Primo Piano
INTERVISTA ALL'ING. MARIO NOBILE, DIRETTORE DELLA DIREZIONE GENERALE PER I SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
NOBILE: "SMART ROAD E OPENTRASPORTI LE SFIDE DEL 2017 PER CONNETTERE L'ITALIA CHE SI MUOVE"
Smart road e OpenTrasporti cominciano a diventare realtà. Il prossimo anno inizierà dall'aeroporto di Fiumicino la sperimentazione della piattaforma per la condivisione dei dati, mentre Anas è già al lavoro per le strade del futuro. Il tutto grazie all'azione del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che sta investendo molto per "Connettere l'Italia" come spiega Mario Nobile, Direttore delle Direzione generale per i sistemi informativi e statistici del Mit in questa intervista rilasciata a TTS Italia.
Nei mesi scorsi è stato lanciato il progetto "Smart Road", ai cui Gruppi di Lavoro anche TTS Italia ha partecipato attivamente. A che punto siamo? Il 22 giugno scorso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in linea con la politica che sta perseguendo di "Connettere l'Italia", ha presentato a numerosi stakeholder il proprio position paper, al fine di individuare, con il contributo degli stakeholder stessi, gli standard funzionali per le smart-roads. Al momento siamo nella fase di raccolta ed analisi dei diversi contributi ricevuti.
La rilevanza dell'argomento è grande; è stato uno dei temi affrontati nel corso dell'ultimo G7 di Karuizawa in Giappone, durante il quale è emerso come sia già in atto un percorso verso la driverless car e la strada intelligente. L'obiettivo è quello di garantire maggiore sicurezza, prevenzione, comfort e informazione durante la guida, standard per l'interoperabilità dei sistemi tecnologici e dei veicoli al di là dei confini nazionali, aumento della qualità delle infrastrutture, armonizzazione delle leggi, maggiore efficienza economica. E' assolutamente necessario che vi sia una cornice di regole condivise a livello internazionale. L'Italia lavora già in questa direzione, grazie all'importante contributo di ricerca e coordinamento della nuova Struttura Tecnica di Missione del MIT. Inoltre la società Anas a giugno 2016 ha pubblicato un bando di gara da 20 milioni di euro per investimenti in tecnologie per l'infomobilità e sicurezza sulla A3 Salerno-Reggio Calabria che sarà presto un'infrastruttura altamente innovativa e sicura.
Ing. Nobile, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta puntando sulla "digital transformation" del settore, indicata anche dall'Allegato infrastrutture del Def. Quali sono le priorità per il 2017? Nel 2017 avremo due azioni definite: Smart roads e Opentrasporti. Le attività prima accennate dei gruppi di lavoro stanno portando alla definizione degli standard funzionali da allegare al prossimo contratto di programma ANAS. Tali standard saranno estesi anche alle opere realizzate dalle concessionarie autostradali.
Oltre alle azioni "hardware", abbiamo individuato elementi "software" da abilitare. Opentrasporti è una azione, all'interno della cornice Open Government Partnership, tesa a sviluppare una piattaforma che ospiti i dati dei diversi modi di trasporto in tempo reale, con disponibilità di API. Stiamo concludendo il prototipo sul sistema Roma Fiumicino – centro città, ma abbiamo già attivato un tavolo presso ENAC con tutte le società di gestione aeroportuale.
Come risulta dallo studio condotto da TTS Italia, il mercato dei sistemi intelligenti per i trasporti è in grande evoluzione. Quali consigli si sente di dare ai produttori di ITS? E quali indicazioni per le pubbliche amministrazioni ed enti locali? Il processo di Digital Transformation coinvolge decisori politici, pubblica amministrazione, centri di ricerca, industrie, università e può essere generatore di una economia nuova e una occasione di ricerca e sviluppo. Garantendo maggiore sicurezza e innovazione delle infrastrutture, si riducono i rischi, generando nel contempo un trasporto sostenibile, con vantaggi per il turismo e per il tessuto socio-produttivo.
Il Ministero ha introdotto la pianificazione nazionale per logistica, strade, autostrade, porti e aeroporti individuando le opere in base alla loro utilità, non alla loro dimensione, evitando l'overdesign, cioè il sovradimensionamento e lo spreco di risorse, favorendo soluzioni efficaci dal punto di vista economico e l'intermodalità. La rivoluzione digitale rappresenta un'opportunità in quanto con la tecnologia prevista in modo nativo, l'infrastruttura diventa SMART, con costi marginali trascurabili.
Il decisore pubblico dovrà progettare le infrastrutture pensando alle future evoluzioni tecnologiche, mentre gli operatori dovranno pensare a soluzioni che garantiscano l'integrazione della catena del valore nel nuovo ecosistema di trasporto. Il digitale non solo crea valore aggiunto, per passeggeri e operatori, rispondendo alle esigenze del mercato, ma può effettivamente creare nuovi mercati.
Le sfide da affrontare sono molteplici, in particolare non bisogna limitarsi all'automazione dei processi, perché la trasformazione digitale significa creare nuove soluzioni integrate. Fondamentale è inoltre mettere al centro di questo processo le persone, investendo risorse proprio sulle competenze del capitale umano.
Il valore aggiunto si avrà solo facendo rete, connettendo le best practice internazionali; e, ovviamente, anche per non ripetere alcuni errori fatti sulle smart cities, è necessaria la standardizzazione.
Un altro progetto molto interessate è quello di "Open Trasporti". Ci può spiegare i dettagli dell'operazione? Il Ministero intende promuovere una forte azione per il rilancio del trasporto pubblico e per l'integrazione tra le politiche dei trasporti e le politiche delle città, al fine di rendere le aree urbane e metropolitane più vivibili per i cittadini e più attrattive per gli investimenti e i servizi.
La politica adottata dal MIT è quella di "Connettere l'Italia", con l'obiettivo di aumentare l'integrazione tra opere infrastrutturali e servizi di trasporto.
A livello mondiale si stima che i veicoli circolanti saranno 2,5 miliardi nel 2050 (nel 2011 erano 1,1 miliardi). Significativi sono i dati emersi dal CNIT (Conto nazionale infrastrutture e trasporti) del Ministero: nel 2014 il 65,3% della popolazione italiana si è spostata in auto, il 19,1% ha preferito muoversi a piedi o in bicicletta e il restante 15,6% con motoveicoli, treni, mezzi pubblici urbani ed extraurbani.
Tale scenario pone come sfida maggiore proprio quella di potenziare la sharing mobility riducendo traffico, inquinamento, incidenti e ricorrendo a politiche di mobilità locali. A livello globale si prevede che nel 2020 il mercato della mobilità condivisa varrà 6,2 miliardi di euro e coinvolgerà 12 milioni di persone.
Per dare inizio ad una inversione di rotta, consentendo un maggiore ricorso alla mobilità condivisa, è necessario che si rendano disponibili informazioni per la pianificazione del viaggio e informazioni in tempo reale, così da facilitare l'uso co-modale di diversi modi di trasporto attraverso sistemi di trasporto intelligenti.
I servizi della sharing mobility si basano sui seguenti principi:
- Open data: rendere le informazioni accessibili e fruibili da chiunque;
- Elemento sociale: condivisione dei dati e delle informazioni;
- Applicazioni di mobile solutions: software per dispositivi mobili che consentono agli utenti di interagire tra loro e di ricevere informazioni in tempo reale in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Si stima che entro il 2020 il 90% della popolazione mondiale con più di 6 anni di età avrà un telefono cellulare.
Ogni forma di mobilità condivisa, con i vantaggi che da essa ne derivano, può diffondersi e radicarsi nella vita quotidiana solo in un'ottica di integrazione con altri servizi legati alla mobilità: un qualsiasi utente deve essere messo in condizione di scegliere il mezzo di trasporto migliore in termini di costi e tempo e avere la possibilità di contribuire in prima persona al miglioramento del servizio di trasporto pubblico, monitorandolo mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha intrapreso un percorso di sviluppo di nuovi strumenti digitali a disposizione delle Amministrazioni e dei cittadini, per migliorare il settore della mobilità e dei trasporti, fornendo nel contempo maggiori servizi alla collettività con particolare riferimento ai passeggeri che in Italia sono circa 61.738.000 al giorno, in media.
Tale volontà ha condotto all'avvio del progetto OpenTrasporti, che ha l'obiettivo di creare una piattaforma on line gestita dal Ministero, la cui banca dati sia popolata di opendata provenienti dai diversi attori del settore mobilità e trasporto pubblico nazionale (Trenitalia, gestori porti ed aeroporti, gestori trasporti locali, taxi, autonoleggi e car/bike sharing, etc ).
Da tale premessa, dallo studio delle buone pratiche, dall'incontro con l'ecosistema di aggregatori e fornitori di servizi in tale campo e dalla possibile integrazione e collaborazione tra strumenti di mobilità individuale e trasporto pubblico locale, il progetto oltre a fornire le relative API (Application Programming Interface), consentirà a chiunque di fruire dei dati, per lo sviluppo di un insieme di applicazioni a valore aggiunto e ad alta visibilità per l'utenza finale.
La piattaforma consentirà di migliorare e aumentare la customer experience e di favorire l'uso dei social media per info, customer care, servizi economici. L'integrazione tra i diversi modi di trasporto, in particolare attraverso la co-modalità, e servizi correlati quali forme di pagamento, consultazione meteo, ristorazione, shopping, info-traffico, info-eventi e molto altro ancora, garantirà una vasta accessibilità alla piattaforma.
La sperimentazione riguarderà inizialmente l'aeroporto di Roma Fiumicino, coinvolgendo tutti gli operatori della filiera trasporti che gravitano intorno alla zona aeroportuale stessa. In particolare: ENAC, ADR, Alitalia, Trenitalia, Cotral, taxi, gestori autobus, gestori flotte.
Trattandosi di un piano molto articolato e complesso, OpenTrasporti andrà a regime per gradi entro il 2018. Entro dicembre 2016 sarà on line la piattaforma con i primi dati in tempo reale.
Sempre per "Open Trasporti" c'è stata una consultazione pubblica che si è chiusa da poco. Quali sono stati i suggerimenti più interessanti? E come intendete procedere?. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha partecipato al terzo piano di azione italiano per Open Government Partnership 2016 – 2018 con il progetto OpenTrasporti. La consultazione telematica, conclusasi il 31 agosto 2016, ha visto la partecipazione di diversi esponenti della società civile che hanno inserito, per il progetto in questione, 10 commenti nella sezione dedicata del sito www.open.gov.it, oltre ad un commento da parte della support unit di OGP e uno della ONG internazionale denominata "ONE".
Tutti i contributi sono stati molto interessanti, in alcuni casi diretti solamente a confermare l'utilità della piattaforma auspicandone una celere attivazione on line, in altri casi sono stati particolarmente costruttivi.
Uno di questi sottolinea l'utilità di una banca dati costantemente aggiornata delle immatricolazioni dei veicoli, tenendo conto anche delle caratteristiche tecniche, specie per quelli di nuova generazione (ibridi ed elettrici). Il Ministero ritiene che raggruppare in un'unica piattaforma e rendere open i dataset relativi alle diverse caratteristiche tecniche dei veicoli circolanti, sia sicuramente utile. Pertanto tali suggerimenti verranno presi in considerazione all'interno del piano operativo di apertura dei dati attinenti il trasporto.
Altro contributo particolarmente interessante è stato quello che segnalava la necessità di creare un obbligo sul rilascio di dati in formato open e real time per tutte le aziende di trasporto pubblico e/o di servizi di linea.
Infine, particolarmente rilevante, il suggerimento di incrociare i dati di #opentrasporti con quelli di #opencantieri e #italiasicura per fornire anche informazioni aggiornate sullo stato di viabilità, i possibili lavori in corso o stati di calamità di una zona. Anche in questo caso tali suggerimenti verranno presi in considerazione all'interno del processo di identificazione e apertura dei dati e di analisi dei dataset.
Chi è Mario Nobile. Laureato in Ingegneria civile con dottorato di ricerca in Ingegneria dei Trasporti, dal 2015 è il Direttore Generale della Direzione per i sistemi informativi e statistici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ha iniziato la sua carriera in diverse amministrazioni locali occupandosi di infrastrutture e trasporti a tutto campo. Ha all'attivo anche molte pubblicazioni nel settore delle tecnologie applicate alla mobilità.
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In Primo Piano Focus su… Spazio ai soci TTS in action Novità dalla Piattaforma degli Enti Locali Ultime dalle Istituzioni In agenda In scadenza
Inviata a 7.088 iscritti
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Il progetto CORE sulla rivista Maritime Logistics Professional Sulla rivista di settore Maritime Logistics Professional, Antonella di Fazio, Telespazio, racconta il progetto CORE (Consistently Optimized REsilient Secure Global Supply-Chains), avviato nel 2014 e nell'ambito del quale coordina il dimostratore italiano relativo al trasporto di merci pericolose.
CORE analizza infatti l'uso di EGNOS e Galileo per il trasporto intermodale di merci pericolose, valutandone le capacità in termini di ottimizzazione della sicurezza, della safety e dell'efficienza della supply chain.
Per l'articolo, clicca qui
Fonte: Telespazio
Muoversi in Piemonte: servizio di infomobilità rinnovato nelle funzioni e nella grafica Muoversi in Piemonte è il primo servizio integrato di infomobilità su scala regionale in Italia ed è promosso da Regione Piemonte e gestito dalla società in-house 5T Srl, socio ordinario di TTS Italia. Muoversi in Piemonte offre ai cittadini piemontesi e ai viaggiatori (pendolari, turisti etc…) un unico punto di accesso informativo sul sistema di mobilità regionale, con informazioni sempre aggiornate e notizie in tempo reale diffuse in modalità multicanale.
Le informazioni sono infatti disponibili sul portale web www.muoversinpiemonte.it, attraverso i notiziari radiofonici, prodotti dalla Centrale Regionale della Mobilità e diffusi su oltre 30 emittenti locali aderenti al servizio, e sul nuovo canale Twitter @MIPiemonte.
Muoversi in Piemonte è infatti il primo servizio in Italia che ha realizzato un canale Twitter per diffondere anche attraverso i social media le informazioni sul traffico regionale in modo automatico e aggiornato, utilizzando un linguaggio semplice e particolarmente intuitivo. Il canale @MIPiemonte è stato realizzato da 5T in collaborazione con il centro di ricerca TIM Spa di Torino, a partire da una sperimentazione effettuata nell'ambito del progetto europeo TEAM (www.collaborative-team.eu).
Muoversi in Piemonte è anche innovazione: è infatti disponibile un servizio di calcolo percorso multimodale che consente agli utenti di pianificare i propri percorsi sul territorio regionale scegliendo tra l'auto privata, i mezzi pubblici o la bicicletta. Il servizio è stato sviluppato con le più importanti e interessanti tecnologie open source, come la cartografia OpenStreetMap e il motore di calcolo OpenTripPlanner, ed è alimentato dai dati del servizio programmato di trasporto pubblico delle aziende regionali TPL aderenti al sistema di bigliettazione elettronica BIP – Biglietto Integrato Piemonte.
Muoversi in Piemonte non è solo un servizio, ma anche un progetto di "sistema" perché intende coinvolgere attivamente tutti gli operatori pubblici e privati che possono contribuire a migliorare la qualità e la diffusione delle informazioni sul sistema piemontese dei trasporti e della mobilità.
Per il lancio del nuovo portale, avvenuto il 10 Novembre, Sagat Spa e ARPA Piemonte hanno infatti già dato il loro contributo, mettendo a disposizione del servizio i dati in tempo reale delle partenze e degli arrivi all'Aeroporto Sandro Pertini di Caselle Torinese e della situazione meteo in Piemonte su base provinciale.
Tutti gli intervenuti si sono dichiarati orgogliosi di poter affermare che la Regione Piemonte ha definito e consolidato un modello di governance che può ispirare altre regioni italiane alle prese con una gestione sempre più complessa della mobilità a scala regionale.
Anche per Rossella Panero, Direttore Generale di 5T Srl, "Il sistema pensato da Regione Piemonte vede un nostro forte e decisivo contributo per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico dei sistemi e la gestione dei servizi".
5T gestisce infatti la Centrale Regionale della Mobilità e dell'Infomobilità che si occupa della raccolta e della validazione delle informazioni e della diffusione verso i cittadini in modalità multicanale, con l'obiettivo di raggiungere un numero sempre più elevato di utenti.
Conclude Panero "La nostra Centrale si avvale del più avanzato sistema di monitoraggio e supervisione del traffico nel panorama nazionale e di una rete di 68 sensori che misurano in tempo reale i flussi di traffico sulle principali strade regionali: la Centrale è davvero lo strumento per agevolare gli spostamenti di tutti i cittadini sul territorio regionale".
Alcuni numeri sul servizio Muoversi in Piemonte:
– 10 notiziari del traffico diffusi su 32 emittenti radiofonici locali. Secondo dati aggiornati sull'audience radiofonica, nel 2015 i notiziari radiofonici hanno raggiunto oltre 400.000 ascoltatori piemontesi.
– Le 32 radio partner del servizio coprono in modo omogeno tutte le province piemontesi: 13 per Torino, 13 per Cuneo, 8 per Asti, 4 per VCO, 8 per Alessandria, 6 per Vercelli, 7 per Novara, 6 per Biella e 2 per tutto il Piemonte.
– Il nuovo portale web www.muoversinpiemonte.it è disponibile anche in lingua inglese, con l'obiettivo di offrire un unico accesso informativo ai turisti stranieri, sempre più numerosi. Il sito è anche mobile responsive per agevolare la navigazione da tablet e da smartphone.
– La Centrale Regionale della Mobilità e dell'Infomobilità è aperta 365 giorni all'anno, dalle 7 alle 21.30.
– Le stazioni di misura dei flussi regionali sono 68 e sono installati sulle principali strade regionali. Nel dettaglio: 9 sensori nella Provincia di Alessandria, 6 in quella di Asti, 3 a Biella, 16 a Cuneo, 8 a Novara, 18 a Torino, 6 a Vercelli e 2 nel Verbano Cusio-Ossola.
Fonte: 5T
Kapsch alla prima sperimentazione europea su strada dell'auto del futuro a Livorno Kapsch, socio ordinario di TTS Italia, ha partecipato agli ETSI ITS Plugtests™, i primi test su strada in Europa focalizzati sulla comunicazione cooperativa tra veicoli (Vehicle2Vehicle) e tra veicolo e infrastruttura (Vehicle2Infrastructure), organizzati dall'Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni. I test hanno l'obiettivo di verificare la conformità agli standard e l'interoperabilità delle nuove tecnologie create per aumentare la sicurezza e l'efficienza del traffico. Si è trattato di un'occasione unica per le aziende di ITS di Asia, Europa e Nord America di sperimentare l'efficacia delle proprie soluzioni in condizioni reali di strada. Oltre a ETSI (European Telecommunications Standards Institute), hanno collaborato al progetto ERTICO, CNIT, l'Autorità del Porto di Livorno, la Regione Toscana, AVR (Strada statale Livorno/Firenze), Autostrade Tech (network di autostrade), Telecom Italia e più di 50 aziende del settore ITS, tra cui Kapsch TrafficCom. L'evento contribuisce all'implementazione dell'ITS, alla valutazione dell'interoperabilità delle attrezzature ITS di tutti i fornitori e dimostra la convergenza tra ITS (Intelligent Transport System) e IoT (Internet of Things).
Kapsch ha preso parte all'evento con le sue soluzioni di Traffic Management, in particolare on board units e infrastrutture di strada. Kapsch si è occupata di testare l'implementazione degli ultimi standard G5 ITS di ETSI nel proprio protocollo di comunicazione V2X, nonché di verificare e dare una dimostrazione della soluzione di C-ITS sviluppata nel quadro del progetto Eco-AT in collaborazione con ASFINAG e altri partner del settore privato.
Ha testato, inoltre, i seguenti casi d'uso: segnalazione di pericolo su strada, distribuzione dei segnali di pericolo, violazione dei segnali semaforici, raccolta dei dati relativi al veicolo, spie nel veicolo, co-esistenza tra gli standard 5.8GHz CEN DSRC e ITS G5.
I test sulla mobilità del futuro - iniziati il 7 novembre - si sono svolti sino al 17 novembre in Toscana, lungo la strada che dal Porto di Livorno si dirige verso la superstrada Fi - Pi - Li per circa 6km utilizzando 15 vetture rese iper tecnologiche grazie alle dotazioni di bordo realizzate dalle aziende partecipanti. Inoltre, nei giorni del 16 e 17 novembre si è tenuta una conferenza durante la quale sono stati diffusi i feedback relativi alla sperimentazione e ai partecipanti è stata data la possibilità di fare un giro sulla pista di prova.
"Siamo lieti di poter partecipare alla prima sperimentazione europea su strada dell'auto del futuro. L'Italia è un paese all'avanguardia nella gestione del traffico nei centri storici e ora si sta posizionando per migliorare l'efficienza e la sicurezza del traffico anche nelle strade interurbane. Kapsch è in prima linea in tutti i segmenti dell'ITS e nelle tecnologie che porteranno alla realizzazione del sogno della guida autonoma", ha dichiarato Andreas Hummer, Direttore Generale di Kapsch TrafficCom Italia.
Fonte: Kapsch
Kapsch si aggiudica il contratto di modernizzazione del sistema di telepedaggio austriaco GO Kapsch, socio ordinario di TTS Italia, ha vinto il contratto per la fornitura e la messa in funzione del sistema di pedaggio "GO Maut 2.0 – Mauttechnik", il sistema nazionale di pedaggio per i veicoli di oltre 3,5 tonnellate del gestore austriaco di autostrade e tangenziali ASFINAG (Autobahnen- und Schnellstraßen-Finanzierungs-Aktiengesellschaft). Il contratto include la modernizzazione delle infrastrutture stradali in circa 500 punti e l'adeguamento del relativo centro (server RSE) agli ultimi standard tecnologici. Il contratto è stato firmato e i lavori inizieranno immediatamente. Una volta approvato il nuovo sistema, le operazioni tecniche avranno validità per un periodo di 10 anni, con la possibilità di cinque estensioni di 1 anno ciascuna.
La modernizzazione del sistema austriaco stabilisce nuovi standard tecnologici nel mondo
Al posto di due portali, il futuro sistema di pedaggio ne richiederà soltanto uno. Su ciascun portale saranno montate le antenne radio, le telecamere per il riconoscimento del numero di targa e un sistema di classificazione ottica dei veicoli – per la prima volta programmato per un sistema di pedaggio nazionale. Tramite l'utilizzo di videocamere ad alta risoluzione e tecnologie di elaborazione d'immagini stereoscopiche, sarà possibile determinare direttamente nel traffico free flow la classe e il numero di assi dei veicoli soggetti a pedaggio. Questo permetterà un alto livello di precisione nell'applicazione delle tariffe. Il centro di controllo da riprogettare utilizzerà innovativi algoritmi di plausibilità basati su metodi di elaborazione d'immagini del database. Questo aumenterà l'efficienza nell'applicazione dei pedaggi portando a una significativa riduzione dei costi nelle operazioni di esecuzione. Crescerà anche l'efficienza energetica: nuovi componenti a risparmio energetico per le tecnologie di pedaggio autostradale porteranno ad una riduzione dei livelli di consumo energetico nell'intero sistema di riscossione del pedaggio austriaco. Di conseguenza, la nuova tecnologia per il pedaggio elettronico progettata da Kapsch contribuirà a rendere più ecologica l'operatività.
Implementazione con il massimo valore aggiunto per l'economia locale.
Quasi tutte le principali componenti della tecnologia di esazione del pedaggio sono state sviluppate dal personale di Kapsch e prodotte nella sede di Vienna. Anche quando si affida a subappaltatori, Kapsch si rivolge a società locali. Ad esempio, le strutture di acciaio utilizzate per la costruzione dei nuovi portali per il controllo e l'esazione dei pedaggi, sono state fornite dalla società Forster basata a Waidhofen/Ybbs, in Austria. Anche molti altri fornitori di piccole parti o servizi sono società austriache.
Fonte: kapsch
Pluservice sulla rivista "eurotransport" con il progetto dedicato agli autobus del futuro Il progetto European Bus System of the Future 2 (EBSF_2), coordinato da UITP e finanziato nell'ambito del programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020, raccoglie le esperienze del precedente EBSF e vuole sviluppare una nuova generazione di autobus urbani basati su nuove tecnologie e infrastrutture, testandoli in scenari reali.
Pluservice, leader del dimostratore di Ravenna, parla del progetto insieme a UITP su "eurotransport".
Per l'articolo, clicca qui (pagina 54).
Fonte: Pluservice
Project Automation si aggiudica due gare per il monitoraggio della qualità dell'aria Project Automation SpA, socio ordinario di TTS Italia, in RTI con Orion Srl, si è aggiudicata la gara emessa dalla Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Lombardia per l'affidamento del servizio triennale di manutenzione integrata della Rete di Monitoraggio della Qualità dell'aria di ARPA Lombardia. Inoltre si è aggiudicata anche la gara emessa da ARPA Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio) per il servizio di manutenzione e fornitura delle parti di ricambio del Sistema di monitoraggio e valutazione della Qualità dell'Aria nel Lazio.
Fonte: TTS Italia
Seminario "Dalla sbarra al flusso libero: tecnologie e sistemi free flow per la rilevazione del transito" Si è svolto l'1 Dicembre 2016, a Verona, il seminario "Dalla sbarra al flusso libero: tecnologie e sistemi free flow per la rilevazione del transito", organizzato da A4Mobility e Kapsch, soci ordinari di TTS Italia.
Il seminario ha presentato le nuove tecnologie e i sistemi di rilevazione del transito ai fini del pagamento o del controllo accessi riconducibili al multilane free flow.
L'obiettivo è stato quello di inquadrare i nuovi sistemi sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista normativo con un excursus sulle possibili applicazione in ambito urbano ed extraurbano. Tra i relatori della giornata anche TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale Olga Landolfi che ha illustrato l'attuale quadro normativo nazionale.
Fonte: A4Mobility/Kapsch
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TTS Italia dà il benvenuto a 5 nuovi associati TTS Italia dà il benvenuto a 5 nuovi associati:
– AEP Ticketing Solutions, www.aep-italia.it, il cui core business è la bigliettazione elettronica per il trasporto pubblico e in grado di offrire soluzioni complete dalla singola validatrice a sistemi integrati;
– DUEL, www.dueltv.com, dedita alle attività di ricerca e sviluppo sperimentale soprattutto volti alla realizzazione di prodotti tecnologicamente innovativi per la comunicazione di enti della Pubblica Amministrazione e delle aziende private;
– HERE Italy, www.here.com, nasce dalla creazione della Open Location Platform, ovvero una piattaforma in grado di processare e analizzare dati per la localizzazione, a disposizione degli sviluppatori per molteplici opportunità: trasporto, logistica, infrastrutture, produzione, servizi finanziari;
– Smarticket, www.smarticket.it, start up specializzata nello sviluppo di soluzioni per il pagamento della sosta su strisce blu tramite smartphone. I servizi offerto sono ad oggi disponibili su Roma, Torino e Bologna;
– Vix Technology, www.vixtechnologyitalia.it, si occupa della progettazione e produzione di sistemi di bigliettazione elettronica integrati per il trasporto pubblico locale.
Fonte: TTS Italia
Mercato ITS: TTS Italia ne parla su Il Sole 24 Ore C'è anche TTS Italia sullo Speciale Servizi Telematici/Internazionalizzazione de Il Sole 24 Ore, per parlare dello Studio sul mercato sui Sistemi di Trasporto Intelligenti (ITS) in Italia e del valore degli ITS.
Leggi l'articolo!
TTS Italia al Gulf Traffic di Dubai TTS Italia ha partecipato, in qualità di visitatore, all'edizione del 2016 di Gulf Traffic, svoltasi a Dubai dal 13 al 15 Novembre 2016.
E' stata una edizione dedicata alle infrastrutture stradali e tecnologie per la gestione della mobilità, con particolare attenzione ai sistemi per la gestionee pagamento della sosta e ai sistemi di enforcement. Il Gulf Traffic si è articolato in una parte espositiva e una parte congressuale, riunendo speaker, espositori e visitatori da tutto il mondo.
TTS Italia al Seaport Innovation 2016 - 16/17 Novembre 2016 - Livorno Rappresentata dal Vice Presidente Diego Galletta, anche TTS Italia è stata tra i relatori dell'edizione 2016 di Seaport Innovation (SPIN) svoltosi a Livorno il 16 e 17 Novembre.
Il cluster di tecnologie che gravitano intorno all'ICT sta trasformando i modi di produzione e consumo all'insegna della "disintermediazione", a partire dal settore del retail.
I diversi segmenti che compongono le filiere di trasporto hanno fatto innovazione centrando la loro azione sull'efficienza e la sicurezza del loro processo industriale interno: la parola d'ordine è stata automazione. Tuttavia il settore del trasporto nel suo complesso non sembra partecipare appieno alla "grande trasformazione" dell'Industria 4.0, della Logistica 4.0 e dell'e-commerce. Quello che finora è mancato è l'integrazione delle soluzioni ICT tra i diversi segmenti del trasporto: marittimo, portuale, terrestre. In altri termini, ancora oggi, che si guardi al mezzo di trasporto o alla merce trasportata, ad ogni "rottura di carico" corrisponde un'interruzione del flusso informativo.
Per questa ragione nel settore trasporti la ricerca, seppur di frontiera, spesso si ferma alla dimostrazione tecnologica ed è priva di impatto industriale. Tanto più che, già nel breve periodo, sono alla portata di mano innovazioni di grande portata basate su tecnologie abilitanti disponibili. L'obiettivo della "Sessione Industriale" SPIN 2016 è stato di interrogare, armatori, industria navale, terminalisti, operatori ferroviari, autotrasporto, gestori d'infrastrutture e piattaforme telematiche: se e come l'integrazione e la comunicazione con altri segmenti fa parte visione strategica d'innovazione?
Mentre nel breve periodo la sfida per l'industria del trasporto è l'integrazione a tecnologie disponibili, nel medio e lungo periodo le leve del cambiamento stanno nelle tecnologie emergenti oggetto della "Sessione Tecnologica" SPIN 2016: comunicazione wireless, digitalizzazione del dato, virtualizzazione di piattaforme, comunicazioni veicolari, big data. Quali di queste saranno in grado di provocare cambiamenti "non incrementali", ma di paradigma? Quale impatteranno maggiormente sui porti che conosciamo trasformandoli nel? Quali saranno le funzioni, le modalità operative ed i servizi del "Port of the Future"?
Lo SPIN 2016 propone di considerare i porti come ambienti reali per la sperimentazione sul campo e la validazione scientifica di queste tecnologie; dunque porti come testbed di larga scala, in grado di attrarre industrie e technology providers di livello globale. Lo svolgimento dei "ETSI Plugtest™" per la prima volta in un porto, a Livorno, in concomitanza con SPIN 2016 dimostra che questa funzione proattiva dei porti nell'innovazione è possibile.
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