21 Gennaio 2016
Venti milioni di euro sono le risorse messe a disposizione da un bando regionale per progetti di investimento di enti locali e imprese al fine di ridurre i consumi energetici e promuovere la mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di contenere l’inquinamento e le emissioni di anidride carbonica.
“Le risorse di derivazione comunitaria previste dal programma operativo Fesr 2014-2020 per l’energia e la mobilità, ammontano complessivamente a 65 milioni di euro”, sottolinea l’assessore a Trasporti e Ambiente – Angelo Sciapichetti. “Parte di queste – prosegue l’Assessore – saranno erogate ai progetti tramite una combinazione di contributo a fondo perduto e mutuo agevolato da rimborsare. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile si tratta di 18 milioni di euro. Risorse che consentiranno di acquistare mezzi di trasporto a gasolio o metano meno inquinanti e dotati di caratteristiche per favorire l’accessibilità a persone con ridotta capacità motoria, il tutto a beneficio di un trasporto pubblico locale sempre più sostenibile e pulito. L’ammodernamento della flotta del trasporto pubblico locale rappresenta ormai una necessità non più eludibile, poiché, in considerazione dell’età media dei veicoli in circolazione, nei prossimi quattro anni nelle Marche si dovranno sostituire circa 300 mezzi”. A fronte di tale necessità, la capacità di finanziare il volume degli investimenti risulta in calo, sia per la contrazione delle risorse pubbliche a disposizione dell’Amministrazione regionale, sia per le aumentate difficoltà d’indebitamento delle aziende di mobilità. In questo quadro assumono un ruolo importante i prestiti calmierati. Un vantaggio rilevante di questa modalità di finanziamento è che si potranno finanziare un numero maggiore di mezzi grazie alla disponibilità di risorse che ritornano alla Regione dal rimborso delle rate di mutuo. “Il rinnovo degli autobus del trasporto pubblico locale – prosegue Scapichetti – assieme agli interventi di efficientamento energetico degli edifici e degli stabilimenti che la Regione sta promuovendo mediante il progetto europeo Marte, sono in linea con il Protocollo d’Intesa per migliorare la qualità dell’aria, stipulato a Roma il 30 dicembre scorso tra il Ministero dell’Ambiente, le Regioni ed i Comuni, come pure lo sono le misure contingenti adottate dalla Giunta regionale con la deliberazione del 30 novembre scorso”.
Infatti la Regione, attraverso l’Arpam, monitora continuamente la qualità dell’aria mediante una rete di centraline distribuite opportunamente sul territorio, in aree urbane soggette a traffico intenso, in aree industriali, in aree urbane lontane dal traffico, in campagna, in montagna. Poiché alcune delle centraline avevano segnalato sforamenti rispetto ai limiti di guardia relativamente all’inquinamento da polveri sottili, la Giunta regionale ha adottato – anticipando i contenuti dell’Intesa nazionale – misure contingenti riguardanti il traffico, le attività produttive, il riscaldamento degli edifici nella zona costiera e valliva delle Marche.
Fonte: MobilityPress