni ad iniziativa personale. Quella di 5T è invece la prima installazione stabile, professionale e ad alta affidabilità. L'antenna è installata nel pieno centro di Torino, e può contare sull'infrastruttura resiliente della società, che include connettività ridondata in fibra ottica ed alimentazione a prova di black-out. Da questa posizione sarà possibile coprire buona parte del centro della città, anche se i test di effettiva copertura sono ancora in corso. Prosegue Boccardo: "Per il monitoraggio della mobilità, 5T dispone di centinaia di sensori e dispositivi connessi distribuiti sul territorio metropolitano e regionale. La sperimentazione di nuove tecnologie e soluzioni come il LoRaWAN completano la nostra strategia aziendale in ricerca ed innovazione con l'obiettivo di assicurare la connettività necessaria all'erogazione dei differenti servizi al cittadino che 5T gestisce per conto dei suoi soci". Il segnale LoRaWAN, pur impiegando bassissime potenze, risulta poco sensibile agli ostacoli fisici, pertanto i dispositivi IoT che lo utilizzano sono in grado di funzionare senza problemi all'interno degli edifici e persino nel sottosuolo (come in scantinati o parcheggio sotterranei). Per l'Assessora all'Innovazione della Città di Torino, Paola Pisano "L'IoT è considerata una delle tecnologie che cambierà la vita delle persone nei prossimi anni. Quando si parla di IoT si sta immaginando una connessione tra mondo fisico e mondo digitale attraverso una codifica digitale del mondo reale. Generare, raccogliere e analizzare dati sulla qualità dell'ambiente nel quale viviamo, sui consumi di risorse (quali acqua, energia, suolo pubblico), sul monitoraggio dei servizi, consentirà di creare innovazioni sia radicali sia incrementali sull'esistente. Queste tecnologie devono però essere aperte e condivise al fine di supportare sia la creazione di nuovi servizi digitali sia una diffusione, utilizzo e creazione di competenze sempre più democratico. 5T è un attore centrale all'interno delle iniziative che la Città sta portando avanti sull'IoT, sui dati e più in generale sull'adozione di tecnologie abilitanti. Tecnologie aperte e democratiche sono lo strumento base per la creazione di una città laboratorio che stimoli la nascita e l'attrazione di innovazione ad alto contenuto tecnologico". Per maggiori informazioni, e per contribuire o aderire all'iniziativa The Things Network, clicca qui Fonte: 5T
Il monitoraggio delle merci pericolose: il progetto CORE Il progetto CORE si avvia alla sua conclusione, prevista per aprile 2018, e i risultati da mostrare, prodotti sia dalla ricerca che dalle dimostrazioni, sono numerosi. Il progetto CORE li racconta nella sua nuova newsletter. Tra gli altri, si descrive anche il pilota italiano, coordinato da Telespazio, socio ordinario di TTS Italia, dedicato al monitoraggio delle merci pericolose grazie ai sistemi satellitari. Per la newsletter, clicca qui Fonte: Progetto CORE
Indra: nuovo contratto per Highways England per un sistema di gestione gallerie Indra, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata un contratto con Highways England – l'ente pubblico incaricato del funzionamento, della manutenzione e del miglioramento delle autostrade strategiche dell'Inghilterra – per implementare un sistema di gestione delle gallerie. Il progetto fa parte di un contratto quadro che prevede l'implementazione progressiva della soluzione in tutte le gallerie, fino a coprire le 13 gestite da Highways England, per un importo complessivo di 10 milioni di euro. Indra ha ottenuto il contratto con Highways England vincendo una gara alla quale hanno partecipato 35 concorrenti internazionali, accreditati all'interno del nuovo accordo quadro di tecnologia di gestione del traffico TMT2 sviluppato dall'agenzia statale Crown Commercial Service. Molti di questi concorrenti hanno una vasta esperienza maturata con questo cliente. Per vincere, è stata fondamentale la referenza di Indra su Transport for London (TfL), l'ente responsabile del sistema di trasporto di Londra. A fine del 2016 Indra ha sviluppato e avviato con successo un progetto complesso volto a gestire in modo centralizzato, efficiente e sicuro, le 12 gallerie della città, nonché i 90 chilometri di strade metropolitane ad esse collegate. Con il nuovo contratto per Highway England, Indra ha iniziato un rapporto di collaborazione con il principale organismo responsabile del traffico stradale in Inghilterra. La società diventa così un punto di riferimento nella tecnologia di controllo delle gallerie nel Regno Unito, rafforzando la sua posizione nel paese come una delle principali aziende nel settore della tecnologia intelligente per il trasporto. Indra installerà nelle gallerie la propria piattaforma di gestione intelligente Horus, considerata oggi la soluzione di controllo delle gallerie più all'avanguardia. Horus sarà disponibile in Cloud al fine di consentire il controllo dell'infrastruttura da qualsiasi centro. Horus consente la gestione integrata dei sistemi intelligenti di traffico (ITS) e dei sistemi di sicurezza delle gallerie, rendendo possibile una gestione automatizzata degli incidenti. Inoltre, la soluzione offre all'operatore informazioni in tempo reale e una visione completa di tutto ciò che accade all'interno della galleria, facilitando il processo decisionale e l'efficienza operativa, sia nelle situazioni quotidiane che in situazioni di emergenza. Infine, Horus contribuisce alla riduzione del rischio d'incidenti e semplifica la gestione, ottimizzando l'utilizzo delle risorse e offrendo ai conducenti maggiore sicurezza e qualità del servizio. Un altro vantaggio che offre la soluzione di Indra è l'integrazione delle gallerie per una gestione centralizzata tramite interfaccia unica. Altri aspetti rilevanti dell'aggiudicazione sono stati: la scalabilità di Horus (che consente di estendere la propria portata per la gestione ampliata di altre gallerie), l'utilizzo di standard aperti per garantire la compatibilità con gli sviluppi futuri e la capacità di integrazione con il sistema nazionale di gestione del traffico. Attualmente tutte le gallerie delle autostrade in Inghilterra sono controllate individualmente con i sistemi locali installati in ogni galleria. Per questo, la soluzione di Indra porterà miglioramenti notevoli nell'efficienza della messa in funzione, fornendo una visione integrata e informazioni in tempo reale per il processo decisionale. Fonte: Indra
Kapsch TrafficCom si aggiudica il contratto per il sistema di pedaggio nazionale in Bulgaria Kapsch TrafficCom, socio ordinario di TTS Italia, ha vinto il contratto per la fornitura del sistema di pedaggio nazionale in Bulgaria. In particolare Kapsch fornirà tecnologia italiana per l'enforcement del sistema di pedaggiamento di veicoli pesanti. Oltre all'enforcement, il contratto include la configurazione tecnica e la fornitura di supporto tecnico per la fornitura di un sistema di pedaggiamento su scala nazionale nonché la possibilità di introdurre una vignetta elettronica per le autovetture. Il progetto, che avrà la durata di 19 mesi, comprende la consegna e la messa a punto di 500 terminali per la registrazione e l'emissione di vignette elettroniche, 100 veicoli per i controlli, 100 impianti weigh-in-motion (per la pesatura dei veicoli in movimento) e 100 portali di pedaggio, nonché un data center e un back office. Kapsch TrafficCom avrà sette mesi per completare l'infrastruttura. Per il progetto in Bulgaria, Kapsch TrafficCom implementerà il suo sistema proprietario di identificazione dei veicoli ed esazione dei pedaggi. Il sistema utilizza dispositivi di bordo che utilizzano la tecnologia satellitare per determinare la posizione dei camion e raccogliere automaticamente i pedaggi. Il vantaggio di questa soluzione consiste nella sua flessibilità, che consente di calcolare i pedaggi sulla base della distanza, del peso del veicolo, della categoria stradale, dell'ora del giorno e della situazione del traffico del momento di percorrenza. I pedaggi saranno raccolti su tutte le strade di classe I, II e III, cioè su tutte le strade asfaltate, per un totale di 16.000/18.000 chilometri, ovvero circa l'80% della rete stradale del Paese. "La Bulgaria è un mercato chiave per noi in un contesto regionale estremamente promettente", ha dichiarato André Laux, COO di Kapsch TrafficCom. "Siamo felici di poter iniziare l'implementazione dopo una gara molto intensa". Kapsch TrafficCom ha soddisfatto il 100% dei criteri tecnici per l'aggiudicazione del contratto e ha presentato l'offerta più economica con un volume del progetto inferiore ai 75 milioni di euro. La Bulgaria è il sesto paese europeo che ha affidato a Kapsch TrafficCom la responsabilità di implementare un sistema nazionale per la riscossione dei pedaggi, dopo Austria, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca e Bielorussia. Fonte: kapsch
Le API di TomTom potenziano i servizi basati sulla localizzazione appena lanciati su Azure da Microsoft TomTom, socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato che Microsoft e i suoi clienti Azure hanno ora accesso diretto ai servizi di localizzazione TomTom integrati in modo nativo nella piattaforma cloud Microsoft Azure. Come parte di Azure Location Based Services (LBS), i clienti possono ora sviluppare con una vasta gamma di servizi API TomTom all'interno del brand Microsoft Azure, tra cui Search e Geocoding, Routing, Traffic e Maps. L'adozione da parte di Microsoft della tecnologia di localizzazione TomTom in Azure LBS, offre all'azienda un vantaggio competitivo nell'ambito del cloud computing. " TomTom ci fornisce l'infrastruttura per fornire aggiornamenti in modo rapido e incrementale ai nostri clienti, consentendoci di fornire le informazioni più aggiornate", afferma Sam George, Partner Director di Azure IoT. "Siamo entusiasti di questa partnership, dei vantaggi che porterà ai nostri milioni di utenti Azure e dell'impatto che ciò avrà nel far progredire il futuro tecnologico." Ai clienti Azure LBS sono garantiti dati attendibili sulla posizione attraverso l'esclusivo ecosistema di feedback di TomTom – una comunità globale di utenti che fornisce continuamente dati di mappe e traffico dai quali derivano contenuti più ricchi e dati più attendibili. Offre inoltre molte opzioni di personalizzazione e opportunità al di là delle auto connesse per potenziare Smart Cities, IoT e le applicazioni industriali in settori che vanno dal manifatturiero, al retail al settore automobilistico. Per esempio, gli scenari per le città potrebbero includere l'utilizzo di Azure LBS per analizzare, influenzare e migliorare il traffico. I dati sulla posizione potrebbero aiutare le aziende a gestire la logistica, ottimizzare le flotte e monitorare il coinvolgimento dei clienti. Le case automobilistiche, potrebbero utilizzare i servizi basati sulla posizione come strumento per aiutarli a reindirizzare i conducenti lontano da incidenti o trovare tragitti con una migliore copertura cellulare per le chiamate di lavoro in movimento. "La posizione sta diventando una componente sempre più essenziale per monitorare, analizzare e ottimizzare la grande quantità di dispositivi connessi. L'aggiunta di servizi basati sulla posizione su Azure creerà una piattaforma più fluida e flessibile per gli sviluppatori, per creare e gestire queste applicazioni dotate di localizzazione". ha dichiarato Anders Truelsen, Managing Director di BU Licensing. "Siamo entusiasti di lavorare con un'azienda come Microsoft per rendere i nostri dati più accessibili che mai." La partnership tra TomTom e Microsoft è stata annunciata per la prima volta il 15 dicembre 2016. Fonte: TomTom
Project Automation si aggiudica gara per il rinnovo del sistema di centralizzazione semaforica di Milano Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Milano per la fornitura di computer industriali di campo necessari al rinnovo e completamento del sistema di centralizzazione semaforica, comprensivo di costi di installazione, estensione della garanzia a 5 anni e manutenzione ordinaria per 5 anni. Fonte: TTS Italia
Tecnositaf si aggiudica gara ANAS per Sistema Vergilius Tecnositaf, socio ordinario di TTS Italia, in RTI con Sinelec, si è aggiudicata la gara emessa da ANAS per l'acquisizione, con accordo quadro, del Sistema Vergilius plus ANAS e apparati tecnologici di varia tipologia, da istallare sulla rete stradale ANAS SpA. Fonte: TTS Italia
Tokyo Motor Show: gli annunci di TomTom Nel corso del Tokyo Motor Show, TomTom, socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato diverse novità importanti che hanno riguardato TomTom HD Maps, TomTom Traffic e una nuova collaborazione con ZENRIN, l'azienda giapponese leader nel settore delle mappe. Per quanto riguarda TomTom HD Maps, l'azienda ha annuncia il completamento dell'espansione del suo High Definition (HD) Map anche alle strade del Giappone, con ben 18.000 km di copertura. Con questa nuova area, che va ad aggiungersi ad Europa e Stati Uniti, la copertura di TomTom HD Map ha raggiunto i 380.000 km complessivi. TomTom HD Map con RoadDNA è un prodotto rivoluzionario che offre mappe digitali altamente accurate che aiutano i veicoli autonomi a localizzarsi sulla strada e a pianificare le manovre, anche mentre viaggiano ad alta velocità. Questa disponibilità rinsalda la leadership di TomTom nella tecnologia di localizzazione per la guida autonoma, con la maggioranza dei costruttori del settore che stanno già valutando la tecnologia per i propri progetti di guida autonoma. TomTom ha inoltre comunicato l'introduzione di TomTom Traffic in Giappone. Questo nuovo passo estende il servizio a 69 paesi, per una popolazione complessiva di più di 5 miliardi di persone. L'azienda sta anche ampliando Lane-Level Traffic, una caratteristica fondamentale per la guida autonoma. Già in grado di identificare i livelli di traffico nelle diverse corsie nelle intersezioni stradali, TomTom Traffic è ora in grado di differenziare tra il flusso di traffico nelle corsie destinate veicoli ad alta capacità (High Occupancy Vehicles, HOV) e le corsie normali. Infine, TomTom ha annunciato anche una nuova collaborazione con ZENRIN, l'azienda giapponese leader nel settore delle mappe, che permetterà agli automobilisti del Sol Levante di usufruire di servizi avanzati per la mobilità del futuro. Questo nuova partnership ribasce inoltre l'impegno di TomTom nel fornire le migliori soluzioni in ogni parte del mondo e rispondere alle sfide poste dai trasporti intelligenti, dalle smartcity e dalla guida autonoma. Fonte: TomTom
Vix Technology premiata al National Transport Award di Londra In occasione del National Transport Awards, evento patrocinato dal Dipartimento Nazionale per i Trasporti, tenutosi a Londra lo scorso 12 ottobre 2017 la Vix Technology, socio ordinario di TTS Italia, è stata insignita del premio "Transport Supplier of the Year". La giuria ha voluto premiare i risultati del progetto per il pagamento a bordo dei bus attraverso le carte di credito contacless realizzato in collaborazione con il gruppo Stagecoach. Il progetto ha implementato il più grande sistema contactless EMV nel Regno Unito destinato agli operatori commerciali che svolgono il servizio di trasporto pubblico. Il sistema fornito da Vix Technology è attualmente in uso ad 8 aziende di trasporto regionale integrate nel network Stagecoach ed a un anno del lancio operativo sono state elaborate circa 2.7 milioni di transazioni cEMV. L'utilizzo dello strumento di pagamento cEMV all'interno del Bus Network di Stagecoach ha già superato gli obiettivi iniziali registrando un trend di crescita molto positivo. La Vix è impegnata nel completare l'adeguamento EMV dei sistemi di bordo dell'intera flotta del cliente la cui conclusione è prevista per il mese di dicembre 2018 . Fonte: Vix Technology
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Bari: "MobyDixit" per parlare di mobilità sostenibile Si è tenuta in Puglia, "MobyDixit", Conferenza nazionale su Mobility Management e Mobilità Sostenibile. Il 30 novembre e il 1° dicembre a Bari, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ci si è riuniti nella Camera di Commercio, per iniziativa di Regione Puglia, assessorato ai Trasporti e di Euromobility, con il patrocinio di Ministero dell'Ambiente, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Comune di Bari, Legambiente, Fiab. Il programma con sedute plenarie, workshop tematici e una serie di eventi di carattere culturale e scientifico, ha fatto il punto sulla mobilità sostenibile in Europa, in Italia e in Puglia, nonché sulle linee guida nazionali sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile. A MobyDixit è stato inoltre presentato l'Undicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane" ed è stato assegnato il titolo di città più "eco-mobile" d'Italia. Fonte: Eco dalle Città
Bari: sale al 18° posto nell'ultimo rapporto Euromobility sulla mobilità sostenibile in Italia La città di Bari, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, fa grandi passi in avanti nel campo della mobilità sostenibile. È quanto emerge dall'undicesimo rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato dall'associazione Euromobility con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e presentato a Bari. Nell'analisi, che comprende le principali 50 città italiane, Bari si è infatti classificata al 18° posto, scalando ben 13 posizioni rispetto allo scorso anno. "Il risultato della classifica di Euromobility, con il passaggio dal 31° al 18° posto – ha commentato l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli – dimostra che negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto bene. Il nostro obiettivo resta quello di lavorare sia sulla pedonalizzazione di diverse aree della città sia sulla promozione della mobilità sulle due ruote. Coltivare la cultura della ciclabilità significa favorire la bici non solo come mezzo di locomozione per il tempo libero ma anche per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. E il rapporto tiene conto anche del comportamento dei cittadini che, a Bari, utilizzano sempre meno le automobili, tant'è che registriamo un tasso più basso di motorizzazione rispetto ad altre città. Questi dati, inoltre, confermano la buona qualità dell'aria della nostra città, e con la flotta in arrivo di nuovi autobus dell'Amtab, che entreranno in servizio a partire dal prossimo anno, di certo potremo migliorare l'offerta del trasporto pubblico ed eliminare dalla strada decine di mezzi obsoleti e quindi più impattanti da un punto di vista atmosferico". Fonte: Comune di Bari
Emilia-Romagna: firmato il nuovo patto per il trasporto pubblico regionale e locale E' stato firmato a Bologna il nuovo "Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020" dell'Emilia Romagna, Membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. L'intesa, siglata nella giornata nazionale degli Stati generali per il Trasporto Pubblico (sempre a Bologna), prevede impegni e investimenti a carico di ogni firmatario, per arrivare a ridisegnare sia il settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani. Una realtà che interessa oltre 1 milione di passeggeri al giorno (850 mila su gomma e 150 mila su ferro) e 7.230 lavoratori in aziende che, insieme, hanno un fatturato annuo di 650 milioni euro. Accanto al rinnovo pressoché totale del materiale rotabile ferroviario entro il 2019 e di un ulteriore 20% dei mezzi sulle strade da qui al 2020 (75 nuovi treni e 600 autobus), il patto punta a realizzare l'integrazione tariffaria ferro-gomma (circa 36 mila pendolari del servizio ferroviario potranno viaggiare gratis in bus in 13 città), e poi la bigliettazione elettronica, oltre ad un nuovo progetto di riforma della governance sia su ferro sia su gomma che punta a rafforzare il servizio e a ridurne i costi. Sarà inoltre avviato un piano di investimenti per riqualificare le ferrovie regionali e sostenere il progetto di trasferimento allo Stato. Le novità per i passeggeri: applicazioni web per acquistare i biglietti, 'Mi muovo' diventa un borsellino elettronico e risparmi per gli abbonati treno+bus Promuovere l'uso delle tecnologie per aumentare l'uso integrato dei mezzi del trasporto pubblico. In particolare, il piano prevede che siano sviluppate applicazioni di "Infomobilità" per fornire a chi viaggia in tempo reale gli orari aggiornati di autobus e treni, e per consentire gli acquisti dei biglietti tramite cellulari (avvicinando il telefonino al validatore), su internet con Qr code oppure direttamente a bordo degli autobus con bancomat e carte di credito contactless. Un'ulteriore novità riguarderà la carta "Mi muovo", oggi tessera degli abbonati al trasporto pubblico. Dal settembre 2018 diventerà anche un borsellino elettronico per tutti i cittadini, per acquistare biglietti singoli di autobus e treni regionali. Sempre da settembre 2018 tutti gli abbonati, mensili o annuali, al servizio ferroviario regionale non dovranno più pagareun doppio abbonamento ma potranno viaggiare gratuitamente sugli autobus di 13 città (i 9 capoluogo più Imola, Carpi e Faenza) se queste sono il punto di partenza o arrivo del proprio abbonamento ferroviario. Si tratta di un risparmio medio annuo di circa 180 euro per 36 mila abbonati, studenti e lavoratori pendolari. Nuovi autobus e treni: oltre 1 miliardo per rinnovare treni e stazioni, 96 nuovi convogli, 600 nuovi bus ecologici. Per il nuovo materiale è previsto un investimento di risorse pubbliche pari a oltre 900 milioni di euro che, sommati alle risorse previste nel piano triennale di ammodernamento delle stazioni, superano 1 miliardo di euro. Entreranno in servizio 96 nuovi convogli, di cui 75 entro il 2019, grazie ad un investimento complessivo di 750 milioni di euro. Tra le novità, nel 2018 saranno potenziate le tratte ferroviarie Bologna-Ravenna (con riduzione dei tempi a 60 minuti) e Bologna-Rimini (44 minuti). Sarà completato anche il collegamento alta velocità tra Bologna e Venezia. Entro il 2020 saranno rinnovati 600 nuovi autobus grazie ad un investimento di 160 milioni di euro, di cui 80 a carico del bilancio regionale. Saranno così sostituiti i mezzi più obsoleti della flotta: dopo i 191 nuovi bus (diesel euro 6) arrivati nel 2017, 70 (a metano, ibridi o elettrici) circoleranno nel 2018 e i restanti 339 entro il 2020. Una nuova governance per i trasporti e 1 miliardo di investimenti in 10 anni per l'efficientamento tecnologico e la sicurezza dei treni. Un'unica azienda per il trasporto ferroviario, da 9 a 4 gestori per i bus urbani, verso un'holding regionale. Ferrovie. Dal gennaio 2019 si arriverà a un'azienda unica per il trasporto ferroviario dell'Emilia-Romagna, che riunirà i due gestori del servizio di trasporto su ferro, Trenitalia e Tper. Mentre per quanto riguarda la gestione delle infrastrutture, sempre oggi è stata firmata un'intesa tra Regione, Fer (attuale gestore regionale) e Rfi (gestore della rete nazionale) per avviare il percorso di trasferimento a Rfi della gestione di tutti i 1.400 chilometri di rete ferroviaria dell'Emilia-Romagna. In prospettiva, l'obiettivo è quello di trasferire allo Stato l'intera rete ferroviaria, per adeguarla dal punto di vista tecnologico e innalzarne il livello di sicurezza attraverso un piano decennale di investimenti da oltre 1 miliardo di euro contenuti nel masterplan allegato all'intesa. Il prossimo passaggio sarà nel 2018 la riclassificazione da parte del Governo, d'intesa con le Regioni, delle tratte regionali a ferrovie d'interesse nazionale (che qui potrebbe riguardare la Parma-Suzzara-Ferrara; la Bologna-Portomaggiore; la Casalecchio-Vignola; la Reggio Emilia-Sassuolo; la Reggio Emilia-Guastalla), per giungere nel 2019 al subentro da parte di Rfi nella gestione di tutte le linee regionali ed entro il 2020 al trasferimento allo Stato, con un risparmio da parte della Regione dei relativi costi. Autobus. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, il patto prevede di arrivare alla fusione delle 9 agenzie provinciali dei gestori dei servizi pubblici autofilotranviari in 4 nuovi soggetti con le medesime funzioni (Modena e Reggio Emilia; Bologna e Ferrara; Parma e Piacenza; Romagna), come previsto dalla legge regionale 30/98 e nel rispetto delle clausole sociali di salvaguardia dei livelli occupazionali del personale. In discussione anche la proposta di aggregare in un'unica holding regionale le aziende di trasporto a maggioranza pubblica (Tper, Tep, Start Romagna e Seta) con l'obiettivo di creare un unico operatore con dimensioni patrimoniali, capacità tecniche e di investimenti e competenze che ne aumentino la competitività. Fonte: Eco dalle Città
Il Comune di L'Aquila aderisce alla Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia Il Comune di L'Aquila, rappresentato dall'Assessorato alla Mobilità e Trasporti, ha ufficialmente aderito alla Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. Lanciata a febbraio 2014 a Roma, presso la sede dell'Associazione, la Piattaforma ha l'obiettivo di creare principalmente un tavolo di confronto in TTS Italia tra il mondo dell'offerta, fortemente presente nell'Associazione, e della domanda rappresentata appunto dagli Enti Locali sul tema degli ITS, sull'attuazione concreta sul territorio dei temi oggetto del Decreto del 1° Febbraio 2013 e del Piano d'Azione ITS Nazionale. Inoltre, la Piattaforma vuole rendere disponibili agli Enti Locali, in special modo al personale tecnico, dei servizi di supporto operativo, informazione e formazione sugli ITS, anche personalizzabili in base alle singole esigenze, al fine di facilitare l'accesso alle regole tecniche e alle informazioni sui Sistemi Intelligenti di Trasporto necessarie per la loro implementazione sul territorio. Il fine ultimo è di sensibilizzare gli Enti Locali sui benefici tangibili che gli ITS possono apportare attraverso azioni di conoscenza per i decisori e per i tecnici.
Milano: un bando per 12mila biciclette nell'area metropolitana Sono 85 i Comuni della Città Metropolitana di Milano che hanno aderito all'accordo per l'estensione del servizio di biciclette in condivisione a stallo libero e il bando per consentire agli operatori di partecipare alla selezione è stato pubblicato nei giorni scorsi. L'ampliamento dell'attuale flotta di biciclette nell'area metropolitana sarà progressivamente di ulteriori 12.000 veicoli rispetto a quelli già presenti sul territorio di Milano. Le nuove biciclette avranno il doppio logo, del Comune di Milano, Membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, e della Città metropolitana. Il servizio consentirà alle biciclette di muoversi liberamente nei territori dei Comuni che aderiscono. Sarà compito dei gestori monitorare e riequilibrare la localizzazione della flotta affinché mediamente 12.000 biciclette stiano a Milano e 12.000 nel resto dell'area metropolitana. Il bando ha scadenza mensile e la prima è prevista per il 31 dicembre. Successivamente verrà siglato un accordo operativo tra i Comuni e la Città metropolitana. Si prevede l'affidamento ai gestori che si saranno aggiudicati questi lotti entro la seconda metà di gennaio e le prime nuove biciclette saranno disponibili da inizio febbraio. Il bando resterà attivo fino al raggiungimento delle 12.000 biciclette richieste. Ogni mese verranno raccolte le manifestazioni di interesse da parte dei gestori che dovranno prevedere una flotta composta minimo da 1.000 e massimo da 3.000 biciclette al fine di garantire una pluralità di gestori del servizio. Fra le altre condizioni che saranno esposte nel bando gli operatori dovranno garantire la tracciabilità dei veicoli e, nel rispetto della privacy dei soggetti iscritti al servizio, il monitoraggio dei percorsi nonché il recupero di ogni veicolo lasciato in modo inopportuno entro 48 dalla segnalazione da parte del Comune di Milano, di Città Metropolitana o dei Comuni aderenti. Già da metà dicembre invece sarà consentito agli attuali operatori, Mobike e Ofo, di allargare il servizio oltre i confini di Milano nella Città Metropolitana senza però che sia ampliata la flotta. Per fornire il servizio nella Città Metropolitana i gestori dovranno versare al Comune di Milano 15 euro per ogni bicicletta per l'utilizzo del suolo, la manutenzione delle aree pubbliche e l'implementazione del sistema di monitoraggio e controllo del servizio che i tecnici del Comune di Milano effettueranno anche per l'area metropolitana. Inoltre, per un valore di altri 15 euro a veicolo, i gestori dovranno realizzare, nell'area metropolitana, servizi a favore della ciclabilità come posa di rastrelliere, attività di comunicazione, indirizzamento e segnalazione al cittadino, opere che saranno coordinate da Città Metropolitana. Infine sarà attivato un deposito cauzionale del valore di un euro per ogni bicicletta a carico dei gestori che verrà utilizzato per eventuali operazioni di recupero e custodia delle biciclette da parte delle amministrazioni pubbliche. Fonte: Eco dalle Città
Regione Piemonte: da febbraio si sperimenta il "borsellino elettronico" per la bigliettazione "Più viaggi e meno spendi" è lo slogan scelto dalla Regione Piemonte, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, per avviare la sperimentazione, da febbraio 2018, di un nuovo sistema di pagamento sui trasporti pubblici. Il piano a cui sta lavorando la Regione è quello di superare l'attuale sistema di pagamento di autobus e treni per promuovere forme di fidelizzazione differenti. A medio-lungo termine non più titoli annuali, mensili o settimanali per viaggiare su una certa tratta, ma una sorta di "borsellino" elettronico sul quale il prezzo delle corse varierà a seconda della quantità, della tipologia di chilometri percorsi, dell'orario e dei giorni della settimana. I primi a testarlo saranno i viaggiatori degli autobus della provincia di Cuneo, dove il biglietto elettronico Bip funziona a pieno ritmo: lì è già piuttosto rodata l'integrazione tra le diverse modalità di trasporto – autobus e treni – e un solo consorzio, Grandabus, gestisce la quasi totalità delle linee automobilistiche. Non si tratta di aumenti, ma di tariffe personalizzate e flessibili, pensate per allargare la platea degli utenti rendendo il trasporto pubblico una modalità più appetibile per chi deve spostarsi. Nei giorni scorsi sono iniziate, nell'assessorato regionale ai Trasporti diretto da Francesco Balocco,le riunioni per concretizzare quelle che finora erano solo intenzioni, e per definire i dettagli della sperimentazione alla quale collaborerà anche Siti, l'Istituto Superiore di innovazione nato dall'accordo tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo. Le valutazioni fatte dalla Regione sono che questo dovrebbe essere un modo per verificare se le persone siano disposte a modificare le proprie abitudini di mobilità. Non esistono per ora, in Italia, forme di pagamento di questo tipo applicate su area vasta. Qualche esempio c'è in Trentino Alto Adige, dove però il "borsellino" non funziona in maniera integrata. L'obiettivo è infatti partire dagli autobus, ma arrivare poi ai treni, consentendo a chi ha una tessera di viaggio di usare indistintamente i due mezzi e accumulare "punti sconto" sia a bordo degli autobus sia dei treni. Fonte: Clickmobility
Sviluppo urbano sostenibile: 23mln a Pescara, L'Aquila, Teramo e Chieti La Regione Abruzzo, attraverso i fondi del Por Fesr 2014-2020, investirà 23 milioni di euro per lo sviluppo urbano sostenibile e migliorare quindi la vivibilità e la qualità della mobilità in quattro capoluoghi di provincia abruzzesi: Pescara, L'Aquila, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, Teramo e Chieti, con una Strategia urbana sostenibile (Sus). La ripartizione delle risorse – cui si sommerà una premialità di compartecipazione minima del 20% – prevede l'assegnazione di fondi ai Comuni di Pescara (6.900.000 euro), Chieti (6.210.000 euro), all'Aquila (5.290.000 euro) e Teramo (4.600.000 euro); la compartecipazione di ciascun Comune farà lievitare il totale dei fondi investiti a 29.772.651,01 euro. Con i fondi erogati saranno effettuati interventi a infrastrutture esistenti, per il rinnovo del materiale rotabile, riqualificazione dei poli di attrazione per attrarre visitatori e soprattutto l'acquisto di strutture per l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale. Con le risorse assegnate saranno acquistati 133 antenne wi-fi e sensori di rilevamento dell'inquinamento atmosferico, e 33 autobus elettrici per favorire la riduzione dell'emissione di carbonio; realizzati 60 km di percorsi TPL "intelligenti"; acquistate 60 colonnine per la ricarica di veicoli elettrici; realizzati interventi mirati alla tutela dei poli di attrazione culturali e ambientali (a Pescara sarà realizzata la pista ciclabile nella pineta dannunziana; all'Aquila è prevista la ristrutturazione dell'ex Zecca; a Chieti sarà recuperato l'ex mercato ittico; a Teramo sarà riqualificato l'ex mercato del centro storico). I Comuni riceveranno, infine, un contributo di 40mila euro per la redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS). Fonte: www.trasporti-italia.com
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