EU: auto “green” +6,4%, in Italia -12,9%

5 Maggio 2016

Crescono le immatricolazioni di auto ecologiche in Europea nel primo quadrimestre 2016 del 6,4%, sospinte dalle buone vendite di elettriche, ibride e plug-in ma calano del 12,9% in Italia dove l’80% delle ”verdi” sono a gas, alimentazione in flessione in quest’inizio d’anno.
La performance comunitaria delle ”green” è trainata dal successo che hanno avuto in particolare in Spagna, dove le consegne nel quadrimestre sono aumentate del 51,9%, ma anche dalle impennate in Francia (+28,7%), in Inghilterra (+23,7%) e in Germania (+13%). Al riguardo l’ACEA sottolinea che il trend ”in questi Paesi è stato guidato totalmente dalle elettriche e dalle ibride, specialmente in Francia e in Inghilterra dove si è registrato il più alto numero di nuove elettriche”.
Andando nello specifico, rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno si registrano nell’Unione 154.795 nuovi veicoli ad alimentazione alternativa (AFV), con un +33,9% delle elettriche pure e un +23,5% delle ibride plug-in, vetture capaci di muoversi a zero emissioni per percorrenze significative ma dotate di un secondo motore a combustione per coprire le medie e le lunghe distanze. Queste due tipologie hanno totalizzato insieme un +26,8%, con un passaggio dalle 28.181 unità del Q1 2015 alle 35.730 di quest’anno. Aumentano anche i volumi delle ibride tradizionali, quelle cioè in cui il motore elettrico principalmente supporta quello a benzina per abbassare i consumi e migliorare le prestazioni: nella UE hanno raggiunto 69.530 consegne nei primi tre mesi del 2016, con una variazione del +30,1%. In questo quadro decisamente positivo per le ”elettrificate”, si registra un calo, appunto, delle vetture a gas, alimentate sia a GPL sia a metano, che hanno fatto segnare 49.535 targhe, circa 15.000 in meno (-22,4%) rispetto al Q1 2015.
Analizzando nel dettaglio i singoli tipi di veicoli, le elettriche hanno visto come miglior mercato UE per volumi la Francia, con 6.022 unità (+107,4%), davanti all’Inghilterra con 3.164 (+20,2%), alla Germania con 2.332 (-1,7%) e all’Olanda con 1.164 (-0,3%). La miglior performance nell’Unione è della Spagna con 405 unità e +120,1%, che supera così d’un soffio l’Italia, scesa a 404 veicoli (-31,1%). A livello continentale, invece, la Norvegia si conferma in quest’inizio 2016 il principale mercato delle vetture a batteria con 6.425 targhe (-10,8%).
Per quel che riguarda le ibride plug-in (PHEV), cioè con batterie ricaricabili dalla rete elettrica che garantiscono diverse decine di chilometri di autonomia a zero emissioni, il miglior mercato UE per volumi è stato nel Q1 2016 quello inglese con 7.031 unità (+27,7%), davanti alla Germania con 3.506 (+61,6%), e alla Francia con 2.095 (+151,2%). Exploit italiano con 413 veicoli e +241,3%.
Per le ibride tradizionali l’Italia conferma di essere uno dei principali mercati dell’Unione Europea con la terza posizione per volumi, 9.714 nuove targhe e una crescita del 47,4%, dietro solo al duo appaiato di testa formato da Inghilterra (15.075 unità, +24,4%) e Francia (14.827 unità, +8,3%).
Infine, per i veicoli a gas (GPL+metano), nell’Unione Europea si registra appunto un calo del 22,4% e 49.535 unità immatricolate, un dato su cui influisce quasi totalmente l’andamento italiano che è mercato prevalente sull’insieme delle vendite. Nel primo quadrimestre del 2016, infatti, nel Belpaese sono state targate 42.578 auto a gas, con una flessione del 20,6% sullo stesso periodo dello scorso anno. Una forte diminuzione, comunque, è stata registrata anche in Germania, secondo mercato per volumi all’interno della UE, sceso del 51,7% sino a 1.507 veicoli. Anche per la Polonia, terza realtà per numeri, si registra un trend negativo con 1.452 unità e -12,6%.
In controtendenza, invece, il Belgio con +256,9% e 596 nuovi mezzi a gas.

Fonte: ww.ansa.it