TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.

N°11 Dicembre 2014


 

 

 

TTS Italia Vi Augura Buon Natale e

 

Felice Anno nuovo!

Arrivederci al 2015!!!



 

 

 

Primo Piano

FONDI STRUTTURALI 2014-2020: UN’OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE PER LA MOBILITÀ 2.0 GRANDE PARTECIPAZIONE DELLE ISTITUZIONI E DEGLI ENTI LOCALI AL CONVEGNO DI DUE GIORNI ORGANIZZATO DA TTS ITALIA A ROMA

 

Ministeri, Regioni, Comuni e Città metropolitane pronti a scommettere sull’opportunità dei nuovi fondi strutturali 2014-2020. TTS Italia, in collaborazione con la Regione Marche e il progetto europeo RITS-Net, e con il patrocinio del PON Reti e Mobilità, ha riunito in una due giorni romana (3-4 dicembre scorsi) gli interlocutori che hanno scelto o dovranno scegliere nei prossimi mesi come spendere parte dei 44 miliardi di fondi Ue: l’obiettivo è stato quello di mettere a fuoco la necessità di investire sulla mobilità e sul potenziamento tecnologico per fare il salto verso la smart mobility. “I fondi strutturali europei 2014-2020 dovranno incidere anche sulla mobilità degli italiani. Si tratta di un’opportunità unica che l’Italia dovrà usare anche per migliorare le condizioni di spostamento dei passeggeri e delle merci, accelerando il salto tecnologico verso una smart mobility di cui tanto si parla e che l’opinione pubblica attende da molto tempo”. E’ stato questo l’appello di TTS Italia. “L’Italia ha approvato il Piano d’Azione ITS Nazionale – ha ricordato la Presidente di TTS Italia, Rossella Panero - che di fatto ad oggi non ha visto ancora la definizione di strumenti di attuazione per alcune aree prioritarie, come richiesto dalla Commissione Europea. L’attuazione del Piano con gli investimenti minimi che richiede, potrebbe rappresentare una grande occasione di crescita e di “spending review” per l’intero settore dei Trasporti”.

All’appello di TTS Italia ha fatto subito eco quello di Claudio Lubatti, assessore alla mobilità di Torino, intervenuto a nome dell’Anci, che in un tweet ha invitato il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a rimettere la mobilità al centro dell’agenda politica nazionale. Anche Carlo Medaglia, intervenuto a nome dell’assessorato alla mobilità di Roma, ha annunciato una forte azione della Capitale in tema di tecnologie nel Master Plan ITS.

L’iniziativa di TTS Italia arriva dopo la creazione della Piattaforma degli Enti locali, ideata per agevolare l’incontro tra pubbliche amministrazione e aziende produttrici di tecnologie. Alla Piattaforma hanno già aderito il Comune di Bari, il Comune di Gioia del Colle, il Comune di Napoli, il Comune di Roma, il Comune di Torino e la Regione Liguria.

La reazione degli enti locali
Le istituzioni e gli Enti locali che hanno preso parte al convegno hanno risposto positivamente all’appello di TTS Italia e si sono mostrati interessati alle opportunità della tecnologia legata ai trasporti. Molte le azioni già in campo o sulle quali si investirà nei prossimi mesi: si va dai biglietti elettronici integrati per bus e treni, car e bike sharing su larga scala, sistemi per fluidificare il traffico delle auto, logistica urbana, gestione intelligente dei parcheggi, informazioni e App su smartphone.

I Ministeri (MIT e MiSE)
“La nuova programmazione deve arrivare a integrare i vari sistemi tecnologici esistenti o futuri”, ha detto Maria Margherita Migliaccio, Direttore generale della Direzione Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, illustrando il PON Infrastrutture e Reti, ha confermato un budget di 1,3 miliardi per i trasporti.

“PON e POR non sono gli unici strumenti di finanziamento – ha precisato Donatella Proto, Dirigente della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione e postali del Ministero dello Sviluppo Economico – ci sono anche misure di supporto del Mise alle tecnologie”.

Le città
Tra le linee di finanziamento, quest’anno fa il suo debutto il PON Città Metropolitane che per la prima volta coinvolge i grandi centri urbani. “Sui 900 milioni previsti, 234 sono a disposizione per la mobilità – ha annunciato Antonio Andreoli, team di coordinamento del PON Città Metropolitane – di cui circa 34 milioni andranno per gli ITS (Sistemi di Trasporto Intelligenti). Non si tratta di grandi cifre, ma qualcosa si può fare”.

Esigenze e modalità comuni sono state indicate dalle città intervenute al convegno: Bologna, Roma, Firenze, Rimini, Venezia, Torino, Bari, Messina. In primis, tra gli investimenti attuali e futuri, emerge il controllo semaforico per la supervisione del traffico con l’obiettivo di fluidificare i flussi dei veicoli, servizi di car sharing, logistica urbana delle merci, monitoraggio e gestione della sosta e controllo delle Ztl.

In particolare, un sistema di controllo semaforico e di supervisione del traffico sta interessando Bologna. “Stiamo lavorando – ha annunciato Cleto Carlini, Direttore del settore mobilità sostenibile del Comune di Bologna – per ottenere informazioni in tempo reale sul traffico da trasmettere anche con applicazioni mobili”. Dieci milioni su 40 andranno alla mobilità. E’ l’annuncio di Giuseppe Estivo, Direzione Infrastrutture e Mobilità del Comune di Torino: “Un terzo di questi verranno impegnati per gli ITS. Priorità alla piattaforma logistica delle merci e servizi di infomobilità”. Anche Rimini punta sulla logistica della merci. Tra i progetti annunciati da Sara Visintin, Assessore all’Ambiente e Innovazione tecnologica del Comune di Rimini – anche una nuova organizzazione dei parcheggi, la fluidificazione del traffico e azioni a favore della mobilità ciclabile. Un grande lavoro di integrazione dei sistemi ITS esistenti è stato annunciato dalla Provincia di Firenze anche in vista del passaggio a città metropolitana. “Siamo in condizione di mettere in comune i software – ha detto Jurgen Assfalg, Responsabile sistemi informativi della Provincia di Firenze – e i sensori del territorio e coinvolgere i 42 comuni nei progetti ITS”. Un grande progetto di car e bike sharing è stato annunciato da Roma. “Vogliamo raddoppiare le auto, gli stalli e aprire anche lo sharing per gli scooter – ha sottolineato Carlo Medaglia nella veste di Presidente e AD di Roma Servizi per la Mobilità – Roma investirà circa 100 milioni nei prossimi tre anni”. Progetti di infomobilità e di regolazione del traffico interessano la città di Messina anche alle prese con il passaggio di numerosi Tir nel centro città. “Stiamo cercando il modo – ha detto Gaetano Cacciola, Assessore alla mobilità di Messina – per coordinare il passaggio dei camion anche in vista dell’apertura di un nuovo porto nella zona sud della città”. “Il PON per Venezia è strategico – ha dichiarato Marino Mazzon, Consigliere AVM (Azienda Veneziana della Mobilità) – in particolare per due azioni: la centrale della mobilità e nuovi sistemi di rilavamento”. In particolare, Venezia si concentrerà sulla gestione dei flussi turistici. Infine, anche Bari sta pensando a un sistema di gestione semaforica per il quale la gara (base da 2,2 milioni) partirà nelle prossime settimane. “Stiamo puntando a una vera città digitale – ha detto Claudio Laricchia, Direttore settore mobilità urbana e traffico del Comune di Bari – anche con interventi sulla sosta e App in grado di informare sulla disponibilità dei posti”.

Le Regioni
Le Regioni, protagoniste della seconda giornata del convegno, hanno trovato convergenze sui prossimi investimenti. Marche, Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Piemonte, Sardegna e Puglia hanno messo l’accento sulla grande opportunità offerta dai fondi strutturali. In primis, nell’agenda dei Governatori compare la bigliettazione elettronica integrata, già realizzata o in corso di realizzazione in molte realtà. Poi molti sistemi per efficientare il trasporto pubblico locale come il monitoraggio delle flotte, le informazioni agli utenti attraverso i sistemi più attuali, ovvero smartphone e App. Di bigliettazione integrata regionale e Avm su tutta la flotta ha parlato Sergio Strali, Dirigente Trasporto pubblico locale della Regione Marche. “Vogliamo fare un ticketing moderno – ha annunciato Strali – avviando un percorso condiviso su tutto il territorio regionale e i fondi comunitari ci consentono di fare ulteriori passi in avanti”. Anche l’Emilia Romagna ha investito molto (circa 34 milioni) sul sistema di biglietteria elettronico interoperabile. “Il PON – ha detto Paolo Ferrecchi, Direttore generale Reti e Infrastruttura della Regione Emilia Romagna – sarà l’occasione per potenziare il sistema di bigliettazione, ma anche l’infomobilità”. La Campania ha disposto per legge (legge regionale n. 16 del 7 agosto 2014) l’upgrade tecnologico del sistema di mobilità, stanziando circa 122 milioni. “Pensiamo di implementare – ha detto Sergio Negro, Direttore generale Agenzia Campana per la Mobilità sostenibile – il monitoraggio delle flotte e la bigliettazione elettronica in un sistema integrato di infrastrutture”. La Liguria – come ha spiegato Raffaele Cattani, del settore mobilità della Regione - in base a una legge regionale (legge 33/2013) ha in progetto di dotare le flotte del sistema di Avm, fare la bigliettazione integrata (Belt) e introdurre il conta passeggeri sui bus. Il Piemonte, attivissimo nelle tecnologie con un sistema di monitoraggio della mobilità individuale a livello regionale (TOC) e la biglietteria integrata per la mobilità collettiva (BIP) ha in programma – secondo quando illustrato da Viorel Vigna, Vice Presidente di 5T e portavoce dell’Assessore regionale alla mobilità Balocco – anche la realizzazione di un cruscotto sui dati della mobilità regionale privata come strumento di supporto alle decisioni (DSS) per gli Enti, l’evoluzione della Centrale Regionale di Monitoraggio del traffico e di Infomobilità, di un sistema di monitoraggio delle gallerie stradali, l’espansione della rete dei sensori di traffico e l’utilizzo dei canali social per la diffusione delle informazioni. La Sardegna è invece impegnata nella realizzazione e completamento della piattaforma telematica di Cagliari, del sistema informativo dei trasporti (SiTra) e della bigliettazione elettronica. “Per il futuro – ha annunciato Enrica Carrucciu, Servizio pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto – nella programmazione del PON il 20% andrà ai trasporti e in particolare alla mobilità sostenibile nelle aree urbane”. Anche la Puglia punta sulla mobilità sostenibile nella programmazione di spesa dei fondi comunitari. “La promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile – ha annunciato Marina Mancini di Innovapuglia, società in house della Regione Puglia – è l’obiettivo della Puglia con la creazione di un sistema di bigliettazione elettronica, l’acquisizione dei dati di traffico passeggeri per i servizi di trasporto pubblico locale, attraverso l’uso di reti di comunicazione, la realizzazione di piattaforme di infomobilità per l’introduzione del “biglietto unico” e del portale unico per la logistica”.

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A gennaio il nuovo “Tic” campano
Dal 1° gennaio 2015 entrerà in vigore il nuovo sistema di trasporto integrato campano “Tic”.
Le agevolazioni tariffarie, su proposta dell’Agenzia campana per la mobilità sostenibile, socio ordinario di TTS Italia, sugli abbonamenti annuali intendono tutelare principalmente alcune categorie protette, studenti e famiglie disagiate.
Le facilitazioni vengono estese, novità del Tic, alla totalità delle aziende di tpl su gomma e ferro del territorio campano. Nel nuovo schema di mobilità sono inclusi anche i cittadini residenti in Campania che hanno superato i 65 anni e hanno un reddito Isee non superiore ai 10.000 euro.
Ampliando le agevolazioni, 16.500 aventi diritto in più potranno beneficiare del sistema di trasporto che partirà l’anno prossimo.
Determinate categorie protette pagheranno il 5% del valore dell’abbonamento annuale. Si tratta di invalidi civili con un grado di invalidità pari al 100% e con reddito personale non superiore a 4.132 euro annui; non vedenti con cecità assoluta o con residuo visivo non superiore ad un ventesimo di entrambi gli occhi con eventuale correzione e con reddito personale non superiore a 4.132 euro; mutilati ed invalidi di guerra e con reddito personale non superiore a 4.132 euro; invalidi per lavoro con grado di invalidità al 100% e con reddito personale non superiore a 4.132 euro; sordomuti con reddito personale non superiore a 4.132 euro.
Le stesse categorie protette, invece, acquisteranno gli abbonamenti annuali per un valore pari al 20% se hanno un reddito Isee inferiore a 6.967 euro e il 30%, fino ad un massimo di 225 euro, se il reddito supera i 6.967.
Studenti, famiglie disagiate e ultra 65enni avranno diritto ad abbonamenti annuali agevolati: li pagheranno per l’80% del valore coloro il cui reddito Isee non superi i 12.500 euro e che intendano aderire al sistema “urbano Napoli” integrato. Il 90% per quei cittadini che, sempre secondo il calcolo Isee, vadano oltre i 12.500 euro e che sottoscrivano un abbonamento di tipo “urbano Napoli” aziendale.
Verrà chiesto un onere pari al 75% del valore dell’abbonamento ai soggetti con più di 65 anni, con un reddito Isee non superiore a 10.000 euro, che vogliano sottoscrivere un abbonamento di tipo “urbano Napoli”; l’80% per coloro che, facendo parte della stessa categoria, vogliano aderire ad un abbonamento valido per le aree urbane e suburbane degli altri Comuni escluso Napoli o al tipo “extraurbano”.
Gli studenti che vogliono usufruire dell’“urbano Napoli” integrato pagheranno il 60% del suo valore, gli interessati all’“urbano Napoli” aziendale il 70% e quelli che scelgono l’“extraurbano” il 75%.
Ancora: gli studenti con reddito Isee non superiore a 12.500 euro, che acquisteranno “urbano Napoli” integrato, dovranno contribuire con il 45% del valore dell’abbonamento, mentre quelli che preferiscono un “urbano Napoli” aziendale godranno dei benefici di pagamento fino al 50%.
Infine, gli studenti con reddito Isee non superiore a 12.500 euro che sottoscrivono un abbonamento valido per le aree urbane e suburbane degli altri Comuni escluso Napoli o uno di tipo “extraurbano” pagheranno il 65%.
Fonte: Trasporti-Italia.com


Anche a Trento, Cesena e Verona la sosta si paga con myCicero
Le amministrazioni di Trento, Cesena e Verona annunciano l’apertura del servizio di pagamento della sosta nelle strisce blu via smartphone attraverso la piattaforma myCicero di Pluservice, socio ordinario di TTS Italia.
La possibilità di pagare la sosta della propria automobile negli spazi per strada a pagamento (le cosiddette strisce blu, appunto) da oggi è possibile con un’app di semplice utilizzo: occorre solo registrarsi una volta per tutte al centro servizi myCicero, scegliere la modalità di pagamento tra quelle previste (Carta di Credito, Bemoov, pagOnline di Unicredit, SisalPay e a breve anche PayPal) su cui autorizzare gli addebiti per i singoli pagamenti o per ricaricare un borsellino elettronico; poi, di volta in volta, basterà avvisare dell’inizio della sosta quando si lascia l’auto e la fine della sosta quando la si riprende. myCicero, riconoscendo automaticamente la zona e la tariffa da applicare, provvederà ad addebitare il tempo esatto in cui il veicolo è stato in sosta.
Con queste nuove ed importanti attivazioni, myCicero conferma il gradimento che sta riscuotendo in tutta Italia dai gestori della sosta, sia amministrazioni comunali sia concessionari privati: scoraggiare l’evasione e, in prospettiva, rappresentare una valida alternativa ai parcometri su strada, soggetti a rotture e vandalismi, sono i motivi più forti della veloce espansione che sta registrando il servizio.
Soddisfatti anche gli utenti che possono scaricare l’app: molto gradita la possibilità di allungare il tempo di sosta senza allontanarsi dalla riunione, o uscire dal negozio dove si stanno scegliendo i regali natalizi.
Inoltre, Ancona, una delle prime città italiane ad aderire al servizio, l’iniziativa di riservare il 50% di sconto sulla tariffa ordinaria di sosta agli utilizzatori di myCicero per tutto il mese di dicembre.
Fonte: Pluservice


Il VisLab a Report
Il veicolo autonomo BRAiVE si muove senza guidatore sulle strade cittadine: il programma televisivo Report ha raccontato come il VisLab, spinoff dell’Università di Parma, socio ordinario di TTS Italia, rappresenti una delle realtà emergenti su cui il ‘Sistema Paese’ dovrebbe puntare. Il programma televisivo di inchiesta diretto dalla giornalista Milena Gabanelli ha illustrato nella puntata del 7 dicembre come a livello internazionale si stanno creando nuovi mercati sulla base di esigenze emergenti all’interno delle società attuali.
In molti paesi del mondo l’affacciarsi di nuovi bisogni sta portando alla creazione di start-up innovative che generalmente nascono in sordina grazie a piccoli finanziamenti locali o collettivi a livello globale come il crowdfunding. E’ demandata poi ad ogni singolo Paese la capacità di favorire l’innovazione e lo sviluppo di queste nuove energie, anche attirando finanziamenti ingenti da parte di grandi investitori e venture-capitalists, con l’obiettivo di contribuire al rilancio straordinario del Paese di cui queste imprese fanno parte. Tra i mercati più dinamici e promettenti quello automobilistico il cui settore sta attraversando una fase di grande fermento grazie all’introduzione di sistemi di guida intelligenti in grado di dotare i veicoli di una parziale o totale autonomia di guida. Al VisLab, impegnato da oltre 15 anni nello sviluppo di sistemi di guida automatizzata rivolta principalmente all’incremento della sicurezza stradale, il compito di rappresentare una delle start-up più promettenti nel panorama italiano ed internazionale.
Per il comunicato stampa, clicca qui
Fonte: VisLab


Kapsch TrafficCom vince la gara per il telepedaggio della tangenziale di Sydney
Kapsch TrafficCom Australia Pty Ltd, sussidiaria di Kapsch TrafficCom AG, ha vinto l’appalto per fornire un sistema di telepedaggio che supporti il progetto di ampliamento della M4 Motorway di Sydney. La società committente è la WestConnex Delivery Authority (WDA). L’appalto comprende due contratti per la fase iniziale, uno per l’infrastruttura stradale del tratto di M4 che sarà allargato, e uno per la sua gestione e manutenzione. Seguirà l’allestimento di un ulteriore tratto di galleria sulla M4 East, per il quale sarà necessaria un’altra gara d’appalto.
Il Governo del Nuovo Galles del Sud e la WDA hanno riconosciuto la necessità di un aumento di capacità della M4, e hanno sviluppato un piano per allargare l’autostrada, così da poter offrire agli utenti quattro corsie in entrambe le direzioni, tra Church Street, a Parramatta, e Homebush Bay Drive, a Homebush. Il sistema fornito da Kapsch sarà di tipo Multi-Lane Free-Flow, ovvero i caselli saranno sostituiti da portali, in questo caso 14, dotati di telecamere e sensori per la rilevazione del passaggio dei veicoli ai fini del pedaggiamento. Il primo progetto di Multi-Lane Free-Flow di Kapsch in Australia risale al 1998, quando fu deciso di adottare questo tipo di soluzione, all’epoca avveniristica, per la Melbourne City Link, una delle principali strade a pedaggio interurbane al mondo, utilizzata da 1,8 milioni di utenti registrati.
Il sistema stradale comprenderà una soluzione a singolo portale ed equipaggiamento stradale all’avanguardia, che si interfaccerà direttamente con un sistema di back-office distaccato, incluso nel progetto.
Fonte: Kapsch TrafficCom


Project Automation si aggiudica gara per il controllo della qualità dell’aria in Toscana
Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Toscana per la fornitura finalizzata all’implementazione e parziale sostituzione della strumentazione facente parte della rete regionale della qualità dell’aria della Toscana.
Fonte: TTS Italia


Sistema si aggiudica la gara per Aprilia Smart City
Sistema Srl, socio ordinario di TTS Italia, in ATI con CRAS Srl e Terrasystem Srl, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Aprilia per la realizzazione di interventi integrati di monitoraggio e analisi ambientale e servizi web per lo sviluppo di Aprilia come Smart City.
Fonte: TTS Italia

 


Progetti del mese

 

Il Progetto PASTA: mobilità attiva per la qualità della vita

Un workshop dedicato al PROGETTO PASTA (Physical Activity Through Sustainable Transport Approaches) si è tenuto lo scorso 17 novembre presso la Centrale dell’Agenzia per la Mobilità di Roma Capitale, con l’obiettivo di presentare la "Top measure" proposta da Roma per incrementare la “Mobilità Attiva” entro il 2015. Si tratta dell’installazione di 400 nuove rastrelliere presso scuole, uffici pubblici, stazioni metro, per un totale di 4.000 posti bici aggiuntivi. L’intervento, indicato nelle linee guida del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano 2014, sarà sostenuto e accompagnato da nuove politiche per l’incremento della “Mobilità Attiva” con l’obiettivo di ridurre la sedentarietà, che tra le tante problematiche legate alla salute, rappresenta anche una delle maggiori cause di decesso.

All’incontro, di carattere prevalentemente tecnico, hanno partecipato i principali referenti di Roma Capitale per quanto riguarda i temi mobilità, salute, ciclabilità, che sono stati intervistati dai partner del consorzio PASTA per un confronto sui temi in questione. Tra gli obiettivi comuni la riduzione delle emissioni nell'aria attraverso la pratica comune della Mobilità Attiva (spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta, anche in combinazione con il trasporto pubblico) strumento indispensabile per cominciare a rendere accettabile l’aria che respiriamo.

Nel corso dell’incontro, infatti, è emerso che le ripercussioni negative sulla salute, già percepibili, si avvertiranno in modo molto più netto nei prossimi anni, è necessario quindi favorire l’intermodalità come rimedio all’inquinamento dell’aria al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e il futuro delle prossime generazioni.

Tra i partecipanti al workshop Carla Ancona del Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio, Mauro Degli Effetti del Dipartimento Tutela Ambientale, Roberto Sozzi dell’ARPA Lazio, Roberto Gabriele del Dipartimento Mobilità e Trasporti e Andrea Casu dell’Assessorato Qualità della Vita, Sport e Benessere.

Per contatti: pastaproject@agenziamobilita.roma.it


Tracciamento di container con EGNOS - Il progetto CONTAIN al CPExpo 2014

L’utilizzo di dispositivi di monitoraggio e di tracciamento è sempre più diffuso nel settore della logistica e attraverso varie iniziative di ricerca, la Commissione Europea stimola l’innovazione tecnologica volta a garantire una maggiore efficienza e sicurezza del trasporto merci sull’intera filiera logistica. In particolare alcune di queste iniziative incentivano l’utilizzo dei servizi di posizionamento forniti dai sistemi di navigazione satellitare europea, a partire da EGNOS oggi e in previsione di Galileo.

Il progetto europeo CONTAIN “CONtainer securiTy Advanced Information Networking” (www.containproject.com) ha lo scopo di sviluppare e dimostrare in casi di utilizzo reali, tecnologie innovative, tra cui la navigazione satellitare, al fine di migliorare la sorveglianza e la sicurezza del trasporto dei container intermodali.

In CONTAIN, Telespazio, partner del progetto, ha sviluppato una soluzione che usa il sistema di navigazione satellitare Europeo EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay Service) per fornire servizi di tracking & tracing avanzati. Tale soluzione è stata provata concretamente in business case reali in Europa nell’ambito di CONTAIN con il coinvolgimento dell’Interporto Bologna, e in Giordania nell’ambito del progetto MEDUSA assieme al Ministero dei Trasporti giordano e alle autorità doganali giordane. Tali dimostrazioni hanno verificato i benefici che l’impiego di EGNOS può generare nel settore del trasporto merci e della logistica. Più specificatamente, EGNOS consentendo una tracciabilità delle merci in tempo reale più affidabile e robusta, garantisce la possibilità di definire regimi di responsabilità nel trasporto intermodale e quindi favorisce lo sviluppo di un trasporto "pulito" delle merci, in linea con le politiche della Commissione Europea in fatto di logistica, quali l’ “e-freight” e i “corridoi verdi”.

Tali benefici costituiscono fattori abilitanti per un probabile futuro impiego istituzionale volto a supportare e facilitare gli adempimenti doganali alle frontiere e il controllo sull’intero flusso delle merci.

Inoltre i progetti CONTAIN e MEDUSA hanno mostrato che prodotti e soluzioni che permettono di usare EGNOS sono oggi disponibili sul mercato, e compatibili con Galileo.

La soluzione sviluppata da Telespazio e relativa dimostrazione sono state recentemente presentate allo stand della Commissione Europea dedicato al progetto CONTAIN in occasione dell’evento CPExpo 2014 (combinato con l’evento Europeo Security Research Conference) volto a promuovere le tecnologie nel settore della “Secure Society”, tenutosi a Genova il 9-10-11 Dicembre 2014 www.centrocongressigenova.it/cp-expo-2014/security-research-event-2014-cpexpo-genova-2014/". In CONTAIN, la navigazione satellitare è stata considerata tra le tecnologie chiave per l’efficienza e sicurezza della logistica. Il progetto in corso CORE (“Consistently Optimised Resilient Secure Global Supply-Chains”,www.coreproject.eu) continua quanto fatto in CONTAIN relativamente all’uso di EGNOS oggi in previsione di Galileo per il trasporto intermodale di merci pericolose.

Per contatti: Antonella Di Fazio - antonella.difazio@telespazio.com

 


Prodotto del mese

 

L’Università di Tor Vergata sviluppa “Lazio Mobility Platform”

L’incremento dello share modale verso modalità di trasporto sostenibili, come il trasporto pubblico, è uno dei metodi più efficaci per contenere la congestione da traffico privato ed i suoi effetti negativi sulla collettività. La possibilità di essere informati sulle migliori alternative di viaggio considerando tutte le possibili modalità di trasporto disponibili (auto, bus, metro, treni,ecc.), e non solo quello privato, fruendo anche di contenuti informativi di tipo real-time, quali ad esempio lo stato di congestione della rete stradale o la regolarità del servizio di trasporto pubblico, sono indispensabili per una corretta politica volta al raggiungimento di una mobilità urbana sostenibile. Queste funzioni possono essere assolte da un moderno personal travel advisor (PTA) che permetta di informare l’utente sullo stato in tempo reale del traffico e del trasporto pubblico, anche con informazioni personalizzate, e suggerisca all’utente molteplici alternative di viaggio con diverse modalità di trasporto; con queste informazioni l’utente ha la possibilità di effettuare una scelta razionale dell’itinerario e della modalità di trasporto da utilizzare per soddisfare le sue esigenze di mobilità. L’utilizzo delle informazioni in tempo reale, laddove disponibili, è un fattore di prima importanza per la riduzione dell’incertezza che caratterizza l’uso del trasporto pubblico e permette al PTA di attivare funzione di alert per l’utente in caso di malfunzionamenti o problemi improvvisi che penalizzano le prestazione dell’itinerario che si sta effettuando. Infine, seguendo le attuali tendenze tecnologiche, un moderno PTA deve necessariamente sfruttare i contenuti informativi resi disponibili dagli Open-Data e le funzionalità offerte dai moderni smartphone come le tecniche di tracciamento e di crowdsourcing.
Lazio Mobility Platform (LMP) è un PTA sviluppato dall’Università di Roma ‘Tor Vergata’ in collaborazione con lo Studio Hangloose srl che offre i servizi sopra citati nell’ambito della Regione Lazio. Esempio di riuscita sinergia tra enti di ricerca e PMI, sviluppata su piattaforma IOS e gratuitamente disponibile nell’Applestore, Lazio Mobility sfrutta una base di software Open-source personalizzati ed alimentata esclusivamente da Open-Data relativi alla mobilità che i diversi organi istituzionali offrono alle diverse scale territoriali. Laddove possibile gli Open-Data utilizzati sono basati su protocolli di comunicazione altamente standardizzati per permettere una rapida e semplice integrazione di altre basi dati Open che verranno rese disponibili in futuro (come ad esempio il formato GTFS per le informazioni sulle reti di Trasporto Pubblico).

Per maggiori informazioni: clicca qui

Per contatti: Luca Rosati - rosati@ing.uniroma2.it


TTS in action

Trasporti smart: TTS Italia sul Corriere delle Comunicazioni
TTS Italia spiega l’importanza dei Sistemi Intelligenti di Trasporto e del Piano d’Azione Nazionale sul Corriere delle Comunicazioni.
Per l’articolo, clicca qui


TTS Italia al seminario tecnico-formativo “La nuova normativa sui Sistemi Intelligenti di Trasporto per una mobilità più evoluta”
Il seminario tecnico “La nuova normativa sui Sistemi Intelligenti di Trasporto per una mobilità più evoluta” è stato organizzato a Roma il 27 novembre 2014 dall’Ordine degli Ingegneri di Roma insieme all’AIIT (Associazione Italiana Ingegneri del Traffico) per i propri iscritti.
Obiettivo del seminario è stato di fornire le informazioni di base sui Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS) e di illustrare le principali applicazioni italiane di tali Sistemi, nonché le opportunità e gli ostacoli incontrati nella loro implementazione concreta sul territorio. Si è inoltre voluto delineare un quadro sull’attuale normativa sia comunitaria che nazionale che caratterizza il settore degli ITS, con particolare riguardo per il Piano d’Azione ITS Nazionale adottato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a Febbraio 2014.
Oltre a TTS Italia, hanno partecipato al corso come docenti il Prof. Gaetano Fusco dell’Università di Roma La Sapienza, e l’Ing. Francesco Mazzone, Direttore di ACI Infomobility, rispettivamente socio ordinario e socio fondatore di TTS Italia.
Per la galleria fotografica, clicca qui

 


Ultime dal settore

 

Italia


Auto ‘eco’: in Italia solo il 7,5% del mercato
Le auto ecologiche in Italia sono il 7,5% del parco circolante totale, lo fferma l’Osservatorio Federmetano (struttura di ricerca sul metano per autotrazione) su dati Aci.
Su un totale di 36.943.151 di auto circolanti nel nostro Paese – precisa una nota – quelle elettriche, ibride, a metano e a gpl sono 2.762.379 (che corrispondono, appunto, al 7,5% del parco), mentre quelle a benzina e a gasolio sono 34.180.772, e cioè il 92,5% del parco circolante.
Se si considerano i dati regionali emerge che la regione in cui vi è la percentuale maggiore di auto ecologiche è l’Emilia Romagna (16,89%, quasi una ogni sei), seguita da Marche (15,73%) e Umbria (10,19%). All’opposto di questa graduatoria si trovano la Sardegna (dove solo il 2,71% delle auto circolanti è ecologico), il Friuli Venezia Giulia (2,88%) e la Valle d’Aosta (3,05%). Dall’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano emerge inoltre che le auto alimentate a metano, a gpl, ibride ed elettriche nel nostro Paese rappresentano ancora una quota marginale del parco circolante, ma in rapida crescita, soprattutto per merito della crescente affermazione del metano.
A farla da padrone sono ancora le auto a benzina e gasolio, più inquinanti di quelle alimentate con carburanti alternativi. A questo bisogna aggiungere che il parco circolante nel nostro Paese è particolarmente vecchio, e quindi la maggioranza delle auto in circolazione ha livelli di emissioni nocive particolarmente alti. Una soluzione efficace è certamente puntare su una maggiore diffusione dei veicoli alimentati a metano, anche attraverso la trasformazione dei veicoli in circolazione. ”L’uso di un’auto a metano – sottolinea Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – consente anche di risparmiare nella spesa per il carburante. Il metano infatti è il carburante più economico tra quelli maggiormente diffusi. Il maggior investimento necessario per l’acquisto di un’auto a metano si ripaga in tempi brevi grazie al risparmio che si ottiene ogni volta che si riempie il serbatoio”.
Fonte: www.ansa.it


Campania: presentato il piano regionale della sicurezza stradale
E’ stato presentato nei giorni scorsi a Napoli il piano regionale della sicurezza stradale della Campania. Il documento è stato realizzato dal centro regionale integrato per la sicurezza stradale gestito dall’agenzia campana per la mobilità sostenibile, in collaborazione con l’Aci. Contiene dati riguardanti il numero di incidenti, la loro ripartizione per province, strade, tipologie ma anche la situazione del parco veicolare pubblico e privato e i comportamenti a rischio dei conducenti.
Nel 2013 in Campania ci sono stati 9.100 sinistri con 273 morti e 13.848 feriti, per un costo sociale di un miliardo e 380 milioni di euro, ovvero 240 euro per abitante. Si tratta di un andamento in diminuzione in quanto nel 2001 i costi sociale pro capite sfioravano i 300 euro. Il 22% degli autoveicoli sono stati immatricolati prima del 1993, una percentuale superiore alla media nazionale che è del 13%. Solo il 51% dei campani indossa le cinture di sicurezza nelle aree urbane e il 73% il casco, mentre quasi il 12% dei conducenti di autoscatti fa uso del cellulare alla guida e la quasi totalità dei tassisti non mette la cintura.
Oltre alle azioni già messe in campo o avviate, tra cui la campagna di sensibilizzazione “Muoversi in Sicurezza”, il piano prevede una serie di proposte concrete come ad esempio l’esenzione totale o parziale del pagamento della tassa regionale di circolazione per i veicoli privati dotati di specifici dispositivi di sicurezza e acquistati previa rottamazione di mezzi con anzianità superiore a determinate soglie.
Durate la presentazione, sono state annunciate altre due importanti iniziative. La prima riguarda la realizzazione, da parte dell’Aci, del nuovo centro di guida sicura di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, interamente finanziato dalla Regione Campania con 7,3 milioni di euro di fondi del Pac (Piano azione coesione), che sarà il primo del Sud Italia. La struttura dovrebbe essere inaugurata tra l’anno prossimo e il 2016.
La seconda riguarda la produzione di un cd musicale “Voci sull’asfalto”, a supporto delle azioni di sensibilizzazione dei giovani conducenti definite nel Piano regionale della sicurezza stradale.
Fonte: Trasporti-Italia.com


2014-2030: i costi del non fare arrivano a 800 miliardi di Euro
Nel periodo 2014-2030, la mancata realizzazione delle opere infrastrutturali in Italia potrebbe generare oltre 800 miliardi di euro legato ai costi del non fare (cnf). E’ quanto emerge dal nono rapporto annuale dell’Osservatorio “I Costi del Non Fare”, diretto dal professor Andrea Gilardoni dell’Università Bocconi, che è stato presentato ieri a Roma. In particolare, il settore trasporti e logistica genera un cnf pari a 260 miliardi di euro, di cui 72 miliardi sono relativi a porti e interporti, 114 miliardi alle ferrovie e 74,7 alle autostrade.
In generale, il mancato miglioramento delle performance delle infrastrutture mediante interventi di ammodernamento, efficientamento e aggiornamento tecnologico dell’esistente genera cnf pari a circa 18,5 miliardi di euro al 2030. Secondo l’Osservatorio, il fabbisogno di investimenti per le opere prioritarie in Italia è di almeno 185 miliardi di euro sempre al 2030.
Lo studio evidenzia una serie di azioni che dovrebbero essere attuate, tra cui quelle di selezionare rigorosamente le priorità infrastrutturali, investendo in quelle che generano i maggiori ritorni in termini economici, ambientali e sociali e privilegiare gli interventi di miglioramento delle infrastrutture esistenti come ammodernamenti, manutenzioni straordinarie e upgrade tecnologici. Inoltre, occorre favorire il partenariato pubblico- privato e il ricorso ai project bond per favorire l’afflusso di capitali e riformare il codice degli appalti, razionalizzando i processi autorizzativi e e definendo delle norme che non lascino spazio alla reiterazione delle decisioni.
Fonte: Trasporti-Italia.com


Educazione stradale nelle scuole: presentati i nuovi progetti
Il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, insieme con il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Gabriele Toccafondi, ha presentato le attività e i progetti di educazione stradale attuati dal Mit, in collaborazione con il Miur, negli istituti scolastici italiani.
Le azioni attualmente in corso e quelle programmate a breve, nelle scuole primarie e secondarie, riguardano appunto la sicurezza stradale, la prevenzione degli incidenti, il rispetto delle norme di sicurezza e della mobilità sostenibile.
Michela Corsi, del Dipartimento per l’Istruzione (Miur) e Paola Calamani della direzione generale per la sicurezza stradale (Mit) sono entrate nel merito dei progetti illustrando le caratteristiche dei canali comunicativi individuati per entrare in contatto con gli studenti.
Si tratta di 6 progetti educativi appositamente ideati dalla Direzione generale per la sicurezza stradale alcuni progetti sono affiancati da attività con le Federazioni sportive e con la Polizia stradale.
Quest’anno gli studenti coinvolti sono 50.000; il ministero inoltre ha bandito un concorso rivolto proprio a loro, che premierà le migliori proposte per il nuovo Codice della Strada, che sarà elaborato sulla base della delega il cui disegno di legge è attualmente all’esame della Commissione competente del Senato.
Dal 1° dicembre 2014 sono disponibili per la formazione dei docenti, sul sito ilportaledell’automobilista.it, video e tutorial con materiali didattici scaricabili relativi ai progetti in questione.
Toccafondi ha voluto sottolineare la grande partecipazione istituzionale di cui gode il progetto. Tra i partner dell’iniziativa, figurano: l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Trieste, l’Agenzia per la Mobilità di Roma Capitale, il Comitato Paralimpico italiano e Andrea Lucchetta, la Federazione Ciclistica Italiana, la Federazione Italiana Pallacanestro, la Federazione Motociclistica Italiana, la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Polizia stradale.
Fonte: Trasporti-Italia.com


La sicurezza al centro del convegno dell’Associazione mondiale della strada
Nella sicurezza stradale l’Italia è al passo con la media europea, ma necessita di un salto di qualità nella repressione dei comportamenti scorretti e nella formazione di una coscienza su questo settore. E’ quanto emerso a Roma nei giorni scorsi durante il 27° convegno nazionale dell’Associazione mondiale della strada (Aipcr), che comprende più di 120 Paesi in tutto il mondo, oltre all’Italia. Con una media di 56 morti per ogni milione di abitanti, l’Italia è al 14° posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. Dal 2001 al 2013 il numero delle vittime della strada nel nostro Paese si è ridotto del 52%. “Ogni anno – ha spiegato il presidente del comitato italiano di Aipcr, Pietro Ciucci – su tutte le strade del pianeta trovano la morte circa 1,3 milioni di persone. In questo settore si può fare molto. In Europa, ad esempio, grazie alle nuove tecnologie, al potenziamento dei controlli ed alle campagne di prevenzione, i decessi si sono più che dimezzati nell’ultimo decennio: poco più di 26mila nell’Unione Europea, e 3.385 in Italia. Ora dobbiamo impegnarci a raggiungere l’obiettivo fissato dalla Commissione europea di un ulteriore dimezzamento delle vittime della strada entro il 2020 e, in prospettiva, dobbiamo aspirare ad una mortalità sulle strade italiane pari o almeno vicina a zero”. Durante il convegno, inaugurato dal sottosegretario alle Infrastrutture Umberto del Basso De Caro, i migliori esperti italiani del settore hanno esposto le loro ricerche frutto di un confronto durato 4 anni con le esperienze internazionali più prestigiose e i cui risultati saranno al centro del prossimo Congresso Mondiale Aipcr in programma il prossimo anno a Seoul, in Corea del Sud. Ai lavori hanno contribuito oltre 200 esperti provenienti da ministeri, Regioni, enti locali, 21 università italiane, 14 società private oltre alle principali associazioni di settore. Sono stati affrontati vari temi, tra cui le soluzioni innovative per contenere le emissioni inquinanti dei trasporti. L’Aipcr mette a disposizione le competenze dei propri tecnici per mettere in atto progetti originali in grado di rendere più sicure le strade, consentire un’interazione tra infrastrutture e veicoli e prevenire e reprimere i comportamenti sbagliati alla guida, anche attraverso la ricerca tecnologica e il continuo confronto con le migliori esperienze degli altri Paesi del mondo in questo settore.
Fonte: Trasporti-Italia.com


Milano: l’Eq Sharing elettrico si rinnova con 12 nuove stazioni
Si rinnova Eq Sharing, il car sharing elettrico di Milano. Il servizio si potenzia con 12 nuove isole digitali e con il free floating all’interno dell’Area C, ovvero la possibilità di prelevare e rilasciare il veicolo (Ducati Energia Free Duck) al di fuori delle stazioni di noleggio. Inoltre, sono previste tariffe più convenienti. Le novità sono state presentate ieri dall’assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran e da Valerio Siniscalco, amministratore delegato di Nhp, che gestisce il servizio. A livello di prezzi, rimangono confermati gli abbonamenti annuali a 10 euro (comprensivi di 10 euro di traffico) e quelli settimanali a 5 euro, mentre il costo del servizio resta di 0.13 euro al minuto e di 20 euro per tutta la giornata. Accanto a queste tariffe, sono stati introdotti i pacchetti per le aziende da 100 euro che prevedono 10 abbonamenti annuali, oppure 50 euro per 10 abbonamenti settimanali. Inoltre, per gli studenti patentati iscritti in qualsiasi università lombarda, è prevista una tessera annuale Eq-Friends da 10 euro, comprensivi di 15 euro di traffico.  In aumento anche i punti di ricarica, che supereranno quota 200. Inoltre, si sta progettando un’applicazione che consentirà di prenotare l’auto con il proprio smartphone.
Fonte: Trasporti-Italia.com


Mobilità sostenibile: approvato il piano per i veicoli elettrici
E’ stato approvato il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Il progetto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale con decreto del presidente del Consiglio, contiene il Piano previsto dal dl Sviluppo del 2012 e verrà attuato attraverso la stipulazione di accordi di programma con le varie Regioni. Gli accordi, su delibera del Cipe, dovranno essere promossi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rendere effettivi all’interno dei singoli territori i provvedimenti, promuovendo anche la partecipazione tra il pubblico e il privato. Il finanziamento del Piano, grazie alle risorse dell’apposito fondo istituito presso il Ministero competente, è di 47.629.309 euro. La cifra servirà per acquistare e installare gli impianti per la ricarica dei veicoli elettrici. E’ prevista la suddivisione delle risorse in un percorso di tre anni: 18.417.176 euro per il 2013, 14.297.133 per il 2014 e 14.915.000 per il 2015. Infine, il ministero erogherà una quota pari all’80% dei trasferimenti erariali a favore di ogni Regione a patto che questa adotti misure volte alla riduzione dei costi della politica.
Fonte: Trasporti-Italia.com


Sicurezza stradale: Ania parla ai giovani con 5 cortometraggi
Nel 2013 sono 3.385 le persone morte sulle strade italiane. E’ questo il messaggio che viene ripetuto più spesso nei 5 cortometraggi che la Fondazione Ania propone dall’11 dicembre nei cinema italiani e dalla metà di gennaio in tv. La campagna per la sicurezza stradale è stata presentata nei giorni scorsi a Roma alla presenza di Aldo Minucci, presidente uscente dell’associazione, e del direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla. In una manciata di secondi si è cercato di ottenere “un’attivazione emozionale ottimale – ha spiegato il presidente Minucci – per far passare in modo efficace, il messaggio sotteso, il tutto nella cornice dei “Comandamenti”, richiamo particolarmete significativo alle norme come regole di vita. Gli spot sono tutti fondati sulla forza evocativa dei Comandamenti nella logica di principi senza tempo applicata alla circolazione stradale e sono rivolti soprattutto ai giovani”. E’ questa una delle categorie più colpite infatti: si parla di quasi 800 giovani sotto i 30 anni che hanno perso la vita sulle strade italiane. Per la realizzazione della campagna di comunicazione 2014 della fondazione Ania, 5 dei 10 comandamenti sono la chiave linguistica e valoriale attraverso la quale si richiama il rispetto delle regole di vita come elemento base per evitare gli incidenti stradali. In “Onora il padre e la madre” c’è un chiaro richiamo alle tragedie del quotidiano, in particolare alle giovani vittime di incidenti stradale e alle conseguenze sulla vita dei genitori, mentre in “Non uccidere” si prende di mira la guida in stato d’ebrezza e le conseguenze di una serata sconsiderata di un gruppo di ragazzi. “La forza dei filmati, l’impatto delle immagini, il realismo con il quale è stato girato il vissuto dei protagonisti, sono il valore aggiunto in grado di suscitare emozioni forti, capaci di sedimentare il messaggio”, ha concluso Minucci.
Fonte: Trasporti-Italia.com


Torino: conclusa la sperimentazione delle bici sul metrò
Con la fine del mese di novembre la sperimentazione del trasporto di biciclette nella metropolitana di Torino, iniziata il 20 luglio scorso, è terminata. Secondo il Comune i risultati sono stati positivi: le analisi svolte “hanno mostrato come la prova sia stata accolta favorevolmente dai cittadini e come le regole di utilizzo siano state recepite in modo corretto e semplice”, è il commento di Palazzo Civico.
Alla luce di questo, viene annunciato che nelle prossime settimane i tecnici formuleranno una proposta per definire le modalità con cui procedere e stabilire le fascie orarie più opportune per il trasporto delle due ruote. La sperimentazione si ferma dunque nei mesi di Dicembre e Gennaio e riprenderà appena verranno stabilite le norme per il definitivo trasporto.
Sul tema Bike Pride ha espresso, come già all’inizio della fase di sperimentazione, il suo parere favorevole all’integrazione del servizio della metro con l’uso delle biciclette. “Questo avviene in quasi tutte le città del mondo senza problemi – spiega Giuseppe Piras, presidente di Bike Pride -. Il fatto che Torino sperimenti pionieristicamente il servizio anche sul sistema VAL è un buon segno e fa onore all’assessore ai Trasporti Lubatti che ha sfidato la diffidenza dei tecnici”.
Entusiasta anche lo stesso assessore Lubatti che, dopo aver confermato la necessità di definire le modalità con cui stabilizzare il servizio, pensa alla possibilità di rendere gratuito il trasporto della bici (nella fase di sperimentazione erano previsti, invece, 50 centesimi in più al costo del biglietto ordinario).
Proprio su questo, il presidente di Bike Prike auspica che l’Amministrazione continui a investire sulla mobilità sostenibile, che diventa sempre più a portata di tutti anche grazie alla possibilità di usufruire gratuitamente del servizio, abbonato o meno.
Fonte: Eco dalle Città


Europa


ETSI pubblica gli standard europei per gli ITS
ETSI (European Telecommunications Standards Institute) ha pubblicato due nuovi standard europei per i Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS): la specifica per Cooperative Awareness Basic Service – EN 302 637-2, e la specifica Decentralized Environmental Notification Basic Service – EN 302 637-3.
I due standard, sviluppati in base al mandato 453 della Commissione Europea, definiscono i requisiti necessari per la gestione di applicazioni critiche di sicurezza di ITS cooperativi.
Il Cooperative Awareness Service consente lo scambio di informazioni tra utente della strada e infrastrutture, la cui reciproca consapevolezza e comunicazione è essenziale per garantire elevati livelli di sicurezza.
Il Decentralized Environmental Notification (DEN) Basic Service riguarda invece la presenza su strada di merci pericolose o di condizioni di traffico straordinarie.
Fonte: Traffic Technology Today


Investimenti UE per la realizzazione di aree di parcheggio nel sud Italia riservate ad autisti e professionisti
Il programma TEN-T dell’UE sulla rete transeuropea dei trasporti investirà  400mila euro in uno studio preliminare per la progettazione di una rete di aree di parcheggio protette e sicure riservate agli autisti di autocarri nelle regioni della Campania, della Calabria e della Sicilia.
Gli autisti potranno prenotare in anticipo l’area di sosta e ottenere informazioni precise online grazie all’aiuto di un sistema integrato d’informazione. Gli studi saranno realizzati in due fasi: lo studio preliminare identificherà sia le aree di parcheggio già esistenti, che necessitano solo di essere potenziate, sia nuovi possibili siti. La fase di progettazione verterà sulla realizzazione, nelle aree di sosta, di un servizio d’informazioni intelligente che consentirà agli autisti di ricevere dettagli precisi sul luogo nonché sui servizi supplementari e sulla possibilità di prenotare in anticipo un parcheggio.
Lo studio di progettazione contiene un sistema di comunicazione dati armonizzato a livello europeo, nel rispetto dei criteri dei sistemi europei di trasporto intelligente (ITS). Lo studio include anche sistemi di sorveglianza a circuito chiuso (CCTV), recinzioni perimetrali e barriere all’entrata e all’uscita, così come sistemi di prevenzione antincendio per garantire una maggiore sicurezza agli utenti.
L’UE ha scelto di finanziare il progetto, per cui ha chiesto il sostegno di esperti esterni tramite l’invito annuale 2013 di TEN-T, priorità ‘trasporto su strada’. La sua realizzazione sarà monitorata dall’INEA, l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti della Commissione europea.
Il progetto dovrà essere portato a termine entro dicembre 2015.
Per maggiori informazioni sul progetto, clicca qui
Fonte: Commissione Europea


Mobilità europea: auto ancora mezzo più utilizzato ma crescono bici e tpl
La Commissione Europea ha pubblicato lo Special Eurobarometer 2014, un sondaggio svolto dalla società belga TNS Opinion & Social per conto della Direzione Generale per la Mobilità e i Trasporti che analizza i comportamenti quotidiani dei cittadini europei in tema di mobilità. Il lavoro ha coinvolto 27 milioni di persone di 28 stati membri.
Secondo le risposte ottenute, l’automobile è ancora il mezzo di trasporto più utilizzato dagli europei, ma l’uso di mezzi più sostenibili come il trasporto pubblico e la bicicletta attira sempre più gli utenti della strada. Non a caso l’inquinamento (20%), la sicurezza (30%), il traffico (60%) e la manutenzione delle strade (59%) sono le principali preoccupazioni dei cittadini europei.
L’8% degli intervistati dichiara di utilizzare la bicicletta tutti i giorni (per gli italiani il 6%, in aumento rispetto allo scorso anno), ma quello che balza agli occhi è l’uso della due ruote tra i giovani, che raggiunge una percentuale del 13%. Gli olandesi continuano a mantenere il primato, infatti il 36% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare la bicicletta tutti i giorni. Sul fronte della sicurezza stradale, le priorità per incrementarla sono state individuate nell’alcol (49%) e nella manutenzione stradale (56%). Le ragioni che spingono gli europei nella scelta del mezzo con il quale muoversi quotidianamente sono l’economicità (61%) e la velocità (31%).
Se si osservano i dati italiani la mobilità è indubbiamente ancora auto-centrica: il 64% degli intervistati dichiara di utilizzare l’automobile tutti i giorni, conto l’8% che dichiara di utilizzare i mezzi pubblici. La media europea è del 20% e non stupisce come solo 6% degli intervistati si preoccupa del prezzo del biglietto o di eventuali sconti e abbonamenti.
Fonte: Eco dalle Città


mobil.TUM 2015 – aperta la Call for Papers
Si terrà a Monaco, in Germania, dal 30 giugno all’1 luglio 2015, mobil.TUM 2015, la conferenza scientifica internazionale sulla mobilità e i sui trasporti.
I Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS) sono in grado di garantire un ampio spettro di soluzioni per gli attuali problemi legati a mobilità e trasporto, in primis ricadute ambientali e domanda di servizi crescente.
Inoltre, grazie al costante sviluppo delle tecniche di informazione e comunicazione, l’utente diventa sempre più connesso e capacae di interagire con il sistema mobilità.
mobil.TUM 2015, organizzata dall’Università Tecnica di Monaco e dall’Istituto per i Trasporti, affronterà queste tematiche tramite un dialogo di taglio internazionale, focalizzandosi sulle ultime tecnologie e soluzioni innovativo per la mobilità.
E’ possibile inviare paper per partecipare alla conferenza. Gli abstract dovranno essere inviati online entro il 4 gennaio 2015.
Per maggiori dettagli sulla Call for Paers e sulla conferenza, clicca qui
Fonte: TTS Italia


SUPERHUB: la eco app per la mobilità
SUPERHUB è la piattaforma digitale aperta che si pone come l’alternativa green a Google Maps. L’app android che gira su pc e smartphone – parte del progetto europeo SUstainable and PERsuasive Human Users moBility in future cities -  nasce grazie a 3 anni di ricerca tra Milano, Helsinki e Barcellona, alla collaborazione tra 20 partner, e al coinvolgimento di 1.800 cittadini pionieri della mobilità nuova. Tra i partener italiani Legambiente, ATM, Autoguidovie e Vodafone.
Le 1800 persone che  hanno sperimentato SUPERHUB hanno apprezzato la possibilità di fissare degli ecogoals, obiettivi personalizzati di riduzione della CO2 emessa, la possibilità di memorizzare le proprie preferenze in termini di strade e mezzi e la reattività della app nel registrare e permettere di evitare lungo il percorso traffico e incidenti.
L’app è poi predisposta per permettere l’acquisto dei servizi e per far sì che i dati raccolti su come avvengono gli spostamenti e su quali siano le richieste dei cittadini possano essere utilizzati -in forma anonima e rispettando la privacy- da tecnici e amministratori per pianificare interventi sul trasporto pubblico.
Fonte: Cickmobility

Resto del mondo


Cina: entro il 2015 sistema di telepedaggio unificato e interoperabile
Il Governo cinese lancerà un sistema di telepedaggio unificato e interoperabile nell’arco del 2015 con l’obiettivo di risolvere congestione e problemi ad essa collegati: costi della logistica e livelli di emissioni inquinanti. Xu Chengguang, portavoce del Ministro cinese per i trasporti, ha dichiarato che il sistema verrà completato entro la fine del 2015e si baserà su un sistema regionale che coprirà 14 province. Il Ministero per i trasporti calcola che almeno il 25% dei veicoli si doterà di OBU e che tutte le stazioni di pedaggio sulle principali strade del paese saranno dotate del sistema per allora. Attualmente, la Cina conta 260 milioni di veicoli, solo 13 milioni di automobilisti, ovvero il 5%, paga tramite telepedaggio.
Il Ministero stima inoltre che il 20% dei costi di servizio verranno abbattuti, e circa il 20% di benzina risparmiato.
Fonte: Traffic Technology Today


Dal 2015 V2I e V2V per i veicoli Toyota
Laser, telecamere e funzioni come il Radar Cruise Control: a partire dal 2015, Toyota lancerà “Toyota Safety Sense”, un nuovo sistema di sicurezza attiva orientato alla prevenzione e alla riduzione delle collisioni, proposto in due diversi pacchetti. Allo stesso tempo, su alcuni modelli commercializzati in Giappone la Casa inizierà a utilizzare la tecnologia V2V (vehicle-to-vehicle) e V2I (vehicle-to-infrastructure), facendo comunicare le vetture con trasmettitori wireless posizionati sulle strade e agli incroci.
Sviluppato nell’ambito dell’Integrated Safety Management Concept, progetto nato con l’obiettivo di azzerare il numero di vittime e feriti dovuti agli incidenti stradali”, il sistema Toyota Safety Sense si declina in due diversi pacchetti: C, destinato ai veicoli compatti, e P, riservato ai veicoli di medie e grandi dimensioni. La Casa spiega che entrambi “saranno disponibili ad un prezzo competitivo per incoraggiarne la diffusione e contribuire a prevenire e ridurre le collisioni a diverse velocità di marcia.
Il pacchetto C offre il Pre-Collision System (PCS) basato su un radar laser e una telecamera per rilevare la presenza di oggetti davanti al veicolo. In caso di possibile collisione, il sistema attiva un allarme acustico e visivo per indurre il guidatore a frenare: se questo non avviene la vettura frena autonomamente, riducendo la velocità di 30 km/h. Secondo Toyota, il raggio di azione del PCS copre le velocità a cui si verificano l’80% dei tamponamenti (tra 10 e 80 km/h circa). Anche il pacchetto P è dotato di PCS per rilevare i veicoli, ma al posto del laser utilizza un radar a onde millimetriche che consente di individuare anche la presenza di pedoni. In più, il raggio d’azione della frenata automatica in caso di possibili impatti con i veicoli agisce con più incisività, fino a una riduzione della velocità di 40 km/h e non più di 30. Entrambi i pacchetti sono dotati di Lane Departure Alert (avviso di cambio corsia involontario), sfruttando la telecamere per rilevare la segnaletica stradale orizzontale bianca e gialla. Il Radar Cruise Control è invece riservato al pacchetto “P”: il sistema utilizza la telecamera anteriore e il radar a onde millimetriche per rilevare i veicoli che precedono e modulare la velocità del veicolo, monitorando le altre vetture che si immettono o escono dalla corsia di marcia.
I nuovi Safety Sense includono anche la nuova tecnologia Adaptive High Beam: oltre a garantire la visibilità durante la guida notturna, il sistema utilizza una telecamera per rilevare i fari dei veicoli provenienti nella direzione opposta e le luci di coda dei veicoli che precedono, selezionando automaticamente la modalità più corretta tra abbaglianti e anabbaglianti per non disturbare gli altri automobilisti.
La tecnologia sfrutta il nuovo Led Array AHS per il controllo indipendente dei Led posizionati sulla stessa fila: in questo modo, spiega Toyota, possono essere create più combinazioni per illuminare lo spazio tra i veicoli che precedono e i veicoli in arrivo, rendendo più semplice il rilevamento di pedoni che attraversano la strada. Il sistema può adattare la distribuzione del fascio luminoso a seconda di diverse condizioni di guida, illuminando aree più ampie in città o puntando sulla lunga distanza a velocità più sostenute. La distribuzione della luce viene inoltre adattata in funzione dei movimenti dello sterzo, andando a migliorare la visibilità oltre la curva.
In Giappone l’auto connessa è realtà: il pacchetto “P” offre un’opzione per la comunicazione V2V e V2I: in questo caso, il sistema utilizza una frequenza wireless a 760 MHz riservata alle tecnologie ITS (Intelligent Transport Systems) in grado di fornire alle vetture tutte le informazioni che non possono essere ottenute da radar o telecamere di bordo. Grazie al V2V, le Toyota possono ricevere dati sui veicoli che si muovono nello spazio circostante, mentre altre indicazioni in tempo reale arrivano dai trasmettitori posizionati sopra il livello stradale (ad esempio ai semafori), in grado di identificare bici, pedoni e altri mezzi (inclusi quelli di emergenza) e di fornire gli opportuni avvisi ai conducenti. V2V e V2I saranno particolarmente utili per migliorare la sicurezza in situazioni di scarsa visibilità – soprattutto agli incroci e in prossimità di attraversamenti – ma anche per snellire il traffico e risparmiare sui consumi. In Giappone non mancherà il monitoraggio dei tempi semaforici, mentre il Radar Cruise Control potrà sfruttare la tecnologia V2V per garantire una maggiore precisione.
Fonte: Traffic Technology Today

 


In agenda

 

Conference on Current Status of Road Safety in India
16-17 Gennaio 2015, New Delhi, India
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Tel. +39 06 322 7737
Fax +39 06 323 0993

Responsabile Editoriale: Olga Landolfi

In redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi

Intervista a cura di Deborah Appolloni

Progetto grafico: Inarea

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