It's Europe
N° 5
Maggio 2020


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Parliamo di
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Progetti del mese
Prodotti del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
Parliamo di

Strategie per la ripartenza

Brinchi (Roma Servizi per la Mobilità): “Tecnologia, bici e smart working per superare la congestione nella Capitale”
Più informazione all’utenza, veicoli puliti, percorsi ciclabili, tecnologia e smart working sono le basi da cui riparte la mobilità a Roma dopo il lockdown dovuto al Covid-19. Stefano Brinchi, presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità racconta, in questa intervista rilasciata a TTS Italia, come la Capitale sta affrontando la ripartenza, ma anche come questa emergenza può portare a consolidare sane abitudini negli spostamenti dei cittadini.

 

 


Quali sono le misure che la sua città ha messo in atto per affrontare la mobilità nella fase 2 in vista della ripresa delle attività lavorative e commerciali?
Abbiamo studiato a lungo i vari scenari. In primo luogo si è pensato a come impedire il ricorso massiccio al mezzo privato. Con il rischio Covid è naturale pensare all’auto o alla moto come veicoli “sicuri” dal punto di vista sanitario. Ma bisogna considerare il rischio traffico, ingorghi e smog. Una volta adeguati i veicoli del trasporto pubblico alle disposizioni sul distanziamento tra i passeggeri, ci siamo messi all’opera per offrire valide alternative. A cominciare dagli spostamenti in bicicletta. Abbiamo pianificato e progressivamente stiamo progettando e realizzando insieme al Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale 150 km di piste ciclabili transitorie che convergeranno verso il Centro partendo da vari quadranti della periferia. Spesso congiungendo tratti già esistenti di itinerari riservati alle due ruote a pedale. I primi km, al Torrino, sono già pronti e presto inizieremo i lavori al Tuscolano e su via Gregorio VII. Poi andremo gradualmente a coprire le altre zone. Attraverso i mobility manager delle varie aziende, pubbliche e private, abbiamo poi avviato una campagna per proporre ai lavoratori non in Smart working di muoversi in modo sostenibile: usando la bicicletta, il car sharing o il car pooling. Sul fronte del trasporto pubblico abbiamo cercato di compensare, per quanto possibile, la capacità dei mezzi con misure alternative: in strada, per rafforzare il servizio di linea, ci saranno bus turistici privati. Per impedire assembramenti al mattino abbiamo anticipato le prime corse di alcune linee alle 4,30.

Crede che il ricorso a sistemi tecnologici possa aiutare la mobilità in questa fase di convivenza con il virus? Se sì, in quale ambito? E con quali tempi?
Sì, nel modo più assoluto. La tecnologia è la migliore alleata della mobilità anche e soprattuto in questa fase delicata. Sia dal punto di vista dell’evoluzione dei veicoli che da quello dell’informazione all’utenza. Pensiamo agli enormi passi avanti compiuti dai veicoli elettrici, a due e quattro ruote. Chi proprio non si fida di salire su un bus o una metro per paura del virus può muoversi su una bici o su un’auto a emissioni zero. Pensiamo all’utilità delle App, come la nostra Roma Mobilita, che forniscono ai cittadini notizie in tempo reale sulla frequenza del trasporto pubblico. Se un cittadino sa esattamente quando passa un bus, arriva alla fermata anche solo pochi istanti prima. Così si evitano pericolosi assembramenti.

Secondo Lei in questa crisi ci sono delle opportunità da cogliere per una radicale svolta digitale della mobilità per passeggeri e merci a Roma?
Sono convinto che i romani faranno di necessità virtù. L’abitudine forzata all’uso delle App diventerà un uso comune. In questi mesi, chi non l’apprezzava capirà l’utilità dei mezzi tecnologici e non potrà più farne a meno. Sarà impensabile, per la maggior parte dei cittadini, aspettare il bus alla fermata senza sapere l’orario di passaggio dallo smartphone. Così come moltissimi scopriranno ancora di più l’utilità di prenotare attraverso il telefono un’auto del car sharing o un passaggio su una car pooling. Tutto ciò pone noi operatori del settore davanti a una sfida: offrire all’utenza App sempre funzionanti cercando costantemente di svilupparle e migliorarle.

Ci sono misure che potrebbero diventare strutturali, sulle quali amministrazioni locali e Governo centrale dovrebbero investire in modo coordinato?
Auspico un’adozione strutturale dello Smart Working associata a una distribuzione delle attività, per chi deve andare in ufficio, su vari momenti della giornata. Dobbiamo superare il concetto di ora di punta. Se chi può lavora da casa e chi deve uscire lo fa con tempi scaglionati, avremo molto meno traffico. Proprio per questo, nell’autunno 2019, ben prima dell’emergenza Covid, avevamo sottoscritto con le università La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, un accordo per spalmare nell’arco della giornata l’inizio delle lezioni. Mi auguro che sia questa la strada sulla quale, dopo i necessari adeguamenti normativi, si avvieranno le realtà pubbliche e private.

Chi è Stefano Brinchi. Nato nel 1974, si è laureato nel 2000 in Ingegneria Civile-Trasporti all’università La Sapienza di Roma con 110 e lode. Ha ricoperto ruoli di responsabilità tecnica in Sta e Atac. Dal marzo 2018 è presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità.



Strategie per la ripartenza / 2

Flessibilità del trasporto pubblico e innovazione: ecco come riparte Verona
Un piano in sette mosse guida la ripartenza di Verona che punta sulla flessibilità del Tpl, mobilità alternativa, elettrica e sharing, ma senza perdere di vista l’innovazione. “In questa fase di ripartenza l’utilizzo di sistemi ITS - spiega in questa intervista Bruno Pezzuto, Responsabile Comunicazione e Sistemi Telematici Mobilità e Sicurezza, Progetti EU e Smart City del Comune di Verona - Direzione Mobilità e Traffico, e Vicepresidente di TTS Italia - nell’ambito della mobilità risulterà di fondamentale importanza per la flessibilità che l’Amministrazione ha chiesto nei confronti del trasporto pubblico a fronte della variazione della domanda”.

 

 

 

Le variazioni del traffico prima, durante e dopo il lockdown
Infatti Verona nelle settimane di chiusura quasi totale, a partire dal 24 febbraio, si è praticamente fermata. “Lo testimonia­no – racconta Pezzuto - i tanti indicatori di cui dispone l’Amministrazione, a partire dalla caduta verticale della domanda di trasporto pubblico con conseguente contrazione dei mezzi in cir­colazione (-85%) e la contestuale riduzione del traffico veicolare sino ai valori mini­mi storici (-90% rispetto al normale tasso di occupazione).


Andamento transiti registrati varchi elettronici ZTL-BUS

(fonte: Centrale della mobilità, Verona)


I dati di traffico riportano per il periodo del lockdown una caduta dei transiti di oltre il 70% medio su tutte le direttrici principali, con una discesa repentina ma un graduale ritorno alla normalità.

Trend storico dati di traffico dal 1° gennaio 2020 ad oggi.

(fonte: Centrale della mobilità, Verona)

A partire dal 18 maggio dunque i dati mettono chiaramente in luce un flusso di traffico già in forte au­mento che, con interventi immediati, occorre evitare che arrivi alla congestione dopo due mesi di fermo. È altrettanto inimmaginabile pensare che l’unico mezzo utilizzato possa essere da oggi l’auto privata. Nessuna città può sostenere una viabilità di questo tipo, per questo, in particolare in ambito urbano, vanno sostenute tutte le soluzioni possibili per garantire una mobilità attiva, con forme alternative di spostamento”.


Il piano della mobilità in emergenza epidemiologica
Il 6 maggio scorso la Giunta comunale ha approvato il piano della mobilità in emergenza epidemiologica che contiene le principali misure per la ripresa delle attività e, quindi, della mobilità urbana. Tra gli obiettivi, garantire la salute e la sicurezza dei trasporti, per quanto possibile, la fluidità – in sicurezza - della circolazione stra­dale, orientare gli utenti a scegliere per ogni spostamento il mezzo più adeguato e sostenibile, decongestionare le ore di punta del trasporto privato (a Verona dal lunedì al ve­nerdì non festivi dalle 7.30– 9.00 e 17.30 – 19.00), garantire la piena fruibilità dei marciapiedi e delle strade pedonali al fine di fa­vorire la mobilità debole, adozione della nuova ZONA 30 (quasi 3 volte più estesa dell’attuale Zona Verde-ZTL) per sostenere una mobilità alternativa all'auto con l’obiettivo di ridurre la velocità delle auto, accrescere la sicurezza di pedoni, biciclette e monopattini, sostenere infine una mobilità alternativa all'auto privata. Il piano prevede inoltre la ripresa della manutenzione della segnaletica specie in corrispondenza delle pi­ste ciclabili e l’avvio procedure di realizzazione di nuove piste ciclabili già inserite nel PUMS attualmente in fase di adozione. “Tutte queste azioni – spiega Pezzuto - vengono adottate e portate avanti in una logica di progettazione e condivisione partecipate, tra Amministrazione comunale, Prefetto, Università de­gli Studi e Dirigente scolastico provinciale. Tra quelle che assumono particolare rilevanza c’è la rimodulazione dei servizi di TPL in funzione del distanziamento sociale all’interno dei mezzi di trasporto e in previsione della prevedibile riduzione della domanda calcolata nella misura di oltre il 50% rispetto ai normali valori storici. In questo scenario, diventa molto importante la capacità da parte dell’operatore TPL di rendere ‘flessibile’ l’esercizio con scelte rapide nell’ottica di un adeguamento del servizio offerto in base alla domanda che presenterà notevoli variazioni. Tra le misure concordate con la Direzione Trasporti della Regione Veneto vi è quella della c.d. ‘seduta verticale’ adottata dalle Linee Guida del MIT e cioè la possibilità di far viaggiare sui mezzi anche persone in piedi purché a distanza regolamentata e evidenziata. Ad oggi l’offerta TPL è ancora ferma al 20-25% della sua capacità e occorre prevedere un adeguato incremento, pur nel rispetto delle norme sanitarie ma anche compatibili con una sostenibilità economica oggi in forte perdita (previsioni di perdita per la Regione Veneto sul 2020 di circa 150 milioni di euro da aggiornare di mese in mese).
Inoltre, un’altra azione di rilevo è la ripresa dei cantieri per l’installazione delle nuove stazioni di bike sharing in tutti i quartieri della città. Gli interventi, che erano stati sospesi a causa dell’emergenza sanitaria, porteranno così al completamento della rete di 20 nuove ciclo stazioni di ultima generazione, con il potenziamento di 2 stazioni per bike sharing già esistenti e la realizzazione di 18 completamente nuove, in zone della città in cui non erano presenti. Le nuove postazioni, oltre a poter ospitare le bici tradizionali, saranno in grado di ricaricare quelle a pedalata assistita, grazie ad un’apposita centralina installata nella struttura. Non a caso, sono in arrivo in città, 170 nuove bici tradizionali e 150 e-bike, 50 delle quali munite di seggiolino per il trasporto bambini. Infine, vorrei segnalare il ritorno a pieno regime dell’attività di noleggio monopattini al fine di aumentare l’offerta nell’ambito della micromobilità elettrica cittadina”.

Gli ITS per la fase 2

Verona, che da tempo ha investito sulla tecnologia, ora punta a sviluppare soluzioni ad hoc per gestire la fase 2. “Negli anni scorsi – ricorda Pezzuto - l’Amministrazione ha investito numerosi fondi per la realizzazione del Sistema Integrato di gestione e monitoraggio della mobilità e della sicurezza in ambito urbano, implementando la Centrale della Mobilità e impegnando gli uffici della Direzione Mobilità in alcuni progetti europei che le hanno consentito di sviluppare nuove tecnologie a servizio dell’utenza. In particolare con i programmi POR-FESR 2014-2020 (5 milioni euro) si sta operando per potenziare ulteriormente sia i sistemi tecnologici sia la rete infrastrutturale di tutti i sottosistemi che costituiscono l’ITS della Città di Verona, portandola ai livelli di città europee di analoga grandezza e sviluppo; alcuni di questi finanziamenti sono indirizzati al potenziamento dell’infrastruttura telematica di gestione della mobilità con particolare attenzione al TPL e agli strumenti di pianificazione e monitoraggio (AVM/AVL). L’attenzione va posta ovviamente nel realizzare tali programmi secondo le linee guida della Comunità Europea per lo sviluppo dei sistemi ITS e C-ITS a favore della mobilità sostenibile e alternativa. Quando si ripartirà in settembre anche con l’auspicabile riapertura seppure graduale delle scuole l’utilizzo di sistemi ITS nell’ambito del trasporto pubblico sarà di fondamentale importanza per la flessibilizzazione che l’Amministrazione chiede nei confronti dell’operatore TPL a fronte della variazione della domanda”.

Un modello esportabile

Il mix di misure e tecnologie messe in campo da Verona è esportabile a livello nazionale? “Questa pandemia ci ha messi a dura prova, specie in alcune zone d’Italia dove l’impatto sociale e il dolore di perdite umane sono stati molto forti – riflette Pezzuto - ma ha messo anche in luce tutte le nostre fragilità, costringendoci a prendere in tempi brevi decisioni che prima non avremmo mai assunto, né a livello politico né a livello tecnico. Le città devono potersi inventare mobilità sostenibili a basso costo ma soprattutto alternative allo stesso trasporto pubblico (chi lo avrebbe mai immaginato fino a due mesi fa?) fino a quando non si potrà tornare alla “nuova normalità”. L’adozione di tecnologie abilitanti e lo sviluppo di reti sensoriali nel tessuto urbano diventa un’esigenza prioritaria se si vuol dare ai cittadini la possibilità di muoversi in un contesto sicuro e flessibile. A livello normativo gli strumenti ci sono tutti; quello che è mancato finora è un vero piano di sviluppo dei sistemi ITS nelle città, armonizzato rispetto ai principi e alle linee guida emanate sia dal MIT sia dalla stessa Comunità Europea. Tutto questo dovrà avvenire in una logica coordinata dove il settore pubblico dovrà assumere un ruolo sempre più di organizzatore e non semplice spettatore, anche dal punto di vista tecnologico.

SAVE THE DATE: GLI ITS NEL POST COVID – I RISULTATI DELLA SURVEY DI TTS ITALIA – WEBINAR – 11 GIUGNO 2020

 

L’emergenza legata al Covid-19 è stata ed è tutt’ora un importante banco di prova per digitale, innovazione e tecnologia, in Italia come nel resto del mondo. Questa situazione inaspettata e difficile nel giro di poco tempo ha portato il nostro Paese ad attingere a una serie di competenze che hanno messo istituzioni, imprese e singoli cittadini di fronte alle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica.
TTS Italia sostiene da sempre il ruolo cruciale che gli ITS rivestono in termini di competitività del Paese. A tale riguardo, di recente TTS Italia ha lanciato un’indagine con l’obiettivo di fornire un contributo fattivo al cambiamento in corso nella nostra società e nel nostro settore produttivo in particolare, che più di tutti può contribuire ad affrontare le sfide della mobilità nello scenario post-Covid-19.
Il webinar che si svolgerà l’11 giugno dalle ore 15.30 alle ore 17.30 sarà l’occasione per presentare i risultati della survey e discuterne insieme a IstituzioniCittàIndustriaAssociazioni.

Per la registrazione, clicca qui.
Seguiranno a breve maggiori dettagli di programma

Istituzioni & Policy
Riprendono lentamente gli spostamenti dei passeggeri e anche l’attività parlamentare e istituzionale si concentra su provvedimenti a supporto della ripresa. Mentre il DEF registra la brusca discesa del Pil a seguito della pandemia e indica la digitalizzazione e l’innovazione come strade per uscirne, la Camera comincia l’esame del cosiddetto Decreto Rilancio approvato lo scorso 13 maggio dal Consiglio dei ministri con misure ad hoc per supportare la ripartenza dei trasporti individuali, puntando sulla mobilità leggera, il Tpl e il trasporto ferroviario. Da segnalare una serie di iniziative che puntano all’innovazione nei trasporti: si va dal protocollo d’intesa tra MIT e MID per l’auto connessa fino all’apertura delle consultazioni sul bando smart mobility nel programma Smarter Italy che dovrebbe portare 20 milioni di euro alla ricerca di modelli per il TPL compatibili all’emergenza Covid-19 e con il distanziamento sociale. È prevista una consultazione pubblica, aperta ad aziende, associazioni ed enti pubblici, il prossimo 15 giugno. Vediamo i provvedimenti nel dettaglio.
Il DEF è stato approvato il 24 aprile scorso dal Consiglio dei ministri e il 29 aprile ha ricevuto il parere delle Commissioni Trasporti e Lavori pubblici di Camera e Senato. Il documento, che recepisce la revisione a ribasso di 8,6 punti percentuali della previsione di crescita del PIL per il 2020, indica i servizi, e in particolare il trasporto pubblico locale, come uno dei settori su cui l’impatto della pandemia potrà essere molto significativo “con particolare riferimento al crollo dei ricavi e alla drastica limitazione dei carichi legati alle misure di distanziamento sociale”. Punta sulla digitalizzazione, semplificazione e innovazione tecnologica come strategia di risposta alla crisi sia nella pubblica amministrazione che nel Paese in generale. Tra le osservazioni inserite nel parere della Commissione trasporti della Camera, l'opportunità di dare impulso alla semplificazione burocratica per sbloccare i cantieri; l’introduzione di misure a sostegno degli operatori di telecomunicazione al fine di garantire il potenziamento del servizio di banda ultra larga e l'opportunità di rendere strutturali le risorse destinate alla mobilità sostenibile.
Il 13 maggio scorso il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al cosiddetto decreto Rilancio (“Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”) attualmente all’esame della Camera dei Deputati. Oltre alle misure a sostegno dell’imprenditoria e del reddito dei cittadini, il provvedimento contiene alcune agevolazioni a favore del settore dei trasporti. In primis, il decreto prevede che il “Programma sperimentale buono mobilità” incentivi forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale. In particolare, per i residenti nelle città con più di 50.000 abitanti è riconosciuto un “buono mobilità”, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. È previsto per questo bonus lo stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2020, per un totale di 120 milioni di euro per tale annualità. Misure anche a sostegno del trasporto pubblico locale che può contare su un fondo istituito presso il MIT destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020 rispetto alla media dei ricavi tariffari relativa ai passeggeri registrata nel medesimo periodo del precedente biennio. Previsto anche un indennizzo a RFI, finalizzato a compensare il gestore a fronte della riduzione degli introiti derivanti dal pedaggio, mentre per le imprese ferroviarie di trasporto passeggeri e merci è prevista una riduzione di una quota parte del canone di accesso all’infrastruttura. Incrementato di 20 milioni il fondo per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali al fine di assicurare un adeguato sostegno di natura mutualistica all’autotrasporto. Disposta anche la possibilità di riduzione dei canoni concessori nei porti e un fondo a tutela del trasporto aereo.
Novità sul fronte dell’auto autonoma. Il MIT e il MID hanno firmato lo scorso 15 maggio un protocollo d’intesa per lo sviluppo della mobilità innovativa attraverso la ricerca e la sperimentazione di veicoli a guida autonoma e connessa. Si tratta del il primo atto di una collaborazione più ampia che prevede, fra l’altro, la produzione di avvisi pubblici rivolti ai soggetti interessati a promuovere sul campo lo sviluppo delle modalità alternative di mobilità e trasporto, sia in termini di offerta (sperimentazione, sviluppo industriale), che di domanda, promuovendo l’ecosistema del veicolo autonomo, connesso, ecologico e condiviso, anche attraverso l’istituzione di un polo per lo sviluppo tecnologico e la produzione di autoveicoli innovativi (Polo della Mobilità Innovativa), nonché la crescita di competenze utili a creare una nuova filiera del veicolo e del mezzo di trasporto autonomo e connesso grazie all’incremento di processi, infrastrutture e occasioni di contaminazione in questo specifico ambito. Sempre sul fronte dell’innovazione arriva la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea dello scorso 5 maggio dell’avviso di avvio della consultazione di mercato sul tema Smart Mobility nell’ambito del programma Smarter Italy. Si tratta di un nuovo modello di trasporto pubblico che permette, attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative, di garantire le distanze sociali tra i cittadini e gestire I nuovi flussi di traffico urbano. La sperimentazione delle soluzioni sarà condotta nel territorio dei Comuni già coinvolti nella fase di definizione dei fabbisogni: Bari, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Matera, Milano, Modena, Prato, Roma, Torino, e includerà alcuni borghi e città di minore dimensione, che ben rappresentano le caratteristiche demografiche del nostro Paese. Il programma Smarter Italy è lo strumento di realizzazione degli obiettivi del Protocollo d’intesa per l’attuazione di una politica di innovazione basata sulla domanda pubblica, firmato dai Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Università e della Ricerca e dal Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione. La consultazione apre la Pubblica Amministrazione al confronto con gli operatori di mercato, per acquisire tutti gli elementi utili per la preparazione della gara, in un dialogo aperto che coinvolge imprese, startup, centri di ricerca, associazioni del terzo settore. Al termine della consultazione partirà la gara d’appalto innovativo da circa 20 milioni di euro, finalizzata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi strumenti che consentano di prevedere e gestire i flussi di traffico, di soluzioni per soddisfare le esigenze di mobilità delle aree a domanda debole o meno popolate, per il miglioramento della mobilità delle merci nelle città, di merci e persone nei centri storici e nei borghi. Le informazioni sulla consultazione di mercato (che prevede un incontro pubblico il 15 giugno) e sul programma Smarter Italy sono reperibili su appaltinnovativi.gov.it, il portale nazionale degli appalti innovativi realizzato da AgID.
Socio del mese

Targa Telematics è una tech company con 20 anni di esperienza nei veicoli connessi e sviluppa soluzioni ad alto contenuto tecnologico per abilitare aziende, organizzazioni e comunità a cogliere appieno le potenzialità dell’Internet of Things. Targa Telematics è leader nella progettazione e realizzazione di piattaforme digitali evolute per collegare tra loro device, raccoglierne e analizzarne i dati e portare vantaggi agli utilizzatori attraverso l’uso di Big Data, Analytics, Machine Learning e Artificial Intelligence. Smart cities e smart mobility sono i contesti chiave in cui opera Targa Telematics, che si impegna nella progettazione e implementazione di servizi per la condivisione di mezzi di trasporto (auto, scooter, biciclette), con l’obiettivo di mitigare l’impatto ambientale e di assicurare la migliore user experience, promuovendo la sostenibilità ambientale. L’azienda mette a disposizione dei clienti soluzioni complete e customizzate per migliorare l’efficienza della gestione dei veicoli, permettere una riduzione dei costi e attivare nuove fonti di ricavo, abilitando servizi e modelli di business all’avanguardia, con massimi livelli di cybersecurity. Con headquarter in Italia e sedi in Francia e UK, Targa Telematics collabora con case automobilistiche, noleggiatori a breve e lungo termine, società di finanziamento, compagnie assicurative, ed offre soluzioni hi tech per i mezzi di assistenza a terra dei principali aeroporti di tutto il mondo.

www.targatelematics.com


PROGETTO DEL MOMENTO
TARGA LITE


La gestione efficiente delle flotte è nel core business di Targa Telematics. A inizio anno, è stata lanciata sul mercato una nuova soluzione: Targa Lite. Attraverso la telematica, Targa Lite permette ai fleet manager di evidenziare i costi solitamente non contabilizzati e gli sprechi legati all’utilizzo della flotta, di gestire in modo efficiente i rifornimenti di carburante e di ottimizzare i costi legati alla manutenzione della flotta stessa. Il vantaggio che deriva dall’implementazione di questa soluzione è evidente sin dal primo bimestre di utilizzo: è stato infatti calcolato che grazie a Targa Lite, un’azienda riesce a ridurre gli sprechi fino al 20%, oltre ad avere gli strumenti per valutare concretamente il ritorno economico rispetto all’investimento.
Il funzionamento di Targa Lite è molto semplice, così come la sua implementazione: basta installare il device IoT sui veicoli della flotta e inserire i parametri di riferimento nella piattaforma web, permettendo al fleet manager di usufruire di un monitoraggio su misura. Targa Lite si avvale di dispositivi Internet of Things e delle Mobility Digital Platform, la piattaforma digitale di Targa Telematics che utilizza massivamente l’intelligenza artificiale e il machine learning basato su analisi di big data, integrando le informazioni raccolte dalla flotta del cliente con il know-how acquisito negli anni da Targa. Una volta inserite le informazioni legate al calendario lavorativo, alla carta carburante e alla soglia di tolleranza stabilita, il gestore flotte può impostare gli obiettivi di saving e monitorarne il raggiungimento e decidere se applicare interventi correttivi all’intera flotta, porzioni di essa o a gruppi specifici. Inoltre, può implementare e tracciare le azioni di sensibilizzazione dei propri dipendenti al tema degli sprechi. Targa Lite è una soluzione che permette alle aziende di far leva sui propri asset per agevolare la mobilità privata dei propri dipendenti, aspetto di primaria importanza nella fase post-Covid, offrendo una valida alternativa al trasporto pubblico per gli spostamenti casa-lavoro e consentendo di usufruire della flotta anche al di fuori dell’orario di lavoro in base alle policy aziendali.


TRE DOMANDE A

Nicola De Mattia, Amministratore Delegato di Targa Telematics

Quali sono le conseguenze sulla mobilità dopo il Coronavirus e come le affrontate?

Targa Telematics ad oggi monitora più di 500.000 asset connessi, comprendendo i veicoli della maggior parte delle più importanti flotte di auto a noleggio e in sharing, di breve e lungo termine, presenti in Italia. Stiamo quindi affrontando questo nuovo scenario di mercato, collaborando con partner e clienti per definire nuovi modelli di business e nuove soluzioni tecnologiche per renderne la gestione il più efficace possibile. L’attenzione di Targa Telematics però non è rivolta solo alle aziende che metteranno a disposizione le proprie flotte di auto, scooter, biciclette e monopattini per rendere più sicura e “facile” la ripartenza. All’orizzonte, infatti, una figura che avrà un ruolo sempre più centrale in questo quadro sarà il mobility manager aziendale, ovvero quella figura che, all’interno di ogni organizzazione, dovrà supervisionare i flussi di mobilità che saranno generati da dipendenti e collaboratori, affinché questi si possano spostare in sicurezza.
Il Mobility manager dovrà poter contare su strumenti e tecnologie innovative, come per esempio il key-less, fondamentale per abilitare servizi per la mobilità condivisa nelle sue diverse forme rivolte alle aziende di grandi e piccole dimensioni, ma anche agli operatori della mobilità pubblica e ai noleggiatori di breve e lungo termine. La “dematerializzazione della chiave” permette di offrire agli utenti un servizio semplice e accessibile H24 7/7, senza la necessità di passare al desk di prenotazione o di gestione (per le aziende), evitando assembramenti e mantenendo le distanze, e consente di aprire le vetture tramite app mobile o lettore RFID, rendendo così più fluido l’utilizzo dei mezzi messi a disposizione. Questo grazie alla nostra piattaforma modulare e customizzabile in base alle esigenze delle singole aziende.

I dati e le informazioni raccolte attraverso la vostra piattaforma hanno un valore: come esplicitarlo?

I veicoli connessi raccolgono e comunicano una grande quantità di dati sul loro stato e sull’ambiente circostante, e rispondono a comandi inviati da remoto dal produttore e/o dall’utente. Le dimensioni di questi data stream stanno diventando un fattore sempre più critico per i Technology Service Providers del settore automotive. Proprio le abilità nel gestire la raccolta e l’analisi dei dati prodotti dai veicoli attraverso la propria mobility digital platform ha permesso a Targa Telematics di essere menzionata più volte nei report di Gartner. Nel recente “Market Trends: Monetizing Connected and Autonomous Vehicle Data”, gli analisti, oltre a basarsi sui dati da noi forniti per evidenziare le potenzialità collegate alla raccolta di informazioni da dispositivi installati direttamente sui veicoli, hanno riportato l’esempio che ha visto Targa Telematics collaborare con un car maker per risolvere un problema ad un componente critico della vettura: la raccolta per due mesi di 500 KB di dati per secondo da una piccola parte della flotta di veicoli ha consentito di capire l’origine del problema e di risolverlo in tempi rapidi e a costi ridotti, evitando il richiamo dei mezzi attraverso un intervento di upgrade remoto via connessione mobile.

Quindi i dati sono sempre più importanti, per quali finalità?

Sta crescendo la consapevolezza che i dati sono indispensabili per assumere le decisioni migliori, ancor di più nel periodo che stiamo vivendo, in ogni aspetto. La telematica diventa cruciale per permettere alle aziende di progettare e realizzare la migliore esperienza di utilizzo. Il ruolo di Targa Telematics è al fianco dei propri clienti per aiutarli a gestire questa discontinuità e coglierne le opportunità in modo da ripartire in un modo ancor più competitivo. Per le aziende che vorranno sviluppare e implementare nuove offerte in linea con quanto sta emergendo, sarà necessario dotarsi di piattaforme digitali di mobilità evolute che consentano di rispondere, nel più breve tempo possibile, alle nuove esigenze di mercato. Grazie al nostro consolidato know how riteniamo di essere il partner migliore per un operatore di mobilità che deve affrontare questo particolare momento storico, potendo offrire davvero quanto serve estraendolo dalla nostra “cassetta degli attrezzi” digitali.

Progetti del mese

Covid-19 e impatto sulla mobilità: il progetto di Roma Servizi per la Mobilità

Roma Servizi per la Mobilità, in collaborazione con il Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale, e con il supporto delle tre università romane - La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre – e di Sony CSL ha dato il via a un progetto volto all’analisi degli impatti sulla mobilità prodotti dalle misure adottate dalle Istituzioni per contenere la diffusione del Covid-19.
L’obiettivo delle analisi che Roma Servizi per la Mobilità sta conducendo non è solo quello di fornire la fotografia attuale, ma anche avere uno strumento per il prossimo futuro in grado di fornire supporto per il rispetto del distanziamento sociale indicato dai decreti, soprattutto per chi usa il trasporto pubblico.
In particolare, sono stati analizzati i dati di marzo, mese in cui sono state assunte misure per il contenimento del virus, rispetto al mese di febbraio. Al fine di analizzare tutte le principali tipologie di spostamento (Privato, Pubblico e pedonale) sono stati presi in considerazione i seguenti set di dati:
• FCD – Floating Car Data: un campione di veicoli che hanno istallato a bordo un dispositivo di geolocalizzazione. Sono autovetture e mezzi commerciali che si muovono su tutto il territorio comunale;
• Stazioni di misura di Roma Servizi per la Mobilità: sezioni su strade principali dove misuriamo la quantità di traffico veicolare che transita per ogni ora (vista red e impianti semaforici);
• Tornelli delle linee metropolitane: vidimazioni in ingresso alle stazioni delle metropolitane di Roma;
• Antenne Bluetooth: permettono di leggere i passaggi di pedoni e veicoli attraverso i segnali bluetooth dei telefoni cellulari letti in forma anonima
• Passaggi pedonali


Tuti i dati e i relativi grafici sono disponibili e aggiornati al seguente link: https://romamobilita.it/it/covid-19-impatto-sulla-mobilita

 

TInnGO

Il progetto TInnGO (Transport Innovation Gender Observatory): comprendere i bisogni di mobilità e creare una strada per una Smart Mobility sensibile alle questioni di genere nei trasporti europei.


Il Politecnico di Torino, socio ordinario di TTS Italia, è tra i partner del progetto europeo TInnGO – Transport Innovation Gender Observatory.
L’obiettivo del progetto triennale RIA (Research and Innovation Action) TInnGO è l’elaborazione di un contesto e delle opportune procedure che portino ad una svolta sostenibile nei trasporti europei per una trasformazione della Smart Mobility affinché si dimostri più sensibile alle questioni di genere e alla diversità. Il progetto affronta le sfide contemporanee legate a questi temi nell'ecosistema trasporti e le esigenze di mobilità delle donne, creando una strada verso la Smart Mobility a livello europeo che tenga conto delle caratteristiche specifiche di diversi gruppi di utenti.
TInnGO vuole supportare la ricerca nella nuova era creando strategie specifiche che permettano di affrontare le sfide legate al genere nel settore dei trasporti. 20 partner (7 tra università e istituti di ricerca, 4 città e 9 società di consulenza) provenienti da 13 paesi stanno collaborando per sviluppare degli approcci sostenibili verso una Smart Mobility di genere che garantisca l'inclusione e l'accessibilità. Per questo, sono stati creati 10 Hub nazionali che possano occuparsi più da vicino di questioni di importanza locale.
I 10 Hub hanno l’obiettivo di raccogliere, analizzare e produrre dati, alimentare la discussione e costruire nuove reti di contatti. Esplorando questioni di importanza locale nell’ambito della Smart Mobility, gli Hub intendono preparare e diffondere le informazioni necessarie per affrontare possibili ostacoli alla mobilità delle donne attraverso innovazioni che siano sensibili al genere e che tengano conto delle particolarità culturali. Ogni Hub opera nell’ambito di una città o una regione europea ed è guidato da partner del consorzio. A livello italiano, il focus è sulle attività relative alla valutazione verso l'interesse e l'uso dei mezzi condivisi, come il bike sharing, il car sharing, il carpooling ecc., ed il loro potenziale per proporre un sistema di trasporto che possa essere gender-neutral sia per quanto riguarda l’utilizzo stesso dei mezzi che le opportunità che questi presentano.
Un elemento chiave del progetto TInnGO è la creazione dell’Observatory, un osservatorio che possa diventare un supporto per organi decisionali, studiosi e cittadini coinvolti nella Smart Mobility. Questo è il principale canale di diffusione dei risultati del lavoro svolto durante il progetto e vuole diventare un portale di riferimento su tutti i temi relativi ad una Smart Mobility sensibile al genere e alla diversità. Esso comprende un Learning Center, una piattaforma open che raccoglie database di mobilità, un archivio per dati e casi studio. Attraverso questa piattaforma, TInnGO punta ad essere un community builder, ad aiutare gli stakeholder ad affrontare le questioni locali sui temi legati al genere e alle diversità nei trasporti, a fornire strumenti per combattere le disuguaglianze, a raccogliere dati nazionali per sostenere ricerche o iniziative e a sensibilizzare sul tema dell’occupazione delle donne nei trasporti. L'Osservatorio può essere consultato al sito: http://transportgenderobservatory.eu/.
TInnGO è un progetto finanziato dalla commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020 (Convenzione di sovvenzione n. 824349).
Per ulteriori informazioni sul progetto: https://www.tinngo.eu/

Trustonomy

Guida autonoma: l’utente è pronto a fidarsi?
Il progetto europeo Trustonomy è al lavoro per rispondere alla domanda e indagare gli aspetti tecnici legati alla guida autonoma, coinvolgendo 16 partner provenienti da tutta Europa.


Avviato a maggio 2019, nell'ambito del Programma di Ricerca e Innovazione di Horizon 2020 della Commissione europea, Trustonomy (un neologismo nato dalla combinazione di trust + autonomy) ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza, la fiducia e l'accettazione dei veicoli automatizzati contribuendo ad affrontare le sfide tecniche e non, attraverso un approccio integrato e interdisciplinare, che porta esperti e cittadini comuni a lavorare a stretto contatto. Trustonomy studierà, installerà, testerà e valuterà in maniera comparata, in termini di prestazioni, etica e accettabilità, diverse tecnologie e approcci rilevanti in una varietà di scenari di guida autonomi, coprendo diversi tipi di utenti, modalità di trasporto su strada, livelli di automazione, condizioni di guida.

Dopo un anno di lavoro, Trustonomy ha analizzato il contesto operativo generale della guida automatizzata, compresi quadri normativi, barriere operative, soluzioni esistenti e tendenze, sia a livello tecnologico che di mercato.
Trustonomy ha anche condotto ricerche preliminari per definire i requisiti dell'utente, concentrandosi sullo scenario noto come "Richiesta di intervento", in base al quale un conducente è tenuto a riprendere il controllo manuale di un veicolo automatizzato. È stato condotto un sondaggio per capire quali caratteristiche e considerazioni a livello progettuale sono importanti per gli utenti, soprattutto per fidarsi del veicolo in questo tipo di scenario.
Successivamente, sono state definite metodologia e architettura modulare, rispettivamente per determinare le domande da indagare durante l'intero progetto; e fornire una specifica concettuale della soluzione:attori e ruoli, modelli di processo che mostrano interazioni, modelli di informazioni concettuali e servizi aperti che supportano l'interoperabilità tra sistemi.
Trustonomy, nella fase attuale, è focalizzata sulla definizione di specifiche preliminari e finali, un lavoro chiave che vede coinvolti la maggior parte dei partner. Anche i piloti del progetto, dedicati principalmente all'analisi dell'accettazione e della fiducia dell'utente nei sistemi di guida autonomi, stanno prendendo forma e nei prossimi mesi inizieranno le prove preliminari, compatibilmente con l'emergenza Covid-19.

Oltre ai 16 partner direttamente coinvolti nel progetto e provenienti da diversi paesi europei, il progetto è supportato da un Advisory Board di esperti esterni che forniscono supervisione strategica, considerando le prospettive commerciali e tecniche e contribuendo attivamente all'evoluzione del progetto. Al momento, l'Advisory Board di Trustonomy comprende: Austriatech, ERTICO, Iveco, Toyota, Czech Transport Research Center, UnipolSai.
Leggi la nostra newsletter qui e iscriviti!

Per maggiori informazioni: https://h2020-trustonomy.eu/
Laura Franchi – redazione@ttsitalia.it

Vem Solutions

Come è stata la mobilità degli italiani i dopo il 4 maggio- ricerca di Vem Solutions (società del Gruppo Viasat)

Ci sono numeri che, più di altri, riescono a descrivere un fenomeno di grande e drammatica attualità. Ne è un esempio lo studio elaborato da VEM Solutions – Viasat, in collaborazione con YouTrend, per ricostruire dettagliatamente le dinamiche e i trend degli spostamenti di automobili e veicoli commerciali tra il lockdown e la Fase 2. Un’osservazione che ci permette di comprendere come e quanto si siano mossi gli italiani nel periodo di blocco e nella prima settimana della ripartenza.
VEM Solutions gestisce un database infotelematico satellitare tra i più rilevanti e consistenti in Europa: oltre 780 mila mezzi connessi a livello europeo, tra veicoli privati, commerciali leggeri e pesanti, 14 milioni di persone connesse (bacino di app, dispositivi indossabili, workforce management), 1.600 municipalità nel bacino collegato con sistemi di trasporto intelligence (Smart Cities), 2.600 edifici connessi. Questi numeri rappresentano una proiezione dei dati al 31.12.2019. Tale database è alimentato da sistemi informativi per la raccolta in tempo reale dei dati di mobilità, viaggi percorsi, dati georeferenziati di buche e dossi, informazioni meteo e dati integrati da diverse fonti, gestendo ogni anno in Italia circa 18 miliardi di posizioni. L’analisi è stata effettuata osservando le dinamiche della mobilità spaziale e temporale, come media giornaliera, proiettando il dato del campione statistico, aggregato e anonimizzato in ottica GDPR, sul parco circolante italiano (fonte: ACI 2019).
Possiamo dire che stiamo assistendo ad un vero e proprio ridisegno della mobilità italiana sia privata che commerciale. Alcuni tra i dati che hanno caratterizzato questo periodo: dimezzamento del traffico nelle settimane di lockdown (si è passati da una media di 28 milioni di auto a 13 milioni); si è registrato un + 53% a partire dal 4 maggio rispetto al mese precedente. Un’altra metrica interessante, analizzata attraverso i dati della ricerca, sono i chilometri percorsi: anche questi più che dimezzati (la percorrenza media di 80 Km, è scesa a quota 32 km durante il lockdown). Discorso diverso, invece, per i camion la cui percorrenza giornaliera è aumentata, in quanto le attività di trasporto sono sempre state garantite.
La ricerca prosegue poi ancora, sempre analizzando i dati tra veicoli privati e mezzi pesanti, con la proiezione suddivisa per Regioni sia sulla quantità di mezzi circolanti che sulle distanze percorse.

Per maggiori approfondimenti, si può visionare lo studio completo qui
Info: www.vemsolutions.it

Prodotti del mese

Covid-19 fase 2: la risposta di Swarco alle esigenze del traposrto pubblico locale

La categorizzazione dell’emergenza COVID-19 in pandemia, definita tale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità l’11 marzo 2020, ha provocato gravi conseguenze per il settore del trasporto pubblico.
Molto preoccupanti sono, inoltre, le prospettive successive alla riapertura, a causa dalla mancanza di fiducia da parte degli utenti, vista la difficoltà di garantire la distanza di sicurezza.
Alla luce della necessità di rimodulazione del servizio di trasporto pubblico, al fine di garantire il minimo rischio di contagio tra passeggeri e tra passeggeri e conducente, Swarco ha messo in campo diverse soluzioni che consentono di monitorare in tempo reale la frequentazione dei mezzi e delle fermate, in modo da poter intraprendere le azioni necessarie per poter correggere le situazioni di criticità.
L’offerta, oltre a riguardare le compagnie di trasporto pubblico, è rivolta anche agli utenti, per informarli sull’occupazione dei mezzi, in modo da valutare l’opportunità di modificare la loro domanda di mobilità.
Obiettivi della soluzione proposta da Swarco, sono:
1. Gestione e monitoraggio del livello di occupazione dei mezzi:
- per garantire maggiore evidenza del livello di occupazione dei mezzi al conducente, rilevata attraverso sistemi automatici di conteggio;
- per offrire uno strumento integrato per la selezione del livello di occupazione da parte del conducente;
- per evidenziare il livello di occupazione dei mezzi all‘operatore di Centrale;
- per condividere le informazioni sul livello di occupazione dei mezzi con sistemi esterni.
2. Sistemi di conteggio passeggeri integrati con AVM o stand alone;
3. Rilevamento del livello di occupazione dei mezzi tramite Intelligenza Artificiale, basato sull‘analisi video (anche utilizzando le telecamere di videosorveglianza già presenti a bordo autobus);
4. Rilevamento della temperatura corporea degli utenti in ingresso sui mezzi e della presenza di dispositivi di protezione individuale, integrabili con sistemi di controllo accesso e con i sistemi di conteggio automatico;
5. Condivisione con i passeggeri a terra dello stato di occupazione dei bus, tramite la visualizzazione su indicatori di linea e destinazione e sulle paline elettroniche.

Il Board di SWARCO MIZAR afferma: “il nostro scopo in questo momento, oltre al miglioramento dell’efficienza e della qualità del servizio di trasporto pubblico, è quello di poter contribuire alla prevenzione della diffusione del contagio ed assicurare che tutti noi, i nostri amici ed i nostri familiari, possiamo usufruirne in piena sicurezza”.

S*GATE di Sinelec per gli operatori stradali

Per gli operatori stradali è di fondamentale importanza basarsi su sistemi di pedaggio che consentono rilevazioni estremamente efficaci e classificazioni accurate dei veicoli. È noto che le prestazioni dei sistemi free-flow tradizionali possono diminuire considerevolmente in caso di maltempo, scarsa illuminazione e traffico congestionato, richiedendo un elevato sforzo di back office per completare con successo il processo di elaborazione del pedaggio.
S*GATE è una soluzione di esazione pedaggio free-flow all’avanguardia, fortemente basata sull’intelligenza artificiale, sulle tecnologie di tracciamento 3D e di machine learning, per garantire il massimo livello di precisione nel rilevamento e nella classificazione dei veicoli in ogni condizione.
La portata innovativa di S*GATE deriva infatti dall’utilizzo combinato di AI e del tracciamento 3D dei veicoli, applicato all'analisi video real-time dei flussi, assicurando il rilevamento dell'impronta digitale (digital fingerprint) di ciascun transito. La partnership tra Sinelec e Sprinx Technologies, software company nel settore dei trasporti intelligenti, ha consentito alla soluzione di raggiungere altissimi livelli nell’estrapolazione delle informazioni: Renato Clerici, Presidente e CTO di Sprinx Technologies spiega che sfruttando l’intelligenza artificiale e algoritmi di deep learning, specificatamente addestrati per la rilevazione di veicoli in immagini termiche, è possibile individuare la posizione e la tipologia di oggetti presenti nel campo visivo delle telecamere. “Congiuntamente a questa fase di analisi video, sono state implementate tecniche di modellizzazione tridimensionale. Sulla base del posizionamento della telecamera rispetto al campo inquadrato, il sistema è in grado di ricostruire la traiettoria coperta dai veicoli, le loro dimensioni ed il volume” precisa.
L’impiego evoluto della tecnologia video analytics va a vantaggio sia delle prestazioni sia del Total Cost of Ownership in quanto permette di ridurre l’elettronica a livello di campo e di conseguenza i costi di fornitura, installazione e manutenzione.
Aperto all'integrazione con altri dispositivi, progettato senza sensori in-road ed in ottica di facile manutenibilità, il sistema si presta anche a semplice configurazione con funzionalità "plug & toll".
Un’installazione tipica è composta da una doppia telecamera termica, una doppia telecamera lettura targhe e un’antenna ETC per corsia, il tutto gestito dal controller di base portale, costituito da un cluster di server ad alte prestazioni.
Nel dettaglio, ecco le molteplici informazioni incorporate all’interno dell'impronta digitale del veicolo:
• forma, dimensioni e volume che compongono la classificazione volumetrica
• targa anteriore e posteriore
• produttore modello e colore
• tag EFC
L'impronta digitale è correlata alla traiettoria fisica seguita in corrispondenza del punto di rilevamento, alla precisa collocazione temporale (data e ora) e riferita ai dati di posizione GNSS, quindi trasferita con protocollo crittografato ad un “data lake” personalizzato per le successive fasi di elaborazione. L’algoritmo di correlazione dei dati che si occupa di costruire la transazione di pedaggio, anch’esso basato su modelli di machine learning ed intelligenza artificiale, raggiunge livelli di eccellenza riducendo al minimo le necessità di interventi di correzione a posteriori in backoffice.
Altro elemento innovativo di S*Gate è la grande flessibilità dei suoi componenti software, caratteristica che permette alla soluzione di adattarsi con estrema facilità e rapidità alle diverse configurazioni dei portali e dei sensori di acquisizione dati per rispondere in maniera ottimale alle esigenze del cliente. Pietro Contegno, Head of Tolling and Access Control di Sinelec, sottolinea come “l’architettura modulare del software, interamente basata su microservizi Docker, permette di modellare in maniera semplice ed efficace le funzionalità del sistema, garantendo performance sempre ottimali nella determinazione dei digital fingerprint e nella creazione delle transazioni di pedaggio”.
Le informazioni provenienti da ciascun controller vengono rappresentate tramite un’interfaccia web semplice ed intuitiva che consente di gestire agevolmente l’operatività quotidiana e la diagnostica, con riconfigurazione automatica di eventuali componenti sostituite. Essendo un'applicazione web con architettura responsiva, è possibile accedervi ovunque e con qualsiasi tipo di dispositivo.
La stessa interfaccia viene adottata per il Toll Collection System Host, in cui avvengono i principali processi di elaborazione dei pedaggi: dall'acquisizione dati per il controllo delle transazioni, al loro scambio con back-end commerciali o interfacce esterne, fino alla revisione e alla riconciliazione finanziaria delle transazioni stesse.
Tutti i dati raccolti sono privacy-safe e trattati con il massimo grado di sicurezza: resi anonimi alla fonte dai controller locali, trasmessi all'host attraverso interfacce sicure ed archiviati in strutture dati rinforzate opportunamente strutturate per preservarne l'integrità.
S*GATE, infine, mette a disposizione un tool di reportistica completo, comprensivo di un ampio set di KPI presentati all’operatore tramite una dashboard chiara e al contempo dettagliata, per un monitoraggio costante della performance dell’intero processo. I report potranno essere organizzati sulla base delle specifiche esigenze, secondo l’imprinting di immediatezza e semplicità di utilizzo che caratterizza tutto il sistema, la cui complessità viene celata da un front-end decisamente user-friendly.

Per ulteriori informazioni: info@sinelec.it

 

Il plug-in della telecamera Tattile Vega consente l'integrazione in Milestone XProtect Smart Client

Per soddisfare le sempre più articolate esigenze odierne nel monitoraggio del traffico, nella gestione dei pedaggi e degli incidenti stradali, i moderni sistemi di traffico intelligente (ITS) richiedono sia un potente hardware con sistemi di telecamere in grado di funzionare in qualsiasi condizione esterna, sia una soluzione software ad alte prestazioni per analizzare la mole di dati inviati dalle telecamere. I sistemi di gestione video (VMS), grazie alla loro flessibilità e alla capacità di aggiungere funzionalità, sono diventati la scelta software preferita dagli operatori ITS per gestire i dati e gli eventi. Combinando i migliori hardware e software per le applicazioni ITS, Tattile, ha finalizzato lo sviluppo di un software per integrare nativamente le sue telecamere Tattile Vega con l’XProtect Smart Client di Milestone. Il Tattile - XProtect Integration Plugin è un plugin sviluppato per integrare le telecamere Tattile VEGA ANPR in Milestone XProtect, consentendo agli operatori ITS di incorporare facilmente un qualsiasi numero di telecamere VEGA per comunicare automaticamente con il sistema di gestione video di Milestone.

Il plug-in Tattile Vega per Milestone XProtect Smart Client è certificato da Milestone ed è il risultato dell’unione delle forze di due marchi leader nel settore ITS. Esso consente agli utenti di attingere alle molteplici funzionalità che vengono messe a disposizione dalle telecamere Tattile VEGA. Non solo ricevono e raccolgono tutti gli eventi dalle telecamere di Tattile, ma gestiscono anche elenchi di targhe caricati in precedenza, ad esempio da trasgressori e generano allarmi; opzioni di filtro su eventi e diagnostica. Al di là delle precise funzioni di lettura automatica delle targhe, possono essere impostati dei filtri nel VMS sull'analisi degli eventi della telecamera Tattile per data/ora dell'evento; eventi della telecamera singola/multipla; classe di veicolo, marchio, colore e anche il modello del veicolo; così come regione, paese e colore della targa.
Inoltre, i dati generati dalle telecamere Tattile sono disponibili nel Milestone VMS per qualsiasi analisi on demand. Le sequenze video possono essere riviste e tutte le registrazioni vengono memorizzate. Il plug-in Tattile Vega per Milestone XProtect Smart Client può essere richiesto in Milestone Marketplace o tramite la rete vendita Tattile.

Per maggiori informazioni e contatti:
Fabio Boiani - South Europe Regional Manager
f.boiani@tattile.com
visita www.tattile.com
Dai nostri associati
5T: ecco i dati sulla mobilità a Torino nei primi giorni della fase 2
Grazie ai dati raccolti ed elaborati dalla Centrale della Mobilità, gestita da 5T, socio ordinario di TTS Italia, per conto del Comune di Torino, è possibile delineare un quadro generale sull’andamento della mobilità a Torino rilevata nei primi 3 giorni della Fase 2, da lunedì 4 maggio a mercoledì 7 maggio 2020.
I dati sono stati confrontati con i giorni corrispondenti della settimana precedente (periodo di blocco in cui erano vigenti le misure restrittive sugli spostamenti) e con quelli del mese di maggio 2019 (6-8 maggio 2019, considerato come periodo “normale” e omogeneo).
Per quanto riguarda il traffico, i flussi registrati dalla rete di sensori dislocati su tutto il territorio urbano sono stati inferiori del 36% rispetto a quelli rilevati nel 2019. Se si analizzano gli orari di punta, nelle due fasce di punta (7.00-9.00 e 17-19.00), la diminuzione è stata del 50%. Rispetto invece alla settimana precedente di “lockdown”, il traffico è aumentato del 35% con un picco del 39% nell’ora di punta mattutina e del 68% in quella serale.
Molto interessanti i dati sui flussi ciclistici, misurati sugli assi ciclabili di Corso Francia, Via Bertola, Corso Castelfidardo, Via Nizza e Lungo Dora Siena, grazie ai sensori del progetto Handshake della Città di Torino e 5T. Nei primi 3 giorni della Fase 2, si sono infatti registrati un totale di circa 18.000 passaggi contro i 4.000 della settimana precedente. I flussi ciclistici rilevati in questi giorni non raggiungono i livelli del 2019, rimanendo ancora inferiori del 52% ma sicuramente registrano un significativo balzo in avanti rispetto alla settimana scorsa con un aumento del 335% e con picchi notevoli nelle ore di punta del mattino (+478%) e della sera (+460%). Dati non trascurabili se si pensa che alcune piste ciclabili esaminate sono collegate ai principali poli universitari della città, in questo momento ancora chiuse e non frequentate dai propri studenti.
Rimangono ancora negativi i transiti all’interno della ZTL Centrale: -60% rispetto agli stessi giorni nel 2019. Mentre aumentano del 47% rispetto alla settimana scorsa.
Infine, un ultimo dato sull’occupazione dei 34 parcheggi in struttura dislocati in città: rispetto al 2019, l’occupazione media si è ridotta del 42% mentre non si sono registrati cambiamenti significativi rispetto alla scorsa settimana (-2%).
Fonte: 5T
algoWatt: trasporti pubblici sicuri nella Fase 2 con nuove soluzioni per la emobility as-a-service
algoWatt, greentech solutions company quotata sul mercato telematico azionario (MTA) di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia, ha dato il via alla commercializzazione di tre soluzioni per la gestione dei flussi su linee urbane di trasporto pubblico, partendo dalla propria piattaforma proprietaria eMaaS. La gestione del trasporto pubblico e delle modalità di spostamento in sicurezza durante la Fase 2 della pandemia da COVID-19 è una delle emergenze più rilevanti del nostro Paese. algoWatt ha elaborato una serie di soluzioni per rispondere all’esigenza di gestire le prossime evoluzioni della mobilità nel rispetto delle normative e delle direttive che verranno emanate. In particolare, algoWatt ha messo in campo tre diverse soluzioni che possono essere utilizzate singolarmente oppure confluire nella piattaforma di Hybrid Local Public Transport (H-LPT).
Nel dettaglio:
eMaaS – Urban Safety Bus. L’obiettivo di questa soluzione è quello di consentire all’utente di scegliere il bus meno affollato per spostarsi. algoWatt propone una app che rappresenta la soluzione destinata all’utenza, per:
• Pre-trip: conoscere gli indici di flusso per linee di trasporto per pianificare nell’arco della giornata i momenti migliori per prendere il mezzo pubblico. Sulla base della scelta del colore della fascia oraria prescelta vengono mostrate le funzioni informative dello stato di “occupazione” del mezzo.
• On-trip: l’app fornisce informazioni riferite allo stato di presenza di viaggiatori all’interno dei mezzi fornendo in tempo reale un quadro dei posti disponibili
• Il sistema raccoglie e integra i dati di posizione del mezzo e il numero di presenze sul mezzo alla fermata precedente (contando entrate e uscite se attivo il sistema contapasseggeri).
• Trasmette tramite l’app i dati all’utente alla fermata che può valutare il grado di capienza dei mezzi (Counter) che dovranno percorrere quella tratta nella prossima mezz’ora (AVM).
• L’app fornisce informazioni grafiche su disponibilità di posti (red, orange, green light) e numero di posti disponibili.
• Sistema contapasseggeri per gestire con precisione il numero di posti occupati real time
• Algoritmi di Deep learning per “allenarsi” a valutare il grado di affollamento alle fermate e gestire le linee di maggior affluenza
• Interazione basata su dati statistici su “nodi” principali / entrata e uscite dal mezzo in un range temporale
• L’algoritmo impara e autoapprende sulla base di dati che man mano riceve a dare una stima sempre più corretta.
eMaaS – Demand Responsive Transport. L’Obiettivo è quello di garantire il distanziamento dei posti e la prenotazione del mezzo per raggiungere la soddisfazione e sicurezza dell’utente. algoWatt propone una soluzione che consente:
• Potenziamento dei servizi a chiamata, attraverso il software eMaaS PersonalBus®;
• Il prodotto permette di: limitare il numero dei posti sui mezzi, prenotare il posto a sedere e gestire gli estemporanei
• Add-on PersonalBus per la prenotazione del posto via APP e/o attraverso call-center ed emissione del biglietto elettronico
• Sostituzione di linee fisse con percorsi flessibili o aggiunta di veicoli adibiti al servizio di trasporto flessibile, in parallelo al servizio di linea
• Gestione alternativa delle corse attraverso l’algoritmo Linea Fissa a Deviazione (LFD) con importazione GTFS
eMaaS – Hybrid Local Public Transport. L’obiettivo di quest’ultima soluzione è quello di offrire una piattaforma completa per la sicurezza delle persone e la gestione efficiente del trasporto pubblico locale. algoWatt ha predisposto una integrazione delle due precedenti soluzioni, Urban Safety Bus e Demand Responsive Transport, che confluiscono sulla piattaforma Hybrid Local Public Transport, così da rendere possibile il duplice soddisfacimento delle esigenze dei gestori delle linee di trasporto e degli utenti. In particolare, attraverso la piattaforma è possibile:
• Prenotazione di linee fisse (in sostituzione o in aggiunta alle linee urbane)
• App Android/IOS (preferibile da utenza più giovane)
• Call-center (preferibile da utenza di età avanzata)
• Emissione Biglietto Elettronico/QRCode oppure codice prenotazione
• Numeri di posti disponibili sul mezzo forniti all’utente per mezzo di:
• Applicazione mobile
• Palina elettronica di fermata
• Stato di “occupazione” garantita dal sistema contapasseggeri o dalla sola gestione delle prenotazioni (solo nel caso in cui non sono previsti estemporanei, ovvero utenti non prenotati).
• Gestione smart delle corse attraverso importazione del GTFS statico (e/o dinamico).
• Nessuna importazione cartografica o sistema complesso.
• Controllo delle salite e discese grazie a:
• App controllore (smartphone/tablet) per visualizzare, in tempo reale, i prenotati, far rispettare le salite/discese e smarcare le prenotazioni, oppure
• Se previsti, tornelli a bordo per garantire la salita/discesa ai possessori di biglietto elettronico o di prenotazione elettronica (App eMaaS), oppure
• Dispositivo di bordo (tablet/smartphone) per l’autista, per gestire la corsa e le operazioni utente
La piattaforma consente, da un lato, la soddisfazione utente (nessuna attesa e sicurezza del posto prenotato) e, dall’altro la soddisfazione azienda (ottimizzazione flotta, distanziamento posti, minimizzazione code alla fermata, continuità di servizio).
Per informazioni commerciale@algowatt.com
Fonte: algoWatt
Fit Consulting: un ciclo di webinar per condividere analisi e studi strategici
Fit Consulting, socio ordinario di TTS Italia, ha organizzato un ciclo di webinar settimanali accessibili gratuitamente per fornire il proprio contributo attraverso la condivisione di analisi e studi su temi di interesse strategico.
Il ciclo di Webinar è partito il 15 maggio con un primo appuntamento sulle opportunità offerte dalla crescita del canale e-commerce. Il secondo appuntamento tratterà il futuro della mobilità delle persone e in particolare l’impatto sul settore automotive, a seguire Fit Consulting approfondirà un terzo tema relativo agli strumenti per gestire la domanda di logistica internazionale post COVID-19 e le opportunità del mercato.
Nell’ottica di fornire un servizio utile agli operatori del settore, Fit Consulting si rende poi disponibile ad approfondire argomenti segnalati on demand. Per chiedere l’inserimento di temi specifici nel programma basta inviare una e-mail all’indirizzo info@fitconsulting.it con oggetto Formazione.
Per la registrazione, clicca qui
Fonte: FIT
OCTO per la “Nuova Normalità”: Soluzioni IoT per proteggere consumatori e forza lavoro
OCTO, leader di mercato nella fornitura di soluzioni tecnologiche intelligenti, e socio ordinario di TTS Italia, trasforma attraverso analisi avanzate il suo set di Big Data IoT in intelligenza fruibile per una qualità di vita migliore in un mondo connesso.
OCTO annuncia il lancio di due soluzioni progettate per supportare le aziende a ritornare alle loro attività nella transizione verso la “Nuova Normalità” nata in seguito alla pandemia da COVID-19. Queste soluzioni innovative incoraggiano il distanziamento sociale e contribuiscono alla sanificazione dei veicoli. All’avanguardia nei principi di progettazione che li sottendono, i prodotti sviluppati da OCTO sono facili da utilizzare e gestire pur essendo altamente efficaci. Aiutano a proteggere gli individui e i dipendenti nonché a sostenere i clienti e a favorire livelli elevati di fiducia.
OCTO AroundMe si basa sulla collaudata tecnologia SmartTag di OCTO che utilizza gli ultimi standard Bluetooth, la piattaforma cloud IoT di OCTO e un’applicazione compatibile con smartphone iOS e Android. OCTO AroundMe consente una facile gestione del distanziamento sociale in spazi sia pubblici sia privati, come negozi, edifici o uffici. Lo SmartTag tascabile, portato da visitatori o dipendenti, monitora continuamente la vicinanza di un individuo, in questo caso e secondo le linee guida di riferimento è impostata su due metri. Se due persone dovessero inavvertitamente avere una distanza inferiore l’una dall’altra, un segnale acustico avviserebbe loro di ripristinare la distanza di sicurezza. L’evento verrebbe inoltre acquisito in forma anonima e archiviato sul cloud per essere segnalato e analizzato, al fine di comprendere meglio gli eventi e mitigare i rischi futuri. Per limitare ulteriormente il rischio, l’utilizzo di OCTO AroundMe in ambienti chiusi, consente anche una verifica semplice ed efficace del pubblico presente e la gestione della capienza massima, in quanto memorizza tutte le informazioni di entrata e uscita.
OCTO PurePlace utilizza la nano tecnologia originariamente sviluppata dalla National Aeronautics and Space Administration (NASA), che elimina, tramite un sanificatore, virus, batteri, funghi, nonché odori e composti organici volatili nell’aria e sulle superfici. Si tratta di una soluzione non invasiva, sicura per le persone e per tutti i materiali comunemente trovati all’interno del veicolo. Oltre al dispositivo OCTO Purifier, la soluzione OCTO PurePlace è costituita da un dispositivo telematico di bordo (OCTO Smartdiag o OCTO Supereasy) e da un’applicazione compatibile con smartphone iOS e Android.
OCTO PurePlace è stato progettato per proteggere conducenti e passeggeri delle flotte aziendali, flotte di noleggio, operatori di car sharing, taxi e veicoli privati. Permette una facile ed efficace sanificazione dei veicoli durante il viaggio tramite un’auto-attivazione intermittente e, alla fine di ogni percorso, attraverso un ciclo di sanificazione completo. Per garantire un’assoluta sicurezza, prima di entrare nel veicolo, sia il conducente sia il passeggero possono essere informati sullo stato di sanificazione tramite l’App. L’operatore di car sharing o il Fleet Manager, se la sanificazione non fosse completa, potrà predisporre il temporaneo fermo del veicolo.
Per maggiori dettagli sulle soluzioni, clicca qui
Fonte: Octo Telematics
Scania: i target per il clima approvati dall’iniziativa Science Based Targets
Scania, socio ordinario di TTS Italia, per prima tra i maggiori costruttori di veicoli industriali pesanti, ha ottenuto la validazione ufficiale dei propri target climatici dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi). L’azienda si impegna a raggiungere gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi per limitare il riscaldamento a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali.
Scania diminuirà le emissioni di CO2 provenienti dalle proprie operazioni del 50% entro il 2025 e, al tempo stesso, ridurrà del 20% le emissioni generate dai propri prodotti.
“Dato che oltre il 90% delle emissioni di CO2 generate nel nostro business si verifica dopo che i prodotti sono usciti dai nostri stabilimenti, è di fondamentale importanza considerare anche queste emissioni. Non possiamo limitare il nostro impegno a ridurre esclusivamente quelle generate direttamente dalle nostre attività. Ecco perché abbiamo intenzione di lavorare in stretta collaborazione con i nostri clienti, così da poter ridurre l’impatto climatico dei loro veicoli, autobus e motori”, ha evidenziato Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania.
L’approvazione da parte dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi) attesta che gli obiettivi fissati da Scania sono in linea con il rigoroso percorso di decarbonizzazione delineato ad oggi – 1.5°C per gli Scope 1 e 2. Gli obiettivi che Scania ha fissato includono sia le emissioni dirette che indirette derivanti dalle proprie operazioni (Scope 1 e 2), e al tempo stesso le emissioni generate dall’utilizzo dei propri mezzi (Scope 3).
“Vogliamo congratularci con Scania per l’impegno nel mettere in atto delle azioni urgenti per affrontare la crisi climatica”, ha evidenziato Alexander Farsan, Global Lead per Science Based Targets di WWF, uno dei partner dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi). “Scania è il primo costruttore di veicoli industriali pesanti a fissare l’obiettivo ambizioso di 1,5°C attraverso l’iniziativa Science Based Targets. L’azienda si impegna a ridurre, non solo le emissioni derivanti dalle proprie operazioni, ma anche quelle generate dall’utilizzo dei propri veicoli”.
“La scienza oggi è chiara sul fatto che il futuro della Terra dipenda dal successo nel mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale ben al di sotto di 2°C, il che significa dimezzare le emissioni ogni decennio. Gli obiettivi basati sulla scienza sono fondamentali a questo scopo. Il trasporto pesante è la spina dorsale della nostra società. L’impegno di Scania nel fissare obiettivi per il clima basati sulla scienza, attraverso tutta la sua catena del valore, non solo contribuirà a ridurre i rischi sul fronte climatico ma darà un forte segnale all’economia mettendo in evidenza che la decarbonizzazione è reale, attuale e rappresenta un investimento importante sulla competitività futura”, ha evidenziato Johan Rockström, Professore in Scienza del sistema terrestre e direttore dell’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam in Germania.
Nel corso degli anni Scania ha ridotto in maniera significativa le emissioni di CO2 provenienti dalle proprie operazioni, dai propri trasporti e dalla logistica. L’azienda si è impegnata inoltre nel minimizzare le emissioni provenienti dai propri prodotti attraverso una maggiore efficienza in termini di consumi di carburante. Da oltre 25 anni, offre la più ampia gamma di soluzioni a carburanti alternativi disponibile sul mercato.
A settembre 2019, Scania ha annunciato la volontà di fissare target basati sulla scienza; la loro approvazione rappresenta un importante traguardo nella transizione verso un trasporto libero dai combustibili fossili.
“Indipendentemente dal fatto che, al momento, stiamo vivendo una situazione di emergenza, non scenderemo a compromessi sul fronte della sostenibilità. Guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile è un obiettivo chiave per Scania. Continueremo ad essere altamente impegnati su questo fronte”, afferma Henriksson.
Fonte: Scania
Studio Geotab sull’impatto dell’elettrificazione sulle emissioni inquinanti: circa 40 tonnellate di CO2 in meno per ogni auto sostituita in Italia
Il miglioramento della qualità dell’aria rappresenta una leva chiave nel preservare la salute delle persone e nel combattere i cambiamenti climatici: infatti, alla luce dei livelli elevati di emissioni di gas serra prodotti dal settore dei trasporti – che secondo l’Agenzia Ambientale Europea nel 2017 rappresentavano ben il 27% delle emissioni totali di CO2 del Vecchio Continente – lo sviluppo di una strategia a lungo termine di elettrificazione delle flotte e il ricorso a batterie di nuova generazione sono indispensabili per avere un impatto su larga scala e ottemperare a quanto previsto per la decarbonizzazione dei trasporti, ovvero un abbattimento delle emissioni di CO2 nell’Unione Europea dell’85% rispetto ai livelli del 2014 entro il 2050. Per sensibilizzare gli utenti sul potenziale impatto ambientale ed economico dell’elettrificazione dei parchi auto, Geotab – leader globale in ambito IoT, veicoli connessi ed elettrici e socio ordinario di TTS Italia – ha condotto uno studio volto a stimare l’impatto della transizione all’elettrico sulle emissioni inquinanti, prendendo in esame dati provenienti dai propri veicoli connessi in tutto il mondo, compresa l’Italia. Le principali evidenze dell’analisi Attraverso l’elaborazione dei Big Data relativi a un periodo di 18 mesi, il team di data scientist Geotab ha studiato i propri dati a livello globale e calcolato i chilometri percorsi quotidianamente da ogni auto, confrontando la cifra con le specifiche degli attuali modelli di veicoli elettrici disponibili nel mondo. Il risultato di tale analisi ha permesso di stabilire che quasi l’8% dei veicoli a combustibile fossile potrebbe essere attualmente sostituito da una versione elettrica con un notevole risparmio sui costi. In particolare, se questi veicoli avessero una durata di 200.000 km o 7 anni, nella maggior parte dei casi, il passaggio a un veicolo elettrico comporterebbe risparmi tra 9.000 e 18.000 euro per mezzo. Inoltre, considerando che la combustione di un litro di benzina produce circa 2,3 kg di CO2, lo studio ha poi ipotizzato l’impatto in termini di riduzione di CO2 che si potrebbe raggiungere con l’elettrificazione in ogni Paese preso in esame: se questo venisse messo in pratica in Italia, ad esempio, si arriverebbe a tagliare in media quasi 40 tonnellate di CO2 per veicolo sostituito, poco meno della media globale stimata (40 tonnellate di CO2 per veicolo) e dei dati relativi alla città di Roma, dove si supererebbero le 40 tonnellate di CO2 risparmiate per veicolo. Ancora più importanti potrebbero essere i risultati di un simile approccio in Canada e Stati Uniti, dove si arriverebbe a ridurre più di 50 tonnellate di anidride carbonica a veicolo con la transizione all’elettrico.
L’analisi rappresenta una versione su larga scala di una delle ultime soluzioni disponibili per i clienti Geotab: Go Electric EVSA (Electric Vehicle Suitability Assessment). Questo strumento, infatti, tiene conto degli attuali profili di guida che caratterizzano la flotta aziendale per fornire analisi accurate e suggerimenti chiave per le organizzazioni che stanno valutando l’introduzione di veicoli elettrici nel proprio parco auto. Attraverso l’esame accurato dei dati raccolti dalla flotta, Go Electric offre anche informazioni relative al potenziale contributo nella riduzione delle emissioni di CO2 che deriva dalla sostituzione del mezzo. “Lo sviluppo di un ecosistema di mobilità sostenibile rappresenta un elemento imprescindibile per disegnare le città e il pianeta del futuro. Le attuali sfide ambientali sono enormi, ma non più trascurabili, e organizzazioni e privati possono tutti contribuire a indirizzarle attraverso scelte e abitudini più consapevoli e smart,” ha affermato Fabio Saiu, Leasing and Renting European Director di Geotab. “Anche le aziende e i fleet manager giocano quindi un ruolo attivo in questo cambiamento. Grazie alla visione privilegiata sui trend e sul mercato che i dati provenienti dagli oltre 2 milioni di veicoli connessi che conta Geotab, abbiamo condotto questo studio per fornire ulteriori elementi di valutazione sul potenziale impatto ambientale ed economico della mobilità elettrica. Da sempre, attraverso la nostra tecnologia innovativa, ci posizioniamo a fianco delle aziende come facilitatore di questa transizione e partner indispensabile per pianificare e attuare la strategia più efficace per soddisfare le specifiche esigenze di ogni flotta.”
Fonte: Geotab
Targa Telematics nomina Roberto Moneda Corporate Fleet Director per l’Europa e potenzia la sede di Londra
Targa Telematics, tech company che sviluppa soluzioni nel campo della telematica, della smart mobility e dell’IoT per aziende e organizzazioni, e socio fondatore di TTS Italia, ha nominato Roberto Moneda Corporate Fleet Director per l’Europa.
Giornalista professionista, laureato in Filosofia con un Master in Marketing e Comunicazione, Roberto Moneda vanta un’esperienza ventennale nel campo delle vendite e del marketing in aziende del settore ICT come Pioneer e Sony. Tra il 2011 e il 2020, Moneda ha ricoperto diversi incarichi manageriali in aziende multinazionali, occupandosi della gestione delle flotte aziendali.
“Sono particolarmente entusiasta dell’incarico che mi è stato offerto” ha commentato il nuovo Corporate Fleet Director per l’Europa di Targa Telematics, Roberto Moneda. “Targa Telematics è una società in forte crescita e con soluzioni di telematica e smart mobility che un mercato come quello Europeo è pronto ad accogliere. Il mio compito sarà quello di guidare lo sviluppo del business di Targa Telematics in Europa e di far conoscere e apprezzare sempre di più le sue innovative soluzioni”.
Alberto Falcione, Vicepresidente Vendite di Targa Telematics, afferma: “Diamo con piacere il benvenuto a Roberto nel nostro team internazionale. Riteniamo che la sua conoscenza del settore e le precedenti esperienze in società multinazionali sapranno imprimere la giusta accelerata alla crescita di Targa Telematics in Europa, in particolare nei mercati del Regno Unito e della Francia, dove la nostra società è già presente e intende sviluppare ulteriormente il proprio business”.
Con particolare riferimento al Regno Unito, contestualmente alla nomina di Moneda Targa Telematics ha deciso di ampliare il proprio organico dell’ufficio di Londra, operativo dalla fine dello scorso anno, con l’ingresso di due nuovi manager dedicati alle attività after sales. In Europa, tra gli obiettivi di crescita di Targa Telematics vi è anche l’apertura, entro l’anno, di un ufficio in Spagna, altro mercato ritenuto ad alto potenziale di sviluppo e che per questo la società intende presidiare con una presenza diretta.
Fonte: Targa Telematics
Le nostre attività
A giugno il 3° Congresso ITS Iberoamericano: TTS Italia tra i protagonisti
Dall’1 al 3 giugno si svolgerà, con modalità online, il III Congresso ITS Iberoamericano, patrocinato, tra gli altri, anche da TTS Italia.
Si parlerà di:
– ITS per il trasporto pubblico
– Smart Cities
– ITS per la gestione delle aree di parcheggio
– Gestione del traffico extra-urbano
– ITS per i tunnel
– ITS per le autostrade
– Veicoli connessi e intelligenti
– MaaS
– ITS per l’ambiente (controllo delle emissioni)
– ITS per la logistica
– Big Data e mobilità
– Soluzioni ITS per il COVID-19
TTS Italia sarà presente con un messaggio dalla Presidente, Rossella Panero.
Per maggiori dettagli sull’evento e sul programma, clicca qui
Per la registrazione, clicca qui
Le lezioni apprese nei giorni del Covid19 nei trasporti: l’intervista della Presidente di TTS Italia
Quali sono stati gli impatti sulla mobilità pubblica e privata nel periodo dell’emergenza Covid19, cosa aspettarsi nella fase di ripartenza e quali lezioni abbiamo appreso da questa situazione? Quali sono le opportunità che si aprono oggi per gli operatori della mobilità, con quali resistenze e retaggi del passato dovremo ancora fare i conti?
La Presidente di TTS Italia, Rossella Panero, nonché Direttore 5T – Services and innovation for mobility, ne ha parlato con The Innovation Group.
Leggi l’intervista qui
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Bari: si a sharing di monopattini e segway elettrici per accelerare la mobilità del futuro
La giunta comunale di Bari, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Giuseppe Galasso, ha approvato le linee di indirizzo utili per individuare gli operatori interessati all’esercizio dei servizi di mobilità in sharing a “flusso libero” (free-floating), in regime di libera concorrenza, per monopattini e segway a trazione elettrica. Contemporaneamente, la giunta ha esteso i termini di validità della sperimentazione della micromobilità elettrica (avviata con delibera di giunta comunale il 20/09/2019) fino al 27 luglio 2022.
Con questo nuovo atto di indirizzo, cui seguirà la pubblicazione di un avviso, il Comune di Bari si propone di assicurare a tutti i cittadini la possibilità di spostarsi in modo sicuro, efficiente e compatibile con l’ambiente, utilizzando tutti i modi di trasporto disponibili, preferendo il TPL e la mobilità sostenibile.
Sul fronte della micromobilità elettrica, il Comune di Bari lo scorso anno ha avviato una prima sperimentazione individuando un piano di viabilità propedeutico alla circolazione di mezzi di mobilità individuale a trazione elettrica (monopattini / segway). Questa strategia si è ora inserita in un progetto più ampio cui l’amministrazione sta lavorando già da tempo per la cosiddetta “Fase 2”, nella quale si sta assistendo a una profonda modifica degli stili di vita dei cittadini e dell’organizzazione della città, in relazione alle misure di distanziamento e alle precauzioni necessarie per il contenimento della diffusione del Covid-19. Nello specifico, per quanto riguarda gli aspetti legati alla mobilità, alla luce delle misure stabilite a livello nazionale in tema di distanziamento sociale e utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, si rende necessario ripensare la mobilità ridefinendo l’uso delle strade e degli spazi pubblici, aumentando gli spostamenti di superficie non inquinanti (a piedi, in bici, mobilità leggera) e promuovendo l’uso di biciclette e dispositivi di micromobilità.
Per questo il Comune ha deciso di individuare, al massimo, cinque soggetti interessati a svolgere in via sperimentale, servizi di mobilità in sharing a flusso libero con monopattini e/o segway a propulsione prevalentemente elettrica ammessi all’uso sperimentale sul territorio cittadino.
L’avviso pubblico resterà aperto sino al raggiungimento della soglia del limite massimo di 1.500 dispositivi elettrici complessivi sul territorio comunale. I soggetti interessati potranno presentare proposte che prevedono una flotta composta da un minimo di 150 dispositivi fino 500, che dovranno essere messi in esercizio entro 45 giorni dall’accettazione della manifestazione di interesse da parte dell’amministrazione comunale.
Tale numero potrà essere incrementato su richiesta dell’amministrazione ove pervenga un maggior numero di richieste da parte degli operatori interessati ovvero all’esito del monitoraggio dei report data delle attività di sharing già autorizzate.
Le manifestazioni di interesse pervenute saranno valutate da una commissione, appositamente costituita, che verificherà i requisiti al fine dell’ammissibilità della manifestazione stessa autorizzando ogni operatore, nei limiti sopra indicati, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino al raggiungimento del valore massimo di 1.500 dispositivi complessivamente assegnabili.
La flotta dei dispositivi per la micromobilità elettrica deve essere composta da mezzi completamente elettrici. Sono autorizzabili flotte anche disomogenee di dispositivi composte esclusivamente dalle seguenti tipologie: segway e monopattino di cui al D.M. 229/2019 del 04/06/2019.
I dispositivi devono essere elettrici e omologati e risultare idonei alla circolazione su strada nel rispetto del Codice della Strada. Il sistema di bloccaggio/sbloccaggio dei dispositivi elettrici deve essere attivabile da remoto tramite applicazione per smartphone e concepito in maniera tale che i dispositivi possano essere parcheggiati senza essere legati a un supporto. Il sistema di gestione dei mezzi in sharing deve essere completamente automatizzato per l’utente, che deve poter visualizzare dispositivi disponibili, prenotarli, sbloccarli a inizio utilizzo e bloccarli al termine, pagare, segnalare guasti, malfunzionamenti o comportamentiscorretti da parte di altri utenti, il tutto tramite un’apposita applicazione per smartphone oltre a garantire l’informazione all’utenza in merito alle aree e percorsi nei quali è consentita la circolazione dei mezzi e in merito all’ubicazione delle aree nelle quali è consentita la sosta dei dispositivi; l’impossibilità di apertura e chiusura del noleggio e, conseguentemente, di effettuare la sosta dei dispositivi nelle aree interdette.
Il sistema di pagamento elettronico deve essere sicuro e identificabile. Il numero di dispositivi elettrici effettivamente disponibili all’utenza non dovrà mai essere inferiore al 90% della flotta dichiarata in sede di manifestazione di interesse, nonché autorizzata dall’amministrazione e il servizio dovrà essere disponibile sul territorio secondo lo schema a flusso libero, con distribuzione libera sul territorio dei veicoli ed utilizzo secondo la modalità “one way” (ovvero la possibilità di rilasciare il dispositivo elettrico in un punto diverso da quello di prelievo).
La manifestazione di interesse dovrà chiaramente individuare l’estensione dell’area o delle aree nelle quali sarà operativo il servizio di sharing e dovrà prevedere una tariffazione unica all’interno delle stesse. L’utente dovrà poter utilizzare il mezzo senza alcun limite temporale e di percorrenza e dovrà essere comunque garantita la possibilità di contattare un operatore tutti i giorni lavorativi per un intervallo orario non inferiore a 8ore. I veicoli devono essere riconoscibili mediante il logo della società esercente il servizio e almeno un logo fornito dal Comune di Bari.
Gli operatori di servizi in sharing dovranno attivare obbligatoriamente un’adeguata azione di informazione nei confronti degli utilizzatori circa le regole di utilizzo, fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, al rispetto dei pedoni e degli altri utenti della strada, alla velocità e alle modalità consentite di sosta. I gestori del servizio, con cadenza annuale e secondo criteri concordati con l’amministrazione, devono effettuare un’indagine di customer satisfaction il cui risultato deve essere comunicato secondo le modalità definite dall’amministrazione. Gli operatori di servizi di mobilità in sharing dovranno garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi ed acconsentire a controlli periodici a campione da parte del Comune di Bari anche tramite soggetti terzi e secondo le modalità dallo stesso definite. In relazione all’esito di tali controlli e previa comunicazione scritta del Comune, i gestori del servizio devono versare un contributo annuo minimo di 3 euro per ogni dispositivo autorizzato, in considerazione delle attività connesse da espletarsi a cura dell’amministrazione.
La sosta dei mezzi in sharing deve rispettare le norme del codice della strada nonché dei regolamenti di attuazione, delle ordinanze viabili e quanto indicato nella deliberazione della giunta comunale e sarà consentita solo nelle aree destinate a parcheggio di cicli/motocicli. L’amministrazione, al fine di favorire l’utilizzo e la diffusione dei sistemi di micromobilità elettrica, si riserva eventualmente di individuare apposite aree da destinare in via esclusiva alla sosta dei dispositivi di micro mobilità elettrica sul suolo pubblico, anche al di fuori della carreggiata stradale, delimitate fisicamente o attraverso sistemi di georeferenziazione. I gestori autorizzati al servizio introdurranno agevolazioni per gli utilizzatori che, in fase di presa e consegna dei dispositivi, utilizzino tali aree, ove costituite.
Fonte: Ferpress
Mobilità ciclabile: in Emilia Romagna oltre 3 milioni di euro per sostenerla nei comuni firmatari del Piano aria integrato regionale
L’Emilia-Romagna si prepara alla fase 3 mettendo a disposizione, per i 30 comuni firmatari del Piano aria integrato regionale (Pair), 3,3 milioni di euro di risorse regionali per incentivare, con interventi strutturali, l’uso della bicicletta nelle città e allargare – fino ai Comuni con meno di 50mila abitanti – la platea dei beneficiari di contributi statali per le due ruote, indicati nel Decreto Rilancio del Governo.
Finanziamenti fino al 70% per interventi strutturali per realizzare corsie riservate al trasporto pubblico locale e per realizzare piste ciclabili, installare rastrelliere ed evitare furti durante la sosta e altre misure per rendere agevole muoversi sulle due ruote in città.
E poi rimborsi fino al 60% del costo sostenuto per l’acquisto di bici e altri veicoli elettrici per i cittadini dei Comuni firmatari del Pair esclusi dal ‘bonus statale’.
E, ancora, incentivi chilometrici fino a un massimo di 50 euro al mese, ai lavoratori che scelgono le due ruote per andare in azienda. Ancora: fino a 300 euro agli abbonati ferroviari per comprare la bici pieghevole.
Tre le direttrici di intervento per disincentivare l’uso delle auto private e aumentare il numero di biciclette sulle strade nei 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale.
La prima linea di investimento, con una dotazione di 1,5 milioni di euro, finanzia interventi strutturali. Corsie riservate di nuova generazione previste nel decreto ministeriale, opere per moderare la velocità e per facilitare la circolazione delle due ruote, rastrelliere per l’ancoraggio sicuro delle biciclette.
Inoltre, e solo per i comuni con popolazione inferiore ai 50mila abitanti che non fanno parte dell’area metropolitana di Bologna (per i quali ci sarà il contributo statale), incentivi per l’acquisto di biciclette, segway, monopattini elettrici, che copriranno fino al 60% del costo del mezzo.
La seconda linea di finanziamenti della Regione, con una dotazione di altri 1,5 milioni di euro, prevede – ed è la prima volta – incentivi chilometrici per gli spostamenti, riduzioni del costo del bike sharing e del deposito nelle velostazioni dedicate agli scambi intermodali, per i dipendenti delle aziende.
Infine, la terza linea d’azione, con 300mila euro, è destinata agli abbonati ferroviari perl’acquisto di bici pieghevoli utilizzate per gli spostamenti iniziali e finali da e per il posto auto o bus (si ricorda che in tale caso non si paga il biglietto a bordo come previsto per una bici tradizionale, quindi un incentivo per i pendolari).
Gli investimenti dei Comuni – che dovranno sottoscrivere un protocollo con la Regione – sono finanziati nella misura massima del 70% rispetto ai costi di realizzazione di percorsi ciclabili, interventi di moderazione del traffico come l’attivazione di corsie riservate bus e piste ciclabili, bike lane ad uso promiscuo, rastrelliere portabiciclette e attrezzature per la sosta per scongiurare i furti. Possono essere finanziate spese sostenute a partire dal 20 maggio 2020.
Nei soli comuni con meno di 50mila abitanti, fuori dall’area metropolitana di Bologna, sono previsti incentivi per l’acquisto di biciclette – anche a pedalata assistita o elettriche- e per altri veicoli elettrici come segway, hoverboard e monopattini…, con un rimborso fino al 60% del costo del mezzo, fino ad un massimo di 500 euro per le bici elettriche.
Per i dipendenti delle aziende, a seguito di accordi con i mobility manager, verranno attivati incentivi chilometrici pari a 20 centesimi a km, fino ad un massimo di 50 euro al mese a persona: incentivi per ridurre i costi del bike sharing da utilizzare prioritariamente per gli spostamenti casa-lavoro, oltre a incentivi mirati a ridurre il costo del deposito delle biciclette presso le velostazioni o altri depositi finalizzati all’interscambio modale che siano convenzionati con il Comune.
Infine, sono previste risorse regionali, erogate attraverso Fer, rivolte agli abbonati ferroviari per l’acquisto di bici pieghevoli da utilizzare per gli spostamenti iniziali e finali. A questo scopo sarà riconosciuto un contributo fino a 300 euro pari al 50% del costo di acquisto di una bicicletta pieghevole per i cittadini residenti nei comuni dell’Emilia-Romagna che non possono beneficiare di altri contributi statale o regionale.
Fonte: Ferpress
Roma approva le linee guida per lo sharing dei monopattini elettrici
Per incentivare i sistemi di mobilità condivisa, anche considerando la riapertura delle attività cittadine, la Giunta capitolina ha approvato le nuove linee guida per lo svolgimento dei servizi di sharing “a flusso libero” mediante monopattini, prevalentemente elettrici. Tutti gli operatori interessati a fornire il servizio dovranno rispettare standard minimi, come il limite di mezzi e le aree di attività, e regole sulla circolazione e la sosta simili a quelle già previste per le biciclette. Gli operatori del servizio saranno tenuti inoltre a comunicare i dati in tempo reale a Roma Capitale. Il progetto prevede una fase sperimentale di due anni.
“Grazie a questa sperimentazione, avremo uno strumento in più per incentivare la mobilità integrata e sostenibile, da sempre una delle nostre priorità e oggi più che mai importante per facilitare gli spostamenti in città. Abbiamo fissato un quadro di regole chiaro che ci consentirà di offrire un servizio sicuro, utile in particolare per le distanze più brevi. Apriamo il mercato agli operatori interessati a investire su Roma“, dichiara la sindaca Virginia Raggi.
“Diversi operatori sono pronti a presentare le loro offerte non appena sarà pubblicato l’avviso per le manifestazioni d’interesse. E’ nostro obiettivo far sì che i cittadini possano disporre di alternative valide all’auto privata. Per questo stiamo predisponendo anche un piano straordinario per realizzare in tempi rapidi nuove piste ciclabili, dove potranno circolare anche i monopattini”, aggiunge l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese.
Per ciascun operatore la flotta dovrà essere composta da un minimo di 750 a un massimo di 1000 mezzi. Su tutto il territorio capitolino sarà consentito un numero massimo di 16.000 monopattini. Ciascun mezzo dovrà essere localizzato in tempo reale e gli operatori dovranno garantire anche la copertura assicurativa per l’uso dei dispositivi.
“La parola chiave per rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini, ancora di più dopo l’emergenza Covid, sarà quella dell’intermodalità. In questo tassello ben si inserisce la micromobilità elettrica, in particolare i monopattini, anche in sharing, con i servizi che partiranno a breve”, conclude il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno.
Fonte: Ferpress
Opportunità in scadenza 
Croazia-Zagabria
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Francia-Amiens
Servizi di controllo del traffico
Francia-Évry-Courcouronnes
Servizi di riparazione e manutenzione di macchinari
Francia-Neuilly-sur-Seine
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Francia-Rouen
Servizi di sviluppo di software
Francia-Saint-Pierre
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
Francia-Valence
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
Germania-Karlsfeld
Servizi di monitoraggio del traffico
Germania-Wiesbaden
Servizi di programmazione di prodotti software in pacchetti
Italia-Pescara
Attrezzature multimediali
Italia-Roma
Servizi di gestione e supporto di reti di trasmissione dati
Italia-Roma
Servizi informatici: consulenza, sviluppo di software, Internet e supporto
Italia-Trento
Servizi di telecomunicazione, esclusi i servizi telefonici e i servizi di trasmissione dati
Polonia-Mikołów
Sistema di informazione passeggeri
Polonia-Varsavia
Servizi di supporto al trasporto stradale
Romania-Sibiu
Autobus e pullman
Romania-Sibiu
Autobus elettrici
Slovacchia-Košice
Apparecchiature di trasmissione dati
Spagna-Santiago di Compostella
Attrezzature per il controllo del traffico stradale
Svezia-Örebro
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