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Pironti: “CittÀ, laboratori a cielo aperto.
La sperimentazione detti le regole nella mobilitÀ”
L’assessore all’innovazione di Torino ha appena ritirato a Las Vegas il GRAA, prestigioso riconoscimento per il progetto Smart Road
Le città, al fianco degli operatori, come terreno di sperimentazione per l’innovazione nella mobilità. “Le istituzioni e la pubblica amministrazione devono ascoltare le esigenze di chi si sporca le mani in laboratorio”. L’appello arriva da Marco Pironti, assessore all’innovazione di Torino, reduce da Las Vegas dove ha ritritato, in collaborazione con TTS Italia, il Global Road Achievement Award 2019, un prestigiosissimo riconoscimento internazionale assegnato al progetto Smart Road. In questa intervista Pironti spiega il modello Torino, un laboratorio a cielo aperto per l’auto del futuro, ma anche per la logistica dei droni e per azzerare completamente gli incidenti stradali.
Assessore, Lei ha ritirato recentemente a Las Vegas il Global Road Achievement Award (GRAA) 2019 che la città di Torino si è aggiudicata nella mobilità urbana. Che cosa significa per la sua città questo riconoscimento?
Si tratta di un riconoscimento a cui teniamo moltissimo che premia il percorso che la città sta facendo attraverso il Torino City Lab: un intero territorio che diventa laboratorio mettendo a disposizione le strutture per sperimentare e innovare. Il premio è stato assegnato a una delle tre specialità del laboratorio, ovvero alla mobilità nuova e sostenibile.
È stato premiato il progetto “The Torino Smart Road project: the role of public authorities as key enablers of innovative mobility services based on ITS”. Di che cosa si tratta?
È il progetto di Torino sulle smart road che vuole portare a sperimentare la mobilità del futuro proprio là dove è nata l’auto. Oggi una quarantina di soggetti italiani e stranieri, car makers e attori tecnologici, stanno lavorando nell’ambito del Torino City Lab per una mobilità diversa, legata alle telecomunicazioni: l’auto grazie al MaaS (Mobility as a Service, ndr) diventa una piattaforma abilitante per moltissimi servizi. Torino ha avuto la forza di mettere a regime un circuito di 35 chilometri per il testing dell’auto autonoma con alcuni tratti equipaggiati di infrastruttura 5G, sensori e cartelli che avvisano i cittadini sullo svolgimento degli esperimenti. Tuttavia, dove ammettere, che questo progetto è nato con un limite: il decreto Smart Road infatti apre la sperimentazione solo ai car makers, mentre i soggetti che hanno bisogno di sperimentare sono molteplici, in particolare nel campo dei servizi. Tre settimane fa è partita una mia richiesta diretta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti volta a modificare la legge per aprire l’accesso anche a soggetti che attualmente potrebbero agire solo in collaborazione con i costruttori di veicoli. Abbiamo eccellenze nel software che stanno sperimentando soluzioni per l’auto connesse che rimangono esclusi dalle possibilità offerte dal decreto. Seppure stiamo notando che anche i car makers si interessano ad aspetti migliorativi della guida assistita e quindi funzionalità legate, per esempio, alla sicurezza. Il mese scorso abbiamo ospitato a Torino i 138 operatori aderenti al 5GAA (https://5gaa.org, ndr) che stanno studiando le potenzialità del 5G nel mondo automotive. Questo perché a giugno del 2019 Torino è entrata ufficialmente a far parte di questa organizzazione internazionale, per ora è l’unica città al mondo. Insomma, siamo anticipatori di queste dinamiche e vogliamo occuparci a 360° della mobilità sostenibile.
Torino è molto attiva nell’innovazione, tanto da salire recentemente sul podio delle smart cities. Ci sono altri progetti in programma nell’ambito del Torino Smart Lab sul fronte della mobilità?
Nell’ambito del Torino City Lab stiamo sperimentando tutte le tecnologie legate ai droni. Il progetto si chiama Dora Lab perché puntiamo a utilizzare una zona lungo il fiume come “autostrada” prioritaria per la mobilità leggera che consente il monitoraggio del corso d’acqua, ma può diventare anche un corridoio prioritario per la logistica, magari dedicata al trasporto di merci urgenti come i materiali ospedalieri. Tutto è iniziato con le celebrazioni per la festa di San Giovanni, quando si alzarono in cielo circa 300 droni per festeggiare. Abbiamo fatto lo spettacolo con le tecnologie: è servito anche per spiegare al cittadino che cosa significa questa mobilità che è possibile declinare anche con un incremento della sicurezza sul territorio. Pensi a fare jogging nel parco la mattina presto e avere un drone che controlla la situazione: non si sentirebbe più sicura?
Purtroppo non tutte le città italiane raggiungono il tasso di innovazione di Torino. Secondo Lei che cosa andrebbe fatto a livello nazionale a sostegno della smart mobility?
Le città devono porsi come aggregatori di innovazione. Non hanno la forza per portare avanti i progetti, ma devono creare le condizioni per realizzarli. L’innovazione arriva dall’università, dai laboratori, ma deve trovare un aiuto concreto nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione. Inoltre è importante capire con quali tempi muoversi: l’innovazione che nasce come sperimentazione non può essere incastrata dalle norme, sono le leggi che devono recepire le necessità delle nuove tecnologie. L’esempio del decreto Smart Road ci deve far riflettere: chi si sporca le mani in laboratorio deve poter dire quali sono le esigenze per la sperimentazione e non viceversa. Torino come città si pone al fianco degli operatori, mettendo a disposizione il territorio. Questo andrebbe replicato a livello nazionale: facilitare la sperimentazione e assecondare le esigenze per procedere con l’innovazione.
Crede che sia possibile applicare anche qui questa procedura? E quali sarebbero secondo Lei le priorità?
Dal 2014 per la tecnologia è passata un’era geologica, occorre certamente aggiornare tutto in linea con l’evoluzione, ma sono convinto che occorra anche rivedere le logiche. Il Piano dovrebbe prendere in considerazione i temi principali, le esigenze delle città, ma delegare alla sperimentazione e alle nuove tecnologie la ricerca delle soluzioni. Per esempio, Torino ha individuato tra gli obiettivi primari la sicurezza stradale sul territorio puntando a una “vision zero” nel 2050, ovvero all’azzeramento degli incidenti mortali entro quella data. Questo verrà realizzato con una serie di tecnologie che, immagino, evolveranno in questo periodo di tempo.
Tornando al premio, il riconoscimento è stato condiviso con TTS Italia che ha supportato l’iniziativa. Che cosa rappresenta per Torino la collaborazione con la nostra associazione?
TTS Italia, come altri partner, sono molto importanti per la nostra attività. Abbiamo bisogno di collaborare con chi fa tecnologie e TTS Italia è molto utile come link tra noi e le aziende. Senza il loro tramite non saremmo arrivati al premio, ma non sarebbe stato facile neanche raggiungere determinati network o capire alcune dinamiche. Inoltre, le associazioni, più che le singole aziende, sono utilissime per individuale la progettualità e capire le priorità di questo settore.
Chi è Marco Pironti. Marco Pironti è vice sindaco per l'innovazione, la Smart City e i sistemi ICT della città di Torino. Sta portando avanti la strategia di innovazione e digitalizzazione della città di Torino. La sua visione prevede la trasformazione della città in un laboratorio per testare le innovazioni, ma soprattutto un’amministrazione che è sempre alla ricerca della partecipazione dei cittadini. La visione della città all'avanguardia si basa su Torino City Lab, una piattaforma volta a creare condizioni semplificate per le aziende interessate a condurre test in condizioni reali di soluzioni innovative nel contesto urbano. Promosso dal Comune di Torino, comporta una vasta partnership locale di soggetti pubblici e privati interessati a sostenere e far crescere l'ecosistema dell'innovazione locale e l'innovazione di frontiera.
È professore ordinario di Innovation Management e Imprenditorialità all'Università di Torino – Dipartimento di Scienze Computeristiche, Direttore del Centro di innovazione interdipartimentale ICxT e membro del Comitato Scientifico del programma di dottorato in Innovation for Circular Economy.
È autore di oltre 90 articoli e altre pubblicazioni. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la strategia, la gestione dell'innovazione e il modellig&planning aziendale.
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SINELEC
SINELEC è l’azienda tecnologica del Gruppo ASTM, secondo gestore al mondo di reti autostradali a pedaggio in concessione e player globale nella progettazione e nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali. Offrendo soluzioni tecnologiche avanzate per la gestione del pedaggio elettronico e dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS), SINELEC è impegnata a concorrere alla creazione di un modello di mobilità sostenibile, caratterizzato da una gestione ottimizzata e sicura del traffico e delle infrastrutture all’interno dell’ecosistema stradale extraurbano ed urbano.
Tolling & Access Management, Operations & Traffic Management, Safety & Security e Connected Mobility sono le principali aree di attività, supportate trasversalmente dalla significativa esperienza aziendale in qualità di consulente tecnico, fornitore di soluzioni sviluppate in-house e system integrator.
Attiva da oltre 20 anni nel settore autostradale a fianco delle concessionarie, SINELEC comprende a fondo le necessità operative e di manutenzione, facendo leva sulla propria esperienza e sulle potenzialità dell’innovazione digitale, garantendo così soluzioni all’avanguardia, finalizzate ad un reale miglioramento dell’esercizio delle infrastrutture di trasporto. L’azienda è infatti attivamente coinvolta nel processo della loro digitalizzazione in Italia, consentendo agli operatori stradali di affrontare le sfide della mobilità futura quali l’introduzione dei veicoli autonomi, automobili elettriche e nuovi modelli di mobilità basati sulle connessioni digitali e sull’integrazione dei servizi.
Per maggiori dettagli, clicca qui
PRODOTTO DEL MOMENTO
SINCRO
SINCRO è la soluzione software di SINELEC progettata specificatamente per supportare gli operatori stradali nella gestione dell’esercizio dell’infrastruttura. La piattaforma consente l’integrazione completa e funzionale di impianti eterogenei utilizzati in ambito ITS (quali, ad esempio, TVCC, PMV e AID), semplificandone il coordinamento e riconducendo la complessità dei dati raccolti ad un’unica interfaccia semplice e completa. SINCRO è oggi il cuore di 14 centrali operative in Italia per la gestione di un network autostradale superiore ai 1.400 km, inclusivo di 51 gallerie.
A seguito del recepimento della Direttiva EU 2004/54/EC relativa ai requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea ed alla correlata necessità di adeguamento tecnologico, SINELEC ha ulteriormente potenziato la piattaforma SINCRO, integrando le funzionalità dei sistemi SCADA di galleria (gestione ventilazione, fibrolaser, luci di emergenza, rilevazione inquinanti, ecc..) alle già esistenti funzionalità ITS.
SINCRO combina sensoristica e tecnologia avanzate per identificare incidenti, incendi e più in generale situazioni di rischio all’interno delle gallerie, così da attivare immediatamente le operazioni di emergenza.
Mentre processa in tempo reale i dati in entrata, SINCRO implementa tecniche di validazione/congruità per la correlazione delle anomalie rilevate, abilitando azioni automatiche di intervento precedentemente impostate, oltre a consentirne la gestione da parte degli operatori.
Questa soluzione integrata agisce in qualità di Decision Support System (DSS) attraverso l’identificazione continua di eventi potenzialmente pericolosi, della risposta immediata in caso di identificazione di uno scenario di emergenza, dell’implementazione delle strategie ottimali e delle procedure ad esse correlate. Tutte queste informazioni vengono rappresentate su un’unica interfaccia che evidenzia in maniera efficace le azioni intraprese e le procedure di emergenza attivate.
La piattaforma assicura inoltre l’invio immediato di informazioni, attraverso diversi sistemi di comunicazione, sia agli utenti in strada per la messa in sicurezza, sia alle autorità competenti (polizia, vigili del fuoco, soccorso sanitario) per richiederne l’intervento.
Tutte le attività, intese come comandi emessi ed azioni intraprese, vengono registrate e conservate in un database, rimanendo a disposizione per analisi successive ed eventuali investigazioni.
TRE DOMANDE A…
Ugo Govigli, Amministratore Delegato di SINELEC S.p.A.
I mercati della tecnologia e della mobilità evolvono entrambi velocemente. Cosa consente di rimanere sempre competitivi?
Entrambi i mercati sono ormai intrinsecamente legati ad aspetti sociali ed ambientali.
Un approccio basato sull’Open Innovation e sulla capacità di nutrire il bagaglio esperienziale aziendale è fondamentale per cavalcare l’onda continua di trasformazione delle imprese nel nostro ambito.
L’essere ricettivi e collaborare con università, istituti di ricerca e fornitori crea valore, consentendo una connessione diretta con il mondo sperimentale e con una visione cross-settoriale. In aggiunta la valorizzazione e la formazione delle risorse interne ci permettono di consolidare e rinnovare un prezioso know-how che ci qualifica non solo come un’azienda di prodotto, bensì come un partner tecnologico.
Come sta cambiando SINELEC?
La crescita aziendale degli ultimi anni, registrata non solo in Italia - nostro mercato di riferimento - ma anche all’estero, ci ha condotti alla fase attuale. SINELEC si sta aprendo al mercato extra-europeo: la subsidiary americana è ora operativa e presto avremo una base anche nell’area del Middle East, ad Abu Dhabi.
A fronte dell’aumento di complessità dello scenario internazionale, perseguiamo l’obiettivo ancora più sfidante di garantire soluzioni tecnologiche altamente performanti e all’avanguardia, adatte ad un contesto globale.
Dove vede SINELEC tra 5 anni?
Il percorso di SINELEC è tracciato all’interno di un progetto strategico più ampio guidato dal Gruppo ASTM. Come partner tecnologico del Gruppo, SINELEC opererà nei tre diversi continenti Europa, America ed Asia, con qualità di servizio e portata innovativa analoghe a quanto garantito sino ad oggi alle società del Gruppo stesso e nei mercati attivi. Le sedi aziendali, attraverso i loro centri di competenza, agiranno in modo sinergico per lo sviluppo e la realizzazione di soluzioni tecnologiche competitive a livello internazionale. |
A4 Holding vince il premio Areté per la campagna di sensibilizzazione sui rischi alla guida
La nuova campagna video di A4 Holding, società del Gruppo Abertis che gestisce le autostrade A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico, e che vede A4 Mobility tra i soci ordinari di TTS Italia, ideata per sensibilizzare i giovani sui rischi alla guida dopo aver consumato alcol o altre droghe, si è aggiudicata il premio come “miglior comunicazione d’impresa”, attribuitogli dalla testata nazionale Il Sole 24 Ore.
La campagna è risultata secondo la giuria la migliore “azione combinata spot- social ma anche discoteche, la prima di questo genere in Italia, realizzata per parlare direttamente ai giovani.
A4 Holding è stata infatti premiata per i contenuti e il format dell’innovativa e impattante campagna che ha come canale di diffusione i social network, principalmente Facebook e Instagram. La campagna è iniziata nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 giugno scorsi presso la discoteca Sesto Senso di Lonato del Garda (Brescia), attraverso un’azione denominata “The Blackout”: sono state spente improvvisamente le luci all’interno del locale affollatissimo di giovani ed è stato proiettato il video che racconta, direttamente dalla sua voce, la storia di Carlos Rubio, protagonista della campagna.
Sono state quindi registrate le reazioni del pubblico, prima, durante e dopo il “blackout” e realizzato un video, disponibile sul sito web della campagna www.theblackout.it.
I partecipanti hanno poi ricevuto un portachiavi luminoso per ricordare lo slogan della campagna “non spegnere la tua luce: solo tu hai la chiave per farlo”, con cui i giovani sono stati immortalati in foto, successivamente caricate sul sito web dell’iniziativa e condivise attraverso i social media.
La campagna è riuscita raggiungere più di 160.000 utenti, totalizzando più di 50.000 visualizzazioni dei video realizzati e più di 200 condivisioni dei post pubblicati su Facebook.
Per il comunicato stampa, clicca qui
Fonte: A4 Holding
Aesys vince gara per pannelli a messaggio variabile
Aesys, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara emessa da Roma Servizi per la Mobilità S.r.l.(RSM) per la fornitura di un sistema di 10 pannelli a messaggio variabile, che estenderà l’analogo sistema attualmente esistente, gestito dalla Centrale della Mobilità di RSM.
Fonte: TTS Italia
Autostrade per l’Italia (ASPI) e IBM annunciano l’avvio di un progetto che migliorerà il monitoraggio e la manutenzione in tempo reale delle infrastrutture
Autostrade per l’Italia(ASPI) ha annunciato una soluzione innovativa che integra la nuova tecnologia di IBM per il monitoraggio e la gestione delle infrastrutture. La soluzione, mai utilizzata prima d’ora in Italia, è stata progettata per supportare gli operatori nel controllare lo stato delle infrastrutture di rete, sia in tempo reale che durante l’intero ciclo di vita delle strutture.
La nuova piattaforma digitale integrerà le attività di ispezione, monitoraggio strutturale e manutenzione per consentire la gestione continua di infrastrutture quali ponti, gallerie e strade. Attraverso dispositivi mobili collegati al sistema, i tecnici che effettuano le ispezioni avranno a disposizione informazioni specifiche relative all’infrastruttura su cui stanno operando. Questo, insieme alla documentazione di progetto, rappresenterà un valido supporto tecnologico per supportare gli operatori a determinare se e quando è necessario effettuare la manutenzione. Ad esempio, le attività ispettive non potranno essere concluse se non verranno eseguite tutte le azioni previste dalla check-list impostata nel software. I processi automatizzati del flusso di lavoro possono essere impostati per monitorare se le attività richieste sono state completate con successo. Inoltre, il processo di ispezione potrà essere finalizzato dall’operatore soltanto in seguito alle approvazioni di tutti i livelli di responsabilità richiesti. Tale work-flow consentirà agli operatori di gestire l’infrastruttura e le informazioni associate in modo condiviso e trasparente.
Il sistema metterà a disposizione modelli 3D delle infrastrutture monitorate, nonché immagini scattate dai tecnici ed elaborate dall’intelligenza artificiale, per classificare quali sezioni potrebbero richiedere manutenzione e suggerire le attività da svolgere con ulteriori controlli e verifiche da parte dell’operatore.
La piattaforma di monitoraggio dialogherà in tempo reale con i sensori installati sulle infrastrutture, il cui numero crescerà progressivamente. Questa tecnologia IoT (Internet of Things) consentirà di creare una banca dati digitale centralizzata contenente informazioni costantemente aggiornate su tutte le 4.300 opere (ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie) facenti parte della rete gestita da ASPI.
Il nuovo sistema sarà avviato in Italia in via sperimentale entro la fine dell’anno e sarà inizialmente testato su tre viadotti: il Bisagno, sull’autostrada A12 in Liguria, il Romano e il Corvi, entrambi sull’autostrada A16 in Puglia. L’obiettivo è che la tecnologia venga implementata su tutte le 1.943 grandi strutture di rete entro la fine del 2020.
La seconda fase del progetto, il cui inizio è previsto a metà del 2020, è stata progettata per supportare le attività di manutenzione delle infrastrutture – dalla progettazione alla gara, dall’esecuzione dei lavori fino al collaudo – che confluiranno in un unico cruscotto, offrendo agli operatori una visione completamente integrata delle attività.
Il nuovo sistema di ASPI è stato progettato per dialogare fin da subito con la banca dati “Ainop”, l’interfaccia promossa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il monitoraggio dello stato di sicurezza di tutte le infrastrutture italiane. Nell’ambito di questa collaborazione, IBM – tra cui IBM Research – svilupperà la soluzione, secondo le indicazioni di Autostrade Tech, basandola su IBM Maximo Enterprise Asset Management e Maximo Asset Monitor.
Fonte: ASPI
Datamed si aggiudica gara per il Tpl
Datamed-DataInfomobility, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara indetta dall’Azienda Mobilità e Trasporti di Bari S.p.A per la fornitura di n. 1 200 paline di fermata bus accessibili per il servizio di trasporto pubblico locale urbano della città di Bari.
Fonte: TTS Italia
FCA sceglie PTV Vissim come strumento di micro-simulazione per realizzare progetti di innovazione nell’ambito della guida automatizzata
FCA Group si affiderà alle tecnologie PTV per sviluppare le automobili di domani. Il PTV Group, infatti, è stato scelto come partner tecnologico da uno dei principali gruppi automobilistici mondiali per supportarli, attraverso strumenti e formazione, nella creazione di scenari di traffico virtuali estremamente realistici che consentono di testare nuovi algoritmi alla base dei sistemi di assistenza alla guida che rappresentano elementi fondamentali per la prossima rivoluzione della mobilità rappresentata dai Veicoli Autonomi.
“Siamo estremamente contenti che uno dei principali gruppi automobilistici mondiali abbia scelto PTV per aiutarli a sviluppare le tecnologie che saliranno a bordo della auto nei prossimi anni” afferma Francesco Oliviero, Manager Sales & Marketing della divisione Traffic Software per il mercato italiano. “PTV Vissim rappresenta uno strumento indispensabile per poter valutare, prima di metterle su strada, idee e soluzioni che aiutano il guidatore e i passeggeri oggi e, immaginiamo, i soli passeggeri domani, a utilizzare il veicolo in maniera confortevole, sicura e sostenibile.”
PTV Vissim è il software leader al mondo per la microsimulazione di scenari di mobilità multimodali. È in grado di simulare ogni singolo elemento, dall’auto al mezzo pubblico, dai pedoni ai ciclisti. È provvisto di una serie di interfacce che consentono di “costruire” il comportamento degli utenti della strada, compreso quello dei veicoli autonomi. Grazie all’integrazione con i principali strumenti di simulazione per la sensoristica, il controllo e la dinamica del veicolo, PTV Vissim è uno degli elementi principali della cosiddetta “Virtual V&V” (Verification and Validation), cioè la possibilità di testare e validare soluzioni in un ambiente virtuale controllato prima di metterle su strada per prove reali. PTV Vissim simula tutto quello che c’è attorno al “veicolo di test”, le strade, i sistemi di controllo semaforici, gli altri veicoli, i pedoni, i ciclisti, ecc. fornendo input alla soluzione da testare. È possibile simulare miglia di scenari e di valutare la bontà delle tecnologie proposte anche in contesti critici. Con PTV Vissim è possibile anche testare la comunicazione tra V2V (vehicle-to-vehicle) e V2X (vehicle-to-infrastructure).
Fonte: PTV Sistema
Fit Consulting si aggiudica gara per studio pan-europeo sui modelli di mobilità
FIT Consulting, socio ordinario di TTS Italia, insieme a un nutrito consorzio di cui Stratec S.A.è capofila, si è aggiudicata la gara emessa dallan Commissione europea, DG Mobility and Transport (MOVE) per svolgere un’indagine pan-europea, combinata con studi correlati, per fornire un’istantanea completa dei modelli di mobilità nelle città europee. L’indagine e gli studi correlati dovranno raccogliere informazioni sui nuovi modelli di mobilità, l’uso del trasporto collettivo, i veicoli privati convenzionali alimentati a combustibile e alternativi, nonché i modi attivi negli agglomerati europei. Dovranno inoltre valutare l’interesse dei cittadini europei a passare a modalità di trasporto più sostenibili e identificare gli ostacoli al loro ulteriore impiego. Il progetto sarà suddiviso in diversi incarichi, tuttavia correlati: un’indagine sui modelli di mobilità dei passeggeri nei principali centri europei; un’indagine mirata sulla logistica urbana; aggiornamento della banca dati TRACCS.
Fonte: TTS Italia
Il Gruppo FS Italiane presenta il nuovo sistema “SOI” per la digitalizzazione nel monitoraggio rete ferroviaria
FS Technology e Rete Ferroviaria Italiana hanno partecipato a Smart City Expo World Congress, presentando il sistema “SOI” per la digitalizzazione del monitoraggio della rete ferroviaria basato su HxGN OnCall, il software di ultima generazione per la gestione delle Sale Operative realizzato da Hexagon Safety & Infrastructure, gruppo specializzato in soluzioni tecnologiche per la sicurezza di infrastrutture strategiche.
Il sistema è uno strumento di monitoraggio innovativo in grado di garantire l’accesso alle informazioni in real time per una gestione sempre più efficace e tempestiva di specifici eventi legati alla circolazione ferroviaria. La Sala operativa nazionale di RFI, che coordina le 14 sale operative territoriali, è tra le prime a livello mondiale ad utilizzare la tecnologia di nuova generazione.
La nuova tecnologia consente di migliorare, semplificare e ottimizzare le attività di monitoraggio e governo della circolazione ferroviaria dialogando con le piattaforme già in uso e ottimizzando la gestione delle risorse in relazione al verificarsi di eventi specifici.
Nel caso in cui si verifichi un’anomalia sulla rete ferroviaria, il sistema è in grado di ricevere informazioni dettagliate sull’ evento dai tecnici di RFI sul campo e dai sensori installati sull’intera rete tramite un’apposita interfaccia IoT, supportando il personale di sala operativa nella gestione dell’evento.
Vengono allertati i CEI, Coordinatori Esercizio Infrastruttura, che prendono in gestione l’evento, verificando le informazioni ricevute e valutando la segnalazione con il supporto delle informazioni rese disponibili dal sistema sulla tratta ferroviaria di interesse. Il sistema propone la risorsa disponibile più indicata per la gestione dell’evento in base alla tipologia di quest’ultimo.
Il progetto, che è stato denominato “SOI”, è stato curato dalla ex Direzione ICT di RFI ora confluita in FS Technology e da Almaviva nel ruolo di system integrator, ed è stato realizzato in poco più di un anno compresa la fase di attivazione graduale delle 15 sale. Tra i fattori chiave che hanno consentito tempi di risposta così rapidi alle esigenze di digitalizzazione delle sale: la scelta di un prodotto software maturo in tema gestione sale operative, l’esperienza e il kow how sulle piattaforme software di circolazione e manutenzione già in uso in RFI e un team di progetto in cui si sono espresse le migliori competenze ferroviarie, di integrazione sistemi e di conoscenza del nuovo prodotto. La nuova tecnologia, attiva dallo scorso giugno, è ora gestita da FSTechnology che dal primo agosto ne cura l’esercizio in alta affidabilità e le evoluzioni funzionali.
FS Technology, la nuova società del Gruppo FS completamente dedicata all’ICT è operativa dal 1 agosto: oltre 400 professionisti, provenienti dalle strutture ICT di tutte le aziende del Gruppo, si sono riuniti in un’unica organizzazione per fornire servizi informatici e tecnologie innovative, in un’ottica di massimizzazione dell’efficienza. Il Gruppo FS ha da circa due anni intrapreso un percorso orientato all’innovazione che ha consentito un forte miglioramento della qualità complessiva delle soluzioni ICT a supporto dei più rilevanti processi di business. Proprio nell’ottica di questo percorso, il Gruppo ha creato la nuova società che ha come suo primo obiettivo quello di sviluppare, in risposta alle esigenze di automazione del Gruppo, soluzioni applicative ed infrastrutturali di qualità e fortemente innovative, con particolare riguardo alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Fonte: Ferpress
Il progetto ET-BLU di AEP si classifica secondo nella categoria Best Innovations nella classifica del Calypso Networks Association Awards
Il progetto ET-BLUdi AEP, socio ordinario di TTS Italia, si è classificato secondo ex-aequo nella categoria Best Innovations nella classifica del Calypso Networks Association Awards.
ET-BLU è un nuovo componente dei sistemi di bigliettazione AEP progettato per rendere facile e sicura l’integrazione di sistemi di terze parti quali ad esempio gli sportelli ATM (quelli che in Italia si chiamano generalmente “Bancomat”), le emettitrici automatiche self-service ed altri apparati periferici.
“Grazie a ET-BLU tutta la logica di business, la gestione delle tariffe, lo stack Calypso e il Card Data Model sono spostati nel centro della bigliettazione elettronica e non devono quindi essere reimplementati nel terminale” ha dichiarato l’ideatore della soluzione Alberto Longinotti di AEP (nella foto), “Lo sviluppatore dell’applicazione del terminale deve solo utilizzare pochi e semplici web service, garantendo così “a priori” l’integrazione e riducendo moltissimo le necessità di test.”
Innovativo è anche il modo nel quale vengono effettuate le ricariche, sempre attraverso l’inserimento nelle cosiddette “blu list” (dette anche white o green). In questo modo, ogni possibile errore del terminale non determina inconvenienti essendo comunque effettuata una eventuale ricarica fallita anche da tutti gli altri terminali del sistema.
“Un bel successo per AEP” ha aggiunto Giovanni Becattini, amministratore delegato di AEP” che conferma la qualità della nostra offerta. Ci teniamo anche a sottolineare che ET-BLU era forse l’unica delle soluzioni presentate ad essere già operativa sul campo, presso la società STGA di Angoulême (Francia). Tutta AEP è grata all’ideatore di questa soluzione che dimostra ancor di più la nostra continua ricerca di soluzioni innovative da mettere a disposizione dei nostri Clienti”.
Fonte: AEP
I soci di TTS Italia allo SmartCity Expo World Congress di Barcellona
Si è svolta dal 19 al 21 novembre, la nuova edizione dello SmartCity Expo World Congress di Barcellona tra area congressuale, espositiva e numerosi eventi collaterali.
Quest’anno si è parlato di: Digital Transformation, Urban Environment, Mobility, Governance & Finance, e Inclusive & Sharing Cities.
Tra gli espositori protagonisti, numerosi soci di TTS Italia: Anas, Autostrade Tech, Engineering Ingegneria Informatica, Esri, OpenMove, PTV Group, Swarco, T.net.
Fonte: TTS Italia
Macnil alla Camera dei Deputati per raccontare la Murgia Valley
A novembre alla Camera dei Deputati trenta #wwworkers sostenibili e circolari hanno raccontato le loro storie ed esperienze, con l’obiettivo di stilare il primo Manifesto delle Pmi e imprese artigiane green. Tra i protagonisti, anche Maria Rita Costanza, CTO di Macnil Gruppo Zucchetti, socio ordinario di TTS Italia, che ha creato la Murgia Valley, il vivaio digitale che calamita le startup locali.
Fonte: TTS Italia
Macnil Gruppo Zucchetti protagonista a MECSPE BARI
Macnil Gruppo Zucchetti, socio ordinario di TTS Italia, ha partecipato al MECSPE di Bari dal 28 al 30 novembre, allo STAND Q27, presso l’area espositiva Tecnologie 4.0.
In questa prima edizione per il mercato del Centro e del Sud Italia, è stato protagonista il know how sino ad oggi maturato nei temi dell’innovazione e della digitalizzazione:
– Soluzioni per Macchine Operatrici in linea con il piano nazionale italiano Industria 4.0, che permettono di portare in iperammortamento del 250% i macchinari
– Innovative soluzioni per settori Automotive e Fleet Management
– Smart City, Smart Home e Digital Marketing
Fonte: Macnil Gruppo Zucchetti
Maggioli e Indra si aggiudicano gara per i sistemi informativi di Palermo
Maggioli e Indra, soci ordinari di TTS Italia, in RTI con Capgemini, SIRTI, SIRFIN-PA, Consorzio Consis, si sono aggiudicati la gara indetta da SISPI — Sistema Palermo Informatica S.p.A. per l’affidamento di servizi informatici per lo sviluppo dei sistemi informativi della Città metropolitana di Palermo.
Fonte: TTS Italia
Project Automation si aggiudica gara per varchi elettronici a Roma
Project Automation, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara indetta da Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. per la fornitura in opera di un sistema omologato di varchi elettronici per il controllo automatico di corsie riservate al Tpl di Roma Capitale.
Fonte: TTS Italia |
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Biglietti contactless per Napoli
Arriva a Napoli, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, il contactless per pagare il biglietto della metropolitana e degli autobus, ma anche di treni e funicolare.
Secondo quanto riportato da “Il Mattino”, la Campania sarà la prima regione in Italia ad adottare un sistema integrato di pagamento digitale nel trasporto pubblico in virtù dell’accordo raggiunto in queste tra Sia e il Consorzio UnicoCampania. La sperimentazione partirà dalla seconda metà del 2020 e coinvolgerà Napoli, Salerno, Avellino e le rispettive province.
A regime, cittadini e turisti potranno pagare il biglietto della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus con carte dotate di tecnologia NFC, anche virtualizzate su smartphone e dispositivi wearable.
Sarà inoltre possibile utilizzare la propria carta di credito come se fosse un abbonamento, oltre a beneficiare della miglior tariffa disponibile in base al numero di viaggi effettuati.
Fonte: Cickmobility
Bologna approva il PUMS
Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
Un anno fa, il 27 novembre 2018, il PUMS della Città metropolitana venne adottato contestualmente al Piano Generale del Traffico urbano (PGTU) del Comune di Bologna (che verrà votato la settimana prossima dal Consiglio comunale). In questi 12 mesi c’è stato un processo di ampia partecipazione, con 7.000 persone coinvolte e 173 contributi articolati in 900 osservazioni. Un numero molto alto se si pensa che in altre realtà ne sono arrivate poche decine (a Roma ne hanno ricevuti 50, a Firenze 33). Osservazioni che per oltre l’80% chiedevano più mobilità sostenibile e innovativa e che hanno cambiato e migliorato il PUMS (il 73% è stato totalmente o parzialmente accolto). Parallelamente, in questo anno, sono partiti alcuni progetti:
– agevolazione tariffaria: bus urbano gratuito per chi ha l’abbonamento treno o bus extraurbano;
– progetto di fattibilità della linea rossa del tram;
– primo esperimento in Italia di linea di trasporto pubblico finanziata da un privato (alla Philip Morris) tramite acquisto a tutti i dipendenti di abbonamenti metropolitani al trasporto pubblico;
– cantiere del tratto bolognese della Ciclovia del Sole (fine lavori giugno 2020) e oltre 50 milioni di euro di nuove piste ciclabili sul territorio (in conclusione nel 2020);
– attivazione bike sharing e car sharing elettrici a Bologna;
– ztl ambientale nel capoluogo dal 1° gennaio 2020;
Inoltre sono stati ottenuti 1,3 milioni di euro dalla Città metropolitana (per realizzare i progetti di fattibilità della rete ciclabile metropolitana, delle prime linee metrobus e dei primi Centri di mobilità) e altrettanti dal Comune di Bologna per la progettazione di ulteriori tratte di tram previste dal Pums.
Per misurare l’impatto di queste politiche e di questi progetti verranno monitorati una serie di indicatori che comporranno il report sulla mobilità sostenibile. Tanti i dati che raccontano com’è oggi la mobilità del territorio:
– 874.248 gli abbonati (mensili o annuali) al Trasporto Pubblico Metropolitano (bus e treno);
– Oltre 200.000 gli iscritti a bike sharing, car sharing e car sharing elettrico che hanno effettuato circa 4,5 milioni di km;
– Il parco veicolare (auto+moto+veicoli industriali) ammonta invece a 819.388 unità di cui 615.577 auto, per la maggior parte a benzina (41%) e gasolio (37%) e di classe euro 5 o euro 6 (46%), mentre solo il 15% è sotto la classe euro 2. Discorso diverso per le moto che vede una maggioranza di veicoli (55%) sotto l’euro 2 e per i veicoli industriali (30% sotto l’euro 2 e ben l’88% a gasolio);
– 248 i km di rete ciclabile metropolitana;
– rispetto alla sicurezza stradale tra i 75 morti sulle strade 23 sono pedoni e 6 ciclisti
Fonte: Ferpres
ICity Rank 2019: è Milano la città più smart d’Italia
ICity Rank 2019, il rapporto annuale di FPA, società del gruppo Digital360, fotografa la situazione delle città italiane nel percorso per diventare intelligenti e sostenibili, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili, capaci di introdurre innovazioni e promuovere sviluppo adattandosi ai cambiamenti in atto. FPA ha individuato e analizzato sei dimensioni urbane interessate da processi di innovazione (solidità economica, mobilità sostenibile, tutela ambientale, qualità sociale, capacità di governo e trasformazione digitale), sintesi di oltre 100 indicatori (basati su più di 250 variabili) che, aggregati nell’indice finale ICity Rank, consentono di stilare la classifica finale dei 107 comuni capoluogo.
Per il sesto anno consecutivo Milano si conferma la città più smart d’Italia, in prima posizione per solidità economica e mobilità sostenibile, con ottimi risultati anche negli ambiti qualità sociale (2°) e trasformazione digitale (3°), anche se resta ancora fuori dalle prime dieci per capacità di governo (12°) e appare molto in ritardo nella tutela ambientale (54°). A differenza degli ultimi anni, però, nel 2019 si riduce nettamente il divario fra il capoluogo lombardo e il resto del Paese. Firenze, seconda in classifica, è lontana solo due punti, grazie al primo posto nella qualità sociale e trasformazione digitale e al buon posizionamento nella capacità di governo (2°), tutela ambientale (5°) e mobilità sostenibile (3°). Anche Bologna, in terza posizione, diminuisce il distacco dalla vetta piazzandosi davanti a tutti per capacità di governo, seconda per trasformazione digitale e solidità economica, terza per tutela ambientale e qualità sociale. Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Parma, Modena e Reggio Emilia completano la classifica delle prime dieci smart city italiane, con risultati paragonabili al terzetto di testa in molti degli indicatori analizzati. Trento è prima in tutela ambientale e terza per solidità economica; Venezia seconda per mobilità sostenibile, Modena quarta per trasformazione digitale. Roma, invece, nonostante le buone performance in alcune dimensioni, come quella della qualità sociale (7°), rimane stabile in 15° posizione, con risultati migliorabili soprattutto nella capacità di governo (29°) e nella solidità economica (30°).
Resta ancora ampio il divario fra Nord e Sud del Paese. Le prime venti città in classifica appartengono alle aree centro-settentrionali, mentre sono al Nord le città che hanno guadagnato più posizioni rispetto al 2018 (Cuneo 23, Brescia e Rovigo 20, e Piacenza, 18). Bisogna scendere fino al 37° posto per trovare la prima città del Meridione e Isole in classifica, Cagliari, che guadagna sei posizioni rispetto al 2018, e soltanto Pescara, Bari e Lecce, fra le altre città del Sud, riescono ad allontanarsi dalla parte bassa della classifica. Tutti gli altri 34 capoluoghi del Mezzogiorno sono fermi nelle ultime 38 posizioni in classifica, con Crotone maglia nera, preceduta da Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Trapani, Foggia, Catanzaro, Reggio Calabria, Isernia e Brindisi.
Gli indicatori analizzati dalla ricerca sono: solidità economica; mobilità sostenibile; tutela ambientale; qualità sociale; capacità di governo; trasformazione digitale.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, l’indagine si è soffermata su 16 indicatori all’interno degli ambiti sviluppo del trasporto pubblico, riduzione degli impatti del traffico veicolare, strumenti per gestire la mobilità e diffusione di modalità innovative. Milano guida anche questa graduatoria, grazie alla sua vasta rete di trasporto pubblico e alla diffusione degli innovativi servizi di carsharing (prima con 24,3 vetture ogni 10.000 abitanti). Il punto debole è la modesta incidenza delle aree pedonali, che rimane limitata a 46,3 mq per 100 abitanti (dati 2017). Nelle prime dieci posizioni si collocano altre quattro città metropolitane (Venezia, Firenze, Torino e Bologna) e cinque città intermedie: Bergamo (caratterizzata dalla più ampia incidenza delle ZTL, che già nel 2015 coprivano quasi il 15% del territorio comunale), Padova (che con 181,7 km per 100 kmq di superficie guida la classifica per la densità delle piste ciclabili), Mantova, Brescia e Modena. Sono i centri intermedi o piccoli, però, ad aver portato più avanti percorsi socialmente coraggiosi di governo della mobilità (dalle ZTL alle piste ciclabili) o tecnologicamente innovativi della sua gestione (IT MOB e adozione di alimentazioni meno inquinanti nel trasporto pubblico locale). Anche in questa dimensione, il divario col Mezzogiorno resta evidente: la prima città del Sud si trova solo al 26° posto (Cagliari), al 37° la seconda (Bari) e al 54° la terza (Teramo).
Per quanto rigurda, invece, la trasformazione digitale, Firenze è la città più capace di sfruttare appieno le potenzialità offerte dal digitale, seguita da Bologna e Milano. Il capoluogo toscano ottiene il punteggio massimo in quattro indicatori (app municipali, digital openness, wi-fi pubblico e trasparenza digitale) e ottime performance in altri quattro (accesso alla banda-larga, IoT e tecnologie di rete, disponibilità di servizi online, social PA), dimostrando un approccio complessivo che coinvolge non solo l’amministrazione comunale ma l’insieme dei soggetti che operano nel contesto urbano. La prima città del mezzogiorno è Cagliari, che si piazza in 13° posizione e si conferma un’eccezione anche in questa specifica dimensione, ottenendo il punteggio massimo per accesso alla banda larga e facendo registrare elevati punteggi in altri cinque indicatori. Risultati discreti li ottengono però anche Lecce (22°), Palermo (24°) e Bari (25°), che si collocano fuori della top 20 solo per pochi punti. Più staccata Napoli (35°). Gli ottimi punteggi complessivi ottenuti da città non metropolitane come Modena, Bergamo, Brescia, Parma e Trento, e quelli settoriali di Bolzano (prima nell’indicatore IoT e tecnologie di rete) e Pisa (leader per i servizi online) indicano come sia possibile anche per centri di dimensione intermedia raggiungere risultati di eccellenza.
Fonte: FPA
Milano: 2250 i monopattini elettrici a noleggio in giro per la città
Sono state selezionate nei giorni scorsi, le tre aziende che a partire dalle prossime settimane potranno fornire monopattini elettrici in condivisione in città. Il Comune di Milano alla fine dello scorso ottobre aveva pubblicato un bando per selezionare i gestori che avrebbero potuto effettuare il servizio di sharing dei dispositivi di micromobilità elettrica per un massimo di 2mila veicoli operanti sul territorio. Le società selezionate sono Wind Mobility, Bit Mobility e Helbiz Italia.
Le tre società selezionate si dividono equamente il totale della flotta, 750 monopattini per ogni gestore per un totale di 2.250 dispositivi, e per iniziare a fornire il servizio di sharing dovranno versare il deposito cauzionale sotto forma di fideiussione e chiedere l’autorizzazione di avvio dell’attività (Scia) presso gli uffici dell’Assessorato al Commercio. Contemporaneamente, in accordo con gli uffici della Polizia locale, verrà fatta una verifica sui veicoli che saranno messi in strada affinché essi corrispondano effettivamente alle caratteristiche che l’Amministrazione aveva disposto nel bando.
Tutti i veicoli dovranno essere omologati, dotati di luci, numero identificativo e limitatori di velocità e dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di efficienza e sicurezza per l’utente.
I monopattini e simili potranno sostare esclusivamente negli stalli di sosta dedicati alle biciclette o a lato strada, dove non sia espressamente vietato e comunque sempre secondo le regole del Codice della strada. Nella Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, i monopattini potranno attivare e chiudere il noleggio solo in uno degli oltre 4.300 stalli sosta per biciclette attraverso sistemi tecnologici realizzati a cura delle società di gestione.
Attualmente vi sono oltre 32mila stalli per la sosta delle biciclette in tutta la città, di questi 6.900 sono esterni al Municipio 1 e collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana e 3.350 si trovano lungo le piste ciclabili. Gli stalli per le bici crescono in modo continuativo per nuove installazioni che tengono conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli.
La sharing mobility ha favorito l’utilizzo del trasporto pubblico e contribuito alla diminuzione dei mezzi privati a favore della qualità della mobilità e dell’ambiente. La condivisione dei veicoli consente di ridurre il tasso di immatricolazione in città. Le sperimentazioni avviate da tempo a Milano con flotte diversificate di auto, veicoli cargo, scooter e biciclette hanno dato risultati molto positivi. L’obiettivo di contenere le emissioni inquinanti spinge a procedere verso l’innovazione, per questo l’Amministrazione punta a sviluppare il servizio.
Il bando oltre a prevedere circa 2mila microveicoli elettrici in città, individua il 26 luglio 2021 come termine per la sperimentazione come previsto dal decreto ministeriale. In questi giorni gli operatori dei Reparti strade del Comune stanno ultimando la posa del cartelli affinché sia a tutti chiaro quali sono le strade dove l’uso dei monopattini e degli altri microdispositivi elettrici è consentito.
Per avviare la propria attività di sharing il gestore deve presentare certificazione di sottoscrizione di adeguata polizza assicurativa, garantire che il servizio sia attivo 365 giorni all’anno e disponibile 24 ore su 24, che vi sia un call-center, un servizio di pronto intervento e controllo dei dispositivi con personale pronto a rimuoverli o spostarli entro le 24 ore dalla segnalazione in caso di disservizio, abbandono o posteggio irregolare, pena la rimozione da parte del Comune con imputazione di penalità a carico del gestore. In caso di forti inadempienze l’Amministrazione si riserva il diritto di revoca.
Per ogni monopattino i gestori devono investire 10 euro all’anno in comunicazione e informazione agli utenti sulle regole di utilizzo e del Codice della strada, anche in forma condivisa con l’Amministrazione e gli altri gestori. Inoltre per ogni monopattino elettrico è necessario depositare una cauzione una tantum (sotto forma di fideiussione) di 25 euro, a garanzia degli eventuali interventi di rimozione effettuati dall’Amministrazione e al Comune dovrà essere versato un contributo di 8 euro per ogni monopattino per l’uso degli spazi pubblici.
Fonte: Comune di Milano
Milano: è ufficiale, i monopattini possono circolare
Si è conclusa in questi giorni la posa dei cartelli che indicano le strade sulle quali i dispositivi di micromobilità elettrica possono o non possono muoversi. Quindi da lunedì 9 dicembre, monopattini, segway, hoverboard e monoruote elettrici possono circolare a Milano.
“Questa sperimentazione è per noi molto importante e ne verificheremo l’andamento con attenzione e interesse – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici –. I monopattini e gli altri micro mezzi elettrici, al pari delle biciclette contribuiscono a migliorare la qualità della mobilità urbana ma è necessario che vengano usati con molto buonsenso. Le strade sono di tutti e i marciapiede appartengono ai pedoni, per questo siamo stati chiari nel definire gli ambiti dove possono circolare al fine di garantire la sicurezza di tutti. Chi li usa deve farlo con prudenza e attenzione per sé e per gli altri perché non sono giocattoli”.
Con la posa di 130 cartelli lungo la cintura esterna della città a Milano, parte la sperimentazione che proseguirà fino luglio 2021 come previsto dalle linee guida del Ministero dei Trasporti lo scorso giugno. La circolazione dei micro veicoli di mobilità elettrica è consentita nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari (il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità) e, ma solo per monopattini e segway, su piste e percorsi ciclabili, ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari.
Vi sono però delle eccezioni che riguardano alcune di queste strade o porzioni di esse all’ingresso delle quali sono stati messi 80 cartelli stradali di divieto di circolazione. Sono i tratti con la pavimentazione in pietra di fiume, corsie preferenziali (anche in Zone 30) contigue ai binari del tram, a meno che non siano in una sede stradale separata, nelle aree di parcheggio a fondo cieco, nelle gallerie pedonali.
Sarà possibile usare questi dispositivi anche nei percorsi ciclopedonali delle aree verdi solo successivamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale di una modifica al regolamento del verde.
Molto importante il rispetto delle regole anche per quanto riguarda la sosta dei monopattini e degli altri micro mezzi che è permessa negli stalli dedicati alle biciclette oppure al lato della strada, dove non espressamente vietata, mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo. Gli stalli per la sosta della bici sono, nella sola Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, oltre 4.300 e in tutta la città oltre 32mila, dei quali 6.900 sono esterni al Municipio 1, collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana, e 3.350 si trovano lungo le piste ciclabili. Gli stalli per le bici crescono in modo continuativo per nuove installazioni che tengono conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli.
Per le mappe delle aree in cui circolare, clicca qui
Fonte: Eco dalle città
Milano: nuovo avviso pubblico per il car sharing elettrico
Milano, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, punta sulla mobilità sostenibile e integrata nell’Area metropolitana. Verrà pubblicato nelle prossime settimane il nuovo Avviso pubblico per operatori interessati a svolgere il servizio di car sharing, rendendolo da sperimentale a strutturale con alcune significative modifiche indicate nelle linee guida appena approvate dalla Giunta.
Un modo di spostarsi in città cresciuto nel tempo, che oggi può contare su 6 operatori attivi, oltre 3.300 auto circolanti, più di 1 milione di abbonamenti che ogni mese crescono di 16mila unità e quasi 17mila utilizzi giornalieri, contribuendo alla diminuzione costante del tasso di motorizzazione registrato (meno 7% dal 2013 ad oggi, ovvero dalla prima apparizione del servizio di car sharing, nonostante l’incremento di popolazione).
Con il nuovo Avviso, il forte impulso verso modelli a più alta performance in termini di impatto ambientale porterà innanzitutto ad un progressivo e completo rinnovo delle flotte, che dal primo gennaio 2024 potranno essere implementate esclusivamente da veicoli elettrici (che oggi rappresentano il 23% del totale). Questo anche attraverso una politica di incentivazione relativa ai canoni mensili richiesti dall’Amministrazione addebitati ai gestori del servizio, il cui ammontare rimarrà di 100 euro, come già accade attualmente, ma che per i veicoli non elettrici dal primo gennaio 2022 passerà a 120 euro e dal primo gennaio 2024 a 150 euro.
La seconda modifica apportata spinge invece verso una maggiore estensione ed integrazione del car sharing fuori dal territorio del Comune di Milano a favore dell’Area metropolitana: il canone mensile verrà infatti scontato fino ad un massimo del 30% per gli operatori in grado di portare il servizio anche nei Comuni cosiddetti di seconda fascia, oltre gli immediati confini del capoluogo.
Già oggi l’Amministrazione chiede agli operatori la copertura pressoché totale del centro abitato milanese (96%) e la possibilità di utilizzo dei veicoli anche fuori città, nei Comuni di prima fascia. Il nuovo Avviso intende ampliarne e incentivarne il raggio d’impiego su scala metropolitana, raggiungendo anche Comuni non confinanti, laddove esistano accordi specifici.
Per le società già operative è stata decisa una proroga del servizio fino al 31 gennaio 2020, termine oltre il quale dovranno partecipare al nuovo Bando per continuare ad effettuarlo.
Le manifestazioni di interesse saranno esaminate dalla Commissione incaricata che si riunirà ogni mese.
Fonte: Eco dalle Città
Premio Sviluppo Sostenibile 2019 alle città e alle imprese green: Milano è una Green City
Il Premio Sviluppo Sostenibile 2019, istituito per l’undicesimo anno consecutivo, dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group è stato assegnato quest’ anno a tre realtà italiane che hanno scommesso sulla sostenibilità. I tre vincitori sono la città di Milano, MAPEI e Montagna 2000. Al Premio, che ha avuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, inoltre, è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. Accanto alle tre aziende vincitrici, ci sono altre 27 aziende segnalate che riceveranno una targa di riconoscimento. La cerimonia di premiazione è avvenuta all’ interno di Ecomondo alla presenza del Presidente della Commissione Premio Edo Ronchi e di tutta la Giuria.
In particolare, Milano, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha ricevuto il premio “Green City”: città di riferimento per le green city italiane, per un ampio ventaglio di iniziative: il Contatore ambientale, uno strumento di facile comprensione per conoscere i vantaggi di una buona raccolta differenziata e del riciclo; l’introduzione della low emission zone per la limitazione progressiva della circolazione dei veicoli inquinanti; il trasporto pubblico 100% elettrico al 2030 e lo sviluppo dei sistemi di sharing; il recupero del cibo ancora commestibile; la campagna “Plastic Free”; gli interventi per la rigenerazione degli spazi urbani e per la riduzione dell’impronta di carbonio e l’aumento della capacità di adattamento agli eventi legati al cambiamento climatico. È in corso di definizione poi il Piano per la qualità dell’aria e il clima.
Inoltre, è stato assegnato il Premio per lo sviluppo sostenibile 2019 (in ordine alfabetico):
• Città di Chieti per SM@RTEATE che riunisce in un’unica strategia di sviluppo sostenibile piani e progetti urbani adottati dall’Amministrazione Comunale.
• Città di Cosenza per una strategia di qualità ambientale del territorio e la realizzazione della Ciclopolitana, il rafforzamento del sistema ecologico con il Parco Fluviale, il progetto di navigabilità del fiume e il Parco del Benessere.
• Città di Mantova per il progetto multidisciplinare e multilivello, Mantova Hub, di rigenerazione della periferia in tale contesto il comune ha redatto le Linee guida per l’Adattamento climatico;
• Città di Palermo per il “Piano della mobilità dolce” (Piano della rete degli itinerari ciclabili) la realizzazione di itinerari d’interconnessione dei percorsi ciclabili esistenti e la definizione di nuovi itinerari in ambito urbano e verso le borgate marinare.
• Città di Parma per i risultati ambientali raggiunti, in particolare sui tassi di raccolta differenziata e avvio al riciclo e la candidatura al Green Capital Award.
• Città di Pordenone per una nuova strategia di mobilità sostenibile integrata al Piano regolatore e per il programma triennale delle opere pubbliche di riconversione anche energetica del patrimonio comunale.
• Città di Prato per l’approvazione del Piano Operativo, che assume la forma di un vero e proprio new Green Deal, che proietta la città verso le tematiche del Landascape Urbanisme, della Forestazione Urbana e dell’Economia Circolare.
• Città di Rimini per il Progetto Parco del Mare, un’infrastruttura ambientale e funzionale di 15 Km di lungomare dedicata alla qualità della vita e che riorganizza il sistema di mobilità e dei percorsi pedonali davanti alle spiagge.
• Città di Sorradile Per le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici innovative e l’approccio metodologico pragmatico e orientato verso la scelta di operare sul versante delle azioni green e no regret.
Fonte: Ferpress
Roma presenta al MIT sei nuovi progetti per mobilità e Tpl
Sono sei le nuove opere del Piano urbano della mobilità sostenibile indicate da Roma Capitale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per il finanziamento della progettazione di fattibilità tecnico-economica. Dai nuovi collegamenti tranviari via Barletta- piazzale Clodio, viale Angelico-Auditorium Parco della Musica, piazza Mancini-stazione Vigna Clara, al prolungamento della Roma-Giardinetti fino all’Autostrada A1 sud, alla metrotranvia Anagnina-Torre Angela al prolungamento della tranvia Tiburtina fino a Ponte Mammolo.
Si tratta di risorse per un importo complessivo di 3,8 milioni di euro destinate a Roma Capitale tramite il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese.
Il Dipartimento Mobilità e Trasporti, dopo l’approvazione della delibera di Giunta, ha presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la proposta di finanziamento dei progetti di fattibilità tecnico economica individuate nello scenario del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS).
Tra i piani presentati dal Dipartimento mobilità al MIT è previsto anche un elenco di progetti da finanziare grazie a eventuali economie o integrazioni del Fondo ministeriale. Tra questi figurano la funivia Clodio-Monte Mario-Ponte della Musica; il collegamento Fidene-Ospedale S.Andrea il nodo di scambio Libia-Nomentana FL e la tranvia Marconi-Subaugusta.
“Si tratta di progetti che rientrano nella nostra visione di mobilità. Roma con il PUMS si è dotata di uno strumento di pianificazione a lungo termine. Un piano che coniuga la necessità di ampliare il sistema infrastrutturale del trasporto pubblico con l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale, in funzione delle esigenze e delle richieste dei cittadini”, afferma la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
“Con la presentazione di questo nuovo pacchetto di opere proseguiamo con la progettazione e la creazione di una nuova mappa di infrastrutture per Roma. Un passaggio in più che serve alla programmazione di mobilità e trasporto per Roma”, dichiara l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese.
Fonte: www.trasporti-italia.com
Sondaggio sui bus gratuiti a Genova: il 30% dei nuovi utenti del TPL sta valutando di acquistare un abbonamento
Moovit, l’app per la mobilità urbana utilizzata da oltre 650 milioni di persone, ha condotto un sondaggio tra gli utenti dell’app che risiedono nella città di Genova per valutare l’impatto del trasporto pubblico gratuito offerto a seguito dell’emergenza viabilità. Al sondaggio, inoltrato ad un segmento ristretto e casuale di utenti dell’app nel capoluogo ligure, hanno risposto circa 2000 persone.
Il 96% degli utenti che hanno risposto al sondaggio al termine delle due settimane di gratuità era a conoscenza di questa misura straordinaria messa in campo dal Comune di Genova insieme all’AMT, il restante 4% non ne sapeva nulla. La misura è stata apprezzata dall’88% degli utenti, solo il 12% degli intervistati non era d’accordo.
“Hai cambiato le tue abitudini con il trasporto pubblico gratuito?” è il secondo quesito a cui hanno risposto gli utenti genovesi di Moovit. Il 33% degli intervistati ha deciso di cambiare modo di spostarsi nei giorni della gratuità del trasporto pubblico abbandonando momentaneamente il mezzo privato in favore di quello pubblico. Il 10% ha preferito continuare ad utilizzare i mezzi privati, il 57% già utilizzava frequentemente i mezzi pubblici.
Il 33% dei nuovi utenti, come si comportavano prima e cosa faranno?
Nel segmento del 33% dei nuovi utenti, quindi utenti che per la prima volta dopo tanto tempo hanno deciso di utilizzare nuovamente il trasporto pubblico, abbiamo posto due quesiti specifici. Il primo per conoscere le loro abitudini prima di questa misura straordinaria: il 44% sceglieva il mezzo privato perché il tempo impiegato era inferiore rispetto a quello in autobus o metropolitana, il 44% si spostava in un altro modo perché non riteneva il trasporto pubblico un’opzione valida per diverse ragioni mentre il 12% non si era mai informato del tragitto da percorrere con i mezzi. Il secondo quesito per verificare invece il possibile impatto futuro di questa iniziativa: il 30% di essi ha affermato che sta valutando concretamente la possibilità di acquistare un abbonamento per la prima volta o dopo tanto tempo, il 28% ha affermato che terminata la gratuità sarebbe tornato ad utilizzare il mezzo privato come era solito fare prima dell’emergenza viabilità mentre il 42% è ancora indeciso su come muoversi nei prossimi giorni.
Fonte: Ferpress
Torino: test su strada per mostrare vantaggi e potenziale dei sistemi cooperativi
La tecnologia per la mobilità intelligente è ormai diventata realtà, grazie al “Cellular Vehicle-to-Everything” (C-V2X), che consente la comunicazione dei veicoli con il cloud, con gli altri veicoli e con l’ambiente circostante. I progetti sono soprattutto sostenuti dalla tendenza globale verso l’adozione della tecnologia cellulare 4G LTE che domina il settore automotive, oltre che dalla crescita delle comunicazioni basate sul 5G, ad alta velocità e con bassa latenza. Andando oltre l’infotainment, C-V2X sfrutterà la connettività veicolare e cellulare per contribuire alla sicurezza, al miglioramento della viabilità e alla riduzione delle emissioni.
Durante una demo live organizzata a Torino, il consorzio 5G Automotive Association (5GAA) ha dimostrato per le strade della città una serie di casi d’uso pronti per essere implementati, fornendo un assaggio delle applicazioni future sul famoso circuito di prova costruito sul tetto del Lingotto.
Una serie di nomi illustri che partecipano al consorzio 5GAA, tra Marelli e TIM, soci ordinari di TTS Italia, ha fornito demo sullo stato dell’arte della tecnologia C-V2X e sulle tendenze del futuro: le applicazioni Vehicle-to-Vehicle (V2V), Vehicle-to-Infrastructure (V2I), e Vehicle-to-Network (V2N), tutte basate su 4G LTE e 5G.
Le demo all’aperto, grazie all’impiego delle comunicazioni dirette short range, in sinergia con le reti mobili, hanno rivelato la portata delle potenzialità offerte dall’attuale tecnologia C-V2X che è pronta per essere applicata.
Per citare solo qualche esempio:
• La tutela degli utenti della strada più vulnerabili, per esempio con la segnalazione a chi è al volante che un pedone sta attraversando la strada, con l’aiuto di infrastrutture dotate di connessione LTE.
• Il miglioramento della viabilità, grazie all’emissione in rete di bollettini in tempo reale da parte delle autorità e degli operatori stradali, per la segnalazione di lavori o di limiti di velocità agli automobilisti in contesti urbani.
• La prevenzione di incidenti in prossimità di incroci pericolosi o in caso di frenata improvvisa, grazie all’impiego delle comunicazioni dirette short range C-V2X tra veicoli.
Al Lingotto, le demo su pista hanno evidenziato i vantaggi per la sicurezza offerti dalla versatilità della tecnologia 5G, oltre alla vasta gamma di servizi che questa tecnologia rende possibile.
Per citare solo qualche esempio:
• I veicoli saranno in grado di geotaggare le zone pericolose per allertare le automobili in arrivo, o essere
dotati di funzioni di visualizzazione avanzata per evitare sorpassi rischiosi.
• Sarà possibile l’individuazione dei pedoni tramite i propri smartphone, che consentirà di allertare i veicoli
circostanti.
• In caso di incidente, i servizi di soccorso saranno in grado di visualizzare la situazione in tempo reale grazie alle videocamere di bordo dei veicoli presenti, consentendo tempi di reazione più immediati e fornendo ai soccorritori preziose informazioni preliminari sul contesto prima del raggiungimento del luogo dell’incidente.
Per maggiori dettagli, leggi il comunicato qui
Fonte: 5GAA |
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TTS Italia dà il benvenuto ai suoi nuovi associati!
A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Direttivo, TTS Italia è felice di dare il benvenuto ai suoi nuovi associati:
– Berenice International Group (www.berenice.it), specializzata in studio, ricerca e produzione di software con una particolare attenzione ai trasporti eccezionali;
– Geotab (www.geotab.com), attiva nel settore della telematica e della Smart Mobility, con soluzioni IoT e per il fleet management;
– Italscania (www.scania.it), produttore di veicoli industriali e con all’attivo la partecipazione a progetti relativi al platooning e alla guida autonoma;
– Sprinx Technologies (www.sprinxtech.com), specializzata in algoritmi di videoanalisi per Smart City e Smart Road;
– Tattile (www.tattile.com), attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi di visione utilizzati in vari ambiti applicativi, tra cui la lettura delle targhe.
Come sta cambiando la mobilità: dal veicolo ai servizi, l’analisi della Presidente TTS Italia
Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, intervistata da Corriere Comunicazioni, al rientro dal 26° Congresso ITS Mondiale, parla di come la mobilità sia in grande fermento e cambiamento, concentrandosi sempre di più sui servizi.
Proprio il Congresso Mondiale è stato l’occasione per mettere in luce un settore in cui i cambiamenti ‘disruptive’ la fanno da padrona; e per anticipare il futuro del trasporto mondiale dove la tecnologia è alla base della fluidificazione dei flussi e dello sviluppo economico, in particolare nelle città. Lo stesso titolo del congresso – Smart mobility, Empowering cities – ha sintetizzato i vantaggi che le nuove frontiere tecnologiche possono apportare al nostro sistema della mobilità.
Per l’intervista, clicca qui
Fonte: TTS Italia
La città di Torino premiata a Las Vegas grazie al progetto Torino Smart Road
La città di Torino si è aggiudicata il Global Road Achievement Award (GRAA) 2019 nella categoria “Mobilità Urbana” in occasione dell’IRF Global R2T (Roads to Tomorrow) Conference & Exhibition, una manifestazione organizzata dal 19 al 22 Novembre 2019 a Las Vegas (Nevada) che riunisce oltre 150 speaker e stakeholder di circa 60 Paesi che si confrontano su argomenti quali tecniche di costruzione di strade innovative, sicurezza stradale, road charging, traffic management, veicoli connessi e autonomi, ecc.
Il Global Road Achievement Awards (GRAA) dell’IRF Global è un concorso unico nel suo genere per premiare a livello mondiale progetti innovativi che pongono l’industria del settore stradale all’avanguardia dello sviluppo sociale ed economico mondiale. Nella scorsa primavera la città di Torino, supportata da TTS Italia, ha concorso al premio con il progetto “The Torino Smart Road project: the role of public authorities as key enablers of innovative mobility services based on ITS“.
La premiazione si è tenuta il 20 Novembre a Las Vegas, ed il premio è stato ritirato dall’Assessore comunale all’Innovazione, Marco Pironti, e dal Segretario Generale di TTS Italia, Olga Landolfi.
IRF (International Road Federation) Global è ente no profit presente in oltre 70 paesi che si occupa di diverse tematiche relative ai trasporti, tra cui quelle relative alla smart mobility. TTS Italia è membro di IRF Global e fa parte dell’IRF ITS Committee.
Guarda il video della premiazione qui
Smart Logistics, TTS Italia avvia un gruppo di lavoro per superare le inefficienze del sistema
Favorire l’intermodalità, l’uso di sistemi di gestione delle flotte e di controllo della legalità fino alla blockchain e al platooning, il sistema che permette ai Tir di viaggiare incolonnati, guidati autonomamente da un veicolo capofila. Sono questi i pilastri su cui parte il gruppo di lavoro “Le applicazioni dei Sistemi intelligenti di trasporto per l’efficientamento della logistica” avviato da TTS Italia, l’associazione che riunisce le maggiori realtà che operano nella telematica legata ai trasporti, con il coordinamento di Clara Ricozzi, esperta del settore, presidente di Oita e vicepresidente del Freight Leaders Council.
Il gruppo di lavoro nasce dalle indicazioni che TTS Italia ha sintetizzato in un documento presentato alle istituzioni. In Italia serve una massiccia dose di tecnologia per ridare slancio alla smart mobility che può costituire una grande opportunità di sviluppo anche per l’economia. Tra le priorità del documento, anche l’efficientamento della logistica in quando lo spostamento delle merci, fondamentale per la produzione industriale e la fluidificazione dei flussi, porta benefici concreti e immediati. È stimato che il pieno utilizzo della Piattaforma Logistica Nazionale (PNL) può generare tra 7 e 10 miliardi di euro in termini di recupero di efficienza del sistema logistico nazionale.
Il gruppo di lavoro, costituito dalle molte associazioni che rappresentano il settore, con il contributo delle istituzioni, di diversi ministeri, degli enti locali e di diverse aziende associate a TTS Italia, si pone l’obiettivo di trovare soluzioni alle criticità che caratterizzano la logistica in Italia dove sono presenti investimenti con un tasso di innovazione insufficiente, dove le aziende del trasporto terrestre, che comunque assicurano oltre l’80% dei flussi, si presentano estremamente frammentate e con bassi margini di profitto.
Sul fronte delle infrastrutture, si registra un basso livello di connessione fra nodi di interscambio modale, scarsa collaborazione fra operatori, dovuta a mancato uso di nuove tecnologie e di processi di digitalizzazione dei dati. Nel trasporto stradale si contano ancora inefficienze legate per esempio a un numero elevato di viaggi a vuoto, eccessivi tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci, modesta utilizzazione delle tecnologie ITS, scarsa interconnessione tra le flotte dell’autotrasporto e la PLN. Infine, la logistica urbana deve fare i conti con un eccesso di inquinamento ambientale, scarso utilizzo di sistemi tecnologici innovativi e mancanza di dialogo fra operatori logistici e settori economici locali.
Trustonomy: un progetto per aumentare fiducia e accettazione dei veicoli a guida autonoma, leggi la newsletter!
Il progetto Trustonomy ha pubblicato la sua prima newsletter!
Il progetto di ricerca europeo H2020 Trustonomy – “Building Acceptance and Trust in Autonomous Mobility” di cui Softeco è il coordinatore, e TTS Italia uno dei partner, punta ad aumentare la sicurezza, la fiducia e l’accettazione dei veicoli a guida autonoma, contribuendo ad affrontare le sfide tecnologiche e gli scenari di applicazione, attraverso un approccio integrato e interdisciplinare.
Trustonomy – un neologismo nato dalla combinazione delle parole Trust, fiducia, e Autonomy, autonoma -coinvolge 16 partner provenienti da tutta Europa: ITS (Polonia), IFSTTAR (Francia), Työtehoseura (Finlandia), University of Leeds (Regno Unito), Panepistimio Patron (Università di Patrasso, Grecia), CSIC (Spagna), Intrasoft (Lussemburgo), Aitek (Italia), Catalink (Cipro), Robocar (Polonia), Vodafone Innovus (Grecia), Stowarzyszenie Autoklub Poznanski Octavius (Scuola Guida Sicura di Skoda, Polonia), Solaris (Polonia), Scania (Italia), TTS Italia (Italia).
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TTS Italia all’IRF Global R2T Conference: due sessioni per parlare di ITS e innovazione
Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia, ha moderato due sessioni nell’ambito dell’IRF Global R2T Conference tenutosi a Las Vegas dal 19 al 22 Novembre 2019.
La prima sessione dal titolo “Easing urban congestion” ha coinvolto speaker del Department of Transport (DoT) di New York, Land Transport Authority (LTA) di Singapore, Parson e Ptolemus con l’obiettivo di discutere le iniziative più innovative realizzate in ambito urbano per la riduzione della congestione, attraverso interventi di road pricing per la gestione della domanda di mobilità.
La seconda sessione, invece, dal titolo “Strengthening the Perceived Value of ITS” ha visto la partecipazione delle Associazioni ITS di America, Argentina, Taiwan, oltre che di TTS Italia stessa, con l’obiettivo di discutere dell’importanza della cooperazione e del coinvolgimento di tutti gli stakeholder per inserire gli ITS nelle agende dei decisori politici nazionali e locali.
Fonte: TTS Italia
TTS Italia al Future Mobility Expoforum
Nell’ambito del Future Mobility Expoforum di Torino, che ha visto TTS Italia tra i patrocinatori e tra i protagonisti, il 19 novembre, Diego Galletta, Vice Presidente di TTS Italia, ha moderato la sessione “CONNECTED MOBILITY”.
Nel 2023 si stima che in tutto il mondo verranno consegnate oltre 72 milioni di auto connesse. L’arrivo, a partire dal 2020, dei primi servizi 5G porterà un salto qualitativo all’impatto che la crescita numerica delle connessioni sta già avendo su telematica, navigazione, infotainment, diagnosi remota e gestione del veicolo. Esempi sono la tendenza verso la monetizzazione dei dati generati dai veicoli e l’incremento esponenziale dell’esigenza di cybersecurity, sia dei sistemi di bordo che dei servizi di rete.
Galletta, oltre a ricoprire il ruolo di chairman della sessione, ha parlato anche di standard di telecomunicazioni per il mondo della mobilità.
L’evento è stato inoltre l’occasione per parlare di 5G nella comunicazione V2X a supporto della sicurezza stradale; sperimentazioni in ambito mobilità del 5G in Italia; blockchain; sicurezza; il concetto di smart nell’ambito domestico; attacchi ai sistemi di bordo.
TTS Italia al convegno “Strategie per la crescita digitale del Sistema Paese”
Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, è stata tra i relatori del convegno “Strategie per la crescita digitale del Sistema Paese” svoltosi il 14 novembre, a Roma. Le tecnologie disruptive – Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale e Aumentata, Machine Learning, Internet of Things – sono i fattori abilitanti in grado di realizzare un sistema teso a valorizzare le risorse del territorio e all’ampliamento dell’offerta di servizi intelligenti: Turismo 4.0 e Turismo Assistito, Sanità globalizzata e Trasporto Intelligente.
Obiettivo della quarta edizione è stato quello di approfondire, in ottica multidisciplinare, in che modo gli effetti del cambiamento epocale prodotto dalla digitalizzazione si riflettano nell’ecosistema dei servizi, facendo nascere nuove opportunità di sviluppo e migliorando la qualità della vita delle persone.
TTS Italia, in particolare, ha presentato le sue priorità per dare energia e sviluppo dalla mobilità intelligente: miglioramento della sicurezza stradale, efficientamento della logistica, realizzazione dei servizi MaaS (Mobility as a Service), ottimizzazione della mobilità urbana ed extraurbana, sviluppo delle smart road e dei veicoli autonomi.
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