It's Europe
N° 10
Novembre/Dicembre 2020


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
Parliamo di
Focus su
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Prodotti del mese
Progetto del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
In agenda
CON IL SUPPORTO DI
TTS ITALIA VI AUGURA
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!
Parliamo di

Smart mobility e finanziamenti inutilizzati. TTS Italia avvia un gruppo di lavoro per cogliere le opportunità attuali e future

 

 


Capire come sfruttare fino in fondo gli stanziamenti europei e nazionali, invertendo il trend che vede l’Italia agli ultimi posti della classifica per utilizzo delle risorse. È questo l’obiettivo che si è data TTS Italia focalizzando l’attenzione sui finanziamenti per la smart mobility. Nelle scorse settimane è stato infatti avviato un gruppo di lavoro, in collaborazione con Roma Servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia, per analizzare quanto fatto finora, coinvolgendo gli associati e le pubbliche amministrazioni aderenti alla Piattaforma degli Enti locali, con lo scopo di far dialogare domanda e offerta e arrivare alla definizione di linee guida. Una sorta di vademecum, dunque, a beneficio della PA, degli operatori e del mondo accademico per l’utilizzo dei fondi in grado di agevolare e accelerare la diffusione degli ITS e della smart mobility nel nostro Paese.

Occasioni da non perdere
Il tema diventa ancora più attuale se si guarda alla partita del Recovery Fund: “Un’occasione da non perdere – ha detto la Presidente dell’Associazione, Rossella Panero, aprendo la prima riunione del gruppo - TTS Italia sta lavorando affinché gli ITS siano una priorità per tale strumento, ma le aziende e le pubbliche amministrazioni devono arrivare preparate all’appuntamento. Infatti spesso l’insuccesso di una linea di finanziamento è dovuto alla scarsa conoscenza da parte di chi ne deve usufruire. Con questo lavoro vogliamo coinvolgere domanda e offerta, favorendo il dialogo”. “Nel panorama italiano – ha sottolineato Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia – non bisogna dimenticare l’opportunità dei bandi di Smarter Italy. Si tratta di occasioni che non vanno sprecate”.

Tre fasi per arrivare alle linee guida
Quindi il percorso del gruppo di lavoro, coordinato da Fabio Nussio, responsabile dell'area finanziamenti dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, si dividerà in tre fasi, partendo dall’analisi delle esperienze pregresse con particolare attenzione alle cause di inutilizzo dei fondi e alle diverse problematiche. La seconda fase sarà caratterizzata dallo studio delle linee di finanziamento attuali e infine, nella fase conclusiva, saranno vagliate le opportunità future e individuati i contenuti delle linee guida. “La prima riunione – ha detto Nussio – è servita per presentare il nostro progetto. Nella seconda, che si terrà nei prossimi giorni, si punterà a far emergere i casi di successo e le criticità pregresse”. Attraverso una survey online in tempo reale infatti le aziende e le pubbliche amministrazioni aderenti al gruppo comunicheranno la propria esperienza, raccontando che cosa non ha funzionato o nel caso contrario, la propria best practice. Un serbatoio di dati che farà da base al lavoro, programmato per inizio 2021, di riscontro con grandi stazioni appaltanti, anche in questo caso per capire le difficoltà incontrate nell’allocazione dei fondi.

La programmazione nei prossimi mesi
Il lavoro continuerà con l’approfondimento delle opportunità di finanziamento attualmente disponibili per la smart mobility: dal programma Ue H2020, al PON Città Metropolitane 2014-2020 (gestito dall’Agenzia per la CoesioneTerritoriale), i Programmi Regionali POR FESR dedicati alla Mobilità, Smarter Italy / Smart Mobility (gestito da AGID), i fondi nazionali del MIT, MISE, MATTM, MID, e i fondi COVID per la mobilità. Infine, si passerà alla terza fase, quella che prevede l’individuazione dei finanziamenti futuri in linea con gli obiettivi della Commissione europea, tra cui New Green Deal e digitalizzazione. Tra queste, Horizon Europe, la politica dei Corridoi e dei Nodi Urbani Europei (CEF 2021- 27), il PON Città Metropolitane 2021-2027 (di nuovo gestiti dall’Agenzia per la Coesione Territoriale), la nuova programmazione dei Fondi Strutturali Regionali (POR FESR), l’evoluzione Smarter Italy / Smart Mobility (sempre gestito da AGID), i fondi Nazionali del MIT, MISE, MATTM, MID e le Partnership pubblico-private. La chiusura del gruppo di lavoro, con l’estensione delle Linee guida, è prevista entro maggio 2021, con una presentazione pubblica che siterrà entro l’estate.

FOCUS SU

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica relativa alla Direttiva sui Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS).
La valutazione della Direttiva ITS ha fatto emergere un'evidente necessità di ulteriori azioni in materia di interoperabilità, cooperazione e condivisione dei dati per consentire servizi ITS continui e senza interruzioni in tutta l'UE. Pertanto la Commissione sta lavorando alla revisione della Direttiva al fine di migliorare il funzionamento del sistema di trasporto stradale, comprese le sue interfacce con altri modi.
La Commissione europea invita il pubblico e tutte le parti interessate a esprimere la propria opinione su possibili misure e potenziali impatti di una revisione della Direttiva ITS. Le informazioni ricevute in questa consultazione sosterranno la valutazione d'impatto che la Commissione europea sta attualmente conducendo.
La consultazione è aperta fino al 2 Febbraio 2021 ed è disponibile QUI.

Istituzioni & Policy
La riforma del Codice della strada torna tra i temi in discussione alla Camera: il comitato ristretto si è riunito tre volte a novembre. Lavori in corso anche sulla legge quadro per gli interporti e sulla legge di Bilancio 2021, mentre il Senato è impegnato sulla conversione dei decreti Ristori. La grande partita però si gioca sul Recovery Plan: il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è pronto e dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi in una delle prossime riunioni. Tra le parole chiave, mobilità sostenibile e digitale. Boccata d’ossigeno anche per il trasporto pubblico locale che può contare 1,150 miliardi per il rinnovo del parco mezzi e su 100 milioni per programmi d’investimento sulla ricerca di nuove tecnologie. Vediamo le novità nel dettaglio.
La Commissione Trasporti della Camera torna sulla Riforma del Codice della strada con tre sedute del Comitato ristretto, mentre ha convocato altre audizioni (Anci, Confcommercio e MIT) sulla Legge quadro in materia di interporti (C. 1259 Rotelli), una norma che provvede a disciplinare le interazioni tra i vari organi politici in vista delle attività di ricognizione e programmazione degli interporti già esistenti e nuovi, per poi elencare i requisiti che devono essere presenti ai fini dell'individuazione dell'ente interportuale. Anche il trasporto del vaccino anti Covid 19 tra gli argomenti trattati con le audizioni in Commissione trasporti di Assoaeroporti, Assoporti e il Commissario Domenico Arcuri. Infine, in sede consultiva è stata esaminata la legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Tra le novità che riguardano i trasporti, segnaliamo, 200 milioni per il 2021 di fondi aggiuntivi per bus e scuolabus. A cui si aggiungono 20 milioni destinati alle imprese di trasporto di persone mediante autobus, di competenza sia statale che regionale per compensare i minori ricavi registrati e per il ristoro delle rate di finanziamento o dei canoni di leasing. Trenta milioni all’anno dal 2021 al 2024 sono stati stanziati a favore delle imprese ferroviarie che trasportano merci e passeggeri non soggetti a obblighi di servizio pubblico. Per la riduzione del canone sull’infrastruttura per gli operatori ferroviari ci sono 20 milioni per il 2021 e 10 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2026. Estesa fino al 30 aprile 2021 la riduzione del canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria per i servizi di trasporto non oggetto di obbligo di servizio pubblico attraverso l’azzeramento dell’intera componente del pedaggio legata ai dati di traffico. Sempre sul ferroviario è stato rifinanziato il sostegno con 5 milioni all’anno dal 2021 al 2023 alle imprese che operano con carri merci e in ambito multimodale e il ferrobonus con 25 milioni nel 2021, 19 milioni nel 2022 e 22 milioni dal 2023 al 2026.
La Commissione Lavori pubblici del Senato ha esaminato l’11 novembre scorso il decreto Ristori rilasciando un parere con diverse indicazioni, tra cui quella di introdurre contributi per le “imprese private che operano nei diversi segmenti del trasporto di persone con autobus: trasporto pubblico locale (TPL), noleggio autobus con conducente e servizi di linea commerciale (ivi inclusi i servizi di collegamento aeroportuale e i servizi di linea di gran turismo), tenuto conto che i servizi di trasporto commerciale con autobus e la connessa attività di gestione delle autostazioni sono tra i più colpiti dalla crisi derivata dalla pandemia e dalle conseguenze delle misure restrittive introdotte per contenere il contagio”.
È arrivato il 3 dicembre scorso il parere favorevole della Conferenza unificata sul Decreto che attua il Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile che prevede l’erogazione di risorse, ripartite dal 2019 al 2033, per complessivi 1,150 miliardi di euro a favore di tutti i Comuni sopra i 100 mila abitanti. Si tratta del completamento dell'attuazione del Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile che finanzia Regioni e Comuni per l’acquisizione di nuovi bus per migliorare la qualità del servizio per i cittadini e promuovere la mobilità green. Sempre il 3 dicembre è arrivato il via libera alle agevolazioni per le imprese produttrici di mezzi e servizi nella filiera del trasporto pubblico. Con una direttiva del Ministro Stefano Patuanelli sono stati stanziati dal MiSE risorse pari a 100 milioni di euro in favore dei Contratti di Sviluppo per la mobilità sostenibile. Saranno finanziati i programmi d’investimento che puntano a sviluppare e produrre nuove architetture di autobus, nell’ottica della migrazione verso sistemi di alimentazione alternativa, dell’alleggerimento dei veicoli, della digitalizzazione dei veicoli e dei loro componenti. Tra gli altri obiettivi, ottimizzare e produrre sistemi di trazione a minore impatto ambientale, creare e/o ottimizzare filiere industriali per la produzione di componentistica per autoveicoli per il trasporto pubblico e lo sviluppo di nuove tecnologie IT applicate al trasporto pubblico. Infine, sviluppare, standardizzare e industrializzare sistemi di rifornimento e di ricarica, nonché sviluppare tecnologie finalizzate alla produzione di sistemi per la “smart charging” di autobus elettrici.
Infine, il 7 dicembre scorso è stato avviato in Consiglio dei ministri l’esame del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che contiene un intero capitolo dedicato alle infrastrutture per una mobilità sostenibile con l’obiettivo di proporre azioni in linea con il new green deal europeo, passando per semplificazione e digitalizzazione dei processi. Quindi la missione “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” si concretizza in 2 linee di azione (componenti) che prevedono 4 progetti tra riforme e investimenti, per un ammontare complessivo di risorse pari a 27,7 miliardi di euro.
La prima componente – Alta velocità di rete e manutenzione stradale 4.0 – prevede la realizzazione di una serie di opere infrastrutturali sia sulla rete ferroviaria sia su quella stradale per facilitare la mobilità dei cittadini e delle merci, contribuendo anche a renderla sostenibile. Oltre a una serie di opere cantierabili per la diffusione dell’Alta velocità anche al sud, il piano prevede la messa in sicurezza e monitoraggio digitale di strade, viadotti e ponti.
La seconda componente – Intermodalità e logistica integrata – attiene al miglioramento della competitività, capacità e produttività dei porti in chiave green. Da segnalare che per quanto riguarda la digitalizzazione del sistema portuale italiano, il piano fa riferimento alla Piattaforma strategica nazionale UIRNET e al coordinamento “con la rete dei porti al fine di attivare su tutti i porti i Port Community Systems (PCS), strumenti di digitalizzazione dei movimenti passeggeri e merci”.
Socio del mese

SINELEC
SINELEC è l’azienda tecnologica del Gruppo ASTM, secondo gestore al mondo di reti autostradali a pedaggio in concessione e player globale nella progettazione e nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali. L’azienda raccoglie le competenze tecnologiche del Gruppo nell’ambito del pedaggio elettronico, dei sistemi di trasporto intelligenti (strade, gallerie e ponti), delle telecomunicazioni e delle soluzioni IT.
Oggi, grazie ad oltre 20 anni di esperienza nello sviluppo, nell’implementazione e nella manutenzione di soluzioni tecnologiche avanzate nel settore autostradale, SINELEC è attivamente coinvolta nel processo di digitalizzazione delle infrastrutture dei trasporti in Italia che consentirà agli operatori stradali di affrontare le sfide della mobilità futura, quali l’introduzione dei veicoli autonomi, automobili elettriche e nuovi modelli di mobilità basati sulle connessioni digitali dei servizi di trasporto.
Lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per la gestione sicura ed intelligente del traffico e delle infrastrutture di trasporto è per SINELEC una priorità poiché ritiene, in linea con la visione del Gruppo, che la creazione di un modello di mobilità sostenibile sia un prerequisito chiave per la crescita del Paese e per il benessere dei cittadini.


PRODOTTO DEL MOMENTO

PIATTAFORMA V2X
SINELEC, come technology company, ha la mission di sviluppare soluzioni innovative per aiutare gli operatori autostradali ad approcciare la mobilità del futuro, offrendo validi strumenti a supporto della definizione delle loro road-map verso la smart road.
Con l’introduzione della piattaforma V2X, SINELEC rende possibile l’interconnessione tra persone, veicoli ed infrastrutture, per la costruzione di un nuovo paradigma cooperativo in cui tutti gli elementi dell’ecosistema della mobilità possono collaborare in tempo reale per spostamenti più sicuri, efficienti e confortevoli.
In questo scenario futuristico le strade informeranno, suggeriranno itinerari alternativi e si organizzeranno in base al traffico effettivo ed atteso; in altre parole si trasformeranno in una serie di elementi strutturali interconnessi che proattivamente manterranno il proprio stato operativo, garantendo esperienze di viaggio più semplici e sicure, ottimizzando il traffico e riducendo le emissioni inquinanti. La realizzazione dei servizi cooperativi, oggi definiti C-ITS (Cooperative – Intelligent Transportation Services), è da considerarsi indispensabile nel breve termine per la gestione dei veicoli connessi e, nel medio-lungo periodo, per l’introduzione dei veicoli a guida autonoma, punto di arrivo della “Smart Road”.

La piattaforma di SINELEC abilita la comunicazione V2X e quindi l’adozione dei servizi C-ITS da parte degli operatori stradali. Interfacciandosi con i tradizionali Centri di Controllo del traffico attraverso il protocollo DATEX II, permette lo scambio immediato e bidirezionale di preziose informazioni legate agli eventi su strada, indipendentemente dalla tecnologia di comunicazione adottata (DSRC/ITS-G5 o 4G/5G). I dati, quindi, possono transitare attraverso RSU (Road Side Unit) fisiche con comunicazione V2I (Vehicle-to-Infrastructure), o RSU virtuali con comunicazione V2N2I (Vehicle-to-Network-to-Infrastructure). Installabile sia on-premise sia on-cloud e basata su un’architettura software a micro-servizi, la piattaforma risulta ampiamente scalabile e pronta a gestire l’aumento esponenziale atteso dei veicoli connessi.
La soluzione V2X è in grado di implementare tutti i casi d’uso indentificati dalla Commissione Europea nell’attuazione della Direttiva 2010/40 e definiti nel progetto C-ROADS, i cosiddetti Day 1 Services: Road Works Warning (RWW), Hazardous Location Notification (HLN) In-Vehicle Signage (IVS), ecc… La tecnologia sviluppata da SINELEC permette poi di andare oltre ai casi d’uso appena descritti, fornendo servizi ad alto valore aggiunto che porteranno ad incrementare significativamente i livelli di sicurezza, a gestire in modo dinamico la capacità di trasporto ed i flussi di traffico, nonché a potenziare le attività manutentive grazie alle informazioni ricavate dai veicoli che diventeranno “nuovi sensori” sulla strada. Tra gli “advanced use case” si riporta ad esempio lo Special Vehicle Warning, esplicativo dell’utilità della piattaforma V2X nella gestione dei mezzi di soccorso e di manutenzione: la loro presenza viene rilevata e notificata all’operatore in tempo reale, mettendolo in condizione di agire tempestivamente, informando gli utenti della strada attraverso una disseminazione puntuale e geolocalizzata del messaggio. Altro utilizzo è dato dal Dynamic Suggestion for Speed Limit in Critical Situation, attraverso il quale la Piattaforma V2X consente di consigliare in tempo reale il limite di velocità sulla base della distribuzione degli eventi presenti sulla tratta, una sorta di pannello a messaggio variabile virtuale intelligente, direttamente on-board.



Architettura funzionale comunicazione V2I tramite RSU installate lungo l’infrastruttura



TRE DOMANDE A

Valter Gavello, Head of Sales & Business Development

Perché un gestore stradale dovrebbe iniziare ad investire ora su un progetto V2X?

Qualunque sarà lo scenario architetturale, V2I o V2N2I, e il modello di business che si andrà ad implementare per abilitare i C-ITS, la responsabilità della gestione e della sicurezza stradale sarà sempre affidata ai gestori delle strade, proprietari o concessionari che siano.
Partire oggi ad investire in questo ambito può aiutare i gestori a valutare meglio le potenzialità e gli impatti di questa trasformazione, permettendo loro di programmare in modo più accurato le future allocazioni di risorse. Inoltre, consentirà loro di giocare un ruolo più proattivo ai tavoli istituzionali pubblico-privati che si stanno occupando di definire modelli e regole per l’introduzione dei C-ITS, fornendo indicazioni e spunti di riflessione basati sull’applicazione reale e concreta degli stessi.

Come consiglierebbe ad un operatore stradale di approcciare un progetto di questo tipo?

Il punto chiave è comprendere che non si tratta solo di un progetto tecnologico: la sperimentazione deve essere affrontata sin dall’inizio coinvolgendo le funzioni di business responsabili dell’attività di controllo e gestione del traffico per definire gli scenari/use cases che si vogliono implementare. Il focus dell’iniziativa deve essere la piena integrazione del canale di comunicazione V2I o V2N2I con i sistemi ITS tradizionali e con i processi operativi del gestore. Un volta identificato il segmento della rete stradale più idoneo per il test, non occorre installare un grande numero di RSU: con una decina di devices e 2/4 veicoli attrezzati (nativamente o con l’ausilio di OBU esterne) per la comunicazione V2I, si può già avviare una sperimentazione significativa.
La piattaforma V2X è chiaramente l’elemento chiave, e deve essere scelta non solo per la capacità di gestire gli aspetti tecnologici del progetto, ma anche tenendo conto delle funzionalità atte a supportare in modo efficace la definizione e l’esecuzione dei nuovi processi di business abilitati dai C-ITS.

Chi progetta e realizza le infrastrutture di trasporto del futuro, come guarda a questa nuova tecnologia?

Il settore EPC (Engineering, Procurement and Construction) considera sempre di più l’innovazione tecnologica come una componente a valore aggiunto dei progetti, questo grazie anche al fatto che chi commissiona queste nuove grandi opere inizia ad avere una visione di sviluppo delle stesse orientata verso le “SMART ROAD”. Nello specifico, per quanto riguarda il tema V2X, sulle base di esperienze dirette maturate partecipando come player tecnologico a importanti gare di costruzione in Italia all’estero, possiamo confermare che la gestione dei veicoli connessi è diventata parte integrante della fase di progettazione inziale, per predisporre sin dall’inizio l’infrastruttura alla loro introduzione.

Prodotti del mese

Le informazioni di traffico on Air. QMap presenta il suo “InfoTraffic Box” per la creazione automatica di bollettini



Reso disponibile per la prima volta nel servizio di traffico “Infoviaggiando”, al quale l’azienda ha partecipato in collaborazione con Infoblu e Nethex, l’InfoTraffic Box, rappresenta di fatto lo strumento che permette la realizzazione e la divulgazione delle informazioni di traffico.
QMap, è una delle aziende che aderisce a TTS Italia e che si occupa da sempre di Sistemi Intelligenti di Trasporto riservando particolare attenzione alle cartografie ed alle soluzioni per l’infomobilità basate su di esse.
La principale caratteristica dell’azienda consiste nel riuscire ad analizzare a fondo le esigenze specifiche dell’interlocutore con cui si relaziona, per realizzare prodotti e soluzioni personalizzate. L’ importante collaborazione con Infoblu (oggi Gruppo Telepass) ha consentito a QMap di avvalersi di questa capacità con realtà quali il Ministero dei Trasporti ed i principali gestori autostradali tra cui Autovie Venete.
E’ proprio durante la collaborazione per un progetto di Autovie, che in QMap è nata l’idea di realizzare uno strumento ad hoc per la creazione di bollettini sulla viabilità. L’informazione ha un ruolo fondamentale e, quelli relativi alla mobilità, sono dati che non riguardano più solo le centrali di monitoraggio e controllo del traffico, ma diventano importanti per tutti i servizi di informazione all’utenza.
L’InfoTraffic Box consente di selezionare e di ordinare le notizie di traffico di interesse e che riguardano una tratta stradale piuttosto che un’intera area desiderata, in modo tale che queste possano essere facilmente messe a disposizione per i servizi di divulgazione al pubblico. Le informazioni vengono prese direttamente dalla Piattaforma di Traffico, uno strumento professionale, solitamente accessibile ai soli addetti ai lavori. L’InfoTraffic Box è stato utilizzato per la prima volta per le tratte stradali del nord -est di Autovie Venete, CAV, Autostrada Brescia – Padova, all’interno di un progetto importante che ha coinvolto anche altre aziende quali Infoblu e Nethex.
Le informazioni, dalla sala di controllo di traffico, entrano automaticamente nel palinsesto del notiziario, in questo modo, in sala di registrazione lo speaker ha a disposizione la selezione delle principali notizie che vengono poi trasmesse attraverso l’App ed il sito web di Infoviaggiando.
All’interno dell’InfoTraffic Box, i bollettini possono anche essere generati in modo automatico. Nel caso di Infoviaggiando, ad esempio, nelle ore notturne, digitando il numero verde indicato sul sito, il Centro di Informazioni sul Traffico continua a dare assistenza a chi viaggia attraverso il servizio automatico di QMap che, dalle 22:00 alle 07:00, garantisce informazioni aggiornate sulle strade richieste.
L’utilizzo di uno strumento per la creazione automatica di bollettini in contesti meno tecnici rispetto alle centrali di monitoraggio del traffico, stravolge completamente le modalità con cui fino ad ora venivano date le informazioni sulla viabilità. Una conseguenza di questo cambiamento è che ad esempio anche le emittenti radiofoniche, in questo modo, possono diventare parte attiva nella costruzione dell’informazione, creando dei bollettini circoscritti alla propria area di interesse (nazionale, regionale, provinciale) e dunque fornendo un’informazione mirata alla propria utenza, aggiornata di continuo e di alta qualità.
In questa direzione si stanno dirigendo anche le tv digitali. Un esempio su tutti: il servizio di informazione sul traffico del nord est ha fatto il suo ingresso nel palinsesto dell’emittente TeleFriuli, attraverso un collegamento streaming del mattino con le informazioni di Infoblu per Infoviaggiando “per gli ultimi aggiornamenti sulle notizie di traffico sulle autostrade di Autovie Venete”.



Per informazioni e contatti:
Alessandra Parroni - alessandra.parroni@qmap.it

Argentina: il primo passaggio a livello supervisionato da tecnologia ALPR



Secondo quanto affermato dalle autorità locali della città argentina di Pilar, in passato una media di 60 veicoli al giorno attraversavano il passaggio a livello della ferrovia San Martìn nonostante le barriere fossero abbassate e il treno in avvicinamento. Questo fenomeno ha portato la compagnia ferroviaria Trenes Argentinos e il municipio di Pilar ad accordarsi per procedere con l’installazione di un impianto volto ad evitare gli incidenti causati dall’attraversamento non autorizzato di veicoli: il sistema è stato progettato utilizzando telecamere intelligenti con software integrato per il riconoscimento targhe (ANPR).



Grazie all’utilizzo della telecamera Tattile, Vega Smart Red Traffic Light, è stato possibile implementare il primo sistema sanzionatorio per l’attraversamento illegale del passaggio a livello (con barriere abbassate). La telecamera ANPR installata si attiva tutte le volte che le barriere del passaggio sono abbassate e cattura l’immagine dei mezzi che passano attraverso l’incrocio quando non è consentito. Nello stesso momento il software on board di riconoscimento targhe legge la targa del veicolo che sta commettendo l’infrazione. Grazie a questa informazione la violazione viene documentata e permette alle autorità di emettere la relativa sanzione, che può arrivare fino a $13.000.



Il sistema di controllo del passaggio a livello offre un ulteriore vantaggio: nel caso in cui ci fosse un malfunzionamento dei segnali che proteggono l’incrocio, la telecamera manda un avviso alla società Trenes Argentinos, in modo da permettergli di inviare tempestivamente lo staff operativo in loco e consentire ai conducenti di attraversare l’incrocio in totale sicurezza.
Dal momento in cui il problema dell’attraversamento illegale dell’incrocio ferroviario sembra essere molto diffuso in Argentina, il piano è quello di espandere il progetto ad altre aree come Moròn, Tres de Febrero, Quilmes e San Miguel, con lo scopo di ridurre ulteriormente le violazioni attraverso l’utilizzo della tecnologia ALPR.
www.tattile.com

Per informazioni e contatti:
Laura Cardaiolo, Project Manager LATAM & North America
l.cardaiolo@tattile.com

Progetto del mese

PORTO DI BARI – Progetto digitalizzazione delle procedure doganali con Tecnositaf

Parte dalla città di Bari, e più di preciso dal porto storico del capoluogo pugliese, una rivoluzione nel sistema dei controlli doganali nei porti, mediante la sperimentazione del progetto pilota di digitalizzazione delle procedure doganali in sinergia tra l’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) e l’Autorità di sistema portuale del mare adriatico meridionale (ADSPMAM).
Il Porto di Bari è stato indicato “terminale occidentale” del “Corridoio 8”, la direttrice plurimodale trans-europea che collega l’Europa meridionale al Mar Nero attraversando Albania, Macedonia e Bulgaria, ed oggi costituisce un porto core del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete principale TEN-T e copre un bacino di circa 285 ettari.
Il progetto, cofinanziato con i fondi del Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020, ha l’obiettivo di ottimizzare la filiera logistica procedurale, inclusa quella doganale, anche attraverso l’interoperabilità tra i sistemi/ piattaforme telematiche, in un’ottica di Single Window/One stop shop.
Il progetto ha visto come protagonisti tre sistemi/piattaforme il sistema eFlow, con marchio Tecnositaf, il sistema informativo doganale e il Port Community System (PCS) dell’autorità portuale di Bari al fine di automatizzare le procedure di:
• ingresso/uscita dai varchi
• imbarco/sbarco delle merci
• pagamento e tracciamento dello stato doganale e logistico della merce nel porto.

Il progetto ha coinvolto quattro varchi/nodi principali del porto:
Nodo 1: Varco Doganale della Vittoria. Varco principali di ingresso per il trasportano delle merci.
Nodo 2: Varco di Port Security di Marisabella. Varco in cui sono effettuati i controlli di security dei mezzi in ingresso al porto.
Nodi 4 e 5. Varchi di Port Facility, Molo Traghetti Molo San Vito. Varchi che gestiscono l’imbarco e lo sbarco di mezzi e merci extra Unione Europea.

Nei quattro varchi sopra indicati, sono stati installati apparati volti a rilevare ed acquisire le informazioni relative ai transiti dei mezzi e delle merci. In particolare, sono stati realizzati i seguenti moduli:
Modulo OCR. Modulo responsabile di acquisire le immagini dei veicoli ed elaborare la targa anteriore e posteriore del mezzo.
Modulo ACCR. Modulo responsabile di acquisire le immagini dei veicoli ed elaborare il codice BIC (International Container Bureau - ISO 6346 del container. Codici dei container): codice alfanumerico ad 11 cifre che permette di identificare il proprietario, il numero proprio del container e che contiene una cifra di autocontrollo finale.
Modulo Flow. Modulo responsabile dell’identificazione dei veicoli; del verso del traffico, della velocità del veicolo e della classificazione degli stessi.

Il sistema eFLow, tramite un modello di sincronizzazione dei dati e tramite logica di intelligenza neurale, individua e costruisce un record unico per ogni transito con le informazioni sottoindicate:
• Tipologia/classe del mezzo in transito (auto/camion/autotreno, ecc.)
• Targa anteriore del mezzo in transito e relativa immagine in bianco e nero
• Targhe posteriori del mezzo in transito e nel caso di “complesso veicolare” lettura delle targhe di ciascun elemento e relative immagini in bianco e nero
• Codice BIC del container trasportato dal mezzo in transito e relativa immagine in bianco e nero
• Direzione transito
• Identificazione Varco
• Identificazione Corsia
• Immagine di contesto

Le informazioni rilevate e generate dal sistema eFlow sono scambiate, tramite servizi di interoperabilità con il sistema informativo doganale e il Port Community System dell’autorità portuale di Bari rientrando all’interno di una logica più ampia di monitoraggio e gestione dei transiti all’interno del porto.

Di seguito un link con la descrizione animata del progetto redatto dall’Agenzia Monopoli e Dogane:
https://www.youtube.com/watch?v=frhFivK6c7w&t=4s

 

Dai nostri associati

A4 Holding partecipa a Innovation Garage: migliorare la gestione delle strade grazie all’innovazione tecnologica
A4 Holding, di cui fa parte Autostrade Brescia-Padova, socio ordinario di TTS Italia, partecipa all’Innovation Garage promosso dal Gruppo Abertis, leader mondiale nella gestione delle autostrade, un progetto che mira a ricercare, in sinergia con le altre realtà del Gruppo nei diversi paesi dove Abertis è presente, delle idee innovative per migliorare la gestione delle strade e delle infrastrutture grazie alle tecnologie più avanzate. L’approccio scelto da Abertis è stato quello di una partnership triennale con IBM, siglata per sviluppare congiuntamente alcuni progetti sulla mobilità del futuro e sulle sue molteplici sfide legate principalmente alla miglior gestione dell’aumento del traffico, alla tutela dell’ambiente e alla implementazione della sicurezza stradale.
Sono stati perciò organizzati gruppi di lavori selezionati e multidisciplinari tra le società dei diversi Paesi del Gruppo Abertis (Spagna, Francia, Italia, Cile, Portorico, Brasile, Argentina, India e Messico) e gli stessi sono impegnati da circa un anno prima nella raccolta delle proposte più innovative e ora nello sviluppo sul campo delle soluzioni che sono state giudicate più interessati e utili per migliorare ulteriormente la gestione della mobilità e delle infrastrutture.
I progetti esplorati nell’ambito di questo programma mirano a trovare nuove e sofisticate soluzioni basate su risorse tecnologiche – come tra le altre l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things e il Cloud Computing – adattate per migliorare l’esperienza dei clienti che utilizzano le autostrade di Abertis, offrendo un viaggio più sicuro, più confortevole e sostenibile, sempre più adeguato alle loro esigenze. Le società del Gruppo Abertis e IBM lavoreranno insieme per sviluppare queste soluzioni e analizzarne la fattibilità, al fine di implementarle nel breve e medio termine.
I diversi ambiti su cui sono stati impostati i lavori dell’Innovation Garage riguardano le macrocategorie: New Solutions, Physical Infrastructures, Mobility e Commercial Operations.
Dei quattro progetti attualmente in corso, sono due quelli in cui A4 Holding è coinvolta nei rispettivi gruppi di lavoro: nell’area Physical Infrastructures e in quella Mobility.
Nell’ambito del primo programma si è valutato di sviluppare tra tutte le iniziative ideate dai team internazionali un sistema di monitoraggio continuo dell’asfalto per prevenire la degradazione della pavimentazione e garantirne così una manutenzione precisa e puntuale. Le informazioni raccolte permetteranno ai professionisti, grazie all’intervento di software dotati di intelligenza artificiale, di prevedere le esigenze di manutenzione delle varie infrastrutture in maniera sempre più accurata, ottimizzando azioni preventive, tempi e in particolar modo i costi delle stesse.
La seconda iniziativa prevede invece la creazione di un sistema di ottimizzazione delle operazioni invernali, così da minimizzarne l’impatto sia di tipo ambientale sia a livello di traffico. Attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come l’analisi e l’elaborazione di big data e l’Internet of Things, si vuole arrivare a prevedere con la massima precisione possibile le modalità di gestione delle operazioni invernali sulle autostrade, in risposta alle previsioni di nevicate. Questo per ridurre al minimo l’impatto degli agenti di scioglimento della neve e del ghiaccio (come ad esempio il sale), delle attrezzature e delle risorse assegnate a questi protocolli stradali, con l’obiettivo di mantenere la sicurezza stradale per i conducenti e ridurre al contempo in maniera significativa l’impatto ambientale di queste attività.
I rimanenti progetti concernono la creazione di un sistema di supporto alla mobilità senza barriere architettoniche e l’utilizzo dei Big Data per offrire soluzioni personalizzate ai clienti ed estendere i sistemi senza barriere di pedaggio (free flow).

Fonte: A4 Holding

ACI: Angelo Sticchi Damiani confermato Presidente fino al 2024
Il 18 novembre, l’Assemblea dell’Automobile Club d’Italia, socio fondatore di TTS Italia, ha confermato Angelo Sticchi Damiani Presidente dell’ACI per il quadriennio 2021-2024, con oltre il 94% dei voti. Leccese, coniugato, due figli, ingegnere civile e stimato progettista di infrastrutture stradali, Sticchi Damiani è al suo terzo mandato al vertice dell’associazione degli automobilisti italiani.
Digitalizzazione
Sotto la sua Presidenza, l’ACI ha “cambiato passo”, a partire dall’importante impulso alla digitalizzazione del PRA, oggi l’amministrazione pubblica più avanzata nella dematerializzazione dei documenti e nella semplificazione dei servizi a utenti privati e operatori professionali, con l’80% delle operazioni richiedibili da remoto, via mail o PEC. Sforzo enorme che si affianca alla avanzata progressiva attuazione, in piena collaborazione con il MIT, del Documento Unico che unifica la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà. Digitali – tramite sito ACI o semplici App per smartphone – sono anche quasi tutti i servizi di ACI per l’automobilista, dal pagamento del bollo allo storico soccorso stradale, dall’avviso di annotazione sul proprio veicolo di un fermo amministrativo, all’avviso di scadenza della patente.
Sicurezza stradale
Forte anche l’impegno della Presidenza Sticchi Damiani sul fronte sicurezza stradale con ricerca, formazione e informazione, in particolare per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, che sulla strada sono i più vulnerabili e ancora troppo spesso vittime. Un impulso concreto in questo senso, è stato dato dalla creazione dei Centri di Guida Sicura, da periodiche campagne nazionali di sensibilizzazione, dallo studio e proposta di soluzioni per ridurre l’incidentalità, dal costante contributo legislativo al Codice della Strada, per improntare le norme al rispetto e alla responsabilità prima che alla sanzione, per sua natura successiva all’infrazione.
Automobilismo sportivo
È grazie alla passione e all’impegno di Sticchi Damiani se è stato possibile conservare in Italia le più importanti competizioni internazionali, a iniziare dal Gran Premio di Monza di Formula 1, potenziando, al contempo, il movimento sportivo di base: oltre 800 gare all’anno nelle diverse discipline, kart, rally, corse in salite, gare di regolarità. Uno sforzo non per pochi come si potrebbe pensare, anche perché le competizioni automobilistiche sono il principale vettore delle nuove tecnologie che vengono poi applicate ai nostri veicoli, e concorrono anche al PIL del comparto turistico, portando nel mondo l’unicità dell’Italia, anche attraverso competizioni storiche come Mille Miglia o Targa Florio.
Mobilità di domani
Ma il grande lavoro di questi ultimi anni, quello più impattante nella vita di ognuno, è l’impegno portato da ACI per comprendere, definire e attuare la mobilità di domani. Su questo punto il pensiero di Sticchi Damiani è chiarissimo: oggi non esiste qualità della vita senza una qualità della mobilità e le nuove tecnologie – auto elettriche, semi-elettriche, a guida autonoma, connesse – sono fondamentali per pensare alla nuova mobilità ma da sole non bastano a ridurre l’inquinamento da traffico, ad aumentare la sicurezza e a migliorare la sostenibilità economica. Su questa base ACI, prima ad aver portato il car sharing in Italia e prima a realizzare una rete di ricarica per auto elettriche, è diventata centrale nella trasformazione della mobilità con l’obiettivo dichiarato di contribuire allo sviluppo del Paese e al benessere degli italiani. Una sfida dai tempi lunghi, che richiede nuove e diverse infrastrutture, un differente e diffuso approccio dei cittadini, una volontà concorde tra i diversi attori pubblici, a iniziare dai Comuni, e tra i protagonisti privati, a iniziare dai Costruttori. La terzietà di ACI, l’essere un soggetto pubblico ma a base associativa dotato di competenza ed esperienza centenaria, la rende il soggetto ideale per dare ordine e impulso all’ammodernamento della mobilità italiana, individuale e collettiva, condivisa e delle merci, che è uno dei principali asset competitivi tra le economie nazionali. La vera sfida del XXI secolo, che certamente segnerà la prossima Presidenza e i prossimi anni di attività dell’Automobile Club.
Da TTS Italia gli auguri di buona lavoro!

Fonte: ACI

ACI: la Fondazione Filippo Caracciolo spiega come la mobilità condivisa farebbe risparmiare oltre 900 euro l’anno a famiglia
La paura del Covid spinge gli italiani verso un uso ancora più massiccio dell’automobile privata, che costa mediamente 3.926 euro l’anno tra acquisto, carburante, tasse e spese di esercizio, ma senza alternative adeguate dal sistema di trasporto pubblico e dal car sharing, le famiglie vedono crescere la spesa per gli gli spostamenti: secondo la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, socio fondatore di TTS Italia, che ha presentato alla Luiss di Roma uno studio sulla mobilità condivisa nelle città italiane, ogni spostamento urbano costa mediamente 4,5 euro in scooter sharing, 7,2 euro con un’auto condivisa e 11,9 euro in taxi.
Un costo elevato se rapportato con quello del trasporto pubblico (bus/metropolitana), pari a 1,5 euro.
Lo studio è frutto di un lavoro di analisi, nel quale i ricercatori della Fondazione hanno effettuato svariati test sulle strade della Capitale. Oltre ai risultati raccolti sul campo, la ricerca contiene dati inediti forniti dagli operatori della mobilità condivisa o estratti dal Pubblico Registro Automobilistico, dalle risultanze delle scatole nere dei veicoli e dalle statistiche ACI-Istat degli incidenti stradali.
La Fondazione Caracciolo evidenzia anche i costi indiretti delle inefficienze della mobilità che si ripercuotono sulle tasche delle famiglie: se taxi e scooter sharing sono i più rapidi per muoversi in città (velocità media per entrambi di circa 19 km/h), l’auto condivisa sconta una perdita di competitività nella ricerca di parcheggio, che può arrivare a superare il 30% del tempo complessivo di viaggio, mentre il mezzo pubblico è penalizzato da un’attesa media alla fermata di 20 minuti.
Confrontando i costi di spostamento tra chi si muove esclusivamente con l’auto propria e chi invece in forma plurimodale con autobus, mobilità condivisa e taxi, la Fondazione Caracciolo evidenzia che l’automobile di proprietà risulta meno cara solo per chi percorre, complessivamente in ambito urbano ed extraurbano, più di 8.000 km ogni anno.
La convenienza dei sistemi di sharing può cambiare considerevolmente in presenza di adeguate politiche pubbliche. In uno scenario futuro di promozione della mobilità sostenibile, a fronte della riduzione dei costi di car sharing di almeno il 15% (legata alla minore perdita di tempo per la disponibilità di parcheggi riservati) e all’abbattimento del 10% della durata delle corse in taxi (derivante da un aumento delle corsie preferenziali o dalla riduzione complessiva della congestione), le alternative all’auto privata risulterebbero più convenienti per una percorrenza complessiva annuale inferiore a 11.000 km annui.
Quantificando tali benefici, il ricorso alla mobilità condivisa farebbe risparmiare ogni anno tra i 390 e i 935 euro a famiglia rispetto all’utilizzo dell’auto propria.

Fonte: Ferpress

ACI e FIA insieme per i sistemi ADAS
L’Automobile Club d’Italia, socio fondatore di TTS Italia, sostiene la campagna lanciata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), per favorire una più approfondita conoscenza da parte degli utenti della strada dei più moderni sistemi di sicurezza attiva a bordo delle auto. Alcune di queste soluzioni, già esistenti, saranno obbligatorie sulle vetture di nuova costruzione a partire dal luglio 2022, con l’entrata in vigore della General Safety Regulation, votata dalla Commissione europea nel 2018.
In particolare l’attenzione di FIA e ACI si concentra su tre dispositivi: l’AEB per la frenata automatica d’emergenza, l’assistente al mantenimento della corsia e il sistema adattivo di mantenimento della velocità di crociera. Tre elementi che possono aiutare a evitare e a ridurre di gravità gli incidenti stradali ma che – come la stessa FIA ha scoperto in una ricerca che verrà a breve resa pubblica – molti automobilisti non conoscono o non sanno utilizzare al massimo delle potenzialità.
“Gli ADAS possono contribuire a strade più sicure – ha detto Laurianne Krid, Direttore Generale della Regione I FIA – ma dobbiamo velocizzare l’armonizzazione di questi sistemi ed educare i conducenti al corretto uso degli stessi. Il sistema di mantenimento di corsia, il Cruise Control Adattivo e la frenata automatica di emergenza sono dei buoni amici – (come recita il claim della campagna) – ma prima di tutto gli automobilisti devono conoscerli”.
“I sistemi ADAS sono il presente e il futuro della mobilità responsabile – sono invece le parole di Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – e ACI è stato il primo a sottolinearne l’efficacia. Per Euro NCAP oggi sono un parametro fondamentale nella valutazione della sicurezza dei veicoli e la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI ne ha misurato l’impatto positivo sull’incidentalità: un’auto con più di 15 anni di età presenta quasi il 50% di probabilità in più di essere coinvolta in un incidente grave rispetto a una immatricolata da due anni. Il solo sistema di frenata automatica AEB è in grado di scongiurare fino a 1 tamponamento su 2”.

Fonte: ACI

Aep: suoi i validatori per le quattro compagnie di trasporto della Regione Emilia-Romagna
È stata approvata nelle scorse settimane la progettazione esecutiva riferita alla gara di appalto che Aep Ticketing Solutions, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata per le 4 compagnie di trasporto della Regione Emilia-Romagna, relativa ad attrezzature, software e prodotti ausiliari per il trasporto. Il progetto prevede la fornitura di 1520 validatori Futura 3B e l’attivazione del relativo sistema di bigliettazione elettronica che consentirà di utilizzare non solo gli attuali titoli STIMER usati in Emilia Romagna ma anche forme di bigliettazione innovativa, quali le carte bancarie EMV contactless in accordo al modello Transport for London e supporti da processare in modalità Account Based Ticketing (ABT), quali smartphone, biglietti con QR-code e smart card. Con l’ABT i titoli di viaggio non risiedono più all’interno del supporto fisico ma nel cloud. Il supporto fisico serve solo per identificare il cliente in maniera sicura.
Aep Ticketing Solutions fornirà anche la APP per la verifica dei suddetti titoli di viaggio e il portale di e-Commerce per la vendita dei titoli QR-code.
A fare il punto sul lavoro in corso è Massimo Granata, project manager di Aep. «È prevista l’attivazione del sistema centrale e il completamento del 20% delle installazioni all’interno dei bus entro dicembre 2020 – spiega Granata -. Il 100% delle installazioni si raggiungerà entro giugno 2021. Nello specifico, nel 2021 verrà rilasciata una linea pilota per ogni TPL, con possibilità di utilizzare la carta bancaria EMV per viaggi in ambito urbano (per Seta Modena e Start Romagna sono incluse anche altre due zone della Emilia Romagna)».

Fonte: AEP

A Indra il Premio nazionale Innovazione 2020 dal Ministero spagnolo della Scienza e dell’Innovazione
Indra, una delle aziende leader a livello mondiale nel settore della tecnologia e della consulenza, e socio ordinario di TTS Italia, ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione, assegnato dal Ministero spagnolo della Scienza e dell’Innovazione, nella categoria delle Grandi Aziende. La società è stata premiata per “la sua importanza in vari settori dal punto di vista della digitalizzazione, la sua posizione in prima linea nella Ricerca e Sviluppo (R&S) e per essere stato il motore dell’innovazione in altre aziende, con particolare attenzione alle PMI nei settori in cui è leader”.
Solo nell’ultimo anno Indra ha investito 225 milioni di euro in R&S. Tale importo ammonta a 1.713 milioni di euro negli ultimi 10 anni, oltre 2.890 milioni di euro investiti in dal 2000; questo la rende una delle aziende del suo settore con un maggiore impegno per l’innovazione a livello europeo, secondo il Quadro di valutazione degli investimenti industriali in R&S dell’UE. Indra dedica ogni anno tra il 5% e l’8% dei ricavi all’innovazione.
La società ha sviluppato un nuovo modello di open innovation, agile e flessibile per espandere e rafforzare il suo legame con gli ecosistemi tecnologici dell’innovazione a livello globale: startup, imprenditori, gruppi di ricerca universitari che stanno sperimentando tecnologie emergenti e i professionisti stessi di Indra, che sono una preziosa fonte di idee.
In Italia, ha partecipato a ricerche e progetti di innovazione insieme ad enti quali il Politecnico di Milano, le università di Siena e Trento e il Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (Cetif) dell’Università Cattolica di Milano. La società ha anche firmato un accordo con Greenrail, start-up dell’anno in Italia nel 2018, per lo scambio di conoscenze, lo sviluppo congiunto di soluzioni innovative per il settore ferroviario e per la realizzazione di progetti pilota, tra cui lo sviluppo di un modello innovativo di traversa sostenibile e smart, in grado di raccogliere, elaborare e inviare in tempo reale dati sulla situazione dei binari e dei treni ai centri di controllo del traffico ferroviario.
Attraverso Indraventures, il suo strumento per rafforzare il rapporto con l’intero ecosistema imprenditoriale e per finanziare iniziative, Indra analizza quasi un migliaio di startup all’anno, chiude accordi di collaborazione con decine di queste PMI e investe in altrettante altre per contribuire ad accelerare i loro progetti con i modelli di business digitali. In questo modo, l’azienda rafforza il proprio ruolo di forza trainante della R&S, anche attraverso la collaborazione con università, centri tecnologici e altre istituzioni della conoscenza e dell’innovazione, oltre a stimolare l’imprendimento dei propri professionisti.
L’obiettivo finale di questo nuovo modello di innovazione è quello di rafforzare la leadership tecnologica di Indra, generare valore per i clienti, stimolare il talento dei professionisti e fare dell’innovazione uno dei pilastri della sua trasformazione culturale, insieme ad altri come la diversità, la formazione, la flessibilità o l’impegno verso i giovani talenti.
Nella sua ricerca dell’eccellenza e del miglioramento continuo, Indra ha voluto certificare il suo nuovo modello di innovazione secondo gli standard europei, CEN/TS 16555-1. Questa certificazione accredita che Indra lavora per garantire una gestione ottimale dell’innovazione contribuendo alla creazione di valore, affinché i suoi prodotti e servizi soddisfino le nuove esigenze dei clienti e della società. Essi rappresentano inoltre un elemento di valore aggiunto e di differenziazione rispetto alla concorrenza.
Attraverso Minsait, la società di Indra leader nella trasformazione digitale e nella consulenza informatica in Europa e in America Latina, lascia il segno grazie a sviluppi altamente innovativi: più di 100.000 aziende in tutto il mondo sono collegate nell’ecosistema con le sue soluzioni, più di 500 milioni di persone e più di 45 paesi hanno ricevuto o gestiscono servizi attraverso le sue soluzioni.
Minsait è all’avanguardia nell’innovazione in settori quali i big data, analytics, l’IoT e la cybersecurity e sviluppa soluzioni digitali avanzate per settori quali le città intelligenti, l’energia e le reti intelligenti, l’e-Health, i servizi finanziari, l’industria e il turismo, tra gli altri.
In Italia Minsait conta più di 1.200 professionisti che lavorano presso tutto il territorio nazionale. La società ha sviluppato competenze avanzate in ambiti innovativi come Content & Process Technologies, Customer Experience Technologies, Solutions Architects e Data & Analytics, che consentono di offrire soluzioni e servizi ad alto valore aggiunto nei mercati in cui opera. Minsait ha localizzato in Italia il proprio centro di eccellenza globale per le tecnologie Customer Experience, completando la sua vasta presenza geografica con una consolidata capacità locale di produzione e delivery grazie ai centri di Napoli, Matera e Bari.

Fonte: Ferpress

Atac: nominato il Direttore Generale
Al termine di un lungo processo avviato qualche mese fa, sè stato eletto in Atac, socio fondatore di TTS Italia, il nuovo Direttore Generale, Franco Giampaoletti.
Considerato il ruolo apicale e la rilevanza strategica della posizione oggetto di ricerca, Atac ha ritenuto opportuno procedere ad una selezione aperta contestualmente al personale Dirigente attualmente in forza in azienda, ai Dirigenti delle Aziende del Gruppo Roma Capitale e ad altri soggetti esterni, al fine di consentire la più ampia partecipazione e quindi il più ampio ventaglio possibile di candidature. Al fine della valutazione delle stesse, l’Azienda si è avvalsa di una società esterna specializzata nell’Executive Search al fine di garantire un adeguato confronto concorrenziale nonché imparzialità e trasparenza della scelta.
Nelle attività di esame e valutazione finale dei candidati sottoposti a colloquio, l’Amministratore Unico si è avvalso del supporto di una Commissione Esaminatrice composta due componenti esterni individuati tra professionisti nelle attività di ricerca e selezione del personale e rappresentanti delle libere professioni.
Franco Giampaoletti, nato ad Ancona, 59 anni, laureato in giurisprudenza, è un affermato manager con esperienze variegate in multinazionali private e strutture pubbliche, è stato City Manager del Comune di Genova fino a dicembre 2016 e da marzo 2017 ricopre il ruolo di City Manager di Roma Capitale.

Fonte: Ferpress

CNH Industrial (Iveco): parte la collaborazione con Microsoft e Accenture per la digitalizzazione dei veicoli industriali
CNH Industrial (Iveco), socio ordinario di TTS Italia, Accenture e Microsoft hanno annunciato una collaborazione globale, che si svilupperà in un arco di cinque anni, all’insegna della digitalizzazione dei processi: l’intento è quello di andare a creare una rete internazionale di Digital Hubs in grado di aiutare le varie realtà industriali e agricole sparse nei continenti in cui i tre colossi operano ad accedere a prodotti ancora più “intelligenti”, funzionali, sicuri e sostenibili.
I veicoli connessi, grazie alla collaborazione con Microsoft e Accenture garantiranno ai clienti nuovi servizi e funzionalità a valore aggiunto in numerosi ambiti, tra cui agricoltura computerizzata, manutenzione predittiva, gestione potenziata delle flotte e trasporto ecologico. CNH Industrial prevede inoltre di sviluppare un’ampia gamma di servizi digitali data driven per aiutare i clienti ad essere più sostenibili. Ad esempio nell’industria dei trasporti, rendendo i veicoli e la gestione delle flotte più efficienti. Integrando il suo tradizionale modello di business basato sulla vendita di prodotti con nuovi servizi trainati dal digitale, CNH Industrial intende raggiungere una significativa crescita dei ricavi.
Accenture, in collaborazione con Avanade, la joint venture con Microsoft, si occuperà di ideare, sviluppare, testare ed espandere una gamma di servizi digitali per supportare i nuovi prodotti connessi attraverso l’adozione delle tecnologie maggiormente abilitanti (advanced analytics, intelligenza artificiale, Internet of Things e cloud computing).
Accenture sarà inoltre responsabile della predisposizione, gestione e coordinamento delle attività dei Digital Hubs, supportando CNH Industrial nella definizione del suo modello operativo di fabbrica digitale e fornirà competenze, strumenti e risorse altamente qualificate per attivare team digitali in tutto il mondo.
L’obiettivo sarà accelerare la creazione di valore e ridurre in modo significativo i tempi di innovazione. In questo scenario, sarà determinante il ruolo dell’Industry X Innovation Network di Accenture, la rete di centri che unisce la capacità di ideazione con una rapida prototipazione, delivery e produzione, per trasformare velocemente le idee in prodotti e servizi scalabili.
«In un momento in cui ogni settore industriale è stato profondamente colpito dalla crisi economica causata dall’emergenza sanitaria in corso, siamo particolarmente orgogliosi di annunciare questa collaborazione che sosterrà CNH Industrial nel suo percorso di innovazione per realizzare la sua trasformazione digitale», ha affermato Teodoro Lio, Automotive & Mobility Lead di Accenture Europe e global client account per CNH Industrial
Dal canto suo Microsoft, dal 2018 al fianco di CNH Industrial nel suo progetto di trasformazione digitale, continuerà a mettere a disposizione il proprio team di esperti di industry, digital advisor e servizi di consulenza nella fase di ideazione e realizzazione di nuovi prodotti connessi, facendo leva sulle iniziative di scala globale recentemente annunciate nelle aree delle competenze digitali, della sostenibilità e dell’innovazione relativa all’intelligenza artificiale, oltre che sulla piattaforma Microsoft Azure.
«Siamo estremamente fieri di poter annunciare questo nuovo step nella nostra collaborazione di lungo termine con CNH Industrial, questa volta insieme ad un partner chiave come Accenture. In un momento delicato per il settore dei mezzi industriali, siamo al fianco di CNH Industrial per supportare la realizzazione di un ecosistema di servizi connessi che non solo renderà più semplici le operazioni quotidiane dei clienti dei Brand di CNH Industrial, ma potrà anche avere un impatto positivo sulla crescita sostenibile del settore», ha commentato Marco Giletta, Global Business Director Automotive di Microsoft Italia.

Fonte: Vado e Torno

Dallo spazio al trasporto pubblico: la lezione di SpaceX con OpenMove
Alla fiera IBE – International Bus Expo, a Rimini dal 14 al 16 ottobre, OpenMove, socio ordinario di TTS Italia, ha presentato alcune nuove e innovative soluzioni che si avvalgono di hardware di mercato per fruire dei servizi della suite OpenMove.
Per OpenMove, il vero valore aggiunto nella tecnologia è proprio il software di nuova generazione. Come insegna anche SpaceX, che a bordo delle navicelle Falcon 9 impiega ove possibile hardware di mercato – con sapienti accorgimenti software allo stato dell’arte – in luogo di inutilmente costosa attrezzatura di derivazione militare.
Leggi l’articolo sul Blog di OpenMove e scopri le novità presentate a IBE 2020!

Fonte: OpenMove

Duel si aggiudica gara per l’infomobilità
DUEL srl, socio ordinario di TTS Italia, si è aggiudicata la gara indetta da ACI Infomobility SpA, per l’affidamento dei servizi in Cloud, servizi applicativi e servizi professionali per l’evoluzione della piattaforma tecnologica di infomobilità in modalità «as a service» di ACI Infomobility.

Fonte: TTS Italia

Flee, il noleggio a lungo termine pay per use, punta sul know-how e l’innovazione di Targa Telematics
Targa Telematics, socio fondatore di TTS Italia, ha supportato Aon – primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi, delle risorse umane e nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa- nello sviluppo di Flee, il servizio di noleggio a lungo termine pay per use.
Flee è una soluzione di mobilità innovativa che, grazie al know-how di Targa Telematics e alla sua piattaforma IoT basata su Artificial Intelligence, Machine Learning e Big Data, mira a diventare un riferimento per il settore.
Il servizio si rivolge alle aziende, che possono offrire ai propri dipendenti soluzioni di mobilità personalizzate, con il vantaggio di poter far rientrare nel welfare aziendale il consumo di chilometri.
Flee è fruibile a consumo (pay per use), ovvero l’utente può noleggiare un’auto nuova a lungo termine, usufruendo di una rata flessibile, composta da una quota fissa per il veicolo e una variabile che comprende un pacchetto assicurativo premium, oltre ai servizi di supporto al cliente finale da corrispondersi in base all’utilizzo effettivo del mezzo. Ma è anche una soluzione digital green, potendo scegliere tra modelli Euro 6, o elettrici ed ibridi e comprendere quanto sia ecologica la propria guida, oltre che sicura, contando su un’assistenza per le emergenze attiva h24 e 7 giorni su 7.
Oltre ad abilitare questa tipologia di noleggio la tecnologia di Targa Telematics, consente ai clienti Flee di monitorare puntualmente i propri consumi via app, verificare che il proprio stile di guida sia sicuro – analizzando indicatori come il cornering, le frenate, il superamento dei limiti di velocità e il corretto utilizzo delle cinture di sicurezza – e ecosostenibile, grazie al monitoraggio di alcuni parametri come ad esempio, nel caso di auto a motore termico, evidenziando le emissioni di C02 e il carburante consumato, nonché la frequenza delle accelerazioni brusche e il tempo trascorso in sosta con il motore acceso.
Le due società stanno lavorando fianco a fianco per co-creare e integrare via via nuove funzionalità e offrire un range di soluzioni di Mobility as a Service (MaaS) che vadano incontro alle nuove esigenze dei consumatori. Alla base di questa collaborazione c’è una comunità di intenti e di visione. Entrambe le aziende credono fortemente nei valori dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, a beneficio delle persone, delle aziende e dell’ambiente.
“La telematica, l’analisi e la gestione del dato sono cruciali per realizzare soluzioni veramente innovative in grado di rispondere efficacemente alle mutate esigenze dei clienti”, afferma Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “Abbiamo messo a disposizione di Aon le nostre competenze, la nostra piattaforma IoT specifica per il settore automotive ed una vasta scelta di moduli software e microservizi, con l’obiettivo di aiutarli a realizzare una soluzione di mobilità inedita. Insieme continueremo l’evoluzione della soluzione di Aon per renderla sempre più avanzata”.

Fonte: Targa Telematics

Fondazione Cortina 2021 e Almaviva lanciano un sistema digitale per una mobilità sicura e smart
Fondazione Cortina 2021 e Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, lanciano un sistema integrato e interamente digitale che permetterà di vivere la montagna in modo smart, sicuro e più sostenibile.
Ai Campionati del mondo di sci alpino, Almaviva, Technical Partner di Cortina 2021, porta il “Sistema Moova per la Centrale della Mobilità”. La Società italiana di Information Technology leader nel settore trasporti e nella Digital Transformation mette al servizio dell’evento, in programma a Cortina d’Ampezzo dal 7 al 21 febbraio 2021, una “Situation Room” ideata ad hoc per facilitare la mobilità sul territorio, valorizzando la sinergia tra tutti gli attori coinvolti. Il sistema, allestito negli spazi della Fondazione, consentirà a Cortina 2021 la visualizzazione dei dati integrati sulla mobilità forniti dai gestori stradali e delle infrastrutture del Veneto, e degli open data, in un quadro unitario.
Sicurezza, sostenibilità e logistica sono chiavi di successo di un evento. In un’ottica di Smart Road e Smart City, le funzionalità della Situation Room permettono di monitorare in tempo reale lo stato delle strade, la videosorveglianza nei punti critici per la gestione dei flussi, gli eventi anomali associati alla mobilità (ad es. incidenti, traffico, eventi atmosferici), gli aggiornamenti sulle condizioni meteo, la fruibilità di parcheggi, presidi medici e anti-Covid, distributori, la localizzazione della navette, integrate anche da informazioni e servizi relativi ai principali luoghi d’interesse. La sezione di Infomobilità dell’app Cortina 2021 renderà inoltre disponibili al pubblico gli aggiornamenti in tempo reale tramite una mappa dinamica.
L’esperienza, dopo i Mondiali, potrà essere una base di sviluppo per ulteriori forme di trasporto intelligente e di servizi integrati per la mobilità sostenibile, a beneficio di residenti e turisti, in piena sintonia con la mission di Cortina 2021 di realizzare una legacy duratura per la comunità e per il territorio.

Fonte: Almaviva

Letture in tempo di COVID: la libreria delle pubblicazioni AEP
AEP, socio ordinario di TTS Italia, ha messo a disposizione le sue più recenti pubblicazioni, relative alla propria attività e ai temi bigliettazione elettronica. Più di 300 pagine illustrate, tutte in lingua italiana. Molte sono disponibili anche in inglese, francese ed una anche in tedesco.
AEP ha realizzato una pagina che le raggruppa tutte quante, all’interno del proprio portale web completamente ridisegnato e rinnovato: www.aep-italia.it.
Per accedere direttamente alla pagina delle presentazioni, clicca qui.

Fonte: AEP

OCTO e ANP: avviato progetto pilota basato su Tecnologie d’avanguardia a vantaggio della sicurezza di tutta la comunità scolastica
Due soluzioni ad alta tecnologia a supporto della sicurezza delle scuole per garantire la piena operatività di un’istituzione fondamentale per la società durante l’emergenza COVID-19. È il contenuto della partnership siglata oggi tra l’ANP – Associazione Nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola e OCTO Telematics, leader nella fornitura di servizi telematici e di soluzioni avanzate di analisi dei dati per il settore assicurativo, e socio ordinario di TTS Italia. La sperimentazione metterà gratuitamente a disposizione di 3 istituti scolastici secondari di secondo grado in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Sicilia due innovative soluzioni sviluppate da OCTO per contrastare la diffusione del coronavirus attraverso la sanificazione e il mantenimento della distanza di sicurezza: OCTO PurePlace e OCTO AroundMe
OCTO PurePlace Building, è un sanificatore d’aria che, sfruttando la più innovativa tecnologia disponibile, permette di attaccare contaminanti quali virus, batteri e composti volatili organici (VOC) nell’aria e sulle superfici. Si tratta di una soluzione non invasiva, sicura per le persone e per tutti i materiali comunemente trovati all’interno di un ambiente.
OCTO AroundMe, consente una facile gestione del distanziamento in spazi sia pubblici sia privati. Lo SmartTag tascabile, portato da visitatori, dipendenti e studenti, monitora continuamente la vicinanza di un individuo: in questo caso e secondo le linee guida di riferimento per la scuola è impostata su un metro. Se due persone dovessero inavvertitamente avere una distanza inferiore l’una dall’altra, un segnale acustico avviserebbe loro di ripristinare la distanza di sicurezza, se utilizzato congiuntamente all’app. Anche in assenza di app, l’evento verrebbe comunque acquisito in forma anonima e archiviato sul cloud al fine di comprendere meglio gli eventi e mitigare i rischi futuri. Per limitare ulteriormente il pericolo, l’utilizzo di OCTO AroundMe in ambienti chiusi, consente anche una verifica semplice ed efficace del pubblico presente e la gestione della capienza massima, in quanto memorizza tutte le informazioni di entrata e uscita.
Il progetto pilota sarà realizzato, al riavvio delle lezioni in presenza, presso: IST.TECN. TECNOLOGICO A. VOLTA di Perugia; IST.TECN. COMMERCIALE RUSSO di Paternò (CT); EDUCANDATO UCCELLIS di Udine.
“L’ANP – sottolinea il Presidente Antonello Giannelli – è fortemente impegnata a sostenere dirigenti e docenti in questa difficile fase di pandemia, supportandoli nell’individuazione di soluzioni organizzative e anche tecniche che possano favorire il più alto grado di sicurezza negli ambienti scolastici, garantendo il diritto all’istruzione per tutti i ragazzi. L’intesa con OCTO rappresenta anche un’importante opportunità per mettere in contatto le scuole secondarie con una realtà aziendale innovativa e per favorire la conoscenza delle applicazioni concrete di quelle discipline STEM che dobbiamo diffondere con maggiore impegno presso le ragazze e i ragazzi”.
“Questo importante accordo con l’ANP”, afferma Nicola Veratelli, Amministratore Delegato di OCTO Group, “è coerente con il nostro impegno di mettere a servizio della società tutte le nostre capacità di analisi dei dati e le nostre tecnologie più innovative per supportare al meglio la vita quotidiana delle persone e, in questo caso specifico, sostenere docenti e studenti nel loro lavoro. Ritengo sia un valore ed un dovere per Octo quello di aiutare la Scuola, che rappresenta il bene più prezioso del presente e del futuro del nostro Paese”.

Fonte: OCTO Telematics

Politecnico di Torino: mappare gli spostamenti delle persone in città per gestire la nuova fase dell’emergenza
Si va verso una stretta ulteriore alla circolazione delle persone, ma se la percezione del traffico veicolare può essere monitorato in modo abbastanza capillare, quanto sappiamo su come le persone si muovono a piedi, o in bicicletta? Nei mercati, nelle vie dello shopping, continuano ad affollarsi flussi consistenti di persone, ma è possibile capire come si comportano, per poter prevedere anche cosa succederebbe se alcune attività, come ad esempio quelle di ristorazione, venissero sospese?
Un contributo alla migliore visualizzazione di questi fenomeni arriva dai gruppi di ricerca del Dipartimento interateneo di Scienze, progetto e politiche del territorio (DIST) del Politecnico di Torino, socio ordinario di TTS Italia, e di Ithaca, centro di ricerca partecipato dal Politecnico stesso e dalla Compagnia di San Paolo, hanno completato la fase di realizzazione di un database cartografico in grado di stimare con un’ottima accuratezza i flussi di mobilità (veicolari, ciclabili e pedonali) nella Città di Torino.
Il database, che si basa sulla cartografia tecnica della Città e sulle immagini satellitari ad alta risoluzione acquisite nel mese di aprile scorso nell’ambito del progetto Copernicus della Commissione Europea attivato per la gestione della fase 2 della Pandemia Covid-19, ha previsto l’integrazione di tutti gli elementi cartografici aggiuntivi ritenuti necessari per potere fornire un dato attendibile, ossia un grafo stradale, le piste ciclabili, i marciapiedi (comprese le aree di attraversamento porticate) e tutti gli attraversamenti pedonali delimitati da apposita segnaletica orizzontale.
Per la stima dei flussi veicolari sono stati utilizzati i dati forniti da 5T, partecipata pubblica della Città di Torino, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana, mentre per i flussi ciclabili e pedonali la stima è avvenuta raccogliendo tutti i dati disponibili relativi alla possibile frequentazione di aree della città in cui si possano registrare eventuali assembramenti. In particolare, sono stati analizzati i dati relativi a: aree pedonali e verdi; fermate del trasporto pubblico; attività economiche (manifatturiere e terziario); commercio (diviso in base alla capacità di attrazione di flussi); scuole di ogni ordine e grado; università; ospedali e sedi ospedaliere amministrative; mercati rionali; cinema, teatri e musei; uffici postali; sedi amministrative di enti pubblici e società partecipate; sedi circoscrizionali, anagrafi e uffici Inail.
Tutti questi luoghi e attività sono stati cartografati ed è stato determinato in modo quantitativo il numero di persone che gravitano su di essi o nelle immediate vicinanze, per potere dare evidenza di spostamenti, frequentazioni e possibili luoghi di assembramento.
Il database, generato in modalità parametrica, permette di valutare i flussi nelle diverse aree della città, eventualmente modificando gli elementi da tenere in considerazione, ossia verificando a priori le conseguenze di eventuali ordinanze di limitazione di mobilità, di lockdown geografici e/o anagrafici, evidenziando nel contempo le eventuali aree critiche su di cui intensificare i controlli.
C’è infine un ulteriore possibilità di applicazione di questo database: la legge prevede l’impossibilità di georeferenziare i tracciamenti di eventuali positività individuali al virus, ma il database di presta alla rappresentazione del numero di positivi per luoghi di aggregazione (ospedali, scuole, università, uffici amministrativi, attività produttive, ecc., che sono tenuti a comunicare la positività dei loro studenti/dipendenti all’Asl in forma aggregata) in modo da potere consentire la mappatura dei contagi e la conseguente gestione dell’emergenza da un punto di vista epidemiologico, individuando eventuali cluster di contagio, ad esempio, in una serie di scuole vicine, oppure in una stessa filiera produttiva.

Fonte: Politecnico di Torino

Roma: con Roma Servizi per la Mobilità la Città punta sul carpooling
Attraverso Roma Servizi per la Mobilità (RSM), socio ordinario di TTS Italia, Roma ha dato attuazione a uno dei capisaldi del Piano sulla Mobilità Sostenibile che potrà coinvolgere oltre 180.000 potenziali utilizzatori delle tre grandi Università della Capitale e oltre 24.000 potenziali utilizzatori delle strutture dell’amministrazione capitolina incaricando BePooler una delle piattaforme per l’organizzazione di viaggi condivisi più innovativa d’Europa.
Con oltre 200.000 potenziali utenti BePooler e Roma Capitale sono convinti di poter dare un ausilio e un valido supporto al Trasporto Pubblico Locale, anche in tempi di emergenza sanitaria. Il carpooling tracciato e certificato di BePooler è infatti perfettamente coerente anche con le recentissime indicazioni ministeriali per il trasporto con auto privata tra membri non conviventi che debbono viaggiare distanziati indossando la mascherina fino a tre componenti (il guidatore sul sedile anteriore e fino a due passeggeri sul sedile posteriore).
Annalisa MANGONE di BePooler e Stefano BRINCHI di RSM, le due ziende promotrici dell’iniziativa, ritengono che l’accordo rappresenti un buon inizio per integrare le migliori tecnologie oggi esistenti sul mercato con i servizi di pianificazione dei trasporti.
A brevissimo il servizio sarà lanciato e darà la possibilità ai dipendenti e agli studenti di effettuare viaggi condivisi fruendo anche di parcheggi dedicati e, ove possibile, accesso alle zone a traffico limitato e transito privilegiato su talune direttrici.
Roma Capitale, dopo una fase di positiva sperimentazione nata dalla collaborazione con Roma Servizi per la Mobilità e BePooler, ha potuto verificare concretamente le potenzialità del carpooling per i dipendenti del Colle Capitolino, con la gestione di una esperienza di comunità che potrà essere replicata anche su altre comunità di utilizzatori e distretti operativi della Città, affiancando e fornendo ausilio al Trasporto Pubblico Locale anche in questi momenti di difficoltà organizzativa generati dalla crisi sanitaria.

Fonte: RSM/BePooler

Roma Servizi per la Mobilità pubblica il rapporto sull’impatto del Covid-19 sulla mobilità
Roma Servizi per la Mobilità, società partecipata al 100% dal Comune di Roma che svolge attività strategiche di pianificazione, supervisione, coordinamento e controllo della mobilità pubblica e privata, e socio ordinario di TTS Italia, ha diffuso i dati relativi all’impatto del Covid-19 sulla mobilità della Capitale.
Lo studio, condotto in collaborazione con il Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale e con il supporto delle tre università romane La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, ha preso in considerazione tutte le principali tipologie di spostamento (Privato, Pubblico e pedonale) sulla base dell’analisi dei seguenti specifici set di dati:
1) FCD – Floating Car Data: un campione di veicoli che hanno istallato a bordo un dispositivo di geolocalizzazione. Sono autovetture e mezzi commerciali che si muovono su tutto il territorio comunale;
2) Stazioni di misura di Roma Servizi per la Mobilità: sezioni su strade principali dove misuriamo la quantità di traffico veicolare che transita per ogni ora (vista red e impianti semaforici);
3) Tornelli delle linee metropolitane: vidimazioni in ingresso alle stazioni delle metropolitane di Roma;
4) Antenne Bluetooth: permettono di leggere i passaggi di pedoni e veicoli attraverso i segnali bluetooth dei telefoni cellulari letti in forma anonima.
L’analisi dei dispositivi di geolacalizzazione installati a bordo dei mezzi nel periodo preso in considerazione (febbraio 2020-luglio 2020) ha evidenziato un costante calo della densità di mezzi per Km2 con picchi massimi registrati in occasione del primo lockdown e in seguito alle misure restrittive imposte dal DPCM per alcune categorie commerciali con inevitabili ricadute sulla consegna delle merci. In linea di massima rispetto al mese di febbraio 2020 (mese pre-Covid) i picchi massimi di diminuzione si sono avuti a marzo, con un -57% di auto private e -25% di mezzi pesanti e, ancor di più nel mese di aprile quando le rilevazioni hanno evidenziato un-76% di mezzi privati e un -51% per i mezzi pesanti.
Percentuali che sono tornate a crescere con la fine dell’emergenza coincisa con la cosiddetta fase 2.
Analogo scenario per le rilevazioni effettuate nelle “stazioni di misura” con forti diminuzioni nel periodo di lockdown (con percentuali in doppia cifra e con punte superiori al 75% in diversi giorni del mese di marzo) e una tendenza confermata con il segno meno (anche se più contenute) anche nelle rilevazioni condotte ad ottobre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019.
Per quanto concerne i dati relativi al trasporto pubblico, con le rilevazioni effettuate agli ingressi delle stazioni della metropolitana, i dati confermano il crollo della vidimazione dei titoli di viaggio.
L’aspetto più significativo emerso dalle misurazioni è che nonostante la riapertura delle attività di cui al DPCM 26 aprile 2020 e di quelli seguenti che hanno segnato l’avvio delle cosiddetta Fase 2 e 3, la mobilità sulla rete delle metropolitane è tornata a crescere ma con livelli che si mantengono sostanzialmente bassi rispetto alle misurazioni pre-Covid 19.
Gli ultimi dati riportati dall’analisi degli ingressi giornalieri e relativi alle rilevazioni dello scorso 3 dicembre, parametrati con la data del 2 marzo 2020, indicano rispettivamente per la metro B un calo del -34%; per la metro A del -47%; per la Linea C del -66% e per la Roma-Lido del -54%.
Per il rapporto integrale, clicca qui.

Fonte: Clickmobility

Scania: Green Bond a sostegno del trasporto sostenibile
Scania, socio ordinario di TTS Italia, si è qualificata con successo per l’emissione di Green Bond per accelerare la decarbonizzazione del sistema di trasporto.
“Siamo molto fieri di unirci al gruppo di imprese lungimiranti che si sono qualificate per le emissioni di Green Bond”, ha evidenziato Johan Haeggman, Direttore Finanziario di Scania. “Scania è intenzionata a guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto privo di combustibili fossili e i Green Bond ci permetteranno di accelerare questa transizione. Siamo consapevoli del fatto che la decarbonizzazione del sistema di trasporto a livello mondiale richiederà, nei prossimi anni, di dare vita a delle partnership tra i diversi settori, incluso il mondo finanziario”.
Il Green Bond Framework costituisce la base per l’identificazione, la selezione, la verifica e la documentazione di progetti ritenuti idonei per essere finanziati da entrate derivanti dai Green Bond. La rinomata CICERO Shades of Green norvegese ha assegnato valutazione “verde scuro” a questo framework. Il “verde scuro” viene assegnato a progetti e soluzioni che corrispondono ad una visione a lungo termine di un futuro con basse emissioni di carbonio e resilienza ai cambiamenti climatici. Scania ha definito obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di carbonio, come certificato dalla Science Based Targets Initiative. Tra questi c’è l’obiettivo di dimezzare, dal 2015 al 2025, le emissioni di carbonio derivanti dalle proprie attività e la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 generate dai propri veicoli industriali, autobus e motori in attività. Questo rappresenta oltre il 95% dell’impatto ambientale di Scania. L’azienda ha già raggiunto l’obiettivo fissato per il 2020 facendo sì che i suoi 10 principali impianti di produzione nel mondo venissero alimentati da energia elettrica non da combustibili fossili.
“L’intero ecosistema del trasporto ha il compito fondamentale e senza precedenti di compiere la transizione totale dipendenza dal petrolio alla completa decarbonizzazione, il tutto in una sola generazione”, ha evidenziato Andreas Follér, Head of Sustainability di Scania. “È una sfida sicuramente complessa ma al tempo stesso una delle più entusiasmanti dei nostri tempi. Invitiamo quindi gli investitori ad unirsi a noi in questo viaggio”.
I proventi delle obbligazioni verdi di Scania saranno destinati esclusivamente a progetti che avranno un profondo impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2. Questi possono includere il miglioramento delle performance dei veicoli industriali ed autobus elettrici, la creazione di sistemi di trasporto pubblico con autobus elettrici e la realizzazione di infrastrutture di ricarica efficienti per veicoli e autobus elettrici.
Secondo i principi dei Green Bond, i proventi verranno gestiti su conti separati e gli stanziamenti di fondi verranno riportati in maniera trasparente unitamente alle riduzioni di emissioni ottenute.

Fonte: Scania

Scania: nasce la partnership con ENGIE e EVBox per le soluzioni di ricarica
ENGIE, gruppo francese globale per l’energia e i servizi, e la sua controllata EVBox Group, stanno collaborando con Scania, socio ordinario di TTS Italia, per offrire alle aziende di trasporto in 13 Paesi europei una soluzione completa e su misura di e-mobility.
Il sistema di ricarica è un prerequisito fondamentale per dare vita a progetti di e-mobility nel settore del trasporto. Le aziende che effettuano trasporti in ambito urbano ed extraurbano potranno in molti casi effettuare la ricarica in deposito. La scelta della giusta soluzione di ricarica non sarà però sempre semplice ed immediata. Per effettuare tragitti più lunghi e con la crescente diffusione dei veicoli elettrici, saranno necessarie soluzioni di ricarica a destinazione o in aree pubbliche, attualmente disponibili in maniera estremamente limitata.
“Una soluzione di ricarica completa comprende la fornitura di energia, hardware e software di ricarica, nonché installazione, manutenzione e altri servizi correlati che consentano di rispondere alle esigenze del singolo cliente. La partnership con ENGIE e EVBox Group semplificherà l’introduzione di veicoli elettrici nelle flotte dei nostri clienti, accelerando la transizione verso un trasporto maggiormente sostenibile”, ha evidenziato Alexander Vlaskamp, Head of Sales and Marketing di Scania.
ENGIE si contraddistingue nel settore energetico per la propria dimensione globale ma al tempo stesso per le forti partnership a livello locale. È in grado di fornire sia il sistema energetico che, attraverso EVBox Group, stazioni di ricarica intelligenti, scalabili e ad alta potenza, su misura per ogni cliente. ENGIE, con una grande esperienza nella ricarica di veicoli elettrici e nei sistemi energetici, si occuperà dell’offerta, progettazione, installazione e manutenzione di punti di ricarica e dei servizi correlati.
“L’elettrificazione dei trasporti è una delle iniziative chiave per ridurre le emissioni, soprattutto perché i trasporti rappresentano quasi un quarto delle emissioni di gas serra in Europa. Questa partnership apre nuove opportunità per EVBox Group e, con oltre 10 anni di esperienza, siamo fiduciosi che la nostra competenza e offerta competitiva supporteranno Scania nel raggiungimento dei propri obiettivi di business e sostenibilità”, ha evidenziato Kristof Vereenooghe, CEO di EVBox Group.
“Scania ed ENGIE condividono la stessa visione e ambizione di guidare la transizione verso soluzioni di trasporto sostenibili. La partnership a livello europeo sia per i veicoli industriali che per gli autobus, è il risultato di un rapporto di fiducia nato attraverso la nostra storica collaborazione sulla mobilità a metano. Siamo orgogliosi di unire le forze nell’offerta di veicoli elettrici con un potenziale promettente sia in ambito urbano che periurbano. ENGIE sarà lieta di progettare, offrire, installare e mantenere soluzioni di ricarica all’avanguardia e gestire i servizi correlati ai clienti Scania, beneficiando sia della propria rete europea di tecnici qualificati, che appoggiandosi alle reti dei partner locali”, ha evidenziato Shankar Krishnamoorthy – ENGIE Group Executive Vice President.
“La soluzione di ricarica avrà una forte influenza sull’autonomia, la flessibilità e lo stato di salute delle batterie di un veicolo elettrico, ed avrà quindi un impatto significativo sull’economia operativa totale dei nostri clienti”; afferma Vlaskamp. “Stiamo intraprendendo un percorso di apprendimento nell’ambito dell’e-mobility nel trasporto pesante. È proprio attraverso una partnership come questa, e lavorando a stretto contatto con i nostri clienti, che saremo in grado di individuare insieme le vie migliori da percorrere”.
Scania è convinta del fatto che la transizione nel sistema di trasporto possa avvenire soltanto attraverso la collaborazione di tutti coloro che operano nell’ecosistema e grazie alla nascita di alleanze con nuovi partner. La collaborazione con ENGIE e EVbox Group è un’ulteriore partnership che Scania stringe nel settore energetico e riguarderà inizialmente 13 paesi europei, per poi andare a crescere ulteriormente verso la fine del 2021.

Fonte: Scania

Sicurezza: da Autostrade per l’Italia un nuovo sistema di monitoraggio avanzato per ponti e cavalcavia
È operativo il nuovo sistema digitale per il monitoraggio delle infrastrutture autostradali, basato su IBM Maximo e sviluppato da Autostrade Tech, società tecnologica del Gruppo Autostrade per l’Italia, e socio fondatore di TTS Italia, insieme a IBM e Fincantieri NexTech.
La nuova piattaforma di monitoraggio, che utilizzerà l’intelligenza artificiale di IBM, si avvarrà dell’uso di droni, di IoT (Internet of Things) e modellazione digitale 3D di Fincantieri NexTech per innovare in modo radicale le attività di sorveglianza e monitoraggio di oltre 4.500 opere presenti sulla rete autostradale di ASPI, aumentando fortemente l’efficienza e la trasparenza di tali processi.
La collaborazione pluriennale siglata tra Autostrade Tech, IBM e Fincantieri NexTech prevede inoltre che il sistema possa essere messo a disposizione del mercato, sia in logica di servizio as a service sia on premise.
Molteplici le innovazioni apportate dal nuovo sistema: gli ispettori – dotati di elevata qualificazione professionale e appartenenti a società di ingegneria terze di livello internazionale – potranno svolgere gli accertamenti sulle condizioni di ciascuna opera accedendo in tempo reale, tramite un tablet, a tutte le informazioni che la caratterizzano: calcoli e disegni del progetto originario e degli interventi successivi; controlli e manutenzioni programmate; indagini e prove sui materiali; esiti e dettagli delle precedenti ispezioni. Un vero e proprio archivio digitale, che raccoglie informazioni classificate per tipologia e consultabili attraverso una app per un’adeguata fruibilità sul campo. Tramite lo stesso tablet l’ispettore inserirà direttamente nel nuovo sistema digitale tutti i dettagli e le foto rilevate nel corso dell’ispezione rendendone immediata la disponibilità alle strutture aziendali deputate.
Il nuovo software traccia e gestisce tutti i vari step necessari alla cura delle infrastrutture: dalla organizzazione e conduzione delle ispezioni, fino alla programmazione e realizzazione delle attività di manutenzione o adeguamento, secondo criteri di priorità chiari e condivisi con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il sistema sta introducendo inoltre tecnologie avanzate messe a disposizione da Fincantieri NexTech, mai impiegate finora sulle reti autostradali italiane come la possibilità di analizzare un’opera attraverso un “gemello digitale” tridimensionale (Digital Twin), che ne riproduce fedelmente tutte le caratteristiche con l’impiego di droni equipaggiati con laser-scanner topografici e telecamere ad altissima risoluzione, che realizzano vere e proprie “tac” delle superfici. Un sistema appositamente sviluppato supporterà i tecnici nel riconoscimento e classificazione dei difetti e nella programmazione delle attività di manutenzione.
La piattaforma è ora in uso sulle 430 opere delle due Direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari e sarà progressivamente estesa entro la fine dell’anno sulla totalità dei 1943 ponti e dei 2.000 cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia. Nel corso del 2021 la sua applicazione sarà estesa ai processi di manutenzione dei ponti e cavalcavia e a tutte le 587 gallerie della rete dove, grazie al Digital Twin, sarà possibile attuare un modello di monitoraggio strumentale innovativo, eseguito con sensori Industrial IoT di Fincantieri NexTech e soluzioni tecnologiche di ultima generazione, che permetterà di analizzare l’andamento dei parametri ingegneristici strutturali dell’opera sia statici che dinamici e la costruzione di algoritmi di valutazione del comportamento in esercizio e durante le fasi manutentive. Nello stesso anno saranno anche introdotti sistemi di pesatura dinamica, che consentiranno sia di verificare, in entrata in autostrada, il rispetto dei limiti di peso autorizzati per i Transiti Eccezionali, sia di monitorare in tempo reale il comportamento delle infrastrutture al passaggio dei mezzi pesanti.
Le tecnologie messe in campo da Autostrade Tech, IBM e Fincantieri NexTech consentiranno inoltre di sperimentare, a livello scientifico, nuovi modelli, algoritmi e parametri in tema di sicurezza delle infrastrutture. A tale scopo è stato costituito da Autostrade Tech un Comitato Tecnico-Scientifico, al quale partecipano le Università politecniche di Trento, Torino, Roma, Napoli e Milano, che ha il compito di coordinare tali attività sperimentali, definendo nuove procedure operative che saranno in seguito concordate con il MIT. Il primo progetto di ricerca sarà dedicato all’impiego dei sensori di più moderna concezione per il monitoraggio del comportamento delle infrastrutture.
L’investimento complessivo per il nuovo sistema è di oltre 60 milioni di euro, interamente stanziati da Autostrade per l’Italia.

Fonte: www.trasporti-italia.com

Sicurezza stradale: Anas, dimezzare gli incidenti entro il 2030, il tema al centro del webinar in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada
Ridurre gli incidenti stradali sulla rete stradale e autostradale del 50% entro il 2030. È questo l’impegno che ha messo in campo Anas (Gruppo Fs Italiane), socio ordinario di TTS Italia, in occasione della Giornata mondiale in Ricordo delle Vittime della Strada. Il tema è stato al centro del webinar “Sicurezza stradale: Obiettivo zero vittime” organizzato in collaborazione con Piarc Italia (Associazione mondiale della strada) il 16 novembre. All’incontro, aperto dal Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Traversi sono intervenuti, tra gli altri, Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Massimo Simonini Amministratore Delegato di Anas, Paolo Maria Pomponio, Direttore del Servizio della Polizia Stradale, Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI-Automobile Club d’Italia, Carla Cappiello, Presidente Ordine Ingegneri della Provincia di Roma.
“In questi mesi – ha dichiarato il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Traversi - abbiamo lavorato per definire i primi passi per la realizzazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030 che guiderà gli interventi del ministero con l’obiettivo di dimezzare in dieci anni la mortalità per incidente stradale. Già dalle linee guida, però, l’approccio con il quale ci siamo mossi è quello di rendere la strada “ambiente sicuro” tanto per le caratteristiche di progettazione e manutenzione quanto per le abitudini di chi la frequenta. Per la prima volta, poi, vogliamo che l’attenzione si sposti anche alle misure del post incidente, all’assistenza ai soggetti deboli coinvolti e alle strutture riabilitative del territorio. In questo modo, davvero, potremo avvicinarci a quell’obiettivo ‘zero vittime’ che per tutti resta l’aspirazione massima”.
“Anas, insieme al Gruppo Fs Italiane e in linea con le direttive del MIT – ha dichiarato l’Amministratore di Anas Massimo Simonini –, è impegnata nell’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali sulla propria rete stradale e autostradale del 50% entro il 2030. Per raggiungere questo grande obiettivo abbiamo predisposto un piano d’azione strategico a breve termine che al primo posto vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata per sviluppare sulle nostre arterie misure di sicurezza passiva come barriere di protezione ad alta efficienza progettate da Anas, nuova pavimentazione e segnaletica stradale, illuminazione di strade e gallerie per migliorare la visibilità. Nel medio periodo, lo sviluppo della Smart Road Anas, tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli, porterà un innalzamento degli standard di guida. La nostra Smart Road è infatti orientata al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico. Un altro importante fronte sul quale Anas è impegnata è la necessaria diffusione della cultura della sicurezza, tramite campagne di sensibilizzazione volte al rispetto del Codice della strada”.
Secondo l’ultimo rapporto Istat, nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime e 241.384 feriti. Tra le principali cause di incidentalità restano prevalenti la guida distratta, l’eccesso di velocità ed il mancato rispetto della distanza di sicurezza.
“Nei primi dieci mesi del 2020, invece – ha spiegato Paolo Maria Pomponio, Direttore del Servizio della Polizia Stradale - Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri hanno rilevato, rispetto allo stesso periodo del 2019, un drastico calo degli incidenti del 28,7%, un fattore dovuto al ridotto numero di veicoli in circolazione durante la pandemia da Covid-19, vigenti in particolare nel periodo fra marzo e maggio: nel periodo gennaio-ottobre 2020 infatti gli incidenti stradali rilevati sono stati 43.461, mentre nello stesso periodo del 2019 sono stati 60.955. Sempre fra gennaio e ottobre di quest’anno le vittime sono state 1.015, ovvero il 25,6% in meno rispetto alle 1.387 dello stesso periodo del 2019, gli incidenti con esiti mortali 944 (-26,8%) contro i 1.268 del 2019, gli incidenti con lesioni 18.008 (-32%) contro i 26.501, le persone ferite 26.231(-36%) contro le 40.684 del 2019”.
La strategia di investimento di Anas è focalizzata sulla manutenzione programmata e sul potenziamento della rete stradale con l’obiettivo di superare la logica dell’intervento episodico o emergenziale in favore di azioni che prevengano le criticità. Un approccio possibile grazie alla significativa iniezione di risorse prevista dal Contratto di Programma Anas 2016-2020 rimodulato che è passato da 23,4 miliardi a un totale di 29,9 miliardi di investimenti. In cifre: 15,9 miliardi (+44% rispetto a prima), pari al 53% del Piano complessivo, vanno alla manutenzione programmata, adeguamento e messa in sicurezza della rete. 14 miliardi, pari al 47%, sono destinati a nuove opere e completamenti itinerari. Nell’ambito del piano complessivo degli investimenti il 52% interessa le regioni del Sud Italia e le isole per un totale circa 15,7 miliardi. Il 24, pari a circa 7 miliardi, riguarda le regioni del centro. Il 19%, pari a circa 5,7 miliardi, riguarda le regioni del nord. Il restante 5% comprende investimenti per danni ed emergenze, fondo progettazione e investimenti in tecnologie stradali e applicazioni tecnologiche.
Anas è dunque impegnata su due fronti: da un lato il potenziamento degli standard di sicurezza della propria rete e dall’altro la sensibilizzazione di chi viaggia a rispettare le regole del Codice della strada. Sulle strade Anas, ad esempio, i tamponamenti risultano essere la tipologia prevalente di incidente a cui è ascrivibile più del 50% degli eventi registrati e il 37% circa degli eventi mortali. Una incidenza elevata si rileva anche per le fuoriuscite autonome. Dati che riportano ancora una volta alla principale causa di incidentalità: la distrazione, spesso dovuta all’uso improprio dello smartphone. Il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare durante la guida è fino a 4 volte superiore rispetto a chi non ne fa uso. Uno studio recentemente condotto negli Usa che ha identificato la sindrome denominata FO MO, ossia Fear Of Missing Out, spiega che una persona è portata a controllare il cellulare in media 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti e questo anche mentre si è alla guida di un veicolo.
Anas, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, si è fatta promotrice di campagne di informazione che evidenziano la necessità di una maggiore attenzione alla guida attraverso il messaggio “Quando guidi #GUIDAeBASTA”. Nel corso del webinar è stato presentato il nuovo spot “Vite parallele”, che a partire dal 20 novembre è stato diffuso sui principali media nazionali (televisioni e radio). Il videoclip pone l’accento proprio sull’importanza del comportamento alla guida che deve avvenire senza distrazioni, senza l’utilizzo del cellulare e senza uso di alcol o di sostanze stupefacenti. Il messaggio è chiaro: “Finchè non è troppo tardi puoi fare la cosa giusta. Quando guidi, guida è basta”.
È stata inoltre lanciata la app Valentina-Guida e basta, in memoria di Valentina Cucchi, una giovane torinese che ha tragicamente perso la vita dopo essere stata investita da un guidatore distratto mentre attraversava la strada. L’app Valentina – Guida e basta, dedicata ad automobilisti e pedoni, è un’applicazione che segnala agli utenti la presenza di incroci e attraversamenti pedonali pericolosi nelle vicinanze e neutralizza tutte le distrazioni provenienti dallo smartphone durante il viaggio, permettendo a chi è alla guida di compiere una sola azione, la più importante: guidare. Inoltre, grazie alla collaborazione con Bosch, la app è tra le prime in Italia ad avare al suo interno le funzionalità della libreria Wrong Way Driver: gli utenti alla guida vengono avvisati se si trovano in prossimità di un automobilista che sta guidando contromano in autostrada o se lo stanno facendo loro stessi.
Il webinar, che rappresenta il terzo appuntamento nell’ambito di un ciclo formativo dedicato ai vari settori specialistici del mondo delle strade e della sicurezza stradale, ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Automobile Club Italia (ACI), della Federazione Europea delle Autoscuole (EFA), dell’Ordine Ingegneri della Provincia di Roma e del Centro di Documentazione Giornalistica.
Per il video della campagna Anas: https://youtu.be/kWQAc24v4V4

Fonte: Anas

SINELEC vince gara 5T per sistema WIM
SINELEC S.p.A., socio sostenitore di TTS Italia, si aggiudica la gara indetta da 5T S.r.l., per conto della Regione Piemonte, per la realizzazione di un sistema di pesatura dinamica weigh-in-motion, proponendo la soluzione LIBRA/S. Il contratto prevede progettazione, installazione, calibrazione, messa in opera ed assistenza di un sistema WIM a supporto delle attività di monitoraggio del traffico pesante e del trasporto di merci pericolose sulla rete del Piemonte.

Fonte: SINELEC

Smart Road: Anas investe un miliardo
Un miliardo di investimenti nel progetto Smart Road. È quanto ha annunciato l'amministratore delegato di Anas, socio ordinario di TTS Italia, Massimo Simonini in un suo intervento sul think thank magazine di Riparte l'Italia.
Si tratta di una "tecnologia propedeutica allo sviluppo della Smart Mobility e ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli" ed è orientato al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico. Come spiega Simonini, "si basa su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali IoT (Internet of Things), AI (Artificial Intelligence), Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga nazionale".
L'obiettivo, continua l'ad di Anas, è quello di "dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro: dall’alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre, come nel caso dei veicoli a guida autonoma. L’implementazione di ‘strade intelligenti’ sarà sostenuta dall’infrastrutturazione delle strade con reti in fibra ottica".
L’investimento complessivo del programma Smart Road Anas è di 1 miliardo di euro ed è in corso una prima fase con un investimento di circa 250 milioni euro in corso, anche grazie a contributi europei, nell’ambito del Programma Operativo PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e del Connecting Europe Facility per le reti Trans Europee TEN-T 2014-2020. L’itinerario E45-E55 ‘Orte-Mestre’, in Veneto la statale 51 “di Alemagna”, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 ‘Autostrada Palermo-Catania’, nel Lazio le autostrade A90 ‘Grande Raccordo Anulare di Roma’, A91 ‘Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino’ e la A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, sono alcuni degli assi strategici del Paese coinvolti in questo primo step.
Il futuro però "non è solo smart, è necessariamente anche sostenibile. Per questo Anas è impegnata in diversi progetti green. L’azienda ha deciso di accelerare il processo di de-carbonizzazione previsto dall’Unione Europea per il 2050", ha aggiunto Simonini.
"L’impegno è quello di costruire la ‘strada’ del futuro come infrastruttura tecnologica e digitale avanzata e progredita, per accompagnare la trasformazione del Paese verso un domani sostenibile ed interconnesso", ha concluso l'ad.

Fonte: Teleborsa

Targa Telematics: filo diretto con i car dealer grazie alla partnership con phonocar
Targa Telematics, socio fondatore di TTS Italia, ha siglato una partnership con Phonocar, azienda italiana di distribuzione di prodotti innovativi per l’automobile, per la commercializzazione di soluzioni Stolen Vehicles Recovery (SVR) basati sull’utilizzo della telemetria: attraverso la sua consolidata rete di vendita, Phonocar promuoverà le soluzioni Internet of Cars di Targa Telematics presso i car dealer e le case automobilistiche sue clienti in tutta Italia e in Europa.
Con oltre 45 anni di esperienza e 4.000 clienti a livello europeo, tra il canale After Market e Car Manufacturer, Phonocar distribuisce prodotti principalmente in ambito multimedia, Hi-Fi, accessori per le auto e antifurti elettronici. Grazie alla partnership con Targa Telematics, la società amplia la sua offerta di prodotti con un servizio a valore aggiunto per il recupero dei veicoli rubati, attraverso innovativi localizzatori satellitari e la disponibilità di centrali operative che collaborano direttamente con le forze dell’ordine.
I localizzatori GPS di Targa Telematics, infatti, trasformano l’auto in un veicolo connesso, consentendo un monitoraggio su tutto il territorio europeo e una drastica riduzione del rischio di furto e, qualora si verificasse, una più alta percentuale di recupero dell’auto. Una soluzione all’avanguardia, che nei primi mesi del 2020 ha permesso di raggiungere un tasso di recupero sino a oltre il 90%.
Il settore dei car dealer sta vivendo in questi ultimi anni importanti cambiamenti, sulla scia di quanto già avvenuto oltreoceano. In Italia, il 30% delle vendite di auto è gestito da 20 gruppi di concessionarie e da queste dipende il 60% del commercio di auto nuove e usate del nostro Paese. Un canale in forte evoluzione, che in alcuni casi si sta strutturando anche come operatore di noleggio e di car sharing, e che potrebbe trarre grandi benefici da un maggior livello di innovazione per quel che riguarda i servizi aggiuntivi al momento della vendita.
“Siamo orgogliosi di collaborare con un’azienda storica e dal business consolidato come Phonocar” afferma Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “Grazie alla nostra competenza nel campo della telemetria possiamo offrire ai car dealer servizi sempre più innovativi e in linea con quelle che saranno le esigenze dei loro clienti nei prossimi mesi. Oggi, l’accordo siglato con Phonocar riguarda in modo particolare soluzioni SVR, ma la nostra tecnologia permette lo sviluppo di servizi che possono aiutare i car dealer ad aumentare il valore delle loro vendite, non solo in termini economici, ma di consulenza e di fidelizzazione con il cliente”.
“La nostra azienda è cresciuta molto negli ultimi anni grazie allo sviluppo di prodotti innovativi e mirati su ogni specifico paese e sfruttando nuovi canali di vendita” sottolinea Guglielmo Bagnacani, Presidente e Amministratore Delegato di Phonocar. “La collaborazione con Targa Telematics ci permette di offrire ai nostri clienti un prodotto all’avanguardia e completo. Inoltre, possiamo garantire ottime condizioni per chi adotta tale soluzione, grazie agli accordi in essere con le principali case auto e alle convenzioni stipulate con primarie compagnie assicurative. Non ultimo, vogliamo posizionarci in maniera distintiva nel mercato europeo e crescere accompagnati da un partner come Targa Telematics, che vanta un’esperienza consolidata nella mobilità connessa”.
Nelle ultime settimane, gli oltre 20 agenti Phonocar hanno seguito sessioni di training per approfondire la tecnologia Targa Telematics e la sua soluzione di Stolen Vehicles Recovery, in modo da poter dare concreto avvio alla partnership sin dal mese di dicembre.

Fonte: Targa Telematics

Viasat: il RunTracker 6.X ottiene la certificazione EASA
La telematica satellitare è sicuramente un alleato prezioso nella gestione degli aeromobili ad uso privato e delle flotte di Scuole di volo o di Aero Club che risponde anche alle esigenze di sicurezza del traffico degli Aerei di Aviazione Generale (AG) e velivoli leggeri (ULM). In questo senso, non è una sorpresa che il RunTracker 6.X di Viasat, socio ordinario di TTS italia, dispositivo satellitare ampiamente utilizzato nella gestione delle flotte di mezzi destinati al trasporto delle merci, abbia ottenuto il Certificate/Approval Minor Change (viaair.it – 10074465) dall’European Union Aviation Safety Agency (EASA), unitamente al Proximit Reader, il lettore di badge che identifica il Pilota a bordo.
Grazie alla collaborazione tra il nostro Gruppo e viaair.it e al riconoscimento ottenuto, valido su tutto il territorio europeo e conforme alle normative FAA americane, sarà ora possibile installare il dispositivo, denominato in questo specifico campo di applicazione LDL Live Data Logger, su 154 tipologie di aerei certificati di Aviazione Generale (ELA1, ELA2) oltre che a tutti i modelli ultraleggeri (ULM).
“La nostra soluzione – commenta Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group -, grazie all’utilizzo della rete GNSS/GSM, consente la localizzazione di tutti quegli aeromobili che tipicamente volano ad altezze relativamente basse che i radar tradizionali non sono in grado di rilevare. In questo modo è possibile migliorare la sicurezza del volo e il controllo degli spazi aerei, non solo per gli impieghi commerciali, come la consegna delle merci o il controllo di campi e coltivazioni, ma anche per la gestione dell’ordine pubblico, della sicurezza urbana o del monitoraggio del territorio”.
LDL Live Data Logger, commercializzato da viaair.it, permette di conoscere lo stato di tutta la flotta di aeromobili in tempo reale, tramite la piattaforma WebDataMap. Dotato di accelerometro e giroscopio, è in grado di registrare e trasmettere alla Centrale Operativa 24/7 la posizione del velivolo, i parametri di volo, manovre inconsuete, Heavy Landing (atterraggio duro) o crash, tutte informazioni utili a comprendere la dinamica dell’atterraggio, consentendo agli Istruttori delle Scuole di volo di migliorare i feedback sugli allievi, incrementando cosi la “Safety”.

Fonte: Viasat

Le nostre attività

Covid-19: l’evento OITA per modelli efficaci di distribuzione del vaccino
Lunedì 30 novembre, si è svolto l’evento riservato organizzato da OITA – Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti su “Vaccini Covid-19. La grande sfida: come e dove?”
L’avvicinarsi della disponibilità di vaccini anti-Covid rende urgente lo sviluppo di strumenti di analisi e di valutazione per identificare efficaci modelli di distribuzione. Questi strumenti devono tenere conto di tutti gli aspetti, da quelli strettamente medici fino a quelli relativi alla disponibilità di spazi e di mezzi, all’abbattimento di costi e sprechi, alla garanzia di sicurezza ed equità.
OITA, grazie a contributi professionali da raccogliere in una serie ravvicinata di incontri on-line, si propone di realizzare una griglia quali-quantitativa dei parametri da applicare nello sviluppo delle migliori soluzioni per gestire ogni aspetto di questa grande operazione sociale.
OITA mette a disposizione dei decisori una matrice di scelta e di successiva ottimizzazione per selezionare o sviluppare un sistema distributivo in grado di raggiungere ciascun cittadino.
Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia, è stata tra gli esperti che hanno preso parte a questo primo evento, insieme a rappresentanti di Cybersecurity e sicurezza dei magazzini e dei trasporti; Conservazione e trasporto refrigerati (da -70 a +8 Celsius); Medicina generale e territoriale; Logistica distributiva del Farmaco; Medicina preventiva e sanità pubblica; Geografia delle popolazioni e dei servizi.

FENIX: TTS Italia e MIT in prima linea per la logistica
FENIX (A European FEderated Network of Information eXchange in Logistics), è il progetto triennale coordinato da ERTICO e che vede TTS Italia impegnata come implementing body del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) nelle attività di project management a livello nazionale.
Le attività gestite dal MIT prevedono due piloti con relativi casi d’uso. Il pilota di Trieste (Corridoio Mediterraneo & Baltico-Adriatico e Autostrada del Mare del Sud-Est), che contribuirà alla federazione della piattaforma IT con quella del progetto AEOLIX sviluppata nell’ambito del programma H2020, di cui Trieste fu test site.
E il pilota di Genova/Milano (Pilota italiano del Reno Alpi – Moduli logici sincromodali dinamici), che fornirà diversi strumenti per ottimizzare la pianificazione e il funzionamento in tempo reale degli operatori logistici e di trasporto del settore marittimo e aereo delle regioni italiane nord-occidentali.
Nel contesto del pilota italiano del Reno Alpi, proprio grazie a FENIX, proseguono gli scambi commerciali tra i due scali di La Spezia e Casablanca dove verrà realizzato un corridoio logistico internazionale. Coinvolti, oltre all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, il Gruppo Tarros e Circle. Per maggiori dettagli, clicca qui.
Leggi anche l’articolo su Corriere Marittimo e su Liguria Business Journal

TTS Italia riconfermata nel Board of Directors di IRF Global
IRF Global (International Road Federation) ha recentemente eletto i nuovi Direttori nel proprio Board, per il biennio 2020-2022.
Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia, è stata riconfermata per due ulteriori anni, dopo l’elezione del 2018, tra i componenti che rappresentano ben 27 paesi.
IRF Global è un’organizzazione no profit, con base a Washington, la cui missione è di incoraggiare e promuovere lo sviluppo e la manutenzione di strade più sicure e sostenibili.
Per la lista completa dei Direttori del Board, clicca qui.

MaaS: un evento congiunto per parlarne a tutto raggio, TTS Italia tra gli organizzatori
Si è svolto il 2 e 3 dicembre, online, l’evento “Mobilità interregionale: i diversi approcci e le soluzioni della cooperazione“, organizzato congiuntamente da TTS Italia, Regione Liguria, Regione Toscana, Università di Aveiro, Liguria Ricerche, Comune di Genova e TBridge, e in collaborazione con i progetti MOBIMART e MOBIMART PLUS, nell’ambito del progetto PriMaaS, di cui TTS Italia è partner.
Durante l’evento si è discusso di trasporto passeggeri e soluzioni innovative di mobilità ad ampio raggio, focalizzandosi in particolare su:
mobilità dei passeggeri; ruolo dell’ICT nella Governance del sistema di trasporto dei passeggeri; MaaS e servizi di mobilità a bassa emissione di carbonio; standardizzazione dei dati e interoperabilità; opportunità e prospettive di business.

CityVision: raccontare il futuro dell’intelligent city nel mondo post-Covid, TTS Italia tra i protagonisti
Patrocinato, tra gli altri, anche da TTS Italia, si è svolto il 2 dicembre “CityVision”, evento internazionale che mette gli esperti a confronto e le soluzioni in mostra, per raccontare il futuro dell’intelligent city nel mondo post-Covid: tecnologie, opportunità e le best practice a livello europeo.
City Vision è un evento digitale, ospitato dal portale online di Fiera di Padova, che ha permesso al pubblico di partecipare da remoto mantenendo un’interazione attiva.
TTS Italia è stata tra i relatori della sessione su “Architettura digitale per città intelligenti. Come costruire le infrastrutture alla base dei servizi smart”, un confronto tra abilitatori tecnologici della smart city. Il panel si è dato l’obiettivo di illustrare come è composta l’architettura tecnologica per infrastrutturare l’intelligent city e quali sono gli standard qualitativi da rispettare. L’intervento di TTS Italia si è in particolare focalizzato sui Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS) per la Smart Mobility: cosa sono, gli impatti, il quadro normativo, i principali trend con un focus su MaaS e guida autonoma.
TTS Italia ha preso parte anche alla parte espositiva digitale con un proprio stand.

“Beyond the Pandemic: Building the Transport Infrastructure of Tomorrow” – TTS Italia alla Conferenza di IRF Global
Il Segretario Generale di TTS Italia, Olga Landolfi, è stata tra i relatori della Conferenza virtuale R2T organizzata da IRF Global “Beyond the Pandemic: Building the Transport Infrastructure of Tomorrow” svoltasi dal 17 al 20 novembre.
La conferenza R2T di IRF Global si è rapidamente affermata come uno dei principali momenti di incontro per innovatori globali e decisori di oltre 50 paesi nel settore delle strade e della mobilità. Per le autorità stradali e dei trasporti, la conferenza è il luogo ideale per apprendere e condividere le migliori pratiche sulle ultime tecnologie e soluzioni. Per i ricercatori, è una piattaforma ideale per condividere le proprie ricerche con colleghi e il settore nel suo complesso. Per il settore privato, è un’opportunità per stabilire i giusti contatti d’affari e per mostrare i propri servizi.
Alla conferenza si è parlato di:
– Impact of Covid19 on Road Agencies
– Equipping Roads for Connected & Autonomous Vehicles
– Future of Mobility Pricing & Road User Charging
– Road Safety: The Forgotten Pandemic
– Predicting & Preventing Road Crashes with GIS & AI
– On the Road to Energy Efficiency in Pavement Design
– Using Visualization and Intelligent Technologies to Manage Road Networks
In particolare, Landolfi ha preso parte alla sessione del 18 novembre su “impact of COVID-19 on Road Mobility”.

TTS Italia al Mobility Academy Master Executive 2020 di ASSTRA
Per il secondo anno, ASSTRA Service – con la collaborazione di Mobility Academy (brand di proprietà della Conerobus Service srl) e il supporto scientifico di docenti dell’Università “La Sapienza” di Roma, dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università di Modena e Reggio Emilia – ha organizzato un percorso formativo sulle evoluzioni della tecnologia digitale e i conseguenti impatti sui servizi di trasporto collettivo.
I temi trattati all’interno dei diversi moduli sono:
• Le politiche e le pratiche cybersecurity e la gestione del rischio;
• L’evoluzione delle piattaforme digitali;
• Il controllo delle flotte.
TTS Italia, rappresentata dal Segretario Generale Olga Landolfi, ha partecipato il 10 novembre in qualità di docente al secondo dei tre moduli del master, dedicato alle “Piattaforme Digitali”. In particolare, l’intervento di Landolfi sarà incentrato su “Le piattaforme digitali ITS per l’integrazione dei servizi di mobilità”.

Big Data: l’intervento della Presidente Panero all’evento di The Innovation Group
Si è svolto a settembre l’evento”BIG DATA, SMART CITIES E MOBILITÀ SOSTENIBILE”, organizzato da The Innovation Group.
Per chi se lo fosse perso, è ora disponibile l’intervento di Rossella Panero, Presidente di TTS Italia, su “L’importanza dei dati nella mobilità”.
Clicca qui

Smart mobility, come sfruttare meglio i finanziamenti: l’articolo di TTS Italia su Strade&Autostrade
Sfruttare al meglio le risorse a disposizione per la digitalizzazione dei trasporti. Fondi nazionali ed europei sotto la lente di ingrandimento con l’obiettivo di far dialogare Pubblica Amministrazione e Aziende fornitrici: domanda e offerta insieme per accelerare l’approdo alla smart mobility.
È questo l’obiettivo del gruppo di lavoro avviato nelle scorse settimane da TTS Italia, in collaborazione con Roma Servizi per la mobilità che coordina i lavori.
Ne parliamo nel nostro nuovo articolo su Strade&Autostrade, leggilo qui.

TTS Italia tra i patrocinatori di Genova Smart Week: Rigenerazione e sviluppo della Città al centro della VI edizione
Versione rinnovata e completamente digitale per la sesta edizione della Genova Smart Week, patrocinata anche da TTS Italia, si è svolta dal 23 al 28 novembre 2020. La manifestazione, promossa dall’Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova con il supporto organizzativo di Clickutility Team, si è confermata l’appuntamento di riferimento territoriale e nazionale per parlare di città vivibili, innovazione e resilienza. Presentate le best practice di aziende e istituzioni e analizzati i modelli di sviluppo della città smart a dimensione umana, coinvolgendo professionisti e operatori del settore.
Una settimana di appuntamenti in live streaming interattivo per confrontarsi su politiche, tecnologie e infrastrutture per la rigenerazione e lo sviluppo della Città, filo conduttore delle sessioni congressuali e dei webinar in programma.
Tante le tematiche in agenda: soluzioni e infrastrutture digitali per la città intelligente; politiche e interventi per la rinascita urbana; economia circolare; rigenerazione dell’ambiente costruito; smart mobility e micromobilità; monitoraggio e controllo ambientale del territorio; tecnologie per la blue economy.
La passata edizione ha coinvolto oltre 300 relatori e ha visto il sostegno di 81 realtà tra sponsor e partner: una partecipazione che sottolinea l’importanza dei progetti e della realizzazione di Smart City in un contesto di profondi cambiamenti sociali, demografici ed economici.
Anche quest’anno, in occasione della Genova Smart Week, si sé svolta l’8a edizione di Move.App Expo, il più importante evento in Italia dedicato all’innovazione tecnologica nel trasporto pubblico su ferro e su gomma e alle politiche per la mobilità di persone e merci. Organizzato da Columbia Group in collaborazione con AMT Genova, si rivolgerà agli esperti del settore e sarà un’occasione per discutere di funzione strategica dei trasporti pubblici, innovazione tecnologica, infrastrutture e logistica.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

A Bologna con “Bike to work” incentivi per chi va al lavoro in bici
Tutti al lavoro in bici con il progetto “Bike to work”. La pandemia del coronavirus ha spinto il Comune di Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, a programmare nuove iniziative in tema di mobilità, anche nella direzione di incentivare l’uso della bicicletta. La mobilità sostenibile è al centro del nuovo PUMS metropolitano e del nuovo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano), approvato dal Consiglio comunale nel dicembre 2019.
Il Comune ha deciso il finanziamento di un programma di interventi a favore dei dipendenti di aziende o enti che abbiano un accordo di mobility management, tramite una manifestazione di interesse per l’attuazione del progetto “Bike to work”. Le aziende e gli enti che aderiranno al progetto potranno ricevere incentivi per un totale di quasi 380.000 euro: per la maggior parte si tratta di risorse della Regione Emilia-Romagna, mentre 50.000 euro provengono del Ministero dell’Ambiente.
Diverse le iniziative a favore dei dipendenti delle aziende e degli enti che aderiranno, in linea con quanto deliberato dalla Regione-Emilia-Romagna: incentivi economici per gli spostamenti nel tragitto casa-lavoro in bicicletta, con la misura massima di 20 centesimi al chilometro e comunque non più di 50 euro mensili; incentivi per ridurre il costo dell’utilizzo del bike sharing che prevedono pass Movi by Mobike, abbonamento annuale alla bicicletta tradizionale a spinta muscolare con l’aggiunta di 30 noleggi di e-bike per 30 minuti; incentivi per la riduzione del costo di deposito delle biciclette presso la velostazione Dynamo.
Per le aziende e gli enti interessati a partecipare all’iniziativa, il termine entro il quale presentare la manifestazione di interesse è il 30 novembre 2020.

Fonte: Ferpress

Car sharing: a Palermo l’avviso pubblico per operatori interessati a svolgere il servizio in città
La Giunta comunale di recente ha approvato un atto di indirizzo per un avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’individuazione di soggetti interessati a svolgere il servizio di car sharing nel territorio della città di Palermo, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia. L’intento è quello di trovare operatori pubblici o privati che siano interessati a svolgere il servizio di mobilità condivisa oltre a quello già svolto da AMAT.
Il servizio si svolgerà in via sperimentale per un periodo di due anni, rinnovabile per altri due. Tra i requisiti richiesti, una flotta minima individuata in 100 veicoli se con motore endotermico e 50 veicoli se con motore elettrico per ciascun operatore, che devono essere introdotti integralmente entro 10 giorni successivi all’avvio del servizio.
“Con l’individuazione di nuovi operatori – dichiara l’assessore Giusto Catania – si offre la possibilità di ampliare il servizio di car sharing nella città di Palermo. Un ulteriore tassello che contribuisce a rendere ancora più sostenibile la mobilità urbana. Siamo fiduciosi del fatto che vi saranno soggetti privati che, insieme all’Amat che è stata antesignana del servizio in città, potranno svolgere l’importante servizio di mobilità condivisa”.
Per il sindaco Leoluca Orlando “visto il grande successo e il sempre maggiore interesse per il servizio di AMAT, crediamo che sia ora di ampliare l’offerta ai cittadini, anche in considerazione della sempre maggiore parte di utenti che scelgono la mobilità condivisa rinunciando così alla vettura privata, con una indubbia positiva ricaduta in termini di qualità della vita e decongestionamento del traffico”.

Fonte: Ferpress

Roma: lanciata la City Data Platform per integrare in unico sistema informazioni di diverse fonti
Con l’obiettivo di rendere Roma, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, una città sempre più smart e valorizzare l’enorme patrimonio informativo che custodisce, l’Amministrazione capitolina ha sviluppato la Roma Data Platform, la nuova piattaforma digitale ideata per integrare in un unico sistema informazioni provenienti da diverse fonti al fine di supportare istituzioni pubbliche e privati nelle scelte strategiche di investimento e sviluppo e migliorare i processi decisionali.
Il progetto, promosso dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro Carlo Cafarotti e realizzato con TIM e il supporto di PwC Public Sector, in collaborazione con Camera di Commercio di Roma, è stato presentato in occasione della tavola rotonda virtuale “Il ruolo dei Big Data per una governance più efficace degli Enti Locali” che ha visto la partecipazione di Luca Montuori, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Raffaele Gareri, Direttore del Dipartimento Trasformazione Digitale di Roma Capitale, Maurizio Ristori, Client Lead, Responsabile Pubblica Amministrazione Locale, PwC Public Sector e Claudio Pellegrini, Direttore Public Sector Tim.
Roma Data Platform rappresenta il cuore della transizione della Capitale verso il modello Smart City, essendo lo strumento principale per raccogliere, analizzare e interpretare big data interoperabili, restituendone una lettura integrata e completa.
Si tratta di un “cruscotto di controllo” unico in Italia, di alto livello tecnologico e di sicurezza per caratteristiche e particolarità, nel quale confluisce un’imponente quantità di informazioni eterogenee: dal numero delle persone presenti in città alla consistenza delle attività economiche, dai passaggi dei mezzi pubblici al controllo del flusso turistico, fino alle previsioni meteo e alla situazione dei parcheggi in tempo reale, elaborati in forma di KPI (Key Performance Indicator). Al momento sono stati analizzati alcuni ambiti tematici come viabilità/mobilità, turismo, imprese, occupazione, posizionamento geografico.
“L’approccio ‘data driven’, ossia basato sulla disponibilità di una larga mole di dati e sulle relative analisi – dichiara Carlo Cafarotti, Assessore alo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale – è il metodo più moderno per prendere decisioni e indirizzare le strategie di crescita economica del territorio capitolino. La piattaforma realizzata permetterà di migliorare i servizi esistenti e di individuare nuove progettualità in funzione del mutamento delle esigenze dei cittadini, oltre che di indirizzare le scelte di investimento da parte di soggetti nazionali e internazionali. Sono orgoglioso di questo progetto innovativo perché rappresenta uno strumento all’avanguardia, che permetterà nuove tipologie di indagine e di applicazioni, portando una evoluzione dell’Amministrazione, verso una più efficace attività di governo locale”.
“La pandemia ci insegna che per decisioni utili e tempestive è necessario che i soggetti pubblici abbiano dati organizzati e condivisi. – sottolinea Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – Bisogna ripartire dal digitale e dai big data: la Camera di Commercio di Roma è da sempre un Ente aperto, che mette a disposizione i propri dati sul territorio. I big data sono inoltre molto utili per le piccole, medie e grandi imprese, aiutandole nelle loro scelte future. Dati organizzati e fruibili sono una enorme fonte di ricchezza e noi abbiamo bisogno di creare ricchezza a Roma. Come? Convincendo gli enti pubblici a investire nella rivoluzione digitale per il territorio, le imprese e i cittadini”.
L’adozione della piattaforma consentirà a Roma Capitale di diventare un punto di riferimento in Italia per la governance smart dei dati, di aumentare la competitività, attrarre risorse e supportare il decision making di individui e imprese. Potrà migliorare gli standard di servizio per i city user, riducendo al contempo i costi; esprimere una maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa; promuovere partecipazione, cittadinanza, trasparenza, fiducia e inclusione; sarà una leva utile per accelerare la ripresa dalla crisi Covid.
Le caratteristiche della Piattaforma open sono la facilità di accesso e la rapida fruibilità delle informazioni data dall’intuitività dell’interfaccia che permette di personalizzare i numerosi layout grafici disponibili: matrici, mappe territoriali, cruscotti, grafici a torta. Infine, lo strumento dà la possibilità di applicare numerosi filtri a scelta che consentono un aggiornamento real-time dei dati visualizzati.
“Questa importante partnership – commenta Claudio Pellegrini, Direttore Public Sector TIM – aggiunge ulteriore valore al ruolo di Tim, che mette a disposizione le sue competenze tecnologiche e le sue infrastrutture più avanzate per lo sviluppo di nuove soluzioni digitali al servizio delle città e del territorio, proponendosi come partner di riferimento per le Pubbliche Amministrazioni e le imprese”.
“Ogni ecosistema della Città è utile di per sé – spiega Maurizio Ristori, Client Lead, Responsabile Pubblica Amministrazione Locale, PwC Public Sector – ma solo l’integrazione di tutti gli ecosistemi, attraverso la valorizzazione di una City Data Platform, permette di generare quel valore aggiunto che può consentire di migliorare la qualità della vita dei city user”.

Fonte: Ferpress

Tpl: a Bologna oltre 11 milioni per rinnovare il parco bus con mezzi elettrici, a metano e a idrogeno
Nell’ambito del Piano Regionale per il rinnovo del parco bus e nello specifico del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, al Comune di Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, sono stati destinati 11,6 milioni di euro per il rinnovo dei parco autobus adibiti al trasporto pubblico locale con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni: la giunta guidata dal Sindaco Virginio Merola, su proposta dell’assessore alle politiche per la mobilità Claudio Mazzanti, ha approvato lo schema di investimenti che il Comune, attraverso il settore Mobilità sostenibile e infrastrutture, presenterà al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture con l’obiettivo di rimodernare il parco bus, di promuovere il miglioramento della qualità dell’aria, ricorrendo anche a tecnologie innovative in linea e di accelerare la svolta green in attuazione degli accordi internazionali sulla lotta al cambiamento climatico.
L’investimento proposto dal Comune riguarda le linee 37, 28 e le navette C e T2 da realizzare con mezzi esclusivamente elettrici e il potenziamento delle cabine elettriche e la realizzazione di nuovi punti di ricarica nei depositi e ai capolinea, misure in linea con il Piano della mobilità sostenibile (Pums) e il Piano generale del traffico urbano (Pgtu). Il Pgtu punta infatti ad aumentare la qualità e l’efficienza del sistema di trasporto pubblico con interventi di rinnovamento e selezione della flotta complessiva, nella direzione di mezzi a zero emissioni: meno inquinanti, più accessibili a categorie vulnerabili e più adeguati alle caratteristiche dello spazio urbano centrale. L’intervento, messo a sistema con la filoviarizzazione e le nuove tranvie, contribuirà quindi alla totale eliminazione dal transito all’interno del centro storico di mezzi alimentati a gasolio.

Fonte: Ferpress

Tpl: a Roma pubblicato il bando per l’affidamento del servizio periferico
“Non ci sarà nessuna espansione dei privati in periferia. Ad essi la nuova gara prevede di affidare il 20% del servizio, circa 30 milioni di km come già svolto in precedenza. E’ una percentuale impossibile da ridurre nella fase di risanamento di Atac, a cui rimane l’80% del servizio, in linea con quella che è sempre stata la nostra visione sul trasporto pubblico locale, tramite il lavoro fatto sin dal 2016 per salvare l’azienda dal fallimento”. Così l’assessore Pietro Calabrese, sulla propria pagina Facebook commenta il nuovo bando per l’affidamento del servizio di tpl periferico.
Si tratta di due lotti di gara: il primo lotto interessa in prevalenza la zona est della città, composto da 50 linee per una produzione chilometrica complessiva annua (arrotondata) di 14 milioni e 854 mila chilometri. Un secondo lotto invece riguarda per lo più il quadrante ovest, composto da altre 50 linee per una produzione chilometrica complessiva annua di 14 milioni e 996.045 chilometri.
L’apertura delle buste è prevista per febbraio 2021.

Fonte: Ferpress

Opportunità in scadenza 

Austria-Salisburgo
Attrezzature di monitoraggio del traffico
Austria-Vienna
Attrezzature di monitoraggio del traffico
Belgio-Gand
Apparecchi di comando, sicurezza e segnalazione per parcheggi
Belgio-Lovanio
Attrezzature di controllo, di sicurezza, di segnalazione e di illuminazione
Cechia-České Budějovice
Attrezzature di controllo, di sicurezza, di segnalazione e di illuminazione
Francia-Cannes
Servizi di stazionamento
Francia-Parigi
Installazione di dispositivi di segnalazione
Francia-Saint-Germain-en-Laye
Servizi di applicazione della regolamentazione in ambito di parcheggi
Francia-Saint-Paul
Sistemi di localizzazione veicoli
Francia-Tolone
Lavori per la costruzione completa o parziale e ingegneria civile
Francia-Wintzenheim
Sistema di videosorveglianza

Francia-Yvoire
Apparecchi di comando, sicurezza e segnalazione per parcheggi
Germania-Karlsruhe
Lavori di installazione di cablaggi
Germania-Sigmaringen
Apparecchi fotografici per il controllo della velocità
Germania-Stoccarda
Tabelloni elettronici
Italia-Ciriè
Sistemi di rilevamento delle infrazioni
Italia-Brescia
Veicoli elettrici
Italia-Civita d’Antino
Servizi pubblici
Italia-Napoli
Servizi architettonici, di ingegneria e pianificazione
Italia-Roma
Sistema di controllo per comunicazioni
Slovacchia-Banská Bystrica
Attrezzature di monitoraggio del traffico
Slovacchia-Bratislava
Servizi di raccolta pedaggi
Spagna-Castellón de la Plana
Sistema di informazione passeggeri

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In agenda



Il Governo dell’Innovazione: pianificazione ed investimenti al tempo dei porti digitali
27 Gennaio 2021 - WEB EVENT
Per informazioni, f.meini.ext@portialtotirreno.it



13th European Space Conference
12-13 Gennaio 2021, Brussels, Belgio + ONLINE
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Responsabile editoriale: Olga Landolfi; in redazione: Leonardo Domanico, Laura Franchi; primo piano a cura di Deborah Appolloni.