It's Europe
N° 7
Luglio/Agosto 2020


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Parliamo di
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Progetto del mese
Prodotti del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
Parliamo di

Smarter Italy, i progetti di Milano, Bari, Genova, Modena e Torino nei webinar organizzati da TTS Italia

 

 


MaaS, gestione dei big data, riorganizzazione dei flussi urbani, informazioni immediate all’utenza, pagamenti digitale e servizi in sharing, logistica delle merci, ottimizzazione delle consegne in città. In altre parole: smart mobility. Le città italiane si preparano ad affrontare la sfida di Smarter Italy, il programma del Ministero dello Sviluppo economico (MISE), Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) e Ministero dell’Innovazione Tecnologica (MID), attuato dall’AGID (Agenzia per l’Italia digitale), che stanzia 50 milioni (che potrebbero raddoppiare nei prossimi mesi) a favore dell’innovazione in diversi campi, tra cui la mobilità urbana a cui sono destinati 20 milioni.
I progetti sono stati presentati in cinque webinar organizzati da TTS Italia, con la supervisione di AGID, durante tutto il mese di luglio a sopporto della fase di consultazione del programma ministeriale. L’azione, che coinvolge per ora le 11 città riunite nel cluster per la sperimentazione del 5G (Bari, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Matera, Milano, Modena, Prato, Roma, Torino), ma che potrebbe allargarsi a breve anche a centri urbani di medie dimensioni, è divisa in 4 sfide principali: soluzioni predittive/adattive per la smart mobility, mobilità delle merci, mobilità sostenibile per aree a domanda debole e nei centri storici e borghi. La fase di consultazione, che andrà avanti fino a fine settembre, è pensata come un momento di incontro tra gli operatori e i soggetti pubblici, fondamentale a tracciare il perimetro e i contenuti dei bandi di gara. Un’ ampia opera di networking a cui TTS Italia ha dato il suo contributo chiamando a raccolta le città di Milano, Bari, Genova, Modena e Torino e le aziende associate che hanno avuto l’opportunità di raccontare le proprie soluzioni innovative.

“TTS Italia ha ritenuto molto importante – ha spiegato Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia - alimentare il confronto tra domanda e offerta, al fine di fornire un contributo fattivo alla stazione appaltante AGID per la definizione dei bandi di gara che saranno pubblicati a valle della consultazione”.
“Il programma Smarter Italy è una piattaforma aperta – ha spiegato Guglielmo de Gennaro, Responsabile unico del procedimento Smart Mobility in AGID durante i webinar – avviata dal MISE che ha stanziato 50 milioni. Con un protocollo d’intesa sono entrati anche il MUR e il MID. La dotazione iniziale quindi è destinata a raddoppiare. Inoltre l’ingresso è consentito a tutti quei soggetti pubblici, tra cui anche le società partecipate, per i quali abbiamo messo a punto un regolamento di adesione. Le 11 città del cluster 5G hanno espresso i loro fabbisogni e l’obiettivo di questa fase di consultazione è quello di affinare queste indicazioni per renderle scalabili sul territorio italiano, ma anche esportabili all’estero. Insomma creare un vero e proprio mercato in questo ambito. I bandi di gara terranno quindi conto degli esiti della consultazione. Incontri come questi organizzati da TTS Italia sono molto importanti servono alla stazione appaltante per acquisire conoscenza del mercato e agli operatori per affinare le proposte in base alle esigenze della pubblica amministrazione”.

Ecco i progetti delle 5 città presentati durante i webinar.

Milano
. Big data, Mobility as a Service, logistica urbana e riorganizzazione dei flussi sono le priorità del capoluogo lombardo. “Milano produce una grande quantità di dati – ha detto Valentino Sevino, Direttore area pianificazione mobilità di AMAT – che vorremmo raccogliere in modo strutturale e conseguire analisi predittive utili anche in situazioni di crisi o come strumento di pianificazione e programmazione. Un altro tassello importante per noi è il MaaS a favore di tutte le modalità di trasporto cittadine: un grande ecosistema digitale per il monitoraggio attivo. Grande attenzione riserviamo alla logistica per la consegna delle merci in città: vorremmo approntare una piattaforma dedicata anche per consentire l’incrocio tra domanda e offerta o la consegna a domicilio da parte di soggetti non organizzati, tipo i negozi di vicinato. Infine, è in programma la riorganizzazione dei flussi di traffico anche attraverso impianti semaforici smart”. Per riascoltare il webinar, clicca qui.

Bari. Decongestionare l’ultimo miglio in una città che deve fare i conti con i flussi generati dal porto e che aspira a diventare un centro di sperimentazione per la guida autonoma. È questo il panorama descritto dal comune di Bari durante il webinar dedicato alla città. “Abbiamo bisogno di sistemi avanzati – ha esordito Eugenio Disciascio, Vicesindaco di Bari - che permettono di decongestionare l’ultimo miglio in una città che ha un legame molto forte con il porto”. “In base al piano della mobilità sostenibile che abbiamo adottato – è intervenuto Luigi Ranieri, Direttore per l’attuazione del programma del comune di Bari – la priorità è quella di ridurre il traffico per gli spostamenti delle merci e delle persone. Sfrutteremo l’orografia della città che permette l’uso delle biciclette per una totale riqualificazione dello spazio pubblico. Altro punto importante per noi è la sperimentazione della guida autonoma che vorremmo abbinare a una ridefinizione della logistica urbana per le merci con due hub periferici e mezzi sostenibili, in futuro a guida autonoma per l’ultimo miglio”.
Per riascoltare il webinar, clicca qui.

Genova. La smart mobility nel capoluogo ligure non può prescindere dai flussi generati dal porto, sia per le merci che per i passeggeri. “Stiamo sviluppando un sistema di monitoraggio con telecamere in grado di leggere le targhe per l’andamento del traffico – ha spiegato Luca Bellinato, Dirigente del settore regolazione del Comune di Genova – Pensiamo di utilizzarlo per il monitoraggio dei flussi delle merci pericolose che attraversano la città dirette al porto, ma anche per il traffico turistico. Per dare informazioni a un’utenza specifica che ha bisogno di conoscere servizi legati allo shipping”. Altro punto importante per Genova è il rinnovamento della centrale semaforica con sistemi più evoluti. Sono state inoltre introdotte alcune App a beneficio dell’utenza con servizi che vanno dal pagamento della sosta al car/bike sharing e mobilità sostenibile. “Si tratta di una grande sfida per rinnovare la nostra città – ha concluso Maurizio Bernardoni, Direzione Mobilità (Settore Regolazione-Responsabile ufficio impianti tecnologici) del Comune di Genova – e migliorare la dotazione di ITS negli impianti”. Per riascoltare il webinar, clicca qui.

Modena. Un laboratorio smart in cui la vocazione motoristica della città sposa le tecnologie e la sostenibilità. È questa la cornice entro la quale Modena sta preparando il futuro grazie all’approvazione lo scorso 16 luglio del PUMS e il piano digitale, già varato, che si articola in 4 assi. “Nel PUMS abbiamo voluto una gestione intelligente della città – ha annunciato Alessandra Filippi, Assessora all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile del Comune di Modena – con strumenti di monitoraggio che ci permettono di programmare, ma anche di dare informazioni utili ai cittadini”.
“Non bisogna dimenticare – ha detto Luca Chiantore, Dirigente Settore Smart city, servizi demografici e partecipazione del Comune di Modena – che Modena del 2016 sperimenta l’auto autonoma, abbiamo anche un sistema di monitoraggio avanzato per le polveri sottili. Ora è il momento di fare un ulteriore salto di qualità con una piattaforma di smart mobility innovativa con valutazioni in tempo reale predittive”. “Nel piano digitale abbiamo individuato 4 assi – ha illustrato Ludovica Carla Ferrari, Assessora alla Smart City del Comune di Modena – Infrastrutture e connettività, servizi innovativi e semplificazione, cultura e cittadinanza digitale e le specificità modenesi: motori e enogastronomia. Un laboratorio nel quale ci muoveremo nei prossimi anni”. Per riascoltare il webinar, clicca qui.

Torino. Il capoluogo piemontese prepara la “sfida delle sfide”, un bando per la sperimentazione del MaaS con piattaforma dedicata e pacchetti di mobilità per gli spostamenti urbani. Ad annunciarlo è stata l’Assessore alla mobilità e i trasporti, Maria Lapietra. “Lo spazio e il tempo sono diventati elementi importantissimi – ha detto Lapietra – per chi si muove in città. Il MaaS ci aiuterà in questo, partiremo a settembre”. L’assessore ha annunciato anche altre novità. “Stiamo lavorando alla nuova ZTL – ha spiegato – con un sistema di monitoraggio delle entrate e uscite in grado di modulare i pagamenti in base al tempo di permanenza all’interno. Un altro tassello importantissimo nella nostra strategia di smart mobility è costituito dalla logistica urbana che vogliamo sempre più green e smart. Lavoriamo sullo sharing e mobilità attiva con l’introduzione di monopattini, biciclette e veicoli elettrici. Infine, non dimentichiamo le smart road e la guida autonoma in cui Torino ha lavorato molto e sta andando avanti con diversi scenari”. Per riascoltare il webinar, clicca qui.

Numerose le aziende associate a TTS Italia del settore industriale che hanno preso parte ai webinar in qualità di relatori: algoWatt; AlmavivaA, Duel, Fit Consulting, Infoblu/Gruppo Telepass, Macnil GT Alarm Gruppo Zucchetti, OpenMove, Pluservice, PTV Sistema, Swarco Mizar, Tattile, Thetis, TNet, Viasat Group.

Istituzioni & Policy
Al Senato comincia l’iter di conversione del decreto Semplificazioni che contiene una serie di importanti novità per l’innovazione della pubblica amministrazione. Il decreto Rilancio diventa legge introducendo aiuti al settore dei trasporti e della logistica, mentre sempre a Palazzo Madama è in corso l’esame dell’allegato infrastrutture al DEF che ridisegna una Italia ad alta velocità connessa e innovativa dove la tecnologia gioca un ruolo fondamentale per la mobilità del futuro. Definita la strategia nazionale per l’IA, mentre l’Europa accende un faro sull’IoT.
Il decreto Semplificazioni è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 6 luglio scorso, pubblicato in GU il 17 luglio, mentre il 22 luglio è cominciato l’esame nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato. Tra le novità del provvedimento, l’introduzione dell’affidamento diretto per prestazioni fino a 150.000 euro e una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro. Innalzato l’importo erogato in un’unica soluzione, anziché nelle sei precedentemente previste, della “Nuova Sabatini” per i contributi alle imprese per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali. Ma la parte più interessante riguarda la digitalizzazione della pubblica amministrazione per la quale è prevista l’introduzione di esperti per guidare i processi di trasformazione digitale e lo sviluppo di una piattaforma digitale nazionale dei dati con l’obiettivo di rendere immediatamente interrogabili, disponibili e fruibili alla PA i dati conoscibili. I concessionari inoltre dovranno mettere a disposizione della PA le informazioni che acquisiscono nell’erogazione del servizio affidato loro in concessione. Le PA dovranno migrare i loro CED verso infrastrutture ad alta affidabilità con la creazione di un cloud nazionale. Novità anche in termini di sperimentazione con l’obiettivo di consentire alle imprese, alle università, ai centri di ricerca, alle start-up universitarie che vogliano avviare la sperimentazione di un loro progetto innovativo, di farlo, per un periodo limitato di tempo, chiedendo una semplice autorizzazione in sostituzione di tutti gli ordinari regimi amministrativi e obblighi di legge. Sdoganata la microtrincea per la banda larga, mentre è stato messo uno stop all’opposizione dei comuni in caso di localizzazione sul proprio territorio di stazioni radio per il 5G.
Sempre al Senato è iniziato l’esame dell’allegato infrastrutture al DEF “Italia veloce - L'Italia resiliente progetta il futuro: nuove strategie per trasporti, logistica e infrastrutture”, allegato al Programma nazionale di riforma 2020. Tra le aree prioritarie spiccano i trasporti e le reti di comunicazioni per le quali “il Governo sottolinea l’importanza di un’Italia connessa, sicura e sostenibile, dotando il Paese di un sistema integrato e resiliente di infrastrutture e servizi di trasporto capace di rilanciare la competitività delle imprese, delle città e dei territori”. I trasporti sono sempre connessi all’avanzare del digitale e delle infrastrutture innovative. Viene data priorità alle tecnologie come 5G, blockchain, Intelligenza artificiale anche in relazione alla rete delle infrastrutture fisiche. “Si prevede – si legge nel documento - l’attivazione di investimenti ad alto contenuto tecnologico e innovativo, di grande impatto sulla sicurezza, per la digitalizzazione del monitoraggio delle reti stradali, autostradali e ferroviarie. Si tratterebbe di realizzare un’architettura complessiva per il rilevamento e l’analisi dei dati sullo stato di funzionamento delle reti infrastrutturali, finalizzato alla prevenzione di eventi critici e alla ottimizzazione”.
Da segnalare anche l’attivazione dell’Atlante i4.0 per le imprese: il primo portale nazionale con la mappa delle 600 strutture che offrono servizi e tecnologie per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese. La mappa di questi soggetti è consultabile su www.atlantei40.it, nato dalla collaborazione tra Unioncamere e Ministero dello sviluppo economico per aiutare gli imprenditori ad orientarsi tra le principali strutture esistenti che supportano i processi di trasferimento tecnologico 4.0.
Online sul sito del MISE anche la Strategia per l’Intelligenza Artificiale messa a punto dal gruppo di esperti selezionati dal MISE che hanno recepito le osservazioni pervenute a seguito della consultazione pubblica dello scorso anno. La strategia è strutturata in tre parti: la prima è dedicata all’analisi del mercato globale, europeo e nazionale dell’Intelligenza Artificiale. La seconda parte descrive gli elementi fondamentali della strategia, mentre la terza approfondisce la governance proposta per l’AI italiana e propone alcune raccomandazioni per l’implementazione.
Sul fronte europeo, arriva l’avvio da parte della Commissione di un’indagine antitrust sulla concorrenza nel settore dell'internet delle cose (IoT). L'indagine verterà sui prodotti e sui servizi destinati ai consumatori che sono connessi a una rete e possono essere controllati a distanza, ad esempio mediante un assistente vocale o un dispositivo mobile, come gli elettrodomestici o i dispositivi indossabili intelligenti. La conoscenza del mercato acquisita con l'indagine aiuterà la Commissione a far rispettare il diritto della concorrenza in questo settore.
Nelle prossime settimane la Commissione invierà richieste di informazioni a una serie di soggetti che operano nel campo dei prodotti e servizi IoT destinati ai consumatori in tutta l'UE. Le imprese interessate comprendono, ad esempio, produttori di dispositivi intelligenti, sviluppatori di software e prestatori dei relativi servizi. La Commissione prevede di pubblicare una relazione preliminare sulle risposte alla consultazione nella primavera 2021 e, successivamente, una relazione finale nell'estate 2022.
Socio del mese

Esri Italia per la gestione dell’emergenza COVID-19: scenari futuri delle soluzioni geospaziali nel settore sanitario.
Per raccontare la pandemia COVID-19, sia le trasmissioni televisive di informazione e approfondimento (es. Porta a Porta, Che tempo che Fa, TG, ecc.), sia i principali portali di informazione (come per esempio repubblica.it), hanno utilizzato un supporto visuale di grande efficacia: una dashboard cartografica. Si tratta della ormai famosa mappa del mondo su sfondo nero con i marker sferici rossi con dimensioni proporzionali alla diffusione del contagio e con la relativa infografica dello sviluppo temporale dei parametri dell’epidemia. La dashboard è un’applicazione web basata sulla Piattaforma Esri che (ad oggi) ha raggiunto quasi due miliardi di visualizzazioni e i cui dati vengono utilizzati e raccontati dai giornalisti e dai tecnici della Protezione Civile di tutto il mondo.
Durante le emergenze ambientali e sanitarie, Esri Italia ha sempre messo a disposizione delle organizzazioni la Piattaforma e le soluzioni pronte all’uso (Open Standard e Agile ready) per l’analisi dei dati geospaziali, oltre alla competenza maturata a livello nazionale e internazionale sulla gestione di questi eventi. Per quanto riguarda le sole emergenze sanitarie a livello internazionale, Esri ha operato per la gestione della Influenza Suina del 2009-2010, dell’Ebola nel 2014, del virus Zika nel 2016 attraverso il programma che consente l’accesso gratuito alla Piattaforma, denominato Esri Disaster Response Program (DRP). Anche durante l’emergenza COVID-19 Esri è stata coinvolta dall’inizio producendo le prime mappe della Johns Hopkins University (http://arcg.is/10nmD5).
Anche Esri Italia ha da subito attivato un gruppo di lavoro dedicato al supporto degli Enti pubblici e del Terzo settore per le attività relative all’emergenza COVID-19 in Italia. Molte organizzazioni hanno attivato il DRP per poter utilizzare le Soluzioni pronte all’uso della Piattaforma Esri (https://coronavirus-resources.esri.com/) e la task force di Esri Italia sta fornendo le istruzioni operative e la formazione necessaria per utilizzare tali soluzioni.


TRE DOMANDE A

Michele Ieradi, Solutions Director di Esri Italia Spa

Quale è il supporto che la Piattaforma Esri sta fornendo per la gestione della emergenza COVID-19?

Il tema più attuale del processo di gestione dell’emergenza Sanitaria del COVID-19, riguarda il supporto alle attività di monitoraggio dei nuovi contagi. Il monitoraggio continuo è l’unico modo che consente a chi deve decidere di mantenere un approccio agile e flessibile per adeguare il piano di azione all’eventuale cambiamento dell’andamento dell’epidemia.
In tal senso, la Piattaforma Esri è in grado di supportare cinque azioni principali:
• Mappare i casi - Localizzare casi, decessi e guarigioni per identificare le aree dove è presente il COVID-19.
• Mappare la diffusione - Seguire la diffusione dell’epidemia in tempo reale per capire dove destinare gli interventi (somministrazione di tamponi, distribuzione di mascherine, test sierologici, etc.) e le misure da intraprendere.
• Mappare la popolazione vulnerabile - COVID‑19 colpisce in modo particolare la popolazione over 65 e quella affetta da malattie croniche: discriminare le aree in base a vulnerabilità sociale, età e altri fattori agevola il monitoraggio dei gruppi e delle regioni a rischio.
• Mappare la propria capacità - Gli strumenti cartografici servono a mappare le strutture, le risorse mediche, le attrezzature e i servizi per comprendere e rispondere agli impatti attuali e potenziali del COVID‑19.
• Comunicare con le mappe - Utilizzare mappe interattive, app, dashboard e story map consente di comunicare rapidamente la situazione della propria area o del Paese per diffondere la consapevolezza sullo stato della diffusione del COVID-19.
Inoltre, nel corso degli ultimi mesi sono state sviluppate app per il monitoraggio degli spostamenti delle persone (analisi di matrici origine/destinazione con profondità storica), che utilizzano i dati anonimi provenienti da telefonia mobile utili a predisporre modelli di analisi predittiva della diffusione del virus sul territorio. Tali strumenti sono fondamentali per Regioni e Comuni nel predisporre e adeguare i piani di intervento.

Quale è il ruolo del GIS nella gestione degli spazi interni degli ospedali?

Negli ultimi anni diversi player del settore GIS hanno realizzato soluzioni software per la gestione degli spazi indoor. La soluzione Esri ArcGIS Indoors consente di creare i dati della rete pedonale indoor, aggiornare e gestire anche in modalità automatica le informazioni relative agli oggetti (es. una macchina per le radiografie mobile che comunica la sua posizione a ogni spostamento), permettere la consultazione di mappe 3D degli edifici e calcolare il percorso multimodale e multipiano. Infatti, la complessità maggiore della consultazione di un itinerario indoor è la necessità di rappresentare lo spostamento attraverso diversi piani di diversi edifici e quindi la necessità di una rappresentazione 3D di tipo x-ray (vedere attraverso gli edifici). Ad esempio, la soluzione Esri denominata ArcGIS Indoors è integrata con i più comuni sistemi di indoor positioning e permette di utilizzare sia planimetrie CAD sia modelli BIM per l’acquisizione delle informazioni relative agli edifici. Una soluzione GIS Indoor intende soddisfare oltre l’esigenza generale della guida allo spostamento in ambienti indoor anche esigenze come il controllo degli accessi, la sicurezza degli edifici, la gestione del personale, l’asset management, la manutenzione impianti, ecc.
Dal punto di vista funzionale il modello dati realizzato consente di localizzare non solo luoghi ma anche le persone e oggetti. La soluzione ArcGIS Indoors può essere integrata con le soluzioni per la gestione delle reti tecnologiche. Questo tipo di soluzioni consente di gestire qualsiasi tipo di rete oltre a eventi che coinvolgono più reti. Ad esempio, un problema a un quadro elettrico potrebbe giustificare un disservizio di una rete dati o del sistema di gestione delle maschere di ossigeno, oppure il malfunzionamento di una macchina per la dialisi. Per la prima volta una piattaforma geo-spaziale permette di replicare in maniera integrale non solo la realtà fisica delle reti tecnologiche che afferiscono a un edificio ma anche la relativa realtà funzionale.

Quale supporto può dare la Piattaforma Esri per l’ottimizzazione delle strutture sanitarie?

Negli ultimi dieci anni in Italia la spesa pubblica regionale per la sanità si è ridotta in maniera significativa. Le soluzioni geo-spaziali sono state utilizzate in questo caso per studi di ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture regionali. Ogni cittadino deve poter accedere ai servizi della sanità con un livello di servizio minimo definito per legge. Quindi l’ottimizzazione della rete di infrastrutture della sanità deve tenere conto, oltre che dei costi di gestione delle diverse strutture ospedaliere, anche di parametri socio-economici, dei trasporti pubblici, della presenza di eventuali strutture private convenzionate. Le soluzioni geo-spaziali sono uno strumento formidabile per poter confrontare le informazioni descritte e definire possibili scenari che, a seconda dei pesi dati ai diversi parametri, possano permettere alla Direzione Regionale di prendere le corrette decisioni. Inoltre, tali sistemi consentono di monitorare continuamente i costi delle strutture ASL e ospedaliere in maniera tale da generare allarmi in caso di anomalia di spesa. Infine, la gestione complessiva degli asset della sanità, anche in chiave di potenziale delle prestazioni erogabili, permette in caso di evento calamitoso di gestire l’emergenza in stretta collaborazione con la Protezione Civile e la Croce Rossa. Un esempio della notevole utilità degli strumenti geo-spaziali in questo ambito, l’abbiamo vista anche nel corso dell’emergenza COVID-19: le Regioni hanno messo a punto, grazie alla tecnologia Esri, una dashboard per gestire le strutture sanitarie: posti letto disponibili, posti in terapia intensiva, etc. Naturalmente sono ancora tantissime le potenzialità di questi strumenti ancora da valorizzare in questo settore.

Progetto del mese

Il Progetto PriMaaS

Il Mobility-as-a-Service (MaaS) è un concetto recente il cui obiettivo principale è quello di cambiare il modo in cui le persone viaggiano e pagano i servizi di mobilità. La fornitura di servizi di trasporto è uno dei pilastri fondamentali di importanza strategica per le autorità regionali. Pertanto, gli strumenti di politica regionale possono svolgere un ruolo prezioso nel sostenere l'introduzione del MaaS e, allo stesso tempo, garantire che queste nuove piattaforme contribuiscano agli obiettivi della politica dei trasporti a basse emissioni di carbonio, all'inclusione sociale e all'aumento dei livelli di accessibilità.
La visione principale del progetto europeo PriMaaS, di cui TTS Italia è partner progettuale e finanziato nell’ambito del programma europeo di finanziamento Interreg Europe, è quella di promuovere l'integrazione delle tradizionali modalità di trasporto collettivo con quelle personali e innovative, creando servizi di mobilità equi e realmente incentrati sulle esigenze dei cittadini. Di riflesso, il quadro normativo e le politiche di trasporto regionale dovrebbero promuovere un approccio intermodale pienamente integrato tra tutti i servizi di trasporto, in particolare mettendo a sistema i dati forniti e raccolti in tempo reale sia sulla domanda di mobilità che sull'offerta di trasporto. Allo stesso tempo, gli strumenti di politica multiscala dovrebbero garantire che le opzioni di viaggio più comode e convenienti per ogni individuo per andare da A a B abbiano anche livelli minimi di emissioni di carbonio.
PriMaaS mira ad aumentare la collaborazione interorganizzativa e a costruire sinergia tra i principali stakeholder (autorità di trasporto, operatori, fornitori di servizi di mobilità e organizzazioni per la tutela dei consumatori), che si realizzerà promuovendo eventi tematici locali ed internazionali volti alla condivisione delle esperienze.
Collaborando con la “policy learning platform” del programma Interreg Europe, PriMaaS contribuirà ad alimentare un polo di conoscenza focalizzato sull'aumento dei livelli di accessibilità basato sul concetto MaaS, contribuendo così a dispiegare tutto il potenziale delle reti di trasporto regionali e a massimizzarne l'efficienza. Al termine della prima fase del progetto che terminerà nel 2022, saranno resi disponibili 4 policy briefing e 6 piani d'azione per sostenere i decisori politici e preparare gli strumenti di politica regionale a un nuovo paradigma emergente nel settore dei trasporti.

Il ruolo di TTS in PriMaaS
I partner del progetto PriMaaS intendono migliorare le attuali politiche di mobilità impegnandosi in modo proattivo con gli stakeholder regionali fin dall'inizio del progetto incoraggiandoli a realizzare progetti di tipo MaaS secondo la visione PriMaaS e in linea con il budget disponibile nella relativa area prioritaria di investimento. D'altra parte, sarà anche promosso un approfondito dialogo con gli stakeholder per innovare i modelli di governance e saranno promosse piattaforme di condivisione dei dati e di interoperabilità per favorire lo sviluppo di servizi integrati di mobilità.
TTS considera MaaS come il fondamento della mobilità di nuova generazione in Italia; di conseguenza, gli obiettivi strategici del progetto PriMaaS da essa persuiti consistono nel fornire agli operatori dei trasporti strumenti e informazioni adeguate per sviluppare soluzioni MaaS il più possibile orientate all'utente e facilitarne la sua fruizione; nel supportare gli enti istituzionali nella definizione di politiche e strategie multiscala; stimolare la discussione su temi di interesse strategico; sostenere la collaborazione e la formazione su MaaS.
Fin dall'inizio del progetto, i partner di PriMaaS cercheranno di ispirare gli stakeholder regionali dimostrando le buone pratiche e le prove del successo di una cultura di condivisione delle informazioni tra operatori, gestori dei dati, fornitori di servizi di mobilità e clienti finali. TTS Italia, in qualità di Associazione Nazionale Italiana ITS, e la Regione Liguria, in qualità di Autorità Regionale dei Trasporti, saranno attori chiave nel trasmettere e capitalizzare la conoscenza e le esperienze rilevanti in Italia con l'obiettivo finale di progettare e implementare politiche di trasporto sostenibile meglio informate.

I risultati finora ottenuti
La prima Assemblea regionale italiana degli stakeholder si è svolta a Genova nel mese di Gennaio 2020 con l'obiettivo principale di presentare la visione e gli obiettivi del progetto PriMaaS.
Dopo una prima presentazione della visione e degli obiettivi PriMaaS, è stato presentato lo stato dell'arte degli ITS in Liguria con riferimento alle azioni già realizzate e a quelle in corso di realizzazione. Durante l'evento, i partecipanti hanno offerto diverse prospettive relative alle esperienze e alle sfide reali nell'implementazione di soluzioni MaaS sul territorio.
Gli stakeholder che hanno partecipato all'incontro hanno contribuito allo scambio di idee relative alla visione di mobilità offerta dal MaaS, alla condivisione di esperienze, alle lezioni apprese, alle sfide che hanno affrontato e/o che stanno affrontando oggi.
In particolare, si sono svolte vivaci discussioni sulla base dei risultati e delle lezioni apprese sull'implementazione del MaaS nella città di Torino e nella Regione Piemonte, dal progetto IMOVE H2020, recentemente terminato, e sulle sfide attuali nella creazione di una solida strategia di implementazione del MaaS nella città di Bari.
Per concludere l'incontro, e sulla base di questi input, si è tenuta una discussione aperta e sono stati lanciati alcuni spunti di approfondimento per il prossimo stakeholder meeting italiano in Italia, che si terrà verso la fine di settembre 2020.
Infine, ciò che è emerso dalla discussione è che tutte le organizzazioni che sono state coinvolte nella progettazione e nell'implementazione di soluzioni MaaS (inclusi le soluzioni commerciali e le attività di ricerca e sperimentazione) ritengono che il MaaS comporta delle sfide legate alla governance dell’ecosistema della mobilità piuttosto che delle sfide tecnologiche. In una certa misura, è stato anche condiviso che, per il successo del MaaS, il settore pubblico dovrebbe svolgere un ruolo attivo, sia partecipando con i servizi di trasporto pubblico, sia agendo come garante tra le parti per assicurare che gli interessi privati non generino distorsioni del mercato e vantaggi competitivi sleali.

Prodotti del mese

Tattile introduce il sistema di identificazione dei veicoli con intelligenza on-board per leggere le targhe e riconoscere le caratteristiche dei veicoli

 

Tattile, azienda italiana specializzata nei sistemi di trasporto intelligenti (ITS), espande la sua gamma di sistemi di identificazione dei veicoli con la nuova Vega 1: una telecamera intelligente disegnata specificamente per il tracciamento di veicoli in una singola carreggiata, zone a traffico limitato e corsie prioritarie. Pedaggio e gestione dei parcheggi sono altri due importanti campi di applicazione nel settore ITS per cui la nuova Vega 1 di Tattile è la soluzione perfetta.
La Vega 1 è una telecamera embedded, con processore per la lettura targhe on board, con doppia testa costruita in una custodia compatta e versatile. Questo design estremamente compatto e con intelligenza artificiale incorporata fornisce un massimo rendimento a costi di sistema estremamente bassi, poiché tutti gli algoritmi si trovano all’interno del sistema ed esso garantisce un output pronto per essere interpretato dall’utente. La telecamera permette una semplice configurazione per minimizzare i tempi di installazione e manutenzione. Grazie alla sua memoria locale, la telecamera può lavorare in autonomia anche nel caso in cui il collegamento venga interrotto.

 


Gestione del traffico in una singola corsia
Durante il monitoraggio del traffico su una singola corsia, il sistema fornisce uno streaming video a colori attraverso il protocollo RTSP. Anche con una notevole distanza operativa (fino a 25 metri) la telecamera Vega1 non richiede un illuminatore a raggi infrarossi esterno. Grazie alla loro grande sensibilità, i sensori d’immagine permettono la lettura targhe e lo streaming video anche in condizioni di difficile visibilità e di poca luce.
Le caratteristiche standard possono essere integrate da diverse funzionalità opzionali per la nuova Vega1. Possono fornire maggiori informazioni sui veicoli tracciati, come ad esempio la marca, il modello la classe e il colore del veicolo identificato. Per quanto riguarda la connettività, ci sono opzioni per collegare la telecamera Vega 1 al Wifi, LTE e GPS. Queste funzionalità opzionali unite a quelle standard trasformano la Vega 1 in un compatto ma potente collettore di tutti i dati rilevanti necessari per l’identificazione dei veicoli e il controllo della strada.

Tutte le caratteristiche per la gestione intelligente dei parcheggi
Ad oggi, il parcheggio è diventato la terza più grande fonte di entrate per molte città. Con le sue capacità di leggere le targhe e riconoscere le caratteristiche dei veicoli come marca, colore, modello e classe, la nuova Vega1 soddisfa tutte le esigenze della moderna gestione dei parcheggi.
Il riconoscimento dei veicoli permette di definire le loro dimensioni (piccolo, medio, grande) e di differenziare il pagamento del parcheggio o di indirizzare i veicoli più grandi verso un'area designata. Per fini di sicurezza, combinando la targa con le informazioni riguardanti marca, modello, colore e classe, all’ entrata e all’uscita, permette di prevenire il furto di veicoli o altre truffe. Inoltre, questi dati, connessi con i database delle autorità, permettono di rintracciare i veicoli ricercati e quindi contribuiscono alla sicurezza pubblica. Con le sue caratteristiche, la telecamera Vega 1 permette l’installazione di sistemi di parcheggio intelligente che permettono di ridurre il numero di barriere fisiche, colonnine per il pagamento, e di gestire tutti gli aspetti del parcheggio attraverso APPs e piattaforme digitali.

BeSafe, l’app che ti protegge in azienda

 

La VEM Solutions, società del Gruppo Viasat, ha sviluppato l’applicazione mobile BeSafe per aiutare le imprese nella gestione del distanziamento interpersonale nelle proprie sedi, monitorando i contatti avvenuti in ambito aziendale, in modo da poter mettere in atto tutte le misure necessarie per contrastare efficacemente i possibili focolai epidemici.
L’utilizzo di questa applicazione è estremamente importante perché consente all’azienda di incrementare le misure di sicurezza e di tutela della salute dei propri dipendenti.

PERCHÉ BE SAFE?
L’app è uno strumento che si propone di fornire ai dipendenti, uno strumento aggiuntivo di sicurezza (al pari delle mascherine, dei divisori in plexiglass, dei disinfettanti, dei termoscanner, ecc.). Non ha fini di controllo, ma di semplice allerta per aiutare i dipendenti a mantenere la distanza di sicurezza nei locali aziendali. La registrazione dei contatti avvenuti in azienda, tra dipendenti muniti di smartphone con l’app attiva, ha tre principali finalità:
1. informare il dipendente in tempo reale del mancato rispetto del distanziamento sociale in azienda, in modo che possa autonomamente adottare i comportamenti più corretti previsti dalle linee guida aziendali
2. consentire all’azienda di verificare e mappare eventuali casi di assembramento potenzialmente a rischio (in modalità anonima) e porvi rimedio fornendo indicazioni e raccomandazioni di comportamenti più prudenti
3. in caso di contagio di un dipendente, poter risalire ai contatti avvenuti in azienda negli ultimi 15 giorni, nel rispetto della privacy, per dare corso alle previste informative al medico del lavoro, secondo quanto previsto dalle autorità sanitarie. In questo modo la ricostruzione potrà avvenire in maniera più scientifica con l’adozione delle misure necessarie (sanificazione ambienti, informare i contatti a rischio, ecc.), circoscrivendo gli effetti dei provvedimenti precauzionali solo ai soggetti coinvolti ed evitando di mettere in quarantena tutta l’azienda.

 


COME FUNZIONA
L’app e le funzionalità di piattaforma sono operative e si attivano non appena l’utente scarica l’applicazione ed effettua la registrazione. BeSafe non rileva la posizione dell’utente, ma registra esclusivamente gli eventuali contatti avvenuti non rispettando la distanza di sicurezza prevista, rilevati tramite il Bluetooth Low Energy dei telefoni sui quali è scaricata l’applicazione. Quando due smartphone con l’app BeSafe si trovano a una distanza di circa due metri emettono un bip di "alert", facilitando il rispetto del distanziamento sociale. Allo stesso tempo, viene inviata una segnalazione, in tempo reale, ai responsabili indicati dall’azienda (es. RSPP) per segnalare l’inosservanza della distanza minima di sicurezza o possibili situazioni di assembramento. Il responsabile, tramite accesso al portale predisposto, è in grado di ottenere un report sugli eventuali casi di mancato rispetto della distanza di sicurezza da parte del personale. Nell’eventualità si registri il caso di contagio di un dipendente, l’Azienda sarà in grado di ricostruire la storia dei contatti del singolo dipendente in azienda negli ultimi 15 giorni. In questo modo potrà attuare tutte le azioni previste dalle autorità sanitarie per limitare la diffusione del virus. La piattaforma è accessibile da desktop, laptop, tablet e smartphone tramite browser, inserendo le proprie credenziali (nel rispetto di quanto previsto dal GDPR), grazie all’integrazione nativa con SalesForce. Inoltre, è prevista anche la possibilità di abbinare l’app a un braccialetto intelligente Bluetooth Low Energy, dotato di sensoristica e bottone di emergenza per chiamate alla Centrale Operativa, per facilitare il mantenimento delle distanze, grazie a una migliore precisione, con un’allerta (suono e vibrazione) in caso di superamento dei limiti prefissati.

Per maggiori informazioni https://bit.ly/BeSafetts

Dai nostri associati
AEP e SIA abilitano pagamenti con carte contactless per accedere a metro e bus di Torino
AEP, importante azienda italiana nell’ambito dei sistemi e apparati di bigliettazione elettronica per il Trasporto Pubblico, e socio ordinario di TTS Italia, e SIA, società hi-tech europea leader nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento controllata da CDP Equity, hanno realizzato la piattaforma digitale che permette di pagare il biglietto direttamente ai terminali GTT (Gruppo Torinese Trasporti) presenti nella metro e a bordo di alcune linee di autobus di Torino tramite carte di credito e di debito contactless EMV (Mastercard e VISA), anche virtualizzate su smartphone e dispositivi wearable, in modo facile, veloce e sicuro.
L’innovativo sistema si basa sull’infrastruttura tecnologica di AEP e SIA che consente il pagamento del servizio di trasporto avvicinando semplicemente la propria carta agli appositi terminali, beneficiando anche della miglior tariffa disponibile in base al numero di viaggi effettuati.
Le avanzate funzionalità, a supporto dello sviluppo della Smart Mobility, permettono l’acquisto immediato del titolo di viaggio nonché la gestione, l’autorizzazione, la contabilizzazione e la rendicontazione delle transazioni di pagamento.
Si tratta di un ulteriore e rilevante passo nel percorso di trasformazione digitale dei trasporti pubblici. Il nuovo sistema di pagamento consente anche a Torino di inserirsi tra le città in Italia e nel mondo con i servizi di mobilità più innovativi.
“Desideriamo esprimere tutta la nostra gratitudine a GTT, al Comune di Torino e a SIA per averci consentito di realizzare questo sistema per il pagamento con carte EMV del trasporto pubblico che va ad aggiungersi ai numerosi altri da noi realizzati in Italia e all’estero. GTT, con oltre 7.000 apparati AEP, è uno dei nostri Clienti più importanti ed è anche grazie alla sua collaborazione che dal 2016 abbiamo iniziato lo sviluppo di questa nuova importante tecnologia” ha dichiarato Giovanni Becattini, Amministratore Delegato di AEP.
“Siamo particolarmente orgogliosi di aver collaborato con AEP al lancio del nuovo sistema di pagamento contactless in un periodo in cui è peraltro necessario adottare tutte le misure possibili per tutelare la sicurezza dei viaggiatori. Da oggi anche Torino entra nel novero delle grandi città italiane – come Milano, Roma, Venezia e Napoli – che stanno utilizzando la tecnologia SIA per digitalizzare milioni di titoli di viaggio. Il nostro Paese sta accelerando nel percorso di digitalizzazione e in particolare nell’ambito della mobilità e del trasporto pubblico: il pagamento elettronico entra così sempre più nella quotidianità dei cittadini e diventa lo standard alternativo al contante” ha dichiarato Eugenio Tornaghi, Direttore Marketing & Sales di SIA.
Fonte: AEP
A Indra il contratto per la gestione del traffico ferroviario sulla rete ferroviaria estone
Eesti Raudtee, la società statale che gestisce la rete ferroviaria estone, ha aggiudicato a Indra, socio ordinario di TTS Italia, un contratto per 18,4 milioni di euro per la progettazione, lo sviluppo, l’implementazione e l’avvio del sistema che gestirà e controllerà il traffico ferroviario sulla rete ferroviaria nazionale di 1.214 chilometri.
Il contratto, aggiudicato da una procedura di gara pubblica internazionale in cui Indra ha ottenuto il miglior punteggio tecnico ed economico, include la manutenzione del sistema per due anni dopo l’avvio dell’ultima linea, prevista per il 2025, aprendo le porte a una collaborazione e manutenzione a lungo termine. Indra diventa quindi partner di Eesti Raudtee nel processo di modernizzazione per migliorare la qualità, la gestione del traffico e la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie.
“Fino al 2030 abbiamo avviato un piano di investimenti molto ambizioso che porterà le nostre infrastrutture ferroviarie a un nuovo livello di qualità e sicurezza, quindi siamo molto felici di iniziare i progetti di ammodernamento. Per Eesti Raudtee, le fasi di implementazione del nuovo software di automazione della gestione del traffico sono strettamente correlate al programma del progetto CCS (Control Command and Signaling System). Il suo obiettivo è quello di automatizzare e digitalizzare i processi relativi alla gestione del traffico: lo sviluppo di orari del traffico, la gestione del traffico da parte di spedizionieri ferroviari e la raccolta di statistiche sul traffico per l’analisi “, ha affermato Erik Laidvee, CEO di Eesti Raudtee.
Questo contratto rafforza la leadership di Indra nel settore ferroviario globale e consolida il suo sistema di gestione, che è stato anche implementato nella rete ferroviaria irlandese, come il sistema più avanzato in funzione.
“Il sistema di Indra funziona in Lituania da molti anni. Pertanto, il nuovo contratto lo rende un pilastro essenziale del trasporto ferroviario in Estonia, dove sarà sviluppato Rail Baltica, il progetto di infrastruttura ferroviaria in corso più grande in Europa. Indra partecipa anche con Prointec, la sua filiale di ingegneria, alla progettazione del progetto Rail Baltica ”, ha spiegato Berta Barrero, direttore del mercato dei trasporti di Indra.
Indra implementerà una soluzione completa di controllo e gestione del traffico nelle ferrovie estoni che includerà il controllo centralizzato del traffico (CTC), i sistemi di regolazione e pianificazione e si baserà sul Rail TMS (Traffic Management System), una delle soluzioni di Indra Mova Traffic . Questo sistema di gestione integrato e aperto offre un elevato grado di automazione e incorpora i vantaggi della digitalizzazione.
La grande modularità e flessibilità che questa soluzione offre consente una distribuzione ordinata in fasi, mano nella mano con una modernizzazione della segnaletica che avrà un impatto positivo su diverse linee nazionali, costi di risparmio e tempi di abbreviazione per il completamento per il cliente.
La soluzione di Indra offre agli operatori una visione unica e consente l’automazione dell’operazione, il miglioramento dell’utilizzo della capacità di rete, la riduzione dei costi operativi e una maggiore sicurezza. Inoltre, migliora la puntualità e i servizi di informazione dei viaggiatori e fornisce una gestione degli incidenti rapida ed efficiente, che si traduce in migliori servizi passeggeri e, quindi, in un aumento dell’uso dei treni e della mobilità sostenibile. Consente inoltre la pianificazione delle attività di manutenzione.
Una presenza crescente nei paesi baltici
Con l’attuazione di questo progetto, l’Estonia diventa uno dei tanti paesi che si sono affidati alla tecnologia avanzata di Indra per l’industria ferroviaria, tra cui Stati Uniti, Australia, Paesi Bassi, Messico, Colombia, Cina, India, Malesia e Lituania. La tecnologia di Indra, compresa la segnalazione e le telecomunicazioni, è stata utilizzata per sei anni nella gestione della rete di 1.700 chilometri in Lituania.
L’esperienza nei paesi baltici è stata fondamentale per la stipula del nuovo contratto, favorendo la partecipazione di Indra al progetto Rail Baltica, una ferrovia ad alta velocità che collegherà le capitali di Estonia, Lettonia e Lituania.
Indra sta già partecipando con Prointec alla progettazione del più grande progetto infrastrutturale realizzato nella regione baltica negli ultimi 100 anni. Il progetto faciliterà il trasporto di persone e merci verso il resto dell’Europa, offrendo la massima sicurezza e il massimo comfort in modo ecologicamente sostenibile e con un impatto positivo sullo sviluppo economico della regione.
Grazie all’attuazione del progetto in Estonia, il sistema Rail TMS di Indra rafforza la sua leadership globale come la piattaforma di gestione del traffico ferroviario più avanzata attualmente in funzione.
Il sistema gestisce la rete ferroviaria spagnola ad alta velocità, che copre oltre 3.000 km; la ferrovia ad alta velocità Mecca – Medina da 500 km; la ferrovia turca ad alta velocità, che ammonta a quasi 2.000 km, e altre reti con caratteristiche variabili in Malesia, Colombia, Marocco, Lituania e Spagna, tra le altre. Il sistema è stato inoltre scelto per gestire la rete ferroviaria irlandese.
Fonte: Indra
BIPforMaaS: il Manifesto, il sito web e il blog
La Regione Piemonte, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha avviato a settembre 2019 un importante progetto strategico dedicato al MaaS, chiamato “BIPforMaaS”, di cui 5T, socio ordinario di TTS Italia, è coordinatore.
Il progetto coinvolge, in uno scenario di trasformazione digitale, l’intero settore dei servizi di trasporto, che si trasformeranno in servizi di mobilità sempre più on-demand, a beneficio dei cittadini, utenti sempre più evoluti e destinatari principali del nuovo sistema che verrà realizzato.
Attraverso il progetto infatti si andranno a definire le regole, le policy, i modelli di business e di accordo tra i diversi operatori di mobilità ed enti locali, dando vita a un ecosistema per il MaaS del Piemonte.
Dopo quasi un anno di studio/analisi/progettazione il progetto è stato ufficialmente comunicato pubblicamente da Regione Piemonte, qui il sito web.
All’interno del sito web sono state create una sezione blog, dedicata alla divulgazione culturale del fenomeno MaaS, e una sezione dedicata alle Azioni in cui verranno pubblicate le notizie progettuali.
Inoltre, 5T ha definito un Manifesto con l’obiettivo di individuare i 6 principi fondamentali per la diffusione del MaaS, che siamo sicuri condividerete in quanto esperti della materia, e che potete trovare qui. Tutti coloro che volessero supportare gratuitamente senza impegno il Manifesto, possono contattare info@bipformaas.it
Fonte: 5T
Geotab e Ford ampliano l’offerta di telematica integrata in Europa
Geotab, leader globale in ambito IoT, veicoli connessi ed elettrici, e socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato la disponibilità della sua soluzione integrata per i veicoli Ford in alcuni mercati europei che comprendono Regno Unito, Francia, Spagna e Italia. Con l’integrazione di Ford Data ServicesTM all’interno della piattaforma MyGeotab senza l’installazione di hardware aggiuntivi, gli utenti hanno una visione completa dell’intero parco veicoli e possono incrementare la produttività, oltre a migliorare la gestione di una flotta mista.
Attraverso questa integrazione Ford Data Services trasferisce in maniera sicura i dati provenienti dai veicoli Ford all’ambiente cloud di Geotab, senza necessità di dotarli di hardware di terze parti. La soluzione integrata di Geotab per i veicoli Ford consente ai fleet manager di accedere direttamente dalla piattaforma MyGeotab ai dati della flotta, insieme a quelli disponibili per tutti i modelli Ford a partire dal 2020. “Con la sua vision «Power of Choice» Ford Data Services vuole garantire ai clienti accesso alle informazioni sul veicolo provenienti dal fornitore di telematica prescelto, indipendentemente da dove si trovino” ha affermato Dave Phatak, Director of Ford Commercial Solutions Europe. “Attraverso questa integrazione con Geotab confidiamo che i clienti europei possano disporre di tutto ciò che serve per offrire la miglior gestione del parco veicoli, a beneficio dell’innovazione e riducendo i costi.”
Sviluppata considerando prioritarie sia la sicurezza sia la privacy, la soluzione integrata di Geotab per i veicoli Ford è conforme ai requisiti del GDPR in materia di protezione dei dati. I gestori di flotte possono, inoltre, beneficiare di rilevazioni e funzionalità dedicate ai veicoli elettrici, oltre ad avere la possibilità di creare regole, dashboard e notifiche nella piattaforma MyGeotab quando utilizzano i dati provenienti da mezzi equipaggiati con Ford Data ServicesTM. Gli utenti, inoltre, hanno anche la possibilità di espandere ulteriormente le funzionalità della soluzione accedendo al Marketplace di Geotab: un portfolio in continua crescita di app mobili, software Add-in e hardware Add-on che spaziano dal monitoraggio dei rimorchi alle applicazioni per la gestione della manutenzione, fino al rilevamento del
carburante e del livello di carica o degrado delle batterie dei veicoli elettrici.
“Case automobilistiche come Ford riconoscono il valore della telematica e dei dati per la gestione ottimale delle flotte,” ha aggiunto Stefano Peduzzi, Vice President, Technology Solutions & Operations di Geotab.
“Geotab continuerà a collaborare con le case costruttrici per comprendere ancora meglio come noi, fornitori di soluzioni per flotte, possiamo migliorare i servizi di gestione dei mezzi sia dal punto di vista dei clienti che dell’ambiente, offrendo contestualmente la soluzione più economica ed efficace”.
“Siamo davvero entusiasti che Ford abbia deciso di ampliare la sua collaborazione con Geotab in Europa, consentendo ai suoi clienti di accedere agli strumenti di data analytics della nostra piattaforma,” ha concluso Sherry Calkins, Vice President, Strategic Partners. “Auspichiamo di continuare a cooperare insieme a
prestigiose case automobilistiche come Ford nell’ottica di espandere le nostre partnership strategiche in tutto il mondo”.
Per scoprire di più sulla soluzione integrata di Geotab per i veicoli Ford clicca qui.
Per ulteriori informazioni sulle soluzioni commerciali Ford visitare il sito www.commercialsolutions.ford.it/.
Fonte: Geotab
La Semaforica vince gara in Abruzzo
La Semaforica, rappresentata in TTS Italia dal suo spin off ITS TecSen, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Montesilvano, insieme a Cross Control, per il servizio di noleggio di attrezzature per il controllo delle infrazioni semaforiche con adeguamento dei relativi impianti semaforici.
Fonte: TTS Italia
Mobilità in Italia: segnali di ripresa? L’analisi di OpenMove
OpenMove, socio ordinario di TTS Italia, ha analizzato la ripresa della mobilità facendo riferimento alle proprie app di mobile ticketing: l’app OpenMove e quelle in white label realizzate partendo dalla piattaforma OpenMove WAY.
I dati sono incoraggianti, con numeri sono in netta ripresa e negli ultimi 7 giorni sono praticamente equivalenti a quelli dello scorso anno.
Ma questo significa che la mobilità è tornata a regime?
Leggi l’articolo qui
Fonte: OpenMove
Viasat Group S.p.A. e Axodel-gruppo Kuantic siglano un accordo di partnership internazionale
Viasat Group S.p.A., socio ordinario di TTS Italia, e Axodel, la filiale commerciale del gruppo francese Kuantic, annunciano un accordo di partnership internazionale che estenderà le reciproche gamme di prodotti e servizi, ampliando l’offerta delle due società, rispettivamente ai settori Crash/Furto e Car Sharing/Flotte.
Viasat Group S.p.A., eccellenza europea nei sistemi di sicurezza satellitare e IoT, e Axodel, società del Gruppo Kuantic, leader in Europa nella telematica avanzata per le flotte, hanno siglato una partnership che le vedrà collaborare insieme per l’implementazione della propria gamma di prodotti e servizi sui principali mercati europei (Francia, Italia, Spagna, Belgio, Portogallo, Germania, UK e Polonia).
Nello specifico, grazie alla nuova collaborazione con Viasat, Axodel estenderà il proprio range di prodotti e servizi, aggiungendo alla sua proposta commerciale un’offerta completa di servizi di assistenza in caso di incidente e di recupero veicoli in caso di furto, grazie al network europeo di Centrali Operative Viasat H24. Allo stesso modo il Gruppo Viasat amplierà la propria gamma di prodotti e servizi, aggiungendo la soluzione car sharing Axodel: una proposta cutting-edge, che incorpora le tecnologie avanzate di Movin’Blue, Kuantic e Playmoove.
L’accordo di collaborazione tra le due società massimizza l’offerta al mercato, con l’obbiettivo di dare valore aggiunto a un largo numero di aziende e flotte in Europa: una sinergia possibile, proprio grazie all’estrema complementarietà dell’offerta dei due gruppi.
“Intorno al nostro progetto di crescita internazionale – commenta Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group S.p.A. – vogliamo aggregare solo le migliori eccellenze e la collaborazione con Axodel del Gruppo Kuantic va proprio in questa direzione. Abbiamo grandi aspettative da questa partnership, sulla quale contiamo molto per sviluppare nuove opportunità commerciali in Europa, sfruttando la naturale integrabilità delle soluzioni proposte dai nostri due Gruppi”.
“La collaborazione del gruppo Kuantic con Viasat, il leader nei sistemi di sicurezza satellitare e IoT, mi fa estremamente piacere – commenta Dominique Doucet, Presidente del Gruppo Kuantic – Grazie a questa partnership, Kuantic offrirà alle flotte aziendali e alle società di noleggio ulteriori soluzioni tecnologiche all’avanguardia, per supportare la propria missione nei nuovi usi dei veicoli connessi, l’efficienza e la condivisione flotte, sempre più rispettose dell’ambiente”.
Fonte: Viasat
Viasat partner tecnologico di Alphabet Italia Fleet Management per i servizi di car rental
Viasat, eccellenza europea nei sistemi di sicurezza satellitare e IoT, e socio ordinario di TTS Italia, ed Alphabet Italia Fleet Management, fornitore di servizi di mobilità del Gruppo BMW, hanno siglato un accordo di partnership per offrire una soluzione di gestione flotte con un focus particolare sul controllo delle attività, dello stato di servizio, della manutenzione e assistenza di ogni veicolo.
I dispositivi telematici, l’attività di Centrale Operativa e la nuovissima piattaforma web Viasat Digital Connect sono parti di un unico ecosistema integrato che permette di dialogare con i singoli mezzi in tempo reale e intervenire tempestivamente al sorgere di anomalie o guasti, in caso di incidente o pericolo. Tutto ciò si aggiunge alle tradizionali attività di ritrovamento e recupero dei veicoli in caso di furto e di gestione dei sinistri, mediante l’elaborazione di una perizia telematica.
“L’idea – spiega Valerio Gridelli, A.D. della BU Smart Connect di Viasat – è molto semplice: supportare Alphabet nella predisposizione di corrette strategie nella gestione del parco veicoli attraverso una piattaforma completa di servizi capace di incidere sul loro business, garantendo tutti i vantaggi tipici dell’auto connessa e assicurare un’esperienza di utilizzo migliore, sia per il driver che per il fleet manager.”
Puntare sulla telematica per dare vita a una mobilità davvero nuova, fondata su un sistema connesso che permetta una completa e proficua interazione tra chi offre un servizio e che ne usufruisce. Questi gli obiettivi dichiarati di Alphabet.
“Dal controllo degli stili di guida alla gestione degli incidenti, fino all’aiuto nel ritrovamento di un veicolo in caso di furto o appropriazione indebita – dichiara Roberto Sticca, Operations Director di Alphabet Italia –, sono moltissimi gli ambiti nei quali un intelligente utilizzo delle risorse offerte dalla telematica può essere decisivo nel miglioramento delle performance ed è per queste ragioni che noi di Alphabet abbiamo deciso di mettere questa soluzione al centro delle nostre offerte”.
Per Alphabet la trasformazione passa da un’esperienza di customer journey diretta e inclusiva, capace di coinvolgere a pieno titolo i clienti e che permetta, laddove necessario, interventi in tempo reale e non azioni riparatorie a posteriori.
“In questo modo – spiega ancora l’Operations Director di Alphabet Italia – mettendo al centro la qualità del servizio offerto e sottolineandone specificità e potenzialità, possiamo rispondere alle esigenze di tutti i tipi di clienti, che siano grandi imprese, realtà di piccole dimensioni o Partite Iva”.
Fonte: Viasat
Le nostre attività
Come uniformare lo scambio dati nel TPL: TTS Italia, UNINFO e 5T lanciano un nuovo Gruppo di Lavoro
Il 15 luglio scorso si è tenuto in modalità online il lancio del Gruppo di Lavoro (GdL) “Italian NeTEx Profile” promosso da TTS Italia e UNINFO e coordinato da 5T, socio ordinario di TTS Italia.
Il GdL punta a definire il profilo italiano del protocollo di scambio dati NeTEx(Network Timetable Exchange), come previsto dagli standard CEN e nell’ambito di DATA4PT, un progetto europeo finanziato nell’ambito del Programma CEF/PSA che coinvolge 9 Stati Membri tra cui l’Italia, il cui obiettivo è supportare l’implementazione dei National Access Point (NAP) per lo scambio dei dati TPL in linea con il Regolamento Delegato 2017/1926. In particolare, DATA4PT mira a supportare lo sviluppo di standard e modelli di scambio dati per soddisfare le esigenze dei fornitori di servizi di informazione di viaggio multimodale.
L’avvio del Gruppo è stato l’occasione per fornire una overview del progetto DATA4PT, conoscere lo stato di avanzamento del NAP nazionale gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché confrontarsi con gli stakeholder coinvolti per una prima pianificazione delle attività e soprattutto dei contenuti, che vede come punto di partenza l’uso del protocollo BIPEx della Regione Piemonte.
Fonte: TTS Italia/5T
#TTS4MaaS: il 14 luglio la terza riunione plenaria
Nonostante le distanze, è proseguito senza sosta anche in piena emergenza Covid-19 il Gruppo di Lavoro sul MaaS (Mobility as a Service), lanciato da TTS Italia e coordinato da 5T.
In particolare, martedì 14 luglio si è tenuta la terza riunione plenaria in modalità online per presentare e condividere la struttura nonché una prima versione consolidata del documento in fase di realizzazione nell’ambito del gruppo stesso. Ancora una volta, sono stati coinvolti associati di TTS Italia e stakeholder esterni interessati al tema.
Il documento è stato elaborato negli ultimi due mesi grazie al confronto e contributo dei core team individuati nell’ambito del Gruppo di Lavoro e focalizzati su MaaS e Business, MaaS e Governance, MaaS e Technology.
I lavori riprenderanno nuovamente dopo la pausa estiva per arrivare a una versione aggiornata e finale del documento che includerà anche raccomandazioni per le istituzioni volte a favorire lo sviluppo dei servizi MaaS interoperabili e armonizzati sul territorio nazionale.
Entro fine anno, i risultati del Gruppo di Lavoro saranno presentati alle relative Istituzioni interessate dal tema.
PriMaaS: online la prima newsletter del progetto
E’ disponibile la prima newsletter del progetto Interreg Europe PriMaaS.
PriMaaS è un progetto della durata di 42 mesi (Settembre 2019 – Febbraio 2023) cofinanziato dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione dei tradizionali modi di trasporto collettivo con quelli personali e innovativi creando servizi di mobilità realmente incentrati sulle esigenze dei cittadini.
In PriMaaS, TTS Italia fornisce agli operatori dei trasporti strumenti e informazioni adeguati per sviluppare il MaaS, supporta gli organi istituzionali per definire politiche e strategie adeguate, stimola la discussione di temi di interesse strategico, nonché sostiene la collaborazione e la formazione sul MaaS.
Leggi la newsletter qui.
Per maggiori informazioni sul progetto clicca qui.
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Bike to work: a Bologna oltre 850 mila euro per incentivarlo
Proseguono le azioni messe in campo dal Comune di Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali, per promuovere la mobilità sostenibile. Lo annuncia il comune stesso con un comunicato stampa.
La realizzazione di interventi e nuovi servizi è ora possibile non solo grazie all’utilizzo di risorse già stanziate nel bilancio comunale ma anche attraverso nuovi finanziamenti straordinari nazionali e regionali. La Giunta guidata dal Sindaco Virginio Merola, su proposta dell’assessore alle Politiche per la mobilità Claudio Mazzanti, ha approvato una delibera che sottoscrive il Protocollo “Bike to work” con la Regione Emilia-Romagna per incentivare l’uso della bicicletta in città. L’Emilia-Romagna ha infatti messo a disposizione, per i 30 comuni firmatari del Piano aria integrato regionale (Pair), 3,3 milioni di euro di risorse per finanziare al 70% interventi strutturali per la realizzazione di piste ciclabili ed incentivi per i lavoratori che scelgono le due ruote per andare al lavoro. Al Comune di Bologna arriveranno poco più di 654 mila euro che saranno utilizzati per metà sugli interventi strutturali e la restante parte per le agevolazioni.
“Grazie a questi fondi daremo un’ulteriore accellerazione alle politiche di mobilità sostenibile già messe in campo dall’Amministrazione comunale – afferma l’assessore Mazzanti -. Stiamo programmando con sempre maggiore incisività una serie di operazioni per arrivare preparati a settembre quando riprenderà l’attività didattica e quella di tutto il tessuto produttivo, commerciale e professionale del nostro territorio, perché l’uso della bicicletta possa essere sempre più competitivo e vantaggioso rispetto all’utilizzo dell’auto privata, anche in un’ottica di distanziamento interpersonale dovuto a ragioni sanitarie. Lo scenario strategico di riferimento resta quello già assunto dal PUMS e dal PGTU. Anche grazie a questi finanziamenti si potranno anticipare le strategie di mobilità sostenibile previste dal biciplan per il 2021 e dal progetto della rete Bicipolitana”.
Il finanziamento di 327.131 sarà utilizzato per la realizzazione di un totale di 3,5 km di corsie ciclabili sulle vie Saragozza, Porrettana, Casarini, Malvasia e su viale Lenin. Alcuni di questi lavori sono in corso di completamento o sono stati ultimati da poco. Alle risorse regionali, il Comune di Bologna aggiungerà quasi 140 mila euro. È inoltre in corso di progettazione un più ampio piano per la realizzazione di corsie emergenziali che interesserà complessivamente circa 15 km di corsie ciclabili.
Al finanziamento regionale si aggiungono 50 mila euro che arrivano dal Ministero dell’Ambiente. Il Comune di Bologna darà un contributo alle aziende e agli enti che attraverso accordi di mobility management, incentiveranno i lavoratori che andranno a lavoro in bicicletta, tra gli incentivi possibili, un rimborso chilometrico per gli spostamenti casa-lavoro in bici, riduzione dei costi per l’utilizzo del bike sharing e per il deposito delle due ruote nelle velostazioni. L’Amministrazione comunale pubblicherà un bando secondo le seguenti linee di indirizzo: ripartizione delle risorse sulla base del numero degli addetti delle Aziende/Enti che presenteranno la propria manifestazione di interesse a partecipare al progetto, incluso lo stesso Comune di Bologna; cofinanziamento aziendale pari ad almeno il 30% del valore della proposta che ogni singola azienda presenterà al Comune di Bologna; spese da effettuarsi entro il 31 dicembre 2020; per quanto riguarda le azioni di Mobility Management per i dipendenti del Comune di Bologna si prevede la sola agevolazione del costo per l’acquisto di pass annuali individuali per il servizio di bike sharing.
Fonte: Ferpress
Bologna: la campagna #andràtuttinbici si estende a tutto il territorio metropolitano
#andràtuttinbici, l’iniziativa promossa dalla Consulta della Bicicletta di Bologna per sensibilizzare i cittadini del capoluogo sui vantaggi delle “due ruote” in epoca post emergenza sanitaria, si estende al resto del territorio metropolitano grazie alla collaborazione con Città metropolitana di Bologna, Unioni e Comuni. Lo rende noto la stessa Città Metropolitana di Bologna con un comunicato stampa.
In questi giorni verranno infatti affissi nell’area metropolitana circa 500 manifesti 70×100 e 200 locandine. Inoltre Città metropolitana, Unioni e Comuni diffonderanno la campagna anche sul web, sui social e sui periodici cartacei delle varie amministrazioni.
Spostarsi in bici garantisce il distanziamento sociale, fa bene alla salute, rafforza le difese immunitarie, mantiene l’aria pulita. Concede inoltre più tempo per sé stessi e permette il ricostruirsi di relazioni interrotte dalla quarantena. Sono questi i messaggi affidati ai vistosissimi manifesti gialli che stanno invadendo l’area metropolitana.
“Un’azione – afferma Marco Monesi, consigliere delegato alla Mobilità sostenibile della Città metropolitana – che rientra pienamente nelle politiche del Piano Urbano della Mobilità sostenibile e che affiancata all’accelerazione data in questi mesi per la realizzazione della rete ciclabile della Bicipolitana, rappresenta un evidente cambio di passo nelle scelte di mobilità per il nostro territorio”.
“La bicicletta è un alleato fondamentale in questa fase di lotta al Coronavirus – spiega Simona Larghetti, presidente della Consulta – dobbiamo tutti dedicare più tempo e attenzione alla nostra salute e alla qualità dell’aria. Fare movimento quotidiano è molto importante, e anche nella città metropolitana sappiamo che il 13% degli spostamenti in auto è sotto 1 km: distanza facilmente percorribile in bicicletta. Se invece la sede di lavoro è lontana, possiamo passare alla bici per le piccole commissioni, gli spostamenti di piacere, coinvolgendo tutta la famiglia. Con la nuova Bicipolitana molti spostamenti anche tra i comuni del territorio saranno possibili. Siamo felici che tutto il territorio abbia voluto aderire alla campagna, perché la mobilità sostenibile può essere solo una scelta collettiva”.
Fonte: Ferpress
Firenze: prosegue la sperimentazione del biglietto Unico metropolitano
Su proposta di Francesco Casini, consigliere della Città Metropolitana di Firenze, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, delegato al Trasporto pubblico locale, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato uno schema di accordo tra Regione Tocana ed enti locali per il proseguimento di un’ulteriore fase sperimantale, nell’ambito metropolitano fiorentino, dell’utilizzo del titolo di viaggio ‘Unico metropolitano’ per il servizio di trasporto pubblico integrato urbano su gomma, treno e tramvia.
‘Unico metropolitano’ è stato istituito in via sperimentale, sotto forma di abbonamento mensile con validità nel mese solare, dalla Regione con i Comuni interessati (Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa e Città Metropolitana di Firenze), che hanno sottoscritto uno specifico accordo che prevedeva che la Regione si accollasse la spesa relativa alla retrocessione dei minori ricavi dovuti ai gestori fino al 31 dicembre 2019.
L’accordo, prorogato fino al 30 giugno 2020, sempre con accollo della spesa da parte della Regione, in realtà prevedeva che le compensazioni derivate dai minori proventi sarebbero state ripartire tra Regione Toscana e Comuni. Nel marzo di quest’anno gli enti hanno deciso di continuare a utilizzare ‘Unico Metropolitano’ oltre la scadenza del 30 giugno 2020, predisponendo un nuovo Accordo tra le amministrazioni interessate, Città Metropolitana di Firenze e Regione Toscana.
Per il periodo 1 luglio-31 dicembre 2020, l’eventuale maggiore onere aggiuntivo complessivo per minori proventi per le aziende esercenti il servizio di Tpl è stato stimato complessivamente al massimo in 60.000,00 euro, da ripartirsi per il 50% a carico del bilancio regionale.
A seguito delle intese intercorse con i Comuni, la Città metropolitana si farà carico di quota parte dell’importo corrispondente al 50% del dovuto, stimato in circa il 30 per cento e dunque per circa 9.000,00 euro.
Fonte: Ferpress
Merci pericolose: a Genova video camere per controllare mezzi e carichi
Un sistema di videosorveglianza per la sicurezza del trasporto di merci pericolose. Metano, carburanti, prodotti chimici o radioattivi: gli occhi elettronici riconosceranno il carico dei mezzi pesanti attraverso le targhe e ne seguiranno il tracciato in città in tempo reale. Lo scopo è predisporre interventi puntuali e adeguati in caso di incidenti o fuoriuscita del carico.
La Giunta comunale di Genova, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione e l’implementazione di tecnologie e sistemi Information and Communication Technologies per l’analisi dei flussi multimodali di merci pericolose, l’individuazione dei percorsi urbani e la valutazione del livello di accessibilità portuale e delle modalità alternative di trasporto.
La novità rientra nell’ambito del progetto europeo “LOSE+”, logistica e sicurezza del trasporto merci, e nel programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia.
Il progetto è cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale: il Comune di Genova è partner di un consorzio europeo di cui è capofila l’Università degli Studi di Genova, Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi.
L’obiettivo generale del progetto – che si svilupperà per la durata di 36 mesi e prevede per il Comune di Genova un budget complessivo di 351 mila euro, garantiti all’85% dal finanziamento europeo, mentre il restante 15% proviene dal Fondo di Rotazione Cipe – è di mitigare la probabilità di incidenti e gli effetti sul territorio associati al trasporto marittimo di merci pericolose, utilizzando tecnologie informatiche.
Redatto dalla Polizia Locale, in collaborazione con la Direzione Sistemi informativi e l’Area delle risorse tecnico operative del Comune, il progetto coinvolge anche la Protezione civile e prevede l’installazione di sistemi ICT per il rilevamento di targhe, la fornitura di due sistemi di rilevamento targhe per uso mobile e lo sviluppo di un’interfaccia di comunicazione dati.
Il sistema sarà completamente operativo, salvo imprevisti, entro novembre.
Fonte: www.trasporti-italia.com
Roma: politiche integrate per trasporti sostenibili, individuali e collettivi con il progetto “Biovie”
La Città Metropolitana di Roma è stata selezionata nell’ambito della Call europea “Intelligent Cities Challenge” a cui ha partecipato con il progetto pilota “Biovie”: un modello di mobilità sostenibile nei luoghi vitali dei Castelli Romani”, coinvolgendo i Comuni di Ciampino, Marino, Albano, e i Municipi VI e VII.
Alla Call europea hanno partecipato 192 città di 20 diversi paesi europei; le 88 città selezionate riceveranno il supporto di una rete europea ed internazionale di esperti e città “mentor”, tra cui Amsterdam, Amburgo, Barcellona, Nizza e Anversa, per attuare le loro strategie di sviluppo intelligente e sostenibile.
“La Città Metropolitana di Roma, con il progetto “Biovie”, intende sperimentare politiche integrate che favoriscano l’utilizzo di modalità di trasporto sostenibili, individuali e collettive, per gli spostamenti casa-lavoro-scuola, università e servizi, contribuendo all’attuazione delle strategie del Piano di Mobilità Sostenibile.
Il progetto prevede la realizzazione di un Mobility Hub nel Comune Ciampino, che offra servizi di mobilità integrati a livello sovra-comunale, e una rete di percorsi ciclo-pedonali che favoriscano la mobilità soft e la multimodalità su piccola scala.
Il gruppo di esperti a livello europeo, per un periodo di 2 anni, garantirà un supporto fondamentale per introdurre modelli e soluzioni avanzate, soprattutto da un punto di vista tecnologico, che garantiscano piena accessibilità, sicurezza e vivibilità della rete di ciclo-vie e mobility-hub del territorio metropolitano”.
Fonte: Ferpress
Smart Mobility: a Genova una struttura di supporto e sostegno per le politiche di mobilità sostenibile e leggera
Nuova importante tappa nel percorso avviato dall’Amministrazione comunale di Genova, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, per incoraggiare una mobilità urbana dolce e sostenibile: è stato istituito l’Ufficio Smart Mobility. Si tratta di una struttura articolata e trasversale, di supporto e sostegno per tutte le politiche di mobilità sostenibile e leggera.
L’ufficio, che si occupa di biciclette e di tutte le altre le forme di mobilità “green” (monopattini, pedoni, cargo-bike e così via), ha uno sportello, con funzione di raccolta e gestione delle voci della collettività, sia in forma individuale che associata, accoglierà su appuntamento i cittadini e le associazioni che ne faranno richiesta.
Lo sportello risponderà anche a necessità pratiche (informazioni sull’erogazione di contributi, incentivi, controlli sull’installazione delle colonnine di ricarica per mezzi elettrici, richiesta aree attrezzate per la sosta delle bici, segnaletica, partecipazione a bandi e così via) in tema di mobilità, sia a livello cittadino che nazionale (nuove regolamentazioni, nuove norme), quale punto informativo e di promozione.
Il responsabile dell’Ufficio Smart Mobility è il professor Enrico Musso, ordinario di Economia dei trasporti nell’università di Genova e coordinatore della mobilità urbana sostenibile del Comune di Genova.
Entro fine luglio sarà convocato un incontro a cui parteciperanno le 40 associazioni di Genova Rete Sostenibile che, insieme all’Amministrazione, intendono rafforzare il modello di mobilità urbana attorno a trasporto pubblico, viabilità ciclabile e pedonale, micromobilità.
Inoltre, saranno organizzate riunioni periodiche con i rappresentanti di Genova Rete Sostenibile nell’ottica di un dialogo sempre più efficace e strutturato.
L’istituzione dell’Ufficio Smart Mobility nasce dalle necessità di dialogare con i cittadini e dare una linea di connessione tra le azioni di politica locale legate alla mobilità alternativa, al fine di valorizzare le strategie smart.
A supporto delle attività dell’Ufficio Smart Mobility è coinvolta anche la struttura del Mobility Manager d’Area, che coordina i mobility manager delle aziende genovesi permettendo loro di conoscere ulteriormente e di incidere sulle scelte di mobilità dei dipendenti.
Un tema diventato di recente attualità dopo che il Decreto Rilancio del 13 maggio 2020 ha esteso l’obbligo anche alle aziende con più di 100 dipendenti – situate nei capoluoghi, nelle Città Metropolitane e nei comuni superiori ai 50 mila abitanti – di adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL). In precedenza, l’obbligo valeva solo per le aziende con più di 300 dipendenti.
Fonte: Ferpress
Torino: Kpmg ‘certifica’ il lavoro della città nella guida autonoma
Kpmg ‘certifica’ il lavoro di Torino nel settore della guida autonoma. A dirlo l’assessore comunale all’Innovazione Marco Pironti secondo il quale “l’ingresso dell’Italia nel gruppo di Paesi che secondo il Kpmg Autonomous Vehicles Readiness Index 2020 stanno operando fattivamente all’integrazione dei veicoli a guida autonoma nel sistema dei trasporti, rappresenta un primo risultato importante e ben augurante per il nostro Paese e per il capoluogo piemontese”.
Una menzione a cui, afferma Pironti, “ha contribuito il lavoro svolto a Torino, frutto di scelte ambiziose e coraggiose compiute negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale con il forte sostegno a progetti di sperimentazione sull’auto autonoma e connessa all’interno dei programmi Torino Smart Road e City Lab”.
Per quanto riguarda il ruolo di Torino, infatti, il report ha tenuto conto delle attività di testing con veicoli a guida autonoma in ambiente urbano e della sperimentazione del minibus Olli nel campus Ilo delle Nazioni Unite. “La mobilità del futuro – sottolinea Pironti – continua ad essere una nostra priorità e per questo stiamo lavorando a nuovi progetti che vedranno la luce nei prossimi mesi. Credo che questo ambito di innovazione legato alla guida autonoma possa essere una delle chiavi di accelerazione per lo sviluppo de nostro territorio”.
Fonte: Ansa
Opportunità in scadenza 

Belgio-Gand
Installazione di mezzi di controllo del traffico
Francia-Aiaccio
Servizi di installazione di attrezzature di misurazione, controllo, collaudo e navigazione
Francia-Lione
Sistema di videosorveglianza
Francia-Tillé
Sistema di videosorveglianza
Germania-Hannover
Attrezzature per il controllo dei parcheggi
Germania-Lindau
Attrezzature di controllo, di sicurezza, di segnalazione e di illuminazione
Italia-Macerata
Manutenzione parcometri
Italia-Civita d’Antino
Servizi pubblici
Italia-Milano
Apparecchi radar
Italia-Milano
Attrezzature per il controllo dei parcheggi – VI RETTIFICA
Italia-Milano
Servizi di riparazione e manutenzione di generatori
Italia-Modugno
Servizi di programmazione di software applicativi

Italia-Napoli
Servizi di installazione di sistemi di guida e controllo – RETTIFICA
Italia-Roma
Servizi di trasporto pubblico terrestre – Preinformazione
Italia-Sant’Agnello
Servizi di riparazione, manutenzione e affini di veicoli e attrezzature connesse
Lituania-Vilnius
Sistema di informazione passeggeri
Paesi Bassi-L’Aia
Servizi di monitoraggio del traffico
Polonia-Danzica
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Polonia-Varsavia
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Portogallo-Alcabideche
Apparecchi di comando, sicurezza e segnalazione stradale
Portogallo-Lisbona
Parchimetri
Regno Unito-Birmingham
Installazione di mezzi di controllo del traffico


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