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INTERVISTA A LUIGI CARRARINI, PROJECT MANAGER SMART ROAD E RESPONSABILE UNITÀ INFRASTRUTTURAZIONE TECNOLOGICA IMPIANTI DI ANAS
CARRARINI: "ECCO LE SMART ROAD DI ANAS: FIBRA OTTICA, WI-FI, ENERGIA PULITA E DRONI. REALTÀ POSSIBILE GIÀ NEL 2018"
Fibra ottica, wi-fi, frequenze dedicate alla comunicazione tra i veicoli, energia pulita, droni per controllare dall'alto e un'infinità di dati da gestire e trasformare in servizi utili e affidabili. E' in sintesi il panorama della strada del futuro che Anas - con un investimento di circa 160 milioni - sta cercando di portare nel presente. "Contiamo di inaugurare i primi chilometri di smart road sull'autostrada del Mediterraneo (ex-Salerno-Reggio Calabria, ndr) nel secondo semestre del 2018 - annuncia Luigi Carrarini, Project manager Smart road in Anas, che in questa intervista a TTS Italia spiega nel dettaglio l'architettura tecnologica delle strade intelligenti e gli ostacoli (anche normativi) da superare.
Ing. Carrarini, che cosa è oggi una smart road? La parola "smart" applicata alle strade racchiude concetti nuovi sui quali Anas sta lavorando da tempo. Nel passato abbiamo parlato di strada intelligente oggi spostiamo l'attenzione su un modello di strada originale multifunzione, multi servizi, più sicura. Come sarà la nostra smart road? Innanzitutto sicura, con un alto tasso di informazione e molti servizi per gli utenti, un tessuto indispensabile per l'avvento della guida autonoma. Stiamo utilizzando alcuni concetti del ferroviario per impostare lo sviluppo delle smart road: la guida vincolata ai binari del treno, insieme a una serie di tecnologie ad alto contenuto innovativo, garantiscono maggiore sicurezza alla circolazione ferroviaria. E' questo quello che noi vorremmo riprodurre sulla strada con i distinguo obbligatori, chiaramente. La sfida è anche più difficile sulle strade della rete Anas che, a differenza delle autostrade, non hanno strutture di monitoraggio del traffico, come i caselli. Metteremo in campo infrastrutture,come ad esempio i varchi intelligenti in grado di gestire i flussi di traffico, da attivare in caso di emergenza.
Di quali infrastrutture si tratta? Abbiamo bisogno di fare un investimento conservativo nel tempo che ci permetta di stare al passo con i continui sviluppi della tecnologia. Puntiamo quindi sul futuro 5G per la trasmissione dati, avremo due sistemi di comunicazione wireless, il primo sistema per la guida autonoma o semiautomatica ed un secondo, denominato "wi-fi in motion" con una latenza bassissima in grado di garantire il trasferimento di dati senza interruzione anche a 130 km orari: sotto i 100 millisecondi non ci accorgiamo della discontinuità, lo standard che viene richiesto è di 50 millisecondi. Inoltre, il wi-fi in motion permetterà di connettere device mobile degli utenti della strada per usufruire gratuitamente dei servizi di infomobilità e per la sicurezza e comfort di viaggio. Cito alcuni servizi come l'SOS on board, il calcolo di percorsi alternativi, la segnalazione di cantieri o la presenza di code. Alcuni più avanzati come la ripetizione a bordo della segnaletica, le notizie sulla condizione del manto stradale o situazioni di pericolo. Voglio sottolineare che queste informazioni saranno certificate: è vero che anche oggi volendo si possono ottenere da diverse fonti, ma questa grande quantità di dati raccolta sulle smart road apre la porta a una serie di evoluzioni molto utili: per esempio noi saremo in grado di geolocalizzare i veicoli, sapere a che velocità viaggiano, in che lingua parla il conducente e che tipologia di merci sta trasportando.Sia inteso per sfruttare al meglio questo patrimonio avremo bisogno anche di interventi normativi. L'energia necessaria all'utilizzo della tecnologia sarà prodotta in maniera rinnovabile nelle "green island", ove pensiamo di installare degli hangar per i droni: ci saranno utilissimi nel monitoraggio del traffico, in caso di code e incidenti per portare mezzi di primo soccorso come defibrillatori o cassetta per medicazioni, per il controllo delle infrastrutture critiche nei punti inaccessibili con altri mezzi. Per fare questo, però, occorre anche modificare la legge europea sui droni.
Quali sono gli interventi normativi necessari per lo sviluppo delle smart road? Oggi il Codice della strada è scritto per la classica interazione veicolo-strada con pannelli a messaggio variabile, segnaletica orizzontale e verticale e così via. Se cambiamo radicalmente il contesto anche il Codice necessariamente dovrà tener conto del progresso tecnologico della strada, recependo una serie di innovazioni soprattutto nell'uso dei dati e delle informazioni.
Oltre al wi-fi in motion, qual è l'altro sistema di comunicazione? Il progetto prevede anche un nuovo standard (Dedicated Short Range Communications -DSRC ITS G5)per la comunicazione dei Veicoli con l'infrastruttura, che consentirà in un prossimo futuro l`implementazione di servizi innovativi ed interattivi di infomobilità, sicurezza e connettività, nell`ottica della gestione intelligente di tutte le infrastrutture stradali con servizi orientati al dialogo veicolo - infrastruttura e tra i veicoli stessi (Vehicle-to-Infrastructure e Vehicle-to-Vehicle). In particolare si tratta dell'uso della frequenza IEEE 802.11.P già indicata dalla Direttiva ITS come dedicata alla sicurezza stradale e che il ministero dello Sviluppo economico dovrà licenziare come destinata agli ITS. Questo permetterà ai veicoli di dialogare tra loro in modo protetto, di grande utilità in molti casi e in grado di prevenire incidenti. Inoltre la sensoristica a bordo veicolo ci dà la possibilità di monitorare la strada in maniera diretta e diffusa. Questo significa avere dati certi ad esempio del comfort di guida - e ci tengo a dirlo - nel rispetto della privacy potremo monitorare comportamenti di guida e abitudini dei nostri clienti.
Sull'uso di questi standard vi siete confrontati con le case costruttrici? Abbiamo scelto uno standard riconosciuto sia in Europa sia in USA per la comunicazione V2I (Veicolo-Infrastruttura) e quindi scommettiamo sull'unica tecnologia ora a disposizione. Anas farà la sua parte per le infrastrutture, nel contemposi denota molto interesse da parte delle case automobilistiche sia per il nuovo che per l'aftermarket.
Anas sta lavorando perché la A2 Autostrada del Mediterraneo diventi la prima vera smart road in Italia. A che punto siamo con questo progetto? Il bando da 20 milioni di euro che abbiamo pubblicato lo scorso giugno è in stato avanzato di aggiudicazione con la richiesta di offerta tecnica in corso. La trasformazione in smart road dell'A2, l'autostrada del Mediterraneo, ci darà anche la possibilità di superare alcuni gap infrastrutturali a favore di un maggior livello di sicurezza. E' questo un altro beneficio della tecnologia per una strada Smart.
Pochi mesi fa avete pubblicato altri bandi per la prima rete di smart road... Sì, oltre alla A2 Autostrada del Mediterraneo sulla Gazzetta Ufficiale del 14 novembre 2016 sono stati pubblicati altri quattro bandi di gara telematici, del valore complessivo di 140 milioni di euro, per una procedura di accordo quadro, attualmente in iter di aggiudicazione, relativa alla fornitura ed installazione di sistemi tecnologici avanzati Smart Road per circa 2.500 km di rete Anas distribuiti su tutto il territorio nazionale. Nel dettaglio, i quattro bandi di gara prevedono un investimento di 60 milioni di euro per l'implementazione tecnologica di circa 1.500 km distribuiti su tutta la rete Anas, a cui si aggiungono - fino ad arrivare ad una copertura di circa 2.500 km - 30 milioni di euro per gli interventi sul Grande Raccordo Anulare di Roma e sull'Autostrada A91 Roma-Fiumicino; 30 milioni di euro per la dotazione tecnologica lungo l'itinerario "Orte - Mestre" della E45 ed E55 e 20 milioni di euro per quella dell'Autostrada A19 "Palermo-Catania".
Quali sono i tempi per vedere la prima vera smart road italiana? Anas conta di realizzare i primi chilometri di Smart Road della A2 nel secondo semestre del 2018, intanto partirà una sperimentazione del wi-fi in motion nei prossimi mesi sulla Roma-Fiumicino.
Anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta lavorando sulla definizione e gli standard per le strade intelligenti. Un lavoro al quale anche TTS Italia sta prendendo parte. Qual è la posizione di Anas in questo contesto? Sin da subito sui temi della Smart Road vi è stata una grande sintonia tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'Anas. L'Italia in questo momento sta dando moltissima attenzione a questo aspetto, tanto che nel prossimo G7 dei Trasporti in programma a Cagliari ci sarà una sessione dedicata a questo tema.
La Commissione Europea ha indicato il 2019 come l'anno in cui inizierà un processo normativo e attuativo per le smart road dell'Unione. E' in linea con quanto sta avvenendo in Italia? Certo, anche se devo dire che l'Italia dovrebbe fare uno sforzo in più e partecipare più attivamente ai tavoli europei ed internazionali...
Chi è Luigi Carrarini. Laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso l'Università "La Sapienza" di Roma, è attualmente Responsabile dell'Unità Infrastrutturazione Tecnologica Impianti, della Direzione Operation e Coordinamento Territoriale di Anas. Tra gli incarichi ricoperti in Anas: project manager della "Smart Road" Anas; project manager del sistema di telecontrollo nelle gallerie; responsabile dei sistemi tecnologici su circa 26.000 km di strade, circa 1300 gallerie per uno sviluppo di circa 800 km; responsabile della progettazione per la manutenzione straordinaria e per le nuove opere dei sistemi tecnologici nelle infrastrutture stradali; responsabile del Coordinamento per le attività amministrative e tecniche e per il monitoraggio dell'applicazione della Direttiva Europea 54/2004/EC e del Dlgs 264/06 riguardante "Minimum Safety Requirements for Tunnels in the Trans-European Road Network"; responsabile degli interventi di efficientamento energetico nelle infrastrutture stradali. È membro del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) SC 64C per la redazione della nuova norma "Impianti elettrici nelle gallerie stradali e ferroviarie"; Vicepresidente del Comitato Tecnico D5 "Esercizio delle Gallerie stradali" dell'Associazione Mondiale della Strada, AIPCR Italia, quadriennio 2016-2019; Consigliere di Amministrazione della Fondazione Fastigi. In precedenza si è occupato di Sicurezza di Sistema e di Impianti in Italferr Spa, società del Gruppo Ferrovie dello Stato in ambito Alta Velocità e linee tradizionali.
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HERE
Here è leader mondiale delle mappe, servizi e sistemi di geolocalizzazione: un colosso da oltre un miliardo di euro di fatturato e una quota di mercato dell'80%. L'azienda nacque nel 1985 in California. L'anno scorso, l'ultimo passaggio di proprietà al consorzio di case automobilistiche tedesche formato da Audi, BMW e Daimler e quindi anche dai marchi principali collegati,Volkswagen, Seat, Skoda, Porsche e Mercedes. La società opera in tutto il mondo e dà lavoro a circa 7mila persone.
HERE in numeri
I partner tecnologici HERE Le sue mappe e i suoi servizi sono integrati nelle auto di numerosi marchi, tanto che l'azienda dichiara di essere presente in quattro sistemi di navigazione integrati su cinque per le vetture vendute in Europa e Nord America. Infine, Here collabora anche con aziende non appartenenti all'automotive come FedEx, Oracle, SAP, Amazon, Baidu, Microsoft, Sam sung e Yahoo. Del resto l'azienda è leader nella produzione di mappe digitali e non soltanto nel settore della navigazione.
I PRODOTTI DEL MOMENTO
Here è ora è una Open Platform pronta per le sfide del futuro Le aziende e i gli sviluppatori saranno ora in grado di unire dati e servizi propri nella piattaforma dati HERE , una piattaforma 'collaborativa' che creerà un nuovo modo di vedere il mondo. I dati HERE, i servizi come il traffico, il routing, la geocodifica e numerosi altri servizi, sono oggi al centro della nostra offerta, ma in un futuro vicino, con una complessità di domande sempre crescente, la gente chiederà al mondo sempre più livelli informativi, connessioni complesse e sempre piu' fonti di informazione. A questa esigenza HERE risponde con la parte 'OPEN' della nostra nuova piattaforma che permetterà ai proprietari dei dati, gli sviluppatori e agli altri di aggiungere, mescolare e manipolare i dati per se' stessi o per gli altri, 'toccando' con mano la piattaforma, come mai prima è accaduto nel mondo delle informazioni di dati. Così tra i fornitori dei contenuti dati per la piattaforma potremmo vedere produttori di automobili, imprenditori, autorità di transito, agenzie governative e moltissimi altri attori. Tutto questo utilizzando le nostre API (https://developer.here.com/)
Nel 2017 Here lancerà nuovi servizi che indicheranno le condizioni di traffico (Here Real Time Traffic), gli avvisi di pericolo (Here Hazard Warnings), i segnali stradali (Here Road Signs) e i parcheggi in strada (Here on the Street Parking) Come sarà possibile? I nuovi servizi, primi al mondo nel loro genere, piuttosto che fare affidamento sui dati GPS (probe data), elaboreranno dati in tempo reale inviati dai sensori montati a bordo di auto di diverse marche. Il progetto è rivoluzionario: è la prima volta che i dati aggregati verranno elaborati direttamente dalle auto. Ovviamente Here inizierà avvalendosi della collaborazione di Audi, BMW e Mercedes-Benz, i tre azionisti di riferimento. Saranno processati tutti i tipi di dati: velocità, posizione, tempi di frenata, uso del lampeggiante di pericolo o dei fari antinebbia, oltre che quello dei tergicristalli, trazione dei pneumatici, e uso di videocamera. Insomma la società utilizzerà i dati per costruire una rappresentazione in tempo reale della rete stradale. Indicherà eventuali pericoli e indicazioni di traffic mirate per i conducenti, le città e anche per autorità locali e governi. Here, insomma, fornirà un ciclo continuo di informazioni agli automobilisti, dando il senso di ciò che sta accadendo, in modo da prevedere e pianificare in anticipo viaggi e spostamenti.
L'App è HERE WeGO
HERE WeGo vi darà dettagliate indicazioni di navigazione ed informazioni per raggiungere le vostre destinazioni a seconda del mezzo che volete utilizzare, in auto, in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici. Tutto in un'unica App per viaggiare nella tua città ! HERE WeGo funziona anche con le mappe offline per l'Italia e altri 100 paesi al mondo ed è GRATIS.
La nuova partnership HERE and Pioneer
Unendo le loro tecnologie complementari nel mondo della localizzazione e dell'automotive, HERE e Pioneer abiliteranno una SD (standard definition) ed una HD (high definition) senza pari nel settore, per scala e per livello di qualità.
Per contatti e informazioni: Simona Marinelli - simona.marinelli@here.com
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Octo Telematics e OT rivoluzionano il car sharing con EasyOpen di Omoove, un servizio alimentato dal Secure IOT Cloud di OT OT (Oberthur Technologies), leader globale nella fornitura di software e servizi integrati per la sicurezza, e Omoove, società di Octo Telematics, leader europeo nella fornitura di soluzioni tecnologiche innovative per la mobilità condivisa, e socio ordinario di TTS Italia, hanno annunciato la loro collaborazione per trasformare la user experience e per una maggiore sicurezza nei servizi di car sharing. Le due aziende hanno presentato al Mobile World Congress di Barcellona Easyopen, servizio alimentato dal Secure IOT Cloud OT che trasforma lo smartphone nelle chiavi dell'automobile. EasyOpen coniuga l'esperienza OT nei servizi per la sicurezza di smartphone e wearable con l'esperienza pluriennale di Omoove nelle piattaforme di car sharing e tecnologie di bordo. Fino a oggi, la maggioranza dei sistemi di car sharing si è basata sulla comunicazione diretta tra i componenti installati sui veicoli e la centrale operativa. Questi sistemi online creavano latenze per gli utenti, rendendo i veicoli potenzialmente esposti a usi illeciti. Per offrire un livello superiore di affidabilità e risolvere i problemi legati alle latenze, EasyOpen introduce l'uso di uno smartphone dotato di tecnologia NFC (Near Field Communication) in grado di gestire in modo rapido e sicuro l'accesso ai veicoli, permettendo agli utenti di interagirvi direttamente grazie a un dispositivo che già possiedono, anche se lo smartphone è fuori copertura o ha esaurito la batteria. Il servizio può essere inoltre esteso a ogni dispositivo indossabile dotato di eSE (embedded Secure Element) e che supporti l'NFC. Basandosi sul Secure IOT Cloud di OT, EasyOpen garantisce l'autenticazione dello smartphone dell'utente e conserva in modo sicuro le chiavi digitali nell'eSE dal momento dell'iscrizione a quello dell'effettivo uso del servizio, permettendo una user experience estremamente semplice, intuitiva e rapida. Dopo essersi registrati al servizio tramite l'applicazione EasyOpen fornita da Omoove, gli utenti potranno usare il loro smartphone per trovare immediatamente i veicoli presenti nell'area, prenotando così quello desiderato. Le chiavi digitali saranno inviate al dispositivo dell'utente in modo sicuro tramite il Secure IOT Cloud OT. Sarà sufficiente posizionare lo smartphone vicino al parabrezza per sbloccare la portiera. L'eSE di OT installato sull'NFC delle automobili garantirà una comunicazione sicura tra il dispositivo dell'utente e l'auto, permettendo anche la gestione da remoto dei diritti di accesso a livello della macchina. In caso di smarrimento o furto del dispositivo, la chiave digitale sarà disattivata da remoto per evitarne un utilizzo improprio. "OT è un fornitore strategico per l'industria automobilistica e dei dispositivi mobili. Questo ci permette di avere una posizione privilegiata per stabilire un collegamento sicuro e affidabile tra smartphone e automobile. Octo Telematics ha già confermato la sua capacità di implementare servizi automotive in scala nel settore delle assicurazioni basate sull'utilizzo (UBI) e siamo davvero lieti di collaborare con loro, che hanno l'ambizione di reinventare l'esperienza di car sharing." ha dichiarato Viken Gazarian, Deputy Managing Director of Connected Device Makers business di OT. "Come pioniere e leader nella telematica assicurativa, Octo pone l'innovazione al centro della sua crescita. L'accordo tra Octo e OT ci permette di sfruttare l'esperienza reciproca nelle soluzioni automotive e nelle applicazioni IoT, settori nei quali entrambe le aziende stanno investendo, e di rispondere alle esigenze del mercato emergente della sharing mobility per i gestori di flotte o per gli operatori del car sharing. Digitalizzare e proteggere le chiavi nei dispositivi dell'utente finale è il primo risultato dell'accordo, guidato da Omoove, concentrata sulle soluzioni di sharing mobility, e OT, riconosciuta esperta nel campo della sicurezza dei servizi digitali per smartphone e wearable, in aggiunta al settore automotive. Si tratta di un asset chiave per offrire ai clienti Omoove una soluzione pronta all'uso e completamente sicura, supportata da tecnologie all'avanguardia, per una user experience unica." ha dichiarato Giuseppe Zuco, CEO di Omoove e co-founder di Octo Telematics. Per maggiori informazioni: Adriana Zambon - press.it@octotelematics.com
SWARCO MIZAR: COME I "BIG DATA" MIGLIORANO LA QUALITA' DELL'ARIA L'inquinamento atmosferico è un problema mondiale in costante aumento, causato da un numero sempre crescente di persone e dalle loro abitudini di consumo. L'unione tra il progresso tecnologico e i "big data" permette oggi di prevedere l'inquinamento atmosferico, proprio come si può prevedere il tempo meteorologico. La soluzione OMNIA di SWARCO Mizar integra i dati in tempo reale relativi alla qualità dell'aria ed alle previsioni di emissioni, da 1 a 4 giorni. Le informazioni sono integrate, all'interno delle visualizzazioni cartografiche di OMNIA, in forma di mappa termica, con i dati di traffico e con lo stato delle apparecchiature. I dati relativi alla qualità dell'aria sono disponibili per 67 paesi in tutto il mondo, per un totale di 5.445 miliardi di persone, con un livello di servizio del 99,9%. Nucleo del software sono i "big data" e le tecniche di Machine Learning per determinare la dispersione ed il flusso di inquinamento dell'aria a partire da una combinazione di insiemi di dati stratificati. Questi ultimi sono raccolti da un insieme eterogeneo di sensori governativi, satellitari, modelli meteorologici, dinamiche di trasporto, e da altre fonti ambientali. Questa combinazione, insieme ad algoritmi proprietari, offre agli utenti i dati relativi alla qualità dell'aria, con un livello di risoluzione corrispondente al singolo isolato cittadino. La soluzione include dati storici e dati in tempo reale per le principali sei inquinanti (NO2, CO, SO2, PM10, PM25, O3). L'aggiunta di sensori dedicati non è necessaria per la soluzione, ma può contribuire a fornire una maggiore qualità dei dati relativi alla qualità dell'aria. Sono attualmente in corso test per valutare la reale possibilità di utilizzare questi dati per l'attuazione di decisioni strategiche di controllo della mobilità come ad esempio la regolazione dei cicli semaforici e l'informazione all'utenza mediante pannelli a messaggio variabile
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Almaviva e Hit Rail firmano un accordo strategico per i servizi di interoperabilità e IT nel settore ferroviario europeo Un accordo strategico di cooperazione per i servizi di interoperabilità è stato firmato tra Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, e Hit Rail b.v. Consentirà l'aumento della connettività e lo sviluppo di sistemi ad alte prestazioni per il settore ferroviario, al fine di soddisfare le nuove Specifiche tecniche di interoperabilità (STI) europee nei settori passeggeri e merci. Almaviva, fornitore di servizi ICT per il settore trasporti e logistica leader del mercato italiano, e Hit Rail b.v., società olandese che gestisce infrastrutture per le comunicazioni di dati internazionali, hanno deciso di unire le proprie competenze e collaborare per offrire nuovi sistemi al settore ferroviario. Nel quadro di tale accordo, le aziende promuoveranno l'una i servizi dell'altra e commercializzeranno servizi congiunti ai clienti su base non esclusiva. Almaviva si concentrerà su sviluppo software, hosting di sistemi e gestione di applicazioni, mentre Hit Rail fornirà connettività e interoperabilità mettendo a disposizione la propria vasta competenza nel settore ferroviario europeo e nella relativa legislazione. Hit Rail ha una profonda conoscenza delle normative TAF e TAP, dell'interfaccia comune e dei messaggi scambiati fra imprese ferroviarie (Railway Undertakings, RU) e responsabili delle infrastrutture (Infrastructure Managers: IM). Le due aziende lavoreranno fianco a fianco su progetti congiunti per sviluppare, implementare e testare sistemi in grado di garantire la conformità alle normative TAF e TAP. L'accordo segue la stretta collaborazione sorta fra Almaviva e Hit Rail b.v. nell'ambito dello studio di una soluzione per RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Si tratta di un progetto per aiutare la Società che gestisce la rete ferroviaria nazionale a recepire alcune parti delle normative TAF europee. Il clima positivo della collaborazione nata nel quadro di questo progetto ha incoraggiato le due aziende a procedere alla firma di un memorandum d'intesa, siglato alla fine di gennaio scorso, che in futuro potrebbe dare vita a collaborazioni ancora più strette. L'accordo giunge in un momento di grande cambiamento e progresso nel settore ferroviario europeo, caratterizzato da un aumento della liberalizzazione dei sistemi ferroviari da parte dei Paesi europei in grado di stimolare l'ingresso sul mercato di nuovi operatori più piccoli. Allo stesso tempo, l'Unione europea introdurrà nuove normative relative all'interoperabilità e alle comunicazioni fra i sistemi ferroviari, che richiederanno un'interfaccia comune e un uso maggiore dei sistemi di messaggistica standard. Smeraldo Fiorentini, Direttore generale Divisione Transportation di Almaviva, afferma: "Abbiamo già sviluppato una relazione stretta con i nostri colleghi in Hit Rail, e siamo entusiasti all'idea di lavorare insieme al progetto RFI e ad altre collaborazioni future. Tutto ciò ci consentirà di offrire ai nostri clienti un servizio combinato basato sul meglio della nostra esperienza in ambito ICT, unito alla conoscenza di Hit Rail dei requisiti di comunicazione, interfacce e interoperabilità richiesti oggi dai sistemi ferroviari europei". Antonio Lopez, Amministratore delegato di Hit Rail, saluta l'accordo con Almaviva come un esempio della crescente collaborazione fra gli operatori del settore ferroviario: "Il nostro accordo con Almaviva e il lavoro svolto insieme finora sul progetto per RFI aiuteranno entrambe le nostre aziende ad ampliare la portata dei propri servizi, e offrire soluzioni ancora più potenti per IM e RU in tutta Europa, in grado di garantire la conformità alle nuove normative STI per il trasporto merci e passeggeri." Fonte: Almaviva
A maggio la Conferenza ESRI Italia 2017 Il 10 e 11 maggio si terrà a Roma, all'Ergife Palace Hotel, la manifestazione più articolata e completa a livello nazionale nel settore delle tecnologie geospaziali. Ogni anno la Conferenza Esri Italia, socio ordinario di TTS Italia, coinvolge circa duemila persone e offre un'occasione unica d'incontro per utenti nuovi e consolidati delle tecnologie e, in generale, per quanti si interessano di Sistemi Informativi Geografici, Tecnologie geospaziali, Geolocalizzazione, Geomatica. L'evento rappresenta un'occasione di confronto e di aggiornamento sugli ultimi sviluppi della tecnologia e sulle possibilità di ottenere vantaggi per il proprio business o per la propria attività. L'edizione 2017 della Conferenza sarà dedicata al tema La Geografia Digitale nell'era dell'Industry 4.0. Cogliere le opportunità della Digital Transformation e aumentare l'efficienza. Relatori di elevato profilo, approfondiranno il tema in decine di workshop tecnologici, iniziative formative, numerose sessioni parallele e presentazioni di progetti. Per il programma e la registrazione, clicca qui Fonte: ESRI Italia
ATAC: al via la campagna contro l'evasione tariffaria Atac, socio fondatore di TTS Italia, potenzia la lotta all'evasione tariffaria sui mezzi del trasporto pubblico con risultati già visibili dai dati relativi al 2016 e nel confronto positivo fra il primo bimestre 2016 e il primo bimestre 2017. Nei giorni scorsi, inoltre, Atac ha lanciato una campagna di comunicazione dedicata al tema dell'evasione dal titolo "Non farti riconoscere, paga il biglietto": testimonial d'eccezione l'attore e doppiatore Francesco Pannofino. L'azienda è infatti convinta che al momento della repressione vada affiancato quello dell'informazione e della comunicazione. Nel 2016 sono state controllate 111.740 vetture, con una media di cinque sanzioni al giorno per agente. Nell'anno appena trascorso c'è stato un aumento del 26% di violazioni accertate, e quindi di sanzioni, rispetto al 2015 e del 72% se si raffronta il dato con l'anno 2014. I passeggeri controllati sono stati più di 2,1 milioni, circa 55 mila in più rispetto allo scorso anno. Nel 2016 il numero delle sanzioni ha raggiunto quasi le 126mila, a fronte delle quasi 100 mila dell'anno precedente, di cui 24.918 pagate entro i cinque giorni dalla contestazione, il 60% in più rispetto al 2015, con un incasso di oltre 1,3 milioni di euro. Mettendo a confronto i dati dei primi due mesi del 2016 (gennaio-febbraio) con quelli del primo bimestre 2017 emerge che i turni uomo, indicatore della presenza di verificatori sul territorio, sono cresciuti da 4.320 a 5.202 (+20%) e che i passeggeri controllati sono aumentati da 368.169 a 418.895 (+14%). Ciò ha consentito di migliorare anche la produttività media. Nei primi due mesi del 2017, infatti, nelle tratte dove si è concentrata la verifica, a seguito della riorganizzazione del servizio, il numero medio di sanzioni si è attestato a otto multe per agente a fronte delle cinque del 2016 (+60%). Le vetture controllate sono aumentate del 20%, passando dalle 19.019 del primo bimestre 2016 alle 22.883 del primo bimestre 2017 e le sanzioni elevate sono aumentate dell'11%, da 22.925 (I bim. 2016) a 25.387 (I bim. 2017). All'aumento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema di controllo dei biglietti hanno contribuito alcune iniziative messe in campo da Atac negli ultimi mesi. Innanzitutto sono state modificate le modalità operative con cui si svolge l'attività: i controllori, ad esempio, sono stati concentrati sulle linee dove viaggia un numero elevato di passeggeri. Quindi si è garantito maggior presidio ai varchi di accesso delle metropolitane e delle ferrovie regionali ex concesse Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Per contrastare l'evasione è stata attivata una task-force antievasione composta da 310 elementi, tutti agenti di polizia amministrativa: di questi 160 sono verificatori "a tempo pieno" ai quali, da inizio del 2017 si sono aggiunti 60 ispettori del servizio di superficie, che svolgono attività di verifica in aggiunta ai normali compiti di regolazione e controllo del servizio, e 90 fra quadri e dirigenti, per un totale di 150 risorse, che hanno dato la disponibilità ad eseguire turni di controllo. Nelle stazioni, i 310 verificatori sono affiancati da altri 75 addetti alla sorveglianza ai varchi delle linee metropolitane e ferroviarie che, pur non essendo ancora agenti di polizia amministrativa, costituiscono un deterrente per chi tenta di oltrepassare le barriere senza biglietto. Nel corso del 2017 l'attività di controllo dei titoli di viaggio sarà ulteriormente potenziata e, a tal fine, Atac sta svolgendo una selezione interna di personale per l'individuazione di figure operative. Successivamente agli esiti della selezione si procederà a reperire eventuali ulteriori risorse necessarie all'area della verifica, utilizzando gli strumenti contrattualmente previsti. Rimane comunque rilevante il tasso di evasione accertata ovvero il numero dei viaggiatori sorpresi senza titolo di viaggio al momento del controllo. Chi, incivilmente, ha deciso di viaggiare senza pagare il biglietto è il 6,2% in superficie, il 2,7% sulle linee metropolitane e il 3,2% sulle ferrovie ex concesse. L'incremento dell'attività di controlleria, in particolare sulla rete metroferroviaria e sulle più frequentate linee di superficie, ha avuto un effetto positivo anche sui ricavi da traffico, scoraggiando molti potenziali evasori e convincendoli a comprare il biglietto. Quest'attività ha concorso all'aumento dei ricavi da traffico nel 2016 del 2,2% rispetto al 2015, con circa 5,6 milioni di euro in più per Atac. L'Amministratore Unico Manuel Fantasia ha dichiarato: "Vogliamo dare un importante segnale a tutti i nostri utenti che si comportano correttamente pagando il titolo di viaggio - sottolinea l'amministratore unico di Atac, Manuel Fantasia - oggi presentiamo alla città i primi risultati della nuova gestione di Atac che sono assolutamente positivi. Un trend che si conferma anche nel 2017: nei primi due mesi dell'anno le sanzioni sono state circa 25.400 contro 22.900 circa dello stesso periodo del 2016: una crescita dell'11%. Quanto ai ricavi da traffico, a gennaio 2017 segnano un +7,3% rispetto a gennaio 2016". Fonte: Mobility Press
5T e Politecnico di Torino: uno studio dimostra i benefici della priorità semaforica Uno studio condotto da 5T S.r.l. - Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino e dal DIATI - Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture, soci ordinari di TTS Italia, dimostra i benefici legati all'applicazione della priorità semaforica dei tram attualmente in sperimentazione a Torino. I dati dimostrano che l'onda verde semaforica porta a un risparmio sui tempi di percorrenza di 5 minuti circa, cioè mediamente del 5 per cento sulla durata complessiva del percorso. Inoltre, è stato rilevato un effetto positivo anche sui consumi energetici dei tram. Gli autori dell'articolo "Effetti della priorità semaforica ed ITS sui consumi energetici dei tram: analisi in Torino"(Mario Berger, Marco Bottero, Marco Bono, Paolo Cassinelli, Bruno Dalla Chiara, Francesco Deflorio) descrivono la situazione torinese, con riferimento alla linea 4. L'intera flotta di mezzi operanti sulle linee gestite dalla GTT è monitorata costantemente al fine di garantire la regolarità del servizio e gestire nel minor tempo possibile eventuali guasti ed emergenze. A ogni operatore della centrale operativa di GTT, attiva 24 ore per tutti giorni dell'anno, è affidata la gestione e il monitoraggio di una decina di linee, raffigurate graficamente su terminali delle postazioni di lavoro. In virtù dell'esistenza di un sistema di regolazione semaforica adattativo, con la priorità semaforica per i mezzi pubblici il ciclo semaforico può variare continuamente, mitigando anche i ritardi delle correnti di traffico veicolare. Se un semaforo interrompe il moto di un tram, di fatto ne raddoppia indicativamente il consumo tra due fermate. Nello studio condotto sono stati raccolti ed elaborati dati relativi alla cinematica e ai consumi energetici di un campione dei tram in servizio sulla linea 4 di Torino, al fine di stimare il beneficio energetico atteso dalla priorità semaforica. Il beneficio sui tempi è quasi scontato, ma comunque emerge dallo studio, che si concentra però prevalentemente sull'aspetto del consumo energetico. Avendo ricavato i tempi medi di attesa dei tram ai semafori e la probabilità di passaggio senza attesa è stato possibile stimare il risparmio giornaliero sul consumo statico dovuto alla priorità semaforica per una tratta urbana di un servizio tramviario. La priorità semaforica riduce in maniera considerevole la probabilità di arresto del tram agli incroci semaforizzati e, di conseguenza, il tempo medio di attesa è sempre minore rispetto alla regolamentazione semaforica priva di priorità. A quello statico, è stato aggiunto il consumo dinamico, legato al movimento dei tram. Il risultato è che la priorità semaforica permette sia una riduzione dei tempi di viaggio per il trasporto pubblico sia un risparmio energetico, che potrebbe essere ulteriormente aumentato con uno stile di guida più prossimo al profilo di marcia teorico. Alla riduzione del tempo di viaggio consegue anche una riduzione dei veicoli necessari per espletare un determinato servizio, quindi dei costi, personale incluso; viceversa, si può incrementare la frequenza del servizio a parità, grossomodo, di risorse. Alcuni accorgimenti - tra i quali il prolungamento della fase di rosso del ciclo semaforico che precede l'arrivo del tram, lungo la sua direttrice di marcia, oltre a quello di verde all'arrivo del tram stesso, con restituzione del verde al flusso incrociante nelle fasi successive – possono aumentare ulteriormente i benefici della priorità semaforica. Un altro elemento saliente è l'aumento della frequenza di campionamento della posizione del tram durante il suo percorso e l'adozione di un valore variabile sia in funzione della fermata, sia in funzione della fascia oraria, sulla base di valori medi rilevati. Fonte: PoliFlash
Indra avanza nella realizzazione del Cielo Unico Europeo con tecnologia di nuova generazione per gestire lo spazio aereo tedesco Il fornitore di servizi di navigazione aerea DFS Deutsche Flugsicherung e la società globale di consulenza e tecnologia Indra, socio ordinario di TTS Italia, hanno installato il sistema innovativo iTEC Centre Automation System (iCAS) nel centro di controllo di Karlsruhe, che gestisce il traffico nello spazio aereo superiore della Germania. Le prove di sistema e le prime operazioni con voli reali realizzate durante la notte sono state completate con successo. Il nuovo sistema sarà completamente operativo tra novembre 2017 e febbraio 2018. Come parte di un programma di modernizzazione nazionale, iCAS sostituirà il sistema VAFORIT, attualmente in uso nel centro di controllo di Karlsruhe per gestire lo spazio aereo superiore della Germania. A questo passo seguirà l'installazione di questo sistema nei centri di controllo di Brema, Monaco di Baviera e Langen, che gestiscono lo spazio aereo inferiore tedesco. Inoltre, il sistema sarà installato nel centro di controllo di Amsterdam, gestito dal fornitore olandese di servizi di navigazione LVNL, partner di DFS. iCAS offre un maggior livello di automazione e funzionalità avanzate per la gestione del traffico 4D (3D + Tempo), previsione della traiettoria, monitoraggio del rispetto della rotta di volo assegnata e interoperabilità completa tra centri di controllo europei. Il nuovo sistema basato sulla tecnologia iTEC consente ai piloti di selezionare la rotta più diretta. Questo si traduce in un risparmio di carburante e di tempo. La sua capacità di calcolo consente di pianificare i movimenti aerei in anticipo, evitando i conflitti tra le rotte e riuscendo a gestire più traffico, in modo più fluido e con maggiore tempestività. Questo sistema è stato progettato insieme ad Indra per favorire l'introduzione di rotte aeree libere, ovvero: le rotte che consentono alle aerolinee di selezionare il percorso più conveniente. Le prove realizzate da DFS ed Eurocontrol per calcolare i benefici potenziali derivanti dell'introduzione di questo tipo di voli nel cielo della Germania, del Belgio, Lussemburgo e dei Paesi Bassi consentono di stimare un risparmio di circa 9.000 tonnellate di carburante e la riduzione di 30.000 tonnellate di emissioni di CO2 nella regione. L'implementazione di iCAS fa parte dell'alleanza iTEC che raggruppa i principali fornitori di servizi di navigazione europei. Con Indra come partner tecnologico, l'Alleanza ha sviluppato gli elementi chiave del sistema Itec, una posizione di controllore comune e un sistema per l'elaborazione dei dati di volo. Oltre al fornitore di servizio di navigazione tedesco, l'Alleanza iTEC è composta da partner provenienti dalla Spagna (ENAIRE), Regno Unito (UK), Paesi Bassi (LVNL) e Norvegia (AVINOR), insieme ad Indra come partner tecnologico. Lituania (ORO Navagacija) e Polonia (PANSA) si uniranno a marzo 2017. Karlsruhe è il secondo grande centro di controllo europeo dove si installa la tecnologia iTEC. A giugno 2016 è stata installata presso il centro di controllo di Prestwick per la gestione dei voli in rotta nello spazio aereo della Scozia e per offrire controllo oceanico nell'aerea del Atlantico Nord. Nei prossimi anni è prevista l'installazione del sistema iTEC nei principali centri di controllo europei. Il sistema gestirà il 31% del traffico aereo europeo. Nell'ambito dell'installazione del sistema iCAS nel centro di controllo di Karlsruhe, Indra ha riprogettato le postazioni dei controllori di volo. Queste postazioni sono l'interfaccia attraverso la quale i controllori interagiscono con il sistema iTEC. Grazie alla postazione, l'operatore ha la visione completa di tutto ciò che accade all'interno dello spazio che gestisce, può accedere a tutti i dati e comunicare con i piloti. Indra ha incorporato le tecnologie più all'avanguardia di presentazione grafica delle informazioni e interazione con il sistema al fine di permettere al controllore di interagire con il sistema di un modo più naturale, di semplificare l'execution delle operazioni ripetitive, aumentando l'efficacia e facilitando la gestione di un maggiore volume di traffico. Fonte: Indra
I progetti SCUTUM e CORE su "Strade & Autostrade" La rivista "Strade & Autostrade" racconta i progetti europei SCUTUM e CORE. SCUTUM (www.scutumgnss.eu), coordinato da Telespazio, socio ordinario di TTS Italia, ha validato l'uso di EGNOS nel trasporto di merci pericolose su strada in Europa fornendo servizi di tracciamento "migliorati" rispetto a quelli basati sul GPS 5, grazie a una maggiore precisione e stabilità della posizione dei veicoli tracciati. CORE (Consistently Optimised Resilient Secure Global Supply- Chains, www.coreproject.eu) è un progetto di ricerca cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del 7° Programma. Quadro, sull'utilizzo di soluzioni telematiche per migliorare la visibilità e la sicurezza della catena logistica, attraverso lo sviluppo di dimostrazioni pilota in casi reali europei e intercontinentali. Una delle dimostrazioni pilota riguarda lo sviluppo di una soluzione ITS basata su tecnologie multi-GNSS (che utilizza i sistemi europei EGNOS e Galileo, il sistema russo GLONASS 6 e quello cinese Beidou) per il tracciamento del trasporto di prodotti chimici e gas su percorsi intermodali strada-ferro in Europa. Concepita con l'obiettivo di estendere i risultati di SCUTUM, questa dimostrazione pilota è coordinata da Telespazio, e coinvolge HOYER (www.hoyer-group.com - un importante operatore logistico europeo del settore), Ministero dei Trasporti italiano, Ministero dei Trasporti francese, ERF e TTS Italia. Leggi l'articolo qui Fonte: EDI-CEM Srl - Rivista "Strade & Autostrade" - http://online.stradeeautostrade.it/
Presentazione degli strumenti innovativi per la manutenzione della flotta - Evento Dimostrativo EBSF_2 Ravenna - 13 Aprile 2017 Il team della demo EBSF_2 di Ravenna (www.ebsf2.eu), di cui fa parte anche Pluservice, socio ordinario di TTS Italia, sta organizzando un evento dimostrativo il giorno giovedì 13 Aprile a Ravenna. L'evento si propone di esaminare il potenziale della manutenzione predittiva e dell'intelligent garage per migliorare l'efficienza delle flotte di autobus, presentando soluzioni in prova all'interno del progetto EBSF_2, nel sito pilota di Ravenna. Durante la visita tecnica saranno presentati gli strumenti e le tecnologie sviluppate dal team della demo e i primi risultati ottenuti, tra i quali: - Un sensore innovativo per la qualità dell'olio e soluzioni di filtrazione fine che permettono una efficace manutenzione predittiva e una conseguente estensione del ciclo di vita dell'olio; - Un nuovo software per la gestione delle flotte che combina l'analisi dei dati dell'olio per calcolare la vita rimanente di specifiche parti del motore, e un modulo per valutare e prevedere i costi di manutenzione della flotta. L'evento si terrà presso l'hotel NH Hotel Ravenna, Piazza Goffredo Mameli,1, - 48100 Ravenna. La partecipazione è gratuita previa registrazione entro e non oltre il 7 Aprile 2017. Per il programma preliminare, clicca qui Per la registrazione, clicca qui Per ogni eventuale informazione, è possibile contattare: Silvia Magnalardo, Pluservice, s.magnalardo@pluservice.net +39 071 7999 61 Fonte: Progetto EBSF_2
Roma Servizi per la Mobilità: premiati i Mobility Managers In tema di diffusione di cultura della mobilità sostenibile il mobility manager rappresenta ormai un punto di riferimento. Anche per questo nelle due giornate di lavoro organizzare da Roma Servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia, alla Fiera di Roma, in occasione di Motodays, non si è persa l'occasione per mettere a fuoco prospettive, risorse e investimenti ma anche per premiare i mobility manager che si sono distinti per produttività. Sono stati consegnati sette premi per altrettante categorie ai professionisti ai romani della sostenibilità. I premi previsti per il Concorso Mobility Manager 2017, sono stati divisi per categorie. Per l'"Azienda che viaggia su trasporto pubblico", si è premiato chi ha richiesto, nel 2016, il maggior numero di Metrebus card in rapporto al numero di dipendenti totali. Ad aggiudicarsi il premio, la mobility manager del Consiglio superiore della magistratura, Mara Di Giglio. Premiata anche "l'Azienda che sostiene l'uso del trasporto pubblico" ovvero quella che ha sostenuto con proprie risorse la cultura dell'utilizzo dei mezzi attraverso rateizzazione oppure con la distribuzione in termini di bonus ai dipendenti. In questo caso è stato premiato il mobility manager di Terna, Riccardo Vitelli. E ancora, per "l'European Cycling Challenge 2016" è stata premiata l'azienda che più ha sostenuto la ciclabilità con la partecipazione all'edizione European Cycling Challenge 2016. In questo premiato Paolo Tedesco, mobility manager di Sogei. Mentre per il "Sostegno alla ciclabilità" è stata premiata l'azienda che più ha investito nell'acquisto di bici, realizzazione di facilities, etc.. Nella fattispecie il Ministero dell'Economia e delle Finanze grazie al mobility manager Antonella Perroni. Il premio "Mobility manager per il Carsharing", ovvero all'azienda con il maggior numero di dipendenti che hanno aderito alla iscrizione al carsharing di Roma Capitale è stato assegnato a Giorgio di Gennaro, mobility manager di Banca d'Italia. Quello per "Navette aziendali", ovvero per la maggiore offerta di servizi navetta in termini di vetture per chilometro in rapporto al numero di dipendenti, a Enzo Talli, mobility manager di Groupama. Ed infine, il premio "Innovazione per il Mobility Management", ovvero per l'azienda che ha promosso il mobility management con azioni originali ed innovative è stato assegnato a Stefania Angelelli, mobility manager dell'Università Roma Tre. Fonte: Roma Servizi Mobilità
TomTom Telematics collabora con SOTI per fornire un controllo avanzato della mobilità con la gestione remota dei dispositivi mobile TomTom Telematics, Business Unit di TomTom, socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato la collaborazione con SOTI, grazie alla quale si potrà utilizzare il loro software di punta per l'Enterprise Mobility Management (EMM), MobiControl, per gestire i driver terminal TomTom Serie PRO 8*. SOTI MobiControl fornisce ai fleet manager il controllo remoto completo dei TomTom Serie PRO 8, dispositivi open-platform facilmente personalizzabili con app in grado di incontrare le esigenze specifiche di utenti o attività. Il contenuto e i profili utente dei dispositivi possono essere gestiti centralmente, così che i conducenti abbiano accesso alle applicazioni più adeguate ed aggiornate per il loro ruolo specifico, senza dover rientrare in sede. SOTI MobiControl offre una vasta gamma di funzionalità, che permette ai manager di controllare dinamicamente i gruppi di utenti e i criteri, consentendo l'accesso alle app, l'utilizzo di funzioni specifiche e la fruizione di contenuti in base al ruolo in azienda dell'utilizzatore. L'accesso può essere determinato anche in base alla posizione geografica. Queste funzionalità non solo aiutano a controllare l'utilizzo delle app, ma anche a gestire i costi relativi al consumo di dati mobile, per esempio non permettendo di scaricare file di grandi dimensioni dall'estero. L'integrazione sarà gestita da OrangeSeven BV, specialista in MDM che SOTI ha selezionato per fornire tutte le soluzioni MobiControl a TomTom in tutto il Mondo. Fonte: TomTom
VIASAT COMPIE 30 ANNI: per celebrare l'anniversario, al via una serie di inziative Nata da un'idea geniale ad alto contenuto tecnologico - grazie ad una joint venture tra i due maggiori gruppi industriali del Paese, Seat del gruppo Telecom e Magneti Marelli del gruppo Fiat -, Viasat, socio ordinario di TTS Italia, fu la società che progettò e diffuse il primo sistema satellitare orientato al mercato consumer, in grado di comunicare con un autoveicolo, di inviare segnali di allarme ad una Centrale Operativa (h24) in caso di incidente o di furto. La prima proposta, a livello europeo e forse mondiale, di un sistema interattivo con assemblava tre tecnologie, computer, Gps e Gsm. Dal 2002 - anno dell'acquisto dell'Azienda dell'attuale Presidente, Domenico Petrone - ad oggi, Viasat è cresciuta fino a diventare una delle più solide realtà economiche del nostro Paese, all'interno di un Gruppo che è presente in oltre 40 paesi tra Europa, Africa, Medio Oriente e Sudamerica con oltre 500 dipendenti. Per celebrare i sui primi 30 anni, Viasat ha pensato a una serie di iniziative. Prima fra tutti il lancio di un video contest, in collaborazione con "MYVisto - Sfida la tua creatività", la piattaforma web fondata dall'attore torinese Luca Argentero, che connette brand e creativi. Il web contest durerà circa un mese e il talento più votato dalla Rete, sarà premiato a Roma il prossimo 4 maggio con una somma di 3mila Euro. Inoltre, sarà lanciata una playlist "Come Eravamo" sul Youtube di Viasat Group, con una raccolta delle prime pubblicità e videoclip promozionali che fanno parte della storia dei primi 30 anni di Viasat. Sarà poi presentata a maggio la Guida alla Sicurezza 2017, giunta al suo dodicesimo anno, che conterrà uno speciale sul trentennale. Sarà infine lanciata una promozione speciale dedicata a tutti i nuovi clienti Viasat: dal 13 marzo al 16 giugno 2017 chi vorrà acquistare una delle tante soluzioni satellitari made in Viasat potrà usufruire di uno sconto sul primo anno di abbonamento, pari al 30%, proprio come gli anni di Viasat. Insomma, tante le iniziative in campo per festeggiare come merita questa Azienda storica che "Intende mantenere la leadership sul mercato - ci dice Valerio Gridelli, Amm. Delegato Viasat - attraverso l'ampliamento dell'offerta commerciale con il lancio di nuovi, innovativi ed esclusivi prodotti e servizi". Nei prossimi anni la sfida saranno gli 'analytics', ovvero i sistemi e i processi di analisi dei dati basate su tecnologie telematiche. "Grazie ai Big Data e all'Internet of things - conclude Gridelli -, gli automobilisti, le compagnie assicurative, le aziende di trasporto e la Pubblica Amministrazione potranno contare su nuove soluzioni e servizi personalizzati. Insomma, un cambiamento epocale che troverà Viasat sempre pronta e impegnata a diffondere le proprie tecnologie e servizi nel segno del Made in Italy vincente!". Fonte: Viasat
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Bologna: arriva il Bike Sharing flessibile di ultima generazione Mille biciclette dotate di computer di bordo distribuite su circa 90 postazioni con un sistema di bloccaggio automatizzato che permette di prelevarle e depositarle più liberamente. Una quota della flotta sarà composta da biciclette elettriche. La struttura tariffaria sarà flessibile, integrata con le altre forme di trasporto pubblico (car sharing, treno, bus), incentiverà i viaggi brevi e sarà pensata anche per un utilizzo di due-tre giorni, per venire incontro alle esigenze dei turisti. Ogni mezzo sarà monitorato in tempo reale e chiunque, tramite una app sul proprio smartphone, potrà accedere alle informazioni sul servizio, che sarà attivo 24 ore su 24. Questo il Bike Sharing di ultima generazione, già sbarcato a Berlino, Monaco, Helsinki, Portland, Mosca, Vancouver e ora in arrivo anche in Italia, a Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. La Giunta comunale, su proposta dell'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo, ha licenziato gli indirizzi all'Agenzia della Mobilità SRM per l'espletamento della procedura per istituire un servizio innovativo di Bike Sharing, prevedendo un investimento massimo di 800.000 euro l'anno da parte di Palazzo d'Accursio. Gli indirizzi saranno ora proposti al Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. L'obiettivo è di concludere la procedura di aggiudicazione e stipulare il contratto col gestore entro dicembre di quest'anno, per poi proseguire con la fase di progettazione esecutiva e di realizzazione del sistema entro il mese di giugno 2018. La procedura scelta per trovare il gestore del nuovo servizio è quella del "dialogo competitivo", previsto dal Codice degli appalti: è un sistema che consente un processo di negoziazione e di affinamento delle offerte più compiuto, sicuramente utile per un progetto con caratteristiche così innovative per la realtà bolognese e italiana. La durata della concessione sarà di 6 anni con facoltà da parte dell'amministrazione di prolungarla per altri due anni. Si farà dunque un grosso passo avanti rispetto all'attuale servizio "C'Entro in Bici" (216 mezzi distribuiti su 22 stazioni). Il servizio potrà essere successivamente soppresso o ricollocato a servizio di zone non coperte dal nuovo sistema. Fonte: Mobility Press
Milano: parte il progetto "AUTOSVOLTA" contro l'inquinamento AUTOSVOLTA è il progetto che parte a Milano, con lo scopo di ridurre i veicoli privati alimentati con combustibili inquinanti, sostenere la rottamazione delle auto più vecchie e contrastare il problema dell'inquinamento atmosferico, promuovendo una mobilità più pulita e condivisa. AUTOSVOLTA è inserita all'interno del progetto EMPOWER, finanziato dall'UE con i fondi Horizon 2020. L'iniziativa italiana che parte a Milano è condotta da AMAT (Agenzia Mobilità, Ambiente, Territorio) e dal Comune di Milano, Membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. Partner sono anche il gruppo Editoriale Domus-Quattroruote e ACI, socio fondatore i TTS Italia, che hanno permesso il collegamento con i loro data base interattivi, gli operatori Clear Channel (BikeMI) e Share'ngo (car sharing elettrico) e infine l'ANDA – Associazione Nazionale dei Demolitori Auto, che permetterà un accesso più rapido e semplice alle rottamazioni. Obiettivo del progetto: spingere i milanesi, in particolare quelli ancora in possesso di auto vecchie ed inquinanti, ad un passaggio "morbido e assistito" ad un più conveniente e parsimonioso utilizzo di mezzi puliti e in condivisione. Sul sito WWW.AUTOSVOLTA.IT viene messa a disposizione un'applicazione che, attraverso un rapido test, permette di calcolare gratuitamente il valore residuo della propria auto, valutare l'impatto ambientale delle più vecchie e confrontare i costi di acquisto di auto nuove a basso impatto. Una volta fatto il test, ecco gli incentivi e le soluzioni che vengono proposte per "dire addio all'auto vecchia ed inquinante": 1) ritiro gratuito a domicilio dell'auto da demolire con call center di supporto alla gestione burocratica, grazie all'impegno dell'Associazione Nazionale Demolitori Auto. 2) Car Sharing card del valore di 500 Euro, offerta da Iniziativa Car Sharing (ICS), in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, per la rottamazione (convertibile in circa 2.000 minuti di car sharing elettrico o in abbonamento ai mezzi pubblici). 3) Iscrizione ridotta del 50% a Share'ngo, il primo operatore a Milano di car sharing elettrico, con 100 minuti gratuiti e lo sconto del 20% sulle tariffe per un anno. 4) Iscrizione ridotta a 29 Euro per un anno a BikeMi a Milano. A Milano, i principali mezzi che causano inquinamento sono le auto Euro 0, che hanno in media oltre 20 anni, tutte le Diesel Euro 0,1,2,3, che hanno tra i 19 e 24 anni, e le Euro4 fino a 15 anni. In totale, sono quasi 97.000 le auto senza filtro antiparticolato (FAP), tra i soli residenti del Comune di Milano, che producono il 77% della totalità delle emissioni di PM10 (fonte AMAT). In particolare, gli autoveicoli alimentati a gasolio e privi di dispositivi antiparticolato, a Milano sono meno del 27%, ma producono quasi il 65% delle emissioni di PM10 allo scarico che sono "sicuramente cancerogeni per gli esseri umani" (Classe 1 IARC – International Agency of Research on Cancer/WHO). E' quindi importante e possibile l'obbiettivo di dimezzare, nel più breve tempo, le emissioni di PM10 allo scarico, dovuto soprattutto agli autoveicoli a gasolio senza sistemi antiparticolato. Fonte: Eco dalle Città
Torino: arrivano i semafori intelligenti La sperimentazione dei semafori sempre verdi per i tram torinesi, partita sulle linee 15 e 16 lo scorso dicembre, su indicazione dell'assessorato ai Trasporti del Comune di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, comincia a dare i suoi frutti. Proprio per questo 1,6 milioni di euro saranno presto destinati all'installazione in città i semafori "intelligenti" che daranno la priorità ai mezzi pubblici, offrendo così un servizio migliore ai cittadini. Da uno studio è emerso infatti che Torino, con i tram che viaggiano a una media di 14,8 km all'ora, sono tra i più lenti d'Europa. Una bella differenza con Lione se si pensa che qui la velocità media dei mezzi è di 46 km orari. Secondo i dati raccolti in seguito alla semplice e differente taratura dei semafori dei mesi scorsi, dando così precedenza ai tram negli incroci, i tempi di percorrenza, in particolare sulla linea 15, sono migliorati in media del 5%, con punte che arrivano a toccare il 10%. Progressi anche sulla linea 16 dove, su ogni corsa, nelle fasce orarie di punta, si risparmiano in media 5-6 minuti, offrendo così la possibilità a Gtt di aumentare il numero di corse. Ma l'assessora alla Viabilità e Trasporti Maria Lapietra ha chiesto a Gtt di incrementare la frequenze dei passaggi sulla linea 16 e di non aumentare le corse, utilizzando i risparmi per altri interventi. Fonte: TorinoToday
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