26 Settembre 2016
“L’Italia è nella giusta direzione per l’innovazione tecnologica delle infrastrutture al centro del G7 Trasporti”. È il commento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo il vertice tra i responsabili dei dicasteri dei sette paesi tenuto il 23-25 settembre Karuizawa in Giappone con la Commissaria Europea ai Trasporti Violeta Bulc e presieduto dal Ministro Keiichi Ishii.
“Dal tema della guida autonoma posto dal primo G7 in Germania – spiega Delrio – la Presidenza giapponese ha posto il tema delle strade rinnovate e intelligenti, con le quali veicoli sempre più autonomi dovranno mettersi in dialogo. I ministri dei Paesi del G7 si sono quindi messi alla guida di questo percorso sfidante che dovrà permettere allo stesso veicolo di viaggiare nello stesso modo in tutti i paesi: quindi, standard per l’interoperabilità dei sistemi stradali e dei veicoli al di là dei confini nazionali e continentali, aumento della qualità delle infrastrutture, armonizzazione delle leggi, maggiore efficienza economica, capacità di generare crescita da parte dell’intero sistema”.
I Paesi del G7 hanno dato il via ad un gruppo di lavoro in questo campo.
“Fondamentale sarà per i nuovi veicoli che le strade siano di qualità, hanno sottolineato i Ministri – continua Delrio – e questo dice che la scelta compiuta dal nostro governo di procedere con manutenzioni profonde e intelligenti di strade e viadotti affidati ad Anas e anche ad altre concessionarie non è solo un atto dovuto dopo anni di incuria, ma anche un atto che prepara a far viaggiare veicoli sempre più tecnologici che scambiano e ricevono informazioni dall’esterno mentre sono in moto”.
La necessità di una legislazione condivisa è stata posta anche dai produttori invitati a intervenire all’incontro, uno per Paese, per Italia Fca, con il Direttore della ricerca e innovazione veicolo Enrico Pisino.
“La Struttura Tecnica di Missione del Ministero – ha continuato Delrio – sta già lavorando da tempo a uno standard nazionale sulle smart roads e questa è un’esperienza che porteremo al tavolo di lavoro del G7”.
In generale il processo deve vedere il coinvolgimento di “decisori politici, centri di ricerca, industrie, università e può essere generatore di una economia nuova – continua il Ministro – se le infrastrutture migliorano la sicurezza e riducono il rischio, permettono trasporto sostenibile, turismo e lavoro, vedono nelle infrastrutture possibili effetti stock sulla crescita, diventano una occasione di ricerca e sviluppo”.
Seguendo la strategia definita nell’Allegato infrastrutture al Def 2016, “Connettere l’Italia”, molte e profonde sono le novità introdotte che il Ministro Delrio ha illustrato al G7: “Abbiamo introdotto la pianificazione nazionale per logistica, strade, autostrade e porti – ha detto il Ministro italiano – mettendo al centro le opere in base alla loro utilità, non alla loro dimensione, evitando l’overdesign, cioè il sovradimensionamento e lo spreco di risorse, favorendo soluzioni efficaci dal punto di vista economico e l’intermodalità”.
I lavori continueranno ora a livello tecnico e l’aggiornamento ci sarà al prossimo G7 Trasporti che si terrà il prossimo anno in Italia. “Abbiamo proposto inoltre – spiega il Ministro Delrio – di affrontare i temi della sostenibilità sociale delle infrastrutture, trattando del terzo pilastro della ‘crescita’ indicata da Europa 2020, sostenibile, intelligente, inclusiva. Un tema di grande attualità accolto favorevolmente dai Ministri: dalla mobilità come diritto per tutti, alle connessioni tra centri e periferie, Nord e Sud, per pari opportunità, una nuova cultura responsabilizzante della progettazione, il dibattito pubblico, i social per la condivisione”.
Il G7 si è concluso con l’adozione dei Ministri di due dichiarazioni sui temi trattati, linee guida per il lavoro da portare avanti.
Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti