ACI lancia il car sharing a Verona ACI, socio fondatore di TTS Italia, si lancia nel car sharing. Il nuovo servizio è stato presentato a Verona il 27 Marzo 2015, con la controllata ACI Global, società che si occupa dell’assistenza tecnica ai veicoli, dell’assistenza sanitaria ed alla persona e del servizio di soccorso stradale. In una nota, il sodalizio spiega che si tratta “del primo passo verso una concezione innovativa di assistenza, rivolta a chi sceglie nuove forme di mobilità, più economiche, funzionali e, soprattutto, rispettose dell’ambiente”. La flotta scaligera – il cui servizio partirà in sinergia con il Comune – sarà inizialmente composta da 35 vetture Volkswagen Up! a 5 porte, di cui 10 e-Up! (la versione 100% elettrica). Il servizio verrà poi esteso a tutta Italia. L’auto si potrà prenotare in anticipo, (via web, tramite call center o App dedicata) e con essa sarà consentito l’accesso nelle zone ZTL, la sosta gratuita nei parcheggi a strisce blu e nelle aree riservate in zone in cui è difficile parcheggiare. Sarà anche permesso lasciare l’auto in un punto diverso da quello del ritiro. Fonte: ACI
CONVEGNO: Verona Smart City Si è svolto il 21 marzo il Convegno: “Verona Smart City. La rete di telecomunicazioni e sensori per la mobilità a servizio dei cittadini” promosso dalle Commissioni ICT e Trasporti e Viabilità dell’Ordine di Verona e coordinato dall’ing. Carlo Reggiani, consigliere dell’Ordine, in collaborazione con la Direzione Mobilità e Traffico del Comune di Verona, socio ordinario di TTS Italia. Verona partecipa, nel triennio 2013-2015, a Compass4D, il progetto co-finanziato dall’Unione Europea e finalizzato all’implementazione di tecnologie nell’ambito dei cooperative systems al fine di rendere sostenibile e più sana la vita delle nostre città. Riduzione della congestione stradale, sicurezza e uso più efficiente delle risorse energetiche, queste le voci cardine del programma che è attuato attraverso lo sviluppo di specifiche tecnologie ITS – Intelligent Transportation System – promosse dalla sinergia tra amministrazioni pubbliche, società private e cittadini per realizzare iniziative smart city oriented, in grado cioè di rendere le nostre città “intelligenti” e sostenibili, tecnologie peraltro sollecitate dalla stessa Commissione Europea e recepite anche in Italia attraverso la direttiva del Ministero dei Trasporti (Piano di Azione Nazionale sui Sistemi Intelligenti di Trasporto – ITS del 2014). Nel convegno, in particolare, è stato presentato al pubblico il nuovo portale di Infomobilità del Comune di Verona (http://veronamobile.it), sviluppato con un approccio smart che parte dall’interno dell’ente comunale (condivisione dei dati tra uffici e strutture) e si propaga alla rete per la diffusione delle informazioni verso i cittadini. Con riferimento alle sperimentazioni in atto previste dal progetto europeo Compass4D sono state inoltre illustrate – con una demo real time – sia l’App per smartphone, in grado di dialogare con i sensori telematici, per l’impostazione della velocità in base allo stato degli impianti semaforici, sia il prototipo appositamente ideato a Verona e realizzato da un’azienda veronese per il collegamento dei vecchi impianti su strada con la centrale della Mobilità. L’evento è stato promosso nell’ambito della IV edizione di Open. Ingegneri aperti alla città (www.open.verona.it), la rassegna culturale degli Ingegneri promosso, tra gli altri, con il patrocinio del Comune di Verona e della Provincia di Verona. Fonte: Comune di Verona
Engineering Ingegneria Informatica si aggiudica gara per sistema AIDA Engineering Ingegneria Informatica SpA, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara europea a procedura aperta emessa da ENAV SpA per l’appalto di fornitura del sistema di monitoraggio e analisi AIDA (ATM Information Delivery and Analysis). Fonte: TTS Italia
Fai Service definisce le modalità per l’estensione e la gestione della Piattaforma Logistica Nazionale Fai Service, socio ordinario di TTS Italia, insieme a HP Enterprise Services Italia Srl e Vitrociset SpA, è il soggetto che definirà le modalità e le condizioni a cui dovrà rispondere il futuro gestore della Piattaforma Logistica Nazionale di UIRNet, socio sostenitore di TTS Italia. Infatti, nella Finanza di Progetto esiste una prima fase in cui si seleziona il promotore ed una seconda in cui si individua il gestore/concessionario: il promotore redige la documentazione di gara per selezionare il gestore, che vanta diritto di prelazione in detta gara. Attualmente il processo è nella fase fra Promotore e Gestore.
Il gestore selezionato dovrà effettuare un investimento di 20 milioni di euro e riconoscere a UIRNet un canone di 50 milioni di euro in 20 anni.
UIRNet è il soggetto attuatore unico per la realizzazione del sistema di gestione della logistica nazionale, definito tale per decreto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e recentemente ribadito dal decreto sulla Spending Review.
Fonte: TTS Italia
Il consorzio guidato da Indra conclude la prima fase de la Coruña Smart City Il progetto di Coruña Smart City è nato con l’obiettivo di disegnare un nuovo modello di città, avvalendosi delle nuove tecnologie per rispondere dall’amministrazione alla crescente domanda di efficienza, sviluppo sostenibile, qualità delle vita e gestione delle sue risorse. Il progetto, su iniziativa del Municipio di “A Coruña” e EMALCSA in qualità di richiedente, ha ottenuto la sua innovativa proposta di cofinanziamento di un 80% dei fondi FESR, per un totale di un 11,5 milioni di euro. Coruña Smart City è stata disegnata in due fasi: la prima fase, affidata nell’aprile del 2013 al RTI formato da Indra, socio ordinario d TTS Italia, Altia, Ilux, Indra e R, ha riguardato il disegno e l’avvio della piattaforma tecnologica, “il cervello” della città. La seconda fase, che si svilupperà nel corso del 2015 prevede lo sviluppo di 14 piloti in diversi ambiti, che si connetteranno in modo progressivo alla piattaforma urbana. Il “cervello” della città La Coruña ha iniziato a ricevere dati da 3 dei quattro piloti previsti dal progetto: eventi multicanale, sistemi di visite guidate e amministrazione digitale. In questo modo, i cittadini hanno già a disposizione i primi servizi, tra cui emergono le app mobile dell’agenda culturale, intrattenimento cittadino e la visita guidata attraverso la realtà aumentata. Gli abitanti della Coruña potranno, ad esempio, ricevere direttamente sullo smarthphone l’informazione relativa agli spettacoli in base alle loro preferenze e così acquistare i biglietti. Inoltre, avranno la possibilità di disegnare itinerari personalizzati e condivisi, oltre a ricevere degli avvisi tramite l’applicazione quando si trovano nelle vicinanze di un luogo geolocalizzato. La sede elettronica del Municipio, è disponibile nella modalità citata sede.coruna.gob.es, fa parte del pilota dell’Amministrazione digitale, che decolla con le prime 12 procedure. Tutti questi servizi saranno accessibili dal portale Coruña Smart City, smart.coruna.es, nel quale si presentano informazioni utili, dinamiche e in tempo reale per il cittadino fornendo indicazioni sulle stazioni di servizio più vicine e il prezzo del carburante, le stazioni di Bicicoruña, o la situazione del traffico e i lavori in città. Questo catalogo iniziale si completa con il portale Open Data, che include l’informazione ad accesso libero e uso per tutti i cittadini, con oltre 130 fonti di dati di varie tipologie. Il loro obiettivo è che gli imprenditori possano utilizzare questi dati per lo sviluppo delle nuove applicazioni e dei servizi innovativi. Queste applicazioni costituiscono solo una parte del progetto di Città Intelligente, che sarà completato nel corso delle prossime settimane con nuovi servizi e applicazioni, incrociando l’informazione apportata dai piloti per avere una visione globale della città. La piattaforma della Coruña Smart City è basata su SOFIA2 (http://sofia2.com), la soluzione Internet of Things (IoT) di Indra, socio ordinario di TTS Italia, con capacità di big data e cloud che permette di integrare e condividere in modo semplice l’informazione dei differenti sistemi, dispositivi mobili o social network. Si tratta di un grande centro di gestione o “cervello di integrazione” che fornisce la comunicazione tra i diversi servizi e soluzioni che costituiscono l’ecosistema della città (mobilità, acqua, energia, ambiente intrattenimento e turismo, ecc.) per offrire una visione completa dell’attività. Inoltre, comprende strumenti di analisi per prevedere quali sono i comportamenti della città relativi all’uso dei servizi per adattarli meglio e in modo proattivo alle necessità reali. In questo modo, a livello pratico, ci saranno telecamere intelligenti per il controllo del traffico, in grado di prevedere situazioni che aiutino a prendere delle decisioni per semplificare la mobilità; l’irrigazione automatica dei giardini pubblici regolata per funzionare in base alle necessità, non in base alla durata. Un altro aspetto importante per i cittadini è che avranno a disposizione l’informazione utile per conoscere, prima di uscire di casa, lo stato dei parcheggi in città, con la possibilità di pianificare i propri percorsi. Saranno adottate misure per controllare ed evitare l’incremento del livello di inquinamento acustico in prossimità di spazi dove potrebbe avere un impatto negativo (ospedali, scuole, parchi…). Durante la prima fase del progetto è stato intrapreso il disegno, sviluppo e installazione dei primi gateway nei vari parchi ed edifici pubblici della città per connettere, attraverso la rete ad alta velocità in fibra ottica R, i sensori e altri elementi di acquisizione dell’informazione nella città con la piattaforma urbana. Un altro dei progetti pilota in esecuzione è il pilota sulla telegestione dei contatori. Il municipio, lo scorso gennaio, ha avviato l’installazione dei contatori intelligenti che interesserà oltre 1.000 abitazioni e locali della città con l’obiettivo di poter controllare i consumi di acqua in qualsiasi momento e assicurare una migliore pianificazione delle necessità. Il resto dei piloti in esecuzione sono: parking intelligente, sistema sulla qualità delle acque e allarme tempestivo, telegestione delle reti di fornitura, efficienza energetica negli edifici comunali, irrigazione intelligente, sistema sulla qualità dell’aria e rumore, ottimizzazione energetica dello stabilimento di potabilizzazione di A Telva, ottimizzazione del traffico, interazione con il cittadino e il progetto BIO. Tutti questi si integreranno nelle piattaforma urbana. Il progetto ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui: l’elezione come uno dei sei finalisti tra le 200 iniziative presentate nella categoria del progetto dei World Smart Cities Awards 2013; la Menzione d’onore “Public Procurement of Innovation Award” 2014 da parte della Commissione Europea, che distingue il processo di acquisto della piattaforma tecnologica. È stata anche riconosciuta la Migliore iniziativa di un’amministrazione da parte degli Ingegneri delle Telecomunicazioni della Galizia; da parte del Collegio Professionale di Enxeñaría in Informatica della Galizia, premiato dalla Fondazione Dintel. Per il comunicato stampa, clicca qui Fonte: Indra
Indra: gestione di bus e ticketing a Tenerife Indra, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata un contratto per l’installazione della tecnologia più all’avanguardia di gestione del trasporto pubblico urbano e regionale di Tenerife. Il contratto ha un valore complessivo di 9,1 M€. La multinazionale installerà un Operational Support System (OSS) per gestire la flotta di 530 autobus dell’isola e una soluzione integrata di ticketing contactless, sia per gli autobus che per i tram dell’isola. Il nuovo sistema di ticketing contactless multimodale installato da Indra sostituirà quello attuale di ticketing basato su banda magnetica, consentendo ai cittadini l’uso di un’unica tessera contactless che si convalida avvicinandola al lettore, per accedere agli autobus urbani, regionali, ai tram e anche ai taxi dell’isola. In questo modo, si promuove l’intermodalità, cioè, l’uso combinato di diversi mezzi di trasporto. Per il cominicato stampa, clicca qui Fonte: Indra
Indra modernizza tre centri di controllo aereo in Argentina Indra, socio ordinario di TTS Italia, installerà i suoi sistemi di gestione del traffico aereo nelle Area Control Centers (ACC) e nell’Approach Control Center di tre aeroporti internazionali in Argentina: Gobernador Francisco Gabrielli, a Mendoza; José de San Martín, a Resistencia; e General Enrique Mosconi, a Comodoro Rivadavia. Questo contratto è stato assegnato attraverso un processo gestito dall’International Civil Aviation Organization (ICAO). Si tratta di un progetto molto impegnativo, visti i tempi di esecuzione, per rendere operativi i tre centri quasi simultaneamente. I sistemi di gestione automatizzata del traffico aereo di Indra supporteranno l’attività dei controllori e permetteranno ai centri di controllo e aeroporti di gestire un maggior numero di voli, garantendo dei livelli di sicurezza più elevati. La società rafforza con questo contratto il suo rapporto come provider tecnologico della General Directorate of Air Traffic Control (DGCTA), appartenente all’Argentine Air Force (FAA). In precedenza, Indra aveva modernizzato i sistemi del centro di controllo dell’aeroporto internazionale Ezeiza, a Buenos Aires, il più importante e frequentato del Paese, e quello di Cordova. Al fine di supportare le operazioni dell’aeroporto di Buenos Aires, Indra ha consegnato un secondary radar mode S, si tratta della tecnologia più all’avanguardia nel rilevamento e identificazione di aeronavi. Inoltre, la società ha messo in funzione un simulatore di ACC e Torre di Controllo nel Training, Perfection and Experimentation Center (CIPE) di Ezeiza, in cui si formano la maggior parte dei controllori del Paese. Per il comunicato, clicca qui Fonte: Indra
Indra presenta al World ATM Congress i sistemi di gestione del traffico aereo più all’avanguardia Indra, socio ordinario di TTS Italia, ha presentato la sua completa gamma di soluzioni di gestione automatizzata del traffico aereo, comunicazioni, navigazione e sorveglianza aerea (ATM-CNS) al World ATM Congress 2015, il principale evento nel settore di gestione del traffico aereo, a Madrid dal 10 al 12 marzo. I partecipanti hanno potuto scoprire il nuovo concetto di Controller Working Position (CWP) sviluppato dalla Società, e mostrato al proprio stand. Questa console offre accesso integrato e flessibile a tutta l’informazione e le funzionalità necessarie per gestire il traffico, con un nuovo concetto di relazione con il sistema e di “look & feel”. Indra ha presentato anche la sua soluzione “Cometa” di comunicazioni voce su IP (SCV-VoIP) terra-terra e terra-aria, così come i suoi sistemi di controllo di comunicazioni voce per i centri di controllo GAREX 220 e GAREX 300. Indra, presieduta da Fernando Abril-Martorell, è una delle principali multinazionali nell’ambito della tecnologia e della consulenza in Europa e in America Latina ed è in piena espansione in altri paesi e in molte economie emergenti. L’innovazione è alla base del suo business, focalizzato sul cliente, e della sua sostenibilità. La multinazionale è posizionata tra le prime aziende europee del suo settore per investimenti in R&S, con oltre 583 milioni di euro investiti negli ultimi tre anni. Con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, ha più di 43.000 dipendenti e clienti in 148 paesi. Fonte: Indra
Macnil premiata alla 3° Conferenza OpenGeoData Italia Macnil – Zucchetti, socio ordinario di TTS Italia, è stata premiata per l’open data consapevole, alla 3° Conferenza OpenGeoData Italia. Sono utili i geodati aperti? Sono resi disponibili in modo efficace ed efficiente? Che importanza si da alla loro correttezza, completezza e aggiornamento? Sono tuttora sensibili i politici al tema degli open data? Macnil ha partecipato insieme a Istituzioni, Enti Pubblici, Aziende, Professionisti e Sviluppatori alla 3° Conferenza OpenGeoData Italia “Dati geografici: l’open data consapevole”, svoltasi il 19 febbraio a Roma. Quest’anno, nella categoria “App”, il Consiglio Direttivo dell’Associazione OpenGeoData Italia ha stabilito di assegnare il riconoscimento “App OpenGeoData 2014” alla Macnil – Zucchetti, con la seguente motivazione: “Per aver sviluppato la App gratuita InfoSmartCity, disponibile sugli AppStore, che gestisce dati geografici e alfanumerici aperti sia dinamici che statici oltre ad altri dati georeferenziati elaborati in tempo reale. Si riconosce all’azienda la capacità di investire, generando App che utilizzano dati open, utili per rendere le città più intelligenti e più vivibili“. Per maggiori informazioni sull’evento e per la galleria fotografica, clicca qui Fonte: Macnil
Navigazione satellitare: lanciati in orbita nuovi satelliti Galileo Il settimo e l’ottavo satellite del sistema europeo di navigazione e localizzazione satellitare Galileo sono stati lanciati con successo alle 22:46 (ora italiana) del 27 marzo, con un vettore Soyuz, dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese. Il programma Galileo nasce dalla collaborazione dell’Unione Europea con l’ESA per migliorare l’autonomia tecnologica dell'Europa e definire gli standard internazionali per i sistemi globali di navigazione satellitare. Scopo del programma è la realizzazione di un sistema di navigazione satellitare, capace di fornire un servizio di posizionamento globale affidabile e ad alta precisione interoperabile con il sistema statunitense GPS e il sistema russo GLONASS. Galileo, a regime, sarà costituito da una costellazione di 30 satelliti in orbita MEO (Medium Earth Orbit) e da numerose infrastrutture terrestri.
Il gruppo Finmeccanica ha giocato un ruolo importante nel progetto nello sviluppo del programma Galileo, con le sue aziende Telespazio, Selex ES, soci ordinari di TTS Italia, e Thales Alenia Space. Telespazio, in Galileo, ha realizzato presso il Centro Spaziale del Fucino uno dei due centri di controllo (GCC) che gestiscono la costellazione e la missione del programma.
Dopo il lancio, il Centro di Controllo Galileo del Fucino sarà coinvolto nelle attività IOT (In Orbit Test) del programma, volte a verificare le funzionalità e le prestazioni dei payload a bordo dei satelliti. Nelle operazioni di lancio un ruolo importante è stato rivestito da Telespazio France che da Tolosa e da Kourou ha supportato il CNES e Arianespace nella gestione del Centro di lancio in Guyana e nelle operazioni di lancio e messa in orbita dei satelliti.
Telespazio è impegnata nella fase di validazione degli early services del programma e nella realizzazione di applicazioni basate su Galileo, che favoriranno lo sviluppo e la diffusione di servizi innovativi in molteplici settori: trasporti, telecomunicazioni, geodesia, esplorazioni petrolifere e minerarie.
Fonte: www.trasporti-italia.com Fonte: DBA
Pluservice si aggiudica gara per la pianificazione di viaggi multimodali Pluservice, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dall’Amministrazione comunale di Lecce per l’affidamento dei servizi di progettazione e realizzazione del sistema PVM — INFOCITY — Pianificatore di Viaggio Multimodale. Fonte: TTS Italia
Project Automation si aggiudica gara per monitoraggio dell’aria e per apparati di bordo Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Cagliari per l’affidamento triennale del servizio di manutenzione della rete di monitoraggio dell’aria del Comune di Cagliari. Inoltre, Project Automation si è anche aggiudicata la gara emessa dall’ Azienda Trasporti Milanesi SpA per la fornitura di quadri di bordo touch screen.
Fonte: TTS Italia
Selex ES si aggiudica due gare Atac Selex ES, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata due gare emesse da Atac, socio fondatore di TTS Italia: per la fornitura di 375 apparati di bordo e relativi software e accessori destinati all’attrezzaggio dei bus elettrici e dei tram; e per la manutenzione del sottosistema di telecomando elettrificazione SCADA IE e del sottosistema di automazione per la gestione degli impianti SCADA ITA per gli impianti ubicati lungo il primo tratto in funzione della nuova Linea C della Metropolitana di Roma. Fonte: TTS Italia
Sistema si aggiudica gara del progetto PLUS “Urban Mobility Center” Sistema, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dalla Città di Guidonia Montecelio relativamente al progetto PLUS. II progetto PLUS «Urban Mobility Center» prevede le seguenti attività: - «Urban Mobility Centre (UMC)»: realizzazione, manutenzione e gestione del portale dell’UMC e realizzazione servizi web di info mobility e servizi web per favorire la partecipazione dei cittadini alle attività di pianificazione e progettazione degli interventi di mobilità. Fornitura/realizzazione di un software per la redazione del Piano degli Spostamenti Casa Lavoro e di supporto alle attività del mobility manager d’area; - servizi monitoraggio dei flussi di traffico dell’area target del PLUS e stima degli scenari energetico-emissivi. In particolare: - realizzazione, aggiornamento e manutenzione della banca dati dell’«Urban Mobility Center» e integrazione in aderenza al modello dati del sistema informativo territoriale del Comune di Guidonia (SITI) con i dati della mobilità e dei flussi di traffico, - integrazione del SITI con il grafo della rete viaria dell’intero Comune di Guidonia, con i dati delle linee del TPL, con i dati del pedibus e con i dati del monitoraggio dei flussi di traffico e in generali con tutti i dati ambientali dell’area target, - definizione e aggiornamento dei metadati (standard ISO 19115), - realizzazione, manutenzione e gestione del portale dell’UMC e realizzazione servizi web di info mobility e servizi web per favorire la partecipazione dei cittadini alle attività di pianificazione e progettazione degli interventi di mobilità (Blog Geografico), - fornitura di un applicativo per il Mobility Manager: per organizzare gli equipaggi del car pooling e per organizzare gli itinerari del pedibus e per la redazione del Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), - pubblicazione delle informazioni sul TPL, sugli itinerari del pedibus e sull’organizzazione dei gruppi e degli accompagnatori. Fonte: TTS Italia
Solari Udine e Aesys si aggiudicano gara di RFI Solari Udine e Aesys, soci ordinari di TTS Italia, si sono aggiudicati la gara emessa da Rete Ferroviaria Italiana SpA per la fornitura di informazioni al pubblico ed apparati video. Fonte: TTS Italia
Telespazio ed EGNOS su ITS International EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay Service) rappresenta già oggi la base per diversi servizi a livello europeo e per le regioni dell’area mediterranea. ITS International, la rivista di settore, illustra i progetti condotti da Telespazio, socio ordinario di TTS Italia, su EGNOS e i progressi fatti. Per l’articolo, clicca qui Fonte: Telespazio/ITS International
Telespazio si aggiudica gara per la fornitura di terminali satellitari Telespazio, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara a procedura ristretta emessa dal Comando Generale della Guardia di Finanza per l’acquisizione, in lotto unico, di: a) N. 13 terminali satellitari e relativa installazione a bordo di altrettante unità navali, da realizzarsi presso gli ormeggi di base, dei Pattugliatori della classe «Denaro», «Di Bartolo» V e VII serie, Guardacoste «Bigliani» VIII serie; b) Realizzazione/adeguamento del sistema di comunicazione satellitare; c) Servizio di connettività; d) Attività di istruzione a bordo per gli equipaggi delle unità navali interessate e attività formativa consistente in almeno due corsi, ognuno a favore di dieci militari del Corpo, della durata di cinque giorni, presso la sede del fornitore. Fonte: TTS Italia
Tiemme: il Tpl di Siena si rinnova con 38 nuovi bus Da martedì 17 marzo sono in circolazione per le strade di Siena 38 nuovi bus targati Tiemme, socio ordinario di TTS Italia. “E’ la prima volta che l’azienda realizza un così profondo rinnovo della sua flotta – ha spiegato in occasione della presentazione dell’iniziativa, il presidente di Tiemme Spa, Massimo Roncucci –. Attraverso questa operazione mettiamo in circolazione bus moderni, sicuri, dotati di ogni comfort, abbassando sensibilmente l’età media del parco circolante urbano fino a circa 6 anni, ovvero come accade nelle principali città europee. Il nostro auspicio è che si possa proseguire nel percorso di rinnovamento intrapreso, grazie allo stanziamento di nuove indispensabili risorse anche a favore dei mezzi extraurbani, così da ridurre ancora il gap presente rispetto al resto d’Europa”. I nuovi autobus, 37 urbani e uno extraurbano, sono dotati di impianto di condizionamento e riscaldamento, pedana di accesso per persone diversamente abili corredata da segnalazioni visive e acustiche, annuncio vocale della fermata, monitor con palinsesto dedicato all’informazione e telecamere per la videosorveglianza di bordo. La novità dei mezzi riguarda la porta di ingresso e uscita dei passeggeri, realizzate con una veste grafica dedicata in modo da essere facilmente riconoscibili: una cornice di colore verde per quella anteriore, rossa per l’uscita. L’investimento che ha permesso la modernizzazione del tpl della città toscana e non solo ha previsto un totale di 17 milioni di euro, frutto di risorse regionali e investimenti aziendali che ha consentito l’acquisto di 84 nuovi bus per tutto il bacino di competenza: province di Arezzo, Grosseto e Siena e comprensorio di Piombino. L’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha spiegato a tal proposito: “Stiamo lavorando per continuare a garantire e per migliorare il trasporto pubblico in Toscana. Contano i fatti più delle parole e nei fatti vediamo gli investimenti che la Regione continua a fare e che hanno garantito anche a Siena la possibilità di avere mezzi nuovi, più sicuri e confortevoli, meno inquinanti. Ogni anno la Regione Toscana destina circa 530 milioni di euro al trasporto pubblico su gomma e su rotaia, un investimento cui daremo continuità anche grazie alla gara in corso, che rafforzerà ulteriormente i servizi che garantiamo ai nostri cittadini”. Fonte: www.trasporti-italia.com
Transpotec Logitec 2015: torna il Tracky Village di Fai Service La prossima edizione di Transpotec Logitec, la manifestazione dedicata ad autotrasporto e logistica in programma a Fiera Verona dal 16 al 19 aprile 2015, registra una crescita delle adesioni. Per i truck saranno presenti diverse case produttrici come DAF Veicoli Industriali, Italscania, Iveco, MAN Truck & Bus Italia e Mercedes-Benz Italia, affiancate da Citroën Italia, Isuzu Motors Limited e Peugeot Automobili Italia per veicoli commerciali. Tra le iniziative proposte, torna il Tracky Village, lo spazio a cura di FAI Service, socio ordinario di TTS Italia, cooperativa attiva nella fornitura di servizi nel settore dell’autotrasporto, per presentare al pubblico servizi e prodotti innovativi. Tracky Village è un’area espositiva organizzata come una cittadella e animata da incontri all’insegna del business per conoscere tutte le opportunità offerte dalle società vicine al mondo FAI Service: dai servizi assicurativi a quelli su autostrade, navi e traghetti, dagli accessori e i prodotti per la manutenzione degli automezzi, alle tecnologie per la sicurezza e molto altro. Tra le principali realtà che lavorano con FAI Service hanno già dato la propria adesione: Grimaldi, compagnia di navigazione; Sicurfai, il broker assicurativo; Trackysat, i localizzatori satellitari; Campus Truck e Orienta, per la formazione professionale specializzata nei trasporti; Eni per i lubrificanti ad alta tecnologia; Pirelli, pneumatici ad alta tecnologia; Trackyjobs il portale di annunci di lavoro specializzato; Telepass, per viaggiare con facilità; Trackygarage, la catena di assistenza di officine meccaniche. Il Tracky Village offrirà anche aggiornamento e formazione, grazie a incontri, eventi e presentazioni sui temi più caldi del settore. Fonte: www.trasporti-italia.com
Un Port Community System per il porto di Ancona A seguito dell’aggiudicazione di un bando di gara indetto dall’Autorità Portuale di Ancona, DBA Lab SpA (società ICT di DBA Group, socio ordinario di TTS Italia, che sviluppa piattaforme software di Process Automation nell’ambito del Project, Asset & Life-cycle Management e servizi di Information and Communication Technology consulting per la gestione di opere ed infrastrutture), e Multi Consult Srl si sono impegnate sinergicamente nelle attività di sviluppo, fornitura e supporto gestionale di un applicativo web per la comunità portuale anconetana, una soluzione integrata per l’automazione delle operazioni di Port Community. L’esperienza e il know how delle due società nell’ambito dei Sistemi Intelligenti per il trasporto marittimo e terrestre e nella consulenza logistica hanno dato vita ad una soluzione integrata per l’automazione delle operazioni di Port Community. I servizi, oggetti del bando, sono forniti attraverso la soluzione di Port Community System denominata LISy (Logistic Information System), una piattaforma informatica in grado di soddisfare le esigenze di scambio informativo e documentale delle filiere logistiche, degli operatori privati e pubblici e della comunità portuale. Il sistema rilasciato dall’ATI è di tipo “single window” in cui procedure, dati ed informazioni risiedono su un server centrale, in grado di consentire l’utilizzo da parte di utenti abilitati attraverso un normale browser web e secondo policy di accesso e sicurezza prestabilite e gerarchiche. Il sistema Lisy implementerà, inoltre, il dialogo telematico con lo Sportello Unico Doganale (sviluppato dall’Agenzia delle Dogane), permetterà la raccolta e la distribuzione dei dati statistici e si interfaccerà con i sistemi PMIS, attualmente in fase di sviluppo da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto, e UIRNet. Per un periodo di trentasei mesi l’ATI composta da DBA Lab Spa e Multi Consult Srl sarà coinvolta nel servizio di assistenza e di manutenzione della soluzione PCS LISy, progettata e realizzata per rendere maggiormente efficiente il ciclo operativo del Porto di Ancona. “Una piattaforma per la gestione dei processi amministrativi e logistici a disposizione dell’Autorità Portuale di Ancona e della sua comunità, integrata con i sistemi degli enti governativi di Dogane e Autorità Marittima, che contribuirà in maniera sostanziale al miglioramento dell’efficienza del ciclo operativo portuale delle merci in import ed export attraverso il porto di Ancona” – dichiara Matteo Apollonio, Responsabile del contratto e del progetto. Per il comunicato stampa, clicca qui Fonte: DBA
Verso i camion a guida autonoma con Kapsch TrafficCom Nel circuito di prova AstaZero in Svezia, Kapsch TrafficCom socio ordinario di TTS Italia, ha testato un sistema per il platooning dei mezzi pesanti, una soluzione che permette di collegare diversi veicoli in un convoglio in cui solo il primo della fila è effettivamente controllato da un conducente. Nel progetto, Kapsch fornisce l’equipaggiamento V2X per permettere la comunicazione tra veicoli e infrastruttura (V2I o Vehicle To Infrastructure) e tra veicolo e veicolo (V2V o Vehicle To Vehicle). Grazie alla tecnologia V2X, i veicoli interconnessi in un convoglio sono in grado di seguire automaticamente un mezzo ‘leader’ e di ‘copiarne il comportamento’, accelerando, frenando e girando nello stesso identico modo, così da mantenere una distanza fissa e velocità costante. Tale sistema richiede molte precauzioni tecniche che garantiscano la sicurezza dei veicoli e dei loro occupanti. I veicoli devono essere per esempio in grado di reagire ai fattori esterni. Quando il primo frena, tutti i mezzi che seguono devono frenare nello stesso momento. Nel caso in cui un veicolo dovesse effettuare una svolta durante il tragitto, questo dovrà avere il minimo impatto sugli altri mezzi che compongono il convoglio. Durante il test effettuato in Svezia il nostro modulo V2X EVK-3300 è stato utilizzato come piattaforma di comunicazione del veicolo”, ha spiegato Adam Tengblad, responsabile del Product Management di Kapsch TrafficCom Svezia. “L’EVK-3300 è basato sullo standard IEEE 802.11p – una variante di Wi-Fi adattata a connessioni ad hoc – per gestire i dati provenienti dal sensore e i segnali radio. Il modulo è un’interfaccia per l’elaborazione dei dati necessari alla guida autonoma di un veicolo”.
I vantaggi di queste nuove tecnologie sono evidenti, soprattutto per l’industria dei trasporti: una maggiore sicurezza e un migliore uso delle risorse ne sono solo un esempio. I mezzi pesanti hanno un alto coefficiente aerodinamico, che può venire ridotto in un convoglio (o platoon), grazie all’effetto scia. Ciò permette di risparmiare carburante e di utilizzare al meglio la carreggiata. Il fatto che tutto il convoglio sia regolato in base alla conduzione del primo veicolo permette accelerazioni e frenate simultanee, mentre la riduzione delle distanze tra i veicoli è consentita dall’eliminazione del tempo di reazione umano. I convogli possono essere formati da un numero arbitrario di veicoli, ma per le applicazioni pratiche il numero di mezzi sarà limitato a circa dieci. Come si evince dai risultati di questo primo test, il risparmio di carburante può variare dal 5% al 20%, in base alla scelta della distanza tra i veicoli. Ciò significa una notevole convenienza per le compagnie di trasporto, nel caso di utilizzo diffuso di questa tecnologia.
Fonte: Kapsch
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Autobus: in Italia è un mercato a rischio estinzione Nel 2014 la produzione italiana di autobus si è ridotta a 1/5 di quella del 2007, che era già la metà di quella del 2000. I dati emergono da un focus di Anfia che mette in luce le gravi difficoltà sofferte dal settore. La crisi economica finanziaria ha prodotto in Italia risvolti molto più complessi rispetto ad altri major markets a causa del pesante indebitamento pubblico. Le politiche adottate per il contenimento o la riduzione della spesa pubblica, che hanno riguardato tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, hanno influito in modo particolare sul comparto industriale degli autobus, fino a determinarne quasi la scomparsa. La conseguenza più diretta dei mancati investimenti pubblici è un parco autobus sempre più vecchio, inquinante e rumoroso e anche più povero di mezzi. Il 61% degli autobus circolanti ha più di 10 anni di età, ma quelli circolanti, immatricolati prima del 1998, sono quasi 1/3 del parco totale (30.520 mezzi). Solo il 12% ha un’anzianità compresa tra 0-4 anni (dati 2013, ACI). Il Trasporto Pubblico Locale è materia di competenza delle Regioni, che si sono trovate costrette negli ultimi anni a rinviare gli investimenti riguardanti il rinnovo del parco. Anfia, in collaborazione con le Istituzioni competenti, ha operato per ottenere per il 2015 una destinazione esclusiva e consistente di fondi destinati al rinnovo parco autobus (625 mln € previsti dalla Legge di Stabilità 2015) per rispondere all’emergenza “vetustà parco autobus”. Tuttavia, è in questi giorni nuovamente in discussione in Conferenza Stato Regioni il rischio che anche quest’anno le Regioni indichino tali fondi come mancato trasferimento statale per rispondere agli obiettivi di spending review. Secondo i dati Aci il parco circolante autobus secondo l’uso “pubblico” è passato da 48.500 veicoli del 2004 a 51.300 mila del 2013, con un aumento del 5,8%. Gli autobus circolanti di classe ante Euro3 sono il 46% del parco, ma quelli di classe Euro0 sono ancora il 17% circa del parco totale. Sono le regioni meridionali ad avere un parco autobus adibito al trasporto pubblico più vecchio ed inquinante: quasi il 52% degli autobus “pubblici” circolanti è di classe Euro0. Secondo i dati Aci il parco degli autobus adibito ad uso “noleggio” e “privati” risulta essere ancora più vecchio: il 58% degli autobus su strada è di classe ante Euro3, e ben il 28,7% è Euro0. Tra l’altro risultano all’archivio nazionale dei veicoli del Ministero, molti autobus che da anni non effettuano le revisioni di legge, e pertanto non sarebbero autorizzati a circolare. Il parco circolante complessivo (tutti gli usi) di autobus è passato da 93mila veicoli del 2004 a 99mila del 2013, con un aumento del 6,3%. La Legge di Stabilità 2015 art.1, comma 232, ha stabilito il divieto di circolazione per gli autobus Euro 0 di categorie M2 ed M3 a partire dal 1° gennaio 2019. Con la norma sono state destinate anche le risorse per rinnovare i mezzi (625 milioni di euro) per l’anno 2015. Per rispondere all’obiettivo della sostituzione dell’intero parco Euro 0 (8.500 autobus) nei quattro anni che mancano all’entrata in vigore del divieto, il Centro Studi Anfia ha calcolato che il fabbisogno finanziario complessivo è pari ad 1,87 Mld €, secondo l’ipotesi di distribuzione temporale di seguito indicata. I 415 milioni € di fabbisogno per sostituzione Euro 0 dal 2016 a al 2018 non sono già stanziati, ma sono le risorse che lo Stato dovrà reperire per ottemperare all’obbligo previsto. Fonte: www.trasporti-italia.com
Bari: acquistate 50 biciclette elettriche per gli spostamenti dei dipendenti comunali Il ministero dell’Ambiente, promotore dell’iniziativa, ha pubblicato un bando per fornire ai comuni interessati delle biciclette da destinare ai dipendenti comunali. Prototipi particolarmente performanti sviluppati in collaborazione con la Ducati Energia. Il comune di Bari ne ha approfittato: per ottenere il finanziamento ha dimostrato di aver proceduto a dismettere delle vetture dell’autoparco comunale. Il progetto ha un importo complessivo di 120.000 euro, 38.000 dei quali a carico del comune. Le 50 biciclette saranno distribuite tra diverse sedi degli uffici comunali baresi. Presso ciascuna delle sedi individuate saranno posizionate delle speciali rastrelliere collegate alla rete elettrica per la ricarica dei mezzi nonché alla rete internet. Le biciclette, infatti sono dotate, oltre che di GPS, di un sistema di rilevazione degli inquinanti atmosferici che sarà utilizzato per effettuare i report periodici sulla qualità dell’aria previsti dal progetto. Fonte: Eco dalle Città
Brescia: nasce la prima agenzia per il Tpl E’ nata ufficialmente a Brescia la prima Agenzia per il Trasporto pubblico locale della Lombardia. L’agenzia (partecipata al 45% dal Comune, al 10% dalla Regione e il restante 45% dalla Provincia) è presieduta da Corrado Ghirardelli, e suo vice è Claudio Bragaglio. L’ente sarà subito chiamato ad affrontare due sfide molto importanti per Brescia: la definizione del programma di bacino che ridisegni il Tpl (il consigliere Diego Peli ha già annunciato che la volontà è quella di andare verso una città a cui si possa accedere solo attraverso le rotaie e non più con gli autobus), ma soprattutto la maxi gara d’appalto (del valore stimato di 500 milioni di euro per 9 anni) che affiderà il servizio di trasporto urbano della provincia. Quest’ultima dovrà essere attivata in tempi brevi, entro la fine del 2015. Alla direzione dell’agenzia è stato scelto Alberto Croce, che dal 2011 opera come consulente di FerrovieNord. Fonte: clickmobility
car2go arriva a Torino car2go, il servizio di car-sharing a flusso libero, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ha aperto le registrazioni a Torino. A partire dall’8 aprile saranno disponibili 100 smart fortwo, un veicolo “Enviromental- friendly”, con una emissione di 98 g C02/km, e la flotta a regime di car2go sarà composta da 450 smart. I veicoli di car2go possono essere noleggiati in qualunque momento e il sistema opera senza stazioni di noleggio dedicate, permettendo all’utente di posteggiare in qualsiasi parcheggio pubblico all’interno dell’area operativa di circa 60 chilometri quadrati. Gli utenti registrati pagano solamente il reale utilizzo che fanno del servizio, senza canoni aggiuntivi mensili o annuali, con un costo di € 0,29 al minuto all-inclusive (tasse, assicurazione, benzina, parcheggio, i primi 50 chilometri e IVA). Piero Fassino, Sindaco della città di Torino, ha dichiarato: “Il car sharing in modalità free floating rafforzerà il sistema complessivo di mobilità contribuendo al raggiungimento di uno degli obiettivi sul quale si sta lavorando fin da inizio mandato: l’intermodalità del trasporto pubblico ed una maggiore offerta di alternative al mezzo privato. Sono molto soddisfatto.” Claudio Lubatti, Assessore alla Mobilità, Infrastrutture e Trasporti della città di Torino, ha aggiunto: “da aprile a Torino un ulteriore e significativo passo a favore di una mobilità nuova, efficiente e, al contempo, sostenibile.” Le auto car2go possono accedere alla ZTL, ma non possono utilizzare le corsie preferenziali dedicate a bus e taxi o varcare la ZTL Valentino o le aree pedonali. Sarà inoltre possibile parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu. I clienti possono registrarsi online su www.car2go.com/it/torino o presso lo shop car2go in Corso Stati Uniti 16/G. Per iscriversi occorre avere almeno 18 anni compiuti e possedere una patente di guida valida. Il pagamento del servizio avviene tramite carta di credito o carta prepagata e l’iscrizione è gratuita durante il periodo di lancio (fino al 31 maggio). Dopo tale periodo, la registrazione avrà un costo di 19 euro una tantum, senza alcuna sorpresa per l’utente che pagherà sempre e solo l’utilizzo effettivo del veicolo in maniera chiara e trasparente. Il servizio car2go è interoperabile in Italia e in tutta Europa: gli iscritti a car2go di Torino possono utilizzare il servizio anche a Milano, Roma e Firenze e in tutte le città europee dove car2go è presente, così come coloro che si sono registrati a Milano, Roma, Firenze e nel resto d’Europa possono utilizzare il servizio a Torino. car2go è oggi attiva in 30 città di otto paesi europei e nord-americani. Le 15 città europee tra Germania, Austria, Italia, Olanda, Danimarca e Svezia sono gestite da car2go Europe GmbH, fondata come società Joint Venture nel 2011 insieme a Europcar, la più grande società europea di noleggio auto. Al momento più di 1.000.000 di clienti possono usare 13.000 smart eco-friendly, di cui 1.300 elettriche. Nel mondo ad oggi sono stati effettuati oltre 32 milioni di noleggi auto. In media, quindi, ogni secondo e mezzo avviene un noleggio con car2go in una delle città in cui è presente il servizio. Si stima che in Europa, la curva di crescita del car-sharing continuerà ad aumentare nei prossimi anni. L’Italia è considerata uno dei casi di maggior successo al mondo per carg2o, perché in circa 18 mesi dal primo lancio, si contano oggi oltre 170.000 iscritti attivi al servizio a Milano, Roma e Firenze. Fonte: Eco dalle Città
Infrastrutture: il non fare può costare fino a 800 miliardi di euro Senza la realizzazione di opere prioritarie e senza interventi di miglioramento infrastrutturale l’Italia subirà un impatto economico negativo di 800 miliardi di euro. Cifre importanti calcolate dall’Osservatorio “I Costi del Non Fare”, della società di ricerca Agici Finanza d’Impresa, che valuta le conseguenze economiche, sociali e ambientali dei ritardi nella realizzazione di infrastrutture strategiche del Paese, nel periodo che va dal 2014 al 2030. L’osservatorio rivolge l’attenzione su progetti relativi ai settori dell’energia, dei rifiuti, della viabilità stradale e ferroviaria, dell’idrico, della logistica e delle telecomunicazioni, approfondendo le ragioni della paralisi e andando a identificare le strategie per rimettere in moto il meccanismo. Lo studio è stato al centro di un evento organizzato oggi a Roma dalla Fillea (Federazione Italiana Lavoratori Legno Edilizia e Affini) e dalla Cgil nazionale. Degli 800 miliardi calcolati, 124 sono legati all’ambiente e all’energia, 260 riguardano i trasporti e la logistica e 425 le telecomunicazioni. In particolare, per quel che riguarda il settore energetico, la mancata realizzazione di 24.000 MW di impianti di generazione, di 5.430 km di reti di trasmissione, di 162 stazioni elettriche e di un rigassificatore da 8 G (m3) potrebbe generare “costi del non fare” pari a quasi 70 miliardi di euro. Un conto a cui si aggiungono oltre 4 miliardi di euro per la mancata realizzazione di circa 28 impianti di termovalorizzazione in 17 anni. Lo studio dell’osservatorio propone, poi, la creazione di 1.300 km di nuove autostrade e lavori di ampliamento per evitare “costi del non fare” di oltre 84 miliardi di euro. Nel settore ferroviario, la soluzione è nello sviluppo di linee ad Alta Velocità e non, per offrire maggiore qualità del servizio, per collegare il Paese e per favorire il trasferimento modale delle merci. Sul fronte della logistica di porti e interporti, senza un utilizzo efficiente e un rilancio della competitività, si calcolano invece perdite fino a 72 miliardi di euro. Quando si parla di miglioramento delle infrastrutture si parla, però, anche di ammodernamento e di upgrade tecnologico per cui è necessaria la banda ultralarga: i costi del non fare, in questo caso, si contano attorno ai 18,5 miliardi di euro. Infine, ci sono gli interventi necessari a garantire la qualità e l’efficienza della risorsa e del servizio idrico che eviterebbero perdite pari a 49 miliardi di euro. Fonte: www.trasporti-italia.com
Logistica: al via il progetto Malpensa Smart City delle Merci “Malpensa: Smart City delle Merci”. E’ questo il nome del progetto per un nuovo “ecosistema digitale”, presentato nei giorni scorsi a Milano, realizzato da SEA, Regione Lombardia e associazioni di categoria (Anama e Assohandlers). L’obiettivo è semplificare e digitalizzare le procedure di movimentazione delle merci presso l’aeroporto lombardo. Dal 1° maggio il sistema a supporto della filiera cargo sarà realtà grazie anche alla collaborazione di un gruppo di operatori logistici lombardi che hanno partecipato alla fase di progettazione e test dell’ecosistema in qualità di “early adopter”. Il progetto rappresenta per tutti gli operatori del cargo aereo un’opportunità concreta di competitività. I servizi disponibili consentiranno infatti di ottimizzare i tempi di accettazione e scarico delle merci, di rendere più efficienti i processi e le modalità di gestione delle spedizioni e di conoscere gli stadi del processo di trattamento dei carichi, trasformando lo scalo merci dell’aeroporto in una vera e propria “Smart City”, allineata agli standard informativi e comunicativi dei più avanzati e importanti aeroporti Cargo europei. L’Ecosistema sarà operativo in tempo per Expo2015. Fonte: www.trasporti-italia.com
Milano: ampliamento area C fino al 2022 Una delle decisioni del nuovo PUMS – Piano Urbano Mobilità Sostenibile – di Milano è quella di mantenere AreaC, fino alla completa realizzazione della M4 (prevista per il 2022), dentro i suoi attuali confini della Cerchia dei Bastioni. Ampliare AreaC alla cerchia 90/91 prima dell’apertura della linea blu M4, quella che taglierà Milano sud da est (Linate) ad ovest (San Cristoforo), non sarebbe decisivo per produrre davvero degli ulteriori benefici ambientali, ha spiegato l’assessore ai trasporti Maran. Il Piano individua invece come azione prioritaria la realizzazione di una “Low Emission Zone”, posta in prossimità dei confini comunali, ma all’interno della cerchia delle tangenziali, con varchi elettronici in grado di controllare in maniera automatica il rispetto delle regole adottate dalla Regione Lombardia sulla circolazione veicolare. La “Low Emission Zone”, un progetto studiato sul modello di Londra, è quello delle 106 telecamere dislocate ai confini della città: venti sono state già installate, ma l’arrivo del rimanente è ora considerato “prioritario”. Con i nuovi varchi, il Comune prevede di monitorare i 20 mila camion Euro0 che entrano ancora in città, ma anche controllare “il rispetto delle regole imposte dalle Regione”: il riferimento è alle auto Euro 0 e diesel Euro 0, 1 e 2, fermate da ottobre ad aprile, alle quali si aggiungeranno le diesel Euro3 (a partire dall’autunno 2016). A livello di trasporto urbano, il piano prevede poi il potenziamento della rete con il prolungamento di alcune linee metropolitane oltre i confini comunali e la progettazione di una sesta linea metropolitana, nonché la modernizzazione della M2, con il rinnovo del materiale rotabile, l’impermeabilizzazione delle gallerie e il restyling delle stazioni. Il PUMS promuove l’ulteriore diffusione dei mezzi in condivisione. E’ un’evoluzione già in corso, grazie all’avvio del car sharing nel 2013, e che nei prossimi mesi vedrà l’aggiunta dello scooter sharing e delle bici a pedalata assistita, con l’estensione di Bikemi fuori dalla cerchia della 90/91. Secondo il Comune, la piena attuazione del PUMS avrà come effetti positivi la riduzione del 25% del traffico nelle zone a velocità moderata, l’aumento della velocità del trasporto pubblico del 17%, il decremento della congestione da traffico dell’11% e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 27%. Inoltre il PUMS dovrebbe portare ad un aumento della popolazione con “buona accessibilità al trasporto pubblico” del 142%. Fonte: www.ecodallecitta.it
Milano: il biglietto si acquista dal cellulare con un sms L’ATM di Milano ha, a partire dai giorni scorsi, ha messo a disposizione un nuovo servizio per l’utenza: basta un SMS al 48444 per avere un biglietto ordinario urbano a disposizione in qualsiasi momento, senza bisogno di carte di credito, né di uno smartphone. Un’innovazione che potrebbe colmare la cronica carenza di punti vendita dei biglietti ATM in superficie, soprattutto notturni. L’ATM rende infatti operativa la fase 3 dei servizi di mobile ticketing, quella che permette di acquistare il biglietto ordinario da 1,5 euro con il semplice invio di un SMS e il conseguente scalo dell’importo dal proprio credito telefonico. L’opzione è possibile per i clienti di telefonia mobile TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia. Sarà sufficiente essere in possesso di un normale telefono cellulare con scheda SIM italiana, prepagata o abbonamento, per accedere al servizio SMS ticketing, senza il bisogno di effettuare alcuna registrazione, o di installare software aggiuntivi sul proprio telefono cellulare. Se l’operazione di acquisto va a buon fine, l’utente riceve un SMS contenente un biglietto già validato, con la data e l’ora di convalida e un codice denominato PNR, che serve per l’accesso in metropolitana. È la fase tre della vendita elettronica dei biglietti, dopo la prima fase, rappresentata dai sistemi tipo NFC (Near Field Communication) in collaborazione con Postemobile – fruibile però solo su smartphone e per clienti Postemobile – e la seconda fase, cioè l’avvio, nel dicembre 2014, dell’acquisto di biglietti via app scaricabile gratuitamente sugli smartphone. Il biglietto ricevuto via sms consente di salire immediatamente sui mezzi di superficie: il biglietto deve essere acquistato prima di salire a bordo, la convalida è contestuale all’acquisto e la sua durata è di 90 minuti a partire dal momento della convalida. Per accedere ai treni della metropolitana è necessario invece stampare il biglietto magnetico ai distributori automatici presenti nelle stazioni premendo il tasto dedicato “sms ticketing” e digitando il codice PNR ricevuto. Il biglietto stampato avrà come validità il tempo residuo rispetto all’orario di convalida riportato nell’sms. Al costo del biglietto elettronico si aggiunge il costo dell’SMS di richiesta a seconda del piano tariffario del proprio gestore. Fonte: Eco dalle Città
MISE: si possono finanziare imprese per il trasporto merci su strada per l’acquisto di mezzi e attrezzature Una circolare del ministero dello Sviluppo economico stabilisce che possono essere finanziate anche le imprese attive nel trasporto merci su strada per l’acquisto di mezzi e attrezzature di trasporto. La Sabatini Bis, la legge che concede finanziamenti per agevolare gli acquisti aziendali, riapre all’autotrasporto. Inizialmente, infatti, le spese relative all’acquisto di mezzi e attrezzature di trasporto erano ammissibili soltanto alle imprese che esercitano attività diverse da quelle del trasporto merci su strada e del trasporto aereo. Adesso si cambia. Con circolare del ministero dello Sviluppo economico del 23 febbraio possono essere finanziati dalla Sabatini bis anche le imprese che operano nei settori del trasporto merci su strada per l’acquisto di mezzi e attrezzature di trasporto. L’allargamento delle ipotesi finanziabili è stato determinato dal nuovo Regolamento UE n. 651/2014, che muta la definizione di «attivi materiali» data dal precedente Regolamento CE n. 800/2008, secondo il quale nel settore dei trasporti le spese relative all’acquisto dei mezzi e delle attrezzature di trasporto fossero ammissibili limitatamente alle imprese che esercitano attività diverse da quelle del trasporto merci su strada e del trasporto aereo. Il nuovo Regolamento UE n. 651/2014, invece, cancella tale limite, comprendendo così tra gli investimenti ammissibili per le imprese operanti nei settori del trasporto merci su strada e del trasporto aereo anche i mezzi e le attrezzature di trasporto. Rispetto alla tempistica per accedere al finanziamento non c’è molto tempo: le domande – da presentare attraverso il modulo allegato messo a disposizione dal ministero – vanno presentate entro il 31 marzo prossimo. Per richiedere invece l’erogazione delle quote di contributo successive alla prima, il ministero chiarisce che ogni richiesta di erogazione successiva alla prima potrà essere inoltrata, annualmente, solo se decorsi 12 mesi dalla richiesta di erogazione precedente, nel rispetto del piano temporale riportato nel decreto di concessione. Sulla domanda, da inviare tramite PEC, bisogna apporre la firma digitale. La data della prima fattura dovrà essere successiva a quella di presentazione della domanda di accesso al contributo, mentre la conclusione degli investimenti corrisponderà alla data dell’ultima fattura o, in caso di leasing, a quella della consegna del bene. L’importo del contributo erogato corrisponde agli interessi sul finanziamento, considerati al tasso del 2,75% su un finanziamento di cinque anni. In caso di leasing, il beneficio scatta se l’impresa locataria formalizza l’acquisto una volta ultimato il contratto di noleggio. Tale beneficio interessa i finanziamenti da un minimo di 20 mila euro fino a due milioni di euro, anche divisi in più acquisti per ciascuna azienda. Sono ammessi finanziamenti coperti dal Fondo di Garanzia, fino a un massimo dell’80%. È molto importante apporre sull’originale della fattura la dicitura «Spesa di euro … realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69». In caso di investimento in leasing, la dicitura sulle fatture dovrà essere apposta da parte della società di leasing, che resta in possesso delle fatture stesse. In caso di investimento in ordinario la dicitura dovrà essere apposta da parte dell’impresa beneficiaria. A tal proposito, il Ministero ricorda che la fattura che nel corso di controlli e verifiche venga trovata sprovvista di tale dicitura, non è considerata valida e determina la revoca della quota corrispondente di agevolazione. La nuova Sabatini coinvolge: - la Cassa Depositi e Prestiti, che dispone di risorse elevato a 5 mld dalla Legge di Stabilità 2015, utilizzabili dalle banche aderenti alle convenzioni MiSE-ABI- Cdp o dalle società di leasing, se in possesso di garanzia rilasciata da una banca aderente alle convenzioni, per concedere alle PMI, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti previsti dalla misura; - il ministero per lo Sviluppo Economico, che concede un contributo alle PMI per coprire parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari relativi al punto precedente. Tale contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni; - il Fondo di Garanzia per le PMI che, sul finanziamento bancario in questione, può rilasciare una garanzia fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento). Fonte: UominieTrasporti.it
Mobilità e infrastrutture: 40 mld di euro per colmare il gap con l'Ue La distanza che separa il sistema del trasporto pubblico italiano da quello degli altri Paesi europei si misura con un intervallo economico di 40 miliardi di euro. È questo, infatti, il gap infrastrutturale emerso nel corso della manifestazione Forum Automotive promossa a Milano, sulla base di uno studio realizzato dalla società di consulenza AlixPartners dal titolo “Nutrire la mobilità del futuro”. Il rinnovo delle reti metropolitane e tranviarie, il potenziamento del parco mezzi su gomma e su materiale rotabile, l’abbassamento dell'età media dei mezzi (in Italia 11,6 anni rispetto ai 7 anni degli altri Paesi Ue) sono i primi passi necessari per colmare questo divario. Il costo per farlo è suddiviso in 20 miliardi di investimenti per lo sviluppo di infrastrutture, 9,5 miliardi per l'adeguamento del parco mezzi e 10 per una mobilità urbana più sostenibile grazie a veicoli elettrici e reti di ricarica, allo sviluppo di car/bike sharing e car pooling e alle nuove tecnologie per la smart mobility. In aggiunta a questi stanziamenti, si stima un costo annuale del settore del trasporto pubblico pari a circa 6,4 miliardi di euro. Lo spunto della riflessione nasce anche dalla stima di crescita della popolazione mondiale che entro il 2050 dovrebbe raggiungere i 9 miliardi totali, concentrandosi soprattutto nelle aree urbane (52% nel 2010 contro il 67% previsto per il 2050). La mobilità urbana diventerà dunque un soggetto sempre più strategico, per il trasporto, per l’ambiente e per la qualità della vita dei cittadini che già oggi, nonostante i progressi tecnologici, perdono ogni anno 62 ore per trasferirsi in mezzo al traffico. Nel 2020, si prevede che la quota toccherà numero 68 ore per arrivare, continuando così, alle 106 del 2050.
Fonte: www.trasporti-italia.com
Modena: mobilità sostenibile in sperimentazione Prende il via a Modena la sperimentazione di un progetto di mobilità sostenibile varato in ottica Smart City: il Comune incentiva l’uso di micro car elettriche da parte dei dipendenti comunali, e degli assessori, che devono spostarsi per esigenze di servizio. Un’iniziativa, di durata annuale, volta a favorire la riduzione dell’inquinamento e dei costi, rendendo meno dispendiosa e senza dubbio maggiormente ecosostenibile la flotta auto dell’amministrazione comunale. La sperimentazione è stata resa possibile dalle risorse stanziate nell’ambito del progetto europeo “Transition city” (finanziato dalla Climate-Kic), al quale hanno aderito Modena, Bologna, Birmingham, Francoforte, Breslavia, Budapest, Valencia/Castillon. L’obiettivo è promuovere la trasformazione delle realtà urbane in “comunità a emissioni zero di anidride carbonica”. "Si tratta dell’inizio di un progetto più ampio – sostiene Giulio Guerzoni, Assessore all’ambiente – che prevede anche attività di rilevazione degli spostamenti in auto e in bici per capire in quanti scelgono la modalità sostenibile e, in futuro, anche un progetto di condivisione delle auto elettriche con i privati. Tutto ciò nell’ambito degli incentivi e delle agevolazioni ai proprietari di mezzi elettrici che il Comune sostiene già da alcuni anni e che proseguono." Fonte: PMI.it
Porto di Ancona: più merci, meno passeggeri Nel 2014 il traffico merci al porto di Ancona è tornato ai livelli del 2010 con oltre 8,5 milioni di tonnellate movimentate, +23% rispetto al 2013. Lo annunciano i dati dell’Autorità Portuale di Ancona. Cala il traffico passeggeri (1.080.116 -8%), soprattutto per l’interruzione degli scali della Costa Crociere (37.220 passeggeri in tutto, -66%). Segnali positivi arrivano da merci rinfuse (+9%), prodotti petroliferi (+46%), container (+8%) e dalla ripresa di movimento passeggeri dalla Grecia (+5%). “I risultati sono molto incoraggianti – ha commentato il presidente dell’Authority Rodolfo Giampieri – considerata la delicata situazione economica a livello generale”. Fonte: www.trasporti-italia.com
Porto di Genova: continua il trend di crescita dei traffici Nel mese di gennaio continua il trend positivo del Porto di Genova, confermando così la tendenza registrata già nell’ultima parte dello scorso anno e quella, più ampia, che dal 2009 al 2014 ha visto lo scalo ligure fare da traino in Italia. Traffico passeggeri e traffico merci rilevano, infatti, dati sostanziosi che nel primo caso si riassumono nel transito di 108.156 unità e nel secondo in 163.573 teu (twenty-foot equivalent unit, cioè unità da venti piedi). A livello percentuale questi dati si traducono in una crescita del traffico passeggeri di un +15,8% per i traghetti e di un +15,6% per le crociere, e di un più 4,1% per il traffico container. Il traffico complessivo, con 4,2 milioni di tonnellate, corrisponde a un aumento del 4,2%. Delle prospettive del porto di Genova si parlerà domani, 12 marzo, dalle 18.30 nell’Auditorium del Museo del Mare, nel corso del convegno “Il futuro del porto, il futuro di Genova” a cui parteciperà anche Luigi Merlo, presidente dell’Autorità Portuale genovese. Fonte: www.trasporti-italia.com
Porto di Livorno: via libera al nuovo piano regolatore La Giunta regionale della Toscana ha dato parere favorevole al nuovo piano regolatore del Porto di Livorno. A comunicarlo è una nota della Regione che spiega come l’ok sia giunto “su proposta dell’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli”. Si attende adesso, prosegue la nota “il passaggio finale in consiglio regionale al quale spetta, per legge, l’approvazione del piano” che dia il via libera al processo di realizzazione degli interventi. Il porto di Livorno è un porto commerciale di notevole importanza, uno dei principali italiani, il cui attuale pieno regolatore risale agli anni ’50. Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dal presidente della Regione, Enrico Rossi, dopo l’approvazione ad aprile potrebbero essere avviati i bandi per la realizzazione della Darsena Europa, o Piattaforma Europa, il progetto delle nuove banchine a mare in grado di accogliere le navi contenitori di ultima generazione. Fonte: www.trasporti-italia.com
Porto di Napoli: Interporto Sud Europa, fronte comune per rilanciare lo scalo Creare un fronte comune, anche con l'Autorità portuale di Napoli, per rilanciare le attività dello scalo partenopeo. L'appello lo lancia l'Interporto Sud Europa, centro intermodale campano. “Il Porto di Napoli va salvato e le speranze per risolvere i suoi gravissimi problemi operativi non risiedono solo nei dragaggi, ma anche e specialmente nell’integrazione e promozione di una rete logistica ed intermodale che consenta di garantire più alti standard di efficienza alle strutture campane esistenti con una visione di servizio tesa al contesto europeo”, si legge in una nota diffusa dall'ente. Dall'Interporto viene messa in rilievo, in particolare, l'importanza del collegamento ferroviario fra Porto ed Interporto, che pone le basi l'interconnessione fra il Mezzogiorno e le aree mitteleuropee.
L’Interporto Sud Europa ha saturato in questi giorni l’offerta di spazi per lo stoccaggio delle merci per un totale di 330.000 metri quadri di magazzini, ed ha avviato la fase due di espansione che prevede la realizzazione di altri 300.000 metri quadri di magazzini coperti per un investimento stimato in altri 120 milioni di euro.
Fonte: www.trasporti-italia.com
Sicurezza ferroviaria: nel 2014 in calo morti e incidenti in Italia Il numero dei morti sui binari in Italia è in calo: dai 62 del 2013 ai 61 nel 2014. Scende anche il numero degli incidenti gravi e lievi. I dati emergono dalla “Relazione sulla sicurezza ferroviaria nel 2014″ che l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (Ansf) ha presentato presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, alla presenza del presidente Michele Meta e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. “L’obiettivo dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – spiega Amedeo Gargiulo, direttore dell’ANSF – è quello di portare gli incidenti e le vittime a zero. I dati che presentiamo oggi sono confortanti ma c’è ancora molto da fare sul fronte delle procedure tecniche, della manutenzione e della sensibilizzazione dell’utenza verso i pericoli in ferrovia”. Il trend italiano risulta essere sostanzialmente in linea con quello della media dei paesi europei. Ecco qualche dato nello specifico. Sulle 101 vittime (61 morti e 40 feriti gravi) registrate lo scorso anno, 88 sono i pedoni che hanno tenuto comportamenti indebiti in ambito ferroviario: 55 i casi di decesso per attraversamento dei binari a cui si aggiungono 33 feriti gravi. Gli altri possono essere riconducibili a problematiche legate agli aspetti tecnici, gestionali e manutentivi: tre operai investiti da un convoglio durante lavori in cantiere, due ferimenti gravi tra il personale delle imprese ferroviarie avvenuti in un urto contro una frana e in manovra. Sono passati dai 23 del 2013 ai 26 del 2014 gli incidenti gravi riconducibili a cause tecniche (come per esempio deragliamenti e collisioni). Aumenta il numero di quelli legati all’indebita esecuzione di procedure ferroviarie: l’errata applicazione di procedure di esercizio e manovra ha generato 7 incidenti gravi, rispetto ai 3 del 2013. In aumento anche le conseguenze del dissesto idrogeologico e dell’indebita presenza di veicoli stradali sulla sede ferroviaria. Diminuisce invece la componente legata alle cadute dei passeggeri da treni in movimento e alla scarsa o cattiva manutenzione: l’incidenza sugli incidenti gravi passa dall’8% del 2013 al 5% del 2014. Ma continua ad essere la causa del 20% degli incidenti (gravi e lievi) e del 27,5% di tutti gli eventi in ferrovia. Inoltre, gli esiti dell’attività ispettiva di Ansf hanno evidenziato non conformità nel 10,8% dei controlli (5% sull’infrastruttura e 20% sui veicoli). L’Ansf è scesa in campo con un’ampia campagna di sensibilizzazione coinvolgendo la Polizia Ferroviaria, la Federazione Italiana Pallacanestro e Rugby e molti uffici scolastici regionali. Ha inoltre chiesto alle imprese ferroviarie e al Gestore della rete un’azione incisiva di collaborazione per limitare gli accessi alle aree più a rischio. Tra il 1990 e il 2013 sono stati eliminati il 47% dei passaggi a livello. Il programma di soppressione continua, affiancato da una serie di misure per rendere questi “incroci” più sicuri. Fonte: www.trasporti-italia.com
Sistemi di Trasporto Intelligente: è la matematica l’ingrediente “segreto” Si parla tanto di trasporti Smart, ma il loro vero nome è Sistemi di Trasporto Intelligente o ITS (Intelligent Transport Systems). Oggetto di uno specifico decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2013, gli ITS mettono insieme le più avanzate tecnologie per la rilevazione e il trattamento delle informazioni e sono in grado di garantire servizi più efficienti e sostenibili oltre che di integrare trasporto ferroviario, marittimo, su gomma e sulle vie navigabili interne. Gli ITS sono poi capaci di sfruttare sorgenti di dati in tempo reale per fornire informazioni utili a utenti e operatori dei servizi di trasporto, permettendo di garantire la sicurezza, il trattamento della congestione e di ostacoli e l’integrazione delle varie tipologie di trasporto. Se apparentemente gli ITS possono sembrare il frutto esclusivo dell’integrazione tra informatica e telecomunicazioni, in realtà l’ingrediente magico che li ha resi così potenti e che potrebbe consentire un vero salto di qualità in questo settore nei prossimi anni è la matematica. Infatti, i metodi di ottimizzazione basati su modelli di programmazione matematica e algoritmi meta-euristici possono garantire un valido supporto alle decisioni in tempo reale nei sistemi di Car Sharing (come Enjoy, Car2Go) e Car Pooling (come Uber), nei veicoli connessi, come le GoogleCars, e nell’integrazione tra il trasporto pubblico, privato e la logistica sostenibile delle merci. I modelli di simulazione avanzati avranno un ruolo sempre più importante anche perché saranno in grado di produrre previsioni sempre più attendibili per fronteggiare l’incertezza associata alla domanda e alle fluttuazioni del traffico. E ancora, ricordiamo lo sviluppo di metodi, modelli, algoritmi e applicazioni per immagazzinare e processare le enormi moli di dati sul traffico e i servizi di trasporto, ed effettuare previsioni sulla domanda di trasporto, sui tempi di viaggio e sulle emissioni di inquinanti. Insomma, non è più possibile immaginare un reale sviluppo degli ITS senza riconoscere alla matematica il suo ruolo essenziale, e prevedendo quindi esplicitamente, nei programmi di finanziamento delle ricerche, la Matematica per i Trasporti Intelligenti. Fonte: CNR
Tpl: sbloccati i fondi, in arrivo 3 mld di euro per le Regioni In arrivo per le Regioni a statuto ordinario circa 3 miliardi di euro per il trasporto pubblico locale, anche ferroviario. E’ stato infatti sbloccato, in accordo con il Governo, il fondo del Tpl per il 60% del valore totale, che ammonta a circa 5 miliardi di euro. Nei giorni scorsi, in sede di Conferenza delle Regioni, i presidenti hanno raggiunto un accordo sul riparto, che ha ottenuto il via libera definitivo in Conferenza unificata. Alla Regione Lazio spettano oltre 344 milioni di euro per il trasporto pubblico locale, come quota del riparto. Si tratta di una cifra inferiore a quella erogata lo scorso anno (circa 900 mila euro in meno) a causa della riduzione delle entrate derivanti dalle accise sul carburante da trazione, con il quale viene finanziato il fondo. Fonte: www.trasporti-italia.com
Umbria: cresce la mobilità dolce In Umbria crescono i percorsi dedicati alla cosiddetta “mobilità dolce”. E’ stata inaugurata la pista ciclabile Spoleto-Assisi che si snoda dall’invaso artificiale della “diga di Arezzo” a Spoleto fino a Rivotorto, nel comune di Assisi. Il percorso si completerà giungendo ai piedi di Assisi con un ultimo tratto che fino a Santa Maria degli Angeli garantirà maggiore sicurezza a ciclisti e pedoni rispetto ai percorsi provvisori ora individuati e comunque adeguatamente segnalati che conducono alla stazione ferroviaria e al parcheggio sottostante la Basilica di San Francesco. I dettagli del percorso sono stati presentati dall’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, che a Cannara ha partecipato all’inaugurazione della pista ciclabile. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte anche il presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra, Giuliano Nalli, sindaci e amministratori degli otto Comuni interessati. “Oggi – ha detto Rometti – ultimata l’installazione della segnaletica, sono interamente fruibili oltre 50 chilometri del percorso ciclabile, tra i più lunghi a livello nazionale ed europeo, realizzato lungo gli argini dei torrenti Marroggia, Teverone, Timia e del fiume Topino e che unisce i territori di otto Comuni: Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno, Bevagna, Cannara e Assisi. Un’opera di importanza strategica per la Valle Umbra ai fini della promozione e dell’attrattività turistico-ricreativa del territorio – ha proseguito – per la cui realizzazione, affidata al Consorzio per la Bonificazione Umbra quale stazione appaltante, la Regione Umbria ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro”. La Regione Umbria, il Comune di Assisi e il Consorzio della Bonificazione Umbra firmeranno un accordo per realizzare un ulteriore tratto, lungo quasi 3 chilometri, interamente in sede propria, che porterà i ciclisti fino alla stazione e poi fino al cuore della città serafica. Fonte: www.trasporti-italia.com
Europa
Brussels: Libro Bianco in aggiornamento Cabotaggio, dumping sociale, trasporto intermodale, combustibili alternativi, tassazione dell’energia e delle infrastrutture. Sono questi i temi discussi durante l’audizione pubblica del Cese (Comitato economico e sociale europeo) per la revisione del Libro Bianco dei trasporti 2011, svoltasi a Bruxelles. All’audizione hanno partecipato tutte le maggiori associazioni europee del trasporto e della logistica (FNTR, BGL, SKAL, Nordic Logistics Association), nonché altri rappresentati dei vari comparti del trasporto (vie navigabili, spedizionieri, Ferrovie dello Stato italiane, Deutsche Bahn, SNFC). Presente all’evento anche l’associazione italiana Anita. Anita è intervenuta sui principali argomenti e ha posto l’accento sulla mancanza di uniformazione delle norme sociali, salariali e fiscali dei vari Paesi membri, sull’aggravamento del problema del social dumping e sulla necessità di un chiarimento in merito all’internalizzazione dei costi esterni. Tali posizioni, contenute anche nella bozza preliminare del Cese per le quali Anita ha manifestato il proprio appoggio, sono state poi riprese dal rappresentante della Commissione UE e da Roberto Parrillo, Presidente ETF (Fédération européenne des travailleurs des transports). A conclusione dell’incontro è stato comunicato che la revisione del Libro Bianco 2011 sarà realizzata nel periodo compreso tra l’ultimo trimestre del 2015 e i primi mesi del 2016. Fonte: www.trasporti-italia.com
Camion: in arrivo nuove regole Ue taglia-consumi e gas serra Nuove regole in arrivo per camion più aerodinamici e sicuri, efficienti nell’uso dei carburanti e meno inquinanti. A dare il via libera l’Assemblea di Strasburgo, che ha adottato l’accordo informale già raggiunto nel dicembre scorso dai negoziatori dell’Europarlamento con la presidenza italiana di turno dell’Ue. La nuova normativa, che rimpiazzerà quella che risale al 1996, secondo le stime della Commissione europea dovrebbe consentire ai nuovi mezzi un risparmio del 7-10% dei consumi di carburante, scegliendo anche una forma più tondeggiante per la cabina del conducente e un design più allungato. I nuovi camion, che non saranno più quindi a forma di ‘mattoncini’, potranno essere prodotti a partire dal 2022, ma prima che avvenga sono attese specifiche regole sull’omologazione da parte della Commissione europea per il 2016. Per questo “quanto questi camion saranno più sicuri e quando saranno in circolazione dipenderà dalla normativa ancora in fase di preparazione” spiega William Todts dell’associazione ambientalista Transport & Environment. Secondo Todt adesso tocca alla Commissione europea “fare passi avanti e presentare regole ambiziose per la sicurezza dei camion per il 2016 al più tardi: questa è un’occasione che capita una volta in una generazione”. Le regole appena approvate su design, sicurezza ed efficienza dei camion dovranno ora essere adottate dal Consiglio europeo. Fonte: Ansa
Copenhagen: sistemi ITS in centro La città di Copenhagen ha approvato un investimento di 8,04 milioni di Euro per l’implementazione di Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS) nel centro città al fine di sincronizzare i semafori sulla base delle condizioni di traffico e di quelle metereologiche. Il piano prevede che gli utenti della strada della capitale rilascino in via anonima dati tramite i proprio smartphone e altri dispositivi ai sensori su strada, consentendo cosi di cambiare le luci semaforiche in base alle reali esigenze: tempo, traffico, numero di pedoni, numero di ciclisti, numero di veicoli in circolazione. I semafori saranno inoltre in comunicazione con gli autobus a cui sarà garantita la priorità. Se la sperimentazione nel centro città darà esisti positivi, i sistemi verranno estesi all’intera città con un ulteriore investimento pari a 33,5 milioni di Euro. Fonte: Traffic Technology Today
Cordoba: un piano da 650mila Euro per una mobilità più sicura La città di Cordoba, in Spagna, ha allocato 650mila Euro per un nuovo piano della mobilità che prevede maggiori sforzi per una città più sicura per gli utenti della strada. Il finanziamento è già stato suddiviso in vari progetti: 250mila Euro saranno investiti in un Piano di Azione per installare, adattare ed estendere nuove strisce pedonali; 120mila Euro saranno destinati ai semafori; 45mila Euro serviranno invece per il miglioramento dell’asfalto laddove sono installati sistemi di drenaggio; 85mila Euro saranno dedicato alla ristrutturazione e installazione di piste ciclabili e di parcheggi per bici; infine 60mila Euro serviranno per l’installazione di una rampa nel quartiere storico della città. Fonte: ERTICO
Gran Bretagna: 142 veicoli elettrici per le flotte governative Il governo britannico ha deciso di portare sempre più mezzi a trazione alternativa nelle proprie flotte, sostenendo così anche visivamente le politiche pro veicoli ecologici: sono infatti 142 le auto, tra elettriche ed ibride plug-in, ordinate per diversi enti e dipartimenti di Sua Maestà. La decisione fa parte di un programma di riduzione delle emissioni inquinanti da parte delle flotte governative per il quale sono stati stanziati 5 milioni di sterline e che coincide con un’altra iniziativa, questa volta da 35 milioni di sterline, la Go Ultra Low City Scheme, che ha per obiettivo fare delle città inglesi delle eccellenze delle basse emissioni nei trasporti. Ad essere interessati dall’ordine di auto e furgoni elettrici sono circa 15 enti del governo britannico, compresi l’Home Office, il Foreign and Commonwealth Office, il Government Car Service ed il Ministry of Defence. Su 142 totali i veicoli puramente elettrici sono 64, mentre i restanti adottano la tecnologia ibrida plug-in: la loro assegnazione è stata decisa sulla base di indagini preventive che hanno stimato le necessità dei singoli enti fruitori. L’intenzione del governo inglese è chiaramente portare alla ribalta l’affidabilità dei trasporti con la spina, dimostrandone l’utilizzo in prima persona. È però ancora improbabile che le auto elettriche siano destinate ai grandi impegni istituzionali, essendo quest’ordine destinato prevalentemente alle flotte di servizio. La mobilità elettrica in Gran Bretagna è comunque un fenomeno in crescita, con 22,500 veicoli venduti a partire dalle prime campagne di incentivi del 2010. Fonte: Veicoli Elettrici
Inghilterra: pedalare fa bene all’economia Una nuova ricerca condotta dall’Institute for Transport Studies of the University of Leeds (ITS Leeds),’Economic Cycle’, dimostra i benefici economici legati alla bicicletta in Inghilterra. Lo studio è stato commissionato dal CTC, (national cycling charity) ed è stato presentato in occasione della discussione parlamentare sull’inclusione a livello legislativo della Cycling and Walking Investment Strategy (CWIS). Lo studio stima i ritorni economici legati all’uso della bicicletta in 248 miliardi di pound entro il 2050. Lo studio è disponibile nell’area riservata del sito TTS Italia (Libreria-Europe). Fonte: ITS Leeds
La Corte Europea valuta l’efficacia di 26 progetti per il trasporto pubblico urbano La popolazione europea che vive in aree urbane è destinata a crescere dal 73% del 2010 all’82% del 2050. Pertanto, le città europee hanno l’urgenza di migliorare la mobilità e di ridurre i livelli di congestione, incidenti e inquinamento tramite adeguate politiche per la mobilità. L’Unione Europea ha stanziato 10,7 miliardi di Euro tra il 2000 e il 2013 per co-finanziare progetti legati al trasporto urbano e all’implementazione di bus, tram, metro. La Corte Europea ha condotto l’audit su 26 progetti europei che hanno finanziato il trasporto pubblico urbano in 11 città degli Stati Membri al fine di valutarne l’effettiva efficacia e attuazione, ricavando da tale valutazione anche delle raccomandazioni per la Commissione Europea. Il rapporto è disponibile nell’area riservata del sito TTS Italia (Libreria – Europe). Fonte: EP TRAN Committee
La tecnologia per autostrade più sicure Secondo un nuovo report pubblicato dallo European Transport Safety Council (ETSC), le tecnologie potrebbero giocare un ruolo primario nella riduzione del numero di persone uccise sulle strade europee. Lo studio si concentra in particolare sulle condizioni di sicurezza delle autostrade europee: nonostante i progressi fatti a livello di sicurezza, circa 1900 persone sono rimaste uccise nel 2013. Si fa riferimento a diversi paesi e si evidenzia che circa il 60% delle persone coinvolte negli incidenti non indossava la cintura di sicurezza. Gli autori del report chiedono che l’Unione Europea renda obbligatoria l’installazione di segnali intelligenti che ricordino di allacciare la cintura per tutti i passeggeri nei nuovi veicoli. Inoltre, si raccomanda all’UE di rendere obbligatoria anche l’installazione dell’intelligent speed assistance (ISA) che utilizza i dati GPS per supportare il conducente nel rispettare i limiti di velocità: tale sistema potrebbe ridurre le morti su strada del 20%. L’Unione Europea sta attualmente lavorando alla revisione degli obblighi di sicurezza, aggiornati al 2009. Fonte: Traffic Technology Today
Londra: il congestion charge aiuta a salvare vite Un nuovo studio accademico dimostra che gli incidenti su strada sono diminuiti del 40% da quando Londra ha installato il congestion charge nel 2003. Lo studio condotto tra tre economisti dell’Università di Lancaster indica una diminuzione degli incidenti del 40% tra il 2000 e il 2010: si tratta di un risultato inaspettato, soprattutto perché il congestion charge era stato introdotto per ridurre il traffico e le emissioni inquinanti. Da febbraio 2003, gli automobilisti sono stati tassati per i propri spostamenti nel centro di Londra e il Transport for London (TfL) ha registrato una diminuzione del volume del traffico di circa il 10% nell’area del congestion charge. Una delle conseguenze della minore congestione è l’aumento della velocità media, per cui ci si attendeva che il numero di incidenti sarebbe aumentato soprattutto tra pedoni e ciclisti. Fonte: Traffic Technology Today
Rete Ten-T: presentati a Bruxelles progetti italiani per 2,5 mld L’Italia ha presentato progetti per 2,5 miliardi a Bruxelles nell’ambito del piano infrastrutturale Trans-European transport network (Ten-T). “Si tratta – spiega il Ministero dei Trasporti (MIT)- di un piano organico di interventi infrastrutturali con 71 proposte progettuali inviate a Bruxelles, per un investimento totale di 6,822 miliardi di euro da spendere entro il 2020 in base a un cronoprogramma ben determinato, e con richiesta di contributo comunitario di 2,471 miliardi”. Lo stanziamento totale di Bruxelles in questo primo bando è di 12 miliardi di euro. L’obiettivo massimo del MIT è di ottenere nella prima fase, un massimo di due miliardi di euro e 471 milioni di euro. I finanziamenti comunitari necessari per raggiungere gli obiettivi finali prefissati dal Ten-T ammontano in totale a livello europeo a 26 miliardi di euro: un capitale volto a stimolare altri investimenti degli Stati membri destinati a completare collegamenti transfrontalieri difficili e linee che altrimenti non sarebbero costruite. Su 71 progetti presentati dal Ministero guidato da Maurizio Lupi la maggiora parte (32) riguardano il settore ferroviario: la realizzazione dell’alta velocità nel Terzo Valico dei Giovi, il potenziamento tecnologico ed infrastrutturale sul Corridoio “Mediterraneo” (rispettivamente sulle linee “Milano-Venezia”, “Treviglio-Brescia” e “Torino-Milano-Venezia”), il potenziamento tecnologico, infrastrutturale ed intermodale dei nodi di Roma e Napoli e 3 progettazioni per il collegamento ferroviario degli aeroporti di Venezia, Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Al settore marittimo sono state destinate 15 delle 71 proposte presentate alla Commissione per un valore di 130,2 milioni, 3 al settore aereo (45,3 milioni), 9 al settore stradale (20,9 milioni). Prevista anche la richiesta di un contributo di 8,7 milioni per progetti pilota di stazioni di rifornimento a ricarica elettrica e LNG (gas naturale liquefatto), e di 20,9 milioni per lo sviluppo del sistema idroviario padano-veneto. Per quanto riguarda il settore stradale si tratta di 2 progettazione preliminari (Anas) per l’ammodernamento degli svincoli del GRA del nodo di Roma e per il by-pass urbano per il nodo di Palermo, 4 proposte per lo sviluppo di azioni pilota per servizi di ITS sui corridoi nazionali stradali (Consorzio European ITS European Platform), una proposta per l’implementazione del servizio delle chiamate di emergenza E-Call e 2 proposte sul tema Eco-Driving e per l’implementanzione di un sistema di gestione traffico centralizzato (ARCESE). Fonte: www.trasporti-italia.com
Trasporto su vie navigabili: in Europa obiettivo ancora lontano Progressi lenti e risultati poco importanti nel corso di questi ultimi 15 anni: gli sforzi finanziari dell’UE per trasferire il traffico merci dalla strada alle vie navigabili interne, in Europa, non hanno sortito gli effetti auspicati. A dirlo è la stessa Corte dei Conti europea che nella relazione “Trasporto per vie navigabili interne in Europa: dal 2001 nessun significativo miglioramento nella quota modale e nelle condizioni di navigabilità”, appena pubblicata, rivela come il trasporto per vie navigabili interne non si è ancora trasformato in un’alternativa al trasporto su strada e che la navigabilità non è migliorata nonostante l’UE avesse già dichiarato negli anni passati queste come delle priorità. “Una singola nave da carico su un fiume – spiega alla stampa Iliana Ivanova, membro della Corte responsabile della relazione – è in grado di sostituire centinaia di autocarri su strada, riducendo quindi la congestione, l’inquinamento e gli incidenti in tutta l’UE”. Si tratta di una strategia vantaggiosa, dunque, che deve tener conto anche del fatto che metà della popolazione comunitaria vive in prossimità di coste o di vie navigabili interne e che la maggior parte dei centri industriali europei può essere raggiunto mediante navigazione interna. La ragione delle carenze sono da imputarsi anche alla persistenza delle cosiddette “strozzature” cioè di ponti non abbastanza alti, di conche insufficienti e di specchi d’acqua non abbastanza larghi per i volumi di traffico. Il costo per l’eliminazione di queste strozzature, si sottolinea però nella relazione, “supera di gran lunga i fondi disponibili dal bilancio dell’UE”. Il rapporto è disponibile nell’area riservata del sito TTS Italia (Libreria – Europe). Fonte: www.trasporti-italia.com
Ungheria: la Commissione Europea finanzia i trasporti La Commissione Europea allocherà 3,4 milioni di Euro per supportare un programma di sviluppo di trasporto integrato (ITOP) in Ungheria. I progetti da implementare entro il 2020 includono: la costruzione di sezioni di strada mancanti; elettrificazione delle linee ferroviarie; acquisto di autobus; sviluppo di hub per il trasporto passeggeri e di connessioni di transito. Inoltre, in aggiunta all’ITOP, il Connecting Europe Facility (CEF) potrebbe inviare un ulteriore contributo di 1,32 milioni di Euro per lo sviluppo di strade, ferrovie e vie d’acqua. L’obiettivo dei finanziamento è quello di migliorare l’accessibilità alle città e di aumentare gli standard del trasporto.
Fonte: Traffic Technology Today
Unione Europea: decarbonizzare il trasporto Il Vicepresidente della Commissione Europea, Maroš Šefcovic, eil Commissario per il Clima e l’Energia, Miguel Arias Cañete, hanno presentato le proposte per armonizzare i sistemi energetici degli Stati Membri in un’unica Energy Union. Tra gli obiettivi di tale strategia c’è la necessità primaria di migliorare i livelli di competitività delle compagnie europee; di ridurre la dipendenza da altri paesi per le importazioni di energia; di ridurre le emissioni di CO2. I tre assi della Energy Union sono: sicurezza (security) delle forniture; sostenibilità; competitività. Il trasporto rappresenta circa un quinto delle intere emissioni nell’Unione Europea, e il trasporto su strada ne costituisce circa l’80%. Dato che uno dei principali elementi della Energy Union riguarda la decarbonizzazione, si avranno sicuramente degli impatti nel settore del trasporto su strada. La Commissione Europea supporterà l’elettrificazione del settore trasporti, nonché le partnership tra compagnie europee a favore della elettromobilità, incluse anche la produzione di bio-combustibili e le azioni di integrazione tra energia e sistema dei trasporti. La Commissione Europea sta già lavorando si concreti supporti finanziati da poter offrire agli Stati Membri. Fonte: Commissione Europea
Unione europea: pubblicata direttiva per lo scambio di informazioni sulle infrazioni stradali Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea è stata pubblicata la direttiva che ha come obiettivo migliorare lo scambio tra gli Stati membri delle informazioni sulle infrazioni per migliorare la sicurezza stradale. La direttiva dovrà essere recepita entro il 6 maggio 2015. Nel contesto attuale, spesso le sanzioni pecuniarie previste per determinati tipi di infrazioni stradali non sono applicate se sono commesse con un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso da quello in cui l’infrazione si è verificata. La direttiva mira ad assicurare che anche in tali casi sia garantita l’efficacia delle indagini relative alle infrazioni in materia di sicurezza stradale. Presupposto generale della norma è sensibilizzare i cittadini dell’Unione in merito alle normative in materia di sicurezza stradale in vigore nei vari Stati membri, in particolare attraverso una diffusione più efficace di informazioni sulle conseguenze del mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza stradale quando si viaggia all’estero. L’applicazione delle sanzioni poi, deve essere facilitata indipendentemente dallo Stato membro di immatricolazione del veicolo attraverso uno scambio transfrontaliero più efficace dei dati di immatricolazione dei veicoli, che aiuti l’identificazione del conducente. Tale procedura potrebbe nche costituire un buon deterrente ulteriore inducendo alla prudenza i conducenti. In particolare, le infrazioni oggetto della direttiva sono otto: eccesso di velocità; mancato uso della cintura di sicurezza; mancato arresto davanti a un semaforo rosso; guida in stato di ebbrezza; guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti; mancato uso del casco protettivo; circolazione su una corsia vietata; uso illecito di telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida. Grazie a ricerche svolte su database da parte delle autorità preposte al controllo, che diventeranno sempre più aggiornati grazie alla direttiva, diventerà più facile per gli Stati membri emettere verbali e riscuotere le sanzioni. Fonte: www.trasporti-italia.com
URBACT III: le città europee verso una crescita condivisa Il 16 marzo è stato lanciato l’URBACT III: una grande opportunità per le città europee di avviare una vera e propria politica di coesione, volta alla condivisione di conoscenze, sviluppo, ricerca, innovazione, protezione ambientale e non solo. URBACT III è uno dei primi programmi interregionali a essere stato adottato; vi partecipano i 28 Stati membri dell’Unione europea e anche i due Paesi partner Norvegia e Svizzera. Il periodo che sarà coperto dal piano URBACT III va dal 2014 al 2020, con un finanziamento pari a 96,3 milioni di euro e con un contributo del fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) di circa 74,3 milioni di euro. Almeno il 70% delle risorse sarà concentrato nella ricerca e innovazione, economia a basse emissioni di carbonio, protezione ambientale, creazione di posti di lavoro e inclusione sociale. Complessivamente in questo nuovo periodo almeno il 50% delle risorse FESR sarà investito nelle aree urbane. A proposito del lancio di URBACT III Corina Cretu, Commissaria europea per la politica regionale, ha dichiarato: “La dimensione urbana è al centro della politica di coesione. Creare posti di lavoro, garantire buone condizioni di vita, migliorare l’efficienza energetica dell’edilizia abitativa o sviluppare trasporti sostenibili: le città d’Europa si devono occupare di questi problemi. Il lavoro di URBACT nella condivisione delle conoscenze e nello sviluppo di capacità delle città è dunque più importante che mai”. Per il comunicato stampa e per maggiori dettagli, clicca qui Fonte: Commissione Europea
Resto del mondo
Abu Dhabi: installato il sistema di conteggio del traffico Il Department of Transport (DOT) di Abu Dhabi ha annunciato il completamento dell’implementazione del sistema di conteggio del traffico. Il progetto è uno dei più ampi condotti nell’Emirato e ha coinvolto l’impiego di oltre 190 stazioni di conteggio del traffico dislocate lungo le principali strade della città. Attraverso le stazioni si raccolgo dati grezzi su velocità, numero di veicoli, tipo di veicoli creando al contempo un database centrale per l’intero Emirato. I dati raccolti vengono utilizzati per definire le strategie ITS del paese oltre a fornire al DOT le necessarie informazioni per il miglioramento e lo sviluppo delle infrastrutture. Il sistema di conteggio, che si basa su stazioni alimentate da energia solare, sono in grado fi funzionare in tutte le condizioni metereologiche. Fonte: Traffic Technology Today
I Big Data fattore trainante della mobilità intelligente Secondo Frost&Sullivan, i Big Data saranno l’elemento chiave di supporto alla mobilità urbana, all’implementazione delle smart city e alla riduzione dei livelli di congestione. Con il traffico in aumento tre volte più velocemente di quanto non acceleri l’economia, la necessità di servizi di informazione in tempo reale è in continua crescita sia nel Nord America che in Europa. Il nuovo studio condotto da Frost&Sullivan “Strategic Analysis of Real-time Traffic Information Market in Europe and North America” riporta che il numero di iscritti a servizi di informazione sul traffico in Nord America era pari a 1,9 milioni, numero destinato a salire a 14,2 milioni entro il 2021. In Europa, il numero passerà invece dai 2,2 milioni del 2014 ai 10,2 milioni entro il 2021. L’emergenza di creare città intelligenti e sostenibili sarò il principale fattore di traino e crescita di tale mercato, limitato tuttavia dagli elevati costi di iscrizione ai servizi stessi e dalla limitazione nel download dei dati, anche dopo aver pagato. Fonte: Frost & Sullivan
Sistema di controllo del traffico intelligente per Abu Dhabi Il Department of Transport (DoT) di Abu Dhabi ha annunciato l’avvenuta implementazione dell’Intelligent Traffic Control Systems (ITCS) presso tutti gli incroci della città di Mohammad Bin Zayed, periferia della Città di Abu Dhabi, con l’obiettivo di migliorare i livelli di congestione e di scorrimento del traffico dell’area. Il progetto, del valore di circa 20,4 milioni di dollari, ha previsto l’introduzione di semafori intelligenti e di sistemi di videosorveglianza agli incroci. Il progetto è stato il risultati di lunghi studi e viaggi in giro per il mondo al fine di valutare le migliori soluzioni tecnologiche. Fonte: Traffic Technology Today
Trasporto sostenibile: sei aziende ferroviarie aderiscono a Railsponsible Sono sei le aziende del settore ferroviario – Alstom Transport, Bombardier Transportation, Deutsche Bahn, Knorr Bremse, Nederlandse Spoorwegen e SNCF – che hanno deciso di aderire all’iniziativa “Railsponsible”. Il progetto è stato lanciato il 4 marzo a Utrecht, Paesi Bassi. Si tratta di un’iniziativa incentrata sugli approvvigionamenti sostenibili, volta a migliorare la sostenibilità lungo l’intera supply chain attraverso la condivisione di best practice e processi, la promozione di un’intesa in tutto il settore e l’utilizzo e la condivisione di strumenti comuni al fine di creare efficienze. L’obiettivo di Railsponsible è un settore ferroviario globale in cui tutti i fornitori seguano buone prassi aziendali in materia di etica, società, ambiente e business. L’evento di lancio del 4 marzo ha esplorato le opportunità e le sfide peculiari della supply chain globale del settore ferroviario e il modo in cui un’iniziativa collaborativa può stimolare il miglioramento continuo di prassi di sostenibilità nella filiera del valore di questo settore. I sei membri fondatori hanno firmato lo statuto per il lancio ufficiale di Railsponsible e invitato altre aziende e fornitori del settore ferroviario ad aderirvi. L’obiettivo di Railsponsible è migliorare costantemente le prassi di sostenibilità dei fornitori del settore ferroviario. Nel marzo 2015, Railsponsible darà il via alle sue prime campagne comuni di valutazione dei fornitori, utilizzando www.ecovadis.com. Railsponsible è promossa da BSR, con il sostegno di EcoVadis. Railsponsible è aperta a tutti gli operatori ferroviari e a tutte le aziende nell’intera filiera del valore del settore ferroviario, oltre che alle associazioni chiave del settore che ne condividano obiettivi, missione e impegni. Fonte: www.trasporti-italia.com
Singapore: telecamere intelligenti riducono il numero degli incidenti Il numero di incidenti su strada a Singapore è diminuito nel corso degli ultimi tre anni, secondo quanto dichiarato la primo ministro per gli affari interni, Teo Chee Hean. La riduzione è per lo più da attribuire all’installazione di telecamere digitali per il controllo dell’infrazione della luce rossa agli incroci. Il numero di violazioni registrate è aumentato in seguito all’installazione dei dispositivi a Marzo 2014. Poi, da dicembre 2014, il numero delle violazioni registrate ogni mese è sceso di oltre l’80%, riducendo in maniera significativa il numero degli incidenti. Fonte: Traffic Technology Today
Vietnam: sistema di telepedaggio in prova Il ministro per i trasporti del Vietnam, Nguyen Truong, ha annunciato l’avvio di un pilota per il telepedaggio in tre diverse area del Vietnam centrale: Nghe An, National Highway 1 e Ho Chi Minh Road. Il telepedaggio si basa sulla tecnologia Radio Frequency Identification (RFID) e per pagare, gli automobilisti riceveranno un’apposita carta gratuita e un relativo account per i pagamenti. Inoltre, sarà presente un sistema di riconoscimento automatico delle targhe. Si calcola che il telepedaggio consentirà un risparmio di circa 159,4 milioni di dollari all’anno.
Fonte: Traffic Technology Today
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