Primo Piano
Mobilità urbana, Maas, logistica e smart road per far crescere l’Italia
Le prioritÀ per la smart mobility in due documenti di TTS Italia presentati a Roma l’11 luglio scorso

Tutti d’accordo sulla necessità di immettere una massiccia dose di tecnologia nel sistema della mobilità passeggeri e merci per far decollare la smart mobility. “Abbiamo inserito molti aspetti innovativi nella riforma del codice della strada” ha annunciato Diego De Lorenzis, Vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, intervenuto al convegno “Smart Mobility: un’opportunità per la crescita” organizzato da TTS Italia a Roma l’11 luglio scorso. “Innovazione e digitale devono rivoluzionare le nostre infrastrutture” ha affermato Massimiliano Gattoni, capo della segreteria tecnica del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, chiudendo l’incontro pubblico durante il quale TTS Italia ha presentato due documenti rivolti al Governo, alle istituzioni, anche in vista della prossima legge di stabilità, e alle amministrazioni locali impegnate a redigere i PUMS (Piani urbani per la mobilità sostenibile). “Nell’applicazione degli ITS (Sistemi di trasporti intelligenti) – ha sottolineato Rossella Panero, presidente di TTS Italia - l’Italia non parte da zero, ma mancano ancora diversi passi per raggiungere quegli obiettivi ottenuti in altri Paesi, come per esempio la riduzione del 20% dei tempi di spostamento e del 15% delle congestioni, l’aumento del 10% della capacità infrastrutturale e l’abbattimento delle emissioni inquinanti fino al 10%”.
Cinque passi verso la smart mobility
Miglioramento della sicurezza stradale, efficientamento della logistica, realizzazione dei servizi Maas (Mobility as a Service), miglioramento della mobilità urbana ed extraurbana, sviluppo della smart road e dei veicoli autonomi sono le 5 priorità individuate nel documento “Le proposte di TTS Italia per la Smart Mobility” (disponibile qui) illustrato durante il convegno da Olga Landolfi, segretario generale di TTS Italia. Secondo l’associazione, c’è bisogno di continuare l’azione programmatoria avviata con il varo del Piano di Azione ITS Nazionale nel 2014 a cui andrebbe aggiunta anche una copertura finanziaria per la realizzazione delle azioni previste dal Piano. Una spinta al trasporto pubblico locale verso un uso più massiccio delle tecnologie potrebbe venire dall’utilizzo di una parte del Fondo per il trasporto pubblico locale, già stanziato e in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il quale potrebbero trovare finanziamento sistemi ITS avanzati di gestione del trasporto pubblico. Un altro punto importantissimo per lo sviluppo di una mobilità più snella ed intelligente è l’implementazione del MaaS, un sistema sviluppato in particolare in Finlandia, su cui l’Unione Europea sta puntando molto, basato su piattaforme tecnologiche “smart” che consentono di rendere disponibili diversi servizi di mobilità offerti da un territorio (sosta, pedaggio/ZTL, taxi, car sharing, bike sharing, car pooling, trasporto pubblico locale, ecc.), armonizzando le varie informazioni e consentendo un pagamento unico dei servizi gestiti da operatori differenti. Per mettere a frutto questo sistema però è necessario definire delle Linee guida al fine di garantire lo sviluppo di un mercato armonizzato di questi servizi sul territorio nazionale, nonché favorire l’ingresso in questo settore di nuovi operatori e i relativi investimenti. Un altro tema importantissimo per la mobilità del futuro sono le smart road e i veicoli connessi. In questo ambito TTS Italia chiede che l’inserimento nella prossima legge di Stabilità di una quota di finanziamento per le applicazioni di smart road sulla rete infrastrutturale italiana, come previsto dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 28 Febbraio 2018. Infine, anche la mobilità urbana ha bisogno di programmazione e investimenti. Per questo il documento sottolinea la necessità di una quota di finanziamento nella legge di Stabilità a favore degli enti locali che stanno realizzando i PUMS, come definiti nel Decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 4 Agosto 2017 di cui gli ITS sono protagonisti indiscussi.
Insieme per la smart mobility
È stato un coro di consensi quello dei relatori intervenuti durante la tavola rotonda che ha seguito la presentazione del documento di TTS Italia. Fabrizio Giusti, consulente del ministero dello Sviluppo Economico ha confermato l’impegno del dicastero su questo fronte e in particolare sullo sviluppo del sistema eCall che “in Italia c’è – ha ribadito – e funziona”. Anche Giandomenico Protospataro, Vicequestore della Polizia di Stato ha riconosciuto il grande ruolo degli ITS per la sicurezza stradale che “dovrebbero essere applicati urgentemente in ambito urbano – ha detto – dove l’incidentalità risulta più alta”. Danilo Giaquinto della direzione per la sicurezza stradale, infomobilità e CISS del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito l’interesse nell’implementazione delle tecnologie, sottolineando “il ruolo degli ITS per lo sviluppo dell’informazione agli utenti”. Al centro del dibattito la riforma del Codice della strada, approvata nei giorni scorsi dalla Commissione Trasporti della Camera. “Abbiamo inserito aspetti innovativi – ha detto Diego De Lorenzis, relatore del provvedimento – anche seguendo le indicazioni che sono arrivate da TTS Italia. Credo che le tecnologie possano avere un ruolo importante per elevare la sicurezza stradale”. Questo è vero anche se si guarda al veicolo. “Le case stanno investendo in innovazione – ha ricordato Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali dell’Unrae – ma il ricambio del parco mezzi in Italia è troppo lento”. Mentre le aziende cominciano ad avere esigenze diverse come ha sottolineato Margherita Palladino di Anita. “I flussi della logistica stanno cambiando anche grazie allo sviluppo dell’ecommerce – ha detto – le tecnologie aiutano a razionalizzare il lavoro delle aziende”. L’analisi del dato e l’implementazione del 5G sono stati al centro degli interventi di Irene Priolo, assessore alla mobilità di Bologna e Alma Fazzolari di Assotelecomunicazioni. “L’analisi del dato è in grado di guidare le scelte delle amministrazioni pubbliche – ha detto l’assessore – e indirizzare gli investimenti”. Mentre la rappresentante di Assotelecomunicazioni ha auspicato “un dialogo più stretto tra il mondo delle telecomunicazione e quello dei trasporti: due mondi che non possono rimanere estranei anche in vista dell’arrivo del 5G”.
Mobilità urbana: ITS priorità nei PUMS
Semafori centralizzati, potenziamento del trasporto pubblico locale, telecontrollo delle ZTL, gestione della sosta, infomobilità e una centrale integrata in grado di accogliere l’enorme mole di dati che produce un centro urbano, codificarli e restituirli in una forma utile alla cittadinanza. Dovrebbero essere queste le basi su cui costruire un PUMS, un piano urbano della mobilità sostenibile che le città con oltre 100mila abitanti sono obbligate a fare entro il prossimo agosto, ovvero a due anni dal decreto 4 agosto 2017 del ministero delle Infrastrutture e Trasporti su “Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile”, che ha appunto l’obiettivo di favorire l'applicazione omogenea e coordinata di linee guida per la redazione dei PUMS su tutto il territorio nazionale. Le indicazioni sono contenute nel documento “Gli ITS per i PUMS nelle Città italiane” (disponibile qui), illustrato durante l’evento di TTS Italia da Fabio Nussio di Roma Servizi per la Mobilità ed elaborato nell'ambito del gruppo di lavoro di TTS Italia dedicato agli ITS per i PUMS con l’obiettivo di creare una vera e propria guida con criteri di selezione degli interventi ITS nei PUMS ad uso e consumo degli enti locali e delle città. La presentazione è stata seguita da una tavola rotonda a cui hanno partecipato: Angelo Mautone, direttore generale per il trasporto pubblico locale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Irene Priolo, Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, Valentino Sevino dell’Agenzia della mobilità di Milano e Luigi Giacalone, presidente di Swarco Mizar.
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M.A.I.O.R.
M.A.I.O.R. (Management Artificial Intelligence and Operations Research) progetta e sviluppa soluzioni software basate sui più recenti risultati della ricerca operativa per aiutare le agenzie e gli operatori dei servizi di trasporto pubblico locale, le compagnie aree ed i gestori del traffico aereo ad ottimizzare la pianificazione e la gestione delle risorse aziendali.
MAIOR è stata fondata nel 1989 e negli anni l’azienda è cresciuta e si è evoluta fino a diventare sia market leader in Italia per i sistemi di pianificazione dei servizi di trasporto pubblico locale, sia il partner ideale per risolvere i più complessi problemi di allocazione delle risorse attraverso la progettazione di evoluti e flessibili algoritmi matematici che consentono ai nostri Clienti risparmi di tempo e costi. Nel 2017 l’azienda è entrata a far parte di Clever Devices, azienda americana leader nei sistemi ITS (Intelligent Transportation System).
Oggi MAIOR è una realtà di oltre cento professionisti che condividono la stessa passione per la tecnologia, la ricerca ed il trasporto pubblico ed è uno dei maggiori player di sistemi di scheduling a livello mondiale con oltre 100 installazioni attive in Europa, Nord America e Asia.
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PRODOTTO DEL MOMENTO
MTRAM.XT, la rivoluzionaria suite per l’ottimizzazione del trasporto pubblico locale

Nasce la terza generazione della piattaforma MTRAM. Completamente ridisegnata sia nell’architettura che nell’interfaccia utente, la nuovissima suite MTRAM.XT cambia le regole del gioco nei processi di pianificazione ed ottimizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale introducendo evolute funzionalità di simulazione scenari, di valutazione dei costi e di gestione delle micro-variazioni al servizio. Completamente web-based, MTRAM.XT può utilizzare le più recenti architetture Cloud per abbattere i costi infrastrutturali e fornire maggiore flessibilità e scalabilità in funzione delle esigenze del cliente.
Per le aziende ed i consorzi: MTRAM.XT garantisce ulteriori efficienze e risparmi ed è la soluzione strategica per:
— Pianificare servizi con veicoli elettrici
— Gestire gare con valutazione dei costi di differenti scenari operativi
— Gestire bacini di servizio differenti in un unico ambiente integrato
Per gli utenti: MTRAM.XT, con la sua interfaccia web e user-friendly, facilita e guida gli utenti ad:
— Ottimizzare orari, turni macchina e turni guida
— Pianificare e gestire le eccezioni al servizio
— Valutare la qualità dei servizi pianificati
Per maggiore informazione su MTRAM, clicca qui.
TRE DOMANDE A…
Leopoldo Girardi, Chief Executive Officer di MAIOR

1) Qual è il più grande successo che ha avuto MAIOR nella sua storia?
Il successo più grande della nostra azienda è stato quello di trasformare il sogno e gli ideali di un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa in una affermata realtà a livello internazionale. Partendo da un problema matematico teorico abbiamo realizzato una soluzione software competitiva, flessibile, robusta e capace di adattarsi a differenti aziende in Italia e nel mondo.
Le nostre soluzioni non solo aiutano ad agenzie e operatori del trasporto pubblico locale, ma anche compagnie aeree e gestori del traffico aereo a risolvere in modo ottimale il problema di pianificazione e gestione delle proprie risorse.
2) Come sta cambiando MAIOR?
A giugno 2019, e dopo 30 anni, abbiamo salutato il nostro iconico logo per dare il benvenuto ad una nuova identità aziendale, più innovativa e moderna. Il cambio del nostro logo risponde al nostro desiderio di riflettere all’esterno le evoluzioni, la crescita ed i cambiamenti che abbiamo pianificato per rafforzare il nostro posizionamento di leader delle soluzioni di scheduling a livello internazionale.
3) Come MAIOR sta rispondendo alle nuove richieste del mercato internazionale del trasporto?
Il mercato del trasporto è in continua evoluzione, le aspettative dei nostri clienti e degli utenti stanno cambiando con il mercato stesso. Il nostro obiettivo è quello di rispondere alle nuove richieste del mercato con soluzioni che consentano alle aziende di trasporto di guidare questo cambiamento. Per questo, stiamo effettuando cospicui investimenti in ricerca e sviluppo, per includere le più evolute tecnologie nei nostri sistemi. |
Progetti del mese
Trustonomy: H2020 per la guida autonoma
E’ ufficialmente partito il 7 maggio, con il Kick-off di Bruxelles, il progetto di ricerca europeo H2020 Trustonomy – “Building Acceptance and Trust in Autonomous Mobility” di cui Softeco è il coordinatore, e TTS Italia uno dei partner.
La visione del progetto è quella di aumentare la sicurezza, la fiducia e l'accettazione dei veicoli a guida autonoma, contribuendo ad affrontare le sfide tecnologiche e gli scenari di applicazione, attraverso un approccio integrato e interdisciplinare.
Trustonomy - un neologismo nato dalla combinazione delle parole Trust, fiducia, e Autonomy, autonoma -coinvolge 16 partner provenienti da tutta Europa: ITS (Polonia), IFSTTAR (Francia), Työtehoseura (Finlandia), University of Leeds (Regno Unito), Panepistimio Patron (Università di Patrasso, Grecia), CSIC (Spagna), Intrasoft (Lussemburgo), Aitek (Italia), Catalink (Cipro), Robocar (Polonia), Vodafone Innovus (Grecia), Stowarzyszenie Autoklub Poznanski Octavius (Scuola Guida Sicura di Skoda, Polonia), Solaris (Polonia), Scania (Italia), TTS Italia (Italia).
È ormai scontato che nei prossimi anni vedremo la comparsa e il consolidamento dei mezzi a guida autonoma completa sulle nostre strade: macchine che si guidano da sole, senza l’intervento di una persona al volante.
Cosa si intende per guida autonoma?
I gradi di automazione di questi veicoli sono 6, che vanno dal livello 0 – completamente dipendente dal guidatore, al livello 5 – guida totalmente autonoma senza alcun intervento umano. Fra i livelli 2 e 4 è prevista la presenza di un autista: nel livello 2 il guidatore ha ancora un ruolo attivo, a livello 3 l’autista deve essere pronto a intervenire in caso di improvvisa necessità, il livello 4 è prevalentemente autonomo e solo in determinate condizioni prevede l’intervento dell’autista (p.es. scarsa visibilità o aderenza). Cosa cambierà in questo futuro scenario automobilistico?
Il contributo di Trustonomy alla ricerca sulla guida autonoma
Trustonomy – nome derivato dall’unione fra Trust (fiducia) e Autonomy (autonomia) – mira a studiare e definire un percorso, comprendente diverse tematiche e settori inerenti la guida autonoma dei veicoli, che porti alla costruzione della fiducia e dell’accettazione sociale da parte dei cittadini verso l’utilizzo di questi ormai prossimi mezzi di trasporto.
Gli obiettivi di Trustonomy sono:
- Sviluppare un quadro metodologico per la valutazione operativa dei diversi sistemi di monitoraggio dello stato dei conducenti (DSM – Driver State Monitoring): profilatura in tempo reale del grado di attenzione del guidatore (p.es. telecamere e sensoristica varia). Questi dati saranno sfruttati dal software di bordo per intervenire sull’attenzione del conducente con degli avvisi mirati e diversificati.
- Studiare e definire metodologie per la progettazione di una interfaccia utente ad hoc. I veicoli a guida autonoma, al loro interno, non avranno più l’aspetto che hanno le automobili di adesso; il modo di interagire con il mezzo sarà diverso e occorrerà rivedere da zero come saranno gli interni di un’automobile e pensare a dei nuovi e diversi canali di comunicazione mezzo-guidatore (non solo avvisi luminosi e messaggi vocali).
- Compilare un catalogo dei rischi che possono verificarsi in uno scenario di guida con elevato grado di automazione. Questo sarà utile nel riprogettare le polizze assicurative e nel rivedere l’aspetto normativo, ma servirà anche a studiare i processi decisionali etici e le metodologie di verifica in caso di incidenti o di ambiguità. Infatti, di chi è la colpa in caso di incidente causato da un mezzo a guida autonoma (o parzialmente autonoma)? Nella pianificazione delle traiettorie di fuga, nel caso di un incidente inevitabile, chi deve salvaguardare per primo il mezzo? Il lavoro di Risk Assessment servirà anche a migliorare il processo decisionale automatico e a stabilire modelli di previsione per calcolare le tempistiche in cui avvisare il guidatore della necessità di un intervento manuale sul mezzo.
- Progettare un training mirato e una nuova metodologia per formare e far ottenere la certificazione agli autisti per mezzi a guida autonoma, in un panorama in cui cambierà il modo di guidare e di conseguenza la patente di guida. Verrà sviluppato un metodo per educare i guidatori nella fase transitoria di inserimento del sistema di guida automatizzato.
- Definire un quadro di valutazione delle prestazioni di intervento dei conducenti: Trustonomy svilupperà una serie di metodi comprendenti misure delle tempistiche di intervento, nonché misure di acquisizione della qualità oggettive (es. tempo minimo di avanzamento) e soggettive (es. controllabilità percepita), sempre riferite alle performance di intervento del guidatore.
- Misurare le performance, la fiducia e l’accettazione dei conducenti verso i sistemi di guida automatizzati, attraverso simulazioni in ambienti virtuali e prove su campo.
- Organizzare azioni di comunicazione, linee di condotta e contributi per la definizione di standard: il progetto svilupperà una strategia di coinvolgimento degli stakeholder, stabilendo il Trustonomy Panel, inoltre distribuirà un completo programma di comunicazione inerente pilot e panel. Trustonomy contribuirà alla stesura di standard tecnici relativi ai sistemi di monitoraggio di guida e alla valutazione dell’intervento del guidatore.
Quattro casi d’uso per testare i risultati di Trustonomy sul campo
Le prove di piloting su campo saranno 4. In Francia si testerà lo use case su auto privata. In Inghilterra si sperimenterà una simulazione di guida non su strada, orientata a rilevare, mediante esercitazioni e questionari, il livello di fiducia della potenziale clientela nei confronti della guida autonoma. Polonia e Finlandia si occuperanno della parte di training e validazione sul campo di due casi d’uso particolari: veicolo merci leggero e trasporto pubblico. In Italia si testeranno le metodologie per il monitoraggio dello stato dei conducenti di flotte per il trasporto merci nell’uso quotidiano, per verificarne le funzionalità su strada.
Trustonomy opererà con un budget finanziato dalla Commissione Europea di 3.9 milioni di euro.
Il progetto SNAP
SNAP (Seamless exchange of multi-modal transport data for transition to National Access Points) è un progetto iniziato a Gennaio 2019 con la durata di 1 anno, co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso la EIT Digital.
Sono partner del progetto: Cefriel (coordinatore), Engineering, Università degli Studi di Genova e Università Politecnica di Madrid.
Il progetto SNAP ha l’obiettivo di sviluppare una soluzione innovativa, basata sull’utilizzo di tecniche semantiche, in grado di abilitare la conversione di dati sulla mobilità negli standard richiesti (NeTEx, SIRI, Datex II, ecc.) dal Regolamento Delegato 2017/1926.
Tale Regolamento, che integra la direttiva 2010/40/UE per quanto riguarda la predisposizione in tutto il territorio dell'Unione europea di servizi di informazione sulla mobilità multimodale, stabilisce appunto i requisiti necessari affinché i servizi di informazione sulla mobilità multimodale in tutta Europa siano accurati e disponibili agli utenti ITS attraverso le frontiere nazionali, nonché la istituzione di un Punto di Accesso Nazionale a partire da Dicembre 2019.
Pertanto SNAP mira a supportare autorità, operatori, gestori di infrastrutture del settore del trasporto nel fornire, attraverso una soluzione tecnologica, dati di mobilità e di traffico secondo standard, attualmente poco utilizzati, previsti dal Regolamento Delegato 2017/1926.
Per lo sviluppo della soluzione, SNAP prevede anche tre progetti pilota nelle aree metropolitane di Madrid, Milano e Genova, coinvolgendo diversi stakeholder e diverse modalità di trasporto.
Grazie alla soluzione del progetto SNAP disponibile per tutti gli operatori interessati, i dati del settore del trasporto saranno quindi conformi al regolamento europeo.
Nel progetto SNAP, TTS Italia supporta Engineering, socio ordinario dell’Associazione, nelle attività di comunicazione.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili al seguente link: https://www.snap-project.eu/index-ita.html
La survey di SNAP
Al fine di finalizzare una soluzione che possa pienamente soddisfare i requisiti tecnici previsti dal Regolamento Delegato 2017/1926 e le necessità dagli stakeholder interessati, il progetto ha lanciato una survey (in italiano, inglese e spagnolo) disponibile al seguente link: https://www.surveymonkey.com/r/SNAP-Project?lang=it
In particolare, lo scopo dell’indagine è di raccogliere commenti e suggerimenti da parte di tutti gli operatori del settore dei trasporti e gestori di dati sulla mobilità e il traffico al fine di definire una soluzione di facile utilizzo che garantisca la compliance dei dati di mobilità verso gli standard richiesti (NeTEx, SIRI, Datex II, ecc.) dal Regolamento Delegato 2017/1926.
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AEP: Carta Mobile adesso anche Extraurbana
Ormai da più di quattro anni è possibile utilizzare la Carta Mobile di CAP per viaggiare sulla rete urbana di Prato. Da oggi è possibile utilizzarla anche sulla rete extraurbana.
Ne hanno dato l’annuncio il sindaco di Prato Matteo Biffoni e il direttore generale di CAP Alberto Banci:
Biffoni: “nonostante la situazione complicata che CAP sta attraversando in merito alla gara del servizio di trasporto, il Consorzio continua ad ammodernarsi, è all’avanguardia ed investe per migliorare sempre di più il servizio offerto”.
Banci sottolinea come continui la tradizione CAP di introdurre in Toscana importanti novità: “il biglietto elettronico extraurbano è il primo a livello regionale ed uno dei primi a livello nazionale. Le nostre novità – aggiunge – vanno nella direzione di rendere più facilmente fruibile il servizio agli utenti”.
Con Carta Mobile si possono acquistare tutti i titoli di viaggio urbani ed extraurbani del bacino e si può ricaricare il borsellino elettronico. Ricordiamo che in tutti i mezzi CAP vige l’obbligo della convalida ad ogni salita.
Tornano i Facilitatori, figure che presidieranno autobus, capolinea, fermate, biglietterie e punti nevralgici della città per prendersi cura dei viaggiatori e chiarire ogni loro dubbio. Quest’anno a vestire la pettorina dei facilitatori saranno i 14 ragazzi di CapAcademy, la scuola del trasporto pubblico voluta da CAP per formare gli autisti e i manutentori del domani.
Nuovi mezzi e introduzione dei tornelli – A settembre 2018 sono stati presentati i 21 nuovi bus che sono andati a rinnovare il parco mezzi extraurbano. Poche settimane fa sono arrivati i sei nuovi ibridi che hanno rinnovato completamente la linea LAM Viola. Oltre alla propulsione green, questi mezzi sono un concentrato di nuove tecnologie: roadscan e telecamere di sicurezza, prese USB di ricarica, schermi a bordo informativi, geolocalizzazione e contapasseggeri. Sono anche i primi mezzi del parco CAP a montare i tornelli all’ingresso, che entreranno progressivamente in servizio per tutti i viaggiatori provenienti da Agliana, Montale e Montemurlo.
Il Sistema di Bigliettazione Elettronica di CAP e tutti gli apparati sono forniti da AEP, socio ordinario di TTS Italia.
Per info, clicca qui
Source: AEP
AEP per il servizio “Cashless” sui bus di Firenze
AEP Ticketing Solutions, socio ordinario di TTS Italia, ha contribuito quale partner tecnologico alla messa in esercizio del sistema “Cashless” che permette di salire a bordo dei mezzi di ATAF, a Firenze, senza doversi preoccupare di avere acquistato in precedenza un biglietto o di avere del contante per acquistarlo dall’autista. I vantaggi per gli utenti e per ATAF sono evidenti; meno evidente è la complessità tecnologica del sistema, che permette agli utenti, con un semplice TAP della propria carta Mastercard o Visa, di dotarsi di un biglietto valido mediante un addebito sul conto collegato alla carta utilizzata e ad ATAF di ricevere il corrispondente accredito sul proprio conto. Il tutto senza alcun intervento umano e con grande semplicità operativa. Grazie alla politica innovativa del marketing di Busitalia lo stesso servizio, con diverse logiche operative, viene contemporaneamente attivato anche sulle linee commerciali di Busitalia “The Mall” e “Volainbus”. E’ tutto molto semplice ed è reso possibile dagli ingenti investimenti effettuati da AEP negli ultimi 3 anni nel territorio di Firenze.
AEP collabora con ATAF da oltre 20 anni; questa implementazione fatta insieme a Visa, Mastercard e Banca Intesa è all’avanguardia nel panorama nazionale e internazionale, e colloca Firenze fra le pochissime città al mondo che offrono un servizio di questo genere. Il sistema di Firenze è, per le dimensioni della città e per l’elevato grado di internazionalizzazione degli utenti, un elemento di grande visibilità nel panorama mondiale delle realtà “Cashless”.
AEP Ticketing Solutions è un’azienda privata del comprensorio fiorentino con sede a Signa, specializzata nella realizzazione di sistemi di bigliettazione elettronica in Italia e all’estero, in particolar modo in Francia.
Oltre a Busitalia (per Firenze e per l’Umbria), i sistemi più importanti che utilizzano tecnologia di AEP sono quelli di ATM Milano, GTT Torino, Tiemme nella Toscana sud, CTT nella Toscana nord, la Regione Slesia in Polonia, la capitale del Kazakhstan (Astana), i sistemi delle ferrovie egiziane e algerine oltre a quasi 20 sistemi di bigliettazione presso aziende TPL in Francia.
AEP è un pioniere nella realizzazione di sistemi “Cashless” a bordo dei mezzi, avendo ormai oltre 10 sistemi installati e funzionanti fra Italia e Francia. Le soluzioni AEP non si limitano ai sistemi “Cashless” ma includono tutte le tipologie oggi all’avanguardia (carte e biglietti contactless, biglietti con QR code, biglietti dematerializzati su smart phones, sistemi “Card centric” e “Account based”) offrendo al contempo funzionalità gestionali che permettono agli operatori TPL una maggiore efficacia operativa.
AEP occupa oltre 100 tecnici specializzati suddivisi nelle due sedi di Firenze e Genova.
Fonte: AEP
Autostrade Tech vince due gare sui pedaggi
Autostrade Tech, socio fondatore di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da Autovie Venete per l’adeguamento del sistema di esazione al pagamento dei pedaggi con titoli standard EMV e nuove funzionalità.
Inoltre, Autostrade Tech S.p.A si è aggiudicato la gara emessa da Autovie Venete per l’affidamento del servizio di elaborazione dei dati proveniente dagli impianti in itinere, e dal comparto in genere, del sistema di pedaggio presente sulle tratte autostradali in concessione ad Autovie Venete.
Fonte: TTS Italia
E-bus: passi in avanti verso l’interoperabilità
Il progetto ASSURED, co-finanziato dalla Commissione Europea per promuovere l’elettrificazione dei veicoli del trasposto pubblico, e che vede tra i partner anche Iveco e il Politecnico di Torino, soci ordinari di TTS Italia, ha rilasciato un nuovo rapporto per abilitare la conformità e la verifica di interoperabilità degli e-bus, e che porterà quindi in avanti verso la standardizzazione dell’infrastruttura di ricarica degli e-bus.
Il rapporto “ASSURED 1.0 Interoperability Reference” descrive gli standard e le definizioni utilizzati nel progetto ASSURED per verificare la conformità e l’interoperabilità di veicoli e caricabatterie. Poiché gli standard relativi ai test non sono ancora stati finalizzati, o mancano le definizioni di alcune parti necessarie per un’interoperabilità di successo, il report viene utilizzato per definire i requisiti mancanti.
Mentre gli E-Bus diventano sempre più popolari, anche le stazioni di ricarica devono stare al passo con lo sviluppo; per assicurare siano sicure ed efficienti saranno presto soggette a test regolari.
Il mercato degli E-Bus sta crescendo, così come cresce il passaggio dalle dimostrazioni allo sviluppo di flotte su larga scala. Un fattore chiave per garantire il successo dell’incremento della flotta elettronica è l’interoperabilità del veicolo e dell’unità di ricarica, in quanto ciò semplificherà l’offerta e l’implementazione dell’infrastruttura di ricarica. Per ottenere un’interoperabilità efficace, la standardizzazione delle colonne di ricarica e i test di conformità di alta qualità sono essenziali.
Il report include le soluzioni di ricarica automatizzata più veloci di quelle presenti sul mercato. Il report sarà soggetto a test standard per provare l’interoperabilità tra diverse marche di e-bus e stazioni di ricarica.
I test inizieranno alla fine di quest’anno e i risultati arriveranno a giugno 2020.
Per il report, clicca qui
Fonte: Intelligenttransport
Kapsch TrafficCom implementa la soluzione di gestione intelligente della mobilità a Valladolid
La città di Valladolid (Spagna) ha mosso i primi passi per diventare una smart city. Kapsch TrafficCom, socio ordinario di TTS Italia, ha infatti implementato una soluzione di mobilità intelligente, che consente ai diversi gestori del trasporto pubblico di integrare facilmente i propri dati, offrendo così ai cittadini un unico punto informativo su orari o problematiche dei diversi mezzi di trasporto.
L’obiettivo di questo progetto è quello di offrire un sistema integrato di controllo del traffico che comprenda la gestione dei parcheggi e del trasporto pubblico. I cittadini riceveranno informazioni affidabili sui trasporti nella loro città da un’unica fonte sul sito web comunale. Inoltre, i viaggiatori troveranno informazioni sui pannelli a messaggio variabile che la città ha installato a questo scopo.
Basato sul software EcoTrafiXTM di Kapsch, il sistema consente agli utenti di pianificare i propri viaggi in modo più razionale ed efficiente: analizza, infatti, le informazioni e lo stato dei diversi mezzi di trasporto pubblico e propone itinerari efficaci, organizzando il traffico in tempo reale. Il sistema ottimizza le condizioni di mobilità del trasporto collettivo e riduce la congestione del traffico nel centro città, garantendo così che le persone abbiano accesso alla mobilità nelle migliori condizioni.
Per il Dipartimento della Mobilità del Comune di Valladolid la soluzione funziona come un “sistema di sistemi”, le cui principali funzionalità includono la gestione di eventi e incidenti, la gestione degli asset, l’analisi dei dati, la generazione di report e la disponibilità dei dati sul sito web comunale.
Questo progetto fa parte di una strategia che il Comune di Valladolid ha lanciato nel 2015. Le soluzioni Kapsch per la mobilità intelligente sono presenti in tutta la Spagna in città come Madrid, Malaga, Bilbao, Vitoria, Castellón, Donostia, La Coruña, Palencia e Huelva.
Fonte: Kapsch
Macnil acquisisce due nuove aziende lombarde e “raddoppia” nel mondo IoT-Automotive
Macnil, azienda del Gruppo Zucchetti, e socio ordinario di TTS Italia, continua la sua corsa per rafforzarsi nel settore automotive acquisendo due nuove aziende specializzate nella localizzazione satellitare e nei servizi di sicurezza per auto e flotte aziendali. Dopo l’acquisizione del marchio GT Alarm nel 2016, ora anche la guida di KFT Spa e GuardOne Italia passa all’azienda IT pugliese MACNIL.
Due nuovi importanti investimenti per consolidare la presenza strategica europea di Macnil, azienda informatica pugliese parte del Gruppo Zucchetti – leader italiano nell’Information Technology – nel mercato della sicurezza e protezione degli autoveicoli e delle Scatole Nere.
Con l’obiettivo di ampliare la propria offerta di soluzioni IT e consolidarsi sul mercato dagli antifurti satellitari per auto e flotte aziendali e delle Scatole Nere (Connected Car), Macnil ha acquisito il 100% del capitale sociale di KFT Spa e GuardOne Italia.
Puntando così a diventare leader per la sicurezza in Italia , l’azienda pugliese fondata 20 anni fa da Nicola Lavenuta e Mariarita Costanza, già proprietaria del marchio automotive GT Alarm, acquisisce ora due nuove aziende lombarde con quasi 40 anni di esperienza alle spalle nella progettazione di servizi di sicurezza e di Fleet Management.
KFT Spa, con sede a Merone (CO), presente da 40 anni sul mercato dei sistemi di telecontrollo elettronici, progetta, realizza e commercializza sistemi GPS based in quasi 30 paesi del mondo. GuardOne Italia, con sede a Burago di Molgora (MB), ha maturato oltre 20 anni di esperienza nella progettazione di servizi di sicurezza e di Fleet Management, svolgendo attività per privati e per svariate aziende su tutto il territorio nazionale. Con oltre 20 mila impianti installati e dotata di una delle centrali operative più importanti d’Italia con assistenza H24, GuardOne Italia è in grado di assicurare un pronto ed efficace intervento in caso di furto e rapina anche fuori dall’Italia ad oltre 12.000 clienti aziende.
Per il comunicato stampa, clicca qui
Fonte: Macnil
Il software di PTV arriva in Medio Oriente
PTV Group sbarca in Medio Oriente per lo sviluppo di ITS in Qatar e per il controllo di veicoli in caso di emergenza negli Emirati Arabi.
Il gruppo PTV è stato designato come sotto fornitore al consorzio selezionato dall’autorità dei lavori pubblici del Qatar per la progettazione, la realizzazione e l’implementazione di un sistema software ITS per il centro di gestione delle strade del paese (RMC). Il software ITS integrerà perfettamente tutti i sottosistemi stradali attualmente separati, rendendo l’RMC il fulcro centrale di tutto il monitoraggio, l’operatività e la gestione all’interno del Qatar. Il progetto riunisce diverse aziende leader di settore, tra cui Swarco, responsabile della consegna delle attrezzature ITS.
PTV fornirà il software per la previsione, la simulazione (pacchetti Vissim) e la gestione del traffico (piattaforma Optima) oltre all’analisi Visum. La compagnia raccoglierà i dati GPS disponibili per la simulazione e per le previsioni a medio termine e in tempo reale, nell’intera rete di trasporto del Qatar. Il software dell’azienda verrà utilizzato anche per calcolare l’ora di arrivo prevista dei servizi di trasporto pubblico alle fermate; e avviserà i passeggeri nei casi in cui l’attesasi prolungasse.
PTV sta inoltre collaborando con una compagnia di servizi per l’implementazione, negli Emirati Arabi, di un sistema in tempo reale per la gestione dei veicoli di emergenza.
Il software Optima di PVT fornirà informazioni in tempo reale sul traffico oltre a prevederne il flusso. Le informazioni verranno integrate con il sistema di tracciamento Hyperpath per ottimizzare la risposta dei servizi in qualsiasi situazione di emergenza, stimando il tempo necessario di arrivo del veicolo di emergenza. La soluzione aiuterà i fornitori di servizi a selezionare i veicoli di emergenza che raggiungerebbero la destinazione nel minor tempo possibile e a guidarli sul percorso più veloce, tenendo in considerazione le condizioni di traffico reali e stimate.
Fonte: Traffictechnologytoday
Project Automation vince gara ZTL a Milano
Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa dal Comune di Milano per la fornitura e posa in opera del sistema di controllo attraverso varchi elettronici degli accessi alla costituenda zona a traffico limitato «Low Emission Zone».
Fonte: TTS Italia
TomTom pubblica il nuovo Traffic Index
TomTom, socio ordinario di TTS Italia, ha di recente pubblicato il report annuale delle città del mondo più trafficate eleggendo Roma, tra le 10 più congestionate d’Italia. Nel TomTom Traffic Index 2018 però Roma è solo 31esima per livello di traffico su scala globale, mentre Londra sempre più invasa da supercar è la numero 40, Parigi la 41 e Madrid la 228.
TomTom Traffic Index è il barometro mondiale del traffico nelle aree urbane ed extra urbane che individua le città più o meno congestionate. Rappresenta una rilevante cartina al tornasole per determinare l’impatto del traffico sui tempi di percorrenza nelle diverse città più sviluppate o meno regolamentate a livello della circolazione stradale. Il rapporto TomTom infatti analizza la situazione del traffico in 403 città in 56 paesi nel mondo. Il livello di traffico quotidiano è misurato come tempo di percorrenza extra e vede Roma in testa alla classifica delle città più “intasate” d’Italia. Roma e Bologna sono gli estremi opposti della Top10, con al centro sorprendentemente Napoli (in quinta posizione) e Milano (in sesta posizione).
La capitale italiana è la numero 31 per livello di traffico a livello globale, mentre Londra è la numero 40, Parigi la 41 e Madrid la 228. Le vie più trafficate di Roma sono: via di Torrevecchia, via del Foro Italico, via Cassia, via Gregorio VII, la Tangenziale Est e via di Boccea e le ore di picco di traffico sono le 8,00 e le 18,00. Rispetto all’anno precedente la capitale ha avuto un aumento del + 2%, i momenti peggiori per gli automobilisti durante la settimana lavorativa sono il martedì e mercoledì mattina e il giovedì sera, il giorno migliore è il venerdì.
Milano, che è sesta nella classifica nazionale con una percentuale di traffico invariato rispetto all’anno precedente, a livello globale è la numero 103. Le vie più trafficate sono: Corso XXII Marzo, viale Regina Margherita, viale Bianca Maria, via Andrea Solari, viale Corsica e viale Luigi Majno e le ore di punta anche per questa città sono le 8,00 e le 18,00. Il lunedì mattina e il giovedì sera registrano le fasce orarie più trafficate, mentre i momenti migliori sono il lunedì sera e il venerdì mattina.
Il giorno che ha registrato un basso livello di traffico in entrambe le città è stato il 19 agosto ma anche quando si parla del giorno con il maggiore picco di traffico le città sono vicine, per Roma è stato il 21 dicembre e per Milano il 19 dicembre.
Mumbai è la prima della classifica globale e gli automobilisti indiani trascorrono in media il 65% di tempo in più del dovuto nel traffico. In seconda posizione, a livello globale, c’è la capitale colombiana, Bogotà (63%), seguita da Lima in Perù (58%), Nuova Delhi in India (58%) e la capitale russa, Mosca (56%) – queste le cinque città più congestionate al mondo.
Mosca è la prima in Europa, mentre Istanbul (53%) è al secondo posto, seguita poi da Bucarest (48%), San Pietroburgo (47%) e Kiev (46%). Bruxelles (37%), Londra (37%) e Parigi (36%) si posizionano rispettivamente all’undicesimo, dodicesimo e tredicesimo posto*.
Le cinque città più congestionate del Nord America sono invece Città del Messico (52%), Los Angeles (41%), Vancouver (38%), New York (36%) e San Francisco (34%).
La congestione del traffico è cresciuta a livello globale durante gli ultimi dieci anni e quasi il 75% delle città che TomTom include nel nuovo Traffic Index report mostrano livelli di traffico in crescita o stabili tra il 2017 e il 2018, con solo 90 città che registrano una diminuzione misurabile.
Ci sono differenze significative tra i continenti: per esempio, in Asia c’è stata una diminuzione nei livelli di congestione con un abbassamento significativo a Jakarta (-8%), al contempo in Sud America c’è stato un generale incremento, in cui il più importante è stato a Lima, Perù (8%).
Fonte: IlSole24Ore |
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