1 Aprile 2016
Le strade europee restano le più sicure al mondo. Lo confermano le statistiche 2015 sulla sicurezza stradale pubblicate nei giorni scorsi dalla Commissione europea, nonostante il recente rallentamento della riduzione del numero di vittime della strada. Lo scorso anno hanno perso la vita 26.000 persone: 5.500 in meno rispetto al 2010. Tuttavia non vi è alcun miglioramento a livello UE rispetto al 2014.
Inoltre, la Commissione stima che 135.000 persone sono state gravemente ferite: il costo sociale (riabilitazione, l’assistenza sanitaria, i danni materiali, ecc) di incidenti stradali e lesioni, è stimata intorno ai 100 miliardi.
“Ogni morte o lesionie grave è una di troppo – ha dichiarato il commissario europeo per i Trasporti Violeta Bulc -. Abbiamo raggiunto risultati impressionanti nella riduzione delle vittime della strada nel corso degli ultimi decenni, ma la stagnazione attuale è allarmante. Se l’Europa vuole raggiungere l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada per il 2020, bisogna fare molto di più. Invito gli Stati membri a mettere in atto politiche più forti. I costi che prevede questo percorso non sono niente in confronto al costo sociale degli incidenti stradali. La Commissione continuerà ad agire nel campo delle tecnologie e dell’innovazione, anche con obiettivi a medio-lungo periodo come quelli inerenti alla guida automatizzata, per esempio, che ha un grande potenziale nel contribuire a evitare gli incidenti”.
Il tasso di mortalità media UE nel 2015 è stato di 51,5 vittime della strada per 1 milione di abitanti, dato quasi costante negli ultimi due anni. Si tratta di un rallentamento dopo una significativa riduzione dell’8% nel 2012 e 2013.
Le statistiche specifiche per paese rivelano che il numero di incidenti stradali varia ancora notevolmente in tutta l’UE, un divario che però si sta riducendo. Alcuni paesi, che solitamente presentano buone performance, registrano meno progressi mentre tre degli Stati membri con il più alto numero di morti per incidenti stradali vedono migliorare la situazione.
Al fine di raggiungere l’obiettivo strategico UE di dimezzare il numero di morti sulle strade 2010-2020, sono necessari ulteriori sforzi. Per spianare la strada verso l’automazione e la connettività e una migliore gestione del traffico, la Commissione si propone di sviluppare un piano generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) – una comunicazione bidirezionale tra veicoli e infrastrutture stradali – nella seconda metà del 2016.
Fonte: www.trasporti-italia.com