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TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia. |
N° 1 Gennaio 2020 |
Primo Piano
Il 2020 sarÀ hi-tech e green
TTS Italia a tutto campo sui trend più promettenti: logistica 2.0 e MaaS
Tecnologie e green sembrano essere le parole chiave che caratterizzeranno il 2020. A partire dal faraonico piano per il verde della Commissione Europea che ha messo sul piatto 1.000 miliardi per i prossimi 10 anni, mentre l’era digitale entra a pieno titolo tra le 6 priorità annunciate da Ursula von der Leyer. Anche la legge di Bilancio varata dal Governo italiano (si veda “Ultime dalle Istituzioni” di questa newsletter) punta a valorizzare lo sforzo di riduzione delle emissioni inquinanti, legando al green anche l’innovazione delle aziende e della pubblica amministrazione. Il dibattito sull’innovazione in Italia prende forma anche grazie al Piano strategico 2025 presentato dal nuovo ministero guidato da Paola Pisano, mentre il ministero dello Sviluppo economico punta sempre di più l’attenzione sull’applicazione delle tecnologie più avanzate come Blockchain, l’intelligenza artificiale, il 5G e la guida autonoma. I due temi entrano a pieno titolo nell’attività che TTS Italia ha programmato per quest’anno. L’Associazione, che riunisce il più vasto parterre di aziende impegnate nello sviluppo delle tecnologie legate alla mobilità e – attraverso la Piattaforma degli enti locali - associa regioni, città ed aree urbane sempre più interessate a fare il salto verso la smart mobility, ha messo in campo una serie di azioni volte ad esplorare i trend più promettenti, senza perdere di vista il panorama internazionale allo scopo di studiare i nuovi input che arrivano da altri Paesi, ma anche di dare la possibilità alle aziende italiane di competere in nuovi mercati.
Tra gli obiettivi del 2020, TTS Italia ha individuato l’approfondimento di due trend in grande evoluzione: l’apporto dell’innovazione tecnologica nella logistica e lo sviluppo del MaaS (Mobility as a Service). L’associazione ha infatti appena avviato un gruppo di lavoro sugli ITS nella logistica volto a mettere in campo le azioni necessarie per favorire l’intermodalità, l’uso di sistemi di gestione delle flotte e di controllo della legalità fino alla blockchain e al platooning, il sistema che permette ai Tir di viaggiare incolonnati, guidati autonomamente da un veicolo capofila.
Il gruppo di lavoro, coordinato da Clara Ricozzi, esperta del settore, presidente di Oita e vicepresidente del Freight Leaders Council, e costituito da moltissime associazioni, istituzioni, enti locali e aziende associate a TTS Italia, nasce dalle indicazioni che TTS Italia ha sintetizzato in un documento presentato alle istituzioni con l’obiettivo di trovare soluzioni alle molte criticità che caratterizzano oggi il settore in Italia. Infatti, attualmente nella logistica sono presenti investimenti con un tasso di innovazione insufficiente, in particolare nelle aziende del trasporto terrestre, che comunque assicurano oltre l’80% dei flussi, e che si presentano ancora estremamente frammentate e con bassi margini di profitto. È stimato, invece, che il pieno utilizzo della Piattaforma Logistica Nazionale (PNL) possa generare tra 7 e 10 miliardi di euro in termini di recupero di efficienza del sistema logistico nazionale.
“Linee guida per lo sviluppo dei servizi MaaS in Italia” è il titolo del gruppo di lavoro che l’Associazione ha di recente lanciato, anche a seguito dell’attività condotta con Aipark, con l’obiettivo più ampio di definire delle “Linee Guida per lo sviluppo del MaaS in Italia”, in cui saranno coinvolti, oltre agli associati, anche le maggiori associazioni di settore interessate al tema del MaaS. Altri tavoli di studio andranno avanti nel 2020. Da segnalare quello sui “Dispositivi per il rilevamento delle infrazioni al codice della strada”, avviato a dicembre del 2018 con l’obiettivo di seguire l’aggiornamento del Decreto del Ministero dei Trasporti del 13 Giugno 2017 su "Verifiche iniziali e periodiche di funzionalità e di taratura delle apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità, modalità di segnalazione delle postazioni di controllo sulla rete stradale", meglio noto come Decreto Tarature (DM 282). Un testo che, pur colmando un vuoto tecnico-normativo, ha generato qualche situazione di incertezza tra gli operatori. TTS Italia sta lavorando per definire una proposta di aggiornamento del DM 282 al fine di supportare il Ministero nella revisione del testo di legge. Le attività sono in fase di finalizzazione e saranno completate entro la prossima primavera. Infine, “Gli ITS per il pagamento dei servizi di sosta”, è un gruppo di lavoro avviato a maggio del 2019 con l'obiettivo di affrontare e discutere le tematiche relative agli ITS per il pagamento della sosta. In particolare è sono in via di definizione le “Linee Guida per gestione e pagamento della sosta” con informazioni per la definizione dei criteri di standardizzazione delle procedure per la raccolta e il flusso dei dati relativi alla sosta.
Un altro capitolo importante dell’attività di TTS Italia nel 2020 è quello relativo agli eventi sia a livello nazionale che internazionale. Per l’anno in corso sono previsti una serie di workshop territoriali in collaborazione con gli Enti Locali che aderiscono alla Piattaforma, mentre verranno organizzati due convegni, rispettivamente per la presentazione dei risultati dei gruppi di lavoro sulla logistica e sul MaaS. Cinque gli eventi sui quali TTS Italia sta puntando l’attenzione. Il primo appuntamento è a Torino (1-2 aprile) per l’International Business Convention for innovative vehicle and transportation. Il 27-30 aprile sarà la volta di Helsinki per il TRA 2020. In Portogallo il 18-20 maggio per il 14° ITS European Congress, mentre il 17° ITS Asia Pacific Forum si svolgerà a Brisbane (Australia) tra il 25 e 29 maggio e a Los Angeles dal 4 all’8 ottobre il 27° ITS World Congress.
Infine vale la pena ricordare l’attività di TTS Italia in molti progetti europei che continuerà per tutto il 2020. Tra i più importanti, C-Road Italy 2 (centri urbani), Fenix (logistica), MyCorridor (MaaS), PriMaaS (MaaS) e Trustonomy (guida autonoma).
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Primo Piano
Progetti del mese
Prodotto del mese
Spazio ai soci
La piattaforma degli Enti Locali
TTS in action
Ultime dalle Istituzioni
In scadenza
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Progetti del mese
L’e-MaaS di myCicero alla conquista dei cinque continenti
Con il progetto SOLUTIONS+, è l’app italiana per la promozione della mobilità elettrica in giro per il mondo.
Mentre i fondi che la UE mette a disposizione delle regioni italiane per progetti di innovazione e sviluppo restano spesso inutilizzati, capita che imprese italiane riescano ad aggiudicarsi progetti di ricerca internazionale dialogando e negoziando direttamente con le varie direzioni generali della UE a Bruxelles. È quanto è capitato il mese scorso a Pluservice, azienda di ICT di Senigallia, nota in tutta Italia per aver ideato e realizzato myCicero, la prima, e ad oggi unica, app per smartphone in grado di far acquistare i servizi di mobilità disponibili di volta in volta in ogni angolo di Italia.
Con myCicero, Pluservice ha precorso i tempi, introducendo di fatto nella pratica dei suoi utenti il concetto di MaaS, ovvero di Mobility as a Service. Proprio questa nuova visione della mobilità è valsa a Pluservice la partecipazione al consorzio internazionale SOLUTIONS+ che ha visto aggiudicarsi un importante finanziamento europeo per la realizzazione dell’omonimo progetto.
Il progetto intende individuare una piattaforma universale per le soluzioni di mobilità elettrica per il trasporto pubblico (ma anche il trasporto commerciale last mile è considerato), che possa dare un decisivo contributo alla transizione verso una mobilità urbana a basse emissioni di carbonio.
Per ottenere i migliori benefici dal progetto, sono stati coinvolti nel consorzio città, imprese, centri di ricerca e partner finanziari già fortemente impegnati sull’argomento. Da qui la grande ambizione e il grande impatto delle attività di progetto, che prevedono molte realizzazioni regionali intese come repliche locali di un’unica piattaforma standard che integra importanti esperienze tecnologiche di operatori di tutta Europa.
Grazie a queste piattaforme regionali, realizzate con team di sviluppo locali, il progetto vuole dunque sviluppare un approccio molto realistico ed innovativo per la mobilità elettrica urbana. Ciò per assicurare che i sistemi di mobilità e gli interventi previsti, oltre che gli Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici, possano soddisfare anche i 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’ONU, individuando così delle linee guida universali per lo sviluppo delle città.
Ma andiamo ad analizzare più da vicino i numeri del progetto.
SOLUTIONS+ può contare su un budget di oltre 20 milioni di euro, di cui quasi 18 sono garantiti dalla UE, e i restanti da cofinanziamenti da parte di municipalità e partner finanziari aderenti al consorzio. Le attività previste dal progetto inizieranno nel prossimo gennaio 2020 e si svilupperanno per 4 anni.
La principale caratteristica del consorzio è la sua composizione globale: ben 161 partner di tutti e cinque i continenti, di cui 46 impegnati direttamente nella realizzazione delle attività previste in 9 città, e gli altri tra enti co-finanziatori e municipalità, tutti interessati a replicare i risultati del progetto. Nello specifico, Pluservice godrà di un budget di oltre mezzo milione di euro, di cui quasi centomila destinati alle numerose trasferte previste per la diffusione dei risultati in diverse città del mondo.
Come dicevamo, l’obiettivo generale del progetto è accelerare la trasformazione verso una mobilità urbana sostenibile attraverso innovative soluzioni integrate di mobilità elettrica. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto da un lato aumenterà la disponibilità di veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica, e dall’altro favorirà l'efficienza del loro utilizzo sostenendo l'integrazione dei diversi tipi di mobilità elettrica nelle grandi aree urbane e rispondendo alle esigenze degli utenti e alle specifiche condizioni locali in Europa, Asia, Africa e America Latina.
La metodologia utilizzata prevede:
- L’individuazione di metodi e strumenti che supportano lo sviluppo e l'implementazione della mobilità elettrica
- La realizzazione di dimostratori in diverse realtà urbane di quattro continenti, inizialmente per convalidare gli strumenti e poi per sostenere la loro fattibilità e affidabilità in diversi contesti
- La progettazione di un processo di replica strutturato per aumentare l'impatto del progetto
Le principali aree di intervento del progetto saranno:
- i veicoli elettrici
bus e camion (Volvo)
van e car-sharing (FCA / CRF)
veicoli a 2 e 3 ruote (Piaggio)
- la componentistica dei veicoli (Valeo)
- le soluzioni per la ricarica (ABB e TSY)
- l’integrazione dei sistemi energetici (Dynniq)
- le soluzioni di e-MaaS (Pluservice)
- l’operatività del trasporto pubblico (UITP).
È da sottolineare la centralità del ruolo di Pluservice, in quanto le soluzioni di e-MaaS saranno disponibili in tutte le azioni dimostrative previste nelle 9 città pilota: Madrid e Amburgo in Europa; Hanoi, Kathmandu e Pasig in Asia; Quito e Montevideo in Sudamerica; Dar Es Salaam e Kigali in Africa.
A Pluservice spetterà il compito di realizzare i sistemi di trip planning multimodale, di pagamento e ticketing, e di pubblicazione delle informazioni agli utenti. In sostanza, Pluservice realizzerà un’app per consentire all’utente finale di accedere ai servizi di e-mobility offerti di volta in volta nel territorio interessato dal dimostratore (incluso il punto di ricarica), e per facilitare l’integrazione dei servizi di mobilità esistenti, realizzando uno one-stop shop per accedere a tutti i servizi utili in un'unica app. L'app offrirà così servizi e informazioni utili agli utenti, ad esempio per l'utilizzo e il pagamento di e-bike, e-3 ruote, e-taxi, ecc. o per la visualizzazione di informazioni e per il pagamento dei vari servizi.
Il Progetto SNAP e le lessons-learned
La missione di SNAP ha consistito nel facilitare la condivisione di dati interoperabili nel settore dei trasporti, abilitando la definizione di nuovi Intelligent Transport Services (ITS). La motivazione per il progetto è scaturita dall’analisi del Regolamento Delegato Europeo 2017/1926 che sta richiedendo agli Stati Membri di istituire National Access Point (NAP) per consentire l’accesso a dati statici (e.g., orari, topologia della rete) e dati dinamici (e.g., ritardi, cancellazioni) relativi a differenti tipologie di trasporto (aereo, treno, bus, traghetti, metro, tram, car/bike-sharing, car-pooling, etc.), definiti secondo specifici standard (e.g., NeTEx CEN/TS16614 e SIRI CEN/TS15531).
SNAP ha realizzato una survey con 52 stakeholder del settore trasporti ottenendo i seguenti risultati: (i) il 56% dei partecipanti ha dichiarato scarsa familiarità con il Regolamento, (ii) i requisiti introdotti dal Regolamento relativi a quali dati condividere, e come e quando condividerli sono risultati poco conosciuti da circa il 70% dei partecipanti, (iii) più del 70% ha dichiarato scarsa familiarità con gli standard NeTEx e SIRI; (iv) la maggior parte dei partecipanti (65%) non sta pianificando di convertire i propri dati nello standard NeTEx (e, quindi, di ottemperare alle richieste del Regolamento) nel breve periodo, mentre il 29% lo sta pianificando nei prossimi 3-6 mesi.
SNAP supporta il processo di conformità al Regolamento Delegato Europeo 2017/1926, fornendo una soluzione market-ready che abilita la conversione dei dati del settore trasporto negli standard richiesti. La soluzione fornita da SNAP è stata validata con successo in tre differenti aree metropolitane (Milano, Madrid, Genova), coinvolgendo tre differenti tipologie di stakeholder (autorità del trasporto, operatori del trasporto e gestori delle infrastrutture), e focalizzando su tre differenti casi d’uso (conversione di dati GTFS verso NeTEx, conversione da dati in formato proprietario verso NeTEx, arricchimento di dati GTFS e loro conversione verso NeTEx).
SNAP è stato riconosciuto dagli stakeholder coinvolti nella validazione (SEA Aeroporti, AMT-Genova, Consorcio Regional de Transportes de Madrid e EMT-Madrid) come una soluzione innovativa e conveniente che risponde ad una reale necessità di conformità considerando le principali sfide che gli stakeholder stanno affrontando: scarsa familiarità con gli standard richiesti dal Regolamento Delegato Europeo 2017/1926 e mancanza di risorse da dedicare al processo di conversione dei dati.
SNAP potrebbe avere, inoltre, uno scopo più ampio. La soluzione SNAP può essere proposta non solo per supportare la conformità al Regolamento ma, più in generale, per rispondere alla sempre maggiore necessità di interoperabilità nel settore dei trasporti, fornendo servizi per la conversione dei dati in vari formati, inclusi NeTEx e SIRI.
Guarda il video della soluzione SNAP: http://bit.ly/2RBrjDh
Per maggiori dettagli, visita il sito del progetto: https://www.snap-project.eu
Marco Comerio (Cefriel, coordinatore del progetto SNAP), ci dà qualche dettaglio in più su aspetti tecnici e lessons-learned del progetto
Potrebbe fornire maggiori dettagli tecnici sulla soluzione SNAP?
SNAP ha realizzato una soluzione market-ready per supportare la conversione dei dati di trasporto nei formati standard richiesti dal Regolamento Europeo. La soluzione SNAP supporta un processo in due fasi: la prima fase (preparazione dei dati) fornisce una soluzione tecnologica per la raccolta e l'armonizzazione dei dati; il risultato è un pacchetto di dati pronto per essere elaborato nella seconda fase (conversione dei dati) della soluzione SNAP, in cui vengono applicate le tecnologie del Semantic Web per arricchire e convertire i dati nei formati standard richiesti.
I clienti possono selezionare una o più dei seguenti moduli della soluzione SNAP:
- Analisi dei requisiti e valutazione della conformità, per valutare la complessità della conversione dei loro dati nel formato richiesto;
- Servizi di preparazione dei dati per la raccolta e l'armonizzazione dei dati;
- Servizi di conversione dei dati per allineamento dei dati con l'ontologia di riferimento (basata su CEN Transmodel), l'arricchimento e la trasformazione verso il formato richiesto;
- Servizi di supporto, tra cui manutenzione, trasferimento di conoscenze e formazione.
Ci potrebbe raccontare qualche lessons-learned ottenuta da questo progetto?
La premessa fondamentale di SNAP era che l'introduzione del Regolamento Delegato Europeo 2017/1926 ha creato una nuova opportunità di mercato per un prodotto o servizio che consenta la conversione dei dati di trasporto nei formati richiesti (NeTEx, SIRI). Una seconda iniziale considerazione è stata che, dato che la prima scadenza entro la quale gli stakeholder devono consentire l'accesso ai loro dati in questi formati era Dicembre 2019, c'era anche un senso di urgenza nel rendere tali dati conformi. Mentre la prima premessa è stata verificata nel corso del progetto, la seconda lo è stata meno.
L'interesse e l’opportunità della soluzione SNAP è stata confermata attraverso interviste e dall’esito della survey.
Per quanto riguarda l'urgenza con cui gli stakeholder impattati dal Regolamento stanno lavorando per garantire la conformità, abbiamo scoperto che la maggior parte di loro non la considera un'esigenza immediata. Questo perché lo stato dei National Access Point nella maggior parte dei paesi Europei è ancora incerto: non sono state definite chiare linee-guida e regole di ingaggio, quindi la maggior parte degli stakeholder si aspettano che le attuali scadenze stabilite dal Regolamento verranno posticipate. Detto questo, si comprende che, seppur con ritardo, i paesi Europei dovranno rispondere al Regolamento. Ciò rende l'adozione di SNAP limitata nel breve termine (prima metà del 2020), ma inizierà potenzialmente ad aumentare una volta che la situazione dei NAP diventerà più chiara e formalizzata.
Progetto SHOW: promuovere l’infrastruttura connessa come primo passo
verso l'automazione stradale e la gestione del traffico pienamente collaborativa
La letteratura afferma che il funzionamento di un veicolo completamente automatizzato enfatizzerà sempre di più non solo il ruolo del veicolo, ma anche dell'ambiente circostante (vale a dire la strada e la relativa infrastruttura ITS). Pertanto, quando i veicoli autonomi saranno ampiamente operativi, non solo le preferenze dei consumatori relative alla proprietà del veicolo si trasformeranno, ma anche la gestione del traffico dovrà evolversi. Inoltre, con l'evoluzione verso la mobilità automatizzata, la definizione e la conformità precise degli scenari in cui può avvenire il passaggio uomo-macchina è sempre più critica (rif. Operational Design Domain - ODD). L'infrastruttura connessa sta svolgendo qui un ruolo chiave, per le procedure di progettazione e certificazione, nonché per gli ambienti di test che devono essere implementati. La connettività tra l'infrastruttura e i veicoli è necessaria anche per garantire condizioni operative nel periodo di transizione che può durare per decenni, basata su una completa digitalizzazione degli elementi e quindi sulla disponibilità di tutte le informazioni statiche e dinamiche pertinenti in forma digitale. Inoltre, gli schemi collaborativi di gestione del traffico possono migliorare notevolmente le prestazioni di throughput della rete stradale sfruttando questa comunicazione bidirezionale, quindi l'interazione tra veicolo e sistema per la gestione del traffico. Per questo motivo, è necessario condividere una serie minima di dati tra veicolo e infrastruttura per garantire un'esperienza di viaggio senza interruzioni. La gestione collaborativa del traffico sarà in futuro l'unico modo per creare le condizioni per l'affidabilità del tempo di viaggio pianificato, e quindi la connettività è un prerequisito per il successo della distribuzione su larga scala della guida automatizzata e autonoma.
In questo contesto, il progetto SHOW mira a sostenere il percorso migratorio verso un trasporto urbano sostenibile ed efficiente attraverso soluzioni tecniche, modelli di business e scenari prioritari per la valutazione dell'impatto, mediante l'implementazione di flotte condivise, connesse ed elettriche di veicoli autonomi nel trasporto pubblico coordinato (PT), Mobility as a Service (MaaS) e Logistics as a Service (LaaS) nelle dimostrazioni urbane che avranno luogo in ambienti reali in tutta Europa.
Distribuendo una flotta di 74 veicoli autonomi di livelli 4 e 5 di tutti i tipi (autobus, navette, robo-taxi, auto automatizzate collegate al mondo MaaS e veicoli merci), coinvolgendo tutti gli operatori di trasporto (passeggeri, merci e trasporto misto), facendo uso sia di corsie dedicate che di traffico misto, e utilizzando una vasta gamma di infrastrutture di supporto (5G, G5, IoT, ecc.) SHOW mira a soddisfare 22 singoli casi d’uso; che insieme coprono tutte le esigenze di mobilità automatizzata urbana come riportato nell'ambito dell'iniziativa SPACE e nella roadmap ERTRAC. I piloti del progetto dureranno 24 mesi, con un servizio attivo in ogni pilota della durata di almeno 12 mesi e verranno trasportati con flotte di veicoli autonomi oltre 1.500.000 passeggeri e 350.000 unità di merci.
SWARCO Mizar esplorerà in SHOW l'evoluzione dell'infrastruttura stradale e la gestione del traffico verso la guida autonoma e supporterà tecnologicamente gli sviluppi sul pilota di Torino.
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Prodotto del mese
Ambiente In Cloud, la prima piattaforma ambientale dedicata alle piccole e medie imprese
Viasat si presenta oggi con un assetto sempre più forte e definito nell’area del Waste Management, avendo acquisito l’esperienza e il know-how di due tra le principali realtà di questo settore: Anthea e Datamove, creando una Business Unit dedicata a questi temi.
Oggi, non solo Viasat, ma l’intero Gruppo ha assunto un ruolo di primo piano in questo specifico comparto. Dal momento che il settore Waste cresce in Europa in maniera estremamente significativa, questo mercato rappresenta per Viasat una grande opportunità per essere riconosciuto come soggetto di riferimento, grazie a un’offerta di soluzioni performanti, servizi avanzati e assistenza costante per rispondere alle esigenze di cambiamento ed evoluzione delle imprese, massimizzandone efficienze e competitività.
Proprio in quest’ottica nasce AmbienteInCloud, una piattaforma ambientale completamente cloud nativa, dedicata a produttori, trasportatori, gestori impianti e intermediari per la gestione dei rifiuti industriali. Con Ambiente InCloud, tramite un browser o app, si può gestire autonomamente tutta la movimentazione ambientale, i registri di carico/scarico, formulari, calcolo del MUD, fino alla generazione della fatturazione elettronica verso i clienti.
"Tecnologia ed innovazione sono alla base della spinta green del Gruppo Viasat. C'è finalmente particolare attenzione all'ambiente ed alla gestione dei rifiuti. Il mercato del waste è in continuo cambiamento. Ambiente In Cloud, rappresenta una grande rivoluzione nei sistemi di gestione in questo ambito: il cliente non è più costretto ad acquistare licenze server o pagare onerosi costi di manutenzione, paga solo quello che usa con un’assistenza anche online, un alto tasso di personalizzazione e la possibilità di accedere al sistema in qualunque momento e da ogni device" - commenta Luca Moretti Amministratore Delegato Viasat Spa, BU Waste Management.
E’ possibile inoltre attivare un vero e proprio social networking e trovare professionisti esperti nel settore, creando una rete con clienti e fornitori con cui condividere le informazioni, riducendo così i costi aziendali e le procedure burocratiche, cooperando con gli altri utenti.
Maggiori informazioni https://www.ambienteincloud.it/ |
Spazio ai soci
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Geotab supera i 2 milioni di veicoli connessia
Geotab, leader globale in ambito IoT e veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato di aver superato i 2 milioni di veicoli connessi, affermandosi come la più grande società di telematica al mondo per la gestione delle flotte.
Dopo aver lanciato la sua soluzione software as a service nel 2006, negli ultimi cinque anni l’azienda ha registrato un tasso di crescita annuo medio del numero di veicoli connessi del 40%, con un aumento del 100% dal primo trimestre del 2018. Da quel momento Geotab è diventata la piattaforma preferita dalle organizzazioni di grandi e piccole dimensioni, flotte pubbliche, private e governative in tutto il mondo, grazie un approccio unico centrato su una piattaforma aperta, capace di catalizzare l’interesse di un ecosistema di partner di livello mondiale all’interno del suo Marketplace.
“Nel febbraio 2018 abbiamo annunciato di aver raggiunto l’obiettivo di diventare la prima azienda con 1 milione di veicoli connessi basati su un’unica piattaforma aperta. In meno di due anni abbiamo raddoppiato quel numero conseguendo un nuovo traguardo senza precedenti,” ha dichiarato Neil Cawse, CEO di Geotab. “Il numero dei nostri veicoli connessi continua a crescere in tutto il mondo. Abbiamo dimostrato così che abbracciando il motto «non è possibile gestire ciò che non si misura», i nostri clienti e l’intera comunità hanno indubbi benefici in termini di una migliore gestione della flotta tramite l’utilizzo degli insight basati sui dati, che consentono di affrontare le sfide in materia di sicurezza, pianificazione urbana, riduzione delle emissioni inquinanti e altro ancora.”
Le tappe fondamentali del percorso di Geotab verso il raggiungimento dei 2 milioni di veicoli connessi:
● I dispositivi Geotab GO sono usati in oltre 130 Paesi.
● L’ecosistema dell’azienda rileva quasi 3 milioni di ricariche di veicoli elettrici all’anno e il numero è in rapida crescita.
● I clienti di Geotab percorrono in media 941 milioni di chilometri alla settimana, un numero che equivale a più di 6,3 viaggi verso il sole.
● Se tutti i veicoli del database Geotab fossero allineati (16.898 km), potrebbero coprire la distanza tra Toronto e Rio de Janeiro, andata e ritorno.
● Oltre 40 miliardi di data point vengono elaborati ogni giorno dai veicoli connessi di Geotab a livello globale.
Susan Beardslee, Principal Analyst di ABI Research, ha commentato questo risultato senza precedenti: “Secondo ABI Research da gennaio 2020 Geotab – con oltre due milioni di veicoli connessi in tutto il mondo – si conferma ufficialmente leader mondiale di telematica per la gestione delle flotte”. Dal 1990 ABI Research sviluppa ricerche all’avanguardia attraverso un team globale di analisti focalizzati su tecnologie altamente innovative.
In qualità di leader in ambito IoT e veicoli connessi, Geotab fornisce alle aziende di ogni dimensione le informazioni indispensabili per gestire al meglio le flotte e prendere le più opportune decisioni basandosi sui dati. Il principale elemento differenziante di Geotab risiede nella sua soluzione basata su una piattaforma aperta che promuove una rete di cooperazione, che consente alle aziende di integrare i dati Geotab in qualsiasi sistema, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda o dalle esigenze di gestione.
“La rivoluzione dell’auto connessa è ancora agli inizi e questo rappresenta un’enorme opportunità per l’intero ecosistema. Iniziare il nuovo decennio con un tale successo è per noi un motivo di orgoglio e un traguardo da celebrare,” ha aggiunto Cawse. “Apprezziamo il duro lavoro dei nostri dipendenti, partner e clienti in tutto il mondo. La passione per l’innovazione e la forte attenzione alla sostenibilità, scalabilità, affidabilità e sicurezza ci ha permesso di supportare efficacemente oltre 40,000 aziende e oltre 2 milioni di veicoli in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di vedere quale sarà il percorso verso i 3 milioni.”
Fonte: Geotab
Iveco si aggiudica gara campana per la fornitura di bus
Iveco, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da Agenzia campana per la mobilità, le infrastrutture e le reti — ACaMIR, per la fornitura, in acquisto, di n. 125 autobus nuovi di fabbrica, suddivisa in 2 lotti, da utilizzare per il servizio di trasporto pubblico di linea della Regione Campania.
Fonte: TTS Italia
Project Automation si aggiudica gara in Toscana per il controllo della qualità dell’aria e a Milano per varchi elettronici
Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dall’Agenzia regionale protezione ambientale Toscana per il servizio di global service per la gestione e manutenzione della rete regionale di misurazione qualità dell’aria della Toscana oltre servizi integrati, per la durata di 5 anni.
Inoltre, Project Automation, insieme a Bellesia Romano & Gianni S.r.l., si è aggiudicata la gara indetta dal Comune di Milano per la fornitura e posa in opera del sistema di controllo attraverso il completamento dei varchi elettronici degli accessi alla costituenda zona a traffico limitato «Low emission zone» (Area B).
Fonte: TTS Italia
Roma: rinnovato il servizio di car sharing grazie a nuove collaborazioni
Il car sharing di Roma Capitale cambia volto per avvicinarsi sempre di piu’ ai cittadini. Dal 16 dicembre sono disponibili nuovi strumenti: una nuova App, una nuova pagina Web, un numero unico 06 57003 per esigenze e prenotazioni.
Il rinnovo del servizio di car sharing si è reso possibile anche grazie alle collaborazioni con Targa Telematics e Almaviva, rispettivamente socio fondatore e socio ordinario di TTS Italia.
“Servizi come il car sharing rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo della mobilita’ del futuro, una mobilita’ condivisa e sostenibile. Grazie alla nuova App sara’ piu’ semplice per tutti utilizzare questo servizio che vogliamo rendere sempre piu’ accessibile”, dichiara l’assessore alla Citta’ in movimento, Pietro Calabrese.
“Rilanciamo e miglioriamo un servizio importante per la collettivita’, un’alternativa in piu’ all’auto privata”, afferma il presidente della Commissione Mobilita’ di Roma Capitale, Enrico Stefa’no. “Roma Servizi per la Mobilita’- afferma il presidente e ad dell’azienda, Stefano Brinchi- conferma il suo impegno costante nello sviluppo dell’auto condivisa. Nel corso degli anni, spesso affrontando e superando varie difficolta’, abbiamo lavorato per estendere sempre di piu’ il servizio sul territorio comunale. La nuova app lo rendera’ ancora piu’ a portata di mano”.
Fonte: Romadailynew
Scania: nuovi veicoli a LNG a Barilla per ridurre le emissioni inquinanti del trasporto su gomma
Barilla ha presentato la nuova flotta di veicoli Scania, socio ordinario di TTS Italia, a LNG di Nicolosi Trasporti, proprio fornitore di trasporto per la Sicilia. Si tratta di automezzi che si contraddistinguono per una riduzione significativa delle emissioni di anidride carbonica e degli ossidi di azoto rispetto ai più moderni veicoli Euro 6 diesel per il trasporto pesante. Barilla, Scania e Nicolosi Trasporti confermano così l’impegno nel dare vita ad un sistema di trasporto e logistica maggiormente efficiente e sostenibile.
I veicoli verranno utilizzati per il trasporto di prodotto finito dai magazzini di stabilimento di Barilla presenti in Italia ai propri clienti e al proprio hub distributivo della Sicilia, regione particolarmente importante in termini di assorbimento dei volumi di vendita del gruppo (8% sul totale).
I veicoli LNG consentono di ridurre in maniera concreta non solo le emissioni di anidride carbonica, ma anche gli altri agenti inquinanti quali ossidi di azoto, particolato e monossido di carbonio derivanti dai trasporti. Il metano in forma liquefatta, per quanto riguarda le tratte di medio e lungo raggio, rappresenta una soluzione estremamente interessante per il mercato italiano, non solo per il ridotto impatto ambientale ma anche per lo sviluppo costante della rete di stazioni di rifornimento al quale stiamo assistendo in Italia.
“La scelta di adottare soluzioni di trasporto a LNG da parte di Barilla sottolinea ancora una volta la sensibilità dell’azienda in ambito sostenibilità e la volontà di mettere in atto azioni concrete per ridurre il proprio impatto su clima ed ambiente. I veicoli a LNG, da questo punto di vista, rappresentano una soluzione estremamente concreta per ridurre l’impatto del trasporto; il mercato li sta riconoscendo come particolarmente parsimoniosi nei consumi, elemento che va esattamente nella direzione della sostenibilità, sia per quanto riguarda gli inquinanti locali che per le emissioni climalteranti”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Vorrei al tempo stesso sottolineare l’impegno di Nicolosi Trasporti, azienda all’avanguardia che ha intrapreso un importante percorso all’insegna della sostenibilità, con la consapevolezza che rappresenta un importante elemento di differenziazione e successo per rispondere alle richieste di una committenza sempre più sensibile a tematiche legate alla sostenibilità”
I veicoli a LNG Scania acquistati da Nicolosi Trasporti tramite Covin, concessionaria Scania per la Sicilia, sono dotati di motore a metano da 13 litri, con una coppia di 2.000 Nm e 410 cavalli. Si tratta di veicoli pensati per le missioni a lunga distanza, grazie ad un’autonomia fino a 1.100 km e a prestazioni paragonabili ad un motore a diesel di pari potenza. La perfetta calibrazione della trasmissione sviluppata in-house e controllata dall’Opticruise di 5a generazione, contribuisce ulteriormente alla riduzione dei consumi, senza penalizzare i livelli di produttività dei veicoli. Un ulteriore punto di forza che contraddistingue i mezzi a metano è la loro ridotta rumorosità. Gli Scania di ultima generazione soddisfano infatti le condizioni poste dallo standard Piek QuietTRUCK, con un livello sonoro inferiore ai 72dbA.
Fonte: Scania
Viasat punta sul Greentech
A dicembre si è conclusa l’operazione di fusione per incorporazione nella società Viasat S.p.A. delle aziende Anthea e Datamove, entrambe controllate dalla holding Viasat Group, socio ordinario di TTS Italia. Un’integrazione tecnologica e commerciale che rientra nel quadro del disegno industriale e strategico del Gruppo, volto a imprimere una forte accelerazione sui mercati a più forte crescita.
In particolare, la fusione completa la filiera del business nell’area del Waste Management, grazie all’importante know-how di Anthea, specializzata nello sviluppo di soluzioni per la gestione integrata dei servizi ambientali, di Datamove, esperta nello sviluppo di sistemi avanzati per la gestione delle flotte e della misurazione dei rifiuti nell’ambito dell’igiene urbana, e di Viasat come player nel mercato dei servizi telematici e IoT. Dunque, un ruolo di primo piano per Viasat in un mercato, come quello del Waste Management, che cresce in Europa con margini estremamente significativi.
“Per Viasat quest’area rappresenta una grande opportunità per essere riconosciuta come soggetto di riferimento all’interno del mercato”, spiega Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group, “potendo garantire soluzioni e servizi avanzati, assistenza costante con risorse di grande esperienza, per rispondere alle continue esigenze di cambiamento ed evoluzione delle imprese, massimizzandone efficienza e competitività”.
“Il mercato del Waste sta attraversando una fase di transizione verso la tariffazione puntuale e Datamove porta in dote una delle piattaforme più evolute nel settore dell’igiene urbana, in termini di misurazione, oggi confluita nella nuova suite WMS – Waste Management Solutions” commenta Luca Moretti, Amministratore Delegato della BU Waste Management di Viasat. “Quest’ultima, insieme alla piattaforma ERP di Anthea, rappresenta una grande opportunità per il Gruppo nel settore del Waste Management. In tale ottica la fusione è un valore aggiunto anche per i nostri clienti, in quanto Viasat punta a crescere attraverso ulteriori acquisizioni per esportare il modello in tutta Europa, dove è già presente attraverso le controllate del Gruppo”.“La visione a livello di Gruppo va sicuramente oltre i confini nazionali” conclude Gianni Barzaghi, Amministratore Delegato della BU Fleet di Viasat. “Abbiamo un modello che impatta in maniera importante sul mondo del waste management a livello italiano e che intendiamo esportare per competere sui mercati europei con capacità di sviluppo innovative, flessibilità operativa e sinergie tecnologiche che sappiano valorizzare e sviluppare ulteriormente i business tipici del Gruppo, soprattutto in ambito Fleet”.
Inoltre, entro fine anno, si completeranno altre operazioni che hanno l’obiettivo di favorire il posizionamento di Viasat in Italia come “one smart company” con un core business fortemente focalizzato su soluzioni e servizi tecnologici per i settori del Trasporto & Logistica, Waste Management, Insurtech e, più in generale, delle Smart Cities.
Fonte: Viasat
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La Piattaforma degli Enti Locali
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A Bologna aumentano i flussi sulle ciclabili
Si consolida l’utilizzo della bicicletta come mezzo di spostamento a Bologna: nel 2019 sono aumentati del 2% rispetto al 2018 i flussi orari medi bidirezionali sulle ciclabili, sono aumentati del 3,5% all’interno dei Viali di circonvallazione, dove il 50% sono donne. La tangenziale della bici è utilizzata dal 93% sul totale dei ciclisti in transito.
Questi sono i principali risultati del monitoraggio dei flussi di ciclisti in transito in varie zone della città, condotto dal DICAM, il Dipartimento di Ingegneria Ambientale dell’Università di Bologna. I rilievi sono stati effettuati nel periodo compreso tra il 16 settembre e il 14 ottobre 2019, in 19 sezioni di misura, su strada e su pista ciclabile, con mezzi sia strumentali che manuali, nelle ore di punta della mattina (dalle 8 alle 10) e del pomeriggio (dalle 16.30 alle 17.30).
Nei punti di misura ubicati su pista ciclabile, i flussi orari medi bidirezionali sono aumentati del 2% rispetto al 2018 e del 10% rispetto al 2017. In particolare i maggiori aumenti si sono avuti nelle sezioni di misura di viale Filopanti, dell’ex Casaralta, di via Fioravanti e di via Dante. In tutte le sezioni di misura indagate, sia su strada che su pista ciclabile, i flussi orari medi bidirezionali risultano invariati rispetto al 2018 e in aumento del 9% rispetto al 2017. In questo caso le sezioni che hanno fatto registrare i maggiori aumenti sono quelle di via Fioravanti, dell’ex Casaralta e di via Riva Reno. Rispetto al 2018 i flussi osservati nelle sezioni di misura interne ai Viali di circonvallazione sono aumentati del 3,5%, a fronte di una diminuzione dell’1% per quanto riguarda le sezioni esterne alla cerchia dei Viali. I flussi sulla Tangenziale delle biciclette sono sostanzialmente in linea con quelli misurati nel 2018, con tassi di utilizzo della pista ciclabile pari al 93% sul totale dei ciclisti in transito, in significativo aumento rispetto ai valori registrati nel 2018.
La parità di genere corre in bicicletta: sono donne il 44% dei ciclisti, in aumento del 2% rispetto al 2018 e con punte prossime al 50% nelle sezioni interne alla cerchia dei Viali.
Inoltre in 10 sezioni di misura ubicate su pista ciclabile sono stati condotti rilievi strumentali in modalità H 24 per almeno 7 giorni consecutivi, osservando una crescita del 10,5% rispetto ai valori del 2017 ed una sostanziale invarianza rispetto ai valori del 2018. Qui le sezioni che mostrano una maggiore tendenza all’aumento sono quelle di via Fioravanti e dell’ex Casaralta.
Visti in una serie storica dal 2011 al 2019 si sono registrati incrementi molto significativi:
+ 81% per i flussi medi nelle ore di punta su pista ciclabile
+ 44% per i flussi medi nelle ore di punta su strada e su pista ciclabile
+ 89% per i flussi medi giornalieri su pista ciclabile, con un tasso di crescita medio annuo dell’8%
Intanto procede positivamente il sesto bando di incentivi all’acquisto di bici a pedalata assistita e cargo bike, aperto dal 3 dicembre 2019: sono già 100 le richieste liquidate.
Fonte: Ferpress
Emilia-Romagna: chiusa la gara per le validatrici con tecnologia EMV
Si è conclusa nei giorni scorsi la gara pubblicata da Tper – per conto ed insieme a Tep, Seta e Start, le aziende del trasporto pubblico regionale – per la fornitura complessiva di nuove e moderne validatrici con tecnologia EMV.
Con questo progetto co-finanziato al 50% da fondi europei POR FESR messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, prosegue il percorso di rivoluzione digitale già iniziato negli anni scorsi tra l’altro con la messa a sistema delle app (Roger in particolare) per la dematerializzazione dei titoli di viaggio.
Il bando, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 aprile dello scorso anno, per un importo complessivo di 3milioni e 276mila euro per tutte e quattro le aziende (1milione e 200mila per la sola Tper) riguarda l’acquisto di 1.520 macchine destinate ai mezzi urbani dell’intera regione, 570 per Bologna e Ferrara.
La gara ha riguardato nuovi validatori, dotati di SIM, che saranno continuamente on-line e dunque si interfacceranno con la “rete” in tempo reale rendendo possibile anche il pagamento con la carta di credito.
Va avanti intanto la diffusione e l’utilizzo dell’App Roger, l’applicazione per smartphone Android (NFC e non) e iOS che consente di acquistare il titolo di viaggio e di validare direttamente appoggiando il telefonino alla validatrice come se fosse una tessera MiMuovo.
Nel corso del 2019 i biglietti acquistati e validati con le app Roger e Muver sono stati 265.000 nell’intera regione, 256.000 nelle sole province di Bologna e Ferrara.
Fonte: Clickmobility
Torino: parte la sperimentazione del bus a guida autonoma
A Torino è partita la sperimentazione del minibus a guida autonoma “Olli”. È stato infatti presentato ufficialmente al campus ITCILO, dove verrà usato per un periodo di prova di quattro mesi per gli spostamenti interni, il mezzo innovativo. Primi passeggeri dello shuttle il sindaco di Torino Chiara Appendino e il Ministro all’Innovazione Paola Pisano.
“Stiamo ragionando – ha commentato Pisano – su una regolamentazione per la mobilità autonoma. Dopo questi quattro mesi di sperimentazione al campus, ci sarà la parte legislativa così da metterlo in strada”. “Il minibus – ha aggiunto – rappresenta parte della mobilità del futuro, frutto di nuove competenze e professionalità: bisogna spingere tutto quello che ha un impatto positivo, non solo sociale, ma anche ambientale”.
l minibus è stato assemblato con parti stampate in 3D, un aspetto rilevante per Torino perché è tema di sviluppo di nuove tecnologie svolte dal Competence Center per l’Industria 4.0.
“Noi siamo partiti – ha commentato la sindaca Chiara Appendino – dalla scelta politica di governare la rivoluzione tecnologica con Torino City Lab. Per affrontare questa sfida bisogna creare un grande ecosistema, dove ognuno fa la propria parte, senza steccati tra pubblico e privato. Noi abbiamo abbattuto i confini e si è creato un ecosistema”.
Fonte: Torinooggi.it
Tpl: a Milano 50 milioni in più dalla tariffazione integrata
L’agenzia per il Tpl di Milano riceverà dalla Regione Lombardia 417,7 milioni di euro su un totale regionale disponibile pari a 629 milioni. Lo rende noto L’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.
Tra le Agenzie di Tpl di altre province lombarde, in ragione dei costi standard che regolano in maniera oggettiva parametri di efficienza e raggiungimento di obiettivi, saranno redistribuiti 3 milioni. Situazione che ha generato non poche polemiche da alcuni sindaci della Città metropolitana di Milano. “Milano – ribadisce l’assessore – sapeva da 3 anni che i fondi disponibili sarebbero stati ripartiti in modo diverso a partire dal 2020, seguendo appunto i criteri oggettivi dei costi standard. La riforma è stata definita nel 2017 al termine di un articolato percorso di confronto con i portatori di interesse”. Il Capoluogo lombardo può recuperare la cifra, prosegue l’assessore, “rinunciando a una minima parte dei maggiori introiti garantiti dalla tariffazione integrata. Maggiori entrate che, per Milano, ammontano a oltre 50 milioni di euro”.
“La Lombardia – commenta infine – è la Regione che investe di più nel trasporto pubblico locale e più volte negli anni siamo intervenuti per sopperire ai tagli dei Governi”.
Fonte: www.trasporti-italia.com |
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TTS in action
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Al via la collaborazione tra TTS Italia e Strade&Autostrade: leggi il primo articolo!
Con il nuovo anno, ha preso il via anche una nuova collaborazione di TTS Italia, quella con la rivista Strade&Autostrade. L’obiettivo è quello di far conoscere al meglio l’Associazione e le proprie attività. E’ online il primo articolo, dedicato alla smart mobility e technology “made in Italy” esportata e premiata nel mondo.
Leggi qui!
Innovazione tecnologica e trasporto merci: l’intervista alla Presidente di TTS Italia
Secondo un’indagine condotta dalla società di consulenza Strategy&, le innovazioni tecnologiche consentiranno alle aziende di trasporto merci di ridurre sensibilmente i loro costi di gestione grazie all’uso delle nuove tecnologie. Insomma, l’autotrasporto innovativo sembra possa, nel giro di pochi anni, sbaragliare quello tradizionale. Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, ne parla nell’intervista con “Guida alla Sicurezza Fleet”.
Leggi l’articolo, qui
WEBINAR sul Regolamento Delegato 2017/1926 – Risultati del progetto SNAP
Il 23 Gennaio 2020, TTS Italia ha organizzato un webinar sul tema della conversione dei dati di trasporto negli standard richiesti (NeTEx, SIRI) dal Regolamento Europeo 2017/1926 per supportare operatori e gestori delle infrastrutture di trasporto che possono rendere i loro dati interoperabili e conformi agli standard.
Il webinar è stato organizzato nell’ambito di SNAP (Seamless exchange of multi-modal transport data for transition to National Access Points), un progetto della durata di un anno (Gennaio 2019 – Dicembre 2019), coordinato da Cefriel, e co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso EIT Digital, in cui TTS Italia ha supportato di Engineering Ingegneria Informatica SpA, socio ordinario di TTS Italia e partner del progetto SNAP.
In particolare, il webinar si è occupato di:
– riprendere i contenuti del Regolamento Delegato europeo 2017/1926 (TTS Italia)
– informare sulle attività svolte dall’Italia sul NAP e in generale sul Regolamento 2017/1926 (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)
– presentare i risultati finali del progetto SNAP (Cefriel). |
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Ultime dalle Istituzioni
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Via libera definitivo dal Parlamento alla Legge di Bilancio che avvia il Green new deal italiano con diversi finanziamenti che rinnovano gli strumenti a disposizione delle aziende per l’innovazione. Da segnalare tra dicembre e gennaio anche una serie di provvedimenti che mettono la tecnologia in primo piano. Il ministero dell’Innovazione ha presentato il Piano strategico 2025 con una serie di azioni volte a ridisegnare il volto della pubblica amministrazione, delle città e in generale della società. Mentre il ministero dello Sviluppo economico ha rifinanziato il voucher per l’innovation manager e 6 progetti innovativi che comprendono anche azioni nella mobilità.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio il 23 dicembre scorso. Tra le novità più interessanti l’istituzione di uno specifico fondo, con l’obiettivo di sostenere investimenti in sostenibilità ambientale, anche in partneriato pubblicato privato. Le risorse ammontano complessivamente a più di 4 miliardi fino al 2023. Nel green new deal italiano gli investimenti finanziabili dovranno essere finalizzati a realizzare progetti economicamente sostenibili e che abbiano come obiettivo la decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare, il supporto all’imprenditoria giovanile e femminile, la riduzione dell’uso della plastica e la sua sostituzione con materiali alternativi, nonché la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l’adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico e, in generale, programmi di investimento e progetti a carattere innovativo e ad elevata sostenibilità ambientale e che tengano conto degli impatti sociali. Oltre alle garanzie, il programma a favore dell’ambiente potrà intervenire a sostegno delle operazioni ecosostenibili anche con la partecipazione indiretta in quote di capitale di rischio e/o debito, anche di natura subordinata, del Ministro dell'Economia e delle finanze. Nel testo di legge anche un nuovo credito d’imposta Ricerca e Sviluppo riconosciuto per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. Potenziata anche la legge Sabatini al fine di favorire ulteriormente gli investimenti ecosostenibili da parte delle PMI. Gli investimenti green finanziabili consistono in operazioni di acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Aperta fino al 30 aprile la consultazione pubblica sul Piano strategico per l’innovazione tecnologica e digitale presentato dal ministero per l’Innovazione. Il Piano “Italia 2025” raccoglie 20 azioni, individuate come prioritarie per raggiungere tre sfide principali: la digitalizzazione della società; l’innovazione del Paese; lo sviluppo sostenibile e etico della società nel suo complesso. Tra le azioni da segnalare, la gestione dei dati per le città del futuro, l’intelligenza artificiale e la ristrutturazione digitale. Ulteriori 46 milioni di euro sono stati messi in campo dal Ministero per lo sviluppo economico a favore del finanziamento dei voucher per l’innovation manager a favore di micro, PMI e reti di imprese.
Il provvedimento è stato adottato per assegnare le risorse alle 1.784 domande di agevolazione di imprese che non era stato possibile finanziare con il bando precedente. L’obiettivo dei voucher per consulenza in innovazione è quello di sostenere i processi di trasformazione tecnologica, digitale e gestionale delle micro, piccole e medie imprese e delle reti d’impresa attive su tutto il territorio nazionale. Sempre dal MISE arriva la graduatoria dei progetti presentati per la sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, basati sull’utilizzo di tecnologie quali Blockchain, Intelligenza Artificiale (AI), Internet delle cose (IoT), collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione 5G. I 6 progetti, ammessi al finanziamento per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro, riguardano la sperimentazione di forme innovative di mobilità, gestione dei beni pubblici, valorizzazione di beni e attività culturali e dei servizi innovativi per la cittadinanza, proposti dal Comune di Catanzaro, dalle Università di Cagliari, Cassino e Bari, dall’Agid e dalla SIAE.
Infine, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti arrivano 2,2 miliardi destinati alle regioni per l’acquisto di bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture, sulla base delle disposizioni del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. L’obiettivo è quello di rinnovare il parco dei bus con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni.
Sul fronte europeo si rafforza l’azione verso la sostenibilità. A un mese dalla presentazione del Green deal europeo, la Commissione europea ha presentato una proposta dettagliata su come verrà finanziato che è stata discussa il 14 gennaio dal Parlamento. Il Piano di investimenti del Green deal europeo è progettato per attrarre almeno 1000 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati durante i prossimi dieci anni. La proposta della Commissione passerà adesso alle Commissioni competenti e sarà discussa in maniera più approfondita dai deputati che potranno presentare emendamenti per migliorarla, dopodiché dovrebbero iniziare i negoziati sulla stesura finale del testo con il Consiglio. |
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